Doppel Schatten

Doppia Ombra. [NC17,Lemon,Fluff...]

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  1. MyAngelGabriel
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    Autore: Ly
    Beta: ComeBack [1-20] ||| °Liù° [Dal 21 in poi]
    Rating:NC17:Lemon,Smut,Fluff.
    Avvisi: Adult Content,AU,Drug Use,Language.
    Genere:Romantico,Commedia,Malinconico,Angst,Introspettiva.
    Disclaimers: Per loro fortuna non c'entro un cavolo con i Tokio Hotel,e sempre per lo stesso motivo non è vero ciò che racconto,uso semplicemente la loro immagine come ispirazione alla storia,non è assolutamente a scopo di lucro niente di scritto qua sotto e ci mancherebbe anche che mi pagassero per quelle quattro stronzate che escono dalla mia mente fusa..fuck yeah!






    doppelschattenimage

    Capitoli: Prologo | 1, 2 | 3, 4 | 5 | 6 | 7 | 8 | 9 | 10 | 11 | 12&13 | 14 | 15 | 16 | 17 | 18 | 19 | 20 | 21 | 22 | 23 & 24 | 25 & 26 |27 | 28 & 29 | 30 | 31




    Prologo





    Il silenzio più assoluto regnava nella zona pedonale di Blumenstraße, centro del piccolo paesino pronvinciale di Hanstedt poco fuori Amburgo. Erano solo le cinque e mezza del mattino e in quel posto gli unici a essersi già svegliati erano gli uccellini sugli alberi, che infastiditi dalla brezza mattutina avevano iniziato a svolazzare da un'albero all'altro cinguettando felici. Si stava avvicinando l'autunno e alcuni di essi erano già alla ricerca del materiale per il loro nuovo nido: ogni stagione ne abbandonavano uno e dal niente ne costruivano un'altro, dimenticando i loro cuccioli, il posto dove li avevano nutriti e pensando solamente alla loro 'nuova vita'.
    Ma non erano gli unici ad aver intrapreso questa strada, non erano gli unici ad aversi ricostruito una nuova vita dal nulla, con un nuovo nido, un nuovo lavoro..e un nuovo compagno.

    Tom aveva parcheggiato sotto uno dei tanti alberi allineati alla grande via piena di negozietti dov'erano soliti a comprare gli abitanti del posto; era appena sceso dalla sua piccola macchina utilitaria comprata sette anni prima; era l'unica cosa che gli era rimasta -a parte qualche vestito - appartenente alla sua vecchia famiglia, alla sua vecchia casa e alla sua vecchia vita.
    Con lo spadino ancora chiuse le serrature,e sorridendo pensò che forse era ora di cambiarla, forse sarebbe piaciuto anche a lui chiudere la propria auto con il telecomando e far scattare la chiusura centralizzata...ma al momento purtroppo, non era possibile.

    Attraversò la strada e tirando fuori un grosso mazzo di chiavi iniziò ad armeggiare sulle serrature di due inferiate nere, poi entrò nel suo bar e sbrigativamente iniziò le prime operazioni: tre caffè per ogni braccio per far scaldare la macchina, accensione lavastoviglie, accensione luci..e, si diede mentalmente dello stupido per aver dimenticato una cosa così importante: accese la radio.

    Mentre canticchiava ''You give love a bad name'' dei Bon Jovi, ormai in palinsesto da anni e anni, cominciò a saltellare per il suo locale facendo finta di essere a un concerto, lo spolverino era diventato un microfono e non si sa come, lo spruzzo detergente fungeva da chitarra.
    -altro che Sambora ! - Si disse da solo allo specchio. Poi rise, rise da solo come un'idiota e..si guardò intorno: ancora non si capacitava di essere dentro al suo sogno: due entrate enormi e spaziose con porta scorrevole che illuminavano a giorno il locale trammite la luce del sole, un banco 'grosso e lungo' (scelto ovviamente da Adam) di vetro colorato di tutte le sfumature del Blu fino ad arrivare al bianco, in fondo.
    Davanti a esso gli sgabelli del medesimo colore, i tavoli in sala rotondi e dello stesso materiale e sfumature, e le poltrone..beh anche quelle le aveva scelte 'Lui' :rotonde e girevoli, zebrate. Adam aveva tanto insistito per comprare quelle, Tom aveva riso dell'ennesima ''checcata'' del suo ragazzo, ma poi era riuscito a farsi convincere che fossero una figata. I muri che avevano carteggiato dipinto loro (tra una scopata e l'altra) erano bianchi in parte e in parte piastrellati di blu e bianco.

    Questo era il 'Kampf der Liebe'' Il bar di Tom, l'aveva chiamato così perchè era stata una vera e propria battaglia averlo..com'era stata una battaglia andarsene di casa. Tutto per l'amore, per amore di Adam e per la voglia di sentirsi libero, libero di essere se stesso senza essere giudicato, libero di raggiungere i propri obbiettivi.
    Sospirando si raccolse i lunghi Cornrows neri con un'elastico e si legò un grembiulino nero in vita, sopra la camicia bianca e un gilettino blu (molto 'gay') che faceva la sua sporca figura. Si diede una sistemata ai Jeans neri - un pò larghi - che minacciavano di cadere e poi afferrò il suo pacchetto di Merit, dirigendosi verso la porta.

    Rabbrividì un'attimo per il contatto dell'aria fresca tipica di settembre e accendendosi la sigaretta guardò gli altri esercizi in strada prendere vita, a quell'ora c'erano solo i commercianti..non passava praticamente nessuno.
    Una suonata di clacson lo fece girare, e un enorme furgone dal copertone anteriore grigio sostò un'attimo dinanzi a lui, dal finestrino spuntava la testa brizzolata di Markus, il fruttivendolo della zona.
    -Buongiorno Tom!- disse con entusiasmo l'uomo sulla cinquantina aspirando dal suo sigaro, sempre acceso.
    -Ciao Markus ! Ti faccio il caffè?- disse avvicinandosi alla portiera e alzando la mano per stringerla al fruttivendolo. Questo sorridendo sbuffò.
    -Mi spiace ragazzo,sono di fretta..passo dopo per la consegna..l'ordine è rimasto invariato?-
    Tom fece un'attimo mente locale poi rispose.
    -Portami anche tre Lime, mi stanno finendo..quello stronzo si fa venire voglia di Cubalibre alle tre di pomeriggio e non mi avvisa mai..- scherzò scuotendo la testa.
    L'altro si mise a ridere e poi abbassò il freno a mano.
    -Va bene Tom, allora ci vediamo tra mezz'oretta.- E strizzando l'occhio ripartì.
    Tom notando tutti altri 'colleghi' apprestarsi ad aprire i loro negozi finì la sua sigaretta e rientrò dentro.

    Infatti dopo nemmeno dieci minuti arrivò prima il panettiere, che gli lasciò due tegami di brioche varie,krapfen,tortine e il pane; Il giornalaio che doveva consegnare le testate più importanti dei quotidiani e qualche rivista settimanale, poi i vari furgoni di rifornimento. Aveva deciso di aprire a quell'ora proprio per le prime colazioni, per dimostrare che era un ragazzo che aveva voglia di lavorare e per guadagnarsi il rispetto e l'amore di tutti quelli che,a primo avviso avevano disdegnato il bar del ' nuovo ragazzino da Amburgo con furore' . Tutti si erano ricreduti: aveva la stoffa e si meritava tanta fortuna.






    Chapter 1





    Erano le sei e sbadigliando iniziò a fare colazione anche lui; era il momento ''vuoto'' della mattinata poichè all'apertura delle scuole mancavano ancora due ore e la gente era ancora a dormire, a parte i corrieri di passaggio che aveva servito prima.
    Si preparò il suo caffè doppio in tazza grande e con un Krapfen alla crema iniziò a sfogliare il giornale..storse la bocca innanzi ad alcune notizie di attualità dopodichè tra le ultima pagine un'inserzione attirò la sua attenzione facendogli storcere anche il naso. Il sabato ci sarebbe stata l'inaugurazione dello 'Schatten' un nuovo -e unico- locale gay della zona. Sul manifesto ergeva la figura di una 'donna' dai lunghi capelli rossi, truccata pesantemente di nero e una grossa maschera nera che impediva ancora di più la vista degli occhi..si trovava in una posizione poco casta adagiata su un cubo e indossava una tuta nera aderente dove si intravedevano......i genitali - maschili - sporgenti in mezzo alle gambe.

    Tom richiuse velocemente il giornale stizzito.
    -Che schifo- sussurrò. Sbattè il giornale sul primo tavolo e poi tornò dietro al banco per sintonizzare la radio su una frequenza che conosceva fin troppo bene; poi riprese a sorseggiare il suo cappuccino aspettando quella voce che tanto amava.
    -Benvenuti a Radio-Licht sono le sei e mezza buongiorno dal vostro Adam che oggi si è svegliato tardi per colpa di 'qualcuno' che ieri non l'ha lasciato dormire.-
    Tom cominciò a ridacchiare pensando a quanto il suo ragazzo non riuscisse mai ad essere serio, nemmeno sul lavoro.
    -Prima di mandare la prima canzone di oggi vorrei avvisare quel qualcuno che oggi passo a pranzare da lui perciò è gentilmente pregato di prendere da Markus il lattughino, quello che piace a me...-

    Tom fece una smorfia e assumendo una vocina effemminata e iniziando a gesticolare aggiunse :
    -E di tagliare a spicchi i pomodori, non a rondelle che mi fanno schifo, poi alle mozzarelle preferisco le palline di latte- E parlando sopra allo speaker azzeccò ogni parola.
    -E dato che sono sicuro che mi stai anche facendo il verso sappi che dopo la pagherai. Ti amo. Buongiono a tutti da Radio-Licht, questa è Kampf der Liebe dei Tokio Hotel, per tutti quelli che lottano ogni giorno per la loro vita e il loro amore, come noi due.-
    Tom rise e iniziò a tenere il tempo con il piede, poi alzando la testa si rivolse alle casse dello stereo, appese poco sotto il soffitto.
    -E non credere che mettendo una delle nostre canzoni sei meno checca, ruffiano che non sei altro, Ti amo cazzo! - urlò da solo sbattendo lo straccio sul lavandino con fare (apparentemente) incazzoso.

    Non era la prima volta che Adam gli mandava dei messaggi in codice o delle dediche tramite radio, ma dargli istruzioni in diretta regionale su come piaceva a lui l'insalata (come se non lo sapesse dopo un'anno di convivenza) era veramente il massimo dell'idiozia, ma lo amava: lo amava così come era, pasticcione , burlone..sempre scherzoso e con il suo sorriso estremamente contagioso. L'aveva conosciuto due anni prima semplicemente in discoteca,era stato stregato da quegli occhi color ghiaccio e quel sorriso malizioso..si erano addirittura allontanati dalla discoteca per parlare, per conoscersi..solamente interessati l'uno all'altro avevano mandato a rotoli una serata di puro divertimento in discoteca perchè improvvisamente la voglia di divertirsi era sparita, avevano bisogno di sapere di più su quella persona, e si erano salutati con due semplicissimi baci sulle guancie... poi avevano iniziato a frequentarsi più spesso nonostante la lontananza e alla fine si erano messi insieme, e non si erano mai lasciati..nonostante fosse quello che volevano i genitori di Tom: omofobici e molto religiosi..Lui aveva mollato l'università e il suo lavoro di dipendente ad Ambgurgo e una volta andato vivere nel piccolo paese di provincia, in casa del suo ragazzo, aveva aperto un Bar, partendo totalmente dal niente, con la voglia di costruirsi una vita lavorativa valida e un futuro stabile con la persona che amava.

