GDR della Repubblica Italiana - L'Originale gioco che simula la Politica

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    - il Presidente della Repubblica Sergio Furlan (Lega) al programma 'Lo Stato Sovrano' di Giulia Innocenzi -

    Torna da Presidente della Repubblica, il primo eletto dal popolo, nel salotto televisivo della trasmissione politico-culturale 'Lo Stato Sovrano' di Giulia Innocenzi, allieva, erede e pupilla di Michele Santoro il Capo dello Stato Sergio Furlan (Lega) nella puntata andata in onda a poche ore dal giuramento del nuovo Governo della Repubblica Italiana.

    Presidente, ben tornato, le ha portato bene essere venuto nel nostro talk in campagna elettorale non pensa?
    "Buonasera Giulia, bé innanzi grazie per ospitarmi qui nuovamente. Non so se sia il programma, la condizione, o la situazione che ha spinto le vele della mia candidatura e del CentroDestra ma se oggi possiamo essere qui, io da Presidente della Repubblica eletto, ed il Governo Bastianini prossimo alla fiducia dell'Assemblea Nazionale è perché gli italiani, certo pochi vista l'affluenza, hanno scelto questa maggioranza a scapito di Nuova Democrazia, di Sovranità, di La Rosa e delle altri componenti. Come tutte le elezioni si hanno dei vincitori, e dei vinti, chi non accetta i risultati si pone fuori dal disegno democratico"

    Il Governo Bastianini è un esecutivo a trazione Fratelli d'Italia o CentroDestra?
    "L'esecutivo che sarà guidato dalla dott.ssa onorevole Vittoria Elena Bastianini sarà il governo degli italiani, del CentroDestra, dei valori popolar conservatori ed autonomisti. Trazione di Fratelli d'Italia? I matrimoni al mio paese si dice che si facciano in due, in questo caso si fanno con tre attori principali: Fratelli d'Italia, Forza Italia e Lega. Oltre le compagini popolari che trovano spazio tra i banchi dei forzisti e che ringrazio fin da ora. Certo, su undici ministri che sono tutti di peso nel segno della Terza Repubblica, la componente post meloniana ha un pacchetto azionario di cinque ministri, due sono leghisti, tre son forzisti, uno indipendente nella figura della dott.ssa Eleonora Braglia, mia cara amica, finanziatrice, sponsor ed imprenditrice illuminata"

    Quindi Presidente questo Governo non è sovranista giusto? Perché qui a 'Lo Stato Sovrano' ce lo siamo chiesti.
    "A me non piace raccontare le storie false. In questo Governo trovano spazio animi diversi, è innegabile, il sovranismo c'è perché tutti crediamo nella Repubblica Italiana, unica e sola, sovrana e indipendente. Certo, se pensiamo che l'intera squadra ce l'abbia con Bruxelles temo che la risposta sia NO! Ma diamo uno sguardo alla squadra: vi premetto che nei miei conti mi conto anche io, come fossimo una Giunta Comunale. Ebbene, siamo undici maschi e tre femmine. Perché se guardiamo la pianta organica tra me, il Primo Ministro, gli undici ministri ed il Segretario del Consiglio dei Ministri fa quota quattordici. Di questi cinque rappresentano il Nord, pensi che sono l'unico del NordEst alla faccia di chi grida alla secessione della Padania. Cinque del Centro Italia, tre del Sud e forse per la prima volta dopo tanto tempo un deputato nazionale della circoscrizione estero trova posto in un ministero, di peso, come gli Affari Esteri. Una distribuzione che va contro potentati di sorte, pensate che nonostante quello che si legge della campagna elettorale siciliana avremo due siciliani in Consiglio dei Ministri"

    Quando venne qui l'altra volta disse che andavano fatti gli italiani, ci crede ancora?
    "Penso che l'affluenza alle urne, in parte giustificata dal fatto che tre italiani su cinque abbiano votato in infradito, sia la certificazione plastica che qualcosa in questo paese vada sistemato. Mi pare di aver detto che nel fu 1861 Massimo d'Azeglio diceva che fatta l'Italia bisognava fare gli italiani, bene, a noi il compito e penso che il primo anno e mezzo di governo andrà completamente dedicato alle riforme urgenti per la nazione: giustizia, enti locali, sistema di governo. Diciamo pure che oggi arriviamo in punta di piedi in un sistema costituzionale e repubblicano nuovo, la Terza Repubblica, molte normative legislative però vanno aggiornate e modificate. Penso che ci servirà molto più del libretto di IKEA per completare il processo a cascata di questa riforma costituzionale. Se le opposizioni saranno credibili verranno con noi a combattere questa battaglia"

