Tomb Raider | Lara Croft Global | Forum

Posts written by LCG STAFF

view post Posted: 18/9/2021, 19:19 Coronavirus SARS-CoV-2 - Astronomia-Scienza-Medicina-Psicologia Zone
CITAZIONE
è il va##ino che fanno ai vecchi per l'influenza invernale, che si usa da tanti anni, è pompato a modo loro per combattere il covid, ma funziona poco o male

Purtroppo si dice sia molto peggio, basta considerarne il contenuto e o danni dati dalla proteina spike...

qui sotto un link dove i "va##inati pentiti annoverano i loro gravi problemi dopo l'inoculazione del siero sperimemtale (siero e non va##ino dato che l' EMA non dara' il suo benestare per renderlo obbligatorio almeno per altri 28 mesi inquanto, si dice, non abbia neanche raggiunto la terza fase di sperimentazione)...


www.facebook.com/groups/1003033940534138



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view post Posted: 17/9/2021, 20:12 Coronavirus SARS-CoV-2 - Astronomia-Scienza-Medicina-Psicologia Zone


Esatto...alla tv ora cominciano a fare delle belle figure di M...la verità arriva e dovranno risponderne anche i giornalisti e conduttori di trasmissioni in cui regna la bugia cronica

Edited by LCG STAFF - 18/9/2021, 13:00
view post Posted: 16/9/2021, 20:29 Coronavirus SARS-CoV-2 - Astronomia-Scienza-Medicina-Psicologia Zone
I famosi "4gatti"....un giornalista americano, presente ieri, si chiede PERCHE' questi video NON vengono trasmessi in Italia. Paura eh😏

view post Posted: 10/9/2021, 13:22 Coronavirus SARS-CoV-2 - Astronomia-Scienza-Medicina-Psicologia Zone
COVID 19 : IL TEMPO DELLA RAGIONE
Intervengono:
- SILVANA DE MARI : Scrittrice
- FABIO DURANTI : Autore radiofonico
- SERGIO BERLATO : Deputato italiano al Parlamento europeo

view post Posted: 29/8/2021, 09:13 Coronavirus SARS-CoV-2 - Astronomia-Scienza-Medicina-Psicologia Zone
Coronavirus SARS-CoV-2
La testimonianza del Dott. Fabio Milani
Ascoltate la testimonianza del Dott. Fabio Milani intervistato da Red Ronnie

view post Posted: 10/6/2021, 22:01 Topic Chat - LCG La Piazzetta
Clik sul pulsante, grazie ---->[TOPBUTTON]
view post Posted: 10/6/2021, 21:57 TR3: Bugs e Video curiosi - Tomb Raider 3: Adventures of Lara Croft
CITAZIONE (Master Tomb Raider @ 29/3/2021, 00:21) 
haha che grafica strana! i bug erano il regno qui :blink:

Di Bug, ce ne sono a josa carissimo in tutti i games basta saperli considerare
:rolleyes:
view post Posted: 10/6/2021, 21:40 Archeologia: News - Archeologia misteriosa-Misteri-Paranormale-Ufologia Zone
Il Colosso di Rodi? È a Civitavecchia

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Sorpresa dai magazzini
L’immagine di una delle sette meraviglie dell’antichità riaffiora dai depositi del Museo Archeologico Nazionale di Civitavecchia. La riapertura al pubblico del Museo è stata infatti l’occasione anche per una revisione generale degli allestimenti con il coordinamento della direttrice Lara Anniboletti e dell’archeologo Alessandro Mandolesi.

Pezzo da novanta
In particolare, la ricognizione nei magazzini ha permesso di riscoprire all’interno di una cassetta, confusa fra numerosi materiali in pietra, tre importanti frammenti in marmo greco, quasi dimenticati, appartenenti a una delle statue più belle e pregiate presenti nel Museo.

Magnifico (giovanissimo) Apollo
I ritrovamenti in questione gettano infatti nuova luce su uno dei protagonisti indiscussi dell’Archeologico di Civitavecchia: un dinamico Apollo alto circa due metri.
Metti un Apollo in Villa
L’opera, databile al I-II sec. d.C. come il più celebre e restaurato Apollo Belvedere dei Musei Vaticani – considerato replica di un bronzo dello scultore Leochares, a cui era stato a torto accostato anche l’Apollo di Civitavecchia, – è stata trovata nel 1957 all’interno di Villa Simonetti, nell’ambito della grande villa marittima del giureconsulto Ulpiano.

