Posts written by Kairi Uchiha

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    RISVEGLIO

    8° Post



    Sentì un flusso di energia percorrerle il corpo, una sensazione che mai aveva provato prima, una sensazione di potere che era quasi piacevole, anche se detestava ammetterlo persino a se stessa. Non si era mai sentita fino ad allora tanto potente, e tanto consapevole di se stessa.
    Come in un esperienza extra sensoriale, si trovò in quel momento davanti al suo stesso chakra mentre un enorme occhio cremisi lo guardava impassibile: non poté in alcun modo distogliere lo sguardo da esso, quasi ne fosse ipnotizzata.


    Mentre osservava l'albero davanti a lei sentì quasi uno sfrigolare nelle sue iridi, mentre dentro di esse compariva infine, e finalmente, la terza tomoe che la rendava da quel momento in tutto e per tutto un'Uchiha meritevole di quel nome. Aveva ottenuto ciò che desiderava da così tanto tempo ormai, ciò per cui si era allenata anni, in una maniera che trovava immeritevole e poco lontano dal disgustoso, venendo letteralmente violata dal chakra di una persona che prima era vicina all'amare, ma che ora odiava dal più profondo del suo animo.
    Quando tutto fu finito e l'albero protese i suoi lugubri rami fino all'occhio che la osservava, quando il suo corpo ebbe assorbito ogni briciola di energia dal sigillo, cadde a terra quasi completamente esausta, la testa che girava ed il mondo assieme a lei: trattenne un conato di vomito dato sia dalla sua situazione psicologica, che fisica.

    Cercò di ascoltare al meglio le parole dell'uomo davanti a lei, ma ora più che mai le sembravano deliranti: la sua unica certezza era che sarebbe in qualche modo stata per sempre legata a quell'uomo e questo la disgustava dal profondo. Si sentiva marchiata, sporca, contagiata. Non era sicuramente questo il modo in cui aveva sempre immaginato di sbloccare lo sharingan completo.

    La...la prossima volta che ci vedremo, il frutto divino ti andrà di traverso... disse a fatica, sfruttando letteralmente le ultime energie che aveva per muoversi, facendo appello a tutta la sua forza di volontà per non considerare la nausea che l'attanagliava e il fisico che stava per abbandonarla. Condensò il poco chakra che le rimaneva sotto la pianta dei piedi ed inizio a correre alla velocità maggiore che il suo corpo le concedeva.
    Quando fu alla giusta distanza, avrebbe tentato di gettarsi dal tetto del palazzo con un balzo, con l'idea di usare poi il chakra adesivo per attaccarsi alla parete dello stesso e continuare la sua corsa verso il basso, tentando di allontanarsi il più velocemente possibile da Kādomēkā.
    La stanchezza però gioco la sua parte e la piccola strategia non andò per nulla come lei aveva sperato: quando si lasciò cadere cercò di utilizzare il chakra per avere un appiglio alla parete del palazzo, ma il suo corpo parve non risponderle. Perse completamente la presa, ed iniziò a cadere verso il basso, impotente...


    Fortuna nella sfortuna uno dei tendoni che erano stati allestiti per la festa attutì molto la sua caduta, impedendo che il danno fosse permanente o peggio. La giovane Uchiha cadde a terra in malomodo, rialzandosi zoppicante mentre arrancava in mezzo al sangue ed al fango che si era creato con la tecnica del Mikawa: riuscì a spostarsi di qualche decina di metri, cercando riparo sotto una bancarella e lì vi si accovacciò, pregando i kami che nessuno la trovasse in quella situazione...aveva bisogno di riprendere energie, non era neppure più in grado di camminare ormai.
    Papà...mi manchi...sussurrò fra sé e sé, mentre le sue palpebre si chiusero senza che potesse controllarlo, crollando in un sonno profondo. [Note per il QM]
    Si risvegliò dopo quasi un giorno intero, assetata, affamata, letteralmente distrutta. Era completamente ricoperta di sangue ed ogni singola parte del suo corpo era dolorante, ma il pesante sonno in cui era caduta le avevano permesso almeno di recuperare le energie necessarie per muoversi. Si alzò con un ghigno di dolore, ringraziando i kami: Kādomēkā non l'aveva seguita, forse aveva momentaneamente finito il suo scopo, eppure era convinta in cuor suo che lo avrebbe rivisto prima o poi.
    Fece alcuni passi solo per accorgersi di ciò che in quel momento la stava circondando portandosi poi entrambe le mani alla bocca per evitare di urlare: davanti a lei, i cadaveri stavano letteralmente ritornando in vita. Era finita in quello che sembrava essere un incubo ancora più grande.

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    Minoru annuì con fierezza quando la donna gli promise che la sua famiglia si sarebbe salvata: era tutto ciò che desiderava, preservare il suo sangue, la sua dinastia, il suo cognome. Se quello doveva essere il nuovo ordine del Paese del Ferro, voleva che la sua famiglia facesse parte della gerarchia.
    Rimase però perplesso dalla richiesta che le venne fatta poco dopo R-recuperare i cadaveri? domandò senza inizialmente capire, come pensava di poter recuperare tutti quei corpi? E per farsene cosa, poi? Dubitava che volesse dar loro una degna sepoltura, dopo ciò che aveva appena visto.
    La seguì quando lei fece cenno, cercando invano di non sporcare la costosissima seta con cui era stato fatto il suo kimono e senza riuscire a nascondere il disgusto sul suo viso.
    Era abituato a molte cose e ne aveva viste tante nella sua vita, ma era pur sempre un altolocato nobile e l'idea di sporcarsi in quel modo era per lui repellente...non aveva però molta altra scelta in quel momento.

    L'espressione di disgusto si fece ancora più accentuata sul suo viso quando vide lo shinobi coperto di sangue alzarsi mentre si leccava le labbra dal sangue dei cadaveri...aveva avuto salva la vita, aveva salvato la sua casata, ma più la situazione proseguiva più cominciava ad essere seriamente spaventato dalle persone che aveva davanti a lui.
    Come la kunoichi nell'altra situazione, anche il Tatsuishi dovette trattenere il conato quando capì ciò che realmente intendeva Fyodor e non si fece ripetere due volte il consiglio quando il Mikawa trasformato gli propose di andarsi a riposare. Annuì, ormai verde in volto e lottando contro l'impulso di rimettere, cosa che non poteva assolutamente permettersi davanti a loro, sarebbe apparso come un debole ed era sicuro che questo avrebbe giocato a suo svantaggio.
    Rimanderemo a quando sarete pronti. I miei alloggi erano in un palazzo al secondo piano e credo siano salvi dal sangue. Andrò a recuperare le mie cose e ne approfitterò per darmi una ripulita. Se non è scappato dal terrore, vi è anche un falco messaggero nelle mie stanze, è sempre utile averne uno in qualsiasi situazione. Lo userò per avvisare del nostro arrivo e farci venire incontro qualcuno con cavalli e carretti, così da viaggiare più spediti. Non so nemmeno se ritroverò il mio, di cavallo, con tutto questo trambusto. Ci rivedremo domani, stesso posto. Con permesso
    Fece un inchino di congedo e si allontanò poi dai due, ben felice di farlo: non aveva idea di cosa intendessero fare con quei cadaveri ma preferiva assistere il meno possibile, l'uomo che parlava sembrava essere un medico, forse la sua intenzione era cercare i feriti per curarli e renderli membri del loro esercito. Sicuramente non aveva idea di quello che era il reale obiettivo.

    L'indomani arrivò veloce, Minoru faticò ad addormentarsi visti gli eventi appena vissuti e si risveglio ormai solo a pomeriggio inoltrato. Vestito con un nuovo abito e completamente ripulito dal sangue, raccolse le sue cose e le caricò sul cavallo, che per qualche grazia dei kami non era riuscito a slegarsi ed a scappare via nel villaggio, rimanendo al sicuro nelle sue stalle.
    Riuscì a calmare l'animale spaventato dagli eventi del giorno prima e dall'odore di sangue che pervadeva tutta la zona e, assicurandosi fosse ancora saldamente legato ed al sicuro nella stalla, si diresse nuovamente dal suo nuovo Daymo, se così si poteva chiamare. Tuttavia, la donna ed il suo servitore non erano ancora pronti e rimase in paziente attesa che terminassero il loro disgustoso lavoro, senza porre troppe domande: in quel momento non gli interessava sapere, quanto sopravvivere. Appena trovata, si sarebbe avvicinata alla Mikawa Ieri sera ho subito mandato il falco messaggero a consegnare il messaggio, ma è probabile si sia fermato durante la notte ed abbia ripreso il viaggio solo in mattinata. Penso sia arrivato da diverse ore però, e credo che entro massimo domani mattina arriveranno i trasporti che ho richiesto. Ho chiesto a mio figlio di guidare la spedizione, è in gamba stava dicendo la verità, non aveva la minima intenzione di mentire ad una persona che aveva dimostrato di possedere il potere di un kami.

