Per quello che ne so io, per Wehrmacht & C. non esiste un archivio liberamente accessibile a chiunque come invece è possibile fare con altri eserciti. Mi pare si possano avere info sul soldato solamente inviando il piastrino ad un apposito ente che comunque lo trattiene. Qualche info sommaria su corpo, grado e poco più si riescono a recuperare analizzando le scritte sul piastrino, quindi una foto aiuterebbe.
Io ho iniziato con un Garrett 150 ricevuto in uso gratuito da un amico....ci ho trovato un sacco di roba e al momento di venderlo è andato via in giornata. Secondo me conviene valutare molto bene il fatto che il primo attrezzo sarà CERTAMENTE rivenduto...o per qualcosa di meglio o perché l'hobby non ha convinto.
Non saprei, io col D1 uso la 9" HF o la X35 grande, la 11" l'ho venduta....e da quello che ho visto non mi pare che, su terra , il D2 con la 9" offra chissà cosa in più.... certamente una piastra più grande scende di più, ma questo è normale. Non discuto lo strumento, è sicuramente meglio del D1 su molti aspetti, ne sono certo...ero solo curioso di avere l'opinione di chi ha usato sia Manticore che D2 su terra normalmente mineralizzata.
Effettivamente sul D2 ho visto parecchi video con impostazioni varie e mi son fatto l'idea che su terra (escludendo mineralizzazioni "estreme") non ci siano grandi differenze prestazionali col D1. Non dovendo spazzolare su terreni particolarmente ostici o mare/battigia, mi chiedevo se il Manticore avesse qualche carta in più da giocare.
Passato un anno dal sondaggio, c'è modo di tirare un po' di "conclusioni" pratiche ? Se qualcuno ha avuto modo di provarli entrambi con calma, in particolar modo su terra, come li valuterebbe ? Grazie a chi risponderà.
Si trovano facilmente, a pochi euro e anche su Amazon, dei nastri variamente mimetici che sono blandamente adesivi....sono una buona protezione per l'asta e altri particolari del metal. Per il display trovi delle pellicole adesive antigraffio per schermi, eventualmente le puoi adattare.
C'è una situazione del genere anche sul Corno di Cavento, un picco fortificato attorno ai 3000 metri, una situazione decisamente più disagiata. È forse più noto per il fatto che al suo interno fu ritrovato il diario dell'allora comandante del presidio, diventato un piccolo libro....una testimonianza di come si svolgeva la vita lassù.
Accidenti, mi dispiace moltissimo....non lo conoscevo di persona, ma ho letto tantissimi messaggi, commenti, prove e recensioni fatte da lui, mi ha sempre dato l'idea di una persona seria, pacata e competente, un vero appassionato. Mi spiace davvero molto.