Posts written by Shiltar Kaguya

  1. .

    Le Lusinghe del Lupo

    Le lezioni della Sensei



    Qualcuno di più forte di Yuki-dono e più giovane di me? Possibile?, si chiese Ryugi, sorpresa dall'ultimo commento della "ronin", come probabilmente anche il suo sguardo poteva far capire.

    Quando le spiegazioni di Yuki finirono, toccò di nuovo alla nostra giovane Nekki attaccare e, combinando le arti marziali del suo clan con l'uso di alcuni equipaggiamenti, riuscì a fare qualcosa che prima non era stato possibile: mettere in leggera difficoltà la "ronin", ricevendone persino dei complimenti!
    Peccato che poi fu il momento della più esperta kunoichi per attaccare e lo fece usando dei cloni!

    Ryugi sarebbe rimasta in attesa, mentre la mano destra tornava ad impugnare il Tessen, quando li vide apparire.
    Cercò, persino, di seguire con lo sguardo i movimenti delle due "Yuki" più esterne, ma erano ben più veloci dei suoi riflessi, così, quando partirono all'attacco da posizioni differenti, la Nekki non poté fare molto di più che portarsi verso quella al suo fianco, la più facile da tenere sotto controllo e cercare di ridurre i danni.
    Aprì velocemente il ventaglio a difesa del petto, irrigidendo i muscoli al qual tempo, mentre una vampa si gonfia dietro di lei, cercando di contenere l'altro attacco: ne uscì comunque con dei lividi, ma dignitosamente contenuti. [SD1 & ST1]

    Concentrata nel difendersi dai due cloni, la kunoichi, però, non vide nemmeno l'ultima Yuki, l'originale, finché non fu troppo tardi, così non poté fare molto di più che un azzardo: portando un'elevata quantità di chakra alle gambe, cercò di allontanarsi dall'attacco in arrivo, subendone comunque l'onda d'urto che la spinse ulteriormente indietro con qualche significativo livido e le gambe momentaneamente immobilizzate. [SD 2]

    Cadde seduta la giovane Nekki, dolorante, tenendosi il petto con la mano destra e massaggiandosi una gamba con la sinistra: Mmmmmmmm, piccola pausa, stavolta anche per tastarsi l'addome dolorante, Mi ha suuuuuuuuu...surclaclaclacla..., ulteriore pausa, Ha vinto, sensei., ammise con rammarico, non tanto per l'esito dello scontro, quanto per la consapevolezza del baratro che già l'altra aveva citato.

    Ryugi avrebbe accettato ogni osservazione dall'altra, aspettandosi anche delle aperte critiche, come quelle sui suoi primi errori nell'iniziale fase di attacco, e ne avrebbe approfittato, eventualmente, per riprendere fiato ed acquisire nuovi consigli, prima di continuare quella sessione di allenamento.

    Alla fine di quella faticosa nottata, prima di riposarsi, le due kunoichi avrebbero parlato di strategie d'azione, su come comportarsi, tanto a Zutei, quanto al torneo indetto dal nukenin di Suna.

    [Il giorno dopo - Zutei]

    La nostra giovane Nekki non avrebbe avuto obiezioni a dividersi dalla sensei e lasciare che questa la precedesse nella cittadina ed alla locanda incriminata.

    Così, il Fiore Lupo, assieme al suo fidato "Maestro", avrebbe raggiunto "Carne e Sabbia" e lì, sfruttando le "abilità" ottenute dai Cuori (ironicamente, dato chi era il suo bersaglio) e migliorate con l'esperienza come Matrona della Lacrima, Yuki avrebbe catturato l'attenzione di uno dei due baristi, che non si fece ripetere due volte la proposta di seguire la giovane avvenente viandante assieme al facchino che le portava i bagagli.

    Rimasti da soli, la kunoichi avrebbe iniziato a fare domande, prima richieste più vaghe, che il barista non ebbe difficoltà a soddisfare con le sue conoscenze, poi avrebbe chiesto maggiori dettagli su ciò che realmente le importava, arrivando a citare il nome di Buta Shinkiro.
    Quando il nukenin fu citato, il barista, che aveva apprezzato le lusinghe fino a quel punto, iniziò ad indietreggiare, quasi evitando il contatto del Fiore Lupo, ma non era così forte da vincere le tentazioni della carne, almeno non del tutto.
    Buta-sama non arriverà a Zutei prima di domani., si affrettò a spiegare, Ma sì, il torneo si svolge qui, nella sala sotterranea, si accede da una delle stanze del retro., avrebbe spiegato con un gesto vago della mano, Si occupa Kayura-dono di accettare le iscrizioni. Buta-sama, quando arriva, riposa nelle sue stanze: cerca di essere visto il meno possibile qui a Zutei, per i problemi che ha con Suna., continuò, sorridendo poi alla donna degli Hayate e di Ame, Sono sicurissimo che non sarà arrabbiato, o deluso, dalla tua sorpresa., avrebbe commentato sorridendo.

    Quelle sarebbero state le prime informazioni che Yuki avrebbe potuto ottenere, sfruttando solo le sue lusinghe fisiche, e non ci sarebbe voluto molto di più per scoprire che la "stanza sul retro" di cui parlava era l'ultima sulla fila di sinistra (rispetto alla porta d'ingresso), cioè quella adiacente la scala che conduceva al piano superiore.
    In quella stanza c'era una falsa parete proprio in concomitanza con il sottoscala, che faceva accedere ad alla stanza nascosta, dove potevano iscriversi le partecipanti al "torneo", cosa di cui si occupava tale "Kayura-dono".
    Ma queste informazioni sarebbero bastate alla falsa ronin? Oppure avrebbe cercato maggiori dettagli mediante la tecnica dell'Interrogazione Mentale? [Nota]

    SE il Fiore Lupo avesse scelto di andare ad investigare di persona, o avesse mandato il Maestro ad investigare, o un clone, riguardo la stanza segreta nel sottoscala, allora avrebbero dovuto, innanzi tutto, accedere alla stanza apposita, cosa non difficile, con una valida mancia a chi già si trovava lì.
    Dalla parete adiacente il retro, Yuki (o chi per lei) avrebbe facilmente trovato il pannello semi-movibile e, spostato a sufficienza, avrebbe raggiunto una piccola sala, dopo un piccolo corridoio mal illuminato, un'ampia sala nascosta.
    La stanza era grande quasi un quarto della locanda stessa ed aveva, all'estremità opposta, un'ulteriore scala che scendeva, verosimilmente, verso un sotterraneo.
    Lo spazio in mezzo era riempito da tavoli, dove figure incappucciate contavano già del denaro.
    Sulla parete più distante a destra, l'ingresso era vicino alla sezione sinistra della stanza, c'era infine un grosso tabellone.

    Davanti al tabellone stesso, una donna con un corpetto protettivo e lunghi capelli neri, stava osservando mentre un primo nome veniva scritto: "Hiwa". [Kayura]
    Abbiamo una prima partecipante, ne mancano altre tre, però c'è ancora tempo..., osservò laconica verso chi stava segnando il nome, uno dei tanti anonimi servitori in quel luogo.

    Stava al Fiore Lupo decidere il da farsi.
  2. .

    Lo Scontro Continua

    Parte 2



    Allora, cosa vi stavo dicendo?
    Mi ero salvato alla bene e meglio dagli attacchi del Piumino Infame e della "vecchia-drago", malgrado le mie gambe non ne fossero uscite pienamente illese.
    Mi ero spostato di circa 8 metri, arrivando parecchio vicino ai due suddetti non morti e, da quella distanza, vidi Elmo-san che stava correndo contro la "vecchia-drago".
    O, più correttamente, lo intravidi per quanto stava andando assurdamente veloce, mentre ben più lento gli stava dietro il Guardiano di Oto, con intenzioni che non sembravano, almeno al mio occhio in quel momento, amichevoli.
    Non so se feci bene, o meno, ma per difendere il Mizukage che attaccava il "drago" della filastrocca, pensai che una leggera spinta all'otese, per portarlo fuori traiettoria e spezzarne il ritmo di corsa, sarebbe stata più che utile. [SA 2]

    Fu in quel frangente, mentre spaziavo con lo sguardo, che notai il Tokugawa: stava gettandosi al suolo, per evitare qualcosa di decisamente più sfocato ai miei occhi.
    E' in difficoltà!, mi dissi: se avevo aiutato il Mizukage, potevo non aiutare un altro ninja di Kiri? Probabilmente, se tutto questo fosse avvenuto dopo i fatti di Taki, avrei dato ascolto a quella sensazione di diffidenza, che mi diceva di lasciarlo stare, ma in quel momento Youshi era solo un altro ninja, un compagno di passate missioni che, per quanto avesse in precedenza agito in modo inaffidabile, sapevo che non doveva essere lasciato ai suoi pericoli da solo.
    In fondo, era questo che mi aveva insegnato Meika-sama: un medico deve sempre aiutare gli altri.

    Ed essendo la mia priorità era la salvaguardia del nostro gruppo, di certo non potevo lasciar muovere liberamente i due non-morti vittime dell'Infame: il chakra mi permise di liberare l'unico genjutsu in mio possesso, che già diverse volte avevo usato nel tempo, così da cercare di dirigere la loro attenzione verso l'ingresso da cui eravamo giunti, piuttosto che verso qualcuno di noi. [ST 1]

    E, mentre rilasciavo il chakra per distrarre i due non-morti vittime dell'Infame, mi mossi, avanzando al meglio sulle gambe indebolite affinché il mio parigrado fosse nel raggio d'azione del chakra naturale-gravitazionale. [SA 3&4]
    A quel punto, alzai la mano sinistra, quella non indebolita dalla parata con la spada, attirando verso di me il Tokugawa prima che la figura indistinta lo potesse colpire una terza volta. [ST 2]

    Il non-ancora-Bendino-chan iniziò a parlare: forse fu quella sensazione di tradimento, ma ebbi il dubbio che stesse cercando di distrarmi, così continuai piuttosto ad analizzare con lo sguardo l'ambiente, notando che il Guardiano di Oto aveva impugnato anche lui una spada, come Elmo-san.
    Tutti spadaccini qui..., riflettei, io che tenevo nella mano dolorante, la lama del Biondino Infame, cosa che mi avrebbe anche fatto ridacchiare, se non fossimo stati nel pieno della battaglia.
    Alla fine mentre ancora Youshi si lamentava, lo guardai meglio e constatai era messo piuttosto male: feci l'unica cosa possibile, presi l'ultimo tonico rimastomi e glielo porsi: Con questo dovresti riprenderti un pò., gli suggerii. [Azione Gratuita]

    Certo, anche io ero dolorante, le gambe mal messe ed un braccio ancora peggio, il chakra stava pensantemente iniziando a scarseggiare, ne ero ben consapevole, ma semmai ci fosse stato ancora da combattere e muoversi, almeno di dovermi portare dietro per tutto il tempo il Tokugawa, e non mi fidavo abbastanza da farlo in quel momento, dovevo cercare di aiutarlo a reggersi in piedi a sufficienza per muoversi da solo.
    Intanto, speravo che le azioni del Mizukage e dell'otese portassero dei risultati.

    Fudoh

    Statistiche Primarie
    • Forza: 600
    • Velocità: 600
    • Resistenza: 600
    • Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 600
    • Concentrazione: 675
    • Intuito: 600
    • Precisione: 600
    Chakra
    [8]/80
    Vitalità
    6,5/18
    Slot Azione

    1. Repulsione su Fumogeno

    2. Ostacolo a Kato

    3. Spostamento

    4. Semiparalisi su spostamento

    Slot Difesa

    1. Parata con Scimitarra

    2. Deviazione con Scimitarra

    3. Schivata

    4. ///

    Slot Tecnica

    1. Tecnica del Richiamo Ammaliante

    2. Attrazione Youshi

    Note

  3. .

    L'Intervento del Sette Code

    Intervallo



    Il Sanbi osservava in silenzio le movenze del Decimo Mizukage: indubbiamente, per quanto quello non fosse il mondo reale, ma una manifestazione spirituale dello stesso, il Mizukage sapeva come muoversi, ma nel rifiutare la sfida diretta dei fili di chakra che li avrebbero collegati, stava lentamente indebolendosi, senza nemmeno bisogno che il Bijuu facesse molto, il ché, in qualche modo, divertiva il demone.
    Per quanto, Kensei Hito, avrebbe ancora retto usando quella strategia? Il Bijuu aveva una quantità di chakra pressoché infinita rispetto ad un singolo uomo e ne era consapevole, quindi, per quanto impressionato, il divertimento superava la preoccupazione per il 3 Code.

