Agarthi - Il Forum di Martin Mystère


4) Il naufrago del tempo
Poll choicesVotesStatistics
Scarso1 [7.69%]
Mediocre2 [15.38%]
Sufficiente1 [7.69%]
Buono3 [23.08%]
Ottimo6 [46.15%]
Capolavoro0 [0.00%]
Guests cannot vote (Voters: 13)

4) Il naufrago del tempo, #4 (1-2020)

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 14/12/2019, 13:07
Avatar

Vecchio Saggio

Group:
Re del Mondo
Posts:
1,116
Location:
Milano

Status:


Dall'11 gennaio

Le nuove avventure a colori di Martin Mystère - seconda serie, n. 4
Il naufrago del tempo



Tavola 1, tavola 2

Soggetto: Alfredo Castelli
Sceneggiatura: I "Mysteriani"
Disegni: Vito Rallo
Copertina: Lucio Filippucci
Colori: Daniele Rudoni e Alessandro Musumeci


Una vecchia leggenda che racconta la storia di come un nativo americano sarebbe naufragato sulle coste del Portogallo divenendo così il primo uomo a scoprire l’Europa, diventa il centro di una nuova incredibile indagine del Detective dell'Impossibile e dell’amico e compagno di avventure Java. Ingaggiati dall’anziano multimiliardario Henry De León, i nostri accettano l’incarico di scoprire quanto di vero ci sia nel fantomatico racconto al solo scopo di scoprire cosa è realmente accaduto alla precedente indagatrice che ha provato a trovare una risposta al misterioso enigma: la spregiudicata blogger dell’Impossibile Valentina Ventura…

* * *

Ispirato a L'uomo che scoprì l'Europa e La fonte della giovinezza, classici apparsi nei numeri 7, 8 e 9!

Edited by Stormur - 14/1/2020, 23:09
 
Top
view post Posted on 11/1/2020, 12:47
Avatar

Vecchio Saggio

Group:
Re del Mondo
Posts:
1,116
Location:
Milano

Status:


Non ho ancora personalomente controllato se è apparso in edicola, ma via al sondaggio!
 
Top
view post Posted on 11/1/2020, 20:45

Adepto

Group:
Member
Posts:
94

Status:


Preso oggi a Milano.
Ancora non letto, me lo gusterò domani con calma...
Per ora mi pare una serie "in crescendo" così mi aspetto molto.
 
Top
view post Posted on 12/1/2020, 10:03
Avatar

Vecchio Saggio

Group:
Member
Posts:
2,512
Location:
La "BASSA" Reggiana

Status:


Preso anch'io stamattina e, con il pranzo del gruppo podistico che mi attende tra poco, slitta alla settimana prossima.
 
Top
view post Posted on 12/1/2020, 18:25

Giovane Curioso

Group:
Member
Posts:
16

Status:


Il miglior numero di quelli finora usciti secondo me... Si sente meno l effetto remake, mystero e avventura proporzionati senza eccedere e dialoghi vivaci... Continuate così.
 
Top
view post Posted on 13/1/2020, 18:04
Avatar

Adepto

Group:
Member
Posts:
31
Location:
Perugia

Status:


Numero migliore della serie, dosa con equilibrio l'intreccio della storia e le esigenze della miniserie. Davvero divertente.
 
Top
view post Posted on 14/1/2020, 23:27
Avatar

Vecchio Saggio

Group:
Re del Mondo
Posts:
1,116
Location:
Milano

Status:


Gran bel numero, così sì che si ragiona. Rispetto al precedente, che sembrava quasi monco, questo riesce a reinterpretare ottimamente un grande classico mysteriano dandoci svolte inattese. Penso che sotto ogni punto di vista, ritmo, storia, mysteri vecchi ma nuovi, disegni, dialoghi, sia il migliore della serie uscito fin qua. Graditissimo
il ritorno di Valentina Ventura! Oltre alle sue esclamazioni colorite, mi sembra che il disegnatore si sia particolarmente divertito con le sue espressioni, è caricaturale ma anche la più realistica!
Mi è piaciuto anche
il dilemma della fonte della giovinezza, che la rende più interessante... mi sembra che non ci fosse nell'originale. Peccato per l'assenza di Von Hansen, ma non potevano starci tutti.


