Endlos Realm GdR - Gioco di Ruolo Fantasy by Forum

Posts written by Alhandra Sanglante

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    Giocata: Giorno 5
    Conto Pg coinvolti: Alhandra, Ryusang
    Eventuali gilde coinvolte:
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    “Mi trascino fuori dai miei incubi ogni mattina
    e scopro che non c’è alcun sollievo nello svegliarsi.”


    (Suzanne Collins)
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    Appartamento di Leorio, Mirach.

    « ...devo rispondere: potrebbe essere importante. »
    Con un sospiro seccato, Alhandra chiuse gli occhi e lo lasciò fare. Non che Leorio l'avesse realmente infastidita; semplicemente, provava un'antipatia naturale verso gli uomini e le donne in carriera, quelli che non staccavano mai da lavoro. Sorrise fra sé, ignorando l'argomento della conversazione altrui, riflettendo che -in qualche modo- aveva portato la sua famiglia per tutto quel tempo con sé, celata alla base delle sue innumerevoli stranezze.
    « Kurapika ha trovato l'origine delle discrepanze tra la tua versione e i report di quella notte alla Reggia Galanodel... e un uomo, uno dei nostri, è in stato di fermo alla Sede Centrale dell'Associazione, » disse infine il Dottore, dopo aver chiuso la chiamata. Alhandra non seppe sulle prime che farsene di quell'affermazione, quindi si limitò a fare spallucce « So che hai appena detto che il passato è passato, ma... credo che la tua presenza durante l'interrogatorio potrebbe essere importante per l'avanzamento delle indagini. Te lo chiedo come favore: non è che te la sentiresti? »

    -Certo che siete proprio masochisti: vi piace infilarvi nel marcio.
    Il commento schietto di Alhandra giunse sprezzante come al solito. Considerando tuttavia il contesto e tutto il monologo che si era cimentata ad argomentare poco prima, non ci sarebbe voluto molto per capire quanta preoccupazione avesse mascherato da disprezzo.
    "Per donne come me... come noi... starci lontani è una scelta saggia".
    -Immagino che andrete avanti a prescindere da quanto vi aiuterò.
    Sospirò, prendendo un sorso d'acqua e buttando giù un altro boccone.
    -E sia, ma solo perché prendere un granchio a volte crea ancora più casini.

    Alla fine, visto che i suoi si erano autodichiarati estranei a tutto ciò che la riguardasse, la sua ricerca era in un certo senso conclusa e non aveva moltissimo da fare, nel pomeriggio. Inoltre, se c'era un posto in cui poteva definirsi davvero sicuro, almeno fino al suo ritorno su Endlos, era proprio la Sede Centrale degli Hunters. Almeno -pensò- non avrebbe rischiato di essere scippata per strada, o che qualcuno la importunasse.
    -Non ho mai visto la Sede Centrale dall'interno: di solito la tv ed i giornali fotografano solo gli esterni- osservò, ricordando i suoi hobby e le memorie di quando era una ragazzina -Se mi fai fare un giro, collaborerò senza problemi.
    Dopotutto, il peggio era passato. Si trattava solo di una visita di cortesia, ed un giretto turistico gratis.


    Edited by Drusilia Galanodel - 19/7/2021, 03:08
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    “Mi trascino fuori dai miei incubi ogni mattina
    e scopro che non c’è alcun sollievo nello svegliarsi.”


    (Suzanne Collins)
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    Appartamento di Leorio, Mirach.

    « Ti consiglio di provare la peperonata di Bora....! Dicono tutti che sia una bomba! »
    Per la gioia di Alhandra -a cui sarebbe bastato un semplice kebab- finirono da una certa "Bora la Bisunta", locale che personalmente la Strega non aveva mai provato, ma che -già ad una prima occhiata- ritenne essere l'equivalente della sua personalissima idea di paradiso.
    -Ok, questo è cibo vero: sapevo che qualcosa di buono l'avresti fatto, prima o poi!
    Degnando Leorio di uno dei suoi rarissimi complimenti(?), Alhandra si diresse immediatamente al buffet, apprezzando -e seguendo- il consiglio dell'Hunter riguardo la peperonata. Non che fossero improvvisamente diventati amichetti del cuore, ma... quella pietanza aveva davvero un bell'aspetto. Avrebbe perfino fatto il bis, più tardi.

    -Comunque, dobbiamo fare due chiacchiere, io e te- affermò ad un certo punto, raggiunto il loro tavolo ed accomodandosi davanti a tutto quello che era riuscita a portarsi dietro -Riguardo la faccenda di ieri. Capisco che sei un dottore, che vuoi aiutare gli altri e che è la tua vocazione e blabla-bla. Però, ecco, sto bene. Non c'è bisogno che mi fissi in quel modo strano.
    Si era accorta degli sguardi titubanti di Leorio dal momento in cui aveva aperto gli occhi, quella stessa mattina. Riusciva perfino a capirlo, in un certo senso: doveva essersi spaventato per la sua reazione del giorno prima, probabilmente tormentato da qualche senso di colpa.
    -Senti ciccio, sei stato gentile con me, quindi sarò franca con te: ho superato davvero una marea di casini, molti più di quanto tu riesca anche solo ad immaginare- non lo diceva per vantarsene, ma perché riteneva che un umano del suo mondo natio non fosse affatto pronto alla teoria dei multiversi -Però, alla fine, sono comunque andata avanti. Dopo essermi arricchita con qualche brutto affare ed aver ritrovato la mia amica, ho mollato tutto ciò che ritenevo pericoloso e mi sono rifatta una vita: ho trovato una casa ad un prezzo accettabile in un bel quartiere, ho aperto un negozio e vivo felicemente sola, senza che nessuno rompa il cazzo.

    Prese il primo boccone di peperonata... e dovette ammettere di non averne mai mangiata una così buona.
    -Non ho mai avuto davvero bisogno dei miei, manco prima che ci fosse il casino di quei polli spennati dei Galanodel: vivevo da sola, studiavo da sola. Se son tornata qui era solo perché avevo bisogno di fare il punto della situazione.
    Per qualche attimo, si fermò a riflettere, con lo sguardo vuoto rivolto al proprio piatto.
    Ne aveva viste davvero tante, ma forse non abbastanza, rispetto a Drusilia e Virginia. Loro -come Alhandra- erano andate avanti, ma... si erano anche evolute. Erano diventate forti, a modo loro, soprattutto Drusilia; sovrapporre l'immagine di una regina in armatura, fieramente posta a capo di un esercito, alla principessina insicura e frignona che l'aveva accompagnata durante la sua adolescenza era quasi risultato traumatico, ad esser sinceri. Le era stato necessario un po' di tempo, prima di digerire quella novità inaspettata.
    Cosa era riuscita ad ottenere Alhandra, invece? La sopravvivenza -sempre bene accetta- e una vita tranquilla in città. Un lieto fine? Forse... peccato che, con una vita come la sua, non ci si sentiva mai realmente al sicuro; non un giorno era infatti trascorso senza che la Strega si fosse domandata quanto ancora sarebbe durato.

    -Ho capito che i miei non ricordano un cazzo e che forse è colpa di qualche stronzo... ma forse è meglio così- Sbuffò, mimando un perfetto controllo delle proprie emozioni, infilandosi un altro boccone di peperonata in bocca -Per donne come me... come noi... starci lontani è una scelta saggia. Dovresti farlo pure tu... e pure il tuo amico biondo. Scavare non porterà a nulla di buono, anche perché non si può comunque fare nulla per chi è crepato o per cosa ci è successo.
    Non si trattava di uno slancio nichilista, ma dell'aver accettato che non tutto si poteva riparare. E poi, in un modo tutto suo, il Tempo riusciva sempre ad acquietare le acque, a dare un un senso al quadro d'insieme.
    -La verità è un'idea sopravvalutata. A volte bisogna lasciare andare le cose come vanno, e si aggiusteranno da sole.
    Un ultimo boccone, e la peperonata scomparve dal suo piatto.
    -Guarda me: sto già meglio, voglio andare avanti, ed oggi sarà di sicuro una bellissima giornata!
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    “Mi trascino fuori dai miei incubi ogni mattina
    e scopro che non c’è alcun sollievo nello svegliarsi.”


    (Suzanne Collins)
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    Appartamento di Leorio, Mirach.

