Saint Seiya Final  - I Cavalieri dello Zodiaco - Full Professional RpG by Forum

Posts written by ~S i x ter

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    NNuPal7
    to the stars ● 10.2

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    Io non dovrei essere qui.
    Questo non sono io.



    Lo sguardo fisso sulla tela. Su quelle pennellate nervose, materiche, attente. Veloci e al tempo stesso misurate con la calma dell'esperienza, del dipingere fra le mura di un manicomio, il cielo stellato fuori dalla finestra.


    Perché sono qui?



    Una sensazione gelida, che lo aveva soffocato fino a farlo sudare freddo, costretto a sedersi mentre il vociare delle persone attorno a lui si faceva insopportabile, cacofonico. Quelle volute a spirale impresse nelle retine anche quando chiudeva gli occhi, il pensiero di quella luminosità lontanissima arrivata agli occhi di qualcuno a distanza di anni luce. E tramite quel qualcuno che si è già fatto polvere a lui, e a milioni e milioni di persone.

    Voglio tornare lassù.



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    Rimangono soli, con solo l'eco del respiro
    sempre più debole.

    « Arthur. »
    Crio...

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    Raia si avvicina, prendendogli il viso fra le mani. Appoggia la fronte alla sua, i respiri diventano due e si calmano piano piano. Ogni singola stella impressa a fuoco nella sua mente quando riapre gli occhi e la guarda, e comincia a vedere un altro viso sovrapporsi per una singola frazione prima di svanire in un lampo di luce. E lui non riesce a smettere di vedere quelle pennellate che si fanno linee, e poi simboli, catene che lo trascinano via e lo spezzano un istante dopo l'altro.
    Lo annullano nel buio.

    N1zdenr


    Fa male, e si allontana di scatto, la testa che avvampa di dolore e rischia di esplodere nel riprendere quell'ondata infinita di sogni, follie, memorie, ricordi. Grida, con tutto ciò che gli è rimasto da gridare, e tutto si accavalla in masse confusionarie che non fanno più presa, non ancora. Non riesce a processare altro che quella sensazione, quel ricordo che ora si ripresenta prepotente mentre tutto intorno a loro si spegne piano piano, inabissandosi nell'oscurità.

    Sente le dita fredde cominciare a prenderlo, trascinarlo indietro mentre Raia (Raia?) lo guarda ma non si muove. Ha un'espressione così colma di malinconia da spaccare il cuore in pezzi e qualcosa dentro Arthur (Arthur?) si rompe davvero. I frammenti si dissipano indietro, volteggiando come cenere nell'oscurità e il panico comincia a montare al posto della rabbia.

    « Ti stai perdendo, Arthur. »
    « Ti stai perdendo, Crio. »



    No!, risponde lui, o cerca di farlo. Non ha più voce e fa fatica a muoversi, ghermito dall'ombra. Si sente leggero, ma la sensazione si trasforma presto in un profondo senso di paura atavica insieme alla stanchezza, alla fatica. La morte sta arrivando, eppure non è questo il giorno. E' circondato dall'oscurità, così profonda da non riuscire a computare nient'altro nella sua mente, così densa da sembrare cemento, occludendo ogni singola particella che lo compone.
    Ma è il concetto di Tempo che ti permette di dire alla Fine: "non oggi".

    La figura fa un ultimo sorriso e si disperde in pulviscolo, lasciando solo una pulsazione di luce abbacinante. Non è solo luce, è calore, una vampata che pulsa come il battito di un cuore. Lui la guarda, senza riuscire a staccare gli occhi da essa, perché basta un singolo istante per riconoscerla, e l'istante successivo ogni traccia di paura è svanita come neve al sole.

    « Torna da noi. »



    Cerca di divincolarsi perché ogni millimetro di contatto con quell'oscurità lo sta soffocando e lo sta realizzando ed è qualcosa di terribile, gigantesco. Incomputabile persino per qualcosa come lui, mentre la fine incombe alle sue spalle e lui vuole solo guardare davanti a sé. Avanti, verso quella presenza che si fa sempre più difficile da guardare, percepire come qualcuno rispetto a qualcosa. Sta venendo inghiottita dall'oscurità come tutto e a quella realizzazione, ogni dubbio svanisce perché un altro ricordo, minuscolo, quasi un eco, galleggia nel buio che palpita e sembra sfilacciarsi un po' di fronte a quella singola forza che pulsa, si dibatte e si fa viva.

    Anela, gioisce, brama ogni cosa ed è libero quando l'oscurità si sfilaccia mentre tende, a fatica, una mano verso la luce e la fa sua.

    Come l'energia di migliaia di vite che ne salvano una.

    Come la fiamma di una nuova creazione.

    Come una sorgente che nasce.



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    Un potere che pretende di esser vivo.
    Lo è sempre stato, quel pezzo mancante del suo mondo che ora illumina la sua essenza e la sublima.

    E' il ruggito delle stelle, il rumore assordante dello spazio profondo che si espande galleggiando stella dopo stella. Inesorabile, sfilacciando e testando la gravità che lo tiene insieme, ridendo contro i limiti e le prigioni.
    E' l'eco di un Impero, creato da entità fatte della stessa Realtà che lo compone, e di qualcosa di più.

    Una di loro è fatta per sfidare il vuoto diventando bramosia dell'infinito.
    Per creare la nuova via, avanzando senza mai fermarsi.

    DrAEzSL

    E la memoria si fa carne.
    E la carne si fa stelle.
    E le stelle diventano galassie
    che rispondono a chi brama.


    HBXjnMV


    Warhammer 40,000: Rogue Trader - Main Theme



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    Crio delle Galassie apre gli occhi e respira,
    guardando il cielo sopra di lui
    e sorride, perché il cielo risponde.










    E fra tutte, ricorda una voce impossibile,
    come un fluire di stelle e corrente al tempo stesso
    che gli farà una piccola domanda da cui dipenderà il suo mondo.



    Andiamo?