La statua si rinvenne mutila, con accanto i frammenti della gamba sinistra, della mano destra e della fiaccola impugnata, i quali, non reintegrati nel successivo restauro, “si persero” nei depositi del museo. Fino alla riscoperta di oggi.



Paolo Moreno sentenziò: «È la replica del Colosso di Rodi»
Su questa mirabile opera si sono concentrati in passato gli studi di Paolo Moreno, recentemente scomparso, specialista di scultura greca e autore di importanti saggi su Lisippo e sui Bronzi di Riace. Moreno, analizzando la combinazione tra fonti letterarie antiche e monumenti di collezioni archeologiche, ha evidenziato la grande qualità e l’importanza iconografica dell’Apollo di Civitavecchia, considerato niente meno che la replica del Colosso di Rodi.

L’originale era alto 32 metri
La grandiosa statua bronzea dedicata al Sole-Helios, massima divinità dell’isola, venne realizzata nel 293 a.C. da Carete di Lindo, fedele allievo di Lisippo. Era un’opera di inaudita altezza: raggiungeva infatti i 32 metri.



Innalzata per festeggiare la liberazione dall’assedio di Rodi da parte di Demetrio Poliorcete, nell’ambito delle guerre combattute fra gli eredi di Alessandro Magno, le fonti antiche ricordano il dio con in mano una fiaccola rivestita d’oro, a simboleggiare Fosforo, ossia il pianeta Venere visibile all’aurora nel momento in cui precede il Sole.

Fine “catastrofica”
Il colosso nudo di Carete fu abbattuto dal disastroso terremoto che sconvolse Rodi nel 228 a.C.; i suoi frammenti rimasero a terra per molto tempo, ricordati da Plinio il Vecchio (Naturalis Historia) per la grandiosità tanto che le dita erano più grandi di molte statue intere, e per le immense cavità che si aprivano fra le membra infrante.

Stesso carisma
Nella slanciata e armonica torsione del busto verso sinistra, l’Apollo-Helios di Civitavecchia porta, appoggiata alla schiena, la faretra chiusa con la tracolla e, con la mano sinistra abbassata, regge l’arco, desinente a testa di cigno.





È presumibile che nell’originale in bronzo l’arma fosse tenuta lateralmente, in modo da poggiare a terra con un’estremità e creare equilibrio alla parte destra del corpo, eccessivamente sbilanciata dal piede sollevato in punta e dal braccio destro alzato sopra il capo, a reggere la fiaccola ardente. L’arco doveva anche essere funzionale a nascondere i tiranti in ferro ricordati dalle fonti per fissare a terra l’opera colossale.
view post Posted: 30/5/2021, 12:04 Le notizie piu strane - OT Zone
La sposa le dice di vestirsi come vuole, testimone di nozze si presenta vestita da T-Rex :lol: X)

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Christina Meador ha fatto una scelta che definire bizzarra è poco. La storia arriva dal Nebraska e la racconta, tra gli altri, Fox13News. La donna, 38 anni, doveva fare da damigella d’onore al matrimonio della sorella che, con grande gentilezza, le aveva detto di vestirsi come voleva. Chissà se si aspettava la mise scelta da Christina. La 38enne si è infatti presentata con un costume da T-Rex. Avete letto bene. Vestita da dinosauro. “Quando sei la damigella d’onore e ti viene detto che puoi indossare qualsiasi cosa… non mi pento di nulla“, ha scritto la Meador su Facebook a commento di una foto della nozze. Ma come l’avrà presa la sposa? Molto bene: “Mia sorella è fantastica e non stavo assolutamente scherzando quando le ho detto che poteva indossare qualsiasi cosa”, ha commentato Deanna Adams.
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view post Posted: 30/5/2021, 11:59 Gianfranco Caliendo - Musica Zone
A quanto vedo ti piace proprio questo cantante, presumo sia il tuo preferito ;)
view post Posted: 30/5/2021, 11:44 Astronomia: News - Astronomia-Scienza-Medicina-Psicologia Zone
Insolito boom di parti stellari simultanei in 36 galassie nane

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Boom di nascite di stelle in contemporanea in 36 diverse galassie nane, a più di un milione di anni luce di distanza l’una dall’altra. È quanto emerge dallo studio pubblicato sull’Astrophysical Journal dai ricercatori della Rutgers University americana, coordinati da Charlotte Olsen. La scoperta sorprende gli astronomi, perché sfida le attuali teorie sull’evoluzione delle galassie, che agirebbero come se fossero in qualche modo collegate.