    Concludendo, ha rimpianti di questa elezione?
    "Personalmente? Forse uno! Mi cruccia vedere come queste elezioni con la mia vittoria siano state capaci di spazzare via quasi interamente la classe dirigente dell'opposizione. Lo avevate mai visto? Zanetti, Mudadu, la Michelini... ritiratisi a vita privata. Questo è deludente perché le cose, anche se maggioranza e opposizione, si fanno insieme. Per quanto mi riguarda Francesco Zanetti - sorride - poteva anche rimanere lo avremmo potuto promuovere alla Presidenza del COPASIR per aiutarci, anzi aiutare l'Italia, nel complesso quadro internazionale nel quale ci troviamo poiché le guerre in Libia, Yemen, Asia Occidentale-Caucasica non sono di destra o di sinistra. Sono affari degli italiani"





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    IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

    Visto l'art. 92 della Costituzione;
    Decreta:

    L'on. Vittoria Elena Bastianini è nominato Primo Ministro.
    Il presente decreto sarà comunicato alla Corte dei conti per la
    registrazione.


    Visto l’art. 92 della Costituzione;
    Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400, recante disciplina dell’attività di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei ministri;
    Visto l’art. 2, comma 4 -bis , del decreto legislativo
    30 luglio 1999, n. 300, recante riforma dell’organizzazione del Governo, a norma dell’art. 11 della legge 15 marzo
    1997, n. 59;
    Sulla proposta del Primo Ministro i seguenti Ministri della Repubblica;
    Decreta:

    Ministro dell'Economia, Finanze e Sovranità Industriale: Eleonora Braglia

    Ministro dell’Interno, Affari Pubblici e Coesione Territoriale: Luigi Cavallini

    Ministro per gli Affari Esteri ed Europei: Simone Billi

    Ministro della Giustizia, Riforme Istituzionali e Pari Opportunità: Edoardo Gastaldi Costa

    Ministro della Difesa: Andrea Gianneschi

    Ministro della Salute, Solidarietà e Famiglia: Carlo Volpe

    Ministro per l’Agricoltura, Sovranità Alimentare, Mare e Foreste: Marco Ventimiglia

    Ministro del Lavoro e della Sovranità Energetica: Francesco Mamiliano

    Ministro per Infrastrutture, Trasporti e Piano Casa: Fulvio Orlandini

    Ministro per la Cultura ed il Turismo: Alessio Ciari

    Ministro per l’Istruzione, l’Università e la Ricerca: Livia Bonacini



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    Nel grande salone delle feste del Palazzo del Quirinale si tiene la cerimonia di giuramento del Governo Bastianini.
    Il Primo Ministro incaricato Vittoria Elena Bastianini ed i Ministri dovranno giurare a turno, chiamati dal Segretario Generale del Quirinale, secondo la formula rituale indicata dall'art. 1, comma 3, della Legge n. 400/88, nelle mani del Presidente della Repubblica, Sergio Furlan. Viene altresì annunciata la nomina, successiva, del Segretario del Consiglio dei Ministri con delega ai Rapporti col Parlamento nella figura di Stefano Benigni.


    CITAZIONE
    Formula del giuramento:
    «Giuro di essere fedele alla Repubblica, di osservare lealmente la Costituzione e le leggi e di esercitare le mie funzioni nell'interesse esclusivo della Nazione.»