Ora, l'unica mia perplessità è quale sia esattamente il collegamento che Martin ha fatto
per arrivare al "vero" prete Gianni, che da come è presentato non sembrerebbe, per la storia, più che un frate qualunque. :hmmm: Anche ritrovarne le tracce non mi sembra così ovvio... Comunque, forse che Martin ha dedotto che il mito del presbyter Iohannes potesse derivare da questo religioso poliglotta che si è ritrovato coinvolto nel segreto della fonte della giovinezza? In generale questa mi sembra la parte più debole e un po' troppo tirata della storia.
Inoltre, complimenti al BGZM, dev'essere davvero portato per le lingue... :lol:

Un appunto sui disegni: la sala in cui è rappresentato il Papa è decisamente anacronistica rispetto al XII-XIII secolo dell'ambientazione.

Edited by Stormur - 18/1/2020, 04:22
 
Top
view post Posted on 16/1/2020, 14:17

Adepto

Group:
Member
Posts:
80

Status:


Ottimo, finalmente !
La storia non è monca, ed è pienamente godibile. Bellissimi i disegni di Rallo e la colorazione.

Edited by giogad - 17/1/2020, 14:45
 
Top
view post Posted on 17/1/2020, 12:36
Avatar

Vecchio Saggio

Group:
Member
Posts:
3,055
Location:
Bologna

Status:


Appena finito di leggere. Mi associo agli ultimi commenti. Storia talmente godibile che non è mai venuta la voglia di fare un confronto con la vecchia.
Coinvolgente, bilanciata, ben scritta.
 
Top
view post Posted on 20/1/2020, 19:57

Giovane Curioso

Group:
Member
Posts:
4

Status:


Pur avendo apprezzato la storia, soprattutto per i disegni, non riesco a condividere l'entusiasmo della maggior parte dei lettori: un albo più che discreto, ma la storia ha qualche buco narrativo. Ho tentato peraltro di evitare qualsiasi confronto con l'originale: "L'uomo che scoprì l'Europa" è uno dei miei episodi preferiti del BVZM e lo trovavo già in partenza difficile da eguagliare.
 
Top
view post Posted on 21/1/2020, 20:20
Avatar

Vecchio Saggio

Group:
Member
Posts:
2,512
Location:
La "BASSA" Reggiana

Status:


E te credo..."L'uomo che scoprì L'Europa" è una pietra miliare della serie, perchè da il via a quella saga monumentale dove si comincia a smontare la storia ufficiale sulla scoperta dell'america.
Io non la paragono nemmeno perchè non c'è confronto, però questo numero è in linea coi primi 2, decisamente più solido del terzo che non mi aveva convinto per niente. Rimane il problema della bassa foliazione, che non permetterà mai uno sviluppo lento e dettagliato come nella collana originale.
Però è un remake completamente reinventato (originale), e il "destino diverso" del messaggero mi ha veramente sorpreso.
Io aspetto con curiosità soggetti totalmente originali.

P.S
Devo ricordarmi di aggiornare quella cronologia che avevo fatto una decina di anni fa sulla vicenda americana, con riferimento all'ultima storia apparsa sulla serie originale. Che però omaggia anche questo albo "alternativo"...


--------------


MAPPE ANACRONISTICHE E LORO INFLUENZA SULLA SCOPERTA DELL’AMERICA


68 d.c– Cesellio Basso fugge in Texas col “tesoro di Didone”
Il cartaginese Cesellio Basso, recuperato un oggetto “anacronistico” nelle viscere di un proprio terreno per conto dell’ingenuo finanziatore, l’Imperatore Nerone, si macchia di tradimento: corrompe la centuria romana che lo scorta, imbarca schiavi, il tesoro ritrovato, e fugge con esso verso territori inesplorati. La meta finale risulterà essere l’Isola di Galveston, nell’attuale Texas, e per far ciò si servirà di mappe anacronistiche recuperate col tesoro stesso. Le mappe “impossibili”, probabilmente recuperate dal marito di Didone (Sicherbas) nella Biblioteca di Alessandria, erano opera di una misteriosa civiltà pre-columbiana di navigatori vissuta 8000 anni prima di Cristo (gli stessi costruttori de “il tesoro di Didone”).