Secondo gli autori dello studio, infatti, “ben 13 milioni di anni luce separano le galassie più lontane di questo gruppo di 36”. Secondo gli esperti, quindi, è molto insolita questa concomitanza di parti stellari.

Gli astronomi stanno, adesso, cercando di trovare una possibile connessione nell’evoluzione di queste galassie. Secondo Olsen e colleghi, infatti, è come se si fossero messe d’accordo, attraverso un invisibile social network intergalattico, influenzandosi a vicenda. “Sembra che queste galassie stiano rispondendo allo stesso modo a un cambiamento su larga scala del loro ambiente circostante, che pare abbia stimolato un generale baby boom stellare”, spiega Olsen.

Per mettere a confronto le storie evolutive delle 36 galassie, gli astronomi hanno studiato la luce delle singole stelle al loro interno e quella emessa dalle intere galassie. Per Eric Gawiser, della Rutgers University, tra gli autori dello studio, “l’impatto di questa scoperta non è ancora chiaro.

Resta da capire quanto occorrerà modificare i nostri attuali modelli di crescita per rendere conto di questo risultato sorprendente”, conclude. Maggiori informazioni potrà fornirli il successore del telescopio Hubble, il James Webb Space Telescope, frutto di una collaborazione tra Nasa, Agenzia spaziale europea (Esa) e Agenzia spaziale canadese (Csa), il cui lancio è in programma alla fine di ottobre del 2021.
*ansa*
view post Posted: 12/5/2021, 20:41 Archeologia: News - Archeologia misteriosa-Misteri-Paranormale-Ufologia Zone
Colosseo: ecco come sarà con la nuova copertura

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3 maggio 2021

L’ambizioso progetto per la realizzazione dell’arena del Colosseo è stato affidato allo studio veneziano-milanese Milan Ingegneria a seguito del bando di gara del dicembre scorso. Sarà realizzato entro il 2023.
Nell’immagine (sotto) una ricostruzione di come apparirà il monumento con la copertura totale dell’arena.

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Un progetto che divide

Vi proponiamo a seguire il contributo di Giuliano Volpe, ordinario di Archeologia all’Università di Bari e già presidente del Consiglio superiore Beni culturali e paesaggistici, tra i primi a sostenere il progetto. Pubblichiamo anche l’opinione di Sergio Rinaldi Tufi, già docente all’Università di Urbino, che sintetizza le posizioni critiche.

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Giuliano Volpe: i perché del sì

L’idea fu lanciata nel 2014 da Daniele Manacorda in un breve articolo. Fu poi mia la responsabilità (secondo alcuni la “colpa”), allora in qualità di presidente del Consiglio superiore Beni culturali e paesaggistici, di illustrare la stessa idea al ministro Dario Franceschini, che ne rimase folgorato da subito.

Dalla teoria alla fattibilità

Ora è stato finalmente presentato il progetto, preferito tra gli undici visionati da una commissione qualificata, della quale hanno fatto parte vari studiosi e specialisti (Salvatore Acampora, Alessandro Viscogliosi, Stefano Pampanin, Michel Gras e Giuseppe Scarpelli). Le soluzioni adottate sembrano molto raffinate e innovative, anche sotto il profilo tecnologico, oltre che esteticamente gradevoli, a conferma della notevole capacità progettuale italiana nel campo del patrimonio culturale.

Tecnologico e sostenibile

Il pavimento sarà in legno, 24 unità meccaniche che consentono un completo ricambio di aria in soli trenta minuti garantiscono un efficace sistema di ventilazione. La possibilità di coprire e scoprire gli ambienti sotterranei (guarda il video) attraverso lo scorrimento lungo i binari di listelli di legno posti di taglio o di piatto, offre flessibilità e consente anche di superare alcuni dei timori espressi da qualche critico.

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Levata di scudi

Le critiche finora presentate da varie parti sono state, com’era prevedibile, numerose, alcune delle quali anche legittime e condivisibili; possono essere riassunte così:
1. I locali sotterranei fanno parte ormai della percezione e della visione storicizzata del monumento.
2. La copertura potrebbe danneggiare le strutture ipogeiche.
3. Non si potranno più osservare i locali ipogeici dall’alto.
4. Ci sono strutture tardoantiche poste a una quota più alta la cui conservazione potrebbe essere problematica.
5. In realtà si vuole realizzare l’arena per organizzare spettacoli e manifestazioni, con il rischio di “mercificazione” del Colosseo.
6. Ci sono ben altre esigenze, per cui utilizzare 18,5 milioni per questo progetto è uno spreco.