    CITAZIONE
    Primo Ministro: Vittoria Elena Bastianini

    Ministro dell'Economia, Finanze e Sovranità Industriale: Eleonora Braglia

    Ministro dell’Interno, Affari Pubblici e Coesione Territoriale: Luigi Cavallini

    Ministro per gli Affari Esteri ed Europei: Simone Billi

    Ministro della Giustizia, Riforme Istituzionali e Pari Opportunità: Edoardo Gastaldi Costa

    Ministro della Difesa: Andrea Gianneschi

    Ministro della Salute, Solidarietà e Famiglia: Carlo Volpe

    Ministro per l’Agricoltura, Sovranità Alimentare, Mare e Foreste: Marco Ventimiglia

    Ministro del Lavoro e della Sovranità Energetica: Francesco Mamiliano

    Ministro per Infrastrutture, Trasporti e Piano Casa: Fulvio Orlandini

    Ministro per la Cultura ed il Turismo: Alessio Ciari

    Ministro per l’Istruzione, l’Università e la Ricerca: Livia Bonacini


    Prima giura Alessandro Marconi PRIMO MINISTRO e poi tutti gli altri in ordine sparso.
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    - al termine delle consultazioni il Capo dello Stato è apparso ai media -

    "Buonasera a tutti i presenti,
    oggi è un grande giorno per la nostra amata Repubblica Italiana. Ringrazio quanti hanno preso parte a queste consultazioni che più di qualcuno ha ritenuto superflue, non necessarie, eppure il dialogo e l'approfondimento all'inizio di una legislatura ci deve insegnare che è il modello da percorrere per quanto, al contrario di oggi, le cose non saranno così chiare! A me ora il compito di comunicarvi il nome che ho proposto ai gruppi parlamentari che ho ricevuto e che intendo nominare come Primo Ministro, ovvero della Onorevole dott.ssa Vittoria Elena Bastianini alla quale va la mia stima, il mio augurio di un buon lavoro, perché sono certo che insieme sapremo inaugurare questa stagione di governi nel segno della nuova riforma della Carta Costituzionale. Le urne di questo 2031 sono state chiare, hanno assegnato ad una maggioranza omogena di CentroDestra il compito di governare e sono sicuro che la dott.ssa saprà con me costruire nel più breve tempo possibile una squadra di governo per il paese, per l'Italia! Una squadra di persone valide, capaci, presenti e politicamente impegnate che affiancate anche da forze esterne e nuove potrà lasciare il segno in questa Terza Repubblica. Al centro dell'attività di governo andrà messo il dialogo. Il dialogo con i paesi esteri, anche con l'Europa, con i gruppi parlamentari d'opposizioni e le parti sociali del paese e della società civile. Dialogo, la parola chiave che penso dovrà figurare nel vocabolario dei ministri, ridotti, di questo esecutivo. Dobbiamo lasciare il segno, dobbiamo dare l'esempio, dobbiamo riformare il paese stante il modello la cui vocazione trova risposta nella riforma costituzionale introdotta. Vi saranno razionalizzazioni ministeriali nel segno e nel rispetto della normativa in vigore, vi saranno materia non necessarie che non verranno propriamente espresse nei ministeri e nella squadra di governo, vi saranno novità che intendiamo introdurre per questa legislatura che possa lasciare il segno. Con queste parole, nelle quali ci impegniamo, mi impegno, a non lasciare indietro nessuno a partire dal Sud Italia, prendiamo il nostro servizio con gli italiani. Viva l'Italia! Viva la Repubblica!"
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    - la riunione del Consiglio Federale volta a 'blindare' la struttura provvisoria del movimento -

    Milano, Via Carlo Bellerio, nella sede della Lega +Autonomisti +Popolari si consuma, ma senza drammi, l'ultimo Consiglio Federale dell'era Furlan. Il Segretario Federale, autosospesosi durante le elezioni presidenziali e parlamentari, oggi Presidente della Repubblica non è tornato sui suoi passi firmando nelle scorse ore le dimissioni ufficiali da capo del movimento. Una scelta ponderata, di grande campo largo, condivida nel movimento che oggi nel suo massimo organo ha confermato la strategia per il traghettamento al Congresso Federale: sì ad un nuovo triumvirato come per il post Salvini.
    Niente sorprese di sorta, Sergio Furlan rimarrà in camera di regia stando ai ben informati, del resto il nuovo assetto istituzionale del paese concede un forte ruolo politico al Capo dello Stato che, come in Francia, è anche un leader politico. Al suo posto, nelle stanze dei bottoni di Via Bellerio, troveranno posto due uomini ed una donna: Federico Freni, già sottosegretario, poi uomo di punta nella Lega di Roma Capitale, uomo di Durigon secondo molti, oggi nuovamente deputato e secondo fonti certe prossimo a divenire capogruppo in Assemblea Nazionale; Annalisa Tardino siciliana e leghista doc, già europarlamentare ora approdata all'Assemblea Nazionale rappresenta l'ala meridionale del movimento con annesso bacino di voti che, in ottica delle regionali siciliane, avrà carta bianca sull'isola e non solo; infine Fulvio Orlandini già capolista in circoscrizione Lombardia ed ora alla prima esperienza parlamentare ma il suo cammino, tra le stanze di Via Bellerio, getta le radici nel passato.
    Mentre a Roma, presso il Quirinale, si tengono le consultazioni che dovrebbero portare al Governo del CentroDestra a Milano i leghisti sanciscono quindi la strategia da proseguire ora che il loro leader è divenuto Presidente della Repubblica.







