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mi propongo come esempio, questa storia delle ref "hot" mi ha già, personalmente, sufficientemente stancato.
io, come per ogni cosa, con gli orologi è innamoramento: se posso permettermelo e mi sono innamorato, li compro sul momento; mai rivenduto uno, che sia anche solo uno, degli orologi comprati/regalati.
Ciò ha significato che i rolex che ho sono stati acquistati da diversi concessionari; ora vorrei tanto un gmt ma tutti quelli ai quali chiedo mi chiudono porta in faccia.
a me sta faccenda della fidelizzazione, ed ancor di più centellinare la disponibilità (che nella maggior parte dei casi è solo perchè si alimenta mercato secondario, passatemi il termine), mi pare "una cagata pazzesca" (cit.)...
my two cents
L. -
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Trovo che quelli di nautilus5712g siano spunti di discussione molto interessanti su un argomento particolarmente sentito da tutti gli appassionati.
Credo che il contesto sia chiaro a tutti, così come il rapporto causa-effetto: le liste di attesa sono necessarie in virtù della scarsa disponibilità delle referenze più ambite.
La scarsità è diretta conseguenza delle scelte di distribuzione effettuate dai Brand, che a loro volta, con ogni probabilità, trovano origine in alcune strategie di marketing ben collaudate (e molto ben funzionanti, a giudicare dal risultato).
Pensare che il Concessionario abbia qualcosa a che fare con questa situazione non ha molto senso logico (qualsiasi commerciante preferirebbe poter accontentare cento clienti, anzichè uno solo).
Trovo giusto quello che dice Giorgione, qualsiasi attività commerciale tende a favorire i clienti fedeli. Questo è particolarmente vero nel campo dell'orologeria, dove ogni Concessionario ha di fatto una sorta di competenza territoriale e preferirà quindi coltivare la clientela locale.
Questa è una scelta dettata dalla necessità, più che altro. Se il negoziante non ha abbastanza disponibilità di una certa referenza per soddisfare la forte domanda dei clienti locali e abituali, a maggior ragione non prenderà impegni con i nuovi clienti e con quelli che arrivano da più lontano.
Tornando alle liste di attesa, direi che sono attendibili e vincolanti nella misura in cui è professionale e degno di fiducia il Concessionario a cui ci si rivolge.
Si presume che, in un negozio serio, le precedenze vengano rispettate. Ma se così non fosse, come faremmo a saperlo? Non conosco le storie a cui viene fatto riferimento, però ritengo improbabile che il negoziante mostri al cliente la lista di attesa con nomi e cognomi, per ovvi motivi di riservatezza, a maggior ragione se il cliente in questione è stato "scavalcato" in qualche modo. Anche se, ripeto, non credo che questo succeda in un negozio serio.
Riguardo alla decisione di chiudere le iscrizioni ad una determinata lista ormai satura, credo che sia una scelta che denota un atteggiamento serio e responsabile verso i clienti. Nulla vieterebbe di continuare a prendere prenotazioni (e relativi acconti) per orologi di cui il Concessionario stesso non è in grado di prevedere se e quando verranno consegnati (4, 5, 6 anni?).
Infine, per il medesimo motivo, credo che la somma eventualmente versata sia da intendersi come acconto e non caparra confirmatoria, se non specificato. E' un segno tangibile della volontà del cliente di impegnarsi all'acquisto e della volontà del Concessionario di far acquistare, ma in caso la compravendita non vada a buon fine (perché il cliente cambia idea, o perché il Brand non consegna l'orologio nei tempi previsti) non dovrebbe avere rilevanza risarcitoria.. -
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Il fatto di non prendere acconti credo sia meramente fiscale.
Se lo prendessero dovrebbero fatturare (altrimenti sarebbe in nero) con relativo versamento dell'Iva ed allo stesso momento non possono considerarlo ricavo, perché relativo a vendite future.
Praticamente un incubo contabile e fiscale.. -
.Il fatto di non prendere acconti credo sia meramente fiscale.
Se lo prendessero dovrebbero fatturare (altrimenti sarebbe in nero) con relativo versamento dell'Iva ed allo stesso momento non possono considerarlo ricavo, perché relativo a vendite future.
Praticamente un incubo contabile e fiscale.
...perchè un acconto, ma anche una caparra, deve essere oggetto di fatturazione e soggetto ad IVA? LO dici tu stesso che sarebbe relativo a vendita futura...
Con ogni probabilità l'acconto o per altri versi una caparra non viene richiesta poichè l'accordo verrebbe ad avere un qualcosa di più vincolante rispetto ad un semplice nome su di una lista....e sapendo già che nel 99,9% dei casi non si potrà tenere fede ad alcun vincolo, anche se tale problematica non dipende da loro..... -
.Ciao,
Per me la policy migliore ce l’ha AP. In boutique
Lasci acconto, ti dicono quanti ne hai davanti. Se chiami ogni tanto ti danno aggiornamento.
Preciso puntuale e semplice
Se poi ci sono “scavalli” non e’ dato saperlo. Anzi ci saranno. Ma almeno la parvenza e’ rispettata
Per 15202 non prendono più nomi in lista, di fatto la hanno cancellata. -
....perchè un acconto, ma anche una caparra, deve essere oggetto di fatturazione e soggetto ad IVA? LO dici tu stesso che sarebbe relativo a vendita futura...
Si ma l'iva si versa subito. -
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ollallà, sono le tre del mattino ma non mi risulta che nel frattempo sia cambiato l'art. 2 del DPR 633/1972.
Fra i presupposti per cui viene scontata l'imposta IVA si annovera la cessione di beni, ove per cessione si intende l'operazione a titolo oneroso che comporta il trasferimento della proprietà o la costituzione o trasferimento di diritti reali di godimento.