    Sarebbe poi rimasto ad attendere paziente, cercando questa volta di celare il disgusto, mentre osservava prima gli ultimi preparativi e poi il rituale vero e proprio iniziare. Fece qualche istintivo passò indietro quando un fiume di sangue cominciò a sgorgare dal petto dell'araldo di Khorne, andando a riempire i corpi dei cadaveri così pazientemente ricuciti ed ordinati, facendoli di fatto resuscitare. Se a Minoru serviva una prova in più che davanti a lui non vi era un essere umano, l'aveva appena ottenuta.
    Ormai superata la fase di disgusto, un sorriso si dipinse sul volto dell'uomo...stava servendo un Kami sceso in terra, e ora più che mai era convinto che la sua famiglia avrebbe solo che giovato da quella macabra alleanza.
    La nuova era del ferro inizia oggi esclamò, osservando l'esercito di non morti che si creava davanti a lui.


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    La Maschera del dio del chaos

    3° Post



    Hideo...? La kunoichi sbatté le palpebre un paio di volte, stupita dell'apparizione davanti a lei. Era diverso tempo che non vedeva lo shinobi kiriano, che era probabilmente l'unico ninja della nebbia a stare realmente simpatico. E' sempre bello rivedere un viso amico, quando sei ad Ame sorrise Anche io ti vedo bene
    Alla proposta del ragazzo si fermò un secondo, riflettendo: non sapeva quanto effettivamente fosse pericolosa la torre e non le piaceva l'idea di mettere in pericolo qualcuno. Tuttavia Hideo durante la loro missione aveva dimostrato di essere uno shinobi estremamente in gamba e anche se i suoi livelli di chakra erano leggermente inferiori a quelli della ragazza questo non era stato un problema, anzi compensava con le buone doti strategiche. E a dirla tutta, l'idea di avere un compagno di viaggio dalla sua parte in quella avventura non le dispiaceva Ok, ma devo dirti che non ho idea di quello che ci aspetti lassù. E' una missione privata, non dell'accademia, a cui ho deciso di partecipare più che altro per una strana concomitanza di eventi a cui voglio far luce, che per la ricompensa in sé non parlò del sogno, non in quel momento, non sapeva che idea si sarebbe potuta fare Hideo nel sentire che era quello il motivo principale per cui aveva deciso di muoversi fino ad Ame.
    Quello che posso dirti è che in cima dovrebbe esserci una maschera da recuperare, ovviamente visto che hai deciso di aiutarmi divideremo il compenso se riusciremo a recuperarla. Per il resto su questa torre c'è...un po' di tutto...un ammassamento notevole di chakra di vario tipo, anche se sul tetto dov' è situato l'obiettivo pare esserci una immensa distesa di chakra di oscurità spiegò, poco prima di indossare la maschera e di cominciare a salire così da dare al kiriano più informazioni utili possibili.

    Che fosse il caso o la strategia ad aiutarli, i due non incontrarono particolari difficoltà nello scalare la prima parte della torre nella zona che l'Uchiha aveva individuato come più "vuota". Arrivarono fino al terzo livello, dove trovarono una piazzola, molto simile a un grande balcone. Sopra essi, ad aspettarli vi erano una decina di veri e propri spettri: la ragazza si bloccò, cercando di rimanere il più nascosta possibile mentre osservava quegli esseri, non avendo mai visto prima nulla di simile in vita sua Pare che davanti a noi ci siano dei fantasmi di chakra, o qualcosa di simile. Non sono troppo potenti, meno di noi, ma tutti assieme possono essere molto pericolosi... disse, non credendo nemmeno lei realmente a ciò che diceva o vedeva, ma le sue percezioni non sbagliavano. Non erano allucinazioni, forse si trattava di un qualche tipo di costrutto? Hai mai visto nulla di simile? domandò a Hideo, mentre valutava cosa fosse meglio fare.
    Erano parecchi ed anche se i loro livelli di chakra non erano altissimi, affrontarli tutti assieme poteva essere problematico: vi era anche la possibilità di provare a continuare la scalata dall'interno, entrando da una delle finestre di quel piano, ma l'unica cosa di cui era certa era che avrebbero trovato qualcuno o qualcosa anche all'interno. Era in difficoltà...sapeva come affrontare una essere umano, un animale, una evocazione, ma non avendo la più pallida idea di cosa vi fosse davanti a lei, non sapeva qualche fosse la migliore strategia da seguire.
    Credo la cosa migliore sia tentare di evitarli, anche entrando all'interno della torre, prima o tardi troveremo degli avversari da affrontare. Più riusciamo a rimanere in incognito meglio é. Voi della nebbia siete sempre stati abili nel muovervi in incognito, lo abbiamo fatto anche al villaggio dei malati, cosa proponi? ascoltò l'idea di Hideo, annuendo infine quando quest'ultimo concluse la sua esposizione Possiamo provare in questo modo. Io evocherò uno dei miei lupi in contemporanea alla comparsa della tua nebbia, lo farò correre lontano da noi ululando e spero questo ci dia il tempo di azione necessario per agire, poi la farò scomparire aveva poco tempo per impartire le istruzioni all'evocazione, ma combattevano assieme da anni ormai ed era sicura che avrebbero capito velocemente.
    Aspettando un cenno del kiriano, avrebbe poi portato avanti la loro strategia: mordendo l'indice e facendo uscire una piccola goccia di sangue, avrebbe appoggiato la mano sulla piazzola davanti a lei, evocando Tsume, il lupo grigio e più silenzioso del suo branco. Le sue direttive furono chiare e veloci Corri lontano da noi, tenendoti sul bordo della balconata, ululando ed attirando la loro attenzione. Ci bastano 15 secondi, poi torna velocemente indietro! Non rischiare! [Note]
    Con appena un cenno di assenso, Tsume si sarebbe lanciato in corsa, sfruttando la sua agilità e ululando per attirare l'attenzione su di sé. La kunoichi poi avrebbe seguito il resto della strategia, lasciando che fosse Hideo a saltare per primo su Bianca e poi facendolo lei stessa dopo pochi secondi, [TB], utilizzando la tecnica della sostituzione per comparire sopra il costrutto, utilizzandolo come supporto per saltare verso la parete della torre sopra gli spettri, utilizzando immediatamente il chakra adesivo per continuare la sua scalata e cercando di allontanarsi il più velocemente possibile dalla piazzola, aspettando comunque Hideo nel caso in cui quest'ultimo fosse rimasto indietro, il tutto cercando di nascondersi il più possibile dai "fantasmi" sfruttando la nebbia ed il diversivo creato dalla sua evocazione. [Riassunto Round]
    Nel frattempo Tsume, comunque fossero andate le cose, sarebbe scomparso ritornando nel suo mondo prima che un fantasma o un attacco lo colpissero.

    [Riassunto Movimento]

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    Qualche ora prima, poco lontano



    Nikolas ridacchiò nel sentire la riposta dello shinobi Uhhh, hai la lingua biforcuta come le serpi eh? Mia madre è morta anni fa, ma anche se fosse stata in vita, non avrebbe mai scelto un tipino tutto tirato come te
    Poi alzò un sopracciglio con aria incredula quando Seinji gli disse che non amava le armi E che cazzo ci fai qui se non ti piacciono le armi? Per i kami, ma guarda te che razza di tizio mi hanno mandato a gestire sbuffò, questa volta realmente spazientito, per poi osservare la balestra che il ragazzo davanti a lui estrasse e puntò al suo petto. Sul suo viso si dipinse nuovamente un sorriso, seguito da una risata AHAHAHA, perlomeno hai fegato, devo ammetterlo!! Se vuoi puoi provare, poi vediamo che succede e con quanti arti in meno uscirai da questa casa. Ma stai pur certo che, qualsiasi sia l'esito, poi potrai scordarti l'aiuto che sei venuto a cercare qui, e farò anche in modo di spargere ben bene qualche voce, chessò, potrei dire che sei un accademico in incognito, no? Sarebbe divertente per me! Un po' meno per te



    Il tono sicuro lasciava intendere come non si trattasse di un bluff, l'uomo davanti a lui sapeva bene quello che stava dicendo ed aveva perfetta coscienza di quanto i suoi agganci al villaggio fossero utili in quella situazione Quiiindi, puoi smettere di fare il ragazzino permaloso e cominciare a pensare alle cose serie, oppure mandare a puttane tutto quanto con la tua arroganza da novellino. Temo tu non abbia ancora capito come funziona qui ad Ame, vero? rimase qualche istante in silenzio, e se Seinji non avesse premuto il il grilletto avrebbe poi continuato.
    Con quel giocattolo temo però tu possa fare poco. Seguimi l'uomo ora sembrava più serio, forse il cipiglio dello shinobi sotto sotto aveva aiutato.

    Lo avrebbe infine condotto in una nuova sala, quella che sembrava a tutti gli effetti una piccola armeria. Appesi al muro e sopra diverse mensole vi erano balestre di vario tipo e dimensioni, attrezzature per creare trappole, alcuni meccanismi di cui non era subito immediato capire l'uso. Nikolas si fermò davanti a un lungo bancone in legno, su cui era appoggiato quello che sembrava in tutto e per tutto un [Kit Attrezzi]
    Qui ad Ame abbiamo parecchia gente che sa fare a combattere. Pochi però, sono buoni genieri. Ed al momento è questo che ci serve qui. Per poter affrontare il nostro lavoretto, voglio vedere se sei in grado o meno di fare un po' di puro e semplice artigianato. Quiiindi, vuoi provare a rendere quel giocattolino più che una semplice balestra, o hai in mente qualcosa che possa esserti utile per dimostrare le tue capacità? Puoi sbizzarrirti, io starò qui a badare che tu non faccia stronzate. Non mi interessa tu ti faccia o no male, ma questa roba costa


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    La Notte dei lupi

    1° Post



    Erano passati ormai diversi mesi dal ritorno a Konoha di Kairi, e si era ormai abituata al ritorno alla routine che tanto le era mancata durante i suoi mesi di assenza. Aveva ormai salutato tutti o quasi le sue vecchie conoscenze al villaggio, salvo alcuni che sapeva aver abbandonato il mestiere o che ancora non aveva avuto modo di salutare come il giovane Senju Yato, ed erano diverse le missioni che aveva ormai risolto da allora.