    « Quasi ora di pranzo, direi, visto che abbiamo saltato la colazione. »
    Ignorando un "cazzo ti ridi" della sua interlocutrice, accompagnato da un cuscino volante, prontamente schivato (non che Alhandra avesse chissà che mira, appena sveglia), Leorio le fece notare quanto ormai l'ora della colazione fosse passata da tempo.
    « Potremmo ordinare qualcosa, o andare a mangiare da qualche parte...
    sempre se hai appetito. »


    -Per chi mi hai presa?
    Domandò a quel punto la donna, fissandolo con lo stesso astioso sospetto di un mendicante che non vuole la pietà dei passanti.
    -Certo che ho fame: non metto nulla sotto i denti da ieri. Non fosse illegale, mangerei pure te.
    Lanciata quella piccola perla di saggezza, che solitamente riservava ai vegani, Alhandra si stropicciò la faccia, sbadigliando sonoramente. Facendo leva sulle gambe ossute, cercò di sollevarsi completamente, così da avere per prima il libero accesso al bagno. Si sarebbe fatta una doccia e truccata a dovere -perché non poteva certo andarsene in giro, col suo colorito cadaverico.

    Non che avesse voglia di andare a rimorchiare gente: con quel medico rompipalle alle calcagna si sarebbe potuta divertire ben poco. Semplicemente... sentiva il bisogno di tornare in sé. Trovava già abbastanza frustrante la sua reazione del giorno prima davanti ad un semisconosciuto e le metteva una certa agitazione la sola idea che Leorio la immaginasse come una ragazzina debole e frignona. Lei non era così: era sempre vissuta da sola, anche prima dello sterminio. Era stata abbastanza forte da sfidare il potere e l'influenza dei Galanodel assieme a Drusilia, sopravvivere ad un demone incazzato ed alla successiva sequenza si sfighe cosmiche che l'aveva portata fino a quel punto.
    E poi... l'idea che qualcuno desiderasse proteggerla la metteva a disagio.
    Non sapeva nemmeno spiegarsi il motivo, ma era così.

    -Ora possiamo andare- avrebbe decretato infine, uscita dal bagno, finalmente agghindata come suo solito, con calze a rete e trucco nero come la notte, salvo per un rossetto borgogna a dir poco evidente -Per favore, niente sciccherie e ristorantini da coppiette frustrate. Oggi ho voglia di sfondarmi di porcate.
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    “Mi trascino fuori dai miei incubi ogni mattina
    e scopro che non c’è alcun sollievo nello svegliarsi.”


    (Suzanne Collins)
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    Appartamento di Leorio, Mirach.

    Per quanto le fosse capitato di ascoltare -solitamente dalla bocca di qualche amante occasionale- quanto poco capisse davvero di sé stessa rispetto a perfetti sconosciuti, di quanto avesse bisogno di qualcuno che la conducesse su una strada più dignitosa -come se la dignità fosse un'unità di misura decisa da loro-, la verità era che Alhandra Liadon aveva deliberatamente scelto di chiudere occhi ed orecchie da molto tempo, di procedere a testa bassa senza mai fermarsi. Sapeva bene cosa provava, cosa avrebbe voluto e come era il mondo. Sapeva che fermarsi a riflettere dopo aver sollevato il capo l'avrebbe portata a rimanere così per sempre, a non ripartire mai più.

    Scoprire la realtà ebbe esattamente l'effetto che temeva.
    Dopo un primo sfogo, anche la sua mente aveva iniziato a rifiutare quanto accaduto, quasi un riflesso involontario di ciò che aveva subito. Nonostante le membra non avessero apparentemente accusato alcunché, sentiva che qualcosa dentro di sé era cambiato. Qualcuno avrebbe azzardato una "rottura", ma il termine che Alhandra avrebbe trovato più adatto sarebbe stato quello di "paralisi".
    Non sentiva più nulla a parte una profonda pressione al petto, un muro di carne e sangue che si chiudeva attorno a tutte le emozioni scalpitanti che aveva deciso di relegare per sempre nell'angolo più remoto della propria anima, ammesso che ne avesse ancora una integra e funzionante.
    Perfino l'invito più dolce della notte aveva chiuso le sue palpebre con semplicità disarmante, donandole un oblio discreto e privo di sogni, finché -giunti i primi raggi di sole- un rumore metallico finì per imporsi a tutta quella pace.

    « Uff... »
    Una voce maschile giunse non appena il rumore smise di tormentarla, ed Alhandra ebbe la terribile impressione di essere ancora su Endlos e di trovare l'ennesimo sconosciuto nel proprio letto, del tutto dimentica di quel lungo viaggio.
    Socchiuse gli occhi, dopo aver sentito l'altro corpo sotto al proprio, quasi le avesse fatto da materasso. In quella posizione, sentiva il cuore nel suo petto ed un respiro regolare, ma poco rilassato. Si trattava forse di un altro sfigato come lei, che si sbronzava in taverna per poi ritrovarsi la mattina nelle situazioni -e nei posti- più impensati? Cercò di riprendere coscienza, di farsi forza, perché dopotutto non era saggio mostrare debolezza agli estranei. Fece quindi per sollevarsi e fissarlo dritto negli occhi, così da dire di alzare i tacchi e sparire da casa sua... ma il volto che si trovò a fissare ebbe l'effetto di un ceffone in pieno volto. Una consapevolezza così immediata e brutale da destabilizzarla, spaventarla a morte.

    Scattò all'indietro, ruzzolando per terra, in una reazione tanto esagerata quanto comica. Urtando il tavolino di fianco a lei, finì per farsi cadere anche qualcosa in testa, accompagnando il tutto con un sonoro "AHIA, MA CHE CAZZO".
    Cercò di levarsi dalla testa qualunque cosa l'avesse colpita. Poi, con movimenti frenetici e decisamente poco atletici, fece per sollevarsi in una posizione seduta, indietreggiando un po', mostrando occhi sbarrati e l'espressione di chi avesse visto un fantasma.
    Avrebbe potuto smorzare quella tensione dissimulando, esclamando quanto quello sfigato fosse brutto di prima mattina... ma non ne ebbe completamente la forza. Si era appena resa conto di cosa aveva dimenticato. Di cosa sarebbe per sempre tornato da lei, ogni santissima mattina, la verità che l'avrebbe perseguitata per il resto dei suoi giorni.

    No, non lo accettava.
    Non accettava di essere una vittima. Di dover esser protetta, di voler piangere. Fanculo tutti: era una dannatissima ladra, una delinquente che aveva fatto fortuna, una Strega. Non aveva bisogno di nessuno, lei. Men che meno di genitori del genere, persone che aveva già bellamente dimenticato e con cui, non capiva ancora perché, si era trovata a doversi confrontare.
    Come se le importasse davvero qualcosa.
    -Che... che ore sono?
  6. .

    Matafleur, Chediya.
    Presidio Orientale, Endlos.

    Nell'immaginario comune, l'eroe con il superpotere della velocità era da sempre considerato sveglio, scattante, leggero ed atletico. Alhandra -che "eroe" di certo non era, e più che di un superpotere poteva vantarsi di una bella overdose da caffeina- poteva certamente considerarsi detentrice delle prime due caratteristiche. Peccato che non condividesse la leggiadria di una ballerina -piuttosto quella di uno scaricatore di porto, e pure incavolato- o l'agilità di un'atleta. Osservarla sarebbe parso davvero disturbante, ma per fortuna erano circa tutti impegnati nelle proprie faccende. Compiti ancora in fase di esecuzione, che rendevano la mercante di Altatorre decisamente indolente, cosa che non si risparmiò di far notare agli altri ospiti del locale.

    -Siete delle lumache. Muovetevi, prima che la birra evapori o la sottoscritta non muoia di vecchiaia.
    Si riferiva soprattutto al ragazzino albino, "Zio Tobia", che in quel momento sostava in silenzio a fissare il vuoto, quasi in ascolto di qualcosa. Ci mancava solo il minorenne drogato, insomma.
    -Fanculo tutti, mi sono stancata.

    Dopo aver pubblicamente decretato il totale esaurimento della sua pazienza, mollò baracca e burattini (perché -dopotutto- aveva terminato pure più faccende di quante gliene spettavano) e si diresse con passo marziale verso Joyd. Ok che era bono e che la visione del granitico posteriore avrebbe potuto cancellare dalla sua mente molti torti subiti, ma ne aveva davvero abbastanza di andare contro la propria natura. Non era una sguattera, semmai una ladra: se c'era qualcosa che voleva, lei lo rubava.
    In quel momento voleva della birra. Subito.