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    NOME ● Arthur Dominic Prince Crio
    ENERGIA ● Blu
    SOMA ● Scimitarra {VI}
    FISICAMENTE ● HELLOOOO
    MENTALMENTE ● GUESS WHO'S BACK
    STATUS SOMA ● ///

    RIASSUNTO AZIONI ● AYYYYYYYYYYYY
    ROAR OF THE STARS {COSMO PRIMORDIALE}
    L'essenza stessa di Crio è insaziabile. Una macchina autoalimentata e inarrestabile, la cui sola presenza bastava nei tempi antichi a far tremare anche il vuoto fra le stelle: la Dunamis del Titano fluisce brillando come uno squarcio su una realtà punteggiata del bagliore di galassie sconosciute, con un effetto simile ai casuali disegni della benzina sulla superficie dell'acqua. Vari sono i racconti che riguardano il terzogenito di Urano e G.E.A. in ogni angolo dell'universo, ma le storie meno comuni vengono appena sussurrate: perché se le imprese e le glorie di Crio delle Galassie scatenano ancora ammirazione, il ricordo del suo potere scatena terrore intrinseco...dato che non lascia traccia di chi ha cercato di ostacolarlo. Gli attacchi del Titano non si limitano infatti a colpire fisicamente l'avversario, ma mirano al suo annichilimento più totale nell'affondare fin dentro l'essenza cosmica e spirituale, tagliandola insieme alla carne e alle ossa. Che sia attraverso il mero uso grezzo della Dunamis o per una ferita della Aster Blade, ad ogni colpo subito l'avversario potrebbe infatti trovare sempre più difficile richiamare l'energia cosmica sufficiente a lanciare i propri attacchi, poiché essa, se non è già all'interno della Aster Blade, si troverebbe semplicemente dispersa e non recuperabile; esattamente come i danni fisici inflitti vengono riflessi nell'anima dell'avversario, aumentandone a dismisura la percezione di dolore e fatica e danneggiandone lo spirito.

    NEUTRON STAR ESSENCE {ICHOR}Il mitico sangue di Titano, di un profondo indaco, scorre nelle vene di tutti e dodici gli Uranidi e rappresenta la loro più grande differenza con gli uomini. La stessa essenza cosmica che abbonda nel creato permea anche il corpo di Arthur, avendone iniziato la sua lenta trasformazione: le numerose cicatrici sono scomparse una dopo l'altra, insieme a ogni tipo di malattia potenziale presente nei suoi geni, accelerando invece il metabolismo e le funzioni corporee fino a limiti inumani. I segni dell'invecchiamento sono svaniti e il corpo di Arthur Prince è a tutti gli effetti diventato incapace di preservare il passaggio del tempo. Le incredibili proprietà rigenerative dell'Ichor fanno sì che ferite di entità lieve inflitte al Titano delle Galassie scompaiano alla vista in breve tempo, rimarginandosi sotto gli occhi di chi guarda senza lasciare alcuna traccia. In caso di bisogno e concentrandosi completamente sull'atto per un turno, il Titano può accelerare e intensificare questo processo per guarire danni fisici apparentemente letali oppure accumulati gradualmente durante il combattimento (alterazioni sensoriali, veleno, danni nervosi, ecc.).
    La natura divina dell'Ichor lo rende in grado di essere usato anche sugli alleati applicandolo direttamente sulle ferite, oppure, curiosamente, di donare volontà propria a oggetti inanimati.

    RINGIL, LA STELLA FREDDA {ASTER BLADE}L'orgoglio di Crio è la sua spada, l'arma ottenuta all'inizio dei tempi. A un occhio non titanico o abituato alla tecnologia titanica, essa appare come un corto ammasso di metallo nero e contorto, in perenne e sottile mutamento, solo vagamente simile all'elsa di una spada a una mano.
    Come completamento perfetto del potere del Titano delle Galassie, la lama è un'estensione stessa del suo corpo e della sua Dunamis, raffinata in modo da colpire con ancora più ferocia e precisione: basta far fluire il suo potere dentro l'elsa per crearla e darle la forma che più gli aggrada, rendendo la Aster Blade un'arma di una versatilità insuperabile. La lama, della forma e dimensione desiderata, comparirà brevemente sotto forma di Dunamis prima di cristallizzarsi nello stesso nero profondo dell'elsa e assumere la durezza della Soma. Dal filo nanometrico di un bisturi fino a una gigantesca catena di piastre grandi come un Gigante, il limite è solo quello dell'attuale ampiezza di raggio raggiunta e dai tempi di reazione del Titano.
    Oltre a poter condurre la propria vorace Dunamis su di essa, però, la Aster Blade possiede una caratteristica fondamentale, che la distingue da ogni altra arma: la precisione. I colpi inferti dalla lama nera, in qualunque forma o dimensione essa assuma in quel momento, hanno il potere di colpire oltre l'armatura avversaria, infliggendo i danni direttamente sul corpo in tagli sottili e quasi indolori se inferti ad una velocità superiore a quella avversaria.


    TECNICHE ● ///
    NARRATO | PARLATO | PENSATO/TELEPATIA | ELENTÀRI
    13vFfTT
  2. .
    NNuPal7
    to the stars ● 10.1

    DOYRINf



    Once upon a time, was a fool
    who thought he'd find...?

    Who?

    Once upon a time, was a fool
    who thought he'd find
    Purpose in his life along the way
    Don't you run and hide from the truth, you decide
    Everything that lives is gone to waste

    Who?
    Who?



    Who?





    Quando si pensa all’inedia, le immagini che vengono alla mente sono, senza troppi giri di parole, orribili. E lo sono. Il processo iniziale avviene in maniera invisibile, e quando sei solo, nessuno può notare che il tuo comportamento cambia insieme ai morsi della fame che si fanno sempre più intensi.
    E Arthur Dominic Prince, 44 anni, era solo da ormai dieci giorni, a bordo della barca che aveva rubato a quell’accampamento appena fuori Macao, perché Halid si era gettato in mare con le loro provviste quando aveva visto la tempesta in arrivo; Asmara era scivolata e aveva sbattuto la testa sul bordo del parapetto, cadendo fra i flutti senza un altro suono e portandosi nella giacca il telefono satellitare; e Jin aveva quindi deciso di usare l'ultimo colpo della pistola per farla finita mentre Arthur dormiva, quando ormai era chiaro che la barca era rotta al di là di ogni possibile riparazione mentre erano alla deriva.
    Quelli erano modi rapidi e indolori di morire e nessuno di loro pensò di lasciarne uno ad Arthur.
    In fondo, perché mai avrebbero dovuto.