    La notte in cui viaggiava era splendida e a dirla tutta una delle atmosfere preferite dall'Uchiha: adorava viaggiare di notte, quando il mondo dormiva e regnavano pace e silenzio. La luna piena, sempre magica, era un'ottima compagna di viaggio e Kairi si era trovata più volte a fissarla mentre, cullata dalle placide onde del mare, si perdeva nei pensieri. Un paio di volte aveva in realtà dovuto combattere la tentazione di appisolarsi, la situazione sembrava perfetta per farlo ma non poteva indubbiamente permetterselo: era in missione ufficiale accompagnata da altri due colleghi accademici, uno dei quali era una sua conoscenza di vecchia data.
    Aveva lavorato con Hangetsu Uchiha diversi anni prima, nel paese della roccia, in una missione con Kato, Shin e Shunsui: le si strinse il cuore nel pensare come quella fosse stata l'ultima effettiva volta in cui aveva collaborato così a stretto contatto con i primi due, e la stretta si fece ancora maggiore nel ricordare le informazioni che Raizen le aveva dato mesi prima. Ancora non si capacitava di come i due potessero aver abbandonato i due villaggi accademici, di come forse fossero diventati Nukenin...Tra l'altro, proprio quella missione aveva garantito ai 3 la promozione a chunin
    Non conosceva l'altro shinobi, poco loquace e con uno sguardo che a dirla tutta un poco inquietava la kunoichi, che oltre ai classici convenevoli per questo motivo non rivolse troppo la parola al biondo.
    Ascoltò invece con attenzione Hangetsu, più loquace ed a pelle anche a lei più simpatico, probabilmente complice l'appartenenza allo stesso clan: era da anni che non partecipava ad una missione con un Uchiha e la cosa la rendeva più che sollevata, era sempre un piacere vedere qualcuno più esperto di lei con il suo stesso sangue in azione. Sapeva che l'uomo non fosse esattamente uno dei membri più amati del clan ma non le importava più di tanto.
    Se il suo amico a 4 zampe Ludo si fosse dimostrato propenso, si sarebbe chinata per concedergli qualche carezza: il canide le ricordava molto Kiba come modi, la lupa era tranquilla e gentile al contrario del fratello Tsume, decisamente più scontroso, e men che meno simile a Daikami, il burbero del branco.

    Due jonin ed una chunin per una semplice missione di raccolta informazioni? mantenendo comunque bassa la voce per non farsi sentire dai più presenti sulla nave O ci sottovalutano, o la missione è decisamente più difficile di quello che vogliono farci credere non fece altri particolari domande sul ladro, Hangetsu spiegò come ulteriori informazioni sarebbero arrivate da lì a poche ore e non era quindi necessario chiedere ulteriori specifiche, ma le faceva in ogni caso strano come avessero chiesto ninja di quel livello per una missione simile: forse le sfuggiva qualcosa, ma riteneva che bastassero due genin accompagnati da un chunin per risolvere un simile compito.
    Dubbio che sembrava non attanagliare Haru, che con modi affabili ma impersonali si rivolse alla kunoichi e quest'ultima pensò che il suo nome, "distante" gli calzasse come un guanto Non sono tornata da molto al villaggio, ma ho già affrontato diverse missioni. Non mi piace stare con le mani in manosorrise, cercando di sciogliere un po' la freddezza del jonin davanti a lei.

    Rimase poi qualche istante a riflettere su ciò che il suo branco le aveva detto poco prima di partire quella missione: a quanto pareva stavano praticamente entrando in casa loro, e questo portava alla squadra un vantaggio non da poco.
    L'Uchiha non era tuttavia intenzionata a condividere una informazione così sensibile al suo team, o perlomeno non voleva rivelare che da quella stessa montagna si poteva accedere al loro mondo: erano informazioni strettamente del branco, e non intendeva parlarne senza loro eventuale consenso, per non dover rischiare di mettere in pericolo tutto il branco
    Poteva però raccontare una parziale verità, ai fini della missione I membri del mio branco conoscono molto bene Tsukiyama. Una volta arrivati, potranno darci un'enorme mano nella ricerca del ladro d'altronde spesso e volentieri aveva chiesto aiuto ai suoi compagni quadrupedi per missioni di quel tipo.
    L'idea di poter incontrare altri lupi la incuriosiva non poco: Kiba e Daikami le avevano spesso parlato della coppia alpha che li guidava, anche se la ragazza non li aveva mai realmente conosciuti.

    Non si preoccupò troppo di ascoltare le conversazioni degli altri presenti sulla barca, rispondendo di tanto in tanto alle occhiate torve che lanciavano i ninja della luna. Delle altre persone presenti, nessuna le sembrava in realtà sospetta, si trattava probabilmente di normali viaggiatori che dovevano arrivare all'isola: tuttavia la prudenza non era mai troppa, e come spesso faceva decise di dare una rapida controllata alle persone a bordo, per avere una idea generale di come fosse la situazione, ma senza aspettarsi di trovare grosse sorprese [Sesto Senso]

    Se tutto fosse stato tranquillo, o almeno apparentemente tranquillo, avrebbe continuato a conversare amabilmente con i suoi compagni, senza lasciare trapelare troppe informazioni: per quello, avrebbe atteso il briefing della mattina. Sarebbe rimasta sveglia tutto il resto del viaggio, riposandosi e non sprecando energie ma tuttavia non abbassando mai totalmente la guardia, godendosi la dolce luce della luna che li accompagnava durante il placido viaggio. Se solo avesse saputo che il suo vecchio compagno di missione Kato era a poche decine di metri da lei...



    Edited by Kairi Uchiha - 23/4/2024, 16:10
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    Piccola Arrogante

    4° Post



    Il Chikuma doveva essere uno temuto a giudicare dalle espressioni terrorizzate delle guardie della prigione, che sbiancarono nel sentire il suo nome. Dopo un paio di controlli che le ricordarono un po' quelli che lei faceva alle mura ogni giorno, seguì le 3 guardie ponendo però nel frattempo una domanda Yami mi ha detto che Eligor non è esattamente un agnellino. Cosa potete dirmi di lui, così che possa essermi di aiuto nell'interrogatorio? il Sand Scorpion aveva specificato più di una volta come fossero necessari le doti di un'Uchiha vista la situazione, cosa che in qualche modo aveva rinvigorito l'orgoglio di clan affamato della ragazza: raramente sentiva complimenti riguardo il suo clan, odiato dai più, e per una volta finalmente qualcuno sembrava apprezzare la sua kekkai. Sempre che non si trattasse di una bella messa in scena come era successo anni fa nel paese del ferro, ma le dinamiche questa volta erano completamente diverse.

    Seguendo le guardie per i corridoi lo sguardo le sarebbe comunque caduto di tanto in tanto ai prigionieri presenti, non molti in realtà e perlopiù ladruncoli di bassa lega o comunque persone che non le sembravano particolarmente pericolose. Ignorò i fischi ricevuti, consapevole del fatto che il suo vestiario fosse provocante ed allo stesso tempo che essendo in quel luogo rinchiusa la peggior feccia sunese, non poteva aspettarsi molto altro.
    Osservando gli ospiti la sua attenzione sarebbe stata ben presto catturata da un ragazzo in una cella, rantolante. Lo vide alzare una mano in cerca di aiuto, e riconobbe subito gli inconfondibili occhi bianchi appartenenti al clan suo cugino di sangue, davanti a lei vi era uno Hyuga. Si bloccò di colpo, osservando la cella ed i suoi abitanti, a prima vista era evidente come le 2 donne stessero torturando il suo compaesano: si prese qualche istante per [concentrarsi] così da capire al meglio chi vi fosse davanti a lei [Note]
    Percepite le energie dentro la cella capì che si trattava di persone a livelli decisamente inferiori al suo, e quando la biondina la guardo con la malriuscita intenzione di offenderla si limito ad osservarla di rimando con un ghigno di scherno senza degnarla di una reale risposta, con l'evidente intenzione di farla innervosire: sia a livello di chakra sia a livello umano la criminale non era che una piccola mosca arrogante e nei suoi confronti, e come tale andava trattata.
    [NDA: Se ho ben capito i prigionieri sono tutti da verdi in giù in questo livello, giusto?]

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    La sua reale attenzione e preoccupazione era invece era per lo Hyuga che stava implorando aiuto davanti a lei...quando lo sguardo tornò sul ragazzo l'Uchiha si fece cupa: perché un suo compaesano si trovava in una cella sunese? Era strano, estremamente strano almeno dal suo punto di vista che Suna, villaggio alleato di Konoha, potesse rinchiudere in cella un suo compaesano senza che Raizen ne fosse informato.
    Ed anche nel caso in cui lo fosse stato, era certa che l'Hokage non avrebbe permesso che un'abitante del villaggio, per quanto colpevole, venisse torturato in quel modo...se aveva ben capito la disposizione dei prigionieri della sabbia al primo livello in cui si vi erano i criminali più piccoli e meno pericolosi, come poi avevano confermato le sue doti sensitive, quindi immaginava si parlasse di ladri, piccoli truffatori o malviventi di questo tipo. In nessun modo il comportamento della donna era giustificato, a maggior ragione se la vittima era un abitante del suo villaggio: non poteva semplicemente far finta di nulla

    Ehi, voi si rivolse alle guardie Quest'uomo è un mio compaesano, un membro del clan Hyuga. Perché è rinchiuso qui dentro? E perché state permettendo a quella marmocchia ed alla sua amica di trattarlo in quel modo? L'Hokage né è informato?