1000 – I Vichinghi raggiungono Vinland
L’islandese Leif Erikson, deciso a sfuggire dalla tirannia che si sta abbattendo sul suo territorio, parte dalla Groenlandia con un manipolo di Vichinghi in direzione della leggendaria terra di Vinland (Nord America). Sappiamo che disponeva di una “particolare”mappa in mano alla sua famiglia da generazioni. Si ignora, però, se quella mappa fosse opera del prete-navigatore San Brendano, e quindi avesse solo 500 anni, oppure facesse parte delle mappe anacronistiche realizzate da civiltà prediluviane.

1128 – I Cavalieri Templari rientrano dalla “Terra Santa”.
In missione segreta a Gerusalemme per conto di Fra’ Bernardo di Chiaravalle, i Cavalieri Templari, recuperati gli “oggetti inestimabili” celati nel sotterraneo della fortezza su cui un tempo sorgeva il leggendario Tempio di Salomone, fanno ritorno in Francia. Al Monastero di Clairvaux, Hugues de Payns e Godfrey of Saint-Omer consegnano personalmente il prezioso materiale direttamente nelle mani di Bernardo. Fra gli incredibili oggetti che compongono il “tesoro”, 2 sono quelli che metteranno in moto i futuri eventi di questo particolare “filone”:

• I progetti segreti dell’architetto HIRAM. Tecniche innovative per la costruzione di edifici che, grazie allo sfruttamento di particolari forme geometriche ed elementi esoterici, se innalzati in prossimità di nodi di forza fra fiumi di energia sotterranea (Lyes), sono in grado di incanalarne il flusso, amplificarlo e costituire un autentico “ponte fisico” fra l’uomo e le divinità.
• Le mappe anacronistiche. Dettagliate mappe geografiche realizzate da civiltà estinte che riportano continenti ancora sconosciuti.

Aprile 1129 – Prima spedizione (segreta) nel “Nuovo Continente”.
Una piccola flotta costituita da 2 navi, marinai fidati e cavalieri Templari, parte dal porto di Rochelle (Francia), ufficialmente per una spedizione commerciale in Nord Africa, in realtà con la missione di verificare le informazioni riportate sulle mappe anacronistiche. Dopo 8 mesi di navigazione, nel Novembre dello stesso anno avviene lo sbarco sulle coste di quello che verrà in futuro chiamato “Messico”. Dopo 6 mesi di esplorazioni del territorio e di contatti pacifici con le popolazioni locali la spedizione fa ritorno in Europa per presentare il suo rapporto al Pontefice. Sbarcano a Rochelle (anonimamente) nel Gennaio del 1131.

1130 - Il naufragio di Prete Gianni sul suolo americano.
Quasi per un’ironia del destino, parallelamente all’arrivo della spedizione papale sul suolo americano, il nuovo continente vede quasi contemporaneamente lo sbarco di un altro europeo e del suo equipaggio: Pater Johannes (Prete Gianni). Partito da Genova e diretto verso Cadice, oltrepassate le colonne d’Ercole la sua nave è in balia di una tempesta che lo spinge fin sulle coste della Florida. Convinto di essere lo strumento di un “Disegno del Signore”, il prete prende contatto con la popolazione indigena e fonda nel nuovo territorio una pacifica comunità.


1131 – Fondazione della colonia papale.
Una nuova spedizione papale ritorna in Messico e forma una colonia sul territorio, pacifica al pari di quella di Prete Gianni, ma con fini più “materiali”. Sulla rotta Rochelle-Messico, segretamente, inizia il trasporto dell’oro recuperato nel nuovo territorio, oro che andrà a finanziare il gigantesco piano immobiliare già in atto: la nascita delle cattedrali Gotiche sparse per tutto il continente europeo, e realizzate seguendo scrupolosamente i progetti di Hiram.

1132 – Prima crisi
Grazie alla presenza di una colonia fissa sul nuovo continente, il Templari hanno ora la possibilità di esplorare più agevolmente il territorio, penetrando sempre più al suo interno. Si spingeranno fino nello Yucatan, percorrendo per intero la “Ruta Maya”.
Il contatto con una forma di vita aliena (scambiata per il Demonio) li costringerà ad operare in una situazione di emergenza per oltre un anno. La crisi si risolverà (momentaneamente) nel 1133, grazie all’arrivo dall’Europa dell’esorcista Padre Armand di Chiaravalle, invocato da un disperato Corrado di Citeaux, autorità della Chiesa nel nuovo continente. Quest’ultimo lascerà diversa documentazione sugli avvenimenti accaduti durante la sua “trasferta” americana.