    Oltre al cambiamento fisico, i morsi della fame riprogrammano il cervello. Lo costringono a creare un metabolismo di emergenza dettato da una sola cosa: la disperazione. Funzioni dal consumo intenso, come la digestione, vengono interrotte. Il pensiero si fa prima intensamente focalizzato, poi lento, perché pensare consuma energia. Il corpo non ragiona come la nostra mente: il corpo esige preservarsi a qualunque costo, e non si tratta di mero istinto di sopravvivenza, bensì un brutale comando ineluttabile. Qualcosa di slegato da logica e morale, o da qualunque concetto di nobiltà o attaccamento.
    Siamo, in fondo, un insieme di cellule e chimica a cui vogliamo dare un’anima. Quindi alla fame, in mancanza d’altro, il corpo risponde con un solo processo: nutrirsi di se stesso. Tutto pur di preservare quell’ammasso di materia grigia che manda impulsi a un corpo che sta smettendo di funzionare, un pezzo alla volta.

    La situazione era quasi divertente nel suo complesso. La fine del mondo era arrivata, e Arthur si trovava alle Bahamas. E nessuno, nessuno avrebbe mai scommesso che lui, Arthur Prince, che nella vita aveva deciso di fare il blogger, sarebbe stato fra i sopravvissuti. Lui che si manteneva con una licenza da barista, o facendo qualunque lavoro gli saltasse all'occhio, o accettando proposte quando gli capitavano nella mail che guardava solo quando aveva un accesso da un Internet café.
    Quando arriva la fine del mondo, si pensa solo alle persone di grande valore intellettuale, alle grandi menti e ai grandi mestieri...ma in dodici anni, Arthur aveva capito che il mondo a rotoli aveva bisogno per la maggior parte di persone che sapessero adattarsi.
    Lui era una di quelle. E per dodici anni, lui aveva scoperto che riempire i vuoti quel tanto che bastava, e poi si lasciarsi tutto alle spalle al primo accenno di guai, era la ricetta per rimanere vivi. Si svegliava ogni giorno, consapevole che poteva essere una persona diversa, un mestiere diverso, un'identità diversa, e Dio quanto amava ogni singolo momento di quella vita.
    Fino a fare di tutto per aprire gli occhi un altro giorno e averne ancora.

    Ma aveva ignorato quel pizzicore alla nuca prima di rubare quella barca. Quel formicolio alle dita, ogni segnale che la situazione gli stava mandando, il suo istinto affinato per anni nel calibrare l'occasione giusta per svanire. Se la sarebbe cavata, si era detto, come sempre, ma doveva andarsene in quel momento e a qualunque costo. C’era qualcosa a Macao, ne era sicuro, qualcosa che stava per colpire anche quel villaggio nascosto a miglia di distanza.
    Ed effettivamente, qualcosa era accaduto, ma non lo avrebbe mai scoperto in quella vita.

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    L’acqua era finita da quattro giorni e Arthur sapeva solo di essere sdraiato. Ogni cosa aveva perso rilevanza, trasformandosi in un ovattato, scrosciante nulla dopo ore e ore di delirio. Pulsazioni di luce e movimenti casuali galleggiavano sulla sua visuale, e c’erano suoni nelle sue orecchie che non erano quelli del mare.

    Non provava dolore ora.
    Non sia mai detto che il nostro cervello, nei nostri ultimi istanti di vita, non si voglia bene: l’ultimo atto di amore è quello di rilasciare un mix di ormoni che, diffuso in quel che resta di noi, ci rende felici. Nel modo più chimico in cui si può essere felici e che, nella mente che via via si spegne, viene tradotto in una serie di ricordi, sensazioni, emozioni. Se avesse avuto le facoltà cognitive per fare ragionamenti così metaforici, Arthur si sarebbe probabilmente chiesto cosa diamine volesse il suo cervello da lui per fargli anche solo lontanamente pensare quello che gli stava passando di fronte agli occhi. Glorie inenarrabili. Sentimenti così alti ed elevati che trascendevano l’umana comprensione. Follie e ora, oltre all’avvicinarsi della fine, una nostalgia così forte da fare male.

    La nostalgia per qualcuno che, quando stai per morire, ti tiene la mano.
    Che ti sussurra che andrà tutto bene.
    Che vuole salvarti.
    Di andare avanti, ad ogni costo.

    E di ironia, perché negli ultimi sette minuti di vita di Arthur Prince, al suo fianco comparve una persona che non vedeva da tredici anni, e fu lì che realizzò che era davvero finita.

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    « Bella merda, Artie. »

    Raia Droshar aveva una sigaretta in bocca e guardava il cielo, la schiena poggiata sul legno scrostato e sul metallo arrugginito. La massa di ricci scuri si mosse appena in una brezza inesistente quando inclinò lo sguardo per incontrare il suo. Sorrise, e il piercing sotto il labbro inferiore scintillò come i suoi occhi.
    Che begli occhi che aveva, pensò Arthur, esattamente come la prima volta che l’aveva incontrata in uno dei corridoi della Energeia. Avevano tredici anni e mai avrebbero pensato che sarebbero diventati migliori amici. L’ambiziosa figlia unica di un immigrato iraniano e il secondogenito di una Fortune 500 che stava scappando da una sessione di tutoring per andare a danza.

    « Cosa…ci fai qui? »

    « Sappiamo entrambi che non sono davvero qui », lo rimproverò quasi, con un occhiolino, facendo un tiro e prendendosi tutto il tempo per buttare fuori il fumo,
    « ma renditi conto: fra tutte le persone che hai incontrato, conosciuto e scopato nella tua vita, drammaticamente non sempre in quest’ordine, il fatto che io sia qui è un po’ folle. »

    Arthur guardò il cielo senza vederlo. Era una massa confusa di nero e scintille e incombeva muto e immenso, mentre la persona accanto a lui era chiara come il giorno nelle sue percezioni.
    Sembrarono passare ore quando finalmente rispose.

    « Nessuno di loro era importante. »

    Raia alzò un sopracciglio. La percepì farlo, perché si conoscevano da troppi anni per non avere quell'espressione in mente. Era lo sguardo da “non hai tempo per sparare cazzate”, quello che gli gettava prima delle sessioni d’esame quando entrava in camera e vedeva la valigia aperta per partire di nuovo e lui cercava di accampare scuse. Ma non disse nulla, e Arthur concluse che sì, era una visione. Raia non gli avrebbe mai fatto passare una cosa del genere in silenzio. Lei era quella responsabile, quella che voleva e lottava perchéche lui vivesse la sua vita come voleva lui.
    Ma solo con un piano di riserva funzionante. Era la voce della sua coscienza, l'ultima lampadina accesa.