    Anche quando, dopo essere stato costretto sulla difensiva, il Mizukage scatenò un attacco di innegabile potenza, le tre memorie di passati Jinchuuriki non furono per nulla scosse (e, in fondo, erano memorie, non avevano sentimenti, se non quelli del Bijuu stesso).
    Un muro di ossa si sollevò con una velocità esorbitante, subito supportato da uno di ghiaccio, assieme riuscirono a contenere il più della potenza offensiva scatenata dal Kage della Nebbia, per quanto i rossi fulmini in parte lo oltrepassarono, travolgendo tutti e tre le memorie e lasciando che dei fili di chakra nascessero da Kensei verso il demone codato. [SD + SA x2 - Yondaime + Kamuro]

    Molto bene, Mizukage, mi stai facendo divertire! Ma non è ancora abbastanza! Non mi vincerai così facilmente!

    Esclamò il Sanbi, pronto a spazzare via, ancora una volta, i tre fili di chakra che lo collegavano a Kensei, ma qualcosa lo fermò: un evento che, probabilmente, malgrado la corazza e la natura non fisica di quel luogo, anche il Decimo avrebbe notato.
    Si era alzato il vento. Un vento che stava portando dei fulmini.

    Che vuole fare ancora Chomei?

    Una domanda per cui sarà necessaria una piccola digressione, di cui i due contendenti potranno conoscere solo i risultati.

    [Genosha - Fuori dal Mondo del Sanbi... alcuni minuti prima]

    Il "Liceo" costruito a Genosha non era un edificio sconosciuto agli abitanti dell'Isola Prigione, tanto ai prigionieri, che cercavano di starvi il più lontano possibile, quanto (e soprattutto) alle creature che vivevano in quelle fredde terre.
    Così, quando quel giorno il Nono ed il Decimo Mizukage giunsero fin lì assieme ad un giovane genin che non desiderava più seguire la via dei ninja, non ci fu grande clamore, ma quando la cerimonia di estrazione del Tre Code iniziò a non andare come preventivato, qualche creatura, le più antiche e potenti, forse anche le più curiose, si mossero verso quel luogo.
    Fu una su tutte, riconoscendo la potenza e la furia del Sanbi, a malapena sotto controllo per mano di quel trio di umani, ad agire: Ssalhiver, il Sovrano delle Lucertole di Ghiaccio, fiero combattente, che non credeva nella negoziazione, ma solo nell'agire preventivamente.

    La Lucertola azzurra alla vista di ciò che stava avvenendo, si avvicinò al Nono Mizukage e, avuto un breve resoconto, fece la cosa che gli parve sensata e necessaria, eseguì un richiamo inverso del suo evocatore: Febh Yakushi.
    Si era alleato a quel particolare umano, un ninja di Oto, solo da alcuni mesi, quando il Consigliere era giunto in "gita" presso Genosha, ma così come allora era stato più che indispensabile per risolvere la faida con altre creature dell'Isola, Ssalhiver contava sul fatto che potesse supportare oggi nella conclusione di questa nuova minaccia, prima che sfuggisse del tutto dalle mani dei due Kage di Kiri. [Nota di Benvenuto]

    Una volta arrivato, il jonin di Oto avrebbe potuto vedere e di certo riconoscere i due Mizukage, il Nono Itai Nara ed il Decimo Kensei Hito, forse avrebbe riconosciuto anche il giovane genin che era con loro.
    Ma avrebbe compreso il resto della scena?
    Da una parte c'era il giovane privo di sensi e quasi completamente avvolto nel chakra del Tre Code, mentre dall'altro lato, altrettanto privo di sensi, c'era il Juudaime Mizukage, la cui armatura aveva iniziato a sua volta a ricoprirsi del medesimo chakra, seppur in misura minore. Per ora.
    In mezzo, quasi a fare da ponte fra i due, Itai Nara, avvolto in un diverso chakra, quello del Sette Code, come le forme più simili a quelle di un insetto, che non ad una tartaruga, potevano lasciar intuire.
    Davanti al Nono, c'era una tipica urna adatta a sigillare un Bijuu, ma, ironicamente, era l'unica da cui non traboccasse presenza demoniaca.

    Febh.
    Per qualsiasi strana idea ti passi per la testa, ne parliamo dopo.
    Isobu, il Sanbi, ha approfittato dell'odio di Kensei e mi ha scacciato dal suo mondo interiore, sono riuscito ad impedire che prendesse il controllo di uno fra Ryuu o Kensei stesso solo grazie all'aiuto di Chomei.
    Se provassi ad intervenire lì dentro, Isobu potrebbe approfittarne per liberarsi qui e non posso rischiare che si scateni su Genosha, né affliggere ancora il povero Ryuu.
    Posso però far entrare qualcun altro in quel mondo interiore: te la sentiresti di affiancare Kensei contro Isobu?
    Non dovete ucciderlo, non penso sia nemmeno possibile, dovete sconfiggerlo, esaurirne il chakra, che è la manifestazione della sua forza, o piegarne la volontà, ammansendolo.
    In uno di quei due casi, potrò sigillarlo, come voleva fare Kensei fin dall'inizio.
    Se riuscisse a drenarvi abbastanza chakra ed energia vitale, potrebbe usare uno di voi due come prossimo Jinchuuriki, anzi come marionette sotto il suo controllo, e con due ninja potenti come voi, qualsiasi corpo scegliesse, sarebbe un problema per tutti.
    Sarà un azzardo, ne subirò le conseguenze, però penso di potervi permettere anche di richiamare lì delle manifestazioni delle vostre evocazioni: come voi, non useranno i loro veri corpi, ma potranno comunque darvi supporto.


    Dopo quella spiegazione, il Nono avrebbe rivolto la mano destra, avvolta del chakra del Sette Code, verso lo Yakushi: una volta che questi l'avesse toccato, sarebbe stato proiettato nel mondo interiore del Sanbi.

    [Di nuovo nel mondo del Sanbi]

    Probabilmente il Juudaime Mizukage sarebbe stato sorpreso dall'apparizione di Febh Yakushi accanto a lui, forse avrebbe intuito che era stato l'intervento di Itai a permettere tutto ciò, ma non era quella l'unica sorpresa.
    I fili che scaturivano da Kensei verso il Sanbi, adesso sembravano essere collegati ad ambo i jonin accademici verso il Tre Code.

    Chomei è la vergogna di tutti noi! Ha fatto bene Shukaku a nascondersi!
    Meglio vivere isolati che diventare uno schiavo, come Chomei, o peggio ancora, fare la fine dello Scimmione o di Kokuo!
    , si lamentò Isobu, più parlando con se stesso che con quei due ninja.
    Pensi di poter vincere ora che hai degli alleati, Mizukage? Che siate in due, in tre, o persino di più! Io sono un Bijuu! Esistono dall'inizio del tempo!
    E quello stolto di mio fratello, nel volervi aiutare, ha aiutato anche me! E grazie a questo potere, vi schiaccierò!
    , ruggì, mentre i tre avatar che aveva evocato, venivano ricoperti dal chakra demoniaco e manifestavano una coda ognuno! [2 ST x tutti e 3]

    Cosa avrebbe fatto il duo di Jonin contro la minaccia del Tre Code? [Le Regole dei Bijuu]
  4. .

    Due ninja per Quattro Gatti

    La Convocazione



    [Amministrazione di Oto, Ufficio 2C]

    Due ninja di Oto sarebbero stati convocati in quella stanza: un promettente genin ed una chunin fra le più famose nel villaggio del Suono.
    Kuroshi Akadou e Hebiko Dokujita.
    Ad attenderli, una jonin, nonché una delle tre Guardie personali del Daimyo del Paese del Riso, Yayoi Shimaki, accompagnata dalla sua immancabile evocazione: Shea. [Yayoi]

    Consigliere Dokujita-dono, ben trovata, Kuroshi-kun, piacere di vedere anche te., avrebbe esordito la jonin, quando i due si fossero fatti avanti, invitandoli a sedersi davanti ad un tavolino con già presenti degli snacks, Approfittatene pure., gli avrebbe proposto, iniziando anche lei a mangiare qualche patatina.

    La vostra presenza è stata richiesta a causa di una missione un pò particolare: pericolosa, quindi che non poteva essere affidata solo ad uno, o due, genin, ma per un'intera squadra di chunin o jonin sarebbe potuta essere... uhm... , si fermò chiaramente in imbarazzo, rivolgendo uno sguardo al suo Serpente, che ricambiò lo sguardo, ma parve lavarsene le mani (che non aveva) ritirandosi lungo la poltrona dov'era seduta Yayoi, fino a scomparire dietro la stessa.
    La jonin fece un leggero sospiro ed una scrollata di spalle: Si tratta di salvare quattro gattini dispersi nel Bosco dei Sussurri., tagliò corto la Guardia del Daimyo, attendendo poi per eventuali reazioni dai due ninja, mentre masticava, silenziosamente, altre due patatine, lasciando digerire ai suoi interlocutori la richiesta.

    Consigliere-dono, immagino che potrebbe ritenere questa richiesta un pò offensiva per un chunin del suo calibro, ma i gattini sono stati avvistati l'ultima volta presso i confini più settentrionali del Bosco, nel territorio dei Shichibabari., avrebbe spiegato la jonin e, specie se almeno uno dei due avesse dato segno di non sapere cosa fossero gli Shichibabari, avrebbe continuato con una leggera digressione temporale.
    Circa sei anni fa, nel Paese dei Demoni, sul continente che si trova oltre l'Oceano di Kaizoku, è stato richiesto l'aiuto accademico per la risoluzione di un problema con delle creature autoctone di quelle terre, gli Shichibabari, appunto.
    Diversi ninja parteciparono a quella missione, anche nomi di rilievo, come l'attuale Settimo Kazekage ed il Decimo Mizukage, oltre al Consigliere Yakushi-san.
    Di quella missione, ho letto solo il rapporto del Consigliere Yakushi, quindi mi mancano alcuni dettagli sull'effettivo svolgimento dei fatti
    , fece una piccola pausa, rivolgendo uno sguardo a Hebiko, supponendo che conoscesse meglio il Jonin di Oto rispetto all'Akadou, e cogliesse quanto non era stato detto: cioè che non si sapeva niente di cosa era accaduto durante suddetta missione.

    Un fatto è, però, certo: il Consigliere Yakushi ha sancito un accordo con le Shichibabari.
    Avrebbero potuto vivere in pace per 30 anni ai confini del Bosco dei Sussurri, chiedendo in cambio solo l'aiuto nel difendere quella zona e, eventualmente, che mangiassero i prigionieri fuggiti dalle nostre Prigioni, qualora finissero nel loro territorio.
    , una piccola pausa per mangiare altre due patatine. [Nota]

    Ovviamente, Yayoi non sapeva quanto i due ne sapessero di quei fatti vecchi di anni, seppur sperava che Hebiko ne fosse, almeno, informata in modo vago.

    Le Shichibabari sono, di fatto, creature dall'alto potenziale evolutivo: si pensa che derivino da una qualche forma di Formica, ma apprendendo e divorando altre creature, sono diventati senzienti e, molto spesso bipedi e spesso più potenti ed intelligenti di semplici esseri umani. Alcune hanno anche appreso abilità ninja., ulteriore pausa per ascoltare eventuali osservazioni, prima di riprendere.

    Il ché ci porta alla missione: normalmente, dei gattini che finiscono nel loro territorio, diventano lo spuntino della Shichibabari più fortunata, ma questi quattro felini sono parte di una stirpe ninja, dei cosiddetti nin-neko.
    Sono quattro cuccioli di un'importante clan di gatti ninja ed avevano avuto il benestare per allenarsi nel nostro Bosco, grazie all'intercessione dei Serpenti a cui entrambe siamo legate, Consigliere-dono.
    , aggiunse, rivolgendo l'ennesimo sguardo a Hebiko, mentre Shea mostrava di nuovo la testolina da dietro la poltrona, per fare un cenno affermativo di conferma.