    Nota: fermandomi qui, evito tutta la parte in cui incontro il primo torturatore per il momento, vediamo come si evolve!


  5. .

    La Maschera del dio del chaos

    2° Post



    Chakra. Da quando aveva sviluppato le sue capacità da sensitiva, l'Uchiha non aveva mai percepito così tanto chakra tutto condensato in una sola unica struttura: era completamente impossibile che lei da sola riuscisse a raggiungere quella torre senza farsi scoprire da nessuno, e temeva fosse anche impossibile farlo senza ingaggiare combattimento con nessuno. Tuttavia, la richiesta della missione era chiara e semplice, recuperare la maschera in cima a quella strana torre.

    L'idea di doverla scalare non le piaceva per niente, ma non si era mai tirata indietro da una missione e non avrebbe di certo cominciato ora. E vista la situazione, poteva essere una buona occasione per sfruttare i poteri della sua personale maschera: appoggiando la mano alla cinta slegò i fili che la tenevano legata, coprendosi poi il viso con il [Lupo] che essa raffigurava. Avrebbe attivato anche lo Sharingan, così che l'unica parte realmente riconoscibile del suo volto fossero le iridi cremisi, che sembravano quasi brillare nascoste sotto la maschera.

    Avrebbe infine iniziato a scalare la torre, preferendo la zona da cui sentiva provenire meno chakra possibile e quindi quella con presumibilmente meno problemi, utilizzando il chakra adesivo per scalarla agevolmente in verticale, così da avere le mani libere in caso di eventuali imprevisti.

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    Il delirio di onnipotenza dello shinobi sarebbe stato bruscamente interrotto da un bussare impetuoso, che non lasciò neppure tempo all'uomo di rispondere. Prima che potesse parlare, la porta si aprì di scatto, sbattendo con poca grazia sulla parete. Davanti all'uscio Senji avrebbe trovato un uomo dalla faccia truce, che lo guardò storto, come se davanti a lui vi fosse una zanzara fastidiosa.

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    We. Quindi sei tu quel fighetto che mi hanno detto di venire a chiamare? Hai troppo la faccia da bravo ragazzo per essere collegato ad Ame, lo sai? Troppo pulita

    Si sarebbe poi avvicinato, e lo shinobi avrebbe immediatamente sentito il pungente odore di fumo che lo accompagnava, mescolato a qualcos'altro non subito di facile individuazione, cannabis forse? Di qualsiasi cosa si trattasse, il tanfo era talmente forte da essere sgradevole anche per al più incallito fumatore.

    Allora donzella, mi hanno detto di chiamarti per portarti a fare qualche lavoretto. Se vuoi cominciare ad essere utile alla nostra causa comune, devi dimostrare di non essere solo un damerino tutto pulito, ma qualcosa di più

    Qualsiasi fosse la reazione di Senji, sempre se non avesse deciso di attaccarlo vista la poca simpatia dell'uomo, quest'ultimo si sarebbe poi girato facendogli cenno di seguirlo Puoi chiamarmi Nikolas. Questo ovviamente non è il mio reale nome, ma non lo rivelerei a uno come te manco sotto tortura, non prima di capire se dentro quel bel visino da femminuccia si nasconde un vero uomo degno di fiducia, non solo la fichetta che sembri i modi gentili non erano di certo il suo forte, anzi, era piuttosto certo che l'uomo volesse essere sgradevole di proposito, visto il sorriso sbeffeggiante che avrebbe notato lo shinobi quando "Nikolas" si voltò ad osservarlo.

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    Quel covo, che poi era solo uno dei tanti, era poco lontano dalla stessa torre che la kunoichi di Konoha stava tentando di scalare, ignara per il momento della presenza del kiriano. Si trattava di un palazzo distante appena poche centinaia di metri ed affacciandosi alla finestra era facile notare la strana situazione, cosa che l'uomo evidenziò mentre passeggiavano fra i corridoi del covo Chissà che cazzo sta succedendo là. Credo che ci sia un bel gruppo di imbecilli su quella torre in questo momento esclamò, coerente con l'atteggiamento che aveva avuto fino a quel momento Potremo usarlo come tiro a segno dopo, se sarai in grado di tenere in mano un'arma almeno. Cosa di cui non ho molta fiducia, con quelle manine tutte curate che ti ritrovi. Hai mai ucciso qualcuno, tesorino? La mia mamma fa più paura di te

    In che modo poteva reagire il giovane kiriano all'arroganza dell'uomo davanti a lui?

  6. .
    21 anni di gdr...
    Diavolo, se mi sento vecchia =_=
  7. .

    Il volto della malattia

    7° Post



    La loro strategia funzionò, ed i due riuscirono, momentaneamente, a fuggire. Era chiaro però come la cosa non avrebbe durato a lungo, soprattutto mantenendo le sembianze dell'anziano. No, ci staranno con il fiato sul collo infatti avrebbe per prima cosa sciolto la trasformazione di Suiboro, riprendendo le sue sembianze: era bella poter muovere nuovamente il proprio corpo, le era sembrato fosse passata una eternità da quando si erano fusi di nuovo, una sensazione che sperava di dover rivivere il più tardi possibile.

    Purtroppo però, per muoversi tentando di attirare il meno possibile l'attenzione avrebbero dovuto fare appello ancora alla particolare tecnica. Questa volta prenderò io il controllo della henge, ho più possibilità di schivare attacchi o fuggire nel caso in cui trovassimo di te, inoltre posso contare su qualche eventuale illusione se proprio dovesse farsi brutta la situazione. Ci camufferemo nella vecchia che abbiamo incontrato assieme alle guardie, così se dovessi parlare potrò camuffare meglio la voce, fai diventare il tuo costrutto un mantello che indosseremo, una sola figura attirerà meno l'attenzione di 3. Speriamo i kami ce la mandino buona... la situazione era tutt'altro che facile da gestire, ma in qualche modo dovevano provare ad eludere le ricerche, almeno il tempo necessario per cercare di ricongiungersi a Youshi e condividere le informazioni prese. [TA]

    Prima di muoversi la kunoichi si sarebbe presa qualche secondo in più per attivare anche le sue [doti da sensitiva], così da poter tener sotto controllo la zona e muoversi il più lontano possibile da ogni fonte di chakra nel villaggio.
    Completati i preparativi, il trio camuffato si sarebbe poi mosso nella maniera più furtiva possibile, sfruttando l'oscurità della notte ormai calata e cercando di muoversi il più possibile furtivamente, sfruttando tutte le sue abilità per tenere alta l'attenzione: inviò parte del chakra agli occhi, attivando lo sharingan così da poter essere pronta ad ogni evenienza e sfruttando la sua capacità di visione notturna per studiare la situazione al meglio. Se qualcuno si fosse avvicinato troppo, avrebbe disattivato lo sharingan così da sembrare solo la vecchia, ma dubitava che qualcuno riuscisse a notare il cremisi delle sue iridi nella notte se non a distanza estremamente ravvicinata. [Note]