1139 – Parte per l’Europa l’emissario di prete Gianni
Un indigeno locale, convertito dal prete al cristianesimo e in grado di parlare correttamente il latino, salpa verso l’Europa come emissario di pace, a testimonianza della possibile convivenza fra i 2 popoli. L’idealista ed ingenuo Prete Gianni ignora tuttavia che la Chiesa è già presente sul suolo americano e, purtroppo, non ne può prevedere le ostili reazioni: l’indigeno, potenziale testimone della cospirazione della Chiesa, nonché prova vivente della fallibilità delle “Scritture”, viene imprigionato segretamente nelle prigioni di un monastero e nascosto all’opinione pubblica, fino al suo decesso per stenti.

1140 – Seconda crisi
Per la prima volta la Chiesa si rende conto dell’enorme scandalo da cui potrebbe essere travolta se qualcosa trapelasse riguardo lo sfruttamento “clandestino” delle ricchezze del nuovo territorio: diventa quindi fondamentale richiamare Prete Gianni in patria, ridurlo al silenzio per “fini superiori” e cancellare le tracce della sua opera nelle terre oltreoceano.
Trenta cavalieri Templari, capitanati dallo spietato Jean d’Aramburu in una sorta di Task Force retrodatata, vengono inviati come “persuasori” nella comunità dello “scomodo” prete, e allo stesso notificano le decisioni del Papa. Appresa la notizia, non solo non viene mostrata collaborazione, ma la reazione violenta di Prete Gianni culmina con lo sterminio dell’intera squadra templare: solo 2 cavalieri riescono a salvarsi, riuscendo a rientrare in patria con le “cattive novelle”.

1141 – La Chiesa abbandona il nuovo continente e cancella le sue tracce.
Consapevoli che la situazione è oramai fuori controllo e il rischio di essere scoperti è obbiettivamente reale, viene deciso dal Vaticano il ritiro immediato dal suolo americano: il traffico d’oro viene interrotto, la colonia “messicana” cancellata, i morti europei disseppelliti e i vivi richiamati in patria. Della presenza europea sul suolo americano rimane solo un “ricordo che si mischia col mito” nella mente degli indigeni locali.

Agosto 1469 – Il viaggio del Prometeo
Sotto il comando del capitano basco Aramburu e del nostromo inglese “Devil Hoof Willy” ha inizio il viaggio della nave Prometeo alla volta della Florida. Buona parte dell’equipaggio (fra il quale è presente un giovanissimo Cristoforo Colombo) è convinto di prendere parte ad una normale spedizione commerciale in Asia Orientale, ignorando sia le vere intenzioni del loro comandante (ricerca di Quinvera nel nuovo inesplorato continente), sia il fatto che la rotta nautica è stata tracciata attraverso l’uso di mappe geografiche anacronistiche. L’origine delle mappe rimane ignota, ma si sospetta che Aramburu sia un discendente del “templare” Jean, che secoli prima ha intrapreso lo stesso viaggio per conto della Chiesa. La spedizione, pur dimostrando la veridicità delle mappe, si rivela fallimentare riguardo l’obbiettivo primario e termina addirittura in tragedia: dell’intero equipaggio fanno ritorno solo il giovane Colombo e un marinaio turco di nome Ahmed.
Entrambi entreranno in possesso delle mappe, ma il loro impiego prenderà strade diverse…

3 Agosto 1492 – Colombo parte ufficialmente alla scoperta dell’America.
Esattamente 23 anni dopo, ottenuti finanziamenti e ufficialità per la sua impresa, Cristoforo Colombo salpa da Palos de la Frontera alla volta di San Salvador con una flotta di 3 caravelle e un equipaggio complessivo di 120 uomini. Il 12 Ottobre dello stesso anno l’America è ufficialmente scoperta. Quello che però tutti ignoravano era che Colombo, sicuro e senza mai incertezze sulla rotta da seguire, si era avvalso delle mappe anacronistiche di cui era entrato in possesso decenni prima.