    A quanto pare, un serpente era stato incaricato di seguirli durante questo addestramento, ma i gatti sono gatti, e quindi hanno ingannato il poveretto e si sono inoltrati nel bosco da soli.
    Una volta scoperto, i vecchi della Grotta dei Serpenti hanno richiesto che fossero dei ninja a ritrovarli, prima di perdere la faccia con il clan di Gatti.
    , una nuova pausa, stavolta con un sorriso furbo, mentre mangiava altre due patatine, Lei, Consigliere-dono, potrà evocare il serpente che li ha persi e farsi guidare fino alle ultime tracce e, poiché mi rendo conto che una missione del genere è un pò al di sotto dello standard di un chunin, ho pensato di convocare anche un genin, così che possa apprendere il più possibile da lei, durante questa avventura., concluse Yayoi, volgendo lo sguardo verso Kuroshi.

    Avete qualche domanda?
  5. .

    Due chunin e due tartarughe

    Fra le macerie



    Mai sentito nominare questi Isaka, ma sì, se ritieni che possano essere ancora in circolazione, dopo la missione che hai avuto con l'allievo del Mizukage, fammi sapere, posso di certo informarmi a riguardo, o supportarti, se ne avrai bisogno., concordai con il Tokugawa, mentre avanzavamo e gli spiegavo i fatti, almeno per quel che ne sapevo fino a quel momento.

    [...]

    Quando accennai al genin e la sua pasticceria, il ninja della Mano Nera non tardò a sottolineare la sua natura di "Jinchuuriki del Sanbi", cosa su cui feci giusto una vaga alzata delle spalle: sapevo cosa fosse un Jinchuuriki, durante una passata missione, come di certo ricorderete, Masa-san me ne aveva parlato in privato, condividendo con me quel segreto su di lui, che non avevo mai condiviso con altri.
    Ai tempi non avevo concezione della mia particolare "natura", quindi la storia, per quanto non cambiasse il mio punto di vista sull'amico sunese, mi stupì, e l'etichetta "Jinchuuriki" non mi sembrava affatto gradevole.
    No, non l'ho più visto dopo la prima missione ad Azumaido, non era all'Abete, né l'ho incontrato durante il successivo viaggio sull'isola, o alla riunione di qualche anno fa, a ben pensarci. C'è da dire che non sono più nemmeno andato a far visita alla pasticceria., commentai con l'ennesima alzata di spalle, mentre Ma-Tsu-dono s'intrometteva nel dialogo da sopra la mia testa.
    Il Sanbi sarebbe Isobu? Il Bijuu dall'aspetto di tartaruga, giusto, Fudoh-chan?, mi fermai un attimo, Non sapevo che fosse una tartaruga., ammisi a quell'informazione, Non fa parte della Valle del Guscio, se è questo che intendi, è una creatura diversa da noi, ma moltissimo tempo fa, quand'ero giovane, ricordo che lo vidi., rammentò l'anziana creatura, prima che "Bendino-chan" mi rubasse alla breve discussione con l'ennesima domanda da "Bendino-chan", appunto.
    Che posso pensarne, Tokugawa-san? Che definire due esseri viventi come proprietà, al pari di oggetti, è uno dei difetti dei villaggi ninja., risposi con tono infastidito, Che sia Ryuu-san, o qualunque altro ninja in uno dei vari villaggi, sono persone, legate ad altre creature viventi, non sedie, o katane., conclusi.

    Fu poco dopo che scoppiò il caos che ci divise.

    [Youshi & Shitsuki]

    Shitsuki non parlò, ma la tartarughina era abituata ad agire in modo imperioso con i più giovani, specie con il figlio Don, o con Fudoh stesso, così iniziò a muovere passetti nella piccola gabbia di roccia fusa in cui era rinchiusa con il Tokugawa.
    Di certo, Youshi non avrebbe avuto difficoltà a sentire gli occhietti dell'anziana tartarughina bianca sulla nuca, ad osservarlo, giudicarlo.
    Forse, il Tokugawa avrebbe anche sentito qualche leggero sbuffo e dei colpetti della zampetta sul suolo, qualora avesse potuto vantare un udito sufficientemente acuto, mentre eseguiva dei pugni a vuoto.
    Quando, però, fu il momento della verità, Youshi riuscì nel suo intento: il pugno frantumò il muro, riuscendo ad aprire una breccia ben più larga del semplice diretto sferrato, una breccia attraverso cui il Tokugawa sarebbe potuto uscire.

    Ooooh per tutti i gusci, certo che ce ne hai messo di tempo a tirare quel pugno! Parola mia, voi nuove generazioni siete così lenti nel fare le cose!, iniziò a lamentarsi Shitsuki che, sfruttando una qualche corrente d'aria, come poté intuire il chunin, arrivò sulla testa del ragazzo, Non è comoda come quella di Fudoh-chan, ma posso sopportare un pò di dolore al Guscio se riusciamo ad uscire di qui. , osservò con tono critico, prima di iniziare a guardarsi intorno, facendo piccoli passetti sulla testa del chunin.

    Nel frattempo, il ninja della Mano Nera avrebbe avuto il tempo di guardarsi attorno: dalla piccola gabbia di magma solidificato, era entrato dentro l'edificio che, in precedenza aveva visto fondere in parte.
    Si trovava fra muri di lava indurita, scale interne alla palazzina, piani mezzi distrutti, ma non c'erano evidenti punti d'uscita da quelle macerie riformate dalla lava stessa come una gabbia di roccia rossastra, al cui interno non sembrava capace di usare a pieno le sue abilità di passo nelle Tenebre.

    Resti imbambolato, ragazzo? Andiamo verso quella direzione lì!, avrebbe ordinato, forse ridestandolo dal guardarsi attorno, Shitsuki, dando delle leggere botte sulla fronte di Youshi vicino al sopracciglio destro, Non senti la corrente d'aria più fresca? Ci sarà un'uscita di là! [Abil]

    Se avesse accettato di seguire le indicazioni dell'evocazione di Fudoh, il ninja della Mano Nera avrebbero trovato un percorso che li faceva salire al piano superiore del palazzo, ormai semi-distrutto.
    Aspetta, c'è qualcuno qui vicino!, avrebbe esclamato ad un tratto l'anziana tartaruga e, in effetti, guardandosi attorno, il Tokugawa avrebbe notato uno dei due tizi intravisti precedentemente. [Terumi]

    Un Tokugawa che se la fa con questi vagabondi e con quello straccione? Una vergogna per le casate di Kiri!, l'unico commento dell'individuo dal viso sfigurato, prima di aprire la bocca e lasciare che un getto di lava colpisse il soffitto sopra Youshi e Shitsuki.
    In quel momento la Mano Sinistra del Mizukage avrebbe notato due dettagli: prima di tutto, si sarebbe sentito inaspettatamente lento, incapace di evitare che quel getto partisse poco più in alto della sua testa. [Nota]

    La seconda, più positiva, sorpresa fu la barriera di vento che iniziò a girare attorno a lui, una barriera creata dalla tartarughina che lo accompagnava, una barriera che evitò ai primi pezzi incandescenti di soffitto di cadergli addosso. [Abil]
    Per tutti i Gusci, ce la fai, ragazzo, a colpire anche i pezzi di tetto che ci cadono addosso? O devo fare tutto io?, avrebbe chiesto con tono molto critico l'anziana tartaruga, mentre una serie di cinque diversi attacchi sarebbero caduti loro addosso, quando ormai la barriera di vento andava disperdendosi.
    Erano pezzi del soffitto, induriti e potenziati dalla lava, ma anche resi incandescenti: Youshi avrebbe dovuto disperderli usando la medesima tecnica usata poco prima per espandere la potenza del proprio pugno, senza necessità di un contatto diretto con il punto d'impatto. [Nota attacchi]

    Il misterioso Terumi sfigurato avrebbe approfittato di quel momento per usare il chakra adesivo e repulsivo e correre verso il piano superiore, distanziandosi dal Tokugawa.

    [Fudoh & Lio]

    Vi starete chiedendo cos'era, invece, successo a me? Bé, mi ritrovai letteralmente senza il terreno sotto i piedi all'ennesima scossa di terremoto, iniziando a cadere in una voragine con Lio al mio fianco.
    Il terreno sotto di noi non era tanto visibile e dubitavo fosse altresì piacevole cadervi sopra, così mossi ambo le mani: Lio, agganciati al muro con la spada!, urlai al tartarugone, spingendolo verso la parete laterale con il chakra naturale-gravitazionale. [SA 1]
    E se la mano destra dirigeva il mio alleato, la sinistra era rivolta verso il terreno, così da evitarmi impatti spiacevoli, ma, anzi, aiutandomi a risalire! [ST 1]

    Ovviamente, non mi sarei fatto rispedire semplicemente verso l'alto, ma avrei spostato il mio baricentro di modo da essere catapultato verso la posizione di Lio: Allunga la zampa, ragazzone!, avrei intanto urlato alla creatura, usando il chakra adesivo sulle gambe e le mani, assieme a quello della tartaruga spadaccina, per rallentarmi e fermarmi, appoggiando tre arti su quattro alla parete, mentre stringevo la restante mano a quella dell'evocazione. [SA 2]

    Tutto bene, Fudoh-san?, mi avrebbe chiesto l'evocazione, che ancora con una "mano" si teneva allo spadone piantato nel muro e manteneva i piedi sulla parete, Tutto bene, sì, ma direi che ora dovremmo muoverci., proposi all'altro, prima di indicare sotto di noi, E non mettere piede lì sopra, se no voleresti verso l'alto.
    Mi rispose con un cenno del capo, quindi, sempre muovendoci sulla parete laterale, ci dirigemmo nel cunicolo che si apriva davanti a noi.

    Perché sì, con la breccia chiusasi dopo l'ultima scossa, c'era solo una specie di grosso corridoio buio dove muoverci: i miei sensi non erano particolarmente allegri di quella situazione, ma non avevamo molte opzioni, non sembrava possibile ritornare da dov'eravamo caduti, almeno di non mettersi lì sopra a cercare di rompere tutto a pugni, cosa che avrebbe rischiato di fare chissà che altri danni, se ci fossero state delle macerie ulteriori.
    Appoggiami la zampa libera sulla spalla, Lio-san, ed andiamo avanti., suggerii al tartarugone, iniziando a camminare, seguito a ruota dalla creatura della Valle del Guscio.
    I nostri passi erano accompagnati solo da qualche goccia d'acqua che cadeva da nei dintorni, finché, d'improvviso, non sentii qualcuno urlare.
    EHI! Mi senti? Sei ferito? Ci sono dei feriti con te?, avrei urlato di rimando, al buio più che a qualcuno, a dirla tutta, e, dopo qualche istante di silenzio, mi avrebbe risposto un ulteriore urlo, della stessa voce per ciò che potevo capire, stavolta con un'esplicita richiesta d'aiuto.
    Liberaci? C'è più di una persona intrappolata?, mi chiesi, provando ad andare avanti, solo per trovarmi contro una parete parecchio solida di qualche tipo.

    Tastai per alcuni istanti la parete, poi strinsi nella mano destra la Bakekujira, che iniziò a brillare del mio chakra affine alla Luce, portai indietro il pugno e sferrai un primo diretto contro la parete davanti a me. [ST 2 & SA 3]
    Il pugno, però, non ebbe l'effetto che speravo contro la parete davanti a me.
    Potrei usare il chakra distruttivo, o la repulsione, dopo aver colpito con la Bakekujira..., valutai fra me, prima che un'idea diversa mi passasse per la mente.
    Non avevo mai provato ad usare assieme il cosiddetto chakra distruttivo con la Bakekujira, o con attacchi di altro genere e, in effetti, non sapevo nemmeno se fosse possibile, ma potevo fare qualcosa che si avvicinasse a questa idea, un primo passo in tal senso, se preferite.
    Così, di nuovo il mio tirapugni brillava di Luce, mentre modulavo in modo diverso il chakra nella mano sinistra, disarmata, ci misi qualche secondo (forse minuti?) per far sì che il fluire di chakra fosse in armonia su ambo gli arti, quindi avrei sferrato un colpo coordinato, due diretti, verso il medesimo punto, quello già colpito in precedenza. [Doppio Colpo - SA 4]

    Sarei riuscito ad aprirci una strada verso le persone che urlavano in cerca di aiuto? Era tutto da vedere.
  6. .

