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.Visto, bel video. I commenti di gente "comune" (che non conosce la storia di Longines) fanno però intendere quali siano gli "Orologi" che tutti vedono come "sicuri"
Sembrerebbe che il rivendere sia oggi l'unico motivo che traina gli acquisti, o sbaglio?
Eh già speculazione e passione sono due cose che per me stridono -
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al riguardo ho fatto ieri un video, sul canale youtube clessidra alata, dove dico la mia sull’argomento 👍 -
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Rinnovo i complimenti a tutti, confermando le mie impressioni, ossia quelle di essere di fronte ad un orologio eterno e di in eleganza estrema, pochi orologi hanno queste caratteristiche, il reverso è uno di questi. -
.Complimenti...Prima o poi lo farò mio è così bello e unico da non poter resistere...
Non può mancare in ogni collezione che si rispetti -
.Complimenti scelta perfetta, con il classico non si sbaglia mai! Preso lo stesso modello e purtroppo la mia signora lo adora e l’ha fatto suo!
(IMG:https://upload.forumfree.net/i/ff9852827/8...F686D28511.jpeg)
Bello questo cinturino blu, è un originale ?
Un 17-16 la misura?(IMG:https://upload.forumfree.net/i/ff11746081/...0108_192700.jpg)
io ho proprio il modello del 1931, direi che con il tempo è un orologio che si è evoluto sempre in meglio. Trovo anch'io che il Grand Taille sia perfetto
StrepitosoUno spettacolo per gli occhi ....e per il cuore di appassionato...oggi mia moglie ha provato il Classic braccialato....di una eleganza impareggiabile....ha fatto impallidire anche il Cartier tank ... complimenti per l'acquisto!
Come non darti ragione
Davvero stupendo sapere che siamo molto concordi su questo modello❤️ -
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Che bellezze che vedo❤️ -
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Complimenti elegantissimo questo blu -
.Il classico, quello più semplice e dalle dimensioni più azzeccate. Non tutti si rendono conto che un orologio di quella forma non può essere troppo grande altrimenti diventa importabile. Io ho avuto quello con 8 giorni di riserva di carica e mi era già scomodo.
Complimenti vivissimi
Concordo in pieno, difatti prima della scelta ho effettuato prove con modelli più grandi, ahimè l'effetto al polso risultava non particolarmente aggraziato e a mio avviso perdeva l'eleganza tipica di questo modello, per cui almeno per il mio polso da 17.5/18 perfetta la misura classica in oggetto -
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Rinnovo il grazie a tutti e mi fa molto piacere leggere che questo modello ha come me altro estimatori -
.Anzi, lo sapete che i listini sono aumentati da quest’anno? Il mio ad es. del 10% abbondante
Eh giàComplimenti vivissimi per il nuovo acquisto, fuori dagli schemi e dai soliti noti triti e ritriti, bravo! Bellissima anche la presentazione, trasuda passione, bravo al quadrato!
Una vera icona, che per quanto mi riguarda tra gli orologi di forma è in continua lotta con il Tank (tuttora non mi sono ancora deciso).
Ps: hai anche il libro? Lo consiglieresti? L’ho visto in vetrina di una libreria giusto mercoledì e mi ha tentato molto (non ho idea di quanto costi 🤔)
Si ma ti avverto è abbastanza caro siamo sui 195 euro
Grazie mille a tutti -
.Orologio da vecchi e con i suoi 38mm da donna ormai
(IMG:https://upload.forumfree.net/i/ff13329936/...0411_103827.jpg)
E ora divertiti coi cinturini
(IMG:https://upload.forumfree.net/i/ff13329936/...1118_084121.jpg)(IMG:https://upload.forumfree.net/i/ff13329936/...061092936_1.jpg)
Grazie per la bella presentazione e complimenti!
Grazie mille , beh se 38 mm son da vecchio 😂
Ogni collezione dovrebbe averne uno. -
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Mi sono sempre chiesto cosa ci spinga a scegliere alcuni segnatempo e per
quale ragione preferiamo alcuni modelli a discapito di altri.
A questi interrogativi ha risposto il mio ultimo acquisto, ben ponderato e con dietro uno studio approfondito.
La mia scelta è ricaduta su un segnatempo classico, elegante e (fatemi passare il termine calzante ma spesso abusato dai piu) iconico, mi sto riferendo allo Jaeger Lecoultre Reverso nella versione classica con referenza 250.8.86
Oltre agli innegabili contenuti tecnici che la prestigiosa maison manifatturiera di Le Sentier porta con sè, non si può non parlare del concetto, della filosofia e della storia che questo modello rappresenta nel panorama orologiero che è davvero unico.
Ammetto che anche le ragioni meramente stilistiche hanno avuto il suo peso, difficile trovare un orologio di forma che sia al tempo stesso cosi particolare, ricercato e di grandissima eleganza.