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    L’Ufficio Stampa della Presidenza della Repubblica comunica il calendario delle consultazioni per la nomina del Primo Ministro del Governo:

    ore 9:00
    Delegazione del Gruppo Misto dell'Assemblea Nazionale.
    ore 9:30
    Gruppo Parlamentare "La Rosa - Democratica e Progressista" dell'Assemblea Nazionale.
    ore 10:30
    Gruppi Parlamentare "Lega +Autonomisti +Popolari" dell'Assemblea Nazionale.
    ore 11:30
    Gruppi Parlamentare "Forza Italia - PP - PPE" dell'Assemblea Nazionale.
    ore 15:00
    Gruppi Parlamentare "Sovranisti - Anticapitalisti - Meridionalisti" dell'Assemblea Nazionale.
    ore 16:00
    Gruppi Parlamentare "Nuova Democrazia" dell'Assemblea Nazionale.
    ore 17:00
    Gruppi Parlamentare "Fratelli d'Italia" dell'Assemblea Nazionale.


    CITAZIONE
    Scrivetemi in privato, possibilmente su telegram o se preferite sul forum, possibilmente uno per gruppo,.
    Dopo il colloquio potete scrivere le vostre dichiarazioni, all'uscita del loggione, se ne avete.
    L'ordine e gli orari sono ovviamente solo indicativi e validi on game
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    Roma, Palazzo del Quirinale, contestualmente alle congratulazioni per il neo Presidente dell'Assemblea Nazionale Lorenzo Sospiri (Forza Italia) viene diramata dalla Presidenza della Repubblica la nota, che riporta, l'incontro tenutosi tra il Capo dello Stato e la dott.ssa Eleonora Braglia - Amministratrice di Cisalpina Investment Bank e nota luminare del campo economico lombardo - con la quale il Capo dello Stato si sarebbe intrattenuto in via ufficiale nella mattinata odierna. Come si legge nella nota il Presidente Sergio Furlan (Lega) ci ha tenuto a voler incontrare l'ideatrice della fondazione "Italiani per la riforma delle tasse" lanciata nei giorni scorsi e che stante a quanto riportato da svariati media sarebbe figurata come una delle cordate della campagna elettorale dello stesso Presidente. A termine dell'incontro il commento ufficiale del Presidente e Capo dello Stato: "Ringrazio la dott.ssa Braglia per aver colto il mio invito qui al Quirinale. Tra qualche ora darò vita alle consultazioni per indicare il Primo Ministro del paese, una figura politica espressa all'interno del Parlamento, eppure questo incontro incentrato soprattutto sul tema delle tasse e della finanza quotidiana mi è servito per approfondire una tematica tanto importante per quella che dev'essere la Terza Repubblica". A seguito dell'incontro si sarebbe svolto un pranzo informale con alcuni invitati.







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    "Mi auguro che durante la quarta chiamata si possa trovare una figura, anche e soprattutto, politica per la Presidenza dell'Assemblea Nazionale" interviene nel dibattito per l'elezione del numero uno di Palazzo Montecitorio il Presidente della Repubblica Sergio Furlan (Lega) che, dalla partecipazione ad una commemorazione pubblica, ha anticipato alcune delle prossime mosse che la nuova Carta Costituzionale prevede "Condurrò un giro di consultazioni al Quirinale. Ascolterò tutte le forze politiche dell'emiciclo parlamentare, proporrò un nome come Primo Ministro e la mia idea di squadra di governo" parole che hanno fatto tornare alla memoria il famoso 'Governo degli Italiani' proposto alle elezioni del 2028 (qui) quando, stupendo più di qualcuno nel panorama, il leghista propose una forte revisione dell'assetto di governo con una squadra a dodici ministeri riprendendo il documento di Verona proposto dall'onorevole forzista Giacinto Cavenaghi. "Certe scelte, che condividerò con la squadra di governo, devono essere viste come l'ossatura di questo sogno moderno in cui siamo approdati" ha infine concluso riferendosi alla prima forma di governo della Terza Repubblica.