    « Sono serio. »

    Era tragico da pensare, ma tutta la sua famiglia aveva smesso di esistere nella sua mente da un giorno all’altro, intorno al 2016. Da un giorno all’altro, pensare che ritrovarli fosse una reale, concreta possibilità gli era sembrato assurdo. Se anche solo un briciolo di quello che stava succedendo al mondo era reale ovunque, nessuno di loro sarebbe mai sopravvissuto. Forse Gwen, e lei era stata l’unica ragione per cui cercare di tornare a casa aveva avuto un vago senso.
    Ma i giorni erano passati.
    Le notti erano state dormite.
    Cose erano state fatte, e di molte Arthur non andava orgoglioso ma anche lì, non capitava quasi mai in quel mondo di incontrare di nuovo persone a cui chiedere scusa.
    E semplicemente, la sua vita di prima si era dissolta giorno dopo giorno per lasciare spazio all’ora. Tutte le persone che aveva conosciuto nella sua vita erano diventati non ricordi, ma letterale assenza che non aveva lasciato un vuoto.
    Tutte tranne una.

    « Penso di essere rotto. »

    Avrebbe dovuto sentirsi in colpa, pensò. Avrebbe dovuto sentirsi una persona orribile per non ricordare neppure il numero di quelli che aveva ingannato, a cui aveva rubato le provviste o minacciato i figli per ottenere quello che gli serviva per un altro giorno. Aveva imparato a usare armi con la stessa leggerezza con cui aveva imparato a riparare motori e suturare ferite. Era su una barca che serviva a una comunità per trasportare i loro viveri, e ci stava morendo sopra dopo avergliela tolta, e gli importava solo vagamente delle conseguenze che ciò portava.
    E a che scopo, in realtà? Lui non aveva una famiglia a cui tornare. Non aveva una vera e propria ragione per vivere, se non la vana e vuota speranza di trovarla lungo il percorso, e l’egoismo di pensare di meritare di vivere esattamente come tutti.
    La fine del mondo era arrivata e Arthur si era solo adattato, ma la ragione di tanto penare gli sfuggiva.
    Voleva solo andare avanti e svegliarsi un altro giorno, ed essere qualcuno di nuovo e fare qualcosa di nuovo.
    Era l'unica cosa che lo mandava avanti.

    « Sono sempre stato rotto, vero? »

    Raia lo guardò qualche momento. Sentì il suo sguardo farsi dubbioso, poi pesante e infine leggero e tranquillo. Indossava il suo giubbotto preferito, un vecchio montone da aviatore che avevano scovato a un mercatino, e scosse appena il capo. Incredibile come, per quanto emanasse un’aria ribelle da ogni poro, fosse in realtà una delle persone più brillanti, precise e meticolose che avesse mai conosciuto. L’esatto contrario di lui, e forse era stato questo a tenerli insieme.

    Arthur per la sua famiglia era un fallimento da dimenticare, una cosa curiosa di cui sparlare alle cene e a cui dedicare un sorriso imbarazzato. Il figlio di mezzo, che amava la danza ma ne era stato strappato via quando la cosa non era più uno scherzo divertente che fosse bravo in essa; il figlio di mezzo, che faceva il barista in un locale per studenti, o dovunque capitava nel mondo; il figlio di mezzo, che aveva aperto un blog di viaggi e si manteneva fra un lavoretto e l’altro e tutti pensavano ci riuscisse solo perché la sua famiglia era ricca...quando per la sua famiglia lui era solo una foto sul frigo e un pensiero di passaggio da anni.
    Il figlio di mezzo, che avevano mandato avanti a Ritalin e Adderall da quando aveva tre anni perché era scomodo stargli dietro.
    Il figlio di mezzo, che entrava e usciva dalle cliniche di riabilitazione da quando aveva quattordici anni, e che era sopravvissuto alla sua prima overdose a sedici.
    Il figlio di mezzo, che sapeva fare tutto ma non le cose giuste per essere un degno e funzionale membro della società.

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    « Forse. Ma in realtà, non penso tu abbia mai avuto bisogno di essere aggiustato in primo luogo. »

    Raia non c’era, il giorno che aveva tagliato i ponti per davvero. Arthur era dall’altra parte del mondo quando si era svegliato nel cuore della notte, madido di sudore freddo e della realizzazione che forse, la sua peggiore paura si era avverata per davvero.
    Che la sua migliore amica, da quella visita alla famiglia della madre, in un villaggio a tre ore di autobus da Tehrân, non era mai tornata.
    E non aveva potuto fare nulla.
    Nulla, se non chiamare, chiamare, chiamare, e sentirsi rimbalzare da un operatore all'altro. Da un'ambasciata a un'altra, tutti i suoi contatti e le sue amicizie inutili di fronte ad un verità che non avrebbe mai fatto in tempo a scoprire.
    Perché il mondo era finito, e con esso ogni istante della sua vita di prima.

    « Raia, mi dispiace. »

    « Lo so, Artie. Ma adesso non importa. »

    E il mondo era diventato solo ora e li circondava, brulicante dell’energia intensa e contenuta di un museo. Arthur la osservò acquisire fisicità, corpo, posizione nella sua memoria. Riconobbe il giubbotto, ma anche i jeans lacerati ad arte, gli anfibi perfettamente tenuti, la sua maglietta preferita. Ogni singolo gioiello, scelto con cura insieme ai piercing che indossava solo quando erano insieme, e che più avanti avrebbe indossato e basta. L’orologio che suo padre le aveva regalato per i 18 anni, gli occhiali da sole che tenevano all’indietro i ricci. Le mani strette sul catalogo, un filo dell’audioguida nell’orecchio destro.

    Di sé Arthur ricordava solo di essere entrato nel primo negozio ed essere uscito dal camerino con le cose già addosso. Ma ora percepì le proprie mani nelle tasche dei pantaloni, la sensazione del lino sulla pelle d'oca, il fastidio dell'etichetta che si era dimenticato di togliere. Il peso leggero dei ciondoli sul petto e gli sguardi delle persone sui suoi tatuaggi lasciati scoperti dalle maniche arrotolate, quando si era tolto la giacca. Era una giornata di fredda primavera a New York. Ogni singolo dettaglio riportato alla mente con una chiarezza limpida e terribile, completamente fuori luogo per qualcuno che faceva fatica a ricordarsi anche il giorno prima.