La sua storia risale al 1931, data della sua creazione, quando alcuni ufficiali inglesi di stanza in India tentarono invano di trovare un segnatempo che potesse essere in grado di resistere alla vivacità di un torneo di polo, criticità maggiore era sicuramente l'esposizione del vetro e del relativo quadrante a urti involontari che avrebbero inesorabilmente danneggiato l'orologio stesso, qui entró in gioco la figura del commerciante d'orologi César de Trey, che accolse la richiesta di alcuni ufficiali inglesi di trovare un segnatempo idoneo a quello sport, ma che mantenesse un eleganza richiesta al contesto.
Incuriosito da quella particolare richiesta, e solleticato dalla sfida, l'imprenditore si mise infatti a studiare una possibile soluzione, e la trovò in una cassa ribaltabile. Ne discusse con il suo amico Jacques-David LeCoultre e, con la collaborazione del designer René-Alfred Chauvot e dell'azienda parigina Jaeger SA, arrivò l'idea vincente.
Nel marzo del 1931 venne brevettato “un orologio che grazie a un supporto interno poteva scorrere e ribaltarsi completamente”, a novembre venne registrato anche il nome Reverso e poco dopo venne avviata la produzione.
Il successo fu immediato: moderno e funzionale, grazie alle sue linee eleganti, al look in stile Art Déco e all'originale cassa ribaltabile, il Reverso venne apprezzato dai trendsetter di ogni ceto sociale. Poi però, prima con l’evoluzione dei gusti successiva alla seconda guerra mondiale e dopo con la grande crisi dell’industria orologiera svizzera portata dal quarzo, l’interesse declinò e il Reverso cadde nel dimenticatoio. Ma fu solo una parentesi. Nel 1975, anche grazie all'intervento del distributore italiano di Jaeger-LeCoultre, il modello rinacque ufficialmente, fino a diventare, nel 1991, una collezione completa.
La maison svizzera oggi ha deciso di ripercorrere con un interessantissimo libro, intitolato Reverso e realizzato in collaborazione con la casa editrice di lusso Assouline, tra aneddoti, documenti storici, immagini di archivio e fotografie originali.
Un'opera interessante e riccamente illustrata che conferma come, a distanza di quasi un secolo dalla nascita, il Reverso sia ancora oggi uno degli orologi più originali e apprezzati di tutti i tempi. Merito delle sue linee sempre attuali, del suo secondo lato, nato come soluzione puramente funzionale e con il tempo diventato una “tela bianca” per incisioni personalizzate, decorazioni in smalto e pietre preziose, ma anche della sua capacità di restare fedele a se stesso.
Il calibro che lo anima è rigorosamente a carica manuale, cosi come lo era il suo antenato, lo JLC 486, composto da 93 pezzi, frequenza di 21,600 alternanza ore e 40 ore di riserva di carica .
Si potrebbe tranquillamente affermare che il Reverso è più di un orologio, è un gioiello o meglio un opera d'arte dalle perfette proporzioni e dallo stile inconfondibile, eleganza allo stato puro, perfetto per essere sfoggiato con un abito oppure con una semplice camicia.
Con le sue forme pure e geometriche, il Reverso rispecchia la ricercatezza tipica dello stile degli anni 30', la cassa lucida e valorizzata dalle godronature che insieme alle sue anse squadrate ne caratterizzano e ne esaltano lo stile che difficilmente muterà negli anni a seguire, diventando l'orologio un classico senza tempo.
Edited by django82 - 8/1/2022, 00:15 -
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Ringrazio a tutti per i complimenti, per le critiche mosse invece, dico che per esperienza nessun segnatempo è esente da critiche, soprattutto quando entra in gioco il fattore soggettivo, ovviamente la quasi totalità oggi delle riedizioni non può essere fedele al 100% , per via anche dei movimenti che per motivi scontati non sono più gli stessi, nonostante questo mondo affascinante degli orologi, sia rimasto rispetto ad altri campi, quello più fedele al passato, dobbiamo comunque accettare le evoluzioni o involuzioni che dir si voglia che gli anni trascorsi hanno portato.
Sono d'accordo che un calibro manuale sarebbe stato più fedele, magari riportare alla luce un 12.68z o un 23z ma ormai dobbiamo anche accettare le logiche che hanno portato gli automatici e quindi i movimenti 2824 o 2892 e derivati ad essere molto usati per via di economia di scala e soprattutto per la grande robustezza, funzionalità e affidabilità che questi movimenti hanno. -
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Grazie mille -
.CITAZIONE (Big Andrew @ 17/11/2021, 12:15 ? t=78813382#entry653926268)Molto bello, come te sono molto legato a Longines anche se preferisco i modelli dell’epoca alle riedizioni. Come scritto, molto bello L’unica cosa che non mi piace è la concessione in chiave moderna della data, che su un orologio del genere non c’entra nulla. Secondo me chiaramente
Concordo ma penso che ormai molti modelli vintage siano diventati inaccessibili e anche ostici da trovare in condizioni accettabili, senza parlare poi della coevità, penso poi che più si andrà avanti e più difficile sarà, quindi le riedizioni vanno viste in quest'ottica e ben vengano perché ci permettono di acquistare e goderci gli orologi con quella particolare estetica figlia dei tempi d'oro che furono, la presenza del datario è un plus, ma anche io avrei preferito la sua assenza, ma è stata posizionata nell'unico posto dove la sua presenza non fosse invasiva.
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