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    "Questo 6.16% certifica che la Lega +Autonomisti +Popolari non solo è parte integrante e necessaria del CentroDestra ma è sfatata quella narrativa faziosa per cui non siamo un partito nazionale" a dichiararlo sono i vertici della Segreteria Federale del partito.
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    Ha avuto luogo, nella giornata odierna, l'insediamento del Primo Presidente della Repubblica Italiana eletto direttamente dal popolo che ha così de facto aperto la Terza Repubblica. Il Presidente Eletto, che a seguito delle votazioni aveva preso 'casa' presso il piccolo colle, ovvero Palazzo Giustiniani, già sede della Presidenza del Senato ora abolita, ha infatti inaugurato lì il proprio mandato presidenziale poche ore prima dell'inizio della seduta dell'Assemblea Nazionale in corso a Palazzo Montecitorio, prima sede della Camera dei Deputati. Non essendoci ufficialmente un rituale, a seguito del nuovo ordinamento dello Stato, è spettato al già senatore pordenonese apporre la propria impronta al cerimoniale in accordo con gli uffici del Quirinale. Si è quindi tenuta nella sala della Costituzione del Palazzo Giustiniani una conferenza di presentazione aperta al corpo diplomatico, alla stampa estera, ai maggiori graduati militari ed alle autorità civili. Nella cerimonia, sobria e per nulla pomposa, il Presidente ha ringraziato i delegati degli stati esteri e incontrato lo Stato Maggiore della Difesa conducendo così le presentazioni di forma in vista del suo insediamento ufficiale nell'arco della giornata. Con tale atto è probabile che prossimamente, spetterà proprio a questa prima presidenza, stabilire che il palazzo di via della Dogana Vecchia fungerà da sede pro tempore dei 'Presidenti Eletti' in attesa del passaggio di consegne, mentre, è ancora ignoto il futuro della fu sede del Senato della Repubblica, ovvero Palazzo Madama.

    Alla conferenza di presentazione è seguito l'iter d'insediamento, dopo una chiamata di cortesia tra l'uscente Nicola Gratteri e l'eletto Sergio Furlan, l'auto presidenziale ha quindi lasciato Palazzo Giustiniani, ha proseguito per Palazzo Montecitorio, Palazzo Chigi e Via del Corso fino a giungere all'Altare della Patria dove il Presidente Eletto ha reso gli onori al Milite Ignoto. La Cerimonia è quindi proseguita verso il Palazzo del Quirinale nel quale Cortile d'Onore il Presidente Eletto ha passato in rassegna il corpo dei corazzieri a cavallo per poi ricevere dal Segretario Generale della Presidenza della Repubblica l'atto ufficiale di nomina che lo ha ufficialmente reso il nuovo Presidente della Repubblica Italiana. Nel Salone dei Corazzieri, progettato come sala del trono pontificio, si è quindi svolto il giuramento durante il quale il nuovo Presidente ha posto la mano sulla Carta Costituzionale pronunciando la frase di rito: "Giuro di essere fedele alla Repubblica, di osservare lealmente la Costituzione e le leggi e di esercitare le mie funzioni nell'interesse esclusivo della Nazione". Il tutto alla presenza della convocata Corte Costituzionale, dello Stato Maggiore della Difesa e di numerosi politici in carica e non della storia repubblicana.



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    - il Presidente della Repubblica Eletto Sergio Furlan (Lega) davanti alla stampa -

    A poco più di due ore dall'ufficializzazione del dato presidenziale, e poco più tardi di quello della prima Assemblea Nazionale il Presidente della Repubblica Eletto si rivolge alla stampa, e quindi alla nazione, da una sala gremita di candidati, sostenitori, media e militanti di partiti e movimenti che lo hanno sostenuto. Dalla sede elettorale del comitato Civici per Sergio Furlan Sindaco d'Italia l'eletto Sergio Furlan, stretto la mano alla amica Bastianini, prende posto dietro il leggio per commentare l'esito delle elezioni.