    Dove tutto è iniziato

    L'assassino torna sempre sulla scena



    Il quartiere in cui era avvenuto il secondo omicidio si rivelò, come Kaede stesse le spiegò mediante il sigillo di comunicazione, una zona relativamente vecchia di Suna e poco animata di vita cittadina dopo gli eventi lì avvenuti.
    In quel quartiere, che si rivelò, appunto, deserto, Ryugi poté valutare un dettaglio di ciò che le aveva detto la donna al Centro di Sorveglianza: alcune abitazioni si estendevano più sotto il suolo che sopra.
    Forse anche per questo l'assassino ha colpito qui? Conosce i percorsi sotterranei di Suna e voleva testare come sfruttarli?, valutò, mentre osservava l'ambiente dall'alto.
    C'erano punti di accesso troppo stretti per degli uomini adulti, e Ryugi dubitava che fosse un nano o un bambino ad aver commesso gli omicidi, ma, grazie alla posizione rialzata in cui si trovava, studiando i segni lasciati dalla tempesta di sabbia, notò un dettaglio: E quello?
    C'era un'area segnata da qualcosa di non naturale, una forma troppo squadrata per non essere stato fatto da un gesto umano.
    Sciogliendo la tecnica dell'Occultamento, ma mantenendo su di se il rivestimento mimetico, la kunoichi ridiscese, mediante chakra adesivo, fino al punto caratterizzato da quello che si rivelò uno strano smottamento.

    Ryugi si sarebbe mossa con circospezione, sfruttando le proprie abilità percettive e quel poco di furtività in suo possesso per raggiungere la zona d'interesse ed osservare cosa ci potesse essere al di là della finestra connessa a quel punto di accesso improvvisato, ma ben nascosto. [Abil]
    Da qui è uscito l'assassino? Senza la sabbia sarebbe stato difficile trovare questo smottamento: qualcuno ha fatto manomettere le telecamere e poi è spuntato da sotto l'edificio, forse ci potrebbero essere delle tracce all'internoi?

    Quel pensiero, però, si fermò prima di portarla a studiare nuovi modi per avventurarsi all'interno del palazzo: erano passate settimane, se anche ci fossero state delle prove, ormai erano perse.
    E lo stesso, temo, valga anche per il luogo del terzo omicidio. Forse potrei trovare da dov'è arrivato, ma cosa di più?, valutò sconfortata, decidendo che l'unica opzione era dirigersi dove quella lunga giornata di indagini era iniziata: la scena dell'omicidio nel ghetto dei Soshi.

    [...]

    Arrivata sul luogo che l'aveva vista testimone inattesa del massacro durante la notte precedente, Ryugi avrebbe iniziato a studiare la zona, cosa che non era riuscita a fare quella mattina, troppo scossa, confusa ed ancora ignara di quella che sarebbe stata la sua lunga giornata di ricerche.
    Vide delle impronte, Supponendo che nessuno abbia rimosso le prove, o le abbia manomesse... qui sono morti tre Chikuma e due Soshi, le impronte, però, sembrano poche? Di certo l'assassino li ha presi di sorpresa, ma come? E poi tutti?, si chiese la kunoichi camminando intorno alla zona sigillata, senza entrarvi, finché non vide qualcos'altro: tracce di ruote.
    C'era un carretto qui? E come c'è arrivato?, si chiese, notando i segni fra di loro paralleli, non su un'unica traccia.
    Seguendole a ritroso, poi, la giovane Nekki notò la cosa più strana: le ruote provenivano, e forse tornavano anche, verso il tombino.
    Guardandosi attorno, quello sembrava effettivamente l'unico punto da cui l'assassino poteva essere giunto e per quanto le impronte di ruote fossero una cosa quanto mai assurda, le sorse un sospetto.
    Marionette? Sarebbero state immuni ai veleni, indubbiamente. Ma perché uccidere Iga, Chikuma e Soshi durante questo mese?, si chiese preoccupata, ma pronta a continuare le indagini.
    Prima di qualsiasi altra cosa, però, la genin cercò di contattare la "senpai" che lavorava al Centro di Sorveglianza.

    KKKKK Kakakakaka Kaede-san, mmmmm mi sente?, avrebbe ispirato, attendendo per una risposta mediante il sigillo di comunicazione.
    SE effettivamente ci fosse stata una risposta, la nostra giovane amica avrebbe dato una veloce spiegazione dei fatti (o almeno, veloce per lei): Sosososo sono tototo tornaaaaata nel llll luogo ddd... nel quaquaquaquaquartiere Soshi., avrebbe spiegato con un sospiro, Ci sosososono tracce ddddddddi ruote vvvv vicino al tototototo tombino. Le seguo., concluse, iniziando ad avvicinarsi al punto d'ingresso verso i sotterranei del villaggio.

    Fu, quando stava per entrarvi che una voce nota la fermò e la portò a voltarsi, leggermente in guardia: Hisu Iga.
    Non mi riconosce?, fu la prima reazione sorpresa della nostra giovane Nekki, notando il tono impersonale dell'altro, oltre a distinguerne il fiatone.
    Il pppp..., piccola pausa, L'Iga è qui., bisbigliò al sigillo di comunicazione, mentre il poliziotto la esortava a distanziarsi dai sigilli.

    Ryugi sollevò le mani: non si fidava del tutto, troppe cose strane erano successe con quel poliziotto, dal loro incontro in centrale in poi, ma non voleva essere lei ad iniziare uno scontro con un altro ninja del villaggio, così si mosse, seppur restando sempre all'erta.
    Sosososo sono Ryugi Nekki., esordì, in fondo non era sotto henge, quindi preferì avvicinarsi (seppur era convinta che la vista degli Iga fosse ottima).
    Ho cocococoncon, piccola pausa, Ho seguito le sue iiiiii indddd, ulteriore respiro, I suoi indizi. So del tttt... di Chozo., ulteriore pausa in cui avrebbe più fatto attenzione alle reazioni dell'altro, che non al proprio respiro.
    Le ttttt tracce, le rrruote, le pppp posso sesesese seguire?, avrebbe chiesto, pronta a qualsiasi reazione del poliziotto.

    Cosa sarebbe successo?
  7. .

    I due incontri al Covo Noto

    La parola chiave...



    [Dentro il Sonno d'Ametista]



    Le riflessioni di Hideo stavano andando avanti, conducendolo verso dei dettagli che, forse, di primo acchito non aveva pienamente tenuto in considerazione.
    Quando la creatura fra le nebbie gli chiese chi fossero i due Mondi, le sue spiegazioni furono semplicistiche, probabilmente, ma chiare.

    So cosa sono le marionette, Hideo: ho appreso questo concetto da uno dei miei passati interlocutori, seppur non ne avevo mai viste prima.



    La creatura non rispose alla successiva domanda, quella su come avrebbe potuto aiutare tutti usando le sue "marionette": forse la ritenne retorica? Oppure non sapeva esattamente cosa suggerire?
    Però, l'interlocutore rispose quando si passò a parlare dell'uovo:

    Mi fai domande di cui non conosco la risposta, Hideo: come ti ho già detto, non conosco niente al di fuori di questa nebbia, questa è la mia prigione e l'unico luogo in cui sono mai esistito.
    Non so niente dell'uovo, so cosa sia un uovo, vero, ma avevo idea di trovarmi al suo interno, finché non lo disse l'uomo nel ricordo che ti ho mostrato: ad essere sinceri, anche immaginare di avere un corpo al di fuori di questa nebbia, un corpo di qualche tipo, che si trova dentro uovo, è una cosa bizzarra per me.



    Nella voce della Creatura, il ninja di Kiri avrebbe potuto riconoscere perplessità e, forse, rassegnazione.
    C'era anche un altro dettaglio curioso (preoccupante?): per quanto Hideo usasse il femminile per rivolgersi alla Creatura, quest'ultima sembrava più propensa a descriversi con aggettivi più neutri, forse anche quel tipo di distinzioni gli erano ignote?

    Il genin, poco dopo, si scatenò in un sentito soliloquio sul valore della vita: amicizia, amori, legami e sacrifici, tutti innegabilmente sentiti dal giovane.

    Grazie per queste parole, Hideo.
    Ho conoscenza di questi sentimenti, quali amicizia, affetto e tanto altro: non penso di averli mai realmente provati, ma desidererei tanto farlo, non è però facile liberarmi da questa prigione, non ne sono capace da solo, non saprei bene anche solo, provarci, né cosa mi manchi per uscire di qui.



    Ammise triste la Creatura.

    Nel frattempo, tramite i sensi di Shurado, il genin avrebbe avvertito il proprio Mondo avvicinarsi all'uovo ed entrarvi in contatto, anche se il contatto con il guscio non fu, probabilmente, come Hideo stesso si sarebbe aspettato.
    Al tatto, infatti, per quanto potesse sembrare freddo, l'uovo dava anche altre sensazioni, che i sensi affinati del genin avrebbero avvertito: vibrava, quasi scottava, lì dove c'erano incisi i particolari tratti per lui non comprensibili (in fondo non era di certo un esperto di Fuuinjutsu, o altro di simile).
    La vera sorpresa, quella forse preoccupante, sarebbe stata che dopo pochi istanti di contatto il Mondo avrebbe sentito l'uovo non solo sottrargli del chakra, ma anche dell'energia vitale! [Covatura]

    E, quasi che lo avesse avvertito all'unisono con Hideo stesso, nel Sogno d'Ametista, in mezzo alle Nebbie, anche la Creatura si agitò.

    Che cosa hai fatto, Hideo? Sei stato tu? Per un attimo ho sentito qualcosa, anzi, ho visto, ho visto una superficie, una struttura... porosa credo si dica.
    Poi una forza ha iniziato a tirarmi, strapparmi, con del dolore, da dove mi trovavo e sono stato di nuovo qui.
    Quella è la vita? La sorpresa, il dolore, sono vivere? Stavo per nascere?



    Avrebbe chiesto confusa la Creatura.
    Forse anche Hideo era confuso da ciò che era successo? Oppure avrebbe intuito la semplice verità dietro il contatto avvenuto? Dopotutto, si trattava di un uovo.

    [Intanto, al Covo Noto]

    La guida della Neve seppe difendersi dai contrattacchi di Ryugi, in compenso parve esserne rimasto sufficientemente colpito da proporre un'alleanza alla nostra amica di Suna, che, forse sarà scontato per voi lettori, ma replicò con un secco: No.

    Con i tirapugni ancora carichi di chakra, l'altro si sarebbe rifatto avanti, ma Ryugi si sarebbe fatta trovare già in guardia, una guardia alta, con le braccia incrociate davanti al busto, la cosiddetta Jumonji No Kamae [Nota]
    Quella particolare guardia richiedeva che le braccia non fossero effettivamente adese al petto, ma leggermente inclinate in avanti, pronte a spostarsi e parare dove necessario, così, quando vide arrivare il colpo dall'alto, la giovane Nekki si mosse: il peso della gamba destra leggermente indietro, il braccio corrispondente portato per cercare di deviare la traiettoria del gancio con la protezione sullo stesso, peccato che il vero attacco fu diretto al tronco, precisamente al fegato.
    Il corpetto da solo non poté fare molto di più che ridurre in parte l'impatto, combinato con il chakra che, accortasene all'ultimo, la kunoichi usò per irrobustire la zona interessata. [Danno + SD1]

    Lievemente piegata dal colpo subito, Ryugi vide all'ultimo arrivare il secondo attacco, così soffio una vampata dinanzi a se, per ridurre la potenza dello stesso, mentre portava il parabraccia destro in supporto della vampa stessa: fra il calore dell'arte Nekki e la resistenza dell'equipaggiamento, il secondo tirapugni terminò il proprio percorso senza produrre danno alcuno alla giovane di Suna. [ST1 + SD2]

    Quando, poi, la kunoichi avvertì il soffio che stava per liberare il Chikuma della Neve, non ci pensò un attimo: a rischio della stabilità sulle gambe, preferì compiere un salto per evitare l'attacco ravvicinato, riatterrando lì dove già si trovava, ma evitando che, oltre al dolore nelle gambe per l'eccessivo impasto, ci fossero ulteriori danni per lei. [SD3]

    E da quella breve distanza, la genin del clan Nekki avrebbe contrattaccato, usando le abilità del suo clan. [ST2]
    Dalla medesima Jumonji No Kamae, il braccio sinistro si mosse, sia per celare parzialmente la visuale all'altro, sia per sostenere una guardia alta laterale, prima che il destro partisse in un movimento di taglio verso la tempia sinistra del ninja della Neve.
    Un movimento che, forse, l'altro avrebbe immaginato ben più lento di quanto in realtà non fu, un colpo forte e potenziato dall'uso delle vampe che si liberarono dalla mano della kunoichi. [SA1]
    A quel primo colpo, con una veloce rotazione del bacino, sarebbe seguito un gancio sinistro al plesso solare del ninja della Neve, un colpo indubbiamente più lento, malgrado l'uso di chakra per accelerarlo, ma ancora una volta potenziato dalle vampe attorno al pugno. [SA2]
    In ambo i casi, le vampe avrebbero esteso l'area dell'attacco, forse prendendo di sorpresa l'altro, giacché si sarebbero generate solo sul finire dell'attacco, in più, il calore nell'area ancora avrebbe indebolito la resistenza della "guida". [Mantenimento]

    Durante quel gancio, la mano destra, che si ritraeva verso la cinta, avrebbe, in un sinuoso movimento, lasciato volare nella direzione del ginocchio sinistro nemico, due pugnali, con l'intenzione di cercare di danneggiarne la stabilità. [SA3]

    L'ultimo colpo sarebbe scattato quando Ryugi si fosse riportata nella medesima guardia iniziale: portando le braccia ad incrociarsi, dalle stesse sarebbe scaturita una grossa vampa diretta verso la zona della gola e della bocca del ninja, frontalmente, ma, altresì, velocemente. Una vampa parecchio grossa. [SA Extra Vampa]

    Da quella posizione di guardia, avrebbe atteso di vedere come l'avversario fosse stato capace di rispondere ai suoi attacchi.