    « [...] Tuttavia, non abbiamo il tempo per raggiungere un buon livello nell'arte della menzogna, quindi quell'opzione è scartata. »
    Ed eccolo a dar consigli al Mastro Birraio, mentre loro s'improvvisavano una ditta di pulizie.
    « ...perciò non perdiamo tempo: lavoreremo sui tuoi punti di forza. »

    -Sai quale può essere un punto di forza?- s'introdusse a quel punto Alhandra, in un certo senso contenuta rispetto alle sue classiche sparate, ma con uno sguardo che lasciava facilmente intendere la sua esasperazione -La generosità, l'empatia.
    Lo disse convintissima, quasi credesse davvero fossero delle linee guida alla propria ed altrui moralità.
    -Una persona generosa condividerebbe la birra con degli assetati, ad esempio- continuò -Ed un empatico capirebbe la nostra sofferenza nel dover lavorare gratis per qualche sorso.
    Incrociò le braccia al petto.
    -Ho messo un sacco di roba a posto. Sono stanca, sudata ed agitata. Merito la mia ricompensa.
    Mansioni svolte: decorazioni sui davanzali, piatti lavati, tavoli apparecchiati, tende montate.
    Little Evil: Birra Scura già all'apparenza più densa e corposa del normale, che a dispetto del suo nome si rivela essere davvero buona, sebbene il gusto marcatamente amaro resti a lungo sul palato con una nota affumicata che ricorda il cacao o il caffé; contrariamente alle lieve letargia causata dalle altre birre, questa sua caratteristica tende a rendere chi la beve persino un poco più vigile del solito, perciò il personaggio che la assume subisce un'impennata sensoriale che gli fa sembrare che il mondo attorno a lui si muova al rallentatore; finché l'alcol resta in circolo, chi la beve riceve un Bonus alla Velocità che tornerà utile nella prossima tappa del Golden Mile.
    Fino ad allora, a tutti gli altri osservatori esterni, il PG sembrerà solamente: esaltato, su di giri, spastico, e pieno di tic... che può esprimersi in un salutare entusiasmo o nel nervosismo iperteso di un accanito consumatore di caffeina.
  7. .

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    "Nankurunaisa", credo sia una delle parole più belle del mondo.
    E' giapponese e significa: "con il tempo si sistema tutto"...


    tNBRqhx

    Scogliere meridionali, Nishikaigan.
    Presidio Occidentale, Endlos.

    « Prima di tutto, non è colpa mia se puzzo. Secondo, io ero su una barca e me ne stavo andando da una città e un lavoro piuttosto deludenti. La tempesta mi ha travolto e mi ritrovo, anzi ci ritroviamo -io e il mio cane- a puzzare di pesce appena pescato. E terzo, puoi spiegarmi dove diavolo mi trovo e perché la gente qui sembra avere una scopa ficcata su per il culo? »

    Sulle prime, la "salvatrice" ebbe un attimo di titubanza, forse mossa da qualche sospetto, che non andò tuttavia oltre il semplice pensiero.
    -L'ha detto quella donna: ti trovi nel Presidio Occidentale, del Feudo del Nishikaigan, in un villaggio del cazzo fatto di pescatori dalla mente chiusa- iniziò -Però... se mi dici che non riconosci questi nomi, immagino che tu sia più lontano di casa del previsto.
    Un lungo sospiro sottolineò quell'ipotesi.
    -Ti trovi su Endlos... un posto dove -periodicamente- ci finisce gente strappata dal mondo che le ha dato i natali. Questi sfigati vengono chiamati metaforicamente "Naufraghi", ma tu lo sei anche "di fatto", noto.
    Nel dirlo, fece spallucce, ma il cieco probabilmente non poté notarlo. Il cane si.

    -Non te la prendere, pure io sono una Naufraga, e sinceramente non l'ho mai vista come una condanna, dato che mi è andata discretamente di culo...- commentò allontanandosi dalle attenzioni dei presenti col cieco ben vicino -Ero in fuga da un pazzo che voleva la mia testa. Uno di quei tipi che prima ti offre la cena e fa il carino, poi minaccia di prendersi la tua anima se non lavori gratis per lui, e infine se la prende un po' troppo se gli arrivano pettegolezzi sulla mia infedeltà. Pensa che mi ha pure seguito qui. Per fortuna, me la son svignata.
    Si, insomma, chi non ha un "ex" psicopatico e con problemi di rabbia, che divora le anime?
    No, un attimo.

    -Endlos mi ha accolta, e se sai a chi chiedere aiuto, in qualche modo riesci a cavartela- si accese una sigaretta, e l'odore di tabacco si diffuse con prepotenza -Però bisogna farsi furbi: i fessi di solito fanno una brutta fine, soprattutto nei territori ostili come questo.
    Fece un profondo respiro, godendosi quella puzza di catrame.
    -Comunque mi chiamo Alhandra, piacere.

    QM

    Ecco altri dati. E tanto fumo di sigaretta, che fa sempre bene alla salute (?) e all'olfatto del povero cane (?).

  8. .

    Matafleur, Chediya.
    Presidio Orientale, Endlos.

    Fra le tante cose che Alhandra aveva imparato da bambina, ascoltando il fratello mentre studiava per diventare Medico, c'era la questione legata alle psicologie di gruppo - spesso trattate nei corsi di gestione delle emergenze. Il concetto era semplice: se sorgeva una complicazione improvvisa e ci si trovava in gruppo, in qualche modo era sempre la massa a decidere -volenti o nolenti-, ed il più delle volte si andava verso la scelta peggiore. Quante persone annegate davanti ad una folla consistente che -semplicemente- rimaneva ferma a fissarsi, invece di aiutare? Quante psicosi collettive avevano risolto dei problemi senza generare il triplo dei danni? Dopotutto le buone idee -nella storia umana- avevano sempre avuto la "rarità" fra le caratteristiche principali, mentre l'irragionevolezza tendeva a diventare contagiosa. Ancor più durante le emergenze.

    Quello -ovviamente- non era un caso da manuale, ma Sanglante non riuscì comunque a capacitarsi della semplicità con cui i presenti avevano accettato determinate condizioni. Si trattava di lavoro sottopagato. Anzi, "beneficenza". Fosse stata ricca, probabilmente non avrebbe lesinato degli spiccioli ai meno fortunati, ma nelle sue condizioni di vita -Ad Altatorre, dove i soldi aprivano le porte anche dei diritti umani, dopo essersi prostituita per anni alla Quinta Bolgia semplicemente per poter mangiare- quella situazione la infastidiva abbastanza. Forse, ad infastidirla davvero, era stata l'idea improvvisa -forse reale, forse no- che nessuno dei presenti avesse davvero patito la fame.

    In un moto di stizza, corrugò le labbra, ma non parlò: se non le piaceva ricordare la propria sfortuna, gradiva ancor meno farsi compatire dai benestanti. Avrebbe seguito la massa, nonostante non si sentisse per nulla soddisfatta.
    Se ci aiuti finiamo prima, e prima finiamo, prima beviamo tutti. Tu, io, Joyd...
    -Si, arrivo...

    E così, mentre finto anziano ed il cane si davano alle pulizie, in preda alle allucinazioni da droga alcol (?), Alhandra ingoiò il boccone amaro e tentò di terminare le faccende il più rapidamente possibile... che, nel suo caso, si trattava di un "rapidamente" decisamente più "rapido" degli altri, anche se non se ne accorse troppo. Dopo aver decorato i davanzali e svolta la mansione di lavapiatti in tempi da record, con aria svogliata e sbrigativa lanciò -letteralmente- le posate sui tavoli, nelle giuste posizioni, sperando solo in minima parte di non colpire nessuno. Terminato ciò, sospirò svogliata, raccogliendo le tende asciutte ed andandole ad appendere, forte delle sue abilità di rapinatrice di appartamenti atletiche.
    In tutto ciò, sperò in cuor suo di trovare nella prossima birra la stessa droga allucinogena di Thory, che intanto affrontava la prova come la persona più felice del mondo.
    Sentiva di averne davvero bisogno.