    "Buonasera a tutti! Mi sono ripromesso che sarò breve, perché il nuovo assetto dello Stato richiederà nei prossimi giorni approfondimenti e studi chiari su quello che è e sarà il futuro della nazione. Ma da questo comitato, da questa sede, voglio prima di tutto rinnovare il ringraziamento a tutti coloro i quali ci hanno votato, mi hanno votato, perché solo grazie a voi oggi possiamo essere qui a dire che siamo nella Terza Repubblica, abbiamo eletto l'Assemblea Nazionale e voi, cittadini ed elettori, avete eletto il primo Capo dello Stato italiano eletto direttamente dal popolo! Fatevi, facciamoci, un applauso!

    E' stato un ferragosto di fuoco, torrido, estenuante che ci ha visto in una dura campagna elettorale. Ma come nelle migliori salite di montagna la vetta è ancora lontana perché solo dopo la prima salita si inizia, lontano e tra la foschia, ad intravedere la cima. Abbiamo trionfato sugli avversari, abbiamo sconfitto Andrea Mudadu ed il Primo Ministro in pectore Francesco Zanetti. A queste persone, così come tutti gli altri avversari, dico grazie perché abbiamo rodato ancora una volta insieme la DEMOCRAZIA del nostro bellissimo paese. Due settimane fa dissi che sono Sergio Furlan, candidato presidente e candidato Sindaco d'Italia, oggi posso dire di essere il Sindaco d'Italia, il Presidente della Repubblica! Un grazie alla squadra della Lega, di Fratelli d'Italia, di Forza Italia e del comitato civico creatosi attorno al mio nome. Un grazie rinnovato a quegli elettori conservatori e di CentroDestra che vedranno nella nuova Assemblea Nazionale proprio il costrutto del CentroDestra poter dar prova di sé visti i numeri di maggioranza, risicata, ma pur sempre maggioranza assoluta. Vedo tanti amici in sala, tanti amministratori, tanti che come me hanno assunto ruoli sul territorio nazionale consapevoli degli impegni, delle responsabilità, delle difficoltà a cui andavano incontro. A voi dico statemi vicini! Supportatemi, aiutatemi! Abbiamo un'Italia da mandare avanti. INCAMMINIAMOCI!

    Non è questo il momento dei grandi annunci o delle decisioni importanti, sia chiaro, quelle le prenderemo insieme, nei tavoli che ci aspettano davanti con la squadra di governo che intendo andare a formare per andare a guidare questa nazione come fosse un comune nel quale dobbiamo tornare a mettere in moto la macchina amministrativa. Questo è il momento in cui bisogna fare mente locale sulle promesse fatte, sul programma elettorale proposto, sull'Italia che vogliamo disegnare insieme perché questa elezione HA SANCITO che quello che raccontavano di me è stato superato dal voto tracciato con le matite nei seggi. E' tempo di superare i toni da campagna elettorale, iniziare ad impegnarsi per il bene della collettività, operare come detto per l'unità della nazione tutta con l'attuazione piena dell'Autonomia che il parlamento precedente ha incardinato. Gli italiani hanno scelto noi per governare, hanno bocciato una certa classe politica, hanno individuato in questa persona il collante per tornare a guidare gli italiani e siamo pronti a farlo. Abbiamo cantieri da finire, altri da iniziare, una giustizia da riscrivere insieme, la rinascita energetica da avviare e molte altre sfide. Vedremo che bilancio ci avranno lasciato, siamo sicuri di poter dire che non vogliamo certamente alzare le tasse nonostante più di qualcuno in campagna elettorale ce lo abbia detto. Le nostre famiglie, le nostre comunità ci chiedono di agire per il bene della collettività e così, come il buon padre di famiglia, agiremo nella realizzazione di interessi altrui, dei nostri cittadini, del nostro paese. Siamo quindi pronti a questa sfida, grazie"

    Sono andato corto perché sta sera non riuscivo, domani la vedo dura.
    Se qualche giornalista vuole fare domande ci siamo