    Smise di ridere da solo davanti alla radio quando sentì la porta scorrere.
    -Buongiorno!- disse girandosi verso l'entrata.
    -Ciao!- trillarono in coro quattro ragazzini con voce estremamente effemminata.
    Tom abbassò un'attimo la palpebra leggermente perplesso e una volta visti accomodarsi domandò gentilmente cosa volessero.
    Un ragazzo piuttosto alto con dei lunghi capelli castani piastrati disse con aria civettuola:
    -Un cappuccino...chiaro e con il cacao grazie..ah,con più latte e poca schiuma- precisò gesticolando dopo aver fatto scorrere le cinque dita della mano destra tra i capelli castani lughi e lisci come la seta.

    Tom annuì con un sorrisino un pò tirato poi si rivolse agli altri.
    Uno biondo e piuttosto bassino, con i capelli sparati in aria e un'orribile strato di eye-liner con tanto di coda finale a lato degli occhi, ci pensò un'attimo mordicchiandosi un'unghia (laccata di nero) poi squadrandolo per bene nonostante il banco impedisse l'intera visuale sussultò alla vista dei pettorali leggermente visibili sotto il gilet stretto e assumendo un sorrisino malizioso disse:
    -Un marocchino e un......cannolo alla crema.- fece schioccare la lingua e immediatamente ricevette una gomitata dal castano e girandosi lo fulminò con lo sguardo.
    Il quarto ragazzo (che -forse forse- era l'unico etero della compagnia) dai capelli a spazzola biondi, occhiali..e nessuna movenza ambigua, ordinò un cappuccino e una brioche alla marmellata, cortesemente,senza ostentare nulla.
    Lo sguardo di Tom arrivò sull'ultimo ragazzo: molto alto, capelli corti neri un pò cotonati e tirati indietro (con -forse- un pò di lacca)
    occhi grandi e color miele.(''molto carino'',pensò Tom) che lo guardò con aria come a scusarsi della poca mascolinità dei suoi amici, disse infine: -Un caffè macchiato,grazie.- poi sorrise a Tom che ricambiò e andò subito in cucina a prendere le brioche calde.

    Mentre pensava agli occhi di quel ragazzo così posato e gentile sentì le vocine del gruppetto.
    -Hai visto che passero??Madonna che figo!! Perchè non siamo mai venuti qui a fare colazione?!-
    -Sei la solita puttana..forse perchè ha aperto da poco?-
    -Si è carino devo ammetterlo..ma dubito sia gay..-

    Tom si trattenne dallo scoppiare in una fragorosa risata: lui pensava che per essere gay mica si doveva per forza atteggiarsi da donna e farlo capire a mezzo mondo, ma semplicemente essere attratti dallo stesso sesso. Poi ovviamente c'erano i diversi modi di viverla, ma non tutti lo ostentano in quella maniera per farsi accettare!''quanto erano ridicoli quei ragazzini..'',pensò scuotendo la testa.
    Una voce tra tutte,che riconobbe come quella dell'ultimo ragazzo,quella del moro,lo fece sorridere.
    -Ma la smettete? Sto ripassando..e comunque potete anche smetterla di fare figure di merda ovunque andate..siete delle cazzo di checce isteriche!-
    Un'altra voce,che riconobbe come il biondino muscoloso scoppiò a ridere.
    -Ragazzi..Bill ha ragione..smettetela un pò-

    E così il nome del moretto era Bill? Tom si memorizzò quel nome per poi riavvicinarsi alla sala con il vassoio. Consegnò le brioche adagiate su un piattino accennando un -attenzione che sono calde- e strizzò l'occhio a Bill, che dopo aver abbassato lo sguardo sorridendo, tornò ai suoi appunti.
    Tom guardo la checca con la cresta di gallo seguirlo con lo sguardo, e l'altra checca castana osservarlo credendo di non essere visto, non essendosi accorto che vicino alla macchina del caffè sulla quali Tom stava lavorando,c'era uno specchio che permetteva la visuale sull'intera sala. Bill e l'altro biondo invece parve stessero ripassando.

    Il gruppetto doveva avere sulla ventina..probabilmente frequentavano l'università, pensò il trent'enne adagiando le tazzine sui piattini e facendo per metterle sul vassoio a portarle al tavolo.
    Franz, la checca bionda, subitò scattò in piedi urlando.
    -Ma no! Stai pure comodo ce le prendiamo noi dal banco!! Ragazzi su!- E partì quasi correndo verso il banco, sotto lo sguardo commiseratorio degli amici. Tom si dovette trattenere dal ridere e sorridendo disse:
    -Ma potevi anche stare seduto..è il mio lavoro servire i tavoli.-
    -Ma no! mi dispiace! E' mattino anche per te.- Afferrò due tazze e si girò verso il suo tavolo sculettando penosamente.
    Gustav, il biondo occhialuto disse piano,senza staccare gli occhi dal libro:
    -Bill prendi anche il mio cappuccio,grazie.-
    Bill dopo aver lanciato l'ennesima occhiata di disapprovazione all'amico che cercava di non rovesciare niente, si avvicinò al banco e guardando Tom che lo osservava divertito lo chiamò piano.
    -Guardami...ti chiedo scusa io..il mio amico quando vede un ragazzo non capisce più niente...non lo fa apposta..poverino.- sussurrò sorridendo.
    Il barista ridacchiò.
    -Tranquillo non c'è nessun problema..dovresti vedere alla sera che tavolate di Cule isteriche che mi trovo a servire..-
    -Ah allora sei a posto!- rispose divertito Bill per poi girarsi e portare le altre due bevande al loro tavolo.
    Era l'unico tavolo pieno finora, e Tom decise di andare a fumarsi una sigaretta e di chiamare Adam per dargli il buongiorno; alla radio avevano appena mandato una canzone perciò lui doveva essere libero.

    Afferrò il suo nokia 3310 ''dell'anteguerra'' e digitò il numero a memoria, dopo pochi secondi di attesa una voce squillante rispose.
    -Hey! Sexybarman buongiorno...-
    -Hey speaker paraculo! Com'è che la vuoi l'insalatina? Stronzo che non sei altro?- rispose a tono.
    Una risatina legermente effeminata si udì dall'altrocapo del telefono e Tom sospirò.
    -Dai amore non scheccare...ti prego, già è arrivato un tavolo di cule che non hai idea...-
    Adam sussultò.
    -Cule??!No ti prego devo vederle!! Spero che vengano a pranzo o stasera!!-
    Tom girò gli occhi.
    -Eccola lì..lo sapevo..sei la solita troia!-
    -Ma smettila..lo sai che amo solo te..e poi cazzo..è normale..anche tu li guarderai i ragazzi no?è naturale!-
    Tom sorrise pensando a quel Bill.
    -Certo certo...chicco devo andare che mi pare abbiano finito..ci vediamo a pranzo e guai a te se ti ritrovo a succhiare piselli ! Ti prendo a calci nel culo telmente piano che sarai fuori uso per il resto della tua vita! Ma tanto a te cosa ti frega..sono sempre io a prenderlo! E certo! l'uomo della situazione!!-
    -Ah come se ti dispiacesse..scemo che non sei altro!...-
    -Ti amo -sussurrò teneramente Tom al telefono prima di dare l'ultimo tiro alla sua sigaretta.


    Mentre faceva per rientrare sentì come un'impressione, un sesto senso che gli imponeva una presenza estranea; il suo istinto lo fece girare verso destra e difatti riuscì a vedere per pochi secondi Bill, che lo stava osservando con aria tranquilla e pensierosa; ma forse non stava nemmeno guardando lui, pensò Tom scuotendo la testa.

    Ritornò dietro al banco appena in tempo per vedere i primi gruppetti di ragazzine delle superiori arrivare, tutte già belle pimpanti e con voglia di rompere i coglioni, o forse anche solo di leccarli un pò; difatti entrarono una ad una salutando Tom con fare amichevole e malizioso, con degli strani sorrisi che ovviamete Tom ricambiava sotto lo sguardo truce di Franz e Georg.
    -Ve l'avevo detto,è etero.- sussurrò a denti stretti il piastrato con aria scocciata.
    Bill e Gustav si guardarono stancamente e continuarono a ripetere la lezione l'uno all'altro.
    Franz, giusto per puttaneggiare un pò si alzò dalla sedia e sfilando amabilmente davanti al banco andò in uno dei pochi tavolini vuoti rimasti per prendere un quotidiano.

    Si girò e non si stupì di avere gli sguardi di ragazzi e ragazze fissi su di lui: chiunque lo guardava, chi con aria ammaliata, chi con odio, chi con disprezzo e chi con divertimento, ma lo guardavano. Non era decisamente il ragazzo che passava inosservato: Jeans attillati, kavasaki bianche..camicietta nera e una Kefiah al collo annodata in maniera poco casuale di un deciso color lilla..no,non era il tipo che non notavi assolutamente. Ma Tom, intento a fare cappuccini e ad annuire convinto ai discorsi delle ragazzine che disperate, provavano a instaurarci una conversazione, non lo notò neanche di striscio mentre invece di tanto in tanto alzava lo sguardo verso quella testolina mora,dal viso pallido e dagli occhi grandi. Era molto posato, fine nei modi..poteva anche essere gay -pensò Tom- ma non lasciava trasparire assolutamente nulla: indossava una semplicissima camicia blu scuro e un paio di jeans..e delle adidas molto comuni e teneva i libri in una semplicissima tracolla converse di color azzurro chiaro, niente a che vedere con la Louis Vuitton di Franz e la Prada di Georg.
    -Tom ne hai ancora per molto stamattina?- disse una delle tante ragazze sedute al banco con fare apprensivo, come a dispiacersi del fatto che il ragazzo lavorasse tutto il giorno.
    Il trecciuto scosse la testa con un sorriso.
    -Solo fino alle undici di questa sera..una passeggiata!-
    La bionda parve sconvolta.
    -Fino alle undici??Povero....ma come fai?-
    Lui ritirò le tazze sporche riponendole sbrigativamente nel cestello della lavastoviglie, una persona normale vedendo quel gesto avrebbe dovuto capire che il ragazzo stava lavorando e non aveva tempo per le chiacchere.Ma non la povera studentessa che presa dal fascino dell'uomo non capiva più niente.
    -Oh alla fine non è così stancante...mi diverto.- rispose infine sorridendo immancabilmente e facendo luccicare il suo piercing al labbro.
    La ragazza per poco non svenne all'ennesimo sorriso e,sbattendo le lunghe ciglia ricoperte e incollate male dal Rimmel,ricambiò il sorriso.-
    -Beh..mi sa che vado....ci vediamo a pranzo? Questi corsi di recupero pomeridiani sono una tortura.- Sbuffò provando a essere credibile.
    Tom scosse la testa.
    -Immagino- disse solo, mentre velocemente batteva lo scontrino. Quando allungò la mano per raccogliere le due monete dalla ragazza si accorse con stanchezza che la manina dalle lunghe unghie ricostruite tremava ed era tutta rossa. Mise i soldi in cassa e salutò cordialmente la studentesa che dopo aver passato la mano tra la sua folta chioma lunga fino alle spalle uscì seguita dalle sue amiche senza dire una parola; era cotta.

