Il metodo di Roddier misura il fronte d'onda a partire da due immagini intra ed extra focale. Normalmente si usa sommare molti fotogrammi sia in intra sia in extra per rimuovere l'effetto del seeing e misurare la qualità del treno ottico-meccanico.
Tuttavia, se non si sommano i fotogrammi e si parte da due istantanee, quello che si misura è ancora un fronte d'onda, ma quello istantaneo, cioè comprensivo dell'effetto del seeing.
In altre parole è possibile usare il metodo anche misurare oggettivamente il seeing. Oggettivamente significa una bella cosa perché sarà la fine di tanti forzature del tipo: "il telescopio ha funzionato bene nonostante il seeing", "il risultato non è granché ma è colpa del seeing", "il risultato è eccezionale dato il seeing". Insomma tutte quelle forzature per cui quando fa comodo la colpa è del seeing e quando fa comodo il merito è del telescopio.
Una misura oggettiva del seeing ha un equivalente con l'avvento dello SQM. Chi ricorda i cieli "bui da paura" o quelli del tipo "a 3 km da casa ho un cielo perfetto che nemmeno ti immagini"? Arrivato lo SQM e finite le chiacchere. Ora il cielo è 21.1 oppure 21.6 e si sa bene che cosa questo significhi.
Quindi prepariamoci ad uccidere anche l'altra arte dei riti. Quelli sul seeing ma qua ma là.
Ieri sera ho fatto un paio di scatti al telescopio, in intra ed extra focale con la Canon (tempo di esposizione 1/400 s). Eccoli . Gli scatti sono presi in punti diversi del campo, senza paracorr (non ci stava) e con una barlow per estrarre il fuoco. Il coma che si vede (diverso da una immagine all'altra) è dovuto al fatto che in nessuno dei due casi ero nello sweet spot.
Ho quindi dato in pasto le due immagini a Roddier, per stimare il fronte d'onda del seeing.
Il risultato è 83,8 nm RMS (che è seeing + eventuali errori del treno ottico). Attribuendo tutto al seeing si tratta di un errore sul fronte d'onda in lambda:
Adesso si tratta di convertite l'errore RMS nel numeretto magico che è il parametro di Fried. La relazione è la seguente:
Dove lo "0.053" esclude l'errore di defocus perchè è escluso anche in Roddier. Fatti i calcoli (d=600 mm) viene fuori:
Cioè il seeing era 0.82 secondi d'arco.
Ovviamente questa è una misura che si riferisce a quelle due istantanee. Bisognerebbe ripetere la misura alcune volte perchè il seeing oscilla. Potrebbe essere che ho preso l'istante più favorevole.
In effetti il seeing quella sera non era male: osservando la doppia doppia le due stele erano ben separate, di uno spazio più largo della macchia turbolenta.
Peccato che quando Giove si è alzato il seeing è peggiorato!
Notare che la scala della turbolenza pari a 169 mm corrisponde a circa un quarto del diametro del telescopio e le "bolle" che si intravvedono della immagine del fronte d'onda sono grossomodo di quella dimensione!
PS non so bene che fattore di amplificazione ci fosse con la barlow (a causa della distanza fra il sensore e la battuta della barlow). Potrei aver sovrastimato il fattore di moltiplicazione e di conseguenza il seeing.