    XyalOon

    Arthur aveva 25 anni quando vide la Notte Stellata per la prima volta e provò la sensazione di






    essere in gabbia.









    Once upon a time, was a fool who thought he'd find
    Purpose in his life along the way
    Don't you run and hide from the truth,


    you decide


    Everything that lives is gone to waste



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    NOME ● Arthur Dominic Prince
    ENERGIA ● ///
    SOMA ●
    FISICAMENTE ● Morte per inedia imminente
    MENTALMENTE ● Ultimi sette minuti di felicità
    STATUS SOMA ● ///

    RIASSUNTO AZIONI ● Una vecchia conoscenza fa visita.
    ROAR OF THE STARS {COSMO PRIMORDIALE}
    L'essenza stessa di Crio è insaziabile. Una macchina autoalimentata e inarrestabile, la cui sola presenza bastava nei tempi antichi a far tremare anche il vuoto fra le stelle: la Dunamis del Titano fluisce brillando come uno squarcio su una realtà punteggiata del bagliore di galassie sconosciute, con un effetto simile ai casuali disegni della benzina sulla superficie dell'acqua. Vari sono i racconti che riguardano il terzogenito di Urano e G.E.A. in ogni angolo dell'universo, ma le storie meno comuni vengono appena sussurrate: perché se le imprese e le glorie di Crio delle Galassie scatenano ancora ammirazione, il ricordo del suo potere scatena terrore intrinseco...dato che non lascia traccia di chi ha cercato di ostacolarlo. Gli attacchi del Titano non si limitano infatti a colpire fisicamente l'avversario, ma mirano al suo annichilimento più totale nell'affondare fin dentro l'essenza cosmica e spirituale, tagliandola insieme alla carne e alle ossa. Che sia attraverso il mero uso grezzo della Dunamis o per una ferita della Aster Blade, ad ogni colpo subito l'avversario potrebbe infatti trovare sempre più difficile richiamare l'energia cosmica sufficiente a lanciare i propri attacchi, poiché essa, se non è già all'interno della Aster Blade, si troverebbe semplicemente dispersa e non recuperabile; esattamente come i danni fisici inflitti vengono riflessi nell'anima dell'avversario, aumentandone a dismisura la percezione di dolore e fatica e danneggiandone lo spirito.

    NEUTRON STAR ESSENCE {ICHOR}Il mitico sangue di Titano, di un profondo indaco, scorre nelle vene di tutti e dodici gli Uranidi e rappresenta la loro più grande differenza con gli uomini. La stessa essenza cosmica che abbonda nel creato permea anche il corpo di Arthur, avendone iniziato la sua lenta trasformazione: le numerose cicatrici sono scomparse una dopo l'altra, insieme a ogni tipo di malattia potenziale presente nei suoi geni, accelerando invece il metabolismo e le funzioni corporee fino a limiti inumani. I segni dell'invecchiamento sono svaniti e il corpo di Arthur Prince è a tutti gli effetti diventato incapace di preservare il passaggio del tempo. Le incredibili proprietà rigenerative dell'Ichor fanno sì che ferite di entità lieve inflitte al Titano delle Galassie scompaiano alla vista in breve tempo, rimarginandosi sotto gli occhi di chi guarda senza lasciare alcuna traccia. In caso di bisogno e concentrandosi completamente sull'atto per un turno, il Titano può accelerare e intensificare questo processo per guarire danni fisici apparentemente letali oppure accumulati gradualmente durante il combattimento (alterazioni sensoriali, veleno, danni nervosi, ecc.).
    La natura divina dell'Ichor lo rende in grado di essere usato anche sugli alleati applicandolo direttamente sulle ferite, oppure, curiosamente, di donare volontà propria a oggetti inanimati.

    RINGIL, LA STELLA FREDDA {ASTER BLADE}L'orgoglio di Crio è la sua spada, l'arma ottenuta all'inizio dei tempi. A un occhio non titanico o abituato alla tecnologia titanica, essa appare come un corto ammasso di metallo nero e contorto, in perenne e sottile mutamento, solo vagamente simile all'elsa di una spada a una mano.
    Come completamento perfetto del potere del Titano delle Galassie, la lama è un'estensione stessa del suo corpo e della sua Dunamis, raffinata in modo da colpire con ancora più ferocia e precisione: basta far fluire il suo potere dentro l'elsa per crearla e darle la forma che più gli aggrada, rendendo la Aster Blade un'arma di una versatilità insuperabile. La lama, della forma e dimensione desiderata, comparirà brevemente sotto forma di Dunamis prima di cristallizzarsi nello stesso nero profondo dell'elsa e assumere la durezza della Soma. Dal filo nanometrico di un bisturi fino a una gigantesca catena di piastre grandi come un Gigante, il limite è solo quello dell'attuale ampiezza di raggio raggiunta e dai tempi di reazione del Titano.
    Oltre a poter condurre la propria vorace Dunamis su di essa, però, la Aster Blade possiede una caratteristica fondamentale, che la distingue da ogni altra arma: la precisione. I colpi inferti dalla lama nera, in qualunque forma o dimensione essa assuma in quel momento, hanno il potere di colpire oltre l'armatura avversaria, infliggendo i danni direttamente sul corpo in tagli sottili e quasi indolori se inferti ad una velocità superiore a quella avversaria.


    TECNICHE ● ///
    NARRATO | PARLATO | PENSATO/TELEPATIA | ELENTÀRI
    13vFfTT


    Edited by ~S i x ter - 11/5/2024, 17:53
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    DOYRINf





    Once upon a time, was a fool who thought he'd find
    Who?

    Once upon a time, was a fool who thought he'd find
    Purpose in his life along the way
    Don't you run and hide from the truth, you decide
    Everything that lives is gone to waste

    Who?
    Who?
    Who?