    Scene come quella se ne vedevano a iosa nelle prime ore della mattinata scolastica e Tom ci stava facendo l'abitudine, aveva imparato a mettere la maschera del sorriso perchè se avesse dovuto seguire l'istinto davvero avrebbe chiuso i battenti,schietto com'era sempre stato. A lui le donne non piacevano, non gli erano mai piaciute e non gli sarebbero piaciute mai. Già le trovava banali, figuriamoci quando queste facevano le gatte morte con lui insistendo mentre stava lavorando!

    Quando il grosso delle pivelline se ne era andato ed era rimasto solo qualche tavolo si fece un'altro caffè e rizzando un pò l'orecchio, riuscì a sentire i discorsi idioti del tavolo poco lontano a cui era seduto Bill e i suoi stupidi amici.
    La voce di Franz non era poi così difficile da sentire:
    -Oh-mio-dio!!- Esclamò sorpreso davanti alla penultima pagina del giornale.
    Gli altri tre lo guardarono con aria interrogativa alzando gli occhi dalla loro colazione ormai fredda o dai libri.
    -Hanno aperto una discoteca gay!!QUI!! Ad Hanstedt!! Non ci credo...è un sogno...non credevo fosse possibile in questo posto di merda! Oddio sto per svenire...- ansimò mettendosi una mano sulla fronte e sdraiandosi ancor di più sulla poltroncina.
    Bill tornò immediatamente sul suo libro e stessa cosa fece Gustav. Georg invece parve interessato.
    -Da qua..- disse strappando di mano il giornale all'amico, che gli diede uno schiaffetto sul braccio fingendosi arrabbiato. -Patetico- pensò nuovamente Tom accigliandosi innanzi a quel gesto decisamente 'gay'.
    -Oh-mio-dio!- ripetè il castano con la stessa vocina da checca dell'amico.
    -Cioè io non ci credo...ma guarda!E questa? Dovrebbe essere l'icona del locale?? Guarda che pacco! Dio mio...non vedo l'ora...andiamo????- Trillò eccitato al sol pensiero cercando lo sguardo complice degli amici.
    Gustav si schiarì un'attimo la voce.
    -L'inaugurazione è domani e mi hanno chiamato a farci la sicurezza....-
    Un'urlo entusiasta uscì dalle bocche delle due checche e Bill li fulminò con lo sguardo.
    -Vorrai dire che ci farai entrare gratis????Oddiooooooo!!!!!-
    -Solo se mi promettete di fare quello che vi dico io e di non imbucarvi in posti che non dovete nemmeno vedere..-
    -La Dark Room è una di quei posti?- rispose intristito Georg.
    -Esattamente, non tutti possono accedervi e ci sono dei procedimenti da seguire che ora non è possibile fare.- rispose tranquillamente il biondo.
    -Bill...allora vieni??Non lo trovi meraviglioso??Non dovremo più andare fino a Berlino tutte le settimane!-
    Tom quasi si strozzò con il caffè. Bill quindi era gay?
    Il moro chiuse il grosso libro improvvisamente facendo sobbalzare tutti, persi nei loro pensieri.
    -No.-
    Franz lo guardò stranito, quella risposta non gli piaceva..non da Bill, che nonostante non amasse mettersi in mostra frequentava più che volentieri certi tipi di locali.
    -No..ehm,volevo dire..non credo..Lunedì ho un'esame importante e quindi..non credo di poter venire ecco.- disse velocemente alzandosi dal suo posto e cercando il portafoglio nella sua cartella.
    -Eddai Biiiiiiiiiiiiill- rispose annoiato Georg.-E' un'inaugurazione cazzo!!Sai cosa vuol dire??il doppio della gente di solito..le consumazioni gratis..i modelli che servono nei privèe....- il suo sguardo ormai brillava,perso nel vuoto.
    -Non mi interessa- rispose sbrigativo Bill. -Ci verrò sabato prossimo.- e si avvicinò alla cassa con aria scazzata.
    Franz stupito guardò Georg.
    -Avrà le sue cose...?- L'altro alzò gli occhi al cielo scuotendo la testa.

    Tom era davanti alla cassa che lo aspettava, con una mano che sorreggeva il mento e il gomito appoggiato sul banco, pensieroso.
    -Ti pago il mio caffè.- sbuffò il moro sbrigativo.
    -Novanta- rispose Tom con un sorriso, questa volta vero.
    L'altro porse una moneta da un'euro e trovato il pacchetto di Malboro dalla borsa si avvicinò all'uscita, non prima di aver urlato al tavolo di muoversi che mancavano dieci minuti alle lezioni e che se aspettavano ancora un pò avrebbero trovato traffico per andare in centro.
    Tom lo chiamò.
    -Ehm....Bill?-
    Il moro si girò con aria interrogativa, il barista aveva ricordato il suo nome? Lo guardò invitandolo a parlare e l'altro gli porse la mano contenente una monetina.
    -Hai dimenticato il resto.- disse divertito.
    -Oh scusami...sono fuori stamattina.- rispose prendendo il suo resto e salutando educatamente,per poi andare fuori a fumarsi la sua sigaretta.

    Tom rimase un'attimo a osservarlo,poi ritornò subito al suo lavoro quando una vocina irritante gli porse una banconota da cinque.
    -Ti pago il marocchino e il cannolo alla crema- Aveva sussurrato con il pessimo tentativo di risultare sensuale. Il barista rispose a voce alta in modo da farsi sentire da Bill che a pochi metri,fuori dal bar, stava osservando la scenetta con aria divertita.
    -Ti è piaciuto il cannolo?- chiese con un sorriso smagliante.
    Il biondo parve illuminarsi.
    -Certo, era buonissimo...poi io....adoro i cannoli...soprattutto alla crema..-aveva sussurrato leccandosi il labbro. L'altro gli fece addirittura l'occhiolino e rispose prontamente.
    -Si, non avevamo dubbi, tranquilla..!.-

    Georg e Gustav si guardarono stupiti e scoppiarono a ridere senza ritegno. Franz divenne tutto rosso e offeso dalla pessima figura alla quale tutto il bar aveva assistito afferrò stizzito i suoi soldi e uscì dal locale con la testa bassa.
    Tom lo salutò calorosamente dal locale con un -Buona giornata..quando hai voglia di un cannolo passa pure! Abbiamo anche ottimi Krapfen, ma mi pare che a te i buchi non piacciano molto.!-
    E con la scusa di seguirlo con lo sguardo riuscì a vedere Bill, piegato in due dalle risate.




    Note Finali:

    Allora Buongiorno!!! Questa Fic era in cantiere decisamente da troppo tempo perciò mi è sembrato giusto postarne almeno un capitolino ;) E poi,dato che Cigarettes è ormai vicina all'epilogo..mi sembrava carino iniziare qualcos'altro..in modo tale da scrivere e far leggere qualcosa di diverso nella grande attesa.. ahahah! Questa storia è molto diversa da Ciga.. è meno impegnativa..più tranquila... (niente sparatorie,morti,sangue,mafia..) ecc..è una storia d'amore..un pò complicata..ma scoprirete..andando avanti, il senso e tutto il resto.
    Un bacio grande.

    Ly

    Edited by MyAngelGabriel - 30/12/2013, 19:30
     
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  2. MyAngelGabriel
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    User deleted


    Ciao sono io la Sissi(: Allora essendo che mi hai obligato(scherzo)a commentare..commenterò=)Innanzi tutti mi piace moltissimo e una bella storia,mi piace sopratutto la parte degli uccellini*.*ma questo te lo già detto,apparte il fatto che tu sei proprio brava a scrivere a mio contrario infatti sto commento verrà una sheisse,comunque adoro i nuovi personaggi..teneri loro(:
    Sono contenta di essere la prima ad aver letto già il secondo capitolo u.u di fatti non vedo l'ora che continui perchè tanto lo so che mi obligherai a leggerla come sempre ma questa la leggerò seriamente(:così non la stracci-.-Tra l'altro certi nomi li ho inventati anche io quindi sono una figa u.u Adesso vado che tipo mi stai chiamando che e pronto da mangiare (sembri mia madre)ahahahaha
    P.S Questa tastiera fa assolutamente cagare il cazzo ho dovuto correggere venti volte pechè i tasti mi vogliono male LoL Ciao un bacio.
     
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  3. §°°Tommuzza-Angelique°°§
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    User deleted


    Ciao! ^^
    Ho letto la tua storia e..... mi attira parecchio! patt
    CITAZIONE
    -Benvenuti a Radio-Licht sono le sei e mezza buongiorno dal vostro Adam che oggi si è svegliato tardi per colpa di 'qualcuno' che ieri non l'ha lasciato dormire.-
    Tom cominciò a ridacchiare pensando a quanto il suo ragazzo non riuscisse mai ad essere serio, nemmeno sul lavoro.
    -Prima di mandare la prima canzone di oggi vorrei avvisare quel qualcuno che oggi passo a pranzare da lui perciò è gentilmente pregato di prendere da Markus il lattughino, quello che piace a me...-
    Tom fece una smorfia e assumendo una vocina effemminata e iniziando a gesticolare aggiunse :
    -E di tagliare a spicchi i pomodori, non a rondelle che mi fanno schifo, poi alle mozzarelle preferisco le palline di latte- E parlando sopra allo speaker azzeccò ogni parola.
    -E dato che sono sicuro che mi stai anche facendo il verso sappi che dopo la pagherai. Ti amo. Buongiono a tutti da Radio-Licht, questa è Kampf der Liebe dei Tokio Hotel, per tutti quelli che lottano ogni giorno per la loro vita e il loro amore, come noi due.-
    Tom rise e iniziò a tenere il tempo con il piede, poi alzando la testa si rivolse alle casse dello stereo, appese poco sotto il soffitto.
    -E non credere che mettendo una delle nostre canzoni sei meno checca, ruffiano che non sei altro, Ti amo cazzo! - urlò da solo sbattendo lo straccio sul lavandino con fare (apparentemente) incazzoso.

