Jessica V. Whitemore

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    Jessica V. Whitemore


    Umana | Purosangue





    Catalizzatore: Bacchetta in legno d'Acero, crine di Succuba, tredici pollici, flessibile



    Data di nascità (età): 24 Dicembre 1998 (25 anni)
    Luogo di nascita: New York, USA
    Residenza: A New York ha la casa in cui è nata, a Londra ha la casa in cui ha vissuto dai 3 anni fino alla fine di Hogwarts e quella che si è comprata per non dover vivere con lo zio, quindi ogni tanto rimbalza tra queste abitazioni. La sua dimora fissa, tuttavia, è a Diagon Alley con Lancelot, una delle persone alle quali tiene di più al mondo, nonostante non gli abbia detto proprio tutto, del suo passato.
    Lavoro: Auror



    Sesso: Femmina
    Stato economico: Ricca
    Istruzione: Ex Serpeverde, Hogwarts
    Prestavolto: Camila Mendes


    Curiosità: ♕ Il suo secondo nome è "Veronica", tuttavia chi lo conosce, fa parte di una cerchia ristretta;
    ♕ Ha il 50% del corpo ustionato a causa di un incidente successo quando era all'ultimo anno di Hogwarts: mano e braccio destro, lato del viso e del collo sinistri, gamba destra;
    ♕ Uno dei suoi zii, è morto in un incidente stradale la notte in cui ha compiuto diciassette anni;
    ♕ Sui palmi delle mani, ha delle sottili cicatrici a forma di mezzaluna, ricordi di un'antica abitudine, quella di stringere con forza il pugno -quindi ferendosi con le unghie- quand'è ansiosa, spaventata o arrabbiata;
    ♕ Il suo patronus è una Tigre. Se avesse un colore, immagina spesso che sia una possente Tigre bianca;
    ♕ Ha un innato talento per l'arte. Infatti, se fosse una babbana, probabilmente sarebbe una pittrice. Sogna comunque di portare avanti questa passione, in contemporanea con la sua carriera auror;
    ♕ E', appunto, un'auror. Non ha mai avuto dubbi. Le piace l'azione. Molte volte e molte persone le hanno sempre consigliato di intraprendere la carriera da magiavvocato, ma lei l'ha sempre scartata, considerando i processi troppo statici. Vuole mettere i criminali dietro le sbarre, non difenderli in tribunale. Anche se non è proprio portata per rispettare le regole;
    ♕ Ad otto anni, durante una vacanza nella sua terra natìa (l'America), venne salvata da un ragazzino poco più grande, che poi non rivide per lunghi anni;
    ♕ Ha una cicatrice lunga, sottile e bianca sul basso ventre, laddove hanno dovuto tagliare per estrarre i corpi morti dei gemelli;
    ♕ A causa di quello che ha subito a quindici anni, ha iniziato a soffrire di una leggera forma di demofobia. Quando si trova in mezzo ad una folla, si sente in gabbia... proprio come se si trovasse ancora dentro la nebbia tossica;
    ♕ Adesso, a ventitré anni, vive assieme al ragazzino che le salvò la vita tanto tempo prima. Non sono fidanzati, semplicemente convivono. Anche perché lui non pare molto etero;
    ♕ A diciannove anni è rimasta incinta di un ragazzo del quale nemmeno conosce il nome. Dopo mesi a macerarsi sul destino di quel pargolo, la vita ha deciso per lei, con una sua piccola spinta. Si è iscritta ad un torneo magico, che ha avuto inevitabili conseguenze. Perché si è iscritta, sapendo della gravidanza, vi potreste chiedere: beh, non ve lo direbbe. Ma sotto sotto, era per rendere orgoglioso qualcuno;
    ♕ Capitano della squadra di Quidditch Serpeverde dal 2013 al 2015 compresi;
    ♕ Il suo famiglio è un minuscolo gattino nero che ha chiamato Pantera;
    ♕ Prefetto Serpeverde dal 2012 al 2015 compresi.





