Sono giorni che a Milano piove. Non la pioggia torrenziale delle ultime settimane che ha reso impraticabile tutti i fumi padani ma quella pioggerellina autunnale tipica di questi paesaggi.
Il meteo mi ha tenuto lontano dall'acqua per troppo tempo. Non ce la facevo più, voglio pescare!
Mi sono immedesimato in un recente report di Mr Hanghover dove spiegava abilmente le azioni a cui può portare la nostra insana passione. Nonostante non sia un ragazzino (ho quasi 57 anni) e incurante delle previsioni atmosferiche mi dirigo a Trezzo.
Vado al negozio a prendere bigattini, pastura e retine e, bonariamente, mi prendono per matto... forse non hanno tutti i torti.
Finalmente sul fiume che si presenta così:
Ovviamente sono l'unico incosciente e mi godo la bellezza struggente dell'Adda autunnale e comincio a pescare.
E' terminata la piena del lago ma la corrente è ancora importante. Mi posiziono dietro a una curva ma anche così monto sulla 8 metri un galleggiante da 12 grammi e pesco su un fondo di m 5,5.
Non ho l'ombrellone e pian piano comincio a inzupparmi, ma chi se ne frega.... I pesci ci sono e sono belli combattivi.
Eccone alcuni:
Riesco a pescare per tre ore divertendomi come un bambino con barbi di buona taglia che impegnano il finale dello 0.125 allo stremo. Poi la pioggia aumenta di intensità ed è ora di smettere.
Ecco metà nassa:
Alla prossima,
Mauro