    Se tutto fosse andato bene avrebbero raggiunto il pozzo, loro precedente punto di incontro: l'idea di raggiungere la moglie di Suiboro era stata momentaneamente scartata, era prioritario tentare di riunirsi a Youshi. Seguendo l'idea di Hideo incise il simbolo kiriano sul pozzo [Note]
    Non servirono realmente i sassi per accorgersi dell'avvicinarsi di Youshi, grazie alla sua percezione del chakra lo aveva già individuato ancora prima che arrivasse sul tetto. Mantenendosi il più possibile nascosta avrebbe raggiunto la sua posizione, riportando prima le parole di Hideo (nel caso in cui il genin avesse deciso di mantere attiva l'henge), per poi parlare a sua volta, sussurrando per farsi sentire il meno possibile Ottima idea abbattere la campana, quella genjutsu è davvero forte e non so quanto sarei riuscita ancora a tenerci libera da essa... avrebbe poi descritto alla perfezione tutte le informazioni raccolte nel tempi con le sue capacità sensitive.
    Rimase poi ad ascoltare il piano del kiriano, seguendolo poi quando questi li condusse verso la nuova zona e mantenendo comunque attive le sue capacità sensitive per tenere sempre il più possibile sotto controllo la situazione. Putroppo non possiedo un respiratore cominciò Il piano è buono, ma credo abbia una piccola falla che non hai considerato, essendo voi entrambi chunin della nebbia. Se non potranno vedermi, nel caso di nebbia o di fumo, non potrò usare molte delle mie illusioni, inoltre nemmeno io potrei vedere loro. Preferirei utilizzarli come diversivo, piuttosto che come reale strategia di combattimento, puoi usare solo il veleno che non richiede occultamento?
    Due di loro sono comunque a livelli di energia piuttosto bassi e dovrebbero essere facili da sistemare in breve tempo, il terzo è leggermente più alto ma non al nostro livello lo stesso, è il sacerdote a preoccuparmi maggiormente, per lui dovremo coordinarci bene
    le tornarono alla mente le sue precedenti missioni con Shin, Kato e Shunsui ed ai loro combattimenti coordinati, come fossero una danza.
    Credo inoltre che non ci stiano cercando in gruppo, ma separati per poter aumentare le possibilità di trovarci; se ho ben percepito gli unici reali combattenti che possono metterci in difficoltà in questo villaggio sono loro 4, quindi nel caso in cui qualcuno di loro ci trovasse la cosa migliore è attaccarlo subito e velocemente nella speranza che non dia l'allarme. Mantenendo attive le mie percezioni sensitive è difficile riescano a raggiungerci senza che io me ne accorga per tempo, anche se usassero un sigilli contenitivo li sentirei comunque avvicinarsi finché rimangono nel mio raggio di azione. Cominciamo anche ad avere le riserve di chakra che si abbassano, e di questo passo ci troveremo ad affrontarli con la metà delle energie quella era la cosa che in quel momento la preoccupava maggiormente, per muoversi il più possibile in incognito fino a quel momento tutti e 3 avevano usato una buona quantità di chakra.
    Se dovessimo ottenere utili informazioni qui, poi proporrei di cercare di infiltrarci in casa di qualcuno, liberarlo dall'illusione nella speranza di ottenere un possibile alleato che magari possa nasconderci fino a quando non si saranno calmate un po' le acque, così da recuperare anche qualche energia. In alternativa potremmo infilarci direttamente nel pozzo che aveva nominato Suiboro. Continuo a credere che sua moglie potrebbe essere un buon aiuto, se solo sapessimo qual' è la sua casa nulla le toglieva dalla testa l'idea che la donna potesse essere una pedina fondamentale per il raggiungimento del loro obiettivo. Credo inoltre non convenga rimanere chiusi qui più di 5-10 minuti, salvo non decidano proprio di ignorare questa casa, cosa che dubito: ho il timore al contrario che potrebbe essere uno dei primi edifici che controlleranno, se davvero qui dentro vi sono informazioni sensibili da proteggere. Siate pronti

    Se poi tutto fosse andato liscio ed il gruppo fosse riuscito ad entrare nella casa come da piano, avrebbe iniziato a cercare informazioni il più velocemente possibile, senza tuttavia ribaltare la stanza come da consiglio di Youshi. Se invece fossero stati trovati prima, si sarebbe preparata all'inevitabile combattimento.

    Chakra rimasto: 62 bassi


  8. .

    I Chikuma

    3° Post



    Continua da qui

    Il modo di fare dello shinobi sunese cambiò velocemente quando egli verificò la sincerità di Kairi, cosa di cui la kunoichi era abbastanza convinta sin dall'inizio: le sembrava di vedere nell'uomo il carattere della sua evocazione Daikami, burbero, fin troppo diretto ma estremamente protettivo nei confronti del suo branco e disponibile a collaborare con chi degno della sua fiducia.

    Rimase però stupita di come l'uomo accettò immediatamente la sua richiesta di aiuto, Suna doveva trovarsi in una situazione più delicata di quanto si aspettava. Shu e Shiniji avrebbero aspettato, d'altronde non era neppure certa che li avrebbe trovati.
    Capito il carattere dell'uomo non si perse in inutili discorsi, ed annuì seguendolo per le vie del villaggio, ascoltando in silenzio ciò che aveva da dire: c'erano in mezzo anche delicati questione di clan, clan che la kunoichi non conosceva molto a dirla tutta, avrebbe avuto modo in quella occasione. Certo il tipo di eventi che era successi erano piuttosto inquietanti.
    Si voltò di scatto quando sentì le esplosioni in lontananza, ma Yami non scossò di una virgola: lo osservò perplessa qualche istante studiando la sua reazione; se non era intenzionato a muoversi lui in difesa del villaggio, non era sicuramente lei a dover intervenire, inoltre sembrava che altri uomini se ne stesserò già occupando.
    Suna era in una situazione completamente diversa da quando era venuta in vista la scorsa volta Stando a quel che vedo e che mi hai raccontato, sembra che ci sia una guerra interna a Suna non da poco disse senza aspettarsi una reale risposta, mentre continuava a seguire lo shinobi.

    Quando poi quest'ultimo si fermò per farle la richiesta sbatte un paio di volte le palpebre, sorpresa, prendendo il lasciapassare Farò del mio meglio, ma se questo Eligor è scaltro quando dici non so quanto si farà raggirare. Che aspetto ha Eligor? Qualche consiglio su come poterlo approcciare al meglio, senza il rischio che si alteri? dalla descrizione fatta da Yami, sembrava una persona abbastanza irruenta.
    Ricevute le eventuali risposte avrebbe poi salutato lo shinobi, fissando con rendez-vouz il palazzo del vento di cui si fece dare indicazioni, e si diresse verso le prigioni di Suna.

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    Le prigioni di Suna erano tutt'altro che accoglienti. Non che una prigione dovesse esserlo, ma quelle della sabbia erano più simile a gabbie per animali feroci, che per umani colpevoli: immaginava che lo stato psicologico di chiunque fosse rinchiuso dentro di esse fosse tutt'altro che buono, lei avrebbe rischiato di impazzire lì dentro, e questo avrebbe reso più complicato ottenere informazioni.
    Rigirò il lasciapassare fra le mani, sperando che non vi fossero troppi intoppi, almeno iniziali...non era sicura di aver fatto la miglior scelta nell'accettare un incarico di quel tipo, ma visti i rapporti tesi che vi erano in accademia ultimamente, in particolare nei confronti di Kiri e di parte di Oto, riteneva fosse saggio cercare di rafforzare almeno i rapporti con Suna e questo poteva essere un buon modo per farlo.

    Non avrebbe attuato nessuna particolare strategia per entrare, o alcun travestimento, temeva che oltre a non aiutare, avrebbe rischiato di peggiorare la situazione: d'altronde le sarebbe servito quasi sicuramente lo sharingan, e sarebbe stato chiaro a chiunque che si trattava di una kunoichi di Konoha.
    Sfruttando però l'indizio di Yami sul debole del primo torturatore, avrebbe aggiustato il suo vestito e la sua scollatura, in modo tale che il seno fosse ben visibile: crescendo aveva capito che la timidezza e la pudicizia non servivano a nulla, soprattutto nel suo mestiere. Se il suo aspetto poteva aiutarla, perché non sfruttarlo in certe occasioni?

    Una volta raggiunto l'ingresso avrebbe mostrato il lasciapassare: non sapeva se ad accoglierla sarebbe stato lo stesso primo torturatore o meno, ma si sarebbe comunque presentata. Yami non le aveva detto di mantenere il riserbo sullo scopo della sua visita, quindi non mentì o omise alcuna motivazione Sono Kairi Uchiha, chunin di Konoha, sono in visita alle prigioni di Suna a nome di Yami Sukehiro Chikuma, dei Sand Scorpions. Mi ha chiesto di interrogare Eligor Chikuma al suo posto. Come posso raggiungerlo? spiegò semplicemente, rimanendo in attesa di una risposta.
    Quel posto le piaceva poco, pochissimo, e si era portata una buona scorta di acqua che era sicura le sarebbe servita visto il gran caldo, e anche un po' di cibo. Aveva idea che non sarebbe stato per nulla facile ottenere le informazioni che il Sand Scorpion cercava, ma avrebbe fatto del suo meglio per ottenerle.


  9. .

    Infiltrazione

    4° Post



    La loro fuga andò a buon fine, le illusioni del kiriano e la velocità del suo lupo permisero ai 3 di fuggire. Probabilmente ora all'avamposto però sarebbero stati più all'erta, sicuramente le vedette avrebbero avvisato le guardie di una possibile infiltrazione: dovevano muoversi con cautela, e durante il viaggio espose il suo pensiero ai due, convinta che la pensassero come lei.

    Arrivarono infine al villaggio, evitando i due che incontrarono sulla loro strada: l'idea di entrambi era quella di mantenere più energia possibile per l'intrusione al villaggio, ed evitare di allertare altri durante il loro cammino. Daikami rimase con loro, un utile alleato che avrebbe potuto sfruttare le sue doti da cacciatore per aiutare il trio.
    Lasciò che Etsuko studiasse la situazione grazie alle sue doti percettive, aiutandolo in caso di necessità ed utilizzando il tempo necessario per mappare tutto il villaggio: i 3 scoprirono in questo modo quante persone fossero presenti in esso, ed i loro livelli di energia. A colpire la kunoichi fu l'ammassamento di 30 persone, tutte di bassa energia e vitalità, rinchiuse dentro l'edificio più vicino al ponte.
    Un tale ammassamento è strano...non vorrei si trattasse di civili, gli abitanti del villaggio, rinchiusi dentro dai cremisi. Se fossero davvero tali, non possiamo né lasciarli lì, né coinvolgerli nell'esplosione... non sapeva cosa pensassero gli altri 2 a riguardo, in particolare la preoccupava l'opinione del kiriano (i kiriani che aveva conosciuto fino ad allora non erano mai stati troppo avvezzi alla pietà), ma non era intenzionata a lasciare che così tanti innocenti morissero, se la sua ipotesi era giusta. Attese comunque di sentire il parere dei suoi compagni.