    Once upon a time, was a fool who thought he'd find
    Purpose in his life along the way
    Don't you run and hide from the truth,


    you decide


    Everything that lives is gone to waste














    ___
    Ho avuto il permesso del master di sviluppare la cosa in più post. Stay tuned.
  4. .
    Una persona TRANQUILLISSIMA
  5. .
    A lei, messere! :zizi:

    CODICE
    <div align="center"><table>

    <tr>
    <td><div style="width: 450px; border: 1px solid #ebd2d0; background-color: #2f4f4f; padding: 10px;"><div style="width: auto; background-image: url(https://imgur.com/YKpj4Pf.png); background-repeat: no-repeat; background-color: #2f4f4f; border: 1px solid #ebd2d0; padding: 0px;"><div style="width: auto; line-height: 120%; letter-spacing: 1px; text-align: justify; font-family: verdana; font-size: 12px; color: #CAC7D1; padding: 60px 30px 30px 30px;"><span style="color: #f0dccb; font-variant: small-caps; font-family: georgia; line-height: 100%; display: block; letter-spacing: 1px; font-size: 20px; text-align: right;">1</span>

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    <span style="color: #CAC7D1; font-variant: small-caps; font-family: verdana; line-height: 120%; display: block; letter-spacing: 1px; font-size: 10px; text-align: center;">narrato &#11049; [color=#61dae6]parlato[/color] &#11049; [color=#61dae6]<i>pensato/telepatia</i>[/color] &#11049; <b>parlato altri</b></span><div style="width: auto; height: 1px; background-color: #f0dccb;"></div><span style="color: #f0dccb; font-variant: small-caps; font-family: verdana; line-height: 100%; display: block; letter-spacing: 1px; font-size: 9px; text-align: right;">[URL=?t=80038849]scheda[/URL]</span>
    <span style="color: #f0dccb; font-variant: small-caps; font-family: verdana; line-height: 120%; letter-spacing: 1px; font-size: 10px;">NOME</span> &#11049; Matar
    <span style="color: #f0dccb; font-variant: small-caps; font-family: verdana; line-height: 120%; letter-spacing: 1px; font-size: 10px;">CLOTH</span> &#11049; Bronze Pegasus {V}
    <span style="color: #f0dccb; font-variant: small-caps; font-family: verdana; line-height: 120%; letter-spacing: 1px; font-size: 10px;">ENERGIA</span> &#11049; [color=lightblue]Blu[/color]
    <span style="color: #f0dccb; font-variant: small-caps; font-family: verdana; line-height: 120%; letter-spacing: 1px; font-size: 10px;">STATUS FISICO</span> &#11049;
    <span style="color: #f0dccb; font-variant: small-caps; font-family: verdana; line-height: 120%; letter-spacing: 1px; font-size: 10px;">STATUS MENTALE</span> &#11049;
    <span style="color: #f0dccb; font-variant: small-caps; font-family: verdana; line-height: 120%; letter-spacing: 1px; font-size: 10px;">STATUS CLOTH</span> &#11049;

    <span style="color: #f0dccb; font-variant: small-caps; font-family: verdana; line-height: 120%; letter-spacing: 1px; font-size: 10px;">RIASSUNTO AZIONI</span> &#11049;

    <details><summary><span style="color: #f0dccb; font-variant: small-caps; font-family: verdana; line-height: 120%; letter-spacing: 1px; font-size: 10px;">Determinazione (Furore Sacro)</span></summary>
    Ogni colpo avvicina i più il cavaliere di Pegaso alla vittoria. Costretto fin dalla notte dei tempi a combattere con avversari ridicolmente più forti di lui, il santo di bronzo può risvegliare in se una Forza d'Animo che gli impedisce di sentire il dolore anche della peggiore delle ferite e anche le influenze nefaste di poteri mentali, spirituali e illusori pur conservando la sua lucidità.
    Ovviamente tale resilienza è comunque legata allo stato del suo corpo fisico e del suo cosmo, e una volta raggiunto il limite tutto il dolore e la stanchezza si riversa in una volta sola, provando una sofferenza atroce e arrivando a rischiare addirittura la vita.</details>
    <details><summary><span style="color: #f0dccb; font-variant: small-caps; font-family: verdana; line-height: 120%; letter-spacing: 1px; font-size: 10px;">Perseveranza (Ultimo Sforzo)</span></summary>
    Dove non arriva il corpo arriva la forza di volontà: per questo motivo, il possessore di questa abilità potrà richiamare da dentro di sé forze che non sapeva nemmeno di avere. Quando sarà stremato al punto da riuscire a lanciare solo un ultimo, disperato attacco, potrà eseguirlo al massimo della propria potenza, ignorando fatica, dolore e mancanza di energia come una Supernova che brilla più intensamente nell'ultimo secondo della sua vita.</details>
    <details><summary><span style="color: #f0dccb; font-variant: small-caps; font-family: verdana; line-height: 120%; letter-spacing: 1px; font-size: 10px;">Integrità (Resistenza Straordinaria)</span></summary>
    Non sempre si può vincere, per questo il fondamento dell'essere un santo non è abbattare i nemici, ma "resistere". Resistere per chi o cosa stai combattendo, non indietreggiare per chi è alle tue spalle, aspettando al momento giusto per colpire o permettere agli altri di salvarsi. Per questo il cavaliere di Pegaso ha sviluppato una resistenza fisica anormale rispetto al solito, potendo subire colpi fisici, cosmici o elementari notevoli senza indietreggiare. Questo non nullifica i colpi nemici, ma permette tuttavia di tenersi in piedi e continuare lo scontro in modo innaturale.</details>
    <details><summary><span style="color: #f0dccb; font-variant: small-caps; font-family: verdana; line-height: 120%; letter-spacing: 1px; font-size: 10px;">Giustizia (Favore di Athena)</span></summary>
    Invocando il potere di Athena e facendo appello alla propria fede, il Cavaliere può agire per un singolo turno durante un duello (sia in quest che in un normale scontro) nonostante sia vittima di condizioni che glielo impediscono, come privazione sensoriale, illusione, ferite debilitanti etc...</details>
    <details><summary><span style="color: #f0dccb; font-variant: small-caps; font-family: verdana; line-height: 120%; letter-spacing: 1px; font-size: 10px;">Amicizia (Telepatia)</span></summary>
    Con la capacità di controllare e leggere il Cosmo in modo più intimo, il Cavaliere può comunicare telepaticamente con chiunque voglia tramite la sua mente.</details>
    <span style="color: #f0dccb; font-variant: small-caps; font-family: verdana; line-height: 120%; letter-spacing: 1px; font-size: 10px;">TECNICHE</span>
    </div></div></div></div></td>
    </tr>

    </table></div>
  6. .
    CITAZIONE (Rastakhan @ 8/5/2024, 23:18) 
    I layout di Six...