    Mansioni svolte: decorazioni sui davanzali, piatti lavati, tavoli apparecchiati, tende montate.

    Energia: 100-10= 90%

    _Passaggio accelerato
    Si dovrebbe trattare di un passaggio, ma invece di limitarsi a spingere un oggetto qualsiasi con il palmo della mano, il caster imprime anche un movimento rotatorio dopo averlo potenziato con la propria aura in modo da non causarne la rottura in quegli istanti. In questo modo, come per un colpo di pistola, Alhandra potenzia ed accelera gli oggetti lanciati trasferendo la rotazione del suo braccio. Essere colpiti da un simile lancio può provocare danni ingenti a seconda della forza impressa.
    [Consumo Variabile Medio]
    Little Evil: Birra Scura già all'apparenza più densa e corposa del normale, che a dispetto del suo nome si rivela essere davvero buona, sebbene il gusto marcatamente amaro resti a lungo sul palato con una nota affumicata che ricorda il cacao o il caffé; contrariamente alle lieve letargia causata dalle altre birre, questa sua caratteristica tende a rendere chi la beve persino un poco più vigile del solito, perciò il personaggio che la assume subisce un'impennata sensoriale che gli fa sembrare che il mondo attorno a lui si muova al rallentatore; finché l'alcol resta in circolo, chi la beve riceve un Bonus alla Velocità che tornerà utile nella prossima tappa del Golden Mile.
    Fino ad allora, a tutti gli altri osservatori esterni, il PG sembrerà solamente: esaltato, su di giri, spastico, e pieno di tic... che può esprimersi in un salutare entusiasmo o nel nervosismo iperteso di un accanito consumatore di caffeina.
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    Matafleur, Chediya.
    Presidio Orientale, Endlos.

    « ... giusto. Datemi cinque minuti! »
    Non aggiunse altro, ed Alhandra dovette osservare in silenzio colui che considerava suo complice avanzare da solo verso la porta, attraversandola come un fantasma. Lei sobbalzò, dato che -pur se consapevole di non vivere più nel suo mondo natio- non si sentiva ancora pronta ad accettare razionalmente certe scene senza un'adeguata preparazione psicologica, e lo fece pure quando Joyd aprì loro la porta, annunciando quella che doveva essere una buona notizia.
    « Signore e Signori, miei fieri compagni, abbiamo un accordo! »
    Dietro di lui c'era l'Oste che aveva visto poco prima sul retro: era grosso, ma dall'aria da sfigato. Non di quelli fastidiosi come quello incontrato nella precedente locanda, però.
    « Il qui presente Signor Otik si impegna a convalidarci la sua tappa del Miglio Dorato se lo aiuteremo ad approntare il locale per la giornata! Certo, la cosa include qualche ora di lavori di corvée, ma... siamo qui in tanti: penso che potremmo cavarcela in poco tempo! Che ne dite? Ve la sentite? »

    In risposta alla proposta, giunse un sonoro sbuffo della donna.
    Era in vacanza, dopotutto: ne aveva abbastanza di lavoro sottopagato.
    « "Qualche ora di lavoro" non pensi che sia un po' troppo, signor Joyd?? »
    Lavoro in cambio di una birra. Un po' poco.
    -Eh.

    « Farò tutto da sola, sono perfettamente in grado di risolvere tutto in pochi minuti. Inizierò dando una pulita a questo porcile. Mi servono solo dei secchi d'acqua e qualche ramazza abbastanza esperta e capace e due o tre di quei panni per pulire che sappiano il fatto loro in materia di pulizie. »
    Alhandra sorrise: nonostante i brontolii, la bambina si offrì come vittima sacrificale. La ringraziò tacitamente di quel martirio e si ripromise di godersi al meglio la birra -che avrebbe consumato grazie a quel lavoro- in onore dei caduti.
    Fare tutto da soli è uno sforzo inutile, Strega. Lascia che gli altri ti aiutino.
    -Parla per te.
    La risposta le uscì naturale, ma per fortuna la pronunciò così rapidamente che in pochi l'avrebbero percepita diversamente da un brusio sommesso.

    Sono abituato a tenere tutto in ordine. Mi occuperò di mettere le cose al loro posto. Sono bravo a farlo, in fondo.
    -Bene, vengo con te.
    Lo disse lentamente, in modo che quello potesse ascoltarla. Ovviamente non si sentiva affatto ispirata da quel discorso, ma la positività dello sconosciuto le suggerì che avrebbe potuto in qualche modo approfittare di lui e del suo buoncuore. Aveva passato la vita a lavorare per poco: quella proposta poteva suonare interessante solo a chi non era abituato a muovere un dito.
    -Su, andiamo.
    Muoversi Silenziosamente
    In termini gdr, altro non è che un anti-auspex. Essendo vissuta per gli ultimi anni come una semplice straniera squattrinata, Alhandra ha imparato a muoversi silenziosamente in modo da poter vivere rubando quà e là senza essere scoperta. Grazie alla sua abilità, affinata in anni in cui la disperazione prendeva il posto di ogni motivazione sensata o meno, ora la donna è in grado di non farsi notare nemmeno dall'osservatore più attento o con i sensi più acuti. Nemmeno percepire le auree può aiutare a trovarla... lei è un'ombra.

    [Assenza di Aura | Maschera dell'Anima | Mente Vuota | Apatia | Assenza di Odore | Furtività = 30pt]

    False Verità
    Quando si vive in territorio ostile, sola contro un numero indefinito di persone non necessariamente buone e ben disposte, come anche non necessariamente più deboli di te, è buona cosa imparare a muoversi nell'ombra, agire di nascosto, far perdere le proprie tracce e, soprattutto, essere una buona oratrice qualora si finisca in carcere e ci si ritrovi a doversi difendere da soli contro una giuria ben pagata. E si sa, quando ci si improvvisa avvocati, saper dire le bugie è una delle abilità di base che bisogna sapere a menadito. In termini gdr, Alhandra è in grado di mentire senza che qualcuno sprovvisto di difese possa scoprirla.

    [Spara-Balle passivo = 5pt]

    Ombra traditrice
    Lavorare come ladri non è la vita che tutti sognano, ed anche praticare i rudimenti della magia nera non è il massimo... ma alla lunga tutto dà i suoi frutti. La grande abilità di Alhandra nel manipolare le ombre le permette di percepire ogni ombra presente in un raggio di 15m da lei, comprese quelle in movimento. Questo le permetterà di percepire tutti i corpi solidi -animati e non- all'interno di una determinata area, purchè vi sia anche solo un lieve bagliore, così da creare ombra.

    [Auspex Ombre = 5pt]
    [/font][/color]
    Little Evil: Birra Scura già all'apparenza più densa e corposa del normale, che a dispetto del suo nome si rivela essere davvero buona, sebbene il gusto marcatamente amaro resti a lungo sul palato con una nota affumicata che ricorda il cacao o il caffé; contrariamente alle lieve letargia causata dalle altre birre, questa sua caratteristica tende a rendere chi la beve persino un poco più vigile del solito, perciò il personaggio che la assume subisce un'impennata sensoriale che gli fa sembrare che il mondo attorno a lui si muova al rallentatore; finché l'alcol resta in circolo, chi la beve riceve un Bonus alla Velocità che tornerà utile nella prossima tappa del Golden Mile.
    Fino ad allora, a tutti gli altri osservatori esterni, il PG sembrerà solamente: esaltato, su di giri, spastico, e pieno di tic... che può esprimersi in un salutare entusiasmo o nel nervosismo iperteso di un accanito consumatore di caffeina.
  10. .

    Matafleur, Chediya.
    Presidio Orientale, Endlos.

    «Perchè stai fissando il sede...»
    Dopo che Alhandra gesticolò (e parlò anche, nonostante agli altri sarebbe parso un accavallarsi di suoni senza senso) verso l'amica di bevute con l'espressione tipica di chi voleva sottolineare l'ovvio, Sanglante si trovò a fissare con aria interrogativa la donna che parlava di filtri d'amore. Non che non apprezzasse l'offerta, ma era da capire se servissero all'innamoramento o al finirci a letto... perché la prima ipotesi non le interessava molto. Le relazioni fisse erano infatti noiose ai suoi occhi, pesanti, e su Endlos finivano spesso con qualche funerale... o, peggio: l'astinenza. Ringraziò comunque con un gesto rapido del capo, ricordandosi in futuro di proporre una qualche partnership col suo negozio ad Altatorre.
    -Mi chiamo Alhandra, piacere.
    Si presentò infine a tutti, questa volta cercando di parlare lentamente come loro, dato che -lo aveva vagamente intuito- nessuno capiva una sillaba di ciò che diceva da parecchi minuti a quella parte.