Ma… tutto cambia

All’obiezione 1 si può rispondere che un monumento è un organismo vivo, le cui funzioni cambiano molto nel corso del tempo; non è pensabile che non si possano apportare modifiche, alla luce delle esigenze e anche degli inevitabili, e positivi, cambiamenti di idee e visioni culturali, ovviamente sempre nel rispetto delle esigenze di tutela.

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Il Colosseo è stato tante cose nel corso dei secoli: luogo per spettacoli gladiatori, monumento in abbandono in età tardoantica e altomedievale, occupato da abitazioni sistemate nei corridoi anulari, poi tra XII e XIII fortezza della famiglia Frangipane, cava per recuperare materiali per costruire San Pietro, luogo di culto, sede di una cappella e delle edicole della Via Crucis.

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La copertura proteggerà gli scavi

Furono gli scavi archeologici ottocenteschi che portarono al disseppellimento degli ambienti ipogei. Quindi quei locali, inizialmente pensati per essere coperti, solo in tempi relativamente recenti sono stati portati alla luce del sole, per effetto degli scavi archeologici, per decenni esposti alle intemperie e a un grave processo di degrado, con umidità, muffe, parassiti e altri agenti patogeni.

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La copertura semmai li proteggerà (contrariamente a quanto pensano coloro che avanzano la critica al punto 2), come si può verificare in quella parte già coperta anni fa dal soprintendente Adriano La Regina, che ricostruì una piccola porzione della pavimentazione dell’arena.

Ipogei da riscoprire

La soluzione dei listelli di legno girevoli e scorrevoli non solo garantisce una notevole circolazione d’aria negli ambienti sotterranei ma consente anche di poterli osservare dall’alto come accade ora (punto 3): mi auguro, però, che i visitatori possano scendere negli ipogei per visitarli direttamente, avendo una migliore percezione di quegli spazi, coperti, bui, un tempo popolati da gladiatori, belve, schiavi, personale addetto all’allestimento dei giochi, medici..

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I pannelli di legno scorrevoli previsti per la copertura

Una visita in soggettiva

Con questo progetto sarà possibile camminare sulla pavimentazione nel cuore del Colosseo: una sensazione impagabile per percepire la maestosità del monumento, con gli occhi di chi si esibiva nell’arena e non solo con quelli del pubblico che li seguiva dall’alto.

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Il pavimento, insomma, restituisce al monumento una possibilità di comprensione per tutti, non solo agli specialisti. Non conosco ancora nei dettagli il progetto, ma immagino che la pavimentazione sia stata ideata in modo da non danneggiare anche le murature più tarde (punto 4); in caso contrario, si dovrà trovare una soluzione in fase attuativa.

Valorizzato e protetto

Alle ultime due obiezioni non è semplice rispondere, perché in realtà sono quelle più sollecitate da posizioni ideologiche. Pensare che sia un errore destinare risorse certamente significative (relative peraltro a uno specifico fondo destinato solo a grandi progetti strategici) a un monumento simbolo dell’Italia nel mondo, il più visitato in assoluto, per renderlo meglio comprensibile, più protetto e ancor più fruibile, mi sembra alquanto miope.

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Quanto ai possibili usi, posso solo auspicare che sia il Parco a decidere gli eventuali programmi di iniziative culturali da ospitare: credo che l’unico vero vincolo debba essere la tutela fisica del monumento, per cui ogni iniziativa dovrebbe essere compatibile con questa irrinunciabile esigenza.

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Auspico che, come ha sottolineato Manacorda, più che un’arena si realizzi una “piazza”, un po’ com’era nel Medioevo, quando la platea communis era viva e vitale. Spero, cioè, che questa nuova configurazione del Colosseo non sia funzionale solo al turismo di massa ma anche e soprattutto al riavvicinamento dei cittadini, dei romani, immaginandolo come un nuovo spazio urbano di produzione e fruizione culturale.