    Waaahh, che coccoliiiii!! :superlove: Da diabete!! ^^
    CITAZIONE
    -Ti pago il marocchino e il cannolo alla crema- Aveva sussurrato con il pessimo tentativo di risultare sensuale. Il barista rispose a voce alta in modo da farsi sentire da Bill che a pochi metri,fuori dal bar, stava osservando la scenetta con aria divertita.
    -Ti è piaciuto il cannolo?- chiese con un sorriso smagliante.
    Il biondo parve illuminarsi.
    -Certo, era buonissimo...poi io....adoro i cannoli...soprattutto alla crema..-aveva sussurrato leccandosi il labbro. L'altro gli fece addirittura l'occhiolino e rispose prontamente.
    -Si, non avevamo dubbi, tranquilla..!.-
    Georg e Gustav si guardarono stupiti e scoppiarono a ridere senza ritegno. Franz divenne tutto rosso e offeso dalla pessima figura alla quale tutto il bar aveva assistito afferrò stizzito i suoi soldi e uscì dal locale con la testa bassa.
    Tom lo salutò calorosamente dal locale con un -Buona giornata..quando hai voglia di un cannolo passa pure! Abbiamo anche ottimi Krapfen, ma mi pare che a te i buchi non piacciano molto.!-
    E con la scusa di seguirlo con lo sguardo riuscì a vedere Bill, piegato in due dalle risate.

    :rofl: :rofl: :rofl: Troppo forte sta parte, mi sono piegata in due!! Eh, Tom ha capito già tutto a quanto vedo... :olala:
    Bravissima Complimenti :) Ah, e forte il commento! xD
     
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  4. *Nowaki*
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    hahaha no ma tipo che mi piace già troppo Tom ** sembra tanto
    divertente in questa storia...
    Bello il prologo e il primo capitolo, Posta presto <3
     
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  5. MyAngelGabriel
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    CITAZIONE (§°°Tommuzza-Angelique°°§ @ 3/10/2011, 15:36) 
    Ciao! ^^
    Ho letto la tua storia e..... mi attira parecchio! patt
    CITAZIONE
    -Benvenuti a Radio-Licht sono le sei e mezza buongiorno dal vostro Adam che oggi si è svegliato tardi per colpa di 'qualcuno' che ieri non l'ha lasciato dormire.-
    Tom cominciò a ridacchiare pensando a quanto il suo ragazzo non riuscisse mai ad essere serio, nemmeno sul lavoro.
    -Prima di mandare la prima canzone di oggi vorrei avvisare quel qualcuno che oggi passo a pranzare da lui perciò è gentilmente pregato di prendere da Markus il lattughino, quello che piace a me...-
    Tom fece una smorfia e assumendo una vocina effemminata e iniziando a gesticolare aggiunse :
    -E di tagliare a spicchi i pomodori, non a rondelle che mi fanno schifo, poi alle mozzarelle preferisco le palline di latte- E parlando sopra allo speaker azzeccò ogni parola.
    -E dato che sono sicuro che mi stai anche facendo il verso sappi che dopo la pagherai. Ti amo. Buongiono a tutti da Radio-Licht, questa è Kampf der Liebe dei Tokio Hotel, per tutti quelli che lottano ogni giorno per la loro vita e il loro amore, come noi due.-
    Tom rise e iniziò a tenere il tempo con il piede, poi alzando la testa si rivolse alle casse dello stereo, appese poco sotto il soffitto.
    -E non credere che mettendo una delle nostre canzoni sei meno checca, ruffiano che non sei altro, Ti amo cazzo! - urlò da solo sbattendo lo straccio sul lavandino con fare (apparentemente) incazzoso.

    Waaahh, che coccoliiiii!! :superlove: Da diabete!! ^^
    CITAZIONE
    -Ti pago il marocchino e il cannolo alla crema- Aveva sussurrato con il pessimo tentativo di risultare sensuale. Il barista rispose a voce alta in modo da farsi sentire da Bill che a pochi metri,fuori dal bar, stava osservando la scenetta con aria divertita.
    -Ti è piaciuto il cannolo?- chiese con un sorriso smagliante.
    Il biondo parve illuminarsi.
    -Certo, era buonissimo...poi io....adoro i cannoli...soprattutto alla crema..-aveva sussurrato leccandosi il labbro. L'altro gli fece addirittura l'occhiolino e rispose prontamente.
    -Si, non avevamo dubbi, tranquilla..!.-
    Georg e Gustav si guardarono stupiti e scoppiarono a ridere senza ritegno. Franz divenne tutto rosso e offeso dalla pessima figura alla quale tutto il bar aveva assistito afferrò stizzito i suoi soldi e uscì dal locale con la testa bassa.
    Tom lo salutò calorosamente dal locale con un -Buona giornata..quando hai voglia di un cannolo passa pure! Abbiamo anche ottimi Krapfen, ma mi pare che a te i buchi non piacciano molto.!-
    E con la scusa di seguirlo con lo sguardo riuscì a vedere Bill, piegato in due dalle risate.

    :rofl: :rofl: :rofl: Troppo forte sta parte, mi sono piegata in due!! Eh, Tom ha capito già tutto a quanto vedo... :olala:
    Bravissima Complimenti :) Ah, e forte il commento! xD

    Grazie mille per aver commentato..la storia è già a buon punto e il prossimo capitolo è prontissimo..ma voglio aspettare un pochino...vedo se la leggono..se la commentano eccetera.
    Grazie,un bacio! :flower:

    CITAZIONE (*Nowaki* @ 3/10/2011, 23:17)
    hahaha no ma tipo che mi piace già troppo Tom ** sembra tanto
    divertente in questa storia...
    Bello il prologo e il primo capitolo, Posta presto <3

    E' un TomiChecca... :wub: Taaaanto Liebe :occhioni: :occhioni: :occhioni:
     
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  6. *Nowaki*
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    uhh Si...Bello lui mki
     
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  7. Ly_93
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    Per una volta..... :)
     
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  8. *Nowaki*
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    Uppi : D
     
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  9. §°°Tommuzza-Angelique°°§
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    Up! ^^
     
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  10. MyAngelGabriel
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    CITAZIONE (*Nowaki* @ 4/10/2011, 13:27)
    uhh Si...Bello lui mki

    CITAZIONE (*Nowaki* @ 5/10/2011, 22:12)
    Uppi : D

    CITAZIONE (§°°Tommuzza-Angelique°°§ @ 5/10/2011, 22:22) 
    Up! ^^

    Grazie mille degli Uppi...domani posto. ;)
    baci
     
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  11. *Nowaki*
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    Domani love13
     
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  12. MyAngelGabriel
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    CITAZIONE (*Nowaki* @ 8/10/2011, 13:16) 
    Domani love13

    Sto per postare... ;)
     
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  13. *Nowaki*
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    CITAZIONE (MyAngelGabriel @ 9/10/2011, 12:59) 
    CITAZIONE (*Nowaki* @ 8/10/2011, 13:16) 
    Domani love13

    Sto per postare... ;)

    Bene *O*
     
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  14. MyAngelGabriel
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    doppelschattenimage