    « Buongiorno, Signore! Siamo qui lei la Tradizione del Migl- »
    « Mi dispiace: oggi siamo chiusi! »

    Eeeeeeee... quindi nulla di fatto. Altro taverniere sgorbutico, anche se meno fastidioso del precedente, che nel personale pantheon di antipatia di Alhandra raggiungeva vette inarrivabili per i comuni esseri umani. A quel punto la donna finì per domandarsi se fosse un canone per la selezione del personale o quel mestiere ad Est rendeva tutti un filo stronzi poco cordiali.
    In ogni caso, l'effetto che quel rifiuto destò ai presenti fu ovvio quanto prevedibile: chi già pregustava il sangue del taverniere sulle proprie nocche, chi avrebbe preferito denunciarlo o rifilargli qualche giudizio negativo per fargli cattiva pubblicità e portarlo al fallimento... comunque la si guardasse, era quasi comune il desiderio di farlo piangere.

    Peccato che lei non ci vedesse nulla di esagerato: quando viveva a Merovish aveva visto centinaia di porte sbattute in faccia. Ed ogni volta che le era successo, aveva reagito sempre allo stesso modo. Lo stesso che avrebbe riproposto anche quella volta, perché -come diceva la sua defunta nonna- il "cavallo vincente" non andava mai cambiato.
    Senza dare spiegazioni, saltellò un paio di volte sul proprio posto. Poi... si mise a correre. Sfogò buona parte dell'energia e della caffeina che le girava in corpo per percorrere a tutta velocità l'intero perimetro della locanda, nel tentativo di capire se ci fosse un'entrata secondaria libera, oppure qualche finestra aperta. Dopotutto, lei voleva la birra, e se non volevano dargliela con le buone, lei l'avrebbe rubata. E si sarebbe fregata pure il timbro, l'attestato ed anche il contenuto della cassa. E al diavolo tutto e tutti.

    Dopo aver controllato i dintorni, tornò infine dal leader del loro gruppo, tirandolo per la maglia con colpetti rapidi e ripetuti, accompagnati da un "Joyd, Joyd, Joyd" molto insistente. Avrebbe preferito una pacca sulle chiappe, ma non era ancora abbastanza ubriaco.
    -Joooooyd- pronunciò lentamente, tentando di farsi capire -Entriamo lo stesso.
    Qualunque fosse stato l'esito della sua ricerca, glielo avrebbe detto, consapevole di quanto il bel moro non si sarebbe fatto alcun problema nel valutare la sua proposta di entrare in sordina.

    Muoversi Silenziosamente
    In termini gdr, altro non è che un anti-auspex. Essendo vissuta per gli ultimi anni come una semplice straniera squattrinata, Alhandra ha imparato a muoversi silenziosamente in modo da poter vivere rubando quà e là senza essere scoperta. Grazie alla sua abilità, affinata in anni in cui la disperazione prendeva il posto di ogni motivazione sensata o meno, ora la donna è in grado di non farsi notare nemmeno dall'osservatore più attento o con i sensi più acuti. Nemmeno percepire le auree può aiutare a trovarla... lei è un'ombra.

    [Assenza di Aura | Maschera dell'Anima | Mente Vuota | Apatia | Assenza di Odore | Furtività = 30pt]

    False Verità
    Quando si vive in territorio ostile, sola contro un numero indefinito di persone non necessariamente buone e ben disposte, come anche non necessariamente più deboli di te, è buona cosa imparare a muoversi nell'ombra, agire di nascosto, far perdere le proprie tracce e, soprattutto, essere una buona oratrice qualora si finisca in carcere e ci si ritrovi a doversi difendere da soli contro una giuria ben pagata. E si sa, quando ci si improvvisa avvocati, saper dire le bugie è una delle abilità di base che bisogna sapere a menadito. In termini gdr, Alhandra è in grado di mentire senza che qualcuno sprovvisto di difese possa scoprirla.

    [Spara-Balle passivo = 5pt]

    Ombra traditrice
    Lavorare come ladri non è la vita che tutti sognano, ed anche praticare i rudimenti della magia nera non è il massimo... ma alla lunga tutto dà i suoi frutti. La grande abilità di Alhandra nel manipolare le ombre le permette di percepire ogni ombra presente in un raggio di 15m da lei, comprese quelle in movimento. Questo le permetterà di percepire tutti i corpi solidi -animati e non- all'interno di una determinata area, purchè vi sia anche solo un lieve bagliore, così da creare ombra.

    [Auspex Ombre = 5pt]
    [/font][/color]
    Little Evil: Birra Scura già all'apparenza più densa e corposa del normale, che a dispetto del suo nome si rivela essere davvero buona, sebbene il gusto marcatamente amaro resti a lungo sul palato con una nota affumicata che ricorda il cacao o il caffé; contrariamente alle lieve letargia causata dalle altre birre, questa sua caratteristica tende a rendere chi la beve persino un poco più vigile del solito, perciò il personaggio che la assume subisce un'impennata sensoriale che gli fa sembrare che il mondo attorno a lui si muova al rallentatore; finché l'alcol resta in circolo, chi la beve riceve un Bonus alla Velocità che tornerà utile nella prossima tappa del Golden Mile.
    Fino ad allora, a tutti gli altri osservatori esterni, il PG sembrerà solamente: esaltato, su di giri, spastico, e pieno di tic... che può esprimersi in un salutare entusiasmo o nel nervosismo iperteso di un accanito consumatore di caffeina.
  11. .

    Matafleur, Chediya.
    Presidio Orientale, Endlos.

    « Bene, Compagnia! Direi di tornare a dare un'occhiata in piazza. »
    Il ritorno in piazza fu per Alhandra decisamente... strano.
    « ...magari troveremo qualche nuovo compagno che aspetta di unirsi all'impresa! »
    Più che altro, percepì chiaramente una differenza sostanziale fra quelli che erano i suoi ricordi e la realtà. La stessa strada che aveva percorso poco prima -infatti- le parve infinita, forse perché il suo gruppo di bevute aveva deciso di procedere a passo di lumaca, fermandosi addirittura a stendere i più malandati fra le fioriere. Il tutto con una lentezza esasperante. E lei -stoicamente- aveva deciso di non perdere mai di vista le chiappe di Joyd, unica grande meraviglia di quella gita turistica.

    -Possibilechenonfiniscapiù?!?!
    Pronunciò tutto d'un fiato, probabilmente inconsapevole del fatto che nessuno l'avrebbe capita, piuttosto percepito un accavallarsi di suoni rapido ed incomprensibile. Riprese anche a saltellare, forse per sfogare tutta l'energia in eccesso. Come una bambina in overdose da zuccheri, atterrava prima su un piede e poi sull'altro. Talvolta saltellava anche a gambe unite, soprattutto quando erano fermi.

    I nuovi compagni l'avrebbero quindi incontrata per la prima volta in quello stato: una spilungona pallida, quasi anoressica ed in abiti punk tutta scompigliata, fin troppo impegnata a saltellare sul posto per salutarli. O forse lo aveva fatto, ma era stata così rapida da non farsi capire. Sembrava impaziente, a tratti scocciata.
    « Sono qui per la tradizione del Miglio Dorato. Mi presento [...] Ho divinato la presenza in queste regioni di un drago abbastanza grande e potente da fare da ospite alla sua essenza, mi trovo qui per questo. »
    Quando poi la streghetta prese a parlare (un monologo che per la donna sembrò durare tre esistenze e mezzo) si aggiunse al quadretto un violento e visibilissimo tic all'occhio.
    Muoversi Silenziosamente
    In termini gdr, altro non è che un anti-auspex. Essendo vissuta per gli ultimi anni come una semplice straniera squattrinata, Alhandra ha imparato a muoversi silenziosamente in modo da poter vivere rubando quà e là senza essere scoperta. Grazie alla sua abilità, affinata in anni in cui la disperazione prendeva il posto di ogni motivazione sensata o meno, ora la donna è in grado di non farsi notare nemmeno dall'osservatore più attento o con i sensi più acuti. Nemmeno percepire le auree può aiutare a trovarla... lei è un'ombra.