    La prima cosa da sistemare era la guardia all'ingresso, che non sembrava essere molto pericolosa a giudicare dalle loro percezioni. Si girò ad osservare Etsuko Considerati i suoi livelli di energia dovrei riuscire a sistemarla in poco tempo, ma dobbiamo evitare che dia l'allarme prima che io arrivi a lui. Riesci a fornirmi copertura con una delle tue illusioni, così che io riesca ad avvicinarmi in maniera meno visibile possibile? mentre lo osservava avrebbe attivato lo [Sharingan], segno di come si stesse preparando all'azione.
    Rivolse poi lo sguardo verso Daikami, che nel frattempo aveva assunto forma [umana] Una volta sistemata la guardia, vorrei chiederti di indagare l'edificio contenente le 30 persone, facendomi un report delle eventuali uscite ed entrate, finestre, porte, qualsiasi via di fuga possibilmente sul retro che possa permettere ai presenti di scappare senza essere notati. Se riuscissi a trovare una finestra per osservare se sembrano essere proprio civili o meno...eventuali anziani, bambini dovrebbero confermare la cosa, ma temo di non sbagliarmi... si fermò un secondo, riordinando i pensieri prima di continuare: l'infiltrazione non era semplice, ma neppure impossibile, dovevano però assolutamente evitare di allertare tutte le guardie o non avrebbero avuto le forze necessarie per affrontarle tutte assieme Ryugi, forse è meglio che entrati nel villaggio momentaneamente tu rimanga con Daikami nel capannone dei presunti prigionieri, mentre io e Etsuko ci occuperemo delle prime guardie nell'edificio che dovrebbe contenere le vettovaglie, con il punto verde, è il più vicino al nostro punto di arrivo e forse anche il più nascosto. Certo che ingaggiare potrebbe farci scoprire, ma temo sia inevitabile non affrontare nessuno, anche se le nostre illusioni assieme possono aiutare. Daikami ha modo di comunicare con me in codice così che possa capirlo solo io, se rimarrete nel mio campo visivo potrò in generale comunicare con uno di voi grazie a questo, lo useremo in caso di necessità creò un piccolo [filo di chakra] fra lei e la genin, che però fece subito scomparire ...avrei anche un sigillo che potrebbe farci comunicare a grande distanza, ma nel caso di combattimento perderei il contatto. Etsuko, le tue abilità illusorie o kiriane saranno fondamentali, ho conosciuto degli shinobi del tuo villaggio in grado di creare una nube di nebbia molto utile tempo fa, sei in grado anche tu di farlo?

    Ascoltate le idee degli altri, se la sua strategia fosse stata condivisa e ricevuto il via libera di Etsuko il trio si sarebbe infine mosso...avrebbe lasciato che l'Akuma con le sue ottime abilità illusorie nascondesse i loro movimenti nei 200 metri che li separavano dal ponte e, raggiunta la giusta distanza, avrebbe sfruttato una tecnica semplice ma efficace per attaccare l'uomo di guardia: sperava che i movimenti veloci e improvvisi le permettessero di avvicinarsi senza farsi notare finché non fosse stato troppo tardi per la povera guardia [TA].
    Se la sua azione avesse avuto successo, sarebbe ricomparsa alle spalle della guardia, katana sguainata nella mano destra, ed avrebbe cercato di finirla con un taglio secco alla giugulare: non vi era spazio per la pietà nei confronti degli avversari in quella missione [SA III]

    Se tutto fosse andato a buon fine e senza intoppi la kunoichi avrebbe chiesto aiuto a Daikami o Etsuko per spostare il corpo sotto il ponte, in maniera tale che non potesse risultare subito visibile a chi fosse passato di lì per caso. Certo, prima o poi l'avrebbero scoperto ma sperava che questo desse tempo a loro di muoversi. Si sarebbe poi diretta assieme agli altri verso il magazzino contenente le 30 persone, cercando di mantenersi il più nascosta possibile [Furtività 3]
    Una volta arrivata al magazzino si sarebbero nascosti così da osservare la situazione: voleva capire come fossero piazzate le guardie davanti ai due edifici per elaborare la migliore strategia per eliminarle, o aggirarle. [Nota]

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  10. .

    Una "calda" accoglienza

    2° Post



    Non percepì nessuno di troppo pericoloso dalla folla, per la maggior parte si trattava di normali abitanti del villaggio, in mezzo ai quali spiccava l'energia di qualcuno più allenato, forse un dei genin. Se anche fosse scoppiata una rivolta in quel preciso istante, era convinta che sarebbe riuscita a gestirla, o perlomeno a uscirne senza troppi danni.

    Quando si concentrò sull'uomo annoiato che cercava di mantenere calma la folla, la kunoichi fece appena in tempo a vedere un suo movimento; pochi istanti dopo percepì chiaramente la sua energia alle sue spalle. Quanto diamine si era mosso veloce?? Si immobilizzò, se nemmeno lei con le sue capacità era riuscito a percepirlo era chiaro come lo shinobi fosse al di sopra delle sue capacità. Tuttavia aveva già visto quella tecnica in passato, Shin l'aveva usata diverse volte durante i loro allenamenti quando erano genin, anche se la velocità del sunese era completamente su un altro livello.

    Girò leggermente il viso per osservare l'uomo, decisamente più alto di lei, ma rimase calma: non era lì per fare danni, ed era abbastanza sicura che un ninja di Suna, con cui Konoha aveva ancora buoni rapporti, non intendesse freddarla in mezzo a tutta quella folla, praticamente al centro de villaggio. Tuttavia, non poteva esserne certa al 100%, quindi rimase in guardia, pronta ad ogni possibilità mentre ascoltava le parole dell'uomo, che a quanto pare era già a conoscenza di ogni singola cosa che la kunoichi aveva dichiarato alle mura.

    Eviterò inutili presentazioni, dal momento che sai già ogni cosa che ho dichiarato alle mura appena entrata iniziò, girandosi poi verso l'uomo per evitare di dargli le spalle: per quanto fosse piuttosto convinta che non avesse intenzione di ingaggiare battaglia, o avrebbe già avuto modo di farlo, non voleva nemmeno concedere all'uomo le spalle. Mentalmente ringraziò la sua lungimiranza, per un fugace momento aveva pensato di utilizzare lo sharingan per scrutare la folla, idea che aveva poi abbandonato per non risultare troppo minacciosa agli occhi di un esterno: non voleva immaginare come avrebbe reagito il sunese se l'avesse vista con la sua kekkai attiva.

    E' un piacere, Yami Sukehiro Chikuma dei Sand Scorpion. Non ho intenzioni malevole, e temo che il tuo atteggiamento stia preoccupando ancora di più la folla attorno a noi continuò con fare tranquillo, osservando serena l'uomo in volto senza intenzioni minacciose mentre la folla attorno a loro si allargava Sai che non ho intenzioni accademiche, il preciso motivo della mia visita è puramente personale: ho due buoni amici a Suna, Shu Akasune e Shinichi Kyurogane, in particolare non vedo quest'ultimo da più di 4 anni. Sono venuta a trovarli, e passando di qua ho notato l'affollamento ed in seguito la scritta, che attirerebbe gli occhi di chiunque passasse di qui disse, facendo un cenno alla casa che in quel momento si trovava alle sue spalle.

    Niente di più. Mi dispiace aver creato sospetti, ho sondato la folla per puro istinto, è strano vedere un assemblamento simile in un villaggio di shinobi e stavo valutando eventuali pericoli, mentre cercavo di capire l'accaduto. Sarebbe alquanto stupido per me venire a cercar rogna a Suna, villaggio alleato, in questo modo così palese, no? concluse, fissando l'uomo serena in attesa di una risposta. Per quanto egli fosse veloce, era piuttosto certa che grazie ai suoi innati riflessi sarebbe riuscita ad evitare un suo eventuale attacco se quest'ultimo avesse deciso di farlo, o comunque di uscirne con pochi danni. Inoltre, per quanto egli fosse minaccioso, dubitava avesse davvero intenzione di ingaggiare un combattimento in pieno villaggio con una kunoichi di un villaggio alleato che non era venuta a fare nulla di male, avrebbe creato un incidente diplomatico non da poco.

    A Suna è tutto tranquillo, o può servire l'aiuto di un'alleata? concluse, aspettando una reazione da parte dello shinobi davanti a lei, nella speranza che la sua sincerità non fosse fraintesa.


  11. .

    Retaggio di sangue

    7° Post



    La sua strategia sembrava aver funzionato, Kādomēkā o chiunque fosse davanti a lei sembrava aver creduto alla sua recita. Tuttavia la riposta che arrivò sembrava sempre quella che avrebbe dato un esaltato preso da un delirio di onnipotenza, che qualcosa di sensato.
    Nonostante il viso dispiaciuto e le parole pronunciate, nulla cambiò per l'Uchiha: era ancora intrappolata all'interno del fuunjutsu e le orbite le facevano più male che mai, quasi fossero sul punto di scoppiare.