    Apparenza Fisica


    Occhi come due opali neri, lisci capelli corvini ed un sorriso da incantatrice. Jessica è bellissima e sa di esserlo nonostante abbia le sue insicurezze come, si presume, qualsiasi essere umano. Alta esattamente 173 centimetri, non può nemmeno lamentarsi di essere eccessivamente alta od eccessivamente bassa, infatti la ritiene un’altezza perfetta, permettendole anche di indossare dei tacchi non troppo alti senza sembrare un gigante.
    Ama tenere in forma un corpo che già di suo lo è, ma non disdegna un paio d’ore di palestra quattro giorni alla settimana, per mantenere il ritmo quasi estenuante che aveva quando faceva parte della squadra di Quidditch dei Serpeverde come cercatrice.
    Nonostante come possa apparire, non è così tanto ossessionata dall’aspetto fisico e non centellina le calorie per non sforare il numero giornaliero, anzi proprio grazie ai suoi costanti allenamenti, capita spesso e volentieri che si conceda una bella pizza od un hamburger con patatine, esagerando sempre ma mai quanto con l’alcol, che ogni volta le fa ripromettere, il giorno dopo, che non avrebbe mai più toccato un goccio d’alcol, ricadendoci però il weekend successivo. Tuttavia non è un’alcolizzata e si concede qualche shottino di troppo solamente quando è in compagnia e sa regolarsi quando e come ce ne fosse la necessità.
    E’ una ragazza sportiva in tutto e per tutto, anche nell’abbigliamento, sebbene sappia anche trovare qualcosa di elegante nel suo guardaroba, per qualche evento o qualche occasione che lo necessiti.
    Ha le curve al posto giusto, un corpo ben proporzionato e non troppo magro; lei dice sempre che ha le cosce troppo ciccione, ma nessuno le da retta naturalmente. Dei leggeri capelli corvini le cadono sulle spalle e circondano un viso non troppo lungo e dai tratti morbidi. I capelli forse sono l'unica cosa di cui sia davvero soddisfatta: non sono talmente lisci da sembrare piatti e attaccati con la colla alla cute, ma nemmeno troppo ricci da essere ingestibili. Ovviamente quando fuori all'aria aperta c'è molta umidità maledice il cielo di non essere pelata, ma questi sono dettagli. Ha degli occhi grandi e color opale nero: o meglio, variano con il tempo. Quando piove diventano più chiari e tendono al color nocciola, altrimenti assomigliano più all'onice. Per questo deve ringraziare papà, dato che gli occhi li ha presi da lui. Il naso è forse un po' troppo pronunciato (almeno per lei) e di profilo però non fa una cattiva figura, anzi. Le labbra sono carnose e di un colore roseo naturale, ma moltissime volte, se non sempre, le copre con un rossetto rigorosamente matt. È difficile vederla non truccata, anche se la gente le continua a ripetere che è bellissima struccata.

    Questo è essenzialmente quello che era fino ai quindici anni, quando le "cosce ciccione" sono sicuramente passate in secondo piano; a causa di un incidente quando frequentava il quinto anno, si è ritrovata metà del corpo costellato di cicatrici, cosa che l'ha fatta chiudere in stanza per lunghissime settimane.
    Invece, quando a diciannove anni è rimasta incinta, sempre per settimane -dopo l'aborto- ha avuto paura che il suo corpo non tornasse mai più come prima, cosa comunque infondata. Ma, sulla parte bassa della pancia, le rimane la sottile cicatrice bianca di quando hanno dovuto tagliare per estrarre i corpi dei gemelli.