    Chapter 2






    -Ma come cazzo si è permesso???- La voce di Franz era ormai copriva la radio della piccola macchina di Bill, intento a guidare e fare smorfie in continuazione: voleva bene al suo amico, ma delle volte era veramente insopportabie più di una donna in pieno ciclo mestruale.
    -Tesoro..te lo sei cercata dai..- Disse Georg apprensivo accarezzandogli piano un ginocchio.
    Franz lo guardò con aria riconoscente e appoggiandosi alla sua spalla disse abbattuto:
    -Ma davvero sono così checca?-
    Georg cominciò ad accarezzargli i capelli mentre nessuno aveva il coraggio di rispondere.
    -No....cosa dici? Diciamo che, se prendi Angelina Jolie..Kate Moss..e Riky Martin... Tu sei più donna di tutti loro messi insieme.-
    Gli altri due, dai sedili anteriori scoppiarono a ridere rumorosamente e Franz si alzò di scatto dalla posizione coccolosa offerta dall'amico e cominciò a schiaffeggiargli la spalla.
    -Scema! Donna sarai tu! Hai un buco del culo che fa concorrenza all'arco del trionfo e parli??Ma ti sei visto in discoteca?Cazzo,altrochè Riky Martin!!-
    Bill si asciugò una lacrima dal ridere..amava i suoi amici, ogni giorno con loro era un pò meno duro (dipendeva dalla situazione ovviamente),perchè erano la sua famiglia, dopo che sua madre era morta,e che suo padre se n'era andato che lui ancora giocava con i Gormiti. L'unica cosa che Bill sapeva su di lui è che sul suo conto corrente apparivano ogni mese circa mille euro, probabilmente depositati da Gordon Kaulitz , e così Bill vivendo modestamente,abitava con Gustav, l'unico amico etero che aveva, e poi frequentando gli ambienti e andando a studiare aveva conosciuto quella che era la sua compagnia. Aveva fatto ogni genere di lavoro per mantenere se stesso e gli studi, ma solo qualche giorno prima aveva firmato un contratto che gli avrebbe permesso di cambiare totalmente vita, e l'unico a saperlo era proprio Gustav, era stata una fortuna,ma anche una vergogna che aveva giurato,non avrebbe rivelato a nessuno.
    -A proposito di discoteca..allora domani Schatten???? - Domandò con entusiasmo Georg dopo essersi passato una mano sui suoi capelli lisci e fluenti.
    Franz gli sorrise malizioso.
    -La faremo noi l'inaugurazione..altrochè!-
    Gustav rise.
    -E certo...figuriamoci..guardate che le donne non sono ammesse...- Bill si girò ridendo e gli diede il cinque.
    -Bella Gustav..!-
    Franz e Georg si corrucciarono.
    -Come sei stronzo...se non fosse che sei troppo etero ti avrei già messo a novanta e ti avrei inculato a sangue..mi stai sul cazzo lo sai???- Disse Franz mantenendo le braccia conserte. Bill rideva come un pazzo facendo attenzione a non andare a sbattere da qualche parte, ci mancava solo una bella multa o peggio, il ritiro della patente.
    Gustav divertito esclamò.
    -Beh..lo sai che a me piacciono le donne..se continui su questa strada potresti anche piacermi sai?- Ovviamente scherzava..ma qualcuno l'aveva presa come una sfida.
    -Guarda che io ci sto eh..te l'ho sempre detto che sei un bel toro! Mmmhh..poi se penso a quelle volte che ti passiamo a prendere dal lavoro che sei in divisa..madonna cosa ti farei...-
    Lui però, non scherzava.. e Bill e Georg si lanciavano occhiate divertite tramite lo specchietto. Gustav imbarazzato lo mandò letteralmente e fare in culo, cosa che Franz promise di fare presto.
    -Allora stasera me lo dai??- saltò su Georg entusiasta cogliendo la palla al balzo, che tra di loro era un modo di dire più che ridicolo.
    -Tesoro..io te lo do TUTTE le sere...- gli rispose il biondino accigliato.
    -Ah già è vero..ma io lo voglio adesso.!- E così si buttò sopra di lui iniziando a morderlo scherzosamente ovunque. Il biondino ovviamente faceva resistenza e lo copriva di insulti ben poco amichevoli.
    Gustav e Bill si guardavano rassegnati.
    -Dai che se ci fermano lo fanno a me il culo..state buoni la dietro!-
    Franz una volta riuscito a togliersi Georg di dosso sorrise.
    -A proposito...Bill tu è un pò che non batti chiodo o sbaglio?-
    Bill sbuffò.
    -Ma allora sei ritardato..sabato scorso ho fatto più pompini che la metà è bastata a farmi finire tutto il colluttorio in casa! -
    -Si...abbiamo notato.. tu fai tanto l'uomo..fai tanto il posato..poi sei la prima puttana qua dentro!-
    Bill rise.
    -Si ragazzi..io sono gay..e amo il cazzo più di ogni altra cosa..ma lo dico a voi, che siete i miei amici..non lo urlo a mezzo mondo!-
    Georg alzò il sopracciglio e sogghignando abbassò il suo finestrino. Bill se ne accorse e arrossì.
    -Georg..non....Georg...non-ci-provare.-
    -Hey io non ho paura di quello che sono!- Urlò con vocina stridula e convinta. Franz lo guardò, capì ciò che stava per fare e dopo aver fatto l'occhiolino a Georg abbassò anche il suo finestrino.
    Gustav recuperò gli occhiali scuri da sopra il cruscotto e si alzò il bavero della giacchetta, pronto a nascondersi dal mondo intero durante la figura che da li a breve avrebbero fatto con esso.-
    -Ragazzi...non ci provate perchè davvero vi ammazzo di botte, è la mia macchina..alla guida ci sono io..non...-
    E non fece in tempo a finire che i due tirarono fuori la testa e urlarono all'unisono, controvento.
    -MI PIACE il CAZZOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO-
    Georg smise di urlare quando un ciuffo di capelli gli si parò in bocca, mentre Franz continuava imperterrito attirando l'attenzione delle altre macchina in corsa sulla superstrada, i cui conducenti sbarravano gli occhi, ridevano e gli mandavano risposte poco fini, alcuni invece,gli suonavano addirittura.
    -Siiii anche a meeeeeeeeeeeeeeeee, e lo prendo anche nel culoooooooooo, e lo vedete il ragazzo che guida??A lui piace più di tuttiiiiii anche se non vuole ammetterlo ma è una troiaaaaaaaaaa...viva il cazzoooooooooooooo...viva i Gayyyyyyyyy....Viva Lady Gaga!!!!!!-
    Poi smise di urlare perchè Georg accortosi che forse stava un pò esagerando l'aveva tirato dentro prendendolo con il colletto e gli aveva tappato la bocca con un bacio.
    Gustav aspettò qualche minuto poi si tolse gli occhiali da sole e si abbassò la cerniera della giacca, e con timore guardò Bill che nero dalla rabbia,cercava di mantenere una guida tranquilla e spensierata.
    Nessuno aveva il coraggio di parlare, da li a pochi minuti Bill avrebbe davvero potuto uccidere qualcuno.
    Gustav incerto alzò il volume della radio e scostandosi il colletto, prese aria.
    -Bentornati da Radio-Licht dobbiamo darvi una meravigliosa notizia..questo sabato, cioè domani , a Trumanstraße 25 ci sarà l'inaugurazione dello Schatten, nuovissimo e unico locale gay della zona..inizierà alle 11 di sera con un ricchissimo buffet offerto dal locale e ovviamente noi di Radio-Licht faremo da sponsor perciò..a tutti i Gay in ascolto NON POTETE ASSOLUTAMENTE MANCARE,..questo vale anche per te che tra mezz'ora mi picchierai a sangue per non averti avvisato in tempo, mi hanno passato l'avviso solo ora e te lo sto dicendo in diretta.-
    Bill sbuffò.
    -Questo dev'essere un'altra cula assurda..ma come cazzo parla? Cambia un pò va..- Gustav cambiò frequenza e sorrise sentendo ''My Michelle'' dei Guns n' Roses.. lui e Bill si misero a cantare felici. Era bastato un pò di Rock a far passare lo scazzo al moro, che ora pareva più rilassato. Ovviamente i due dietro non erano dello stesso avviso.
    -Dai ma cos'è sta roba??Mettete un pò di Lady Gaga!-
    -Ma non è la musica che ascoltano John e Richie??-
    Gustav annuì.
    -Certo..io ho iniziato a suonare con loro quand'ero pivello eh.. a proposito devo un pò chiamarli..magari domani vengono anche loro.-
    Georg storse la bocca.
    -Vedi Gus..comunque tu non me la conti mica giusta..sei circondato da finocchi..quasi tutti i tuoi amici sono gay...tu proprio sicuro sicuro che ti piace la figa?-
    Alla parola 'figa' franz si tappò le orecchie facendo strani versi con la lingua per non sentire..Bill lo guardò attraverso lo specchietto retrovisore con la solita aria affranta.
    -Sinceramente?-
    Franz smise di fare lo scemo e gli altri due tesero l'orecchio.
    -Oddio Gustav si sta confessando!.-
    -Ve lo dico, è già prenotato..-
    -Ragazzi..volevo fare un discorso serio- mormorò il biondo alzando lo sguardo al cielo.
    -Oddiomio....mi batte il cuore...Gustav ci sta dicendo che forse anche lui è stato folgorato sulla via di sto cazzo..-
    -Gus il primo pompino posso fartelo io?-
    -Zitta troia..prima io, tu hai ancora la bocca sporca da ieri sera!-
    -Ragazzi state zitti..Gustav sta parlando.- cercò di calmarli Bill, accigliato.
    -Cosa hai detto??Ma se sei stato tu a mettermi la testa davanti al tuo pisello??cosa dovevo,tirarmi indietro???-
    -RAGAZZI.???!!- Gustav stava urlando. E quando Gustav urla, anche il tempo si ferma, per rispetto.
    -Io mi trovo meglio con i gay che con gli etero perchè boh....guardate Bill...-
    Bill non si voltò verso l'amico per paura di commuoversi e attento continuò a guidare mettendo freccia a destra per svoltare sulla via dell'università.
    -E' tutto grazie a lui se sono qui...e..lui mi ha portato negli ambienti e..mi ha fatto conoscere voi...e niente..eccomi qui..siete delle persone molto profonde e molto forti che vivono la loro diversità con rispetto di se stessi e con la consapevolezza di appartenere a una categoria..se così la vogliamo chiamare..e...niente..a me finora piace la figa..poi chissà...magari un domani potrei innamorarmi di un'uomo..non si sa mai nella vita..- concluse con aria tranquilla,come se si stesse parlando di lavoro, o sport.
    Georg sospirò.
    -Che bello...anche Leyla diceva la stessa cosa..gli era sempre piaciuta la figa..poi ora è sposata con due figli.-
    Gustav e Franz si misero a ridere sguaiatamente, Bill si corrucciò.
    -E il destino vuole che entrambi i figli fossero diventati finocchi...così impara a rifiutare la sua omosessualità!-
    -Bill...sei tremendo.- rispose Franz ancora ridendo.
    Gustav guardò l'amico alla guida e sospirò. Non aveva detto tutto.