    :fomento:

    <3 <3 <3 <3 <3 <3


    E comunque Krimson ripassa quando avrai finito l'add e ci mettiamo sulla scheda :asd: intanto prego e fanne buon uso sulla nostra cisnita prefe :mke:

    CODICE
    <div align="center"><table>

    <tr>
    <td><div style="width: 440px; background-image: url(https://imgur.com/pcZKAfM.png); background-repeat: repeat; background-color: #009a90; padding: 20px;"><div style="width: auto; background-color: #174a58; border: 4px solid #FFFFFF; padding: 5px; text-align: center;"><div style="width: auto; line-height: 120%; letter-spacing: 1px; text-align: justify; font-family: verdana; font-size: 11px; color: #acbcc0; padding: 10px 30px 10px 30px;"><span style="text-align: center; display: block; font-family: georgia; letter-spacing: 2px; font-variant: small-caps; font-size: 25px; color: #aaf3e1; line-height: 110%;">titolo attività</span><span style="text-align: center; display: block; font-family: georgia; letter-spacing: 2px; font-variant: small-caps; font-size: 11px; color: #FFFFFF; line-height: 110%;">[color=#63967a]&#10209;[/color] 1 [color=#63967a]&#10209;[/color]</span>

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    <b>[color=#aaf3e1]"Parlato"[/color]</b>

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    <p align="center">[IMG=ILWbFjV]https://imgur.com/TU7SU5U.png[/IMG]</p><span style="text-align: center; display: block; font-family: verdana; letter-spacing: 2px; font-variant: small-caps; font-size: 10px; color: #acbcc0; line-height: 110%;">narrato &#10209; [color=#aaf3e1]<b>parlato</b>[/color] &#10209; [color=#aaf3e1]<i>pensato</i>[/color] &#10209; [color=#afccd0]<b>parlato altrui</b>[/color]</span><div style="height: auto; background-color: #afccd0; text-align: justify; font-family: verdana; font-size: 10px; letter-spacing: 1px; line-height: 120%; color: #174a58; padding: 10px;"><b>NOME</b> [color=#63967a]&#10209;[/color] Nevia Toledo Arubal
    <b>CLOTH</b> [color=#63967a]&#10209;[/color] Bronze Cignus {III}
    <b>ENERGIA</b> [color=#63967a]&#10209;[/color]
    <b>CASTA</b> [color=#63967a]&#10209;[/color] Saint di Athena
    <b>FISICAMENTE</b> [color=#63967a]&#10209;[/color]
    <b>MENTALMENTE</b> [color=#63967a]&#10209;[/color]
    <b>STATUS CLOTH</b> [color=#63967a]&#10209;[/color]
    <b>RIASSUNTO AZIONI</b> [color=#63967a]&#10209;[/color] </div>
    <div style="height: auto; overflow: auto; background-color: #afccd0; text-align: justify; font-family: verdana; font-size: 10px; letter-spacing: 1px; line-height: 120%; color: #174a58; padding: 10px;"><details><summary><b>Abilità 1</b></summary>
    desc abilità</details>
    <details><summary><b>Abilità 2</b></summary>
    desc abilità</details>

    <b>Tecniche </b></div>
    </div></div></div></div></td>
    </tr>

    </table>
  7. .
    Fatto, se mi confermi passo alla scheda :zizi:
  8. .
    La tua forza scoperchia una zolla di terreno friabile, che si disintegra viaggiando nell’aria insieme a parte della massa brulicante di insetti più piccoli. Il mostro si gira rapidamente su se stesso: il suo lungo corpo frusta l’aria con un ampio schiocco, disperdendo la nuvola di detriti che non riesce quindi a coprire perfettamente la tua mossa in arrivo.
    Si aggrappa con diverse zampe a terra alla fine del giro, rendendosi pronto all’impatto e parte delle zampe anteriori arrivano al tuo corpo per intercettarlo e attutire la vostra carica facendo leva su di voi per spostarsi. Il pugno arriva sul suo esoscheletro ma solo lateralmente, su piastre più spesse di quelle che ricoprono il muso, e si scarica sul resto in una nuvola di polvere intorno a voi. C’è un grosso impatto e un sinistro scricchiolio, ma senza causare troppi danni che non siano diverse crepe. I tuoi artigli escono e scavano in quel momento, causando uno stridio di dolore che non si aspettava, ma è veloce a ritrarsi.

    Il mostro ora approfitta della distanza. È più piccolo di voi e questo lo aiuta in un contesto di corpo a corpo da cui sembra voler ora fuggire a tutti i costi, resosi conto della vostra forza. Arretra, e i vostri artigli scivolano fuori dal suo corpo lasciando tagli superficiali.

    Poi eietta un altro getto di acido, ma stavolta direttamente sul terreno attorno ai vostri piedi in una grossa polla. Lo rende poltiglia grigiastra e fumante, rischiando di farvi affondare per diversi metri nel suolo in melma bruciante e lasciare che i suoi piccoli aiutanti sciamino su di voi.

    TU NO IVAN ORA. TU NOI.
    OK, ORA NOI SPIEGA.

    Senti che Pallas prende il controllo per un secondo, la visione si fa di nuovo rosso intenso. È come quel balzo allo stomaco prima della picchiata sulle montagne russe, ma sei ancora sospeso da qualcosa che ti sta trattenendo sul baratro. Il tuo cuore palpita, rimbombandoti nelle orecchie.

    PRENDI FORZA DI COSMO. FAI TUA.

    Ti accorgi di qualcosa. Il potere che ti sta alimentando fluisce attraverso di te e attraverso di lui, permettendovi di diventare un noi. È un legame stretto, una corda a doppio filo che vi trattiene, ma che vi collega anche a qualcos’altro.

    NOSTRA.