    Ryugi Nekki

    Statistiche Primarie
    • Forza: 500
    • Velocità: 500
    • Resistenza: 500
    • Riflessi: 500
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 500
    • Concentrazione: 575
    • Intuito: 500
    • Precisione: 500
    Chakra
    [33]/60
    Vitalità
    10,5/16
    Slot Azione

    1. Colpo alla tempia sx

    2. Gancio al plesso solare

    3. Lancio Coltelli

    4. Extra: Vampa al viso

    Slot Difesa

    1. Parata su Finta

    2. Parata gancio

    3. Salto su soffio

    Slot Tecnica

    1. Vampa Difensiva

    2. Kata del Dragone e della Fenice

    Note

  8. .

    Fine dell'Incontro

    Verso una nuova missione



    Ammetto che, probabilmente, alzai un sopracciglio quando Elmo-san disse "Siete i miei ninja più fidati" e guardai verso il Puntaspilli.
    I suoi ninja più fidati sono un mezzo orbo ed un mezzo morto?, esclusi che stesse parlando di me ed evitai di sottolineare come forse avrebbe dovuto fare affidamento di più sui suoi due Consiglieri, eletti proprio in quella giornata, che non in Bendino-chan e nel giovane della Mano Grigia.
    Mi sembrò ineducato sottolinearlo, specie ora che il genin aveva scoperto di essere in realtà sotto il controllo del Biondino Infame, cosa di cui mi dispiacevo sinceramente per lui.

    Poi si passò all'argomento logistico di dove operare suddetto genin ed il Mizukage disse che non ci sarebbe stato bisogno di andare fino ad Azumaido che anche l'Ospedale di Kiri sarebbe stato un luogo valido, o, eventualmente, Genosha sarebbe andata più che bene.
    Quindi per ora lasceremo stare il Biondino Infame, togliendogli un... Mondo è la parola? Comunque, togliendo qualsiasi cosa abbia fatto al nostro giovane compaesano qui, per poi farglielo scoprire al prossimo viaggio ad Azumaido? Va bene, Mizukage-sama., accettai, riponendo, un pò a malincuore, la spada di suddetto Infame.
    Dovrò scarrozzarmela un altro pò., mi dissi, portandola di fianco a quella che mi era stata data solo qualche ora prima dal Mizukage stesso.
    Sì, in ogni caso, Genosha è di certo un'opzione migliore di agire in mezzo al villaggio, non sapendo cosa potrebbe succedere., concordai con il genin, Vedremo di organizzarci assieme al Tokugawa per quali macchinari potrebbero servire per l'operazione e trasportarli in tempi ragionevoli., conclusi, con un ultimo inchino verso Elmo-san, dopo che ci aveva detto di andare.

    Ero ormai sulla soglia, quando sentii il Mizukage richiamare l'attenzione del Puntaspilli e consegnargli una delle due spade che gli avevo sempre visto al fianco, quella non fatta con un pezzo d'osso.
    Accennai un sorriso sincero: D'altronde è uno dei suoi ninja più fidati., pensai fra me.
    Personalmente avevo due spade alla cintura e non ero molto abile nell'usarle, né ritenevo che la katana, in generale, fosse un'arma a me così affine.
    Ma quello era più un problema mio, per ora c'era da preoccuparsi su come evitare che la giovane Mano Grigia perdesse la vita nel liberarsi del Biondino Infame.
  9. .

    Tawo Kamizaru

    E le licenze artistiche



    [Tsuya - 8 Febbraio 0044]

    Thé al gel-so-mi-no... vaaaabene., scandì, con decisamente scarse capacità da cameriera, Zami, che poi, con uno sguardo leggermente distratto, osservò "l'accompagnatore" alzarsi ed andarsene, mentre anche Shichifuko faceva la sua parte.
    La cameriera guardò con più attenzione ed evidente stupore il volto che le si palesò, battendo gli occhi affascinata, Sì, sono Zami, sì., ripeté ancora, ascoltando le parole dell'altro sulla sfortuna del regista e sull'importanza di quel luogo sacro.
    Oh, il maestro Kamizaru-sama va a pregare ogni notte in un punto diverso del grande albero Sareshigami proprio per avere la benedizione del dio: in molti lo vedono tornare agli orari più assurdi dalle vicinanze della cittadina.
    Si sta impegnando, stavolta sono certa che andrà meglio! Si dice addirittura che abbia trovato qualcuno che ha pagato le attrezzature.
    , stava iniziando a raccontare la cameriera, quando una voce, abbastanza innervosita, la zittì: Non ti pago per i pettegolezzi!, si sentì esclamare, dal bancone.
    Era stata Minami, che si sarebbe anche avvicinata, se una serie di eventi non l'avessero fermata.

    Di certo, prima di tutto, il tono pacato con cui "Ichikawa" continuò, con la richiesta di un liquore e poi invitare la cameriera a parlare in privato con lui, cosa che fece alzare gli occhi al cielo alla sopravvissuta ai Kijin.
    Poi, però, l'intervento di "Shifu" scatenò un interessante spettacolo nella sala centrale della locanda.
    Quando infatti il Corvo, travestito da servitore, travestito da uomo qualunque, riconobbe in modo così vistoso e rumoroso i due grandi artisti di Kabuki, molte persone lì presenti si voltarono a guardarli, in primis il regista Tawo, mentre già Zami ravviva l'interesse per il cliente, tanto da "lisciare" la gonna, mostrando una rivelante parte di gluteo ad "Ichikawa".
    Poco più indietro, intanto, Minami si portò entrambe le mani al volto, scuotendo la testa ed imprecando sottovoce.

    Proprio Tawo Kamizaru si sarebbe avvicinato, a quel punto, sentendo il trio parlare della sua opera teatrale e, in generale, della fama che lo circondava.
    Ma certo, mi scuso, immensamente mi scuso!, avrebbe esordito, con toni forse un pò ampollosi, inchinandosi dinanzi al Fiore Lupo sotto mentite spoglie.
    Le preoccupazioni per la mia opera teatrale non dovrebbero essere una motivazione sufficiente a non riconoscere subito la più grande artista Kabuki dei nostri tempi, la somma Terajima Shinobu-sama., affermò, quasi prostrandosi davanti all'altra, per poi alzare lo sguardo, E l'indubbiamente noto attore Ichikawa Ebisu., aggiunse con una nota meno estasiata nella voce (di certo aveva sentito i commenti non amichevoli del Sette di Picche).
    Forse le mie preghiere sono state ascoltate, o Sareshigami, sapendo che sto per narrare la Sua storia, ha fatto sì che voi arrivaste qui in tempo. Vi prego, o stupenda Terajima-sama, vi prego di accettare il più importante di tutti i ruoli! Chi altri potrebbe ricoprirlo se non Voi! Quando sarà reso nota la vostra partecipazione, persino i Daimyo del Fuoco e delle Cascate, di certo, verranno qui a vederVi!, iniziò quasi a decantare, come se fosse anche lui sul palcoscenico, a tutti i presenti nella stanza grande della locanda.
    Vi prego di essere lo Spettro dei Miracoli!, continuò, mentre un leggero urletto di stupore scaturiva dalle labbra di Zami, coperto appena dalle sue mani ed un leggero brusio si allargava ancora ed ancora fra i presenti.
    Quell'uomo era forse un regista sfortunata, ma ora stava sfruttando prontamente la situazione.

    Vi vedo già, eterea e perfetta, in un kimono che risalta, in modo mai volgare, la rigogliosa bellezza della vostra persona, un grande copricapo con un velo che celi l'aspetto dello Spettro, che come tale non è né uomo, né donna, ma eterna perfezione quale siete voi, e l'ampio ombrello, che vi impedisce di essere bagnata dalla pioggia, su cui camminate, anzi danzate, scendendo a benedire i comuni mortali con la vostra presenza.
    Vi prego, o bellissima e famosissima, accettate di onorare la mia opera partecipandovi.
    , di certo, al di là delle belle parole pompose, Tawo sembrava aver colto come un nome così famoso nella sua opera potesse essere un'ottima fonte di pubblicità per la sua carriera.

    Avrebbe atteso qualche istante per una risposta del Fiore Lupo, poi si sarebbe rivolto verso il suo compagno di bevute, Ovviamente, nobile Ichikawa Ebisu-sama, avrei innumerevoli ruoli disponibili anche per la sua indubbia abilità di attore, se volesse.
    Ad esempio c'è il ruolo del discepolo scemo del Nono Mizukage, quello che evocava dei draghi più brutti della media.
    , avrebbe accennato con un gesto vago della mano, prima che Zami facesse un passetto avanti.
    Zami, che durante tutta la prolissa introduzione di Kamizaru a "Terajima" si era sempre di più avvicinata ad "Ichikawa", avrebbe preso la parola prima dell'attore.
    Maestro Kamizaru-sama, mi scusi, ma piuttosto, un attore dalla fama indiscutibile come il nobilissimo Ebisu-sama dovrebbe avere il ruolo del Nono Mizukage! Il bellissimo eroe spadaccino che ha liberato gli ostaggi.
    Ritengo che io potrei avere il ruolo della sua allieva dragone, la ragazza dai capelli rossi, come me.
    Sento che con i suggerimenti dell'illustre Ebisu-sama potrei dare il meglio.
    , propose la cameriera, sorridendo al regista e poi al falso attore, mentre un mormorio di disappunto proveniva alcuni passi indietro da Minami.
    E vogliamo usare il barbone che vive al monastero per il ruolo dell'altro discepolo, quello scemo? Scommetto che sareste perfetti assieme!
    No, Zami cara, se proprio vuoi far ridere il pubblico, il nobile Ebisu-sama potrebbe fare la parte dello Shogenin Pervertito, c'è la scena in cui si accoppia con la scimmia travestita da Minami, prima di ucciderla, quando scopre che è, in effetti, una scimmia.
    , il tono del regista fu, forse, un pò più pungente e cattivo del dovuto verso la cameriera, che indietreggiò di due passi, il capo abbassato ed imbarazzato.
    Fu un'altra, però, la voce che interruppe lo scambio di opinioni: Adesso BASTA!, ruggì Minami, fattasi avanti, Lei e la sua maledetta opera teatrale! E' piena di bugie! Mia madre non ha mai giaciuto con questo Shogenin pervertito! E nemmeno la scimmia che aveva preso il mio posto!
    Ma, soprattutto, il Dottor Amano non è mai stato in combutta con le scimmie! Anche lui era stato rapito, mentre lei lo descrive come il cattivo!
    La sua recita è piena di menzogne!
    , ruggì la figlia del sacerdote di Tsuya, rossa di rabbia in volto.
    Sono licenze artistiche, signorina Minami: ho sentito tutte le fonti che ancora si trovano qui al villaggio dopo gli eventi di tanti anni fa, ma molte parti sarebbero noiose per il pubblico! A chi interessa sapere che ad un certo punto è spuntato dal nulla un ninja di Taki? Il cattivo deve essere qualcuno di evidente ed il vostro defunto medico della cittadina è l'elemento perfetto.
    Come molte delle investigazioni che quel gruppo di accademici ha portato avanti e di cui l'archeologo cittadino mi ha parlato? Il pubblico si addormenterebbe a vederle narrate! Meglio mettere in scena degli intermezzi comici con queste scimmie travestite da umani.
    Necessità artistiche, sono certo che la nobilissima Terajima-sama, così come l'altresì nobile Ichikawa-sama, concorderanno come me.
    , concluse con tono sereno, volgendo lo sguardo verso i due inviati di Ame sotto mentite spoglie.
    Lei è un bugiardo ed un imbonitore di folle, niente di più! Non ha il diritto di offendere così la memoria di Amano!, ringhiò la ragazza, le lacrime agli occhi, voltandosi ed uscendo dal locale.