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    La prima dichiarazione a caldo del Presidente della Repubblica Sergio Furlan (Lega): "Ringrazio tutti coloro i quali, anche in questo Secondo Turno, hanno scelto di confermare il voto per me. Ringrazio chi ha scelto di votarmi dopo un primo turno nel quale aveva scelto un altro candidato. Farò le mie considerazioni nella nottata ma fin da ora mi sento di dire grazie ad Andrea Mudadu per questo scontro politico che entrerà nella storia della Repubblica Italiana".
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    Alla comunicazione ufficiale dell'esito del Secondo Turno delle elezioni presidenziali, ovvero quando il risultato diviene ufficiale 'incoronando' col 52.53% Sergio Furlan (Lega) nuovo Capo di Stato, dalla sede elettorale del candidato presidente, sita a Roma in rione Prati, 'scoppiano' i festeggiamenti. Il primo commento a caldo del nuovo Presidente della Repubblica ai media "Ringrazio tutti coloro i quali, anche in questo Secondo Turno, hanno scelto di confermare il voto per me. Ringrazio chi ha scelto di votarmi dopo un primo turno nel quale aveva scelto un altro candidato. Farò le mie considerazioni nella nottata ma fin da ora mi sento di dire grazie ad Andrea Mudadu per questo scontro politico che entrerà nella storia della Repubblica Italiana".
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    - il senatore e candidato presidente Sergio Furlan (Lega) all'ingresso del proprio comitato elettorale romano -

    Roma, rione Prati, come per il Primo Turno si è riunita a spoglio in corso la riunione presieduta dal senatore e candidato presidente della coalizione conservatrice (Fratelli d'Italia, Lega +Autonomisti +Popolari, Forza Italia, Civici per Furlan Sindaco d'Italia) che, arrivato presso la sede ufficiale della campagna elettorale della lista Civici per Sergio Furlan Sindaco d'Italia poche ore prima, ha rilasciato a spoglio in corso una sola dichiarazione "Mi giungono i dati dell'affluenza, come prevedibile in calo, questo non può che amareggiare sia me che lo sfidante Mudadu". Il senatore leghista Sergio Furlan (Lega), apparso ai media teso ma tutto sommato tranquillo, nel dirigersi nuovamente all'interno ha poi dichiarato ai microfoni Rai, Mediaset e delle altre testate presenti "Sono fiducioso, la voglia di cambiare c'era" poi schivati microfoni e telecamere ha fatto chiudere dietro di sì la porta vetrata in attesa di quelle che saranno le sue dichiarazioni ufficiali.





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    Via Bellerio, i leghisti eletti nella nuova Assemblea Nazionale vengono chiamati a raccolta nella giornata del 'Silenzio Elettorale', non un evento politico quanto organizzativo e di conoscenza tra gli eletti perché nella Lega +Autonomia +Popolari di Sergio Furlan, oggi candidato presidente, sono tanti i volti nuovi che trovano spazio a Roma. Dati alla mano il movimento politico certifica l'elezione di trentacinque (35) soggetti in un mix amalgamato di 'vecchi' e 'nuovi'. Tante le 'prime volte' nell'alba della Terza Repubblica italiana, alcuni tra i meno nuovi provengono invece da esperienze territoriali come regioni, comuni o provincie e c'è pure un'europarlamentare che lascerà il posto - fortunatamente - ad un altro leghista a Strasburgo (Francia). Il partito, nonostante le critiche di essere tornato alla Padania, elegge parlamentari da Nord a Sud ad eccezione della circoscrizione Valle d'Aosta dove, il solo seggio, è andato a Nuova Democrazia.

    Circoscrizione Estero
    -Simone Billi, uomo di fiducia per l'estero del Carroccio. Una riconferma la sua che viene dalla sotto-circoscrizione europea

    Circoscrizione Trentino Alto Adige-SudTirol
    -Elena Testor, già vicepresidente del Senato uscente. Considerata una delle fedelissime del Segretario Federale vanta una lunga esperienza

