Cari Confratelli,
come sempre, il Natale si avvicina in modo strano. All'inizio, quando mancano ancora alcune settimane, il Natale avanza con calma, pacatamente, quatto quatto, come di soppiatto.
Poi, invece, di colpo te lo ritrovi addosso, che ancora non hai fatto i panettoni per zia Iginia, ("Che tu taaaaanto che lo fai beeeene, figlio mio!"), sei in arretrato con i regali a treqquarti di famiglia (e non parliamo degli amici!) e tutto sembra accadere in una trance ipnotica di corri-corri, scappa-scappa, con elenchi scritti su uno straccio di foglio con l'eyeliner di tua moglie, in una folla più pazza di te (ma avete notato che il Natale invece di farci più buoni, ci rende tutti simili alla nazionale di Rugby Neozelandese e ci rende capaci di gomitate, pedate e ginocchiate che mai te lo saresti aspettato? Manca solo che all'ingresso del CentroCommerciale tu ti metta a fare la danza maori...).
E insomma, anche questo Natale ci ritrova clamorosamente impreparati. Mille progetti che ci cascano dai taschini e mille desideri a mezz'asta... ma ancora con tanta voglia di fare e di creare.
E io di questo devo ringraziarvi tutti, cari confratelli. Siete voi, con il vostro desiderio continuo, la vostra voglia insaziabile di capire e di scoprire, che mi spingete a cercare nuove strade, convenzioni, impasti, Grandi Amici, eventi e zingarate.
Siete voi il motore inesauribile di questa grande giostra di farine, forni, lieviti e creazioni.
Creare con questa voglia di condividere e di aiutare gli altri è qualcosa sempre meno conosciuta, tanto rara che alcuni ancora ne dubitano e non sanno crederci, qualcosa di buono e bello e di onesto, che ha il profumo del pane appena sfornato.
Noi siamo quelli della Confraternita della Pizza. E spero che anche voi proviate lo stesso orgoglio che provo io per voi.
Tanti auguri a tutti, Confratelli.
Natale è arrivato. E noi siamo qui.
come sempre, il Natale si avvicina in modo strano. All'inizio, quando mancano ancora alcune settimane, il Natale avanza con calma, pacatamente, quatto quatto, come di soppiatto.
Poi, invece, di colpo te lo ritrovi addosso, che ancora non hai fatto i panettoni per zia Iginia, ("Che tu taaaaanto che lo fai beeeene, figlio mio!"), sei in arretrato con i regali a treqquarti di famiglia (e non parliamo degli amici!) e tutto sembra accadere in una trance ipnotica di corri-corri, scappa-scappa, con elenchi scritti su uno straccio di foglio con l'eyeliner di tua moglie, in una folla più pazza di te (ma avete notato che il Natale invece di farci più buoni, ci rende tutti simili alla nazionale di Rugby Neozelandese e ci rende capaci di gomitate, pedate e ginocchiate che mai te lo saresti aspettato? Manca solo che all'ingresso del CentroCommerciale tu ti metta a fare la danza maori...).
E insomma, anche questo Natale ci ritrova clamorosamente impreparati. Mille progetti che ci cascano dai taschini e mille desideri a mezz'asta... ma ancora con tanta voglia di fare e di creare.
E io di questo devo ringraziarvi tutti, cari confratelli. Siete voi, con il vostro desiderio continuo, la vostra voglia insaziabile di capire e di scoprire, che mi spingete a cercare nuove strade, convenzioni, impasti, Grandi Amici, eventi e zingarate.
Siete voi il motore inesauribile di questa grande giostra di farine, forni, lieviti e creazioni.
Creare con questa voglia di condividere e di aiutare gli altri è qualcosa sempre meno conosciuta, tanto rara che alcuni ancora ne dubitano e non sanno crederci, qualcosa di buono e bello e di onesto, che ha il profumo del pane appena sfornato.
Noi siamo quelli della Confraternita della Pizza. E spero che anche voi proviate lo stesso orgoglio che provo io per voi.
Tanti auguri a tutti, Confratelli.
Natale è arrivato. E noi siamo qui.
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