Giuliano Volpe
ordinario di Archeologia all’Università di Bari
già presidente Consiglio superiore Beni culturali e paesaggistici

Sergio Rinaldi Tufi: i perché del no

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Sul fronte opposto si pone l’archeologo Sergio Rinaldi Tufi che già prima dell’approvazione del progetto avanzava domande “scomode” al direttore del Parco del Colosseo, Alfonsina Russo. Ecco a seguire alcuni degli interrogativi più “stringenti”:

1: I sotterranei dell’arena, oggi ben visibili (e di recente attentamente studiati da una missione dell’Istituto Archeologico Germanico di Roma), come saranno fruibili quando saranno coperti? Quell’estesa rete di corridoi, ambienti, alloggiamenti per ascensori come reggeranno l’“impatto” di un’arena nuova?
2: In ogni caso, sarà sottratta ai visitatori la visuale diretta “dall’alto” del più grande “backstage” o “dietro le quinte” (anzi “sotto la scena”…) del mondo antico. Volendo vivacizzare la situazione, si poteva puntare sulle luci come ha fatto da anni Piero Angela con Paco Lanciano al Foro di Augusto, “evidenziando” man mano i vari ambienti (qui i gladiatori aspettavano il loro turno… qui le belve… qui gli ascensori che le facevano salire all’arena…). Fruizione efficace e relativamente semplice, mentre ora per la visita dei sotterranei che ridivengono sotterranei bisognerà dispiegare prodigi di tecnologia, di comunicazione e didattica.
3: Che cosa si farà sopra l’arena? Alcuni archeologi, anche illustri, hanno parlato di gare di lotta greco-romana o (ancor peggio) di «ogni possibile evento della vita contemporanea». Sarà un bene restare in questa dimensione, e che le “grandi adunate” sia meglio lasciarle all’esterno, dove oltretutto c’è molto più spazio…?

Sergio Rinaldi Tufi
già docente di Archeologia delle province romane all’Università di Urbino
fonte
view post Posted: 12/5/2021, 20:27 Astronomia: News - Astronomia-Scienza-Medicina-Psicologia Zone
LA SONDA OSIRIS-REX STA TORNANDO VERSO LA TERRA, PORTANDO PREZIOSI CAMPIONI DI ASTEROIDE

Di Giulio Marciello 12 Maggio 2021, Ore 15:45
La missione OSIRIS-REx è riuscita - lo scorso ottobre 2020 - a raccogliere campioni di roccia dall'asteroide Bennu. La sonda omonima, di recente, ha effettuato la manovra più importante della sua carriera, al fine di riportare il prezioso carico sulla Terra.

La missione si è rilevata un successo ben al di sopra delle aspettative, dal momento che OSIRIS-REx è riuscita a conservare una quantità di materiale sorprendente. Dopo le prime stime fatte a inizio 2021, adesso la NASA rileva che OSIRIS-REx porta con sé più di 60 grammi di asteroide, completamente intatti e puri, pronti per essere analizzati nei nostri avanzati laboratori sulla Terra.

Il mese scorso la sonda della NASA ha effettuato un ultimo controllo sull'asteroide Bennu prima di potersi immettere - finalmente- nel lungo viaggio di ritorno verso casa. Il 10 maggio, grazie ad un comunicato ufficiale rilasciato dall'Agenzia Spaziale statunitense, OSIRIS-REx ha effettuato la sua accelerazione più importante, quella che l'ha immessa in viaggio verso la Terra.

Il veicolo ha acceso i suoi motori principali per sette minuti, permettendo ad OSIRIS-REx di arrivare nei pressi del nostro pianeta in circa due anni e mezzo. Non sarà un volo "diretto", da punto a punto, ma occorreranno diversi fly-by del Sole e di Venere, al fine di agganciare correttamente l'orbita terrestre.

Se tutto andrà come previsto, la capsula contenente i campioni si distaccherà dal modulo di ritorno della sonda e si paracaduterà nel deserto occidentale dello Utah il 23 settembre 2023, dove ci saranno gli scienziati della NASA già pronti per conservarla e portare i campioni al sicuro.

Sarà la prima volta che potremo studiare negli avanzati laboratori terrestri del materiale proveniente da un "asteroide Apollo", e speriamo che possa dare nuovi indizi sull'origine del Sistema Solare. Ma cosa ne sarà poi di OSIRIS-REx, una volta ultimata la sua missione principale? Ancora non è certo, ma è probabile che la sua missione verrà estesa come accaduto per la sonda cinese Chang'e 5.
FONTE:NASA
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