    Apparenza Caratteriale


    Quando si dice che il carattere e la personalità cambia durante il corso della vita, non si può non citare Jessica: tutti i fatti della sua vita hanno plasmato la persona che ora avete davanti. Certo è che la piccola Whitemore non è più quella bambina spensierata che era una volta, durante l'infanzia che tutti, una volta diventati adulti, sogniamo di rivivere con gli interessi. Probabilmente, se i suoi genitori non l’avessero abbandonata per fuggire chissà dove, la corvina non avrebbe avuto un cambiamento caratteriale così drastico, come invece è stato. Estremamente sicura di sé, ha una fierezza che la connota in maniera inconfondibile, capace di fare qualunque cosa con una apparente facilità. È meno impulsiva di quello che si potrebbe credere, e riesce a esprimere le sue energie in maniera calma, mai ansiogena. Difficilmente si fa prendere dal panico, e poche volte nella sua breve vita le è capitato di avere una strana voglia di accasciarsi al muro e piangere. Della vecchia Jess è rimasta la volontà, flebile, di essere generosa, o addirittura magnanima, soprattutto con coloro con cui condivide un buon rapporto di amicizia. Nonostante sia stata popolare a scuola, diciamo che non è la solita "stronza" che prende per i fondelli gli sfigati o i secchioni nerd. A volte, però, la sua bontà sembra quasi una sorta di esibizionismo. Difatti, una delle sue "nuove" caratteristiche (non così tanto presente un tempo) è quella di avere la tendenza allo stare al centro dell’’attenzione, senza sforzi, in maniera del tutto naturale. Ha una personalità piuttosto impaziente: rifiuta l’'attesa, tanto che una volta aveva anche il brutto vizio di mangiarsi le unghie delle mani, cosa che con gli anni ha imparato a gestire. È inoltre estremamente coraggiosa, sembra capace di affrontare qualunque situazione volgendola a proprio vantaggio. Il suo orgoglio è enorme tanto quanto il suo ego, e può, a volte, comportare una certa ingenuità. Se ha a cuore qualcuno, difficilmente lo tradisce, per una subdola paura di perdere tutti e rimanere sola; in questo caso, l’abbandono dei suoi genitori ha giocato un ruolo importante. In caso di tradimento subito, sa perdonare, ma non per questo bisogna commettere l’errore di sottovalutare il suo essere permalosa. Non si cura molto delle opinioni altrui, ma fa comunque di tutto per apparire come una ragazza perfetta. Jess può sembrare perfetta sotto molti punti di vista: è bellissima, è intelligente e coraggiosa, caparbia e testarda ma ha anche dei punti deboli, dei difetti che preferisce tenere per sé, con la paura di sfigurare di fronte agli altri. La corvina è molto competitiva anche se non lo da a vedere, desidera vincere e splendere in ogni cosa che fa, difetto che può procurarle diversi problemi, inoltre tende a procrastinare all'infinito se una cosa non la coinvolge.
    Se potesse frequentare la scuola normale e non una di Magia, è sicura che la sua materia preferita sarebbe Storia dell'Arte, adora dipingere e predilige prendere ispirazione da Manet e Van Gogh che ama.
    Se una persona che le interessa la invita ad uscire, tende a metterci ore per prepararsi, seppur critichi sempre le ragazze che lo fanno, quindi questo può essere classificato anch'esso come difetto. Nonostante sia snella e sempre in forma, ha un debole per il gelato alla nocciola e, se non temesse di dover poi andare a lavoro rotolando, ne mangerebbe a quintali ogni giorno, probabilmente ogni ora. A volte si diletta a farselo da sé perché, al contrario di ciò che potrebbe sembrare, è un ottima cuoca sia quando si tratta di dolci, sia quando si tratta di piatti salati. Non lo dice in giro perché non vuole essere vista come una classica donna che deve stare in casa a cucinare, è piuttosto irrazionale come idea, ma tant'è.
    Questa ragazza è tutta da scoprire, infatti, anche se non si direbbe vista la sua propensione ad essere la "vip" della situazione, ama leggere e soprattutto romanzi storici. Ha una tendenza naturale alla leadership ma non si vanta di questo, spesso si rifugia in un buon libro e lascia agli altri il compito di comandare, compito che a lei è sempre stato stretto perché ha un animo ribelle e non di sicuro incline a rispettare stupide regole. E per ultimo, ma non per importanza, ha un debole indicibile per le fragole, suo frutto preferito.
    Il suo carattere, tuttavia, non è così semplice. Ha subito una vera e propria inclinazione a seguito dell'incidente quando aveva quindici anni, fino alla fallita gravidanza quando ne aveva diciannove. Cerca sempre di tenersi tutto dentro, ma in realtà ha una fragilità non da tutti, che però tende a nascondere con il suo amato sarcasmo, aprendosi solamente a pochissime persone.