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    False Verità
    Quando si vive in territorio ostile, sola contro un numero indefinito di persone non necessariamente buone e ben disposte, come anche non necessariamente più deboli di te, è buona cosa imparare a muoversi nell'ombra, agire di nascosto, far perdere le proprie tracce e, soprattutto, essere una buona oratrice qualora si finisca in carcere e ci si ritrovi a doversi difendere da soli contro una giuria ben pagata. E si sa, quando ci si improvvisa avvocati, saper dire le bugie è una delle abilità di base che bisogna sapere a menadito. In termini gdr, Alhandra è in grado di mentire senza che qualcuno sprovvisto di difese possa scoprirla.

    [Spara-Balle passivo = 5pt]

    Ombra traditrice
    Lavorare come ladri non è la vita che tutti sognano, ed anche praticare i rudimenti della magia nera non è il massimo... ma alla lunga tutto dà i suoi frutti. La grande abilità di Alhandra nel manipolare le ombre le permette di percepire ogni ombra presente in un raggio di 15m da lei, comprese quelle in movimento. Questo le permetterà di percepire tutti i corpi solidi -animati e non- all'interno di una determinata area, purchè vi sia anche solo un lieve bagliore, così da creare ombra.

    [Auspex Ombre = 5pt]
    [/font][/color]
    Little Evil: Birra Scura già all'apparenza più densa e corposa del normale, che a dispetto del suo nome si rivela essere davvero buona, sebbene il gusto marcatamente amaro resti a lungo sul palato con una nota affumicata che ricorda il cacao o il caffé; contrariamente alle lieve letargia causata dalle altre birre, questa sua caratteristica tende a rendere chi la beve persino un poco più vigile del solito, perciò il personaggio che la assume subisce un'impennata sensoriale che gli fa sembrare che il mondo attorno a lui si muova al rallentatore; finché l'alcol resta in circolo, chi la beve riceve un Bonus alla Velocità che tornerà utile nella prossima tappa del Golden Mile.
    Fino ad allora, a tutti gli altri osservatori esterni, il PG sembrerà solamente: esaltato, su di giri, spastico, e pieno di tic... che può esprimersi in un salutare entusiasmo o nel nervosismo iperteso di un accanito consumatore di caffeina.
  12. .

    A bordo della Nanpaseong, Mari Occidentali.
    Presidio Occidentale, Endlos.

    Che fosse per naturale propensione al defilarsi o per semplice disinteresse nei confronti delle esplorazioni e del piacere della scoperta, Alhandra trascorse il tempo restante quasi sempre in disparte, accompagnando i propri colleghi con discrezione massima, esattamente come un'ombra. In ogni caso, si sentì abbastanza soddisfatta di quell'avventura, considerando che sembravano esser tutti in vita, e che probabilmente sarebbe stata pagata.
    In aggiunta, era stata moderatamente soddisfatta di aver stretto un rapporto con Chikuyugi, e non solo per questioni puramente commerciali: era educata e gentile, ed anche se non la sentiva realmente affine a lei, Alhandra aveva sempre apprezzato caratteri come il suo. Li considerava rari, piacevoli e del tutto distanti a quelli dei pazzi schizzati che aveva incontrato più volte nel corso della sua rocambolesca esistenza.

    I momenti migliori di quella breve avventura giunsero tutti alla fine: dal pranzo con Chiku -che, ahimè, avrebbe presto scoperto l'insospettabile natura vorace della ladra, più simile ad un pozzo senza fondo che ad un essere umano- al tanto bramato ritorno sulla terraferma con consegna di carte, ultimo step della sua missione, sperando che ne sarebbe presto seguito il pagamento per i propri servigi. Quei soldi le servivano come l'aria, considerando quanto fosse difficile per lei portare avanti un'attività di nicchia ad Altatorre.

    Quando poi iniziarono tutti a congedarsi e la sua compagna finì fra le braccia di un padre spaventato, Alhandra decise di limitarsi a salutarla con un amichevole gesto della mano. Infine andò via, passeggiando con calma, del tutto indifferente agli sguardi curiosi dei passanti, ovviamente diretta verso nord-est.
    Dopo tutta quella salsedine ed aria di mare, sentiva davvero il bisogno di farsi un lunghissimo e rilassante bagno.

    Muoversi Silenziosamente
    In termini gdr, altro non è che un anti-auspex. Essendo vissuta per gli ultimi anni come una semplice straniera squattrinata, Alhandra ha imparato a muoversi silenziosamente in modo da poter vivere rubando quà e là senza essere scoperta. Grazie alla sua abilità, affinata in anni in cui la disperazione prendeva il posto di ogni motivazione sensata o meno, ora la donna è in grado di non farsi notare nemmeno dall'osservatore più attento o con i sensi più acuti. Nemmeno percepire le auree può aiutare a trovarla... lei è un'ombra.

    [Assenza di Aura | Maschera dell'Anima | Mente Vuota | Apatia | Assenza di Odore | Furtività = 30pt]

    False Verità
    Quando si vive in territorio ostile, sola contro un numero indefinito di persone non necessariamente buone e ben disposte, come anche non necessariamente più deboli di te, è buona cosa imparare a muoversi nell'ombra, agire di nascosto, far perdere le proprie tracce e, soprattutto, essere una buona oratrice qualora si finisca in carcere e ci si ritrovi a doversi difendere da soli contro una giuria ben pagata. E si sa, quando ci si improvvisa avvocati, saper dire le bugie è una delle abilità di base che bisogna sapere a menadito. In termini gdr, Alhandra è in grado di mentire senza che qualcuno sprovvisto di difese possa scoprirla.

    [Spara-Balle passivo = 5pt]

    Ombra traditrice
    Lavorare come ladri non è la vita che tutti sognano, ed anche praticare i rudimenti della magia nera non è il massimo... ma alla lunga tutto dà i suoi frutti. La grande abilità di Alhandra nel manipolare le ombre le permette di percepire ogni ombra presente in un raggio di 15m da lei, comprese quelle in movimento. Questo le permetterà di percepire tutti i corpi solidi -animati e non- all'interno di una determinata area, purchè vi sia anche solo un lieve bagliore, così da creare ombra.

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  13. .

    A bordo della Nanpaseong, Mari Occidentali.
    Presidio Occidentale, Endlos.

    « Sì, sono d'accordo. Capita che qualche campo magico possa influenzare la natura di una persona – suppongo che con “radiazione” stesse intendendo questo, signorina. » disse Li Kao.
    -Qualcosa del genere... si.
    La risposta di Alhandra giunse rapida, ma non particolarmente netta. Non intendeva esattamente quello, ma parlava della fisica del suo mondo natio, cosa che poteva non esserci su Endlos. Dopotutto, avevano diverse lune per ogni mese dell'anno.
    « Mortali...? No, dai, mortali non mi sono mai capitati. Con alcuni c'è stato il rischio, ma si sono rivelati tutti trattabili... Comunque, dov'ero rimasto? Ah, giusto: i campi. Ecco, se siete arrivati da poco, l'unica forza naturale che conosco capace di provocare una tale mutazione in così breve tempo è il Maelstrom stesso. Se consideriamo anche la recente apparizione della vostra Flotta, allora sono pressoché certo che sia stato quello. Va beh, cose che capitano. Queste mutazioni sono molto imprevedibili, e spesso entrano in gioco fattori sia personali che ambientali. Forse c'è di mezzo lo tsunami, forse Berjaska, forse entrambi, forse nulla di tutto ciò. Certo, se avessi qui gli strumenti giusti... »
    « ...Potrebbe indagare? »

    Il seguito della conversazione riguardò semplici scambi di cortesia, che in un certo senso potevano essere tradotti come una risoluzione pacifica e collaborativa a molti dei loro problemi. Questo riguardava Alhandra solo parzialmente, e se da un lato si era spaventata al sospetto di dover restare più del dovuto, si era successivamente trovata favorevole nell'assecondare l'intento del protetto di rispedirla a casa, lasciandolo lì.
    Nulla di personale, comunque: Alhandra non aveva mai brillato per sincera curiosità verso ciò che non conosceva o per semplice spirito di iniziativa, e quella missione la interessava soltanto per il cospicuo ritorno economico che le era stato promesso.
    Fu per questo che accettò benevolmente la cena e la possibilità di riposare, decidendo comunque di mantenere sempre un occhio aperto, in caso di spiacevoli inconvenienti. Quanto alle domande o alla possibilità di visite guidate, preferì lavarsene le mani, lasciando il fardello alla collega.