    Sarebbe passato qualche secondo di silenzio, a meno che uno dei due membri della Pioggia non lo avesse riempito con le proprie parole, prima che Tawo Kamizaru parlasse: Povera fanciulla, non oso immaginare i traumi vissuti fra i fatti di quasi dieci anni fa, quando era a malapena adolescente, e le morti di qualche anno fa, che hanno colpiti altri fra gli sfortunati che erano stati rapiti., liquidò la cosa, con una leggera alzata di spalle, prima di rivolgersi alla cameriera: Zami cara, perché non fai il tuo mestiere e non porti ai miei due nobili ospiti ciò che hanno chiesto? Ovviamente, pagherò io il conto, dopo questa triste scenata è il minimo. Anzi, se vorrete unirvi a me, mentre berrete quanto richiesto, ne sarò più che onorato., avrebbe proposto il regista, con un nuovo, profondo, inchino verso "Terajima", ed un meno accentuato ad "Ichikawa", per poi tornare volgersi verso il proprio tavolo, interrotto dalle parole della cameriera.
    Avevate anche chiesto per dove poter dormire: a parte gli abitanti che hanno le loro case, tutti, fra gli attori della compagnia teatrale, così come i profughi di Kusa, si dividono fra le stanze che possono offrire Tanaka-sama, il proprietario della Locanda, e suo figlio Tooru-chan, o le camere, costruite fra i rami dell'albero sacro, che gestisce il tempio di Mifume-sama, il padre di Minami-san., spiegò la rossa, Io condivido una camera nel retro con la ragazza che si occupa delle pulizie delle stanze, posso assicurarvi che le camere sono molto confortevoli, Ichikawa-sama, e sarei più che onorata di approfittare del vostro inestimabile tempo per apprendere quanto più possibile sulle vostre esperienze teatrali., avrebbe continuato, chinandosi in avanti, tanto in segno di rispetto, quanto per offrire una migliore visuale della ricca scollatura al "famoso attore".
    Altrettanto comode, seppur forse con meno comfort, sono le stanze gestite dal tempio: tanto io, quanto molti degli attori, vi risediamo, per rasserenare i profughi, e trovare l'ispirazione nella vita vicino all'Albero del divino Sareshigami., aggiunse Tawo, prima di allontanarsi verso il proprio tavolo.

    Ai due membri dei Semi di Ame cosa fare: se restare al loro tavolo, o avvicinarsi al regista, o ancora continuare a chiacchierare con la cameriera.
    Inoltre, avevano ben due scelte per la notte.

    [Opzione 1: Terrore delle Scimmie]

    Se "Shifu", o uno dei due "attori" si fosse andato ad informare con il giovane Tooru al bancone per una, o più, stanze dove poter riposare, il ragazzo avrebbe preso un grosso quaderno da sotto il bancone ed avrebbe iniziato a sfogliarne le scritte.
    Certamente che possiamo fornirvi delle stanze.
    La locanda ne ha un totale di 14, oltre quella mia e quella dei miei genitori.
    Al momento, escluse le tre nel retro, occupate da chi lavora qui presso di noi, ce ne sono solo altre quattro occupate: una coppia di sopravvissuti di Kusa; un terzo profugo; l'attore che ha la parte del povero dottor Amano e poi c'è un'altra coppia di attori che hanno la parte di due degli accademici.
    Ci credereste? Gli stessi che, ha detto di mio padre, hanno bruciato la prima volta il nostro locale.
    Spero non siate superstiziosi, in tal senso.
    , volle scherzare il ragazzo, restando, poi, in attesa di informazioni su quanti eventuali posti letto, o stanze, potessero servire.

    [Opzione 2: Il Tempio di Sareshigami]

    Se qualcuno del trio proveniente da Ame si fosse diretto al tempio che era tutt'uno con il gigantesco albero (e dove Yato Senju aveva già dormito ai tempi della missione accademica di alcuni anni prima), avrebbero trovato ad accoglierlo il Sacerdote a capo del culto religioso cittadino, nonché padre di Minami: Kyoshiro Mifune. [Kyoshiro Mifune]

    Piacere di conoscervi, gentili viandanti, io sono il Sacerdote alla guida del nostro culto e che si occupa di accogliere, tanto alla grazia di Sareshigami, quanto al sicuro del suo abbraccio terreno, chiunque: che siate scappati dalle violenze dei paesi confinanti, quanto che siate qui in cerca di lavoro, o fortuna, il Divino Albero vi accoglie senza giudicarvi e vi lascia il tempo di scoprire se questo luogo è adatto per le vostre necessità., avrebbe detto in tono gentile e cordiale l'anziano, sorridendo a chi avesse avuto davanti, Ci sono molti rifugiati di Kusa al momento ed almeno una dozzina di attori per l'opera teatrale che dovrà rasserenare molti spiriti fra qualche giorno, ma di certo nell'infinità della sua generosità, il Divino Sareshigami vi offre dove riposare fra i suoi rami., avrebbe concluso, con un movimento del braccio che avrebbe abbracciato la visuale delle gigantesche radici e rami dell'albero, immane che si estendeva a perdita d'occhio tutto intorno a loro.
    Da alcuni rami era possibile notare persone sporgersi dalle scalinate che portavano alle strane stanze del tempio e, persino, un uomo piuttosto logoro nel vestiario, con due cani altrettanto sporchi, seduto poco lontano, che accattonava qualche spicciolo.

    Che cosa avrebbero scelto di fare i due inviati della Pioggia? Come muoversi? Da dove iniziare a cercare il nobile Masao Wakabe?
  10. .

    La battaglia continua

    Parte 1



    Certo che sei strano, tu, Piumino!, esordii, sentendo le accuse dell'altro: Sono qui per supportare il Mizukage contro l'Infame che usa tutti voi, sue vittime, ho impedito che quei due tradissero il motivo per cui siamo qui piuttosto!, lo corressi, infastidito oltremodo dalle parole del Piumino Infame.
    La non più tanto anziana, ora in modo preoccupante più simile ad un rettile, non tentò nemmeno di difendersi dai miei attacchi, mentre mi rendevo conto che il fumogeno lanciato dal Tokugawa aveva avuto degil effetti del tutto svantaggiosi per tutti noi, quasi come i precedenti attacchi ad Elmo-san.

    Probabilmente, se tutta la disavventura che sto raccontando fosse avvenuta dopo i fatti di Taki, avrei reputato l'uso del fumogeno un altro esempio delle "mirabolanti abilità strategiche di Bendino-chan", ma non eravamo ancora ai ferri corti con il mio parigrado, così l'unica cosa che potei pensare, per quanto forse irragionevole, fosse che il Tokugawa voleva danneggiarci tutti, celando il Piumino Infame e la ragazzina ai nostri occhi.
    Fu per quello, che mentre sentivo la voce dell'altra vittima di Byakuei, avrei alzato la mano per disperdere il fumo che la nascondeva e, involontariamente, avrei dato la possibilità al Mizukage di ostacolare il genjutsu che l'altra stava eseguendo. [SA 1]

    Non ebbi però tempo per riflettere su ciò che Elmo-san poteva aver bloccato, che già il Piumino Infame catturò la mia attenzione con parole che mi produssero una certa irritazione: ai tempi non sapevo ancora niente della Bruna o della Bionda, sapevo solo quello che avevo visto nella foresta del Gashadokuro.
    E lui non voleva dirmi niente della mia famiglia!
    Ne approfittava persino per lanciarmi addosso quattro di quei loro chiodi!
    Peccato che proprio con il Gashadokuro, il cadavere piumato non aveva fatto i conti: il primo di quei chiodi cozzò contro il lascito del Dio Guerriero ucciso a Tsuya senza oltrepassarlo, per quanto la forza dell'attacco lasciò, indubbiamente, una bella ferita. [Danno]
    Sul secondo chiodo fui più pronto: irrobustendo il busto, mediante l'uso del chakra, ressi al colpo con minori danni. [Danno]

    Quando arrivò il terzo chiodo, avevo già impugnato l'arma del Biondino Infame, sfruttando il chakra per sollevarla in tempo davanti a me e parare in tal modo il terzo dei chiodi. [SD 1]
    Un quarto dardo, decisamente più veloce, stava volando contro di me: dovetti usare ancora più chakra nel braccio destro per deviarlo stavolta, usando il piatto della spada dell'altro Infame. [SD 2]

    Speravo di riprendere un attimo fiato, quando mi resi conto che non vedevo più la vecchia rettile: dovetti alzare gli occhi per dire: Il drago? ed in effetti, il volto pieno di squame, le mani diventate zampe artigliate ed ora delle grosse ali nere, tutto quanto mi riportava alla mente la filastrocca, non in rima, del Piumino di qualche ora prima.
    Quindi aveva mentito anche che Elmo-san fosse il drago?, valutai, prima che suddetta "vecchia-drago" mi lanciasse addosso una spada!
    Non ci riflettei troppo: il chakra corse alle gambe e le stesse saltarono velocemente per distanziarmi dalla lama che correva contro il mio collo. [SD 3]

    Avevo evitato l'ultimo attacco, sentivo le gambe intorpidite, non come quando usavo il chakra gravitazionale, ma indubbiamente intorpidite, così come la mano destra, però mi ero leggermente avvicinato alla posizione da cui mi aveva attaccato il Piumino Infame.
    Così, mi guardai attorno per capire cosa potevo fare. [Continua...]

    Fudoh

    Statistiche Primarie
    • Forza: 600
    • Velocità: 600
    • Resistenza: 600
    • Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 600
    • Concentrazione: 675
    • Intuito: 600
    • Precisione: 600
    Chakra
    [15]/80
    Vitalità
    6,5/18
    Slot Azione

    1. Repulsione su Fumogeno

    2. ///

    3. ///

    4. ///

    Slot Difesa

    1. Parata con Scimitarra

    2. Deviazione con Scimitarra

    3. Schivata

    4. ///

    Slot Tecnica

    1. ///

    2. ///

    3. ///

    Note

  11. .

    La Sorpresa del Mondo

    Recuperare un morto



    Sapete, il Puntaspilli in fondo stava dimostrando di non essere così sciocco da voler restare legato ai poteri di Momin, accettando anche il mio aiuto per risolvere la questione dello spiritello infame.
    Fu lì che Elmo-san, però, mi stupì, forse stupì entrambi, con una sua considerazione: Un Mondo del Biondino Infame?, ripetei fra me, guardando con occhi spalancati il ragazzino della Mano Grigia.
    Ma tutte le vittime del Biondino, come quelle del Nano Infame, sono già morte?, mi chiesi e quella considerazione mi dipinse della tristezza in volto nel guardare il giovane Puntaspilli.
    Il Mizukage, intanto, stava continuando ad esporre il suo piano, arrivando al punto focale: liberare il ragazzino dai poteri dell'Infame, così da richiamare l'attenzione di quest'ultimo.

    Salvare un morto..., ripetei dalle parole di Elmo-san, e quella considerazione mi fece tornare in mente un altro Kage, quello di Konoha, il quale, molto tempo prima, sulle Mura di Kiri, aveva detto che gli Dei Guerrieri erano puzzle, pezzi messi assieme dei Pastori del Mondo, che non sarebbero mai potuti tornare in vita e, di fatto, non lo erano nemmeno come "Armi di Iwa".
    Riprendendo quelle frasi, anche io ed i miei simili, avevamo subito una sorte molto simile del ragazzino della Mano Grigia che, nel frattempo, sottolineò un'ovvietà: voleva uscirne vivo, restando se stesso.

    Come Primario di Kiri, vedrò di fare il possibile perché tu ne esca vivo, Mano Grigia., confermai al Puntaspilli, senza sottolineare che mi auguravo anche che perdesse tutta quella ferraglia sul corpo.
    Vorrei poter fare lo stesso per i miei simili, avrei voluto farlo per il Gashadokuro, la Bakekujira ed il Tengu... almeno per il ragazzino ci devo riuscire., mi dissi fra me, prima di ricollegare l'ultima affermazione del Mizukage.