    Background


    Il 24 dicembre di ventitré anni fa, ad essere precisi alle ore 18:12, nacque Jessica. Tutti sono a cenare o a prendere un aperitivo con gli amici, e i ritardatari sperando che ci sia ancora qualche negozio aperto per ultimare gli acquisti natalizi. Ma spostiamoci nel reparto di ostetricia della piccola clinica privata nelle vicinanze della grande città americana di New York. La donna in travaglio era Silver Whitemore: giovane bellissima che, con grandi sospiri e tanta fatica -e un certo grado di dolore-, stava cercando di dare al mondo una creatura, frutto del suo amore. Fuori dalla stanza dei passi continuavano a trascinarsi sul pavimento, avanti e indietro, avanti e indietro, Francis Tonks era nervosamente in attesa di vedere la sua primogenita venire alla luce, osservato dalla famiglia di sua moglie. Di entrare dentro la stanza non se ne parlava proprio: la tensione era talmente tanta che sarebbe potuto svenire da un momento all'altro, e la cosa di certo non sarebbe servita a calmare la moglie. Le parole della ostetrica erano gli unici suoni che si riuscivano a percepire nella camera insieme alle urla di dolore della futura mamma che, dopo una buona ora, vide per la prima volta quel piccolo batuffolo rosa di 2 chilogrammi piangere con gli occhietti ancora chiusi, pauroso di quello che avrebbe potuto trovare fuori. Sono passati tre anni da quel giorno, e Jessica cresce bene e con l'affetto che le dona tutta la famiglia, circondata da risate e giocattoli. Fin da bambina però viene sempre accontentata e viziata, forse per il fatto di essere figlia unica, o forse per il fatto di avere l'incredibile capacità di non rivolgerti la parola per un'intera settimana se non l'avessi accontentata. Resta il fatto che passa comunque la sua prima gioventù in un ambiente protetto e che la rende una bambina piuttosto vivace, che però aveva il talento di farsi volere bene da tutti, anche da coloro che magari trattava male. All'età di tre anni, la famiglia la porta a Londra.

    ◇ ◇ ◇

    Il tempo passa e Jess cresce, e non sono fisicamente: si sviluppa in lei un caratterino piuttosto difficile ma allo stesso tempo irresistibile. Era impossibile non amarla. Fin dall'asilo si dimostra essere la bambina più cercata, più acclamata, quella che riceveva più proposte di matrimonio da parte dei compagnetti di scuola. Non era strano ritrovarla a piegare le labbra in un sorriso, mentre giocava con le amichette a "fare la principessa"; aveva una personalità forte già da bambina, ma al contempo si dimostrava di una bontà e di una gentilezza non da tutti. Con lo scorrere del tempo, cominciò a sviluppare un innato talento per l’arte, ed in particolare per la pittura: iniziava a guardarsi attorno sotto diversi punti di vista, e imparava a catturare ogni momento o cosa bella le capitasse sotto agli occhi con una semplice matita e dei colori. All'età di 8 anni, rischiò di essere investita da una macchina per recuperare una palla finita in mezzo alla strada, ma un ragazzino la salvò. Non lo rivide più fino ai ventidue anni. Verso la tenera età di dieci anni, iniziò a mostrare i primi segni di una magia concreta in lei. I suoi genitori, orgogliosi come non mai, capirono che era quasi pronta per frequentare la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Quell'anno passò in fretta e si ritrovarono tutti i tre sui binari, in attesa che il treno partisse, portando Jessica all'inizio di quella grande avventura che l'avrebbe seguita per molti anni avvenire. Venne smistata in Serpeverde. Fece un sorrisetto compiaciuto. Se lo aspettava. Come su ogni altra attività, a scuola risultava brillante e aveva ottimi voti in ogni materia. Gli anni di scuola si susseguirono senza particolari intoppi.
    Arrivarono in fretta i 15 anni. Per tanti età di rivoluzione, di ormoni impazziti e di ribellione nei confronti del regime parentale. Non si era mai innamorata, ma aveva già dato il primo bacio. Aveva fatto l’amore con colui che le era sembrato "quello giusto", per poi mollarlo dopo due giorni di relazione: era troppo appiccicoso, e la sua gelosia aveva un qualcosa di spaventoso, anche per una come lei. Aveva bruciato le tappe senza troppa difficoltà, ritrovandosi a frequentare più di un ragazzo nel corso della sua prima adolescenza.
    Era fatta così, Jessica. Fin dall'adolescenza, ha sempre amato divertirsi senza stabilire veri e propri legami, rendendosi conto di quanto adorasse la sua libertà, nessuno che la considerasse "sua".
    Tutto questo, ebbe un terribile stop quando, durante il quinto anno ad Hogwarts, quando la scuola organizzò una specie di scambio culturale con altre scuole magiche e lei, seguendo due ragazze ed un ragazzo che aveva conosciuto proprio a Castelbruxo, si inoltrò in una foresta che si rivelò essere terribile, pericolosa e quasi mortale. Persino ad oggi, si sveglia spesso, sentendo quella nebbia tossica sulle pelle, sentendosi abbracciata da qualcosa che le aveva tolto tutto. Infatti dovette passare quasi tre mesi al San Mungo, facendo amicizia con diversi infermieri e guaritori, soprattutto quelli che la fecero sorridere nonostante quel periodo buio. Ma sebbene questo, quando tornò ad Hogwarts, non fu più la Jessica spensierata di un tempo ed a lungo, uscì dalla sua stanza solamente per andare alle lezioni, bardata fino ai capelli per evitare che qualcuno potesse vedere le cicatrici che, credeva, l'avessero rovinata. Ci vollero diversi mesi prima che riuscissero a convincerla ad accettarsi così com'è... ed attualmente, fa fatica.
    Quello stesso anno, i suoi genitori decisero, per qualche motivo a lei non chiarissimo, di abbandonarla, andarsene di casa mentre lei era ad una festa, lasciandole solamente una lettera scarna. Avrebbero potuto scrivere tantissime cose, ma quello che vi trovò, iniziò a mandare in frantumi il suo cuore, cambiandola completamente.