    ***






    Mentre Tom era intento a servire due vecchiette che gli raccontavano di quanto lui fosse affascinante e somigliante alla figlia della panettiera..non riusciva a togliersi dalla testa quel Bill, e la cosa frustrante era che non ne capiva il motivo. Lui era innamorato del suo ragazzo, non l'aveva mai tradito e non l'avrebbe fatto mai,nemmeno sotto tortura. E invece ogni volta che sentiva la porta scorrere sperava in cuor suo di vedere quel ciuffo di capelli cotonati all'indietro e quegli occhi grandi color miele, ci sperava davvero.
    -Guarda..guardalo Anita..è identico..ha gli stessi occhi..è proprio uguale!- Esclamò per l'ennesima volta una signora sulla settantina bionda ossigenata e dai capelli corti con dei grossi orecchini d'oro che gli tiravano -schifosamente- il lobo. Si calò i grandi occhiali marrone chiaro e squadrò nuovamente Tom che indaffarato, caricava l'ennesima lavastoviglie.
    -Ma cosa dici...le labbra, guarda le labbra! Sono identiche a Julie..le labbra sono le sue..!- Ribattè l'altra vecchia da un'orrendo golfino verde palude, abbinato agli occhiali piccoli e rotondi del medesimo colore.
    Tom sospirò.
    -Signore, vi confido una cosa...- Disse a bassa voce avvicinando il suo viso a quello delle due vecchie che incuriosite, lo guardarono con occhi curiosi.
    -Assomiglio così tanto alla figlia della panettiera perchè mio padre si sbatteva sua madre, sul banco tutte le domeniche..ma mi raccomando non ditelo a nessuno!-
    Le due signore rimasero basite. Una si fece il segno della croce e l'altra si strinse tra le mani un crocifisso d'oro. Tom avrebbe voluto ridergli in faccia ma evitò.
    Poi pagarono silenziosamente e uscirono dal negozio, lasciando Tom consapevole del fatto che ai giardinetti comunali quella mattina non si sarebbe parlato d'altro.. -Dopo devo andare dalla panettiera a scusarmi- pensò con un sorriso.
    Dopo qualche minuto arrivarono due ragazzi molto affascinanti: uno aveva i capelli lunghi , biondi e cotonati fin sotto le spalle, l'altro ce li aveva lunghi fin poco sopra di esse ed erano di un marrone scuro, abilmente stirati. Entrambi portavano due giacche di pelle molto costose, jeans a vita alta e dei meravigliosi anfibi tentennanti, sembravano appena usciti da un video musicale anni '80.
    Tom rise alla loro vista.
    -Oh raga..cosa ci fate qui? Credevo foste ancora in torunèe!- Poi fece il giro del banco e corse loro incontro riunendosi in un bellissimo abbraccio collettivo.
    Il biondo, Jon, rise e assentì.
    -Siamo tornati ieri da Brema..e abbiamo detto: Perchè non andiamo a farci una colazione al Krapfen Liebe?-
    Richie, il suo ragazzo rise come un matto dandogli dell'idiota e Tom si finse offeso.
    -Kampf der Liebe...imbecille!-
    -Vabbè dai...battaglie..ciambelle...più o meno siamo lì...a proposito di ciambelle...buchi..crema e cannoli....sta sempre con Adam?- chiese andandosi a servire direttamente dalla vetrina e prendendo un Krapfen ripieno al cioccolato.
    -Amore tu cosa prendi?- si voltò verso Richie che leccandosi il labbro e ammiccandogli gli chiese di prendergli una brioche alla crema di latte.
    Jon lo guardò storto.
    -Dai..siamo in mezzo alla gente...scema!-
    I tre amici risero constatando che i clienti in sala probabilmente non li avevano neppure visti arrivare.
    -Si sto ancora con Adam..l'ho chiamato prima..anzi tra un pò devo preparargli l'insalatina che viene a pranzare qui.. fate voi che mi ha detto in diretta radiofonica che la voleva con i pomodori a spicchi e le palline di latte....-
    -Si..che ad Adam piacessero le palline di latte nessuno aveva dubbi..- Scherzò Richie pulendo la bocca con il fazzoletto a Jon, che si era sporcato tutto di zucchero. L'altro cercava di scacciarlo via con atteggiamenti ben poco ordinari, agli occhi della gente che ormai li guardava. Chi divertito,chi meno. Tom intanto si era volatilizzato in cucina a prendere l'ultimo tegame di Brioche da mettere nell'espositore, mentre a denti stretti tirava ogni tipo di ingiuria verso i due amici.
    John e Richie quando capirono di essere,leggermente osservati si staccarono subito l'un l'altro e si sedettero su due sgabelli davanti al banco. Richie guardò un'attimo la distanza tra di loro, poi si alzò, allontanò lo sgabello ancora di mezzo metro, e poi si risedette tranquillo, finendo la sua ciambella che era stata dimenticata pochi attimi prima sul banco; il suo ragazzo lo guardava con aria stranita, poi si voltò, e notando che ormai i clienti di Tom erano ritornati ai loro pensieri,chiacchere, e colazioni, tirò un calcio allo sgabello facendo sussultare Richie, che si girò con aria indifferente.
    -Perchè hai spostato lo sgabello?cos'è?Puzzo?.-
    L'altro sospirò.
    -No, idiota, perchè non dobbiamo destare sospetti..sai..non mi piace essere additato da mezzo mondo come frocio..-
    John alzò un sopracciglio.
    -Ma se ci facevamo i pompini nell'ora di punta, ai giardinetti della Sony..con gli impiegati che passeggiavano tranquilli?-
    -Forse perchè anche gli impiegati non disdegnavano affatto la visione!! Rimbambita..-
    Tom intanto era tornato e trovando di nuovo i due a litigare sbattè due mani sul banco e li fece girare subito.
    -Allora?la piantate? Cristo ma voi due non cambierete mai..siete sempre i soliti dai tempi delle medie!.-
    I due si guardarono un'attimo..poi abbassarono lo sguardo; poi guardarono Tom, intento a lavorare, poi di nuovo si guardarono.
    Tom si girò verso di loro.
    -Adesso vi date la manina e fate pace, e vi date anche un bacino.-
    I due sussultarono.
    -Ma Tom! non hai detto che nel bar..-
    -Appunto, ora uscite, anzi, USCIAMO a fumarcene una, e fate la pace, davanti ai miei occhi.-
    John si alzò dal suo posto e si avviò per primo verso l'uscita, seguito dal ragazzo e poi da Tom, che una volta avvisato i clienti che se avessero avuto bisogno non dovevano esitare a chiamarlo, li raggiunse.
    Si appoggiò allo stipite della porta e si accese una sigaretta, facendo accendere anche le Pall Mall dei due cotonati, che continuavano ad avere lo sguardo basso.
    -Su..forza..com'era?-
    Richie piano piano allungò una mano,e John la avvolse piano,come due bambini. Poi si guardarono tutti rossi e recitarono piano.
    -Anche se mi fai bruciare spesso l'ano, sempre ti amerò e sempre ti amo.- Poi si mollarono subito.
    -IL BACINO!- sbottò Tom, cercando di essere serio, ma con una voglia di rotolarsi in terra dalle risate pari a mille.
    I due piano piano si avvicinarono e si diedero un piccolo bacio in bocca, appena accennato. Poi si voltarono verso Tom, che dopo pochi secondi scoppiò a ridere da solo rischiando di cadere.
    -Siete davvero due pivelli..- diceva tra una crisi di risa e l'altra.
    Gli altri due rossi in volto si guardarono con aria di intesa. Tom capì e cercò di arretrare.
    -No...ragazzi..no...raga ho la sigaretta...no..-
    -Anche noi ce l'avevamo.- Disse John dopo aver buttato in terra la sua.
    Tom buttò in fretta la sigaretta, appena in tempo per sentire il peso dei due ragazzi che si avventarono su di lui.
    -Brutta puttana maledetta..l'hai fatto apposta perchè sapevi che lo facevamo...-
    -Stronza bastarda di una..scommetto che tu con Adam la pace la fai nello stesso modo vero??Troia succhiacazzi..-
    Tutto questo mentre lo pizziccavano a morte e gli davano delle sberle ora sulle braccia,ora sui fianchi.
    Tra solletico e botte..-amichevoli,ma pur sempre botte.- Tom davvero rischiava di stramazzare al suolo mentre si contorceva urlando i peggiori insulti ai due amici; ad un tratto però girandosi vide una fila di quattro persone alla cassa che sbuffando lo guardava con aria accigliata.
    -Cazzo!- Disse sgusciando dalla presa dei due. Richie gli diede una pacca sul culo spingendolo verso la porta.
    -Vai vai tesoro..ci vediamo domani sera...e dopo la chiusura ti convinceremo a portarti in un bel posto..vedrai!-
    Tom si voltò di scatto per fulminare con gli occhi i due amici che sorridevano sornioni.
    -Non verrò allo Schatten, ne ora ne mai ! Andateci da soli,anzi..andateci con Adam..dato che è stato costretto dalla compagnia radiofonica..! Ciaoo...- Poi volò letteralmente dietro al banco scusandosi con i clienti e continuando a lavorare ininterrottamente per tutta la mattinata.





    ***






    Il professore di letteratura inglese continuava a parlare ininterrottamente e tutta la classe prendeva appunti in maniera piuttosto veloce, staccando gli occhi di tanto in tanto verso il professore. L'unico che sembrava seguire solo parzialmente la lezione era Bill, preso tra i suoi pensieri e dall'ansia, nata dalla consapevolezza di dove sarebbe dovuto andare quel pomeriggio.
    Aveva tanta paura, e spesso si domandava perchè aveva accettato quell'orrenda proposta, ma aveva bisogno di soldi, e tra l'affitto e le spese scolastiche era davvero stanco di dover fare rinuncie su rinuncie, aveva bisogno di soldi facili, che si potessero guadagnare in poco tempo, così da avere il tempo necessario a studiare; e non aveva potuto rifiutare l'offerta di tremila euro a serata, una volta a settimana; avrebbe potuto comperarsi una casa più grande, vivere da solo..per quanto potesse voler bene a Gustav, aveva bisogno anche lui dei suoi spazi; avrebbe aperto un Bar, magari nel centro..anzi magari a Berlino! Nella grande capitale..con le sue conoscenze linguistiche se la sarebbe potuta cavare benissimo! Poi magari avrebbe potuto prendere i ragazzi a lavorare con lui, togliendoli dalle condizioni non certo migliori in cui si trovava lui. Ma...il prezzo era alto..Lui non voleva fare la puttana..non voleva vendere il suo corpo in quel modo e soprattutto..vestirsi da donna era una delle cose che si era promesso non avrebbe mai fatto..lo trovava in un insulto alla figura dell'uomo e alla comunità omosessuale di cui faceva parte..ma l'avrebbe fatto per migliorare la sua vita,magari per poco tempo..qualche anno sarebbe bastato a coprire tutti i costi. Chissà se avrebbe resistito.
    Intanto che fantasticava sul suo nuovo locale che avrebbe voluto gestire si ritrovò a pensare al barista conosciuto il mattino stesso: era simpatico..molto carino..e aveva due labbra che erano la fine del mondo..un pò sporgenti..carnose e quel piercing al labbro davvero lo aveva notato subito. Da alcune movenze e modi di gesticolare forse poteva anche essere gay, pensò Bill sorridendo..magari avrebbe potuto osservarlo un pò di più l'indomani, a colazione; quel bar gli piaceva tanto ed era vicino a casa sua e dei suoi amici, fare colazione li si era rivelato molto più furbo rispetto a quando la facevano in centro prima delle lezioni, per ragioni di traffico e perchè a quell'ora, un bar di periferia non era così affollato come uno del centro, e si respirava un'aria davvero diversa che di prima mattiva poteva solo fare piacere.
    -Bill!- una gomitata e un sussurro lo destarono dai suoi pensieri facendolo voltare di scatto.
    -Cosa vuoi Franz?- rispose quasi infastidito dal gesto dell'amico che lo guardava come se avesse appena visto un fantasma.
    -Non hai preso neanche un'appunto!- Constatò esterrefatto, dopo essersi spostato verso di lui per scrutare il suo quaderno.
    -E allora?- Rispose alzando un sopracciglio.
    -E allora io da chi copio??- Chiese sconvolto il biondo spostandosi la sciarpa all'indietro, con stizza.
    -Copia da Georg..gli fai un pompino e hai risolto il problema..- Poi incrociò le braccia sul banco e vi appoggiò la testa, con lo sguardo rivolto al professore, ma la mente da un'altra parte.
    -Bill!- Ormai era diventato insopportabile, si girò verso Franz con espressione omicida.
    -Georg studia Economia!..come posso copiare da lui gli appunti di letteratura britannica? Ma cosa hai per la testa?- Bill quasi sussultò per lo strafalcione detto da lui stesso ma pensò bene di girarsi nuovamente per crogiolarsi nei suoi pensieri. Aveva paura, aveva una fottuta paura di ciò che gli aspettava da li a poche ore, e di Franz o dell'università, non gliene fregava proprio niente.

    Si incontrarono nel cortile dell'università tutti e quattro davanti alla macchina di Bill, una Golf decisamente datata, dai lineamenti squadrati e il colore, una volta rosso fuoco, ormai sbiadito quasi in un rosa tendente all'arancione...in poche parole, un cesso di macchina. Georg diede un colpetto sulla portiera con aria critica.
    -Dovresti cambiarla..non ne può più.-
    Bill aprì la sua portiera fulminandolo con lo sguardo.
    -Dammi un milione e mi faccio anche uno yatch nuovo..sai,quello vecchio inizia a perdere colpi....- Franz e Gustav risero a quella battuta, ma Gustav sapeva comunque che dentro di se, Bill ci soffriva..e sperava che sarebbe riuscito a gestirsi bene ciò che lui stesso aveva lottato tanto per fargli avere: Un'incontro con il gestore dello Schatten.
    -Allora ragazze..venite a mangiare da noi?- esclamò Franz sorridente,come sempre, ma si ammutolì quando scorse Bill, davanti..esitante nel partire..e dallo sguardo vitreo.
    Gustav subito prese la situazione in mano, gli mise una mano sul ginocchio e lo guardò cercando i suoi occhi.
    -Vuoi che guidi io?mh?-
    Bill annuì con la testa e scese dalla macchina, quando si incontrò con Gustav davanti al cofano approfittò di quel momento di assenza degli altri due per sussurrargli.
    -Ho paura..non ce la farò..- Aveva gli occhi lucidi e lo sguardo perso.
    Il biondo lo accolse tra le sue braccia facendolo accoccolare sulla propria spalla.
    -Si, si che ce la fai..gli ho parlato benissimo di te..e poi..alle foto eri andato bene..perchè dovresti non andare bene oggi?-
    -Alle foto ero solo nel locale..con un fotografo..e basta..era solo un fottuto provino..ora..ora che è tutto quasi sicuro ho paura di non farcela..non è la mia natura..io non sono una donna Gustav!!-
    L'altro gli asciugò una lacrima poi lanciò un'occhiata all'interno dell'auto, dove Franz e Georg si stavano apparentemente baciando.
    -Dovrai dirlo anche ai ragazzi..lo sai questo vero..?- Sussurrò guardandolo negli occhi con aria comprensiva. L'altro tirò su con il naso .
    -Lo so..lo so.. a tempo debito però..ora andiamo.-
    Bill andò a sedersi nel sedile del passeggero e tirò giù il finestrino, godendosi l'aria in faccia e chiudendo gli occhi, perso nelle sue congetture, mentre in macchina nessuno aveva il coraggio di parlare.


