Ruota del Dharma, un forum di scambio e confronto sulle attività e la pratica del Buddhismo.

Posts written by marcelloviv

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    Assolutamente da leggere

    https://www.amazon.it/silenzio-onde-Buddha...a/dp/8804600217

    Buona pratica.
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    Ciao.
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    I libri di Corrado Pensa, nessuno escluso.
    Ciao
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    Grazie comunque-
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    Grazie di cuore.
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    Che sappiate, ne esiste una traduzione in italiano?
    Grazie
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    Ritengo che il termine passione renda bene il concetto di attaccamento. Anche nel linguaggio di tutti i giorni il rimando alla "passione" tradisce un forte legame con ciò di cui si è appassionati: una passione per lo sport, per x, per y.; molto più che un semplice desiderio o voglia di.
    Ciao.
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    Grazie Uno.
    Il tuo ragionamento mi sembra pertinente: apertura o chiusura e controllo? si, mi sembra giusto. Grazie
    Anche Diego mi sembra colga nel segno. Siamo un bel gruppo, che ne dite?
    Per Diego, che ne dici di approfondire il tema in seno al Sangha? ciao, a giovedì.
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    Si.
    Se la liberazione passa, tra l'altro, dal riuscire a lasciar andare attaccamento, avversione ed ignoranza, ed una delle forme dell'attaccamento può essere data dall'amore (anche per i propri cari) e l'esempio del Buddha che lascia famiglia d'origine, moglie e figlio infante ne è un po' il simbolo, il ché non vuol dire "non amare, come comportarsi?
    Ciao.
  10. .
    Quesito: come vi relazionate con il lasciar andare? se, almeno in teoria, è facile relazionarsi con esperienze negative quali rabbia, invidia, ecc. - e dico facile non perché si riesca a lasciarle andare senza difficoltà, ma in quanto tutti si rendono conto che è per lo meno auspicabile - non altrettanto può dirsi per le esperienze positive. Infatti, di queste quali bisogna lasciar andare? come ci poniamo nei confronti dell’affetto verso i nostri cari, l’amata, i figli, ecc? bisogna lasciar andare anche questo? Il Venerabile, lasciando moglie e figlio per la pratica, in qualche modo lo fece. Non ho dubbi sul fatto che si debbano fare i conti con tutte le forme di attaccamento - in merito vorrei citare (vado a memoria) un illustre Maestro, Corrado Pensa, il quale definisce l’attaccamento come l’errata risposta al naturale bisogno di benessere - ma nei confronti degli affetti più cari, che fare?
    Con Metta.
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    Ciao Francesco.
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    Benvenuto ad un'altra goccia nel mare del Dhamma.
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    Bene, quando vuoi!
    A presto
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    Ciao Fulgezio e benvenuto.
    Ho avuto modo di leggere un bel testo relativo alla meditazione secondo gli insegnamenti del maestro S. N. Goenka (L'arte di vivere) e, in tutta sincerità, non mi sembra ci siano delle grandi differenze con la meditazione Vipassana da me praticata, ispirata ad altri maestri. Mi sembra di poter dire che le modalità siano uguali (l'attenzione al respiro, al corpo, ecc.). Così come tutte le scuole sottolineano la necessità di porre in essere, oltre alla meditazione assisa e/o camminata, anche (e forse ancor di più) la pratica in azione. Comunque, se volessi evidenziare qualcuna delle differenze cui accennavi, potremmo discuterne.
    Con Metta.
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    Concordo con la tua analisi.
    Con Metta.
32 replies since 16/1/2012
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