    Jess, spero tu possa capire questa nostra decisione... abbiamo capito di avere ancora tutta la vita davanti, vogliamo goderci la nostra giovinezza. Spero starai bene. Non cercarci

    E da quel momento tutto cambiò di nuovo, in Jessica. Iniziò, per prima cosa, a pensare che fosse lei il problema, che per colpa sua i suoi genitori se ne fossero andati. Per molto tempo e tutt'ora, ne è piuttosto convinta. Le tracce della vecchia Jessica sono così poche da essere visibili solo all'occhio più attento o all'amico più storico.
    All'età di diciassette anni, era un'adolescente esuberante, brillante e votata allo studio, oltre che allo sport. Era anche tornata ad andare a letto con qualsiasi ragazzo decente le capitasse, non disdegnando nemmeno qualche ragazza, occasionalmente. Era convinta che quello fosse l'unico modo perché qualcuno si interessasse a lei, doveva usare il suo corpo, non c'era altra scelta. Ma le cose non rimangono mai come sono, si può sempre peggiorare. Era il Natale dell'ultimo anno di Hogwarts ed era tornata a casa per le feste, per rivedere i suoi zii. Fu proprio la notte tra il 24 ed il 25 dicembre. Lo zio stava accompagnando Jess a casa dalla festa in onore del suo compleanno, quando un fragoroso boato invase le strade innevate. Un ubriaco aveva centrato in pieno la macchina dove viaggiavano Derick e Jess. Inutile dire che la corvina fu l'unica ad uscirne viva. Poco prima che quell'ammasso di latta, esplodesse.
    Il processo iniziò solo dopo le feste e fu un calvario che non finì proprio come Jessica sperava, visto che l'ubriaco non fu adeguatamente punito, lasciando un vuoto incolmabile nella sua vita e senza nemmeno il gusto della vendetta, ragion per cui decise che sarebbe stata lei stessa ad evitare che quelle ingiustizie si ripetessero ancora ed ancora, scegliendo la vita dell'auror.
    Una volta iniziato questo nuovo capitolo della sua vita, le cose non sono sempre state tutte rose e fiori.
    All'età di diciannove anni, la sua passione per la libertà, la portò a rimanere incinta di un ragazzo di cui non conosce nemmeno il nome. Avrà abortito, potrete pensare. Ed invece no. Passò settimane su settimane a chiedersi cosa sarebbe stato giusto fare ed alla fine scelse di... non fare niente.
    Non abortì quando avrebbe dovuto, anche se il destino la aiutò. Decise di iscriversi ad un torneo e, dopo un combattimento particolarmente complicato, accadde l'inevitabile conseguenza: un incantesimo potente la colpì direttamente al ventre, causando un evento che nessuno avrebbe potuto fermare. Al San Mungo, quindi, non rimase che estrarre i due corpicini. Ora, a distanza di sei anni, l'unico segno che porta di quella tragedia, è una sottile cicatrice bianca sul basso ventre.
    Sempre durante quell'anno, i suoi diciannove, reincontrò un docente che aveva avuto quando frequentava Hogwarts e che, in poco tempo, la fece diventare dipendente da lui. Fu un periodo oscuro, nella sua vita, perché lei ne era ossessionata, finché semplicemente lui... decise di sparire.
    In contemporanea, conobbe anche un uomo piuttosto enigmatico e potente, misterioso ed... affascinante. Ma, ad un certo punto, smise anche di vedere lui, anche se alle volte le pare anche di percepire il suo potere dentro di sé.
    Decise di smettere di affezionarsi agli uomini solamente quando anche la sua cotta del momento, colui che la faceva sentire normale, non si fece più sentire.