    Circoscrizione NordEst
    -Sergio Furlan, leader del partito seppur auto-sospeso. Al contrario di altri leader ha scelto di essere candidato solo nella sua circoscrizione
    -Marco Polato, segretario regionale Veneto. Fedelissimo del Governatore Alberto Stefani. La sua sarà la prima volta in parlamento
    -Riccardo Barbisan, già consigliere regionale Veneto, autonomista, già salviniano e con una lunga carriera amministrativa. Una prima volta a Roma
    -Paolo Tosato, vecchia guardia veronese. Potrebbe essere l'ultima volta che lo vedremo a Roma
    -Andrea Tomaello, già vice sindaco di Venezia alla seconda legislatura romana
    -Marco Dreosto, europarlamentare prima, senatore poi, oggi deputato nazionale. Il suo ruolo da segretario regionale ombra del FVG lo vede rieletto
    -Edoardo Bonato, consigliere comunale vicentino, segretario provinciale di partito, una prima volta a Roma
    -Valentina Stragliati, già deputata nella legislatura scorsa ha un lungo curriculum da amministratrice locale
    -Stefano Bargi, amministratore e consigliere regionale di lunga data in ER. Lo scorso giro era alla Camera. Ora fa il bis
    -Simone Polesello, consigliere regionale del FVG in carica, ora per la prima volta a Roma
    -Stefano Scardanzan*, responsabile organizzativo della macchina elettorale veneta, lui è il primo dei non eletti al posto del candidato presidente Sergio Furlan

    Circoscrizione Nord Ovest
    -Barbara Greggio, già assessore e sindaco di Biella
    -Gianmarco Medusei, già consigliere regionale della Liguria poi senatore alla legislatura scorsa
    -Flavio Di Muro, parlamentare nel 2018-2022, poi sindaco di Ventimiglia, infine consigliere regionale ora torna in parlamento
    -Alberto Preioni, già senatore, prima consigliere regionale del Piemonte
    -Matteo Gagliasso, segretario regionale del Piemonte per il partito
    -Vittoria Poggio, già senatrice, prima assessore in Regione Piemonte
    -Sara Zabaia, deputata nella scorsa legislatura, prima consigliere regionale in Piemonte e ancor prima amministratrice locale
    -Michele Mosca, piemontese e con esperienza in Regione Piemonte al fianco del Governatore Riccardo Molinari
    -Letizia Giovanna Nicorratat
    -Edoardo Rixi, parlamentare di lungo corso ligure, già sottosegretario

    Circoscrizione Lombarda
    -Fulvio Orlandini, prima volta romana per politico milanese distintosi nei ranghi del movimento
    -Arianna Biella, tiktoker ed influencer. Già consigliere comunale di Desio (MB) il partito l'ha candidata per la prima volta al Parlamento
    -Christian Colombo, già deputato uscente, amministratore locale di Rho
    -Alessandro Verri, consigliere comunale milanese oggi per la prima volta a Roma
    -Elena Lucchini, maturata l'esperienza in Regione Lombardia e sul territorio lo scorso giro era stata senatrice

    Circoscrizione Centro
    -Claudio Durigon, organico del partito, già sottosegretario
    -Susanna Ceccardi, dopo la mancata elezione a Strasburgo la candidatura a Roma, per molti di ripiego, è stata però l'occasione per una prima volta della toscana e passionaria del Carroccio
    -Federico Freni, uomo ponte e di fiducia della Segreteria Federale. Il suo ruolo nel Lazio è stato numerose volte riconosciuto a tal punto da essere stato ritenuto blindato

    Circoscrizione SudEst
    -Francesco De Santis, già vice coordinatore Lega Giovani ed esponente di spicco del partito nel suo territorio. Una prima volta dopo la mancata elezione alla Camera dei Deputati nella legislatura scorsa

    Circoscrizione SudOvest
    -Rosario Rossi, parlamentare lucano della Lega con esperienza. Per lui si configura secondo molti un ruolo di vertice nel futuro gruppo parlamentare
    -Giuseppe Mattiani, calabrese, consigliere regionale e in passato amministratore locale. Il partito lo ha ricandidato dopo il passaggio alla Camera dei Deputati lo scorso giro

    Circoscrizione Isole
    -Andrea Cocco, segretario regionale leghista in terra di Sardegna, uomo degli accordi con il Partito Sardo d'Azione. Riconfermato dopo un mandato alla Camera dei Deputati
    -Annalisa Tardino, europarlamentare alla terza rielezione. Siciliana di Licata (AG), la sua elezione è stata anche in parte mirata a far subentrare il siciliano Oscar Aiello al Parlamento Europeo

3293 replies since 24/10/2012
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