    Un Eliminatore?, ripetei, pensando a chi conoscevo che potesse avere delle abilità in tal senso: sapevo che Yato-san era un medico esperto, ma aveva anche quel tipo di conoscenze, ma era di Konoha, quindi esclusi che Elmo-san parlasse di lui, piuttosto mi venne in mente un altro nome.
    Sta parlando del Tokugawa, giusto?, chiesi al Decimo, riferendomi a Bendino-chan, prima che un'altra considerazione mi passasse per la mente.
    Quindi, Mizukage-sama, lei e noi tre, Mano Bianca, Nera e Grigia dovremo tornare ad Azumaido assieme? Il Biondino Infame dubito che, anche se perdesse un suo Mondo, si scomoderebbe ad uscire dal Freddo e dirigersi verso Kiri., chiesi come conferma ad Elmo-san.
  12. .

    Con le buone maniere

    E qualche mezza verità



    Sorella maggiore?, pensò fra se, leggermente confuso, il mio basso coinquilino sotto mentite spoglie, mentre ascoltava le risposte della cameriera.
    La quale, dal canto suo, apprezzò di certo l'incentivo, se così vogliamo chiamarlo, di "Hideo", dimostrandosi favorevole a soddisfare la sua richiesta: farlo incontrare con il mercante di profumi che era, appunto, impegnato con una sua "Sorella maggiore".
    Forse intende una senpai?, valutò, contestualizzando le parole dell'altra, prima che il volto di Hideo abbozzasse un sorriso.

    La ringrazio infinitamente per la comprensione., rispose il fasullo ninja di Kiri, mentre l'altra lo invitava a seguirlo fino alla porta scorrevole (mi parve quasi che mi stesse guardando, ma probabilmente fu solo un'impressione).
    Sulla soglia della stessa, Saragi attese in disparte, ascoltando le parole che la cameriera, che scoprì chiamarsi Makoto, scambiò con questa sua "Sorella Maggiore", tale Tsukino.
    Tanto io, quanto il mio basso coinquilino, notammo strani dettagli nelle parole che si scambiarono: specialmente l'uso di "onorevole ospite" tanto per il mercante sospetto, quanto per "Hideo", Che sia un codice di qualche tipo?, avrebbe pensato Saragi e, onestamente, mi trovavo d'accordo con lui.

    Alla fine, potemmo entrare ed all'interno della stanza c'era più disordine che a casa nostra!
    Bottiglie di saké sparse qua e là, un paio di teiere a terra, vuote, e poi c'erano due persone: una giovane donna, Tsukino, con uno shamisen fra le mani, e cosa più importante, l'obiettivo della missione, Shoboshi Miroku.
    Se Tsukino, però, si presentò con cordialità a Hideo, il quale fece un leggero inchino del capo e del busto verso di lei, il mercante si rivelò meno cordiale, accennandogli di sedersi, offrendogli da bere, ma sbuffando e parlando con tono sgarbato.
    Innanzi tutto mi scuso per aver interrotto il suo meritato riposo, nobile Shoboshi-sama., avrebbe esordito, compiendo un inchino con la fronte quasi fino al suolo.

    Dovete sapere che dalla missione di qualche tempo prima che aveva portato a scoprire dei diversi "Saragi" e del poco tempo rimastogli, cercando informazioni sugli esperimenti del Fondatore che potessero avere a che fare con la Chiave Bianca, il mio basso coinquilino aveva scoperto anche diversi dettagli sul passato di Oto ed in generale sulla storia del Primo Kokage, fra queste, aveva studiato anche i modi in cui il Fondatore aveva interagito con i daimyo del Riso, quindi provò a replicare quel tipo di "servilismo", per mettere l'altro a suo agio.

    Mi presento, Hideo, genin di Kiri.
    Sono già stato in missione qui nei pressi del villaggio del Suono in passato, ma non avevo ancora avuto modo di visitare la Sala da Thé, o cercare un souvenir per una mia cara amica.
    , avrebbe mantenuto la stessa storia già detta alla cameriera Makoto, senza aggiungere eccessivi dettagli, in fondo non sapeva nemmeno il cognome di quello shinobi che aveva incontrato qualche anno prima.
    Speriamo che sia ancora un genin e che non sia veramente mai venuto qui., aggiunse fra se, come poi ammise con me.
    Avevo chiesto indicazioni per negozi che vendesse i migliori profumi tipici del Paese del Riso, ma Makoto-dono, se ho ben compreso il nome, mi ha gentilmente suggerito di chiedere a lei per qualcosa di ancora più esotico e, decisamente, desidererei che questa mia amica ricevesse il dono più indimenticabile, che le permetta di risaltare ulteriormente fra le altre., spiegò "Hideo".

    Quelle parole sembrarono, almeno, incuriosire l'obiettivo della missione che chiese come mai avrebbe dovuto considerarlo un "VIP".
    Ci pensò un attimo, il mio basso coinquilino, poi gli balenò in mente un azzardo che non gli avrebbe richiesto di dire nessuna menzogna: Non voglio dimostrarmi vanitoso, né ritengo che sarebbe corretto dirlo apertamente, ma posso giurarle che discendo da un passato Kage del mio paese natio.
    Inoltre non voglio risultare volgare dinanzi a lei e Tsukino-dono, parlando di denaro, ma posso assicurarle di avere una dignitosa quantità di denaro per sostenere la spesa per cui l'ho disturbata, dato il valore che ha per me questa mia amica.
    , rispose, sorridendo il più genuinamente possibile.

    In effetti, ristudiando quanto era capitato nella passata missione, Saragi si era fatto l'idea che i cloni usati per l'esperimento da cui era nato fossero, in effetti, cloni del Fondatore, quindi che, in qualche modo, anche lui discendesse dal suo eroe d'infanzia, lo Shodaime Kokage.
    E spero che due sesti della cifra dataci da Yayoi-sama sia più che sufficienti., avrebbe aggiunto fra se, aspettando di vedere le reazioni del nostro bersaglio e chiedendosi, tra l'altro, dove fosse finito Kuroshi nel frattempo.

    Io, nascosto sotto l'abito, ascoltavo in silenzio la scena, cercando di non agitarmi sotto l'henge del basso genin.
  13. .

    Direzione Zutei

    La Maestra?



    Ryugi non si aspettava di riuscire a ferire la ronin, erano indubbie, le abilità dell'altra, che aveva affrontato da sola due dei predoni che li avevano assaliti nella loro prima missione condivisa.
    Furono, però, tre le cose che la sorpresero.
    La prima fu la semplicità con cui Yuri ebbe ragione della strategia della nostra amica: non le vide usare niente di particolare, se non un pugno che disperse la prima vampa, quella dalla traiettoria parabolica, ma per il resto, si limitò a schivate e precisi movimenti.
    La seconda sorpresa fu quando, sul colpo finale, intento ad indebolire e ridurre all'immobilità l'avversaria, Yuki non lo parò, incurante del danno alla rotula (irrisorio a quanto risultò), reagendo con un montante, reso più pericoloso dall'affilato tirapugni, che si fermò a pochi centimetri dalla gola della nostra giovane Nekki.
    L'ultima sorpresa fu la reazione successiva: la rabbia che traspirò da Yuri non si limitava a provenire dalla voce, era qualcosa di più arcano e profondo, era una ferocia tale che la kunoichi di Suna indietreggiò, quasi crollò sulle ginocchia, intimorita dalla sorpresa e durezza di quelle parole così dirette.

    Mmmmm... mimimi..., la nostra giovane amica non riuscì ad articolare nemmeno un banale "mi dispiace", mentre l'altra, dopo aver ammesso che la prima parte della combinazione d'attacco era stata decente, sottolineò con rinnovato impeto come l'ultima azione doveva essere pensata, e fatta, per uccidere il nemico, mentre il colpo di Ryugi era stato privo della minima strategia (per parafrasare gentilmente).

    La ronin, comunque, continuava la sua analisi: non le fu difficile dedurre che Ryugi non aveva mai avuto un vero maestro e, in effetti, la nostra giovane Nekki non riusciva a pensare ad un solo shinobi conosciuto nel tempo a cui rivolgere quel titolo.
    Yuki, intanto, sottolineava l'importanza del difendersi, di non lasciarsi così scoperti, come aveva fatto con l'ultimo attacco al ginocchio.
    Si scusò, addirittura, la ronin per i suoi toni duri, cosa che fece scendere un velo di dispiacere sul viso di Ryugi, che certo non si aspettava la feroce reazione dell'altra ai suoi difetti, ma adesso, ancora meno, si sarebbe aspettata, o ritenuta degna, di parole così gentili.
    Nnnnnn..., piccola pausa, mentre chinava il capo, scuotendolo, Nononononono, non scuscuscuscuscuscuscu scusaaaaaarti, Yuyuyuyuyuyuyuyu Yuki-dono., affermò con non poca fatica, La cococococo colpa è mmmm mia. Dedededevo migliorare., aggiunse, preparandosi con il ventaglio a difendersi dagli attacchi della ronin.

    La prima azione di Yuki sarebbe potuta essere semplice: lanciare una bomba abbagliante.
    Ryugi avrebbe anche potuto difendersi sollevando il ventaglio per coprire la vista, ma quel singolo lancio fu indubbiamente troppo veloce per i riflessi della Nekki, anche solo per vederlo partire.
    A causa di ciò, per alcuni secondi, Ryugi non avrebbe visto niente: non vide Yuki avvicinarsi, ma sentì l'impatto, un colpo di una violenza invidiabile (non fosse stato rivolto verso di lei), che la spinse indietro di diversi metri, tappandole le orecchie e, cosa ben più grave che Ryugi riuscì a capire dalle dita ora strette sul nulla, facendole volare di mano il Tessen. [Status vari]

    Ma non era finita, in balia degli eventi, incapace di sentire persino la sua voce, Ryugi avvertì il terreno sparirle da sotto i piedi, spinta da una violenta forza d'attacco.
    Cccccccc..., non riuscì nemmeno a finire l'esclamazione che la voce le morì in gola, sotto una stretta che le impedì anche solo di respirare.
    Per un istante, presa dal panico, la giovane Nekki annaspò, incapace anche solo di riflettere sul rilasciare una fiammata dalle mani e, di certo, impossibilitata a rilasciarne con il respiro.

    Alla fine, di un tempo che parve interminabile, l'aria ritornò ai polmoni della genin, che cadde sulle ginocchia, mentre anche l'eco nelle orecchie lasciava il posto alle parole della ronin.
    Gli occhi erano ancora leggermente storditi, ma riusciva a sentirne, le osservazioni, che scavavano nuovi solchi nelle sue incertezze.
    Colpire l'avversario su più livelli, ma come?, si chiese fra se, stringendo i pugni nella sabbia, Posseggo poche tecniche, potrei usare i fili di nylon, ma sono deboli, le vampe forse?

    Dopo un breve silenzio, intanto, Yuri la invitò a continuare l'allenamento per tutta la notte.
    Con la vista ormai di nuovo a fuoco, Ryugi si alzò, chinando la testa: Sì, mamamamamamamamama Maestra., quindi inspirò, ricacciando indietro le lacrime della propria incompetenza, decisa a fare come l'altra le aveva detto: potenziare le vampe, o almeno cercare una strada per farlo. [Nota per Cube]

    Portò la gamba sinistra indietro la genin, con i piedi su due binari paralleli a quasi 45° fra loro, il peso sulla gamba più arretrata, il baricentro basso, mentre il chakra iniziava a fluire nel corpo. [ST 1]
    Il kata più basilare aveva delle movenze che, per loro natura, era lente e molto "didascaliche", in fondo, un kata è una linea guida, ma per applicarlo nella realtà, per quanto fosse solo un allenamento, e seguendo i suggerimenti della ronin, Ryugi pensò bene di eseguire uno scatto, potenziato dal chakra, per avvicinarsi, mentre la mano sinistra scagliava al suolo due coltelli da lancio che, grazie alle discrete abilità con i rimbalzi della kunoichi, avrebbero cercato di volare verso il volto di Yuri. [SA 1]

    E mentre i due proiettili arrivavano dal basso a destra della ronin, Ryugi avrebbe bruciato la distanza, ferendosi leggermente alle gambe, per arrivare in tempo, rispetto al lancio di poco più lento, e cercando di caricare un montante destro allo stomaco di Yuri, ma un montante potenziato con il kata e le fiamme che circondavano la mano al momento del rilascio. [SA 2]

    Comunque fosse andato quella combinazione, Ryugi avrebbe soffiato una vampa verso le gambe dell'altra, abbassando leggermente il mento nel farlo, mentre il braccio sinistro passava davanti al viso, così da esserne a difesa, per poi distendersi in un veloce colpo accelerato alla tempia sinistra della ronin, un colpo di taglio da cui sarebbe esplosa una nuova fiammata che (se non ci fosse stato un abisso di differenza fra le loro abilità) avrebbe forse potuto bruciare la testa dell'altra. [ST 2 & SA 3]

    A quel punto, forse ancora abbastanza vicina, Ryugi avrebbe aperto la mano destra, rimasta a protezione del viso, ritraendo la sinistra in difesa del corpo, per lasciare che un'ultima vampata volasse addosso alla ronin, un colpo che, in altri casi, forse sarebbe potuto essere ostico da evitare (dubitava di riuscire in ciò con Yuri, però). [SA Extra Vampa]

    [Il giorno dopo...]