    -Per quanto mi riguarda, mi sta bene tornare a casa in tempo. Durante la nostra sosta qui, mi limiterò ad aiutare il mio capo e seguire Chiku in quello che desidererà fare- avrebbe affermato, limitandosi ad un'alzata di spalle -Contatemi pure come manovalanza o semplice accompagnatrice: è per questo che son stata pagata.
    Perché lei non si sarebbe sottoposta a nulla senza un compenso o spinta da un qualche fine preciso, e se aveva accettato di far da ombra a Ciku era solo per tenere in vita un alleato potenzialmente utile, oltre che per stringere amicizia con la figlia di un mercante con cui avrebbe potuto fare affari nell'immediato futuro, quando sarebbero finalmente tornate a terra.
    -Ciku, a te cosa andrebbe di fare domani?

    Muoversi Silenziosamente
    In termini gdr, altro non è che un anti-auspex. Essendo vissuta per gli ultimi anni come una semplice straniera squattrinata, Alhandra ha imparato a muoversi silenziosamente in modo da poter vivere rubando quà e là senza essere scoperta. Grazie alla sua abilità, affinata in anni in cui la disperazione prendeva il posto di ogni motivazione sensata o meno, ora la donna è in grado di non farsi notare nemmeno dall'osservatore più attento o con i sensi più acuti. Nemmeno percepire le auree può aiutare a trovarla... lei è un'ombra.

    [Assenza di Aura | Maschera dell'Anima | Mente Vuota | Apatia | Assenza di Odore | Furtività = 30pt]

    False Verità
    Quando si vive in territorio ostile, sola contro un numero indefinito di persone non necessariamente buone e ben disposte, come anche non necessariamente più deboli di te, è buona cosa imparare a muoversi nell'ombra, agire di nascosto, far perdere le proprie tracce e, soprattutto, essere una buona oratrice qualora si finisca in carcere e ci si ritrovi a doversi difendere da soli contro una giuria ben pagata. E si sa, quando ci si improvvisa avvocati, saper dire le bugie è una delle abilità di base che bisogna sapere a menadito. In termini gdr, Alhandra è in grado di mentire senza che qualcuno sprovvisto di difese possa scoprirla.

    [Spara-Balle passivo = 5pt]

    Ombra traditrice
    Lavorare come ladri non è la vita che tutti sognano, ed anche praticare i rudimenti della magia nera non è il massimo... ma alla lunga tutto dà i suoi frutti. La grande abilità di Alhandra nel manipolare le ombre le permette di percepire ogni ombra presente in un raggio di 15m da lei, comprese quelle in movimento. Questo le permetterà di percepire tutti i corpi solidi -animati e non- all'interno di una determinata area, purchè vi sia anche solo un lieve bagliore, così da creare ombra.

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    A bordo della Nanpaseong, Mari Occidentali.
    Presidio Occidentale, Endlos.

    « Sanglante. Hm. Sanglante, tu realizzi che ogni singolo presente qui – voi esclusi, ovviamente – non ha mai visto una strada in vita propria, vero? C'è inoltre una ragione precisa per cui ti ho chiamato come ti ho chiamata poco fa, e pertanto spero mi comprenderai se ti dico che faccio molta fatica a crederti sull'ultima parte. »
    Nonostante -di norma, quando non era sotto pagamento- Alhandra avrebbe dato risposte rapide sulla falsariga di "sticazzi", in quella situazione preferì direttamente disinteressarsi a tutti quei tentativi di maldisporla senza un preciso motivo. Forse l'interlocutrice era solo genericamente irritata per essersi ritrovata gente a caso a bordo -motivo in effetti abbastanza condivisibile- e cercava semplicemente una valvola di sfogo... o forse era solo una stronza. Chissà. In ogni caso, nella sua vita, Sanglante aveva fatto il callo sia di pazzi che di stronzi, che di entrambe le cose. Non fu difficile per lei lasciarsi scivolare addosso ogni nota di presunzione o acidità.
    -Immagino sia normale far fatica a capirsi, quando si viene da posti diversi.

    « Io comunque sono Pakdil! Sono anche io una guaritrice! Che bello poter incontrare una collega dalla terraferma! La prima, da quando il firmamento è mutato! Eh, già... »
    Seguì un lungo discorso che non le importò un granché, e come era solita fare in quelle circostanze, Alhandra non aprì bocca per tutto il tempo, limitandosi ad accompagnare i suoi assistiti e colleghi. Questo finché non furono tutti condotti in una infermeria... con un acquario. E un bambino dentro l'acquario. A quel punto, sarebbe stato complicato non spalancarla.
    « Questo è ciò di cui vi parlavo. Sì, signora, non si preoccupi, sono con me, sono colleghi dalla terraferma appena giunti. Dicevo, nessuno in migliaia di anni ha mai visto qualcosa del genere, o quantomeno non ci è stato tramandato. Questo bambino... è nato in acqua come tutti i nostri figli, ma prima ancora che potessimo toglierlo da lì aveva già lanciato il suo primo vagito. Quando abbiamo provato a metterlo nelle braccia di sua madre, ci siamo accorti che non riusciva a respirare. Così, dopo alcuni momenti di panico, Emîre ha avuto una bizzarra intuizione e lo ha ricacciato in acqua. Bizzarra, ma fortunatamente azzeccata. »
    Dopo i primi attimi di sorpresa, Alhandra riuscì a tornare in sé. Tacque anche quella volta, risparmiandosi battutacce sui gusti sessuali della mamma.
    « Questo bambino è il primo nato dopo che le stelle sono cambiate. Mai abbiamo navigato queste acque fino ad oggi, e volevo chiedervi se voi abbiate mai visto un caso del genere, e se sì, spiegarci... darci delle informazioni. »

    “Per conto mio non posso dire di aver mai visto una cosa del genere. Tuttavia, il semipiano è ricco di varietà: non sono pochi gli individui umanoidi con delle caratteristiche aggiuntive : non è così strano, ad esempio, incontrare una persona con la coda. ...O le orecchie. Certo, alcuni sono naufraghi provenienti da altri mondi, ma altri sono nativi di Endlos… sarà una mutazione dovuta al naufragio.”
    Mentre la collega cercava di dare una spiegazione al bizzarro fenomeno, Alhandra si avvicinò un pochetto al bambino, cercando di osservarlo meglio. Era... strano. Come un mutante.
    “Uhm… fino a poco tempo fa sono state condotte delle ricerche sulla biodiversità ad Ovest… ma nessuno sa con precisione cosa abbiano prodotto. Poi… beh, prendete quello che sto per dire con le pinze, ma… ci sono diverse favole e miti in cui si accenna alle Sirene e ai Tritoni: esseri umani dalla vita in su, ma con una coda o dei tentacoli! In grado di vivere in città sottomarine, ma anche prendere forma completamente umana, o quasi, in alcuni casi...”

    -...e se fosse colpa di qualche radiazione?- domandò, rivolgendosi però solo a Chikuyugi, dato che gli altri nemmeno capivano che voleva dire "strada"... figurarsi roba hardcore come quella -Nel mio mondo d'origine, la roba radioattiva ti faceva ammalare... e molti bambini nascevano con delle mutazioni. Chi senza un organo, chi con tre braccia. Molti morivano, ma parecchi sopravvivevano in qualche modo. Forse alla mamma è successo qualcosa del genere, anche perché ho difficoltà a immaginare come possa essere stata ingravidata da un tritone.
    Fino a prova contraria, nei dipinti che li ritraevano non aveva mai visto un qualche arnese in bella vista. E se davvero la parte inferiore era quella di un pesce... non doveva funzionare come con i mammiferi. O forse si? Quasi si pentì di aver saltato tante giornate di scuola, da ragazzina.
    -E poi è successo quel casino dello tsunami, e io ancora non ho idea di come abbia fatto un'isola come Berjaska a esplodere.