Ora, versando una somma che tecnicamente vogliamo chiamare acconto o caparra confirmatoria abbiamo posto in essere un trasferimento di proprietà del bene oggetto ( peraltro di cosa indeterminata o di cosa futura)?
Ma a parte i problemi tecnico giuridici del valore e degli effetti che un contratto ha sulla proprietà, tributariamente l'imposta si sconta sul valore dell'affare quando si ha lo "spostamento" del denaro necessario per il valore. E' in quel momento che tributariamente si ha il passaggio di proprietà.
Imposta sul valore aggiunto sta per imposta indiretta sul valore che la cessione ( presupposto affinchè si applichi l'imposta) ha, applicata per un ammontare direttamente proporzionale allo stesso. Qui è del 22% per gli orologi.
Che poi la somma che tu versi venga scomputata dal prezzo che il negoziante ti farà iva compresa è un altro discorso.
Ragionando diversamente, come tu mi suggerisci, allora dovresti applicare l'imposta del 22% sulla cifra che versi per l'acconto. Ma allora non si avrebbe una imposizione regolare, atteso come il valore dello scambio, su cui applichi l'imposta, è da intendersi il prezzo per l'acquisto, non una sua parte. Da ultimo applicheresti l'imposta su una fattispecie che , quantomeno in termini tributari, non è presupposto.
Spero di avere chiarito. Lo so è una materia un po' tecnica....e sono le tre.. -
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Il vero problema secondo me risiede nella domanda, come mai vogliamo tutti le stesse cose? Secondo me questo è molto più interessante di ostracizzare o meno una categoria che fa il suo mestiere
Concordo
Credo sappiamo tutti benissimo che stiamo parlando di TRE marchi in tutto e che per uno di questi il vero modello per il quale c'è una lista di qualche mese è UN solo orologio. Tutto il resto della produzione si trova, spesso anche in sconto.
E degli altri marchi ?
In una decina di giorni, se non è già in pronta consegna in negozio, vi fanno avere tutto, dal pezzo da 5k euro a quello da 50k ed oltre. E sul serio vi ringraziano quando spendete da loro migliaia di euro, perchè sanno benissimo che avreste potuto spenderli da altri od in altri prodotti.
Le liste ci sono perchè ?
I nostri gusti sono sul serio tutti così omologati ?
O nel nostro piccolo siamo tanti piccoli commercianti (problema nato con internet).. -
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Una lista seria dovrebbe essere verificabile e dimostrabile, con contratto scritto, caparra, una data di consegna, con un ovvio piccolo margine temporale ed una penale da entrambe le parti se le clausole del contratto non fossero rispettate.
Ma ditemi chi, in questo settore, redige un contratto simile.
Per questo nascono così tanti malumori, perchè tutti abbiamo la consapevolezza che se anche fosse il nostro turno, basterebbe una delle mille variabili in gioco a farci slittare di mesi.. -
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Buongiorno,faccio una domanda forse stupida.Entrando in lista il giorno dopo Basilea2019,per modelli ovviamente nuovi,c’è possibilità di riceverli in breve tempo dato che in teoria dovrei essere in cima?che scuse potrebbe inventarsi un concessionario, per giustificarmi un tempo di attesa maggiore? . -
.Buongiorno,faccio una domanda forse stupida.Entrando in lista il giorno dopo Basilea2019,per modelli ovviamente nuovi,c’è possibilità di riceverli in breve tempo dato che in teoria dovrei essere in cima?che scuse potrebbe inventarsi un concessionario, per giustificarmi un tempo di attesa maggiore?
Io mi sono messo in lista per il Gmt blu rosso da haussman alle 12.01 del giorno in cui L hanno presentato (alle 11.59 è stato caricato sul sito Rolex) ero il terzo in lista.. mai chiamato. E si dichiarano concessionaria precisa e onesta. Bah. -
.Buongiorno,faccio una domanda forse stupida.Entrando in lista il giorno dopo Basilea2019,per modelli ovviamente nuovi,c’è possibilità di riceverli in breve tempo dato che in teoria dovrei essere in cima?che scuse potrebbe inventarsi un concessionario, per giustificarmi un tempo di attesa maggiore?
Da nuovo cliente poche chance...ti dico cosa è successo a me. Entrato poco dopo Basilea 2018 "dobbiamo organizzarci per le liste non sappiamo ancora nulla di certo ,ripassi tra un mese"
Dopo un mese "liste chiuse". -
.Io mi sono messo in lista per il Gmt blu rosso da haussman alle 12.01 del giorno in cui L hanno presentato (alle 11.59 è stato caricato sul sito Rolex) ero il terzo in lista.. mai chiamato. E si dichiarano concessionaria precisa e onesta. Bah
Strano anzi stranissimo al mio concessionario che è un 100mo più piccolo, ne sono arrivati solo 2, e l'altro che arriverà cmq non si sanno i tempi. -
.Strano anzi stranissimo al mio concessionario che è un 100mo più piccolo, ne sono arrivati solo 2, e l'altro che arriverà cmq non si sanno i tempi
un concessionario come haussmian ne avrà ricevuti una decina almeno.. purtroppo sono una presa in giro queste liste. -
.un concessionario come haussmian ne avrà ricevuti una decina almeno.. purtroppo sono una presa in giro queste liste
Secondo me, sti grandi concessionari, tra direttore, dipendenti, personale delle pulizie, addetti alla sicurezza ecc ecc, mi viene un pochetto da pensare
È come quando lavoravo al Mac Donald, quando ero ragazzino, tutti scialavano quando era corporate, quando invece fu rilevato dal licenziataro, tutti sull'attenti con zero sprechi e favoritismi.