    Tutto. Siete collegati a tutto.
    Tutto ciò che hai dipende da questo legame che ora stai imparando a percepire, e che sostiene il vostro enorme corpo in ogni sua fibra. È un concetto enorme, capire che tutto il mondo è pervaso da qualcosa a cui ora sei connesso tramite il tuo legame con una creatura del tempo del mito, qualcosa la cui creazione è avvenuta in tempi che neppure riesci a concepire.
    Il potere monta dentro di voi, lo vedi fisicamente come un’aura rosso intenso che vi circonda e infondendo il vostro corpo. La percepisci come un ringhio nella realtà, un basso avvertimento della vostra presenza sul mondo.

    Capisci di poter scegliere dove concentrare quel potere. Pallas ti mostra immagini in sequenza: potresti mantenerlo infuso attorno al vostro corpo e agli artigli, rendendo i vostri colpi in mischia più potenti e letali, e vedi in prima persona squarciare come burro le cose più disparate; oppure allo stesso modo, esso protegge i tuoi arti e i punti vitali come uno scudo brillante, e vi permetterebbe di resistere più a lungo anche a ferite quasi letali; oppure potresti farlo fluire con forza all’esterno, e una raffica di immagini ti affolla la mente per le possibilità che il Gigante ti mostra: un’esplosione attorno a te, colpi di energia che vengono rilasciati dal tuo corpo sotto forma di sfere che esplodono, fendenti, raggi.
    La tua mente declina tutto questo in immagini familiari a Ivan, associazioni che la tua vita e la tua esperienza fanno e che vengono integrate con quelle di Pallas.
    E che ora sono vostre. La sua esperienza e la tua stanno convergendo. Per lui il linguaggio non sarà facile, ma sa sicuramente qualcosa: combattere.

    TU ROMPI SE TROPPO, SI’? GIAPETO SPIEGATO SE ROMPI. BRUTTO.

    Qualcosa rosicchia il retro del tuo cervello. L’istinto di autoconservazione. Questo potere è incredibile, ma verrà a un prezzo se non dosato, e sarà sovraccaricarti fino allo spegnimento totale. Il tuo legame con Pallas ti permette di canalizzarlo, rende il tuo corpo qualcosa di adatto a ricevere e manifestare questo potere chiamato Cosmo.
    Sai che probabilmente Pallas non ha detto la parola Cosmo, non nella tua lingua. Il tuo cervello l’ha riprocessata così, attingendo alla memoria di te che ascolti alcuni discorsi di passaggio fra le truppe.

    La tua vista ritorna del colore normale e il tempo sembra riprendere a scorrere. L’intero scambio è avvenuto in meno di una frazione di secondo.

    I vostri zoccoli stanno affondando impantanati nella melma acida, e lo sciame si sta avventando su di voi per infilarsi fra le giunture di adamantite, alla ricerca di qualcosa di più semplice da mordere e divorare. Senti che la tua armatura corpo Adamas? ti protegge, ma non completamente. L’acido penetra da interstizi e giunture, ma è solo un lieve fastidio rispetto all’affondare fino al polpaccio.


    ______________________

    Il mostro percepisce il tuo diversivo in tempo per neutralizzarlo, e invece del cazzottone in faccia riesce a beccarselo sul fianco. Si riposiziona vomitando acido tutto intorno a voi per sciogliere il terreno e incastrarvi dentro temporaneamente fino ai polpacci [azione di supporto] e dare ai suoi amici l’azione di [attacco]: uno sciame che cerca di mangiarvi vivi infilandosi fra gli interstizi della vostra Adamas.

    Però hai fatto qualcosa di furbo. Hai chiesto il tutorial? Pallas spiega :zizi:
    Ti fa una presentazione sul Cosmo e sui suoi utilizzi proiettandotela direttamente in testa. Consideralo un momento di “pausa” come se avessi aperto il menu tutorial, passa un tempo talmente esiguo in combat da essere irrilevante.

    Il Cosmo non viene considerato un’aura alla Dragonball (ma può manifestarsi come tale), bensì qualcosa che va direttamente incanalato nelle tue abilità e consuma il tuo corpo tramite la fatica di utilizzarlo. In questo caso, a differenza di un cavaliere di Athena, la tua capacità cosmica ora deriva dal tuo legame con Pallas. Sei in grado di canalizzare il Cosmo perché sei parte di un Gigante che sa farlo :zizi:

    Quindi ora puoi descrivere una difesa contro questo attacco (è Energia Verde) e decidere come attaccare il mostro a distanza.
    Puoi difenderti e attaccare a Energia Verde stavolta.
  9. .
    Yay!

    1) Sì
    2) Ho messo lo stesso del bordo interno, più elegante!
    3) Vedi così? Stasera posso lavorarci di più ma già spaziando dovrebbe aiutare.
  10. .
    Ma tipo, qualcosa così? Mi ha ispirata molto il colore che hai proposto per lo sfondo, l'ho trovato super insolito :zizi:

    Ho provato ad abbinarlo con l'azzurro che usi di solito per Mat per i dialoghi, più qualche dettaglio sfizioso.

    1

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    narrato ⬩ parlatopensato/telepatiaparlato altri
    scheda
    NOME ⬩ Matar
    CLOTH ⬩ Bronze Pegasus {V}
    ENERGIABlu
    STATUS FISICO
    STATUS MENTALE
    STATUS CLOTH

    RIASSUNTO AZIONI

    Determinazione (Furore Sacro)
    Ogni colpo avvicina i più il cavaliere di Pegaso alla vittoria. Costretto fin dalla notte dei tempi a combattere con avversari ridicolmente più forti di lui, il santo di bronzo può risvegliare in se una Forza d'Animo che gli impedisce di sentire il dolore anche della peggiore delle ferite e anche le influenze nefaste di poteri mentali, spirituali e illusori pur conservando la sua lucidità.
    Ovviamente tale resilienza è comunque legata allo stato del suo corpo fisico e del suo cosmo, e una volta raggiunto il limite tutto il dolore e la stanchezza si riversa in una volta sola, provando una sofferenza atroce e arrivando a rischiare addirittura la vita.

    Perseveranza (Ultimo Sforzo)
    Dove non arriva il corpo arriva la forza di volontà: per questo motivo, il possessore di questa abilità potrà richiamare da dentro di sé forze che non sapeva nemmeno di avere. Quando sarà stremato al punto da riuscire a lanciare solo un ultimo, disperato attacco, potrà eseguirlo al massimo della propria potenza, ignorando fatica, dolore e mancanza di energia come una Supernova che brilla più intensamente nell'ultimo secondo della sua vita.

    Integrità (Resistenