L'idea di aprire un thread permanente su questo argomento mi era passata per la testa più volte.
Mi ero iscritto a Binomania molti mesi fa, con lo scopo preciso di confutare una lettura "impropria" di un articolo di Neil English. Sono stato quasi subito bannato con la motivazione di "non essermi presentato".
Di tanto in tanto però su Binomania compaiono thread che ripropongono questioni che meriterebbero repliche e precisazioni.
Volendo quindi replicare l'unica possibilità per farlo è "a distanza". Per questo ho usato spesso lo strumento della tagboard: per fornire qualche puntuale commento e critica. La cosa però genera un po' di confusione in chi legge la tagboard.
Ultimamente è anche piovuta la critica che commenti così stringati, estrapolando citazioni di una sola frase dal contesto, siano scorretti (poco educati). Rispedisco al mittente la critica di scorrettezza, invitandolo a leggere meglio altre ben più gravi scorrettezze di cui sono costellati diversi thread su Binomania, per esempio quello dal titolo "La PSF questa sconosciuta" (e non parlo solo della parte cancellata).
Resta comunque il fatto che, effettivamente, certi argomenti meritano un approfondimento e che vale la pena spiegare meglio perché certe tesi riproposte ormai solo su Binomania, sono del tutto infondate. Nel fare questo io mi avvalgo di strumenti scientifici (che sono definite di là come "lezioncine" - sempre a proposito di scorrettezze). No mi spiace: se non si sa ribattere ad una argomentazione scientifica con argomenti dello stesso livello scientifico significa che non se ne sa abbastanza e allora non la si definisce lezioncina.
Mai ho visto argomenti che confutassero il roll-off o la sensibilità al seeing così come esposta da Fried. Solo talvolta battute sarcastiche.
Ci sono questioni che infiammavano i forum (starei per dire "popolari") anni fa e che pian piano si sono dimostrate infondate. Una volta "telescopio rifrattore apocromatico costoso" era sinonimo di indescrivibile e inimmaginabile qualità delle immagini.
Poi si è fatta strada piano piano la consapevolezza che le prestazioni seguono le leggi della fisica e dell'ottica, e che a tutto c'è una spiegazione. Se ci pare che un riflettore non funzioni bene non è per via di una inspiegabile "diversa natura della rifrazione rispetto alla riflessione". E' solo perché non si è capito come spremere il riflettore. La gente ha imparato a estrarre lo strato limite, a controllare i fenomeni termici, a distinguere fra quelli che avvengono qualche km in cielo, qualche metro davanti al telescopio, qualche centimetro dentro il tubo e qualche decimo di millimetro sopra la superficie ottica.
Soprattutto, ormai, la lista di chi ha potuto osservare Giove "marmoreo" a 400x comincia ad essere lunga. Per cui non si può più nemmeno dire che l'ingrandimento non conta (non potendo raggiungere tali ingrandimenti).
Uno dei punti fermi, e disarmanti, è stato aver gettato luce sulla questione del roll-off.
www.trekportal.it/coelestis/showthread.php?t=27978 . M anche la risoluzione raggiunta con le griglie argentieri ha messo un altro punto fermo.
www.trekportal.it/coelestis/showthread.php?p=296656Insomma, un po' alla volta vari elementi si sono concretizzati dalla parte che i telescopio funzionano PROPRIO come prevede la teoria, e cioè che rispondono alle leggi della diffrazione, che prevedono l'apertura quale elemento fondamentale.
Anche la presunta "sensibilità al seeing" è un argomento spesso agitato ma mai dimostrato. Anzi esiste la dimostrazione opposta a nome di un certo Fried: a parità di correzione ottica e apertura l'effetto del seeing è lo stesso (indipendentemente per esempio dalla lunghezza focale) e per aperture differenti l'effetto è progressivo.
Ogni tanto su Binomania compaiono però argomenti, presentati in forma anedottica, che suggeriscono conclusioni che non sono però possibili. Per esempio, per lungo tempo abbiamo letto di un MN78 che non si sa perchè (tra l'altro è unNewton da 7" di diametro) surclassava un C14. Non c'è però motivo al mondo che un 7" possa fare meglio di un 14, in qualsiasi condizioni di seeing. E infatti, quando è stato possibile "misurare" la qualità della immagine che proprio quel MN78 produceca su piano focale ne è uscito questo dato oggettivo:
http://forum.astrofili.org/viewtopic.php?f...=76865&start=25 Né più né meno di quanto la Fisica prevede.
Un altro esempio, e per il momento mi fermo qua, è quello di un Mewlon 210 mm che non riusciva a fornire più di 160x, quando nello stesso momento a fianco e con lo stesso seeing un taka 128 avrebbe consentito 300x. Metto il link per precisione e per evitare il rischio di "estrapolare" frasi (con il link si accedealla fonte)
www.binomania.it/phpBB3/viewtopic.php?f=90&t=2879 . La cosa ha carattere anedottico e però suggerisce che la causa sia una "diversa sensibilità al seeing". Però, se il seeing è quello che ha studiato Fried questa cosa NON è semplicemente possibile e ci deve essere un'altra speigazione. La lettura più semplice dei fatti (prima di mettere in discussione Fried) è che semplicemente, per un motivo che non può essere chiaro a chi legge, il Mewlon 210 non abbia "performato" come doveva perchè non è stato messo nelle condizioni di farlo. Si legge infatti che è stato sottoposto a un salto termico di 20° e che "si sarebbe acclimatato" in un certo tempo. Sarà, ma obbligare un telescopio a un tale salto di temperatura non è certo il modo migliore di precedere un test. E poi comunque altre persone (me compreso) con un Mewlon 210 hanno ottenuto ben altri ingrandimenti quindi che senso ha tutto quello che viene riferito? Se lo scopo è quello di sostenere che il seeing cattivo ribalta l'ordine di merito questo scopo non può avere successo: perchè è NOTO che l'ordine di merito non viene ribaltato e per sostenere questo bisognerebbe dimostrare che Fried ha sbagliato.
Per il momento mi fermo qua. Riprenderò in questo thread di volta in volta diversi argomenti che non sono fondati scientificamente, usando l'arma della critica. Mi auguro che si risponda SOLO con la stessa arma.
Edited by mauro_dalio - 10/12/2012, 00:18