    Se il Fiore Lupo, dopo le ore di allenamento notturno, avesse scelto di riposare prima di continuare il viaggio, le due kunoichi sarebbero giunte a Zutei verso il tramonto.
    Non sarebbe stato difficile per Yuri individuare la locanda "Carne e Sabbia": una bettola per la matrona della Lacrima di Ame, ma per gli abitanti di quei luoghi, in mezzo al deserto ed alle miniere di quei territori settentrionali, era un locale "altolocato".
    Costruito su due piani, una volta entrate (se fossero andate entrambi fin lì), avrebbero scoperto un piano terra costituito da un corridoio che portava al bancone centrale, dove si dividevano il lavoro due baristi, mentre alcune cameriere si muovevano fra le diverse stanze laterali.
    Sì, perché fra il corridoio ed il bancone si aprivano diverse porte scorrevoli che davano su un totale di 4 aree private per lato, oltre ad una sul retro, adiacente ad una scala verso il piano superiore.
    Ad un occhio abbastanza esperto, forse, sarebbe stato possibile notare un dettaglio: l'esterno e l'interno del piano terra non sembravano avere la stessa estensione. Oppure, forse, alcune stanze erano più grandi di altre? [Nota]

    Ma, più di questo, quale sarebbe stata la strategia di Yuri?
    Informandosi avrebbe scoperto che c'era la possibilità di affittare una stanza, anche per la notte, sia a "Carne e Sabbia", sia in uno dei locali meno facoltosi, ma questo non le avrebbe permesso in modo "semplice" di sapere come iscriversi al torneo organizzato da Buta, o come poter influire l'organizzazione degli scontri.
  14. .

    Il Paziente si sveglia

    Consiglio del Medico: riposare ancora un poco



    Indubbiamente., ammisi alle prime parole che la creatura mi rivolse, Ho incontrato Etsuko-san forse tre, o quattro volte al massimo, Hina-dono.
    Fra missioni, il lavoro in Ospedale dal canto mio ed il suo ruolo di Consigliere, non abbiamo avuto molte opportunità di conoscerti.
    , concordai con un'alzata di spalle.

    L'altra accennò poi ad un "conflitto interiore" che era sfuggito all'Akuma, cosa che mi fece alzare un sopracciglio, specie se sommata ad un altro strano accenno, Nel loro mondo?, non avevo la bencheminima idea di che creatura fosse quella Hina, ma di certo, Etsuko-san si è scelto delle evocazioni bizzarre., conclusi fra me, mentre l'altra parlava ed io intanto mi preparavo alla rimozione del Fuuinjutsu.

    La discussione, intanto, sarebbe continuata fra Hina e le mie due evocazioni: Parole sante, ragazza mia! Parole sante!
    La prima volta che ho visto Fudoh-kun era a Genosha che cercava di calmare mio figlio, un imbranato come pochi, e tutto evitando l'uso della violenza su di lui, ma anzi proteggendolo da un Lunare.
    , ricordò Ma-Tsu-dono.
    Oh sì, Gyoza-san mi ha parlato di quella storia, mentre Myk-chan e Lio-san mi hanno detto di quando li ha aiutati perché erano finiti in mezzo ad un conflitto fra donnole e scimmie, cercando di ferire quante meno creature possibili., rammentò Ryka.
    E non parliamo di quella storia assurda dell'Armadillo., continuò Shitsuki ed ammetto che a quel punto sarei anche potuto arrossire, ma l'anziana tartaruga si rivolse di nuovo verso Hina, Questo per dirti, ragazza, che anche se non sembra, il nostro Guardiano dà sempre valore alle vite, a tutte, anche a quella del vostro salvatore.

    E su quelle parole, intanto, Etsuko-san si riprese, giustamente chiedendomi del fuuinjutsu.
    Rimasi qualche istante in silenzio, a controllare il battito cardiaco del redivivo (di nuovo) Consigliere.
    Sai, Etsuko-san, quando ti ho dato una mano ad addormentarti, dopo il check-up, è successa una cosa bizzarra: i tuoi occhi hanno proiettato questo lago con una villa, una cosa molto accurata tra l'altro, complimenti per i sogni vividi che trasmetti.
    Lo avevi già fatto nel momento in cui ti avevano riportato in vita, quindi, quello, di per se, per quanto stupefacente, non mi aveva preoccupato, sono state le parole sulla vendetta nella terra dei vivi e di cercare la verità per vincere la morte... quelle mi hanno leggermente preoccupato.
    , rivolsi uno sguardo all'Akuma, stavo forse un pò gesticolando nelle mie spiegazioni.
    Ero così preoccupato, che ho richiamato Ma-Tsu-dono ed assieme siamo andati in libreria, ma stavolta non per cercare nuovi tomi di medicina, come faccio di solito, bensì per trovare qualche dettaglio su quella villa.
    C'erano degli accenni sul tuo clan e su una loro proprietà nel Paese del Fuoco, ma, capiscimi, Etsuko-san, mi sembrava un pò improbabile arrivare lì stanotte, considerando che domattina dobbiamo partire per il tuo braccio nuovo.
    , continuai,
    Io evoco tartaruga, per mia gioia e fortuna, non ghepardi come Ryuu-san.
    , ma questo non lo dissi per non offendere Ma-Tsu-dono, o Ryka.

    Non è stato molto deontologico, ma con quel fuuinjutsu volevo provare a richiamare quel sogno, o parole, o quel che erano, per provare a capirci qualcosa di più, ma sono spuntate catene, liane e la tua amica Hina-dono., conclusi con un'alzata di spalle, mentre andavo a cercare una coperta.

    Ti posso indicare un letto in un'altra stanza e lasciarti riposare fino alla partenza per Oto, o preferisci lasciare l'Ospedale? Dopo la nottata, immagino che possa non sembrarti accogliente., ammisi, date le passate esperienze con altri pazienti, per quanto niente di così assurdo.

    Comunque fosse andata, il consiglio del medico era che Etsuko-san riposasse, in vista del viaggio che il Mizukage voleva organizzare per il giorno dopo.
  15. .

    Togliere un Cerotto

    Che male può fare?



    Rimanemmo per qualche secondo in silenzio, Ryka si voltò verso di me, la notai con la coda dell'occhio, quindi, con molta attenzione, prima di strane reazioni della creatura con cui stavamo parlando, mi voltai anch'io verso la stramba tartaruga che avevo appena evocato.
    Ho detto qualcosa di male, Fudoh-san?, mi chiese lei, io feci un attimo spallucce, poi azzardai: Non penso. Forse è sensibile sulla questione dell'aspetto?, domandai di rimando, prima che mi sorgesse un dubbio: Che abbia detto io qualcosa di male?

    Fortunatamente, nessuno dei due l'aveva in effetti offesa: la nostra bizzarra interlocutrice apparsa dal nulla, riprese a parlare poco dopo: si chiamava Hina ed era "profondamente" legata all'Akuma, che a quanto pareva poteva vederci e sentirci, ma non reagiva in alcun modo.
    L'ho reso catatonico?, mi preoccupai, guardando con rinnovato timore al Consigliere ed ai suoi segni vitali.
    "Hina", intanto, pensò bene di offrirci qualche minaccia, nel dire che le liane e le catene erano poca cosa, se avessi fatto del male ad Etsuko-san.
    Poi, però, ascoltandola meglio mi ricredetti: Non è una minaccia, è un avvertimento sul pericolo della mente di Etsuko?, mi chiesi perplesso, capendoci sempre meno su come, se veramente non poteva interagire con me, l'Amministratore riuscisse a comunicare con quella creatura.

    Per tutti i gusci! Che brutta sensazione!, le parole della tartarughina bianca mi distolsero dalle mie riflessioni: Ma-Tsu-dono era libera, come in effetti anche io, dalle liane.
    Sa che potrebbe studiare qualcosa sui genjutsu, Shitsuki-dono?, chiese nel frattempo Ryka, scoprendosi anche lei libera.
    Ehi, ragazzina, rispetto, sai? Ti tiro una ciabatta, ti rimando alla Valle del Guscio!, la rimproverò l'anziana.

    Evitai di concentrami sui bisticci fra le due tartarughe, ma piuttosto sulla bizzarra creatura: Hina-dono, giusto, è il suo nome? Il corpo di Etsuko-san sta bene, al netto del braccio, che dovremmo partire domani in mattinata per condurlo ad Oto e fargliene fare uno nuovo.
    Certo, come notava anche lei, non risponde agli stimoli esterni, ma per quanto catatonico, non sta lì il vero problema: quanto nella mente, che sembra... agitata.
    Lo era quando s'è addormentato e sì, forse il mio fuuinjutsu ha rovinato ulteriormente le cose, ma appunto il problema era pre-esistente.
    , spiegai alla creatura.

    Avvicinai la mano destra al sigillo che avevo inciso sulla nuca del Consigliere: avevo valutato di provare a smontarlo lentamente, ma non mi serviva mantenerne qualche effetto, non avevo mai voluto il male dell'Akuma, seppur la curiosità mi aveva portato a quella strana strategia, lo ammetto, così posizionai indice e medio a pochi centimetri dal Simbolo della Memoria rimodellato.
    Ora disattiverò il fuuinjutsu, siccome lei riesce a comunicare con Etsuko-san, mi faccia sapere se sente qualcosa, di fatto, sarà un pò come togliere un cerotto., iniziai a spiegare, Un cerotto con sopra inciso un complesso e rimodellato sigillo per i ricordi..., ma quella considerazione la lasciai per me, prima che un dubbio mi passasse per la testa.

    Lei sa cos'è un cerotto, Hina-dono? Cioè, non ho ancora capito che tipo di creatura lei sia, non sapevo nemmeno che il Consigliere-san avesse delle evocazioni., iniziai a dire, prima che una voce mi interrompesse.
    Fudoh-kun, ragazzo mio, cosa avevamo detto sul parlare a vanvera?, mi redarguì Ma-Tsu-dono, interrompendo il battibecco con Ryka.
    Sì, giusto! Chiedo scusa, Hina-dono, sto divagando., ammisi, quindi mi riconcentrai sulle dita e le portai a contatto con la testa di Etsuko, usando il chakra per rimuovere il sigillo. [Rilascio dei Sigilli]

    Ritrassi poi la mano e rivolsi l'attenzione alla creatura: Qualche risposta dal Consigliere-san? O magari riesce a svegliarsi?, chiesi, prima di dare un leggero tocco della mano sinistra al tirapugni alla cintura, Posso usare anche questo strumento medico, se necessario. Non sembra, ma cura più malattie lui che uno sciroppo., aggiunsi con un sorriso che cercava di essere rassicurante.

    Lio mi aveva detto che il Guardiano della Valle era un pò bizzarro, ma non pensavo così tanto., bisbigliò Ryka all'anziana tartaruga.
    Non immagini quanto, cara, certe volte penso che Ijapa e gli altri alla Valle si siano presi una botta in testa come Tong quando l'hanno conosciuto., ammonì con un leggero scuotere del capo l'altra.

    In tutto ciò, Etsuko ed il suo Imbattuto quanto avrebbero visto e sentito? E, soprattutto, rimosso il sigillo che bloccava l'accesso al corpo del Consigliere, questi sarebbe riuscito a ritornare in se? Forse Hina lo avrebbe potuto aiutare in questo senso? In fondo era pur sempre una Farfalla del Mondo dei Sogni.
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