-
antaccio.
User deleted
Un cittadino risulta ancora anagraficamente residente all’indirizzo di via xxxxxxxxxxxxx al numero civico 0; tuttavia a detto indirizzo, da circa 2 anni, detto cittadino non vi abita piu’; li risulta essere residente altra famiglia.
Per conoscenza diretta, sappiamo esattamente l’indirizzo dove ora detto cittadino abita (ovviamente sempre nel territorio comunale di competenza).
Dovendo notificare un atto, ed in considerazione che l’interessato si rifiuta di riceverlo a mani proprie (al nuovo indirizzo ove effettivamente abita),come mi devo contenere:
Procedo ai sensi dell’art.143 cpc (tenendo ancora valido il vecchio indirizzo per l’anagrafe )?
Oppure procedo ,se giuridicamente fattibile, ai sensi dell’art.140 cpc, con riferimento al nuovo effettivo indirizzo (di cui si ha conoscenza diretta) ?
Si precisa che il Servizio Anagrafe ha fatto predisporre accertamento anagrafico ,alla Polizia Municipale, al nuovo indirizzo e con esito positivo.
Si ringrazia.
AS. -
exenon99.
User deleted
CITAZIONE (antaccio @ 7/10/2010, 20:26)Per conoscenza diretta, sappiamo esattamente l’indirizzo dove ora detto cittadino abita (ovviamente sempre nel territorio comunale di competenza).
Dovendo notificare un atto, ed in considerazione che l’interessato si rifiuta di riceverlo a mani proprie (al nuovo indirizzo ove effettivamente abita),come mi devo contenere:
A mio avviso gli avrei già applicato il 138 comma 2, senza esitazione alcuna, specificando in relata tutta la disavventura.
Ciao Ant.. -
piero_max.
User deleted
Io farei subito art. 138 comma 2... . -
9‚8 m/s.
User deleted
mi associo, 138 secondo comma! . -
.
Concordo pienamente con exenon99 e piero_max puoi procedere alla notifica ai sensi dell'art. 138 c.p.c. comma 2, specificando comunque nella relata i vani tentativi di notifica presso l'indirizzo indicato agli atti per i motivi da te verificati.
Ciao..