1517 – Le rivelazioni di Piri Re’is
L’ammiraglio turco Piri Ibn Mehmet (Piri Re’is) consegna al suo Sultano, Solimano I il Crudele, una mappa “mondiale” da lui disegnata solo 4 anni prima. Questa riportava, con fedeltà di particolari, parte delle coste occidentali dell'Europa e del Nord Africa, unitamente alla costa del Brasile facilmente riconoscibile. Sono inoltre raffigurate varie isole atlantiche, comprese le Azzorre, le Isole Canarie e la mitica isola delle Antille. Ma la rappresentazione dell’Antartide, territorio ancora ignoto e mappato solamente in era moderna, rimane forse il mystero più sconcertante. All’interno del suo celebre Kitab al Bahriya (libro dei mari), Piri consegnava ai posteri altre carte nautiche assolutamente straordinarie all’epoca. Ufficialmente sappiamo che Piri ricavò la mysteriosa mappa attraverso un mix fra 20 vecchie carte rinvenute nella Biblioteca di Costantinopoli e parte di una fornita da un marinaio di Colombo. Sappiamo invece che la realtà è ben diversa: Ahmed, l’ex compagno di viaggio del giovane Colombo, in possesso lui stesso di una copia del materiale in mano al genovese, non solo non sfruttò mai queste informazioni per fini personali, ma lo fece avere all’ammiraglio ottomano insieme al suo diario di bordo che narrava la tragedia del Prometeo.
 
Top
view post Posted on 31/1/2020, 09:05
Avatar

Gran Maestro

Group:
Member
Posts:
986

Status:


Scusa, ma prima di questi eventi non c'erano quelli narrati in La vendetta di Ra? Gli egiziani dovrebbero essere stati i primi...
 
Top
view post Posted on 2/2/2020, 15:57
Avatar

Vecchio Saggio

Group:
Member
Posts:
2,512
Location:
La "BASSA" Reggiana

Status:


E vero che c'era la famosa stele rinvenuta nella giungla. Non mi ricordo se all'epoca mi sfuggi, o non lo inclusi perchè non c'erano abbastanza elementi (periodo storico in cui collocarli). Facile comunque che mi sfuggì...
 
Top
view post Posted on 23/2/2020, 11:12
Avatar

Giovane Curioso

Group:
Member
Posts:
26
Location:
Provincia di Pistoia

Status:


ho sempre adorato questo fumetto, la sua prolissicità accademica in campo archeologico. Ho apprezzato anche, pur nel regno della fantasia, un certo rigore scientifico. Bene in questo sicuramente ne è venuto meno: il monaco seppellito nella terra da oltre 800 anni con la veste perfetta, per non parlare di un libretto che ho i miei dubbi possa solo essere stato concepito in quella forma nel 1200, con pagine di carta perfettamente conservate. Anche questo albo e stato troppo corto e troppo tirato via nei dialoghi. continuerò a comprare la serie questo è ovvio, ma il mio giudizio non è positivo.
 
Top
view post Posted on 29/9/2020, 09:33
Avatar

Druido

Group:
Member
Posts:
556
Location:
Blizzard

Status:


Ottimo numero, forse il migliore uscito per adesso sulla seconda serie delle NAC. La storia prende spunto da una delle mie preferite storie di Martin Mystère, ossia "L'uomo che scoprì l'Europa", ma creando una vicenda molto diversa, dandoci delle svolte inattese. In quest'albo, anche il lato mysterioso della vicenda non viene meno, pur avendo dialoghi più rapidi e anche qualche scena d'azione: un giusto bilanciamento tra mysteri e avventura. Interessantissima la vicenda dell'uomo che scoprì l'Europa, mentre sono rimasto molto colpito dal fatto che qui Gianni venga rappresentato come un semplice frate, e non come il fondatore di un immenso regno. Ho apprezzato molto anche il finale.
Per quanto riguarda i disegni, li ho trovati molto validi, forse anche per merito della colorazione molto azzeccata. Molto riuscita anche la cover di Filippucci.
Storia: 9,5
Disegni: 9-

Edited by Magico Vento - 24/12/2020, 18:27
 
Top
14 replies since 14/12/2019, 13:07   673 views
  Share