    Muoversi Silenziosamente
    In termini gdr, altro non è che un anti-auspex. Essendo vissuta per gli ultimi anni come una semplice straniera squattrinata, Alhandra ha imparato a muoversi silenziosamente in modo da poter vivere rubando quà e là senza essere scoperta. Grazie alla sua abilità, affinata in anni in cui la disperazione prendeva il posto di ogni motivazione sensata o meno, ora la donna è in grado di non farsi notare nemmeno dall'osservatore più attento o con i sensi più acuti. Nemmeno percepire le auree può aiutare a trovarla... lei è un'ombra.

    [Assenza di Aura | Maschera dell'Anima | Mente Vuota | Apatia | Assenza di Odore | Furtività = 30pt]

    False Verità
    Quando si vive in territorio ostile, sola contro un numero indefinito di persone non necessariamente buone e ben disposte, come anche non necessariamente più deboli di te, è buona cosa imparare a muoversi nell'ombra, agire di nascosto, far perdere le proprie tracce e, soprattutto, essere una buona oratrice qualora si finisca in carcere e ci si ritrovi a doversi difendere da soli contro una giuria ben pagata. E si sa, quando ci si improvvisa avvocati, saper dire le bugie è una delle abilità di base che bisogna sapere a menadito. In termini gdr, Alhandra è in grado di mentire senza che qualcuno sprovvisto di difese possa scoprirla.

    [Spara-Balle passivo = 5pt]

    Ombra traditrice
    Lavorare come ladri non è la vita che tutti sognano, ed anche praticare i rudimenti della magia nera non è il massimo... ma alla lunga tutto dà i suoi frutti. La grande abilità di Alhandra nel manipolare le ombre le permette di percepire ogni ombra presente in un raggio di 15m da lei, comprese quelle in movimento. Questo le permetterà di percepire tutti i corpi solidi -animati e non- all'interno di una determinata area, purchè vi sia anche solo un lieve bagliore, così da creare ombra.

    [Auspex Ombre = 5pt]
    [/font][/color]
  15. .
    Le bugie pronunciate da Alhandra sono le frasi corsive e sottolineate (contemporaneamente), nel caso qualcuno abbia auspex attivi. Da considerare che ho la passiva di bugie credibili.

    Matafleur, Chediya.
    Presidio Orientale, Endlos.

    Una mano si posò mooooolto lentamente sulla sua spalla, o almeno fu quello che percepì Alhandra, dal suo personalissimo punto di vista. Lei si girò di scatto, con l'occhio ancora tremante.
    « Va tutto bene. Traaanquilla. »
    Non fu chiaro quanto durò quella semplice frase, ma per Alhandra sembrò un'eternità. Non che fosse realmente un problema: se era Joyd a parlare, la Strega lo avrebbe ascoltato anche fino alla propria morte per vecchiaia.

    « Eccomi! Sono qui! Scusa se ci ho messo tanto: ho incontrato la Signora Weiss di ritorno dal mercato e l'ho aiutata a portare le borse...! Non so come ringraziarti per avermi sostituito, fratellino! »
    « Nessun problema: l'ho fatto volentieri. In famiglia è naturale aiutarsi. E poi è sempre interessante avere a che fare con le persone. »
    « È andato tutto bene mentre non c'ero? »
    « Benissimo. Tutto tranquillo - e molto divertente. »
    Dopo moltissimo tempo, fece capolino un nuovo personaggio... che si rivelò essere il vero Oste di quella locanda. Alhandra sbuffò appena, ancora intontita dall'alcol, borbottando fra sé ad una velocità non trascurabile pensieri scomposti riguardanti la sfortuna. Cosa volesse dire, o cosa avesse effettivamente detto, sarebbe rimasto un mistero per i più, dato che non era facile nemmeno seguirla. In ogni caso, non aveva una faccia particolarmente soddisfatta. O serena.

    « Nonostante l'imprevisto, sono in perfetto orario, perciò... Vado a prepararmi per il mio turno. » continuò mister-palo-dove-non-batte-il-sole, indossando una divisa da Guardia Indaco ed avvicinandosi a Joyd ed alla irrequietissima Alhandra « Sarò in giro con i miei uomini per rinforzare il servizio di ronda. Magari ci si rivede in giro. »
    -Non me la faccio con gli sbirri...
    « Mi auguro vivamente di no, Agente. »
    Le risposte dei due, giunsero rapidamente (magari, quella di Alhandra, fin troppo rapidamente) e se il Moro parve affabile, Alhandra era intellegibile, considerando i numerosi tic del volto, alcuni anche contrastanti con le reali intenzioni, quali i numerosi occhiolini spastici.
    « Passi una buona giornata e spero che nessuno le vomiti sulle scarpe. »
    Fu a quelle parole che lo scassaballe se ne andò, seguito da qualche soldato al suo seguito che si spacciava per avventore. A quel punto, dopo un'eternità, Joyd finì la sua birra, si alzò dallo sgabello e si rivolse al resto della Compagnia.
    « Coraggio, amici miei: direi che qui abbiamo finito! Salutiamo il Gran Rifiuto e proseguiamo il viaggio! »

    Alhandra non se lo fece ripetere due volte: si alzò di scatto, precipitandosi letteralmente verso l'uscita. Continuare a sostare seduta ad uno sgabello aveva iniziato a darle problemi, soprattutto considerati i numerosi momenti in cui aveva rischiato di cadere per colpa dei tremori. In piedi era molto più facile: tremava ancora visibilmente, ma almeno poteva saltellare da un piede all'altro, sfogando in parte tutta l'energia in eccesso.
    Muoversi Silenziosamente
    In termini gdr, altro non è che un anti-auspex. Essendo vissuta per gli ultimi anni come una semplice straniera squattrinata, Alhandra ha imparato a muoversi silenziosamente in modo da poter vivere rubando quà e là senza essere scoperta. Grazie alla sua abilità, affinata in anni in cui la disperazione prendeva il posto di ogni motivazione sensata o meno, ora la donna è in grado di non farsi notare nemmeno dall'osservatore più attento o con i sensi più acuti. Nemmeno percepire le auree può aiutare a trovarla... lei è un'ombra.

    [Assenza di Aura | Maschera dell'Anima | Mente Vuota | Apatia | Assenza di Odore | Furtività = 30pt]

    False Verità
    Quando si vive in territorio ostile, sola contro un numero indefinito di persone non necessariamente buone e ben disposte, come anche non necessariamente più deboli di te, è buona cosa imparare a muoversi nell'ombra, agire di nascosto, far perdere le proprie tracce e, soprattutto, essere una buona oratrice qualora si finisca in carcere e ci si ritrovi a doversi difendere da soli contro una giuria ben pagata. E si sa, quando ci si improvvisa avvocati, saper dire le bugie è una delle abilità di base che bisogna sapere a menadito. In termini gdr, Alhandra è in grado di mentire senza che qualcuno sprovvisto di difese possa scoprirla.

    [Spara-Balle passivo = 5pt]

    Ombra traditrice
    Lavorare come ladri non è la vita che tutti sognano, ed anche praticare i rudimenti della magia nera non è il massimo... ma alla lunga tutto dà i suoi frutti. La grande abilità di Alhandra nel manipolare le ombre le permette di percepire ogni ombra presente in un raggio di 15m da lei, comprese quelle in movimento. Questo le permetterà di percepire tutti i corpi solidi -animati e non- all'interno di una determinata area, purchè vi sia anche solo un lieve bagliore, così da creare ombra.

    [Auspex Ombre = 5pt]
    [/font][/color]
    Little Evil: Birra Scura già all'apparenza più densa e corposa del normale, che a dispetto del suo nome si rivela essere davvero buona, sebbene il gusto marcatamente amaro resti a lungo sul palato con una nota affumicata che ricorda il cacao o il caffé; contrariamente alle lieve letargia causata dalle altre birre, questa sua caratteristica tende a rendere chi la beve persino un poco più vigile del solito, perciò il personaggio che la assume subisce un'impennata sensoriale che gli fa sembrare che il mondo attorno a lui si muova al rallentatore; finché l'alcol resta in circolo, chi la beve riceve un Bonus alla Velocità che tornerà utile nella prossima tappa del Golden Mile.
    Fino ad allora, a tutti gli altri osservatori esterni, il PG sembrerà solamente: esaltato, su di giri, spastico, e pieno di tic... che può esprimersi in un salutare entusiasmo o nel nervosismo iperteso di un accanito consumatore di caffeina.
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