EUROPEI DI CALCIO

domenica 8 agosto a Coverciano IL raduno IN VISTA DELL'AMICHEVOLE CON LA COSTA D'AVORIO
Inizia l'era Prandelli
L'Italia del calcio prova a rialzare la testa. Prima mossa: provare Balotelli e Cassano

ROMA — Da un Mondiale all’altro. Dalla delusione cocente e rabbiosa del Sudafrica, alla speranza di potersi riscattare tra quattro anni in Brasile, la patria del futebol. L’Italia del calcio prova a rialzare la testa affidandosi a Cesare Prandelli. Serio, elegante, preparato. Entusiasta. La sua prima nazionale sarà giovane e sorridente, con un doppio traguardo parziale: centrare la qualificazione alla fase finale dell’Europeo 2012 in Polonia e Ucraina, ma soprattutto riconquistare la gente. Tra Lippi e Prandelli c’è un abisso. Non tecnico, sia chiaro. La differenza sta fuori dal campo. Diverso è il modo di proporsi, diversi sono gli atteggiamenti e le idee. Cesare è aziendalista, non andrà al festival di Sanremo senza annunciarlo al presidente Abete, non si schiererà contro la tessera del tifoso promossa dalla Federcalcio. Però non disconoscerà il lavoro del suo predecessore che oggi ringrazierà: perché non bisogna dimenticare che Marcellone 4 anni fa era campione del mondo.

Ma bisogna guardare avanti. Il tempo stringe e ieri, primo giorno di scuola, Prandelli non ne ha sprecato. Alle 10.30, puntuale come un orologio svizzero, ha varcato la soglia del palazzo federale in via Allegri, scortato dal vice presidente Demetrio Albertini e dal segretario generale Mauro Vladovich. Ha fatto il giro degli uffici, dal marketing agli affari generali e a tutti i dipendenti ha regalato un sorriso. Perché si lavora insieme e l’obiettivo iniziale è allentare la tensione, scacciare l’angoscia, pensare positivo.

Il primo incontro con Giancarlo Abete, allargato al vice Albertini, al d.g. Antonello Valentini e al segretario generale Vladovich, è servito per pianificare l’inizio dell’avventura, ma anche per formare la squadra che lavorerà con il nuovo tecnico. Prandelli ha portato in nazionale lo staff che lo ha seguito in questi anni: il vice Gabriele Pin, il preparatore atletico Giambattista Venturati, il collaboratore tecnico Renzo Casellato e anche il preparatore dei portieri (era in dubbio) Vincenzo Di Palma: tutti con contratto quadriennale come quello che il nuovo c.t. ha firmato ieri pomeriggio sotto il naso di Abete. Lo staff di Lippi sarà smembrato: Ivano Bordon potrebbe lavorare nelle giovanili, Narciso Pezzotti potrebbe aspettare il vecchio allenatore, Angelo Peruzzi si guarderà intorno. Nel nuovo organigramma potrebbe entrare Antonio Cabrini, uno dei campioni del mondo dell’82, come capo degli osservatori. Da Lippi a Prandelli il filo conduttore sarà il dottore, che non cambierà: la Federcalcio ha infatti confermato Enrico Castellacci. Ruoli importanti, all’interno della struttura federale, potrebbero averlo sia Paolo Maldini sia Giancarlo Antognoni, magari nel Settore giovanile che Abete intende rivoluzionare. Una curiosità: Prandelli avrà un ufficio operativo a Roma, in via Allegri. Un modo per stare più a contatto con la Federazione.



L’Italia ripartirà domenica 8 agosto a Coverciano. Un raduno anticipato di 24 ore rispetto al previsto per dare modo a Prandelli di poter lavorare con il gruppo almeno tre giorni visto che l’esordio è in scaletta martedì 10 anziché mercoledì 11. Appuntamento a Craven Cotage, lo stadio del Fulham, contro la Costa d’Avorio di Didier Drogba. Saranno convocazioni vere perché meno di un mese dopo, il 3 settembre a Tallinn, comincerà il girone di qualificazione in casa dell’Estonia e non c’è tempo per gli esperimenti.

Il nuovo allenatore ripartirà dai moduli ai quali è più affezionato: il 4-2-3-1 e il 4-3-3, che può diventare 4-3-2-1. Nella testa del tecnico c’è l’urgenza e la curiosità di provare la coppia più attesa dalla gente: Cassano (che lui voleva alla Fiorentina) e Balotelli. Ma anche la necessità di rilanciare Gilardino dopo l’opaco Mondiale sudafricano, sperimentare Pirlo trequartista per non soffocare Montolivo, cercare esterni di qualità, giovani di prospettiva, un portiere affidabile sin quando non tornerà Buffon, verificare gli stranieri con passaporto italiano (da Thiago Motta, sino ad Amauri, passando per Ledesma e Taddei). Bisogna ripartire con entusiasmo, ha detto Prandelli ad Abete prima di firmare il contratto, lo ripeterà oggi nella sua prima conferenza stampa (in programma alle 15 nella sala stampa dello stadio Olimpico, diretta Rai, Sky, Mediaset), lo spiegherà ai giocatori il primo giorno di scuola.

Alessandro Bocci
01 luglio 2010© RIPRODUZIONE RISERVATA

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Ripeto ,spero di essere smentito già a settembre nel primo match ufficiale.