    Il "giovane" nobile cadde goffamente in avanti e vedendo una scena simile in una situazione diversa, se davvero quest'ultimo fosse stato chi credeva anche solo 24 ore prima, difficilmente avrebbe trattenuto una risata. Rimase invece solamente delusa nel vedere che non cambio nulla per lei, oltre alla piccola soddisfazione che ebbe nel vedere la faccia di quel traditore pezzente sbattere contro il pavimento senza che lui provasse ad attutire la caduta, dettaglio che non sarebbe sfuggito a nessuno, soprattutto ad una combatteste esperta e attenta nei dettagli come era lei: le ombre che riportarono l'uomo in piedi erano inconfondibili per una abitante di Konoha, si trattava della tecnica del clan dei Nara. Che davanti a lei vi fosse un nukenin del villaggio? Questo poteva spiegare almeno in parte come facesse a conoscere così tante cose della sua abilità innata.

    Un brivido poi le percorse la schiena quando lui le ribadì di fidarsi e quando le disse che avrebbe cancellato le tomoe per crearne una versione più pura...era sempre più convinta di trovarsi davanti a un pazzo delirante, ma a sua volta il dolore che provava sempre più acuto cominciava a farle perdere lucidità, per un breve e folle istante il pensiero di strapparsi le iridi per placare il dolore le passò per la mente, subito ricacciato indietro da razionalità ed orgoglio: lo sharingan era una delle cose a cui teneva di più di lei stessa, forse la cosa a cui teneva in assoluto di più, senza non era lei, non era "Kairi", ed era quello il reale dilemma che la attanagliava in quel momento.


    AAAARGHHH!!!



    Un urlo di dolore uscì in maniera incontrollato dalla gola della ragazza, mentre le fitte diventavano sempre più insopportabili e una terrificante certezza si faceva sempre più strada nella mente della kunoichi: se non avesse ceduto al suo corpo che la stava implorando in ogni modo di attivare lo sharingan, avrebbe perso l'uso degli occhi. E per lei, era peggio che la morte stessa.
    Sentiva ancora Kādomēkā in lontananza parlare, ma non lo stava più realmente ascoltando presa com'era dal dolore e dai pensieri che le vorticavano in testa.
    Non posso perdere lo sharingan...non posso...Disse a voce alta quello che credeva di aver solo pensato, segno di come il dolore e la paura le stessero pian piano facendo perdere il controllo della situazione e la scelta, l'unica possibile, si faceva strada nella sua stessa anima: doveva rispondere al richiamo, attivare lo sharingan per non rischiare di perderlo per sempre. Kami, vi prego, se esistete davvero, se mi state osservando, fate che questa sia la scelta giusta. esclamò alzando il viso al cielo, mentre lasciava che il suo chakra ed i suoi geni rispondessero al richiamo primordiale indotto dal rituale, smettendo di bloccare il chakra e lasciando che fluisse nelle sue iridi, che si tinsero infine di cremisi.

    I secondi sembravano anni in quella situazione e non aveva idea di quello che le sarebbe successo adesso, aveva solo due certezze: non voleva perdere il suo retaggio di sangue, e voleva infilare un kunai nel cuore di Kādomēkā per punirlo di ciò che le stava facendo vivere.


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    La scelta di Minoru, intanto, si rivelò l'unica scelta giusta da fare in quella situazione: il flagello trasformato nell'affascinante donna lo prese su come un bambolotto, portandolo con sé sul tetto e salvandogli la vita, almeno per ora.
    Quello che venne a seguire fu paragonabile solo ad una catastrofe naturale, tanto fu l'impatto sul povero villaggio, che scomparve in poche manciate di minuti davanti agli occhi degli ormai unici due esseri in vita in tutta Fuyu No. Quando Otsune Mikawa si voltò per osservare il nobile quest'ultimo aveva assunto un colorito bianco-verdognolo, mentre gocce di sudore freddo scendevano incontrollate dal suo viso: il respiro accellerato ed il tremore che scuotevano tutto il suo corpo erano un segno inequivocabile di come l'uomo davanti a lei fosse totalmente terrorizzato: nessuno, nemmeno il più preparato dei guerrieri del paese del ferro, avrebbe mai potuto immaginare che qualcuno possedesse un tale potere di devastazione. Aveva davanti un essere umano, o un akuma salito dagli inferi?

    Tuttavia, Minoru Tatsuishi era anche un uomo di 65 anni che ne aveva viste tante, davvero tante, e controllando respiro e dignità nel giro di un minuto riprese controllo del suo corpo e del suo spirito, seppure il colore della sua carnagione e i tremori che scuotevano il suo corpo lasciavano intendere come non fosse per nulla tranquillo, la sua voce e la sua espressione erano quelle di chi aveva ripreso controllo della situazione.
    Possiamo fare questo accordo. Ma in cambio, mi aspetto che tutta la mia famiglia, tutti i Tatuishi vengano protetti da lei avrebbe osservato dritto negli occhi la donna con fare deciso seppur consapevole che lei avrebbe potuto ucciderlo per puro capriccio, ma abituato ad anni di contrattazione. Se era arrivato fino a quel punto, lo aveva fatto perché sapeva giocare le sue carte nel migliore dei modi, almeno fino a quel momento Conosco questo paese meglio di chiunque potrà incontrare sulla sua strada, ed ho agganci in ogni angolo. Se la mia famiglia verrà protetta, potrò guidarvi in questa conquista. Solo uno sciocco potrebbe pensare di mettersi contro chi possiede una tale forza distruttiva, ma il potere non sta solo nella forza bruta, sta anche nella conoscenza, negli agganci e credo che lei lo abbia capito in maniera estremamente chiara, o non mi avrebbe salvato. Limitandovi alla sola distruzione, non verrete mai a conoscenza di tutti i segreti che nasconde questo paese continuò Quindi accetto la vostra proprosta. Collaborerò, diventerò parte integrante della nuova amministrazione che creerete. Ho una dimora a circa 30 km da qui, abbastanza grande da accogliere anche un centinaio di persone se avete qualcuno al vostro seguito, lì potremo riposarci, rifocillarci ed iniziare assieme il progetto di ricostruzione del paese del ferro
    L'uomo amava la sua patria, chi poteva non farlo quando per oltre 6 decenni vi aveva vissuto? Eppure, il potere che aveva visto pochi minuti fa andava oltre a qualsiasi forza che avesse mai visto, ed era chiaro come l'unica scelta possibile fosse quella di allearsi con la Otsune ed essere parte integrante del nuovo paese del ferro che ella avrebbe costruito.

  12. .

    In visita a Suna

    1° Post



    Credeva di ricordare meglio Suna, ma ogni volta che tornava nel villaggio del paese del vento rimaneva stupita di quanto la sua memoria fosse fallace: la quasi totale assenza di alberi, esclusa qualche pianta grassa prevalentemente in qualche giardino privato, il vento quasi incessante ed il caldo anomalo in quel periodo dell'anno la mettevano sempre un po' a disagio.
    In realtà si ultimamente si era accorta di essere a disagio sostanzialmente in ogni luogo che non fosse Konoha. Quel viaggio era spinto principalmente da un motivo, dopo che Shu l'aveva raggiunta a Konoha, aveva pensato di fargli una sorpresa e di venirlo a trovare a sua volta: inoltre voleva cogliere l'occasione per salutare anche Shinichi, che non vedeva ormai da anni. Pian piano stava cercando di ritrovare tutti i vecchi compagni che sapeva essere ancora vivi, o perlomeno sperava Shinichi lo fosse, per ora non aveva avuto notizie che facessero pensare a un suo decesso, o ad una sua fuga, come era successo a Yato o Shin.

    Tuttavia mentre camminava per il villaggio la sua attenzione fu catturata da altro evento: un gruppo di gente era ferma davanti a un casa, ed alzando gli occhi la kunoichi notò poi anche la scritta che aveva evidentemente attirato tutti quei visitatori.
    Chiunque l'aveva scritta, doveva essere molto, molto arrabbiato. Non sapeva in realtà granché sul monocoda, solo che era custodito da Suna ma al momento senza utilizzatore, o se vi era un jinchuuriki il villaggio lo aveva tenuto nascosto fino a quel momento.
    Rimase immobile ad osservare la scena qualche minuto, cercando di capire la situazione: un uomo, con aria evidentemente scocciata, stava cercando di tenere sotto controllo il capannello di persone che si era creato davanti al posto. Istintivamente iniziò a monitorare la situazione sfruttando le sue doti di sensitiva per fare una veloce valutazione [Nota], se qualcuno avesse voluto combinare qualcosa sfruttare il gruppo di persone sarebbe stato l'ideale.

    Decise di rimanere a guardare, tuttavia voleva capirci qualcosa in più. Dopo una rapida occhiata si sarebbe poi avvicinata, se l'avesse trovata, a una persona relativamente innocua: avrebbe cercato qualcuno con un quantitativo di chakra quasi nullo, e possibilmente una ragazza sua coetanea [Note], chiedendole poi colloquio con un sorriso Chiedo scusa, sono in visita da Konoha e quella scritta non è qualcosa che si vede tutti i giorni. Chi abita in quella casa? Era già successo prima? considerata la faccia del chunin dubitava egli avrebbe risposto alle sue domande, era più facile seguire quella strada. Conosceva Shaina di fama, in accademia aveva sentito parlare diverse volte di lei, ma non sapeva ancora che quella fosse proprio la sua casa.

  13. .

    Mastri Falegnami

    6° Post



    Kairi rimase perlopiù in silenzio in un angolo, in attesa che Shu e l'artigiano effettuassero la compravendita. Osservava curiosa i vari orologi, sicura di come però lei al posto del falegname sarebbe impazzita velocemente con quel incessante ticchettare.