    Poco dopo, è accaduta l'unica cosa bella in diversi anni: non si spiega nemmeno lei come ma è riuscita ad incontrare quel bambino che l'aveva salvata... e, sempre non sapendo come, ora si ritrovano a condividere una casa a Diagon Alley. Anche se lei ha pur sempre il suo rifugio, a Londra.





    Edited by Giadì - 5/3/2024, 16:09
     
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    Role finiteExpPremi ricevuti


    Nome role 10Premio






    Nome PPPP base + PP convertitiPP Totali


    Marzialità 40 40


    Destrezza8080


    Resistenza7070


    Intelligenza70 70


    Saggezza50 50


    Carisma 9090


    Esperienza totale accumulata: 0 exp




    Nome PPPP base + PP convertitiPP Totali


    Offensiva 80 80


    Tecnica 20 20


    Supporto 5050


    Mutamento 20 20


    Divinatoria9090


    Mentale 90 90


    Esperienza totale rimanente: 0 exp



    Abilità: Legilimens (Iscritta all'albo ministeriale), Talento (Mentale).





    Galeoni disponibili: 5000GCronologia


    Galeoni di Inizio Gioco+5000






    Inventario


    Flagrum: il nome deriva dal latino e significa "Flagello". Consiste in una frusta di puro metallo con una testa di serpente ad un'estremità, lunga 200 centimetri esatti, che si avviluppa al polso diventando un braccialetto. A dispetto dalle apparenze, la frusta è estremamente resistente, e quando si avvolge attorno alle vittime, somiglia tanto alla presa di un cobra. Ogni volta che la usa per attaccare, ottiene un +1 alla resa.


    Items N. 2


    Items N. 3




    Bonus


    Bonus N. 1


    Bonus N. 2


    Bonus N. 3






    Edited by Qnglong. - 4/3/2024, 22:52
     
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    Ho aggiunto (perché OVVIAMENTE me ne ero dimenticata):
    - In che parti del corpo ha le cicatrici, sennò nelle role le descrivo sempre a caso
    - Alcuni altri avvenimenti successi alla Jessica di un altro universo (Tipo un certo mezzo demone :f: ((Non che abbia scritto che lo è, ma sono sicura che Lore tu capisca a chi mi riferisco)))

    ♕ Ha il 50% del corpo ustionato a causa di un incidente successo quando era all'ultimo anno di Hogwarts: mano e braccio destro, lato del viso e del collo sinistri, gamba destra;

    Sempre durante quell'anno, i suoi diciannove, reincontrò un docente che aveva avuto quando frequentava Hogwarts e che, in poco tempo, la fece diventare dipendente da lui. Fu un periodo oscuro, nella sua vita, perché lei ne era ossessionata, finché semplicemente lui... decise di sparire.
    In contemporanea, conobbe anche un uomo piuttosto enigmatico e potente, misterioso ed... affascinante. Ma, ad un certo punto, smise anche di vedere lui, anche se alle volte le pare anche di percepire il suo potere dentro di sé.
    Decise di smettere di affezionarsi agli uomini solamente quando anche la sua cotta del momento, colui che la faceva sentire normale, non si fece più sentire.


    Edited by Giadì - 25/1/2024, 14:10
     
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    Ho aggiunto:

    ♕ Il suo famiglio è un minuscolo gattino nero che ha chiamato Pantera;

    Che mi sono sempre dimenticata v.v
     
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3 replies since 22/1/2024, 01:42   192 views
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