Anche quest'anno come succede da ormai diversi anni, in luglio mi sono preso una settimana di ferie da passare insieme all'ormai famoso utente Sa_de_caz, Enrico all'anagrafe, per dedcarci ad una passione comune
Meta di quest'anno un piccolo paese sulle dolomiti, Vodo di Cadore, a 20 minuti da Cortina.
Si parte la domenica mattina di buon'ora col fresco, visto che siamo bardati come eschimesi farsi sorprendere dal caldo africano nel bel mezzo della romea non ci sembrava una buona idea, e per le 11 siamo già nella confortevole pensione prescelta. Dopo aver scaricato le varie borse ci siamo subito recati presso una baita nelle vicinanze per gustare un po' di prodotti tipici, speck, birra forst, cabernet, polenta e spezzatino di cervo!!!
Giusto per recuperare le forze spese nei 400 km di noiose strade dritte.
Durante la digestione ci siamo addentrati un po' nel bosco, quel che bastava per recuperare 4 porcini che insieme a 500 gr di tagliatelle e una bottiglia di merlot hanno composto la nostra cena durante lafinale mondiale Spagna - Olanda.
Lunedi dedicato alla pesca, in moto abbiamo raggiunto il paese di Perarolo dove abbiamo fatto i permessi di pesca e siamo scesi al fiume sacro alla patria, il Piave. Il primo tratto a valle del paese è una zona libera dove in circa 2 km di fiume abbiamo preso 9 trote "da porzione"
più molte rilasciate e slamate, dopo una breve sosta accompagnata da birra, finocchiona e formagio di malga siamo ripartiti per il tratto a monte del paese, un no-kill con trote e temoli da infarto che però sanno leggere e scrivere e non sono per nulla facili da portare a tiro di macchina fotografica. 1,5 km (17 euro a testa per mezza giornata) nel quale abbiamo cercato di difenderci e qualcosa si è anche forato...
Martedi il tempo pare un po' mosso, decidiamo di dedicare un'altro giorno alla pesca, partiamo per le sorgenti del Tagliamento ma dopo 50/60 km di curve del fiume non troviamo che un rigagnolo, tormniamo indietro di corsa e ci dirigiamo decisi verso Auronzo di cadore per pescare nell'Ansiei, in un tratto no-kill di 1,5 km, permesso 10 euro mezza giornata.
Alle 13 siamo finalmente sul fiume, vediamo tante trote attaccare l'artificiale ma soloalcune arrivano a posare tra le nostre mani
Poi il fiume si fa più torrentizio e le trote più fameliche e, in mezzo a decine di fario di discreta pezzatura escono anche pezzi da 60... o giù di li e temoli che assaltano il rotante!
Stanchi e soddisfatti, dopo una cena a base di trote del giorno prima al cartoccio con timo e maggiorana, ottime, ci prepariamo al grande tour delle dolomiti.
Mercoledi sveglia di buon ora e partenza in moto per un "giretto" che ci porterà a percorrere oltre 500 km in 2 giorni attraversando quasi tutti i passi dolomitici con scorci mozzafiato!
Passo Giau
Paso Pordoi
Passo Costalunga e il bellissmo lago Carezza
Il passo Mendola, bellissimo per la strada, meno per il panorama del quale non abbiamo foto
Il passo del Tonale
Il passo Gavia con la sua terrificante stradina a salire
E il passo dello Stelvio dove ci siamo fermati a dormire e dove, mentre a Forli faceva 40 gradi, abbiamo passato la sera a bere grappe davanti al camino!!!
Il passo Gardena, anche questo senza foto per incompresnsione, rincoglionimento???, dei due "piloti"
Il passo Falzarego
L'ultimo giorno, prima di preparare le valige e rientrare mestamente nella calura della val padana, abbiamo giusto il tempo di procacciarci l'ultima, ottima, cena per chiudere in bellezza una settimana ecceziunale veramente!