    Bill era stravaccato sul divano con una sigaretta in bocca e lo sguardo perso sulla televisione. A quell'ora davano i Simpson, programma di bassissimo livello culturale che poteva piacere agli sfigati, ai ragazzini, e ovviamente ai suoi amici.
    Difatti Georg e Gustav erano accanto a lui che morivano dal ridere piegandosi in due come dei dannati, quando una vocina stridula proveniente dalla cucina gli fece voltare.
    -Georg potresti anche darmi una mano!Cazzo!-
    -Quello sempre..- sussurrò il piastrato sbuffando. -A che punto sei??- urlò con il collo girato verso la porta.
    -Vaffanculo..- rispose l'altro dalla cucina.
    Bill si alzò adirato.
    -Vado ad aiutarlo io.-
    Una volta in cucina chiese a Franz cosa potesse fare per aiutarlo, quando l'altro quasi con le lacrime agli occhi gli chiese di prendere l'insalata dal frigo e di affettarla insieme ai pomodori.
    Bill si avviò verso il frigo ma quando sentì un singhiozzo non potè fare a meno di voltarsi e avvicinarsi all'amico per chiedere cosa avesse, l'altro fece segno di dinnego con la testa, ma Bill non mollò. Gli prese una mano e gli domandò ancora cosa era successo.
    L'altro, senza guardarlo in faccia, rispose con voce roca e spezzata dal pianto.
    -E'..Georg..-
    -Georg..?- ripetè confuso Bill, da quello che ne sapeva lui, erano sempre andati d'accordo.
    -Non mi aiuta mai..devo fare tutto io qua dentro e non ce la faccio più!!!-
    Bill lo abbracciò e sospirando provò anche un pò pena per lui, che in quel momento sembrava davvero una casalinga disperata.
    -E tu imponiti no?-
    -Ma no..io non posso sopportare il disordine lo sai come sono..-
    -Peggio delle donne.- finì Bill dandogli un piccolo bacio sulla guancia rosea di phard.
    -Dai Bill...non dire così..mi fai sentire ancora più frocio di quello che sono.-
    Il moro prese il viso dell'altro con un dito e lo costrinse a guardarlo.
    -Tu sei frocio amore, mica c'è da vergognarsi..- disse con un sorriso.
    -E tu sei troia..-
    -E tu sei donna.-
    Così iniziarono a picchiarsi come due donnette insultandosi con aggettivi femminili e di poca finezza, sotto gli occhi perplessi di Georg e Gustav che arrivati sulla porta si guardarono l'un l'altro, per poi scoppiare a ridere. Gustav prese subito il cellulare e li fotografò, erano troppo belli.
    Georg smise di ridere e tolse Franz dalle grinfie di Bill, che stava ancora insultandolo su come preferisse spostare i mobili della casa, soprattutto tavoli e lavatrici, dopo accurati lavori di bocca, detto in maniera fine ovviamente.
    -Ragazze smettetela..per favore..Amore vieni qua..-
    Franz, pur bloccato da Georg per la vita faceva scattare avanti le mani verso Bill, che gli faceva le linguacce divertito.
    -E quella lingua ognittanto usala anche per assaporare i gusti di quello che mangi..dato che ormai hai perso la sensibilità gustativa dato che quello che passa li dentro è solo sperma!-
    Poi la sua bocca fu tappata dalla mano di Georg..
    -La vuoi finire?- gli aveva sussurrato all'orecchio il castano in maniera dolce e allo stesso tempo autoritaria.
    Bill intanto tranquillamente aveva iniziato ad affettare l'insalata tranquillo mentre Gustav gli sorrideva da lontano. Decidere di pranzare con i suoi amici era stata una buonissima scelta.




