| Sperando di fare cosa gradita,e se voluto, di aprire anche eventuali discussioni a riguardo,posto la mia recensione così come l'ho pubblicata su animeclick. Visto che ho notato che quest'anime è stato molto seguito anche dagli utenti di mangacosmo,ho pensato potesse far piacere questa mia iniziativa e se potrà essere di interesse per qualcuno,posterò volentieri altre recensioni di anime da me già recensiti o che recensirò in futuro... fatemi sapere cosa ne pensate,sia per quanto riguarda la mia rece su shigatsu in particolare,che per la mia idea di postare qualche recensione.... Ovviamente la mia è una valutazione soggettiva,ma ho cercato di essere il più possibile oggettivo, non voglio ovviamente suscitare "flame" con chi la pensa in modo differente dal mio!!!
Difficile, difficilissimo, esprimere un giudizio su questo lavoro della A-1 pictures. Raramente mi sono trovato davanti una produzione che presentasse difetti e pregi così numerosi e così evidenti al tempo stesso,cosa che, insesorabilmente, mi ha spinto ad assegnare il voto medio per eccellenza, seppur con la triste consapevolezza,che siamo di fronte ad una serie che poteva aspirare a diventare una vera e propria pietra miliare. Partiamo subito dagli aspetti che sicuramente impreziosiscono questo Shigatsu wa kimi no uso. In un anime che fonda la propria ambientazione e la propria storia nel mondo della musica, il comparto audio non può che essere di ineccepibile qualità. Ebbene questo accade senz'ombra di dubbio per la serie in questione, che sfoggia momenti di indiscutibile bellezza ogni qual volta gli strumenti musicali conquistano la scena. Non è un caso che i momenti, e più in generale gli episodi, migliori, siano proprio quelli in cui i vari protagonisti si esibiscono in spericolati e tecnicissimi arpeggi su violino e pianoforte,eseguendo pezzi classici di sopraffina bellezza. Chi come me adora la musica classica non potrà non trovarsi rapito ed emozionato fino quasi alle lacrime, di fronte a momenti di questo tipo. Sicuramente l'esempio più calzante e riuscito di queste fasi dell'anime è rappresentato del duetto composto dal violino di Kaori e dal piano di Kousei, negli episodi iniziali, che anche visti a se stante, credo possano emozionare quasi fossero degli episodi a sè stante. Anche la componente visiva è sicuramente degna compagna di tanta magnificenza, prendendo a braccetto le splendide musiche e accompagnandole con disegni belli e raffinati, a rappresentare ora i musicisti all'opera, ora ciò che la musica cerca di instillare nelle menti degli ascoltatori. Il comparto grafico si rivela comunque all'altezza anche al di fuori dei momenti legati alle esibizioni musicali. Nelle stesse scene quotidiane, infatti, i colori sono sempre freschi, vivaci, come a voler sottolineare le lenti attraverso le quali gli occhi dei musicisti in erba riescono a vedere il mondo intorno a loro. Fin qui tutto perfetto, dicevamo. Purtroppo però Shigatsu finisce per perdersi in alcuni aspetti che sono la vera e propria colonna portante di un prodotto del genere, ovvero i personaggi e la trama. Se i personaggi presi singolarmente non peccano di particolari difetti o scarsa caratterizzazione, il problema sembra risiedere nei loro rapporti interpersonali. Molte volte durante la visione dei 22 episodi si ha l'impressione di vedere la mano del "deus ex machina" che fa funzionare le cose solo perchè lui vuole che sia così, facendoci inesorabilmente percepire che alla fine stiamo soltanto assistendo ad un anime. Capirete anche voi che per un prodotto di questo tipo che intende mirare dritto al cuore dello spettatore, una lacuna di questo tipo si rivela essere una vera e propria zavorra. Per spiegare al meglio cosa intendo, posso citare il rapporto di amore-odio tra Kousei e i suoi due rivali, o tra lo stesso protagonista e la piccola Nagi, farciti di riflessioni e dialoghi che risultano terribilmente improbabili in bocca a ragazzi del liceo o delle medie,per quanto maturi possano essere. E non parliamo delle dinamiche che si muovono negli episodi finali, intorno a Kaori e alla sua situazione, così mal gestite da rendere paradossalmente quasi ridicole delle scene che al contrario avrebbero dovuto commuovere lo spettatore. Analogamente la trama presenta le stesse problematiche con frequentissime sensazioni di "forzature" che stonano terribilmente più di una nota sbagliata da un apprendista musicante... Aldilà dell'improbabilità di trovare nella stessa zona di una città 4 o 5 veri talenti geniali della musica (perchè così ci vengono tratteggiati) della stessa età e nello stesso momento, molti altri eventi a cui assistiamo ci danno sempre quella fastidiosa sensazione di forzatura di cui parlavo poc'anzi. Se a tutto ciò aggiungiamo la lentezza con cui la trama procede, i continui monologhi profondamente (ma spesso sterilmente) introspettivi in cui i protagonisti si immergono, si capisce dove i punti che mancano all'eccellenza, per questo anime, siano stati "bruciati". In conclusione, una serie dannatamente complessa, decisamente di nicchia, sconsigliata alla maggior parte di consumatori di anime "leggeri". Ottimo, viceversa, per chi adora sentirsi deliziare le orecchie da musiche sublimi, ama l'introspezione più estrema dei personaggi e chi apprezza struggersi di lacrime di fronte a storie davvero tristi. |
|