    Un sorriso enorme si dipinse sul viso dell'anziano quando lo shinobi definì perfetto il pezzo di Arbalesto Senza dubbio sei un intenditore! ascoltò poi le parole riguardanti la marionetta, annuendo entusiasta Vero, verissimo!! Vedrai che grazie a questo legno otterrai i risultati migliori che potrai sperare, non rimarrai deluso. Se poi dovessi tornare a Konoha, ti prego di passare da me per mostrarmi il tuo lavoro. Amo scambiare idee e opinioni con altri artigiani del legno, e sono certo tu abbia ottime capacità poi si fermò ad osservare l'orologio con il buffo gufo Esatto, proprio così. Sto anche cominciando a sperimentare modelli che indichino anche i secondi, ma finché non saranno perfetti non li esporrò. Sono maniacale nei dettagli, non posso permettere che esca un prodotto non ancora funzionante, o con dei problemi. Te lo impacchetto subito! prese l'orologio a cucù dal muro e lo sigillò dentro una piccola pergamena, così che non si rovinasse durante il viaggio. Se Shu avesse acconsentito, nella stessa pergamena avrebbe poi sigillato anche il pezzo di legno di Arbalesto.

    Una volta ricevuti i ryo e conclusa la trattativa avrebbe salutato entrambi gli shinobi con lo stesso enorme sorriso di poco prima quando questi si fossero diretti verso l'uscita E' stato un piacere conoscervi, in particolare te giovanotto. Non sono molti i ragazzi della tua età che si avvicinano all'artigianato del legno, spero che coltiverai questa passione anche andando avanti negli anni, sono certo tu abbia un futuro roseo a riguardo. Spero di rivederti! esclamò, richiudendo poi la porta e rimettendosi al lavorare in qualsiasi progetto gli passasse per la testa

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    Quando Shu si congedo, la kunoichi rispose con un sorriso E' stato un piacere anche per me rivederti. Spero non passeranno altri anni prima di poterci incontrare nuovamente. Quando tornerò a Suna, passero sicuramente da te lo avrebbe poi osservato allontanarsi e solo quando lo shinobi di Suna fosse scomparso dietro all'angolo della via si sarebbe poi a sua volta diretta verso casa, dove la aspettava un dolce fine pomeriggio di riposo



  14. .

    Una maschera da studiare

    8° Post



    Annuì ascoltando la proposta di Raizen, ora un po' più calma di prima, mentre una domanda le passava nella mente Ok, un po' di allenamento con i nuovi potrebbe essermi di aiuto. Manterrò anche il mio ruolo di guardiana? l'hokage non aveva specificato nulla a riguardo, ma immaginava che il suo ruolo di sensei fosse un extra a quello da guardiana. Per quanto riguardava le squadre speciali, aveva momentaneamente accantonato l'idea, prima voleva ritrovare stabilità mentale ed emotiva.

    Osservò poi la maschera, che teneva per il momento al sicuro nella borsa, preferendo non metterla sempre in bella vista a tutti. A dirla tutta durante quegli anni non l'aveva praticamente mai utilizzata realmente, anche se spesso si era fermata ad osservarla quando le veniva nostalgia del villaggio Comincerò a studiarla, effettivamente non l'ho mai realmente utilizzata e devo capire ancora appieno i suoi poteri si era sempre sentita affine a quella maschera, complice forse il lupo che raffigurava, ma pesa come era da altri pensieri non aveva mai indagato troppo su di essa.

    Quando poi Raizen li concedo annuì Grazie. Ho decisamente bisogno di riposare, e di tornare a casa mia. E di una doccia, lunga e bollente accennò un sorriso, per poi rivolgersi anche a Youkai Grazie ancora per avermi riportata a casa. Non sai quanto ne avessi bisogno passò poi lo sguardo su entrambi, facendo un lieve inchino in segno di congedo Se avrete bisogno di me, sapete dove trovarmi. E non preoccuparti Raizen, non credo ripartirò molto presto non aveva la minima intenzione di lasciare il villaggio presto, stanca come era.

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    Genjutsu e Contromosse

    6° Post



    Era sempre più chiaro, dopo aver studiato la donna, come praticamente tutte le persone del villaggio fossero condizionate, perlomeno quelle deliranti come la vecchia che avevano incontrato. Questo da una parte era una consolazione, significava quindi che non erano completamente folli ma solo manovrati, dall'altra era inquietante sapere come il sacerdote ed il suo seguito fossero riusciti a soggiogare un intero villaggio grazie al suono di una semplice campana....
    Non era Izanagi il dio rappresentato dalle statue, e la kunoichi rimase stupita dalla cosa: tutti gli indizi raccolti fino a quel momento l'aveva portata lì, spero che questo non andasse a inficiare la loro copertura. Tenne ben a mente quello che dissero le due guardie sulla moglie del vecchio in cui era trasformata, un particolare che poteva esserle utile. Che si infilasse nei pozzi, utilizzando il passaggio di cui aveva parlato suo marito sotto l'albero?

    Trasformata in Suiboro assieme al genin ed avendo dato a lui il controllo dell'henge, Kairi poteva fare poco più che essere una mera spettatrice di quello che stava accadendo. La cosa non la faceva stare tranquilla, non si sentiva libera di agire come voleva ed affidarsi alle mani di uno shinobi semi-sconosciuto non l'aiutava, ma il presupposto di quella missione era la fiducia nei proprio compagni e benché il chunin della nebbia non la pensasse così, lei era ben consapevole che senza fiducia avrebbero fallito.
    Rimase quindi semplicemente ad osservare, studiando gli avversari e riferendo via via mentalmente a Hideo tutte le informazioni acquisite, così che anche lui potesse essere consapevole di chi avevano davanti: il primo esaminato non sembrava troppo pericoloso, anche se la sua aurea aveva un che di inquietante...anche il secondo possedeva un chakra inferiore al suo, ma a livello di tecniche sembrava decisamente più potente di lei. Anche la terza figura esaminata aveva un'energia paragonabile a quella del genin con cui condivideva l'henge: se fossero stati assieme a Youshi, avrebbero potuto occuparsi del trio in maniera abbastanza semplice, ma in 2 erano decisamente in una situazione di svantaggio.

    I giochi poi cambiarono ancora di più quando entrò quello che immaginò essere il sacerdote, che aveva un chakra potente quanto il suo. No, non potevano decisamente affrontarli in quel momento, 2 contro 4 come erano.
    Anche Youshi però nel frattempo stava facendo la sua parte, come provarono le campane che rovinarono a terra poco dopo aver iniziato a suonare: poteva quasi metterci la mano sul fuoco che fosse merito del kiriano esperto in furtività. Nel frattempo però il genjutsu aveva iniziato a fare effetto e quando Hideo gli domandò mentalmente del rilascio confermò il tutto Si, me ne occupo io. Mi richiederà parecchio chakra, ma posso gestirlo. Lascio a te il resto. Visto anche il livello di energia del sacerdote, al momento non abbiamo le forze per combatterli, dobbiamo trovare una strategia di uscita
    Concentrandosi avrebbe quindi rilasciato il chakra necessario per dissolvere l'effetto su entrambi, essendo in quel momento loro corpo fuso in una sola entità. [Rilascio]

    Non poteva fare molto altro se non affidarsi a Hideo, che decise di allontanarsi il prima possibile.
    Se la sua strategia fosse andata a buon fine avrebbe poi continuato a parlare mentalmente al compagno Dammi qualche istante, ho bisogno di riprendere fiato per potermi trasformare di nuovo. Manteniamo la copertura di Suiboru ancora qualche minuto, mentre ragioniamo sul daffarsi. Sono convinta che sia stato Youshi a fare cadere le campane e questo ci ha dato un grosso vantaggio, ma il nostro rendez-vouz è saltato quando il piano di infiltrazione non è andato come speravamo. Potresti fingerti spaventato e farti accompagnare da qualcuno a casa, e nel frattempo potresti usare il tuo mondo come esca facendolo scappare via, così da attirare un po' di attenzioni. Quanto si può allontanare da te? stava velocemente pensando a come fosse meglio muoversi, non avevano molto tempo Una volta raggiunta la casa di Suiboro ed eventualmente liberata anche sua moglie, potremo agire con più tranquillità. La questione dei respiratori ha fatto pensare qualcosa anche a te, giusto? Probabilmente sua moglie è fuori dall'influsso dell'illusione per qualche motivo, è riuscita a tenere fuori anche Suiboro e sta cercando un modo per liberare il villaggio. Forse è stata lei stessa a chiedere aiuto all'accademia a questo punto. Il vero problema è ricongiungerci con Youshi, non so come rintracciarlo, se avesse lasciato che gli prendessi qualche capello con i miei lupi potevo avere qualche possibilità, ma così... imprecò fra sé e sé, prova inequivocabile secondo lei di come la mancanza di fiducia fra compagni fosse solo uno svantaggio in missione. So solo che dobbiamo muoverci in fretta, altrimenti ci saranno presto alle costole, i nostri movimenti come Suiboro cominciano a diventare sospetti sapeva che la copertura non poteva durare ancora molto, ma avrebbero dovuto resistere ancora un po'. [Nota per il QM]

    Se invece la fuga per qualche motivo non fosse andata a buon fine e l'uomo li avesse raggiunti, avrebbe aspettato l'evolversi della situazione per decidere come fosse meglio agire.

    Chakra rimasto: 65 bassi

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