    ***





    Erano le due di pomeriggio anche per Tom, e data l'ora non poteva fare a meno di sentire la stanchezza, tra le altre cose, essendo Venerdì, iniziava a sentire sulle spalle il carico di tutta una settimana di lavoro. Ringraziando dio che erano venute poche persone a pranzo e che in quel momento il locale era vuoto, si stravaccò sulla poltrona del retro, posta davanti a una piccola scrivania dell'Ikea dove teneva tutti i suoi documenti.
    Aveva un fottuto bisogno di dormire, e doveva lottare con se stesso per non addomentarsi lì, in quel momento. Cominciò a riaprire gli occhi iniziando a concentrarsi su qualsiesi cosa gli capitasse a tiro: Il microonde..il forno..i taglieri..i frighi..il lavandino..scaffale uno..scaffale due..scaffale tre... poi mandò a fare in culo il nulla e sbuffando si sdraiò quasi sulla scrivania, facendo volare tutti i fogli li vicino e sbattendosene altamente, tanto se fosse arrivato qualcuno, l'avrebbe sentito.
    Dopo un quarto d'ora che si era addormentato bellamente, sentì il rumore della porta che si apriva e dei campanellini che spostati producevano un tintinnio che lui aveva catalogato come insopportabile, stava già per alzarsi quando la voce di Adam lo fece rimanere lì.
    -Amore sono io..- Aveva urlato, per poi raggiungere il retro e trovare il suo ragazzo, lungo sulle braccia stravaccato sulla scrivania.
    -Ho sonno..- aveva sussurrato Tom con la voce soffocata dal gomito, e gli occhi chiusi.
    L'altro lo abbracciò da dietro sorridendo e prese a mordicchiargli l'orecchio e a coprirlo di baci a lato del collo.
    -Patatino..ho capito, te la preparo io la pappa..hai fatto l'insalata?- chiese dolcemente.
    -Nel frigo.- rispose solo l'altro.
    -Vaa bene, tu riposati.- Poi cominciò ad armeggiare in cucina dopodichè andò ad apparecchiare un tavolo per due, il più vicino al banco, in caso sarebbe dovuto entrare qualcuno.
    -Hamburger?- chiese a Tom che ancora era in evidente stato di coma.
    -Mmmh..- Adam lo aveva interpretato come un ''sì''..o almeno un ''sì'' sembrava.
    -Salse?- Chiese nuovamente ridacchiando.
    L'altro scazzato si alzò dal suo posto di colpo e gli si inveii contro.
    -Maionese e Pomodori,cazzo! Possibile che non ti ricordi mai un cazzo? E dammi qua che faccio io!- così gli strappò il piatto di mano e fuggì in sala verso il loro tavolo.
    Adam era rimasto nella stessa posizione di un'attimo prima, con la mano ancora a mezz'aria e le dita a coppetta, che prima reggevano il piatto, con aria interrogatoria stava guardando il suo ragazzo tornare indietro con un'espressione afflitta che lui ancora non capiva.
    Tom infatti gli si buttò contro abbracciandolo.
    -Amore scusami..è che non ce la faccio più...sono tanto stanco..- sussurrò contro il suo petto. Adam gli accarezzò la testa trecciuta e lo strinse a se.
    -Quante volte ti ho detto di tovarti un dipendente?-
    -Amore lo sai meglio di me che i soldi sono quelli che sono..e che non voglio che nessuno sappia di noi. Una persona qui dovrebbe essere costretta a sapere che io sono gay e che tu sei il mio ragazzo..e non voglio..sono affari nostri!-
    Adam sospirò baciandogli la fronte.
    -Quanti problemi che ti fai....sei una testolina di cazzo lo sai?- Poi quasi di istinto fece congiungere le loro labbra e succhiò e baciò la lingua dell'altro con un forte desiderio, Tom se ne accorse e cercò di staccarsi.
    -Andiamo a mangiare?- chiese con un sorriso un pò finto.. l'altro ci rimase un pò male ma annuì, ci avrebbe riprovato dopo.
    Mentre pranzavano si misero a parlare del più e del meno, lanciandosi occhiatine complici di tanto in tanto, come una coppia qualsiesi, solo che Adam si rese conto che Tom aveva qualcosa che non andava, nei suoi occhi c'era come una luce diversa. Come se stesse pensando a qualcos'altro, ma cercasse di mascherarlo continuando a spiegargli l'importanza dei tovaglioli colorati come centrotavola nella sala.
    -Vedi? Starebbero meglio di fianco, vicino al muro..da un nonsochè di..- Adam mise giù il boccone e cominciò a guardarlo intensamente.
    -Tom, devi dirmi qualcosa?- Domandò con aria pacata, ma sicura. L'altro che non si aspettava di certo quella domanda si pulì la bocca nascondendo il viso nel tovagliolo, non aveva niente da dirgli.
    -No perchè? A proposito questa sera vengono i ragazzi a bere..- Ovviamente cambiare discorso fu la sua prima idea, non poteva mica dire che aveva visto un ventenne..un bellissimo ventenne, il mattino stesso e non riusciva a non pensarci per più di cinque minuti!
    -Ragazzi quali?- Sembrava aver abboccato.
    -John e Richie!-
    -Ah si? Sono tornati dal tour?Erano a Brema se non sbaglio a suonare..-
    -Credo..- sussurrò Tom continuando a mangiare il suo Hamburger.
    -Amore..domani vieni con me all'inaugurazione di quel locale?- Uscì finalmente Adam prendendogli una mano. Tom deglutì stancamente e gliela mollò.
    -Non posso..il giorno dopo apro alle sei di mattina..come faccio? Non lo vedi che sono già uno straccio?- Incredibile come Adam non riuscisse mai a cogliere a pieno gli stati di Tom..Il suo ragazzo lavorava molto, dal mattino alla sera e lui sembrava non accorgersene.
    -Ma non puoi aprire solo al pomeriggio invece che solo al mattino?-
    -E certo..e la gente alla Domenica mattina dove va a prendere la colazione??Sono l'unico aperto!- Il ragazzo abbassò la testa sconfitto, gli sarebbe davvero piaciuto andare il quel locale con il suo ragazzo, anche perchè così era tranquillo..sapeva bene di non sapersi tenere a bada in certi momenti.
    -Vai tu, e divertiti.- aveva concluso Tom con un sorriso sincero.
    -Ci devo andare per lavoro..- sussurrò il moro.
    -Si lo so..ma divertiti..lo sai che mi fido di te..- Poi si sporse per dargli un piccolo bacio sulla bocca, avendo prima dato una fugace controllata alle porte,che nessuno stesse guardando o passando.
    Adam si alzò senza fiatare e andò dietro al banco per preparare due caffè,intanto Tom sparecchiava e si domandava come mai per il suo ragazzo, fosse così importante andare insieme a una stupida inaugurazione di un locale da checche.Lui ormai aveva trent'anni, e di certi locali ne faceva volentieri a meno, soprattutto se doveva lavorare!
    Finiti i propri caffè andarono fuori a fumare e nel mentre si guardavano intensamente..come a voler capire cosa l'altro pensasse in quel momento. Tom era appoggiato al muro del palazzo con una mano in tasca e aspirava socchiudendo gli occhi,senza mai staccare lo sguardo da quelle iridi azzurre che gli penetravano dentro. Poi scese con lo sguardo, Adam quel giorno indossava una T-Shirt atillata grigia,e un paio di Jeans neri, molto attillati..sopra una felpa semplice bianca, ma la cosa che lo incantava era quel viso, quel viso un pò rotondo..quelle labbra così fini, anche un pò femminili..quel naso che scendeva giù a picco verso l'esterno..quelle guanciotte piene..e quei capelli di un nero blu intensissimo..Ora capiva..Ora entrambi sapevano cosa volessero dall'altro, sempre in silenzio rientrarono con passo sbrigativo, Tom fece il giro del banco e appese il cartello ''Torno subito'', dopodichè si girò, cercando il suo uomo, che non era in sala.
    Scuotendo la testa andò nel retro e lo trovò seduto sulla poltrona, che lo fissava con quello stesso sguardo famelico tipico di lui quando era eccitato.
    Tom si tolse la fascia che gli circondava la fronte e la mise lentamente sugli occhi dell'altro, che sorridendo, gli mise due mani nei passanti della cintura strattonandolo a se. Mentre Tom legava stretta la presa l'altro gli slacciava il grembiulino nero,e gli mordeva la maglietta all'altezza del petto, respirando forte. Tom si staccò da lui che grugnì poi gli si sedette in braccio e bloccandogli i polsi cominciò a leccargli le labbra, staccandosi subito dopo per impedire il bacio che l'altro voleva imprimergli, poi scese sul collo, sentendo sempre di più l'eccitazione di Adam contro la sua.
    -Ah..bastardo..lo sai che mi piace guardarti mentre fai queste cose,ti prego...toglimi sta merda da davanti agli occhi.- Tom strinse ancora di più i polsi.
    -Shhhhhh...non mi vedrai nemmeno godere se non stai bravo..- L'altro si morse il labbro inferiore e diede un'altro sospiro ancora più intenso del precendente. Tom gli mollò la presa alle mani e gli sussurrò nell'orecchio.
    -Non provare a toglierti la bandana o smetto...- poi ridacchiò, cominciando a mordergli l'orecchio tenendogli il collo con entrambe le mani. L'altro cominciava ad alzare e abbassare il bacino verso di lui, per trovare almeno un pò di sollievo, nel mentre gli stringeva forte i fianchi.
    -Sei una puttana..- soffiò Adam distrutto dai gemiti di Tom che si strusciava a sua volta contro di lui, mentre continuava a tormentargli l'orecchio e la zona del collo, mentre piano cominciava ad accarezzargli l'addome da sopra la maglietta.
    -Si, sono la tua puttana..ma prima di fottermi devi farmi lavorare...- sussurrò ancora Tom contro la sua pelle addominale ormai nuda..detto questo continuò a respirargli addosso finchè non si tuffò sui suoi capezzoli mordendoli e tirandoli a suo piacimento. Adam non ne poteva più..e il suo ragazzo lo sapeva, così finalmente si decise a scivolare in mezzo alle gambe, inginocchiandosi al suolo e iniziando a slacciargli i pantaloni, leccandosi le labbra.
    -Ti prego..fammi guardare...-
    -No!- Urlò Tom proprio sopra il suo sesso prima di stringerlo forte nella mano e cominciando a leccarlo come fosse un gelato, eccitandosi da solo alla vista del suo ragazzo che continuava a torturarsi le labbra a sangue, poi decise di prenderlo in bocca, mentre intanto l'altro percorreva le sue mandibole con le mani e gli accarezzava la nuca..il collo..le tempie.
    -Ah..si..amore...mh...ti prego..ora basta..voglio..voglio scoparti!- aveva quasi urlato il moro dopo qualche pompata ben data, e così Tom si alzò , e slacciandosi i pantaloni si spinse contro di lui, slegandogli la fascia.
    Quando incontrò gli occhi dell'altro non fece nemmeno in tempo a provare a baciarlo che lui lo prese con violenza e lo sbattè con poca grazia sul ripiano accanto alla cucina, mordendogli il collo.
    -Sei una puttana..una fottuta puttana..lo sai?.-
    Tom ansimò forte e poi gli afferrò un ciuffo di capelli avvicinandolo a se e guardandolo fisso negli occhi, digrignando i denti: i nasi si toccavano e i loro forti respiri si accavallavano l'un l'altro.
    -Sbattimi.- sibilò Tom senza mai interrompere il contatto visivo. L'altro gli sorrise e gli leccò il mento, mentre gli toglieva i pantaloni velocemente, voglioso e impaziente di farlo suo, lo afferrò per i fianchi e lo girò malamente, facendolo rimanere con le gambe divaricate, aggrappato alle sue braccia che si sostenevano sul ripiano.
    Adam si strusciava contro la sua gamba mentre gli marchiava la parte anteriore del collo e le spalle con i denti: Tom era roba sua, ed era giusto che portasse i suoi segni addosso.
    Si accuccio e gli sputò all'altezza dell'osso sacro portando poi con il dito la saliva in mezzo alle natiche, l'altro fremette.
    -Usa il lubrificante..per favore..- L'altro lo zittì con uno schiaffo a lato della coscia.
    -Non mi stacco da te, non adesso.- E cominciò a lavorargli il buchino facendolo arquare verso l'alto e stringere i denti soffiando l'aria per respirare.
    -Vedi che alla fine di piace..ti piace sempre..cucciolo..- Sussurrò prima di sostenergli il busto con un mano e cominciando a insistere verso la sua apertura. Tom si aggrappò a un suo braccio saldamente piantato al mobile dove era praticamente straiato e strizzò gli occhi prima di vedere le stelle, nel momento in cui fu penetrato da Adam.
    Il dolore era insopportabile, e lui si strinse forte il labbro inferiore tra i denti ricacciando giù due lacrime che minacciavano di cadere dagli occhi, spalancati verso il vuoto. Ogni volta era così, il suo ragazzo era dolce e lo trattava come un principe, ma quando si trattava di fare sesso era un'animale, faceva veramente uscire la bestia che era in lui e non conosceva limiti. Non che Adam non lo facesse con amore o lo facesse senza sentimento, ma era il suo modo di sfogarsi sessualmente, quando si eccitava la dolcezza non era prevista, o meglio lo era solo in alcuni momenti, e quello non era uno di quei momenti.
    Respirando forte sul collo di Tom cominciò a uscire quasi totalmente e diede un'altra spinta leggermente minore della prima, poi ancora una,due tre finchè i muscoli non si abituarono e lui cominciò a provare piacere. Adam sempre tenendolo stretto da dietro per non farlo cadere cominciò ad entrare e uscire velocemente mentre l'altro emetteva piccoli gemiti quasi impercettibili, sembrava stesse pensando a qualcosa, dato il suo sguardo vitreo e la sua totale mancanza di partecipazione. Così il moro cominciò a baciargli tutta la schiena leccandola di tanto in tanto e sbirciando il suo viso, talvolta gli occhi si chiudevano e sembrava percepire il piacere, ma non era come sempre, c'era qualcosa che non funzionava. Così stizzito uscì da lui per girarlo malamente.
    -Voglio guardarti.- sussurrò,forse sembrava anche una scusa. L'altro non rispose, si appoggiò solo alla sua spalla chiudendo gli occhi, pronto a continuare, senza dire niente. Adam gli sfiorò quasi distrattamente il membro e quando notò che era a riposo non ci vide più, provò a stringerlo in una mano cercando lo sguardo dell'altro, che aprì piano la bocca e circondandolo con le braccia si spinse ancora verso di lui con il bacino.
    -Non preoccuparti,finisci pure..- così invitò Adam a completare il rapporto, l'altro non disse niente e piuttosto silenziosamente riprese a penetrarlo finchè non uscì e venne sul pavimento, lasciando Tom appoggiato ancora al mobile, con il fiato corto.
    Senza dire niente si voltò e iniziò a rivestirsi evitando di guardarlo, poi si fiondò immediatamente in bagno e si sciacquò il viso. Qualcosa gli premeva nel petto, cos'aveva sbagliato? Quando tornò di la trovò Tom intento a vestirsi con movimenti lenti e cadenzati, lo osservò mentre camminando un pò a fatica raggiunse un'armadietto e tirò fuori il mocio, sempre pensando a qualcosa che Adam non riusciva a decifrare cominciò a strofinare in terra dove lui aveva rilasciato il suo sperma, per poi sciacquarsi le mani e il viso e rimettersi il grembiulino, fece per uscire dal retro quando Adam lo bloccò per un braccio.
    -Amore io..cosa ho fatto?-
    Tom guardò quegli occhi azzurro cielo che sembrava stessero soffrendo, e si intenerì, sorrise scuotendo la testa e dopo avergli dato un veloce bacio a stampò tornò in sala per togliere il cartello ''torno subito'' e azionare le porte.
    Mentre era dietro al banco che si concedeva un bicchiere d'acqua, frastornato da pensieri e dolori vide il suo ragazzo passargli davanti con la felpa addosso e il pacchetto di sigarette in mano, che prendeva le sue cose da una sedia lì vicino.
    Abbassò lo sguardo temendo e aspettando le solite due parole che gli riservava dopo ''essere venuto a trovarlo in negozio''.
    -Io vado...-
    Lo salutò con la mano e lo guardò uscire, e una grande voglia di piangere lo pervase. Quando aveva iniziato a stuzzicarlo si era divertito,e sapeva cosa andava in contro, ma questa volta era stata peggio delle altre, questa volta Tom aveva davvero temuto il peggio; andò in bagno un'attimo a orinare, e un sospetto terribile lo fermò mentre si ricomponeva: abbassò i boxer alle ginocchia, e quasi svenne in terra alla vista di una grossa macchia rossa. Si mise una mano sulla fronte e si accasciò al piastrellato guardando in alto, non gli era mai successo, e di certo non si aspettava sarebbe successo con l'uomo che amava da un'anno.
    Non se lo meritava.
     
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  15. *Nowaki*
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    CITAZIONE
    -Siiii anche a meeeeeeeeeeeeeeeee, e lo prendo anche nel culoooooooooo, e lo vedete il ragazzo che guida??A lui piace più di tuttiiiiii anche se non vuole ammetterlo ma è una troiaaaaaaaaaa...viva il cazzoooooooooooooo...viva i Gayyyyyyyyy....Viva Lady Gaga!!!!!!-

    Viva Lady Gaga...hahahaha No ma seriamente perche tutti i Gay sono fissati con lei?
    ho e solo una mia impressione O.O
    che triste la scena di Tom, Adam sembra un bravo ragazzo però...
    ma quanto e bello leggre questi capitoli Luuuunghi ** Aww...Mi piace : )
    posta presto <3
     
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466 replies since 3/10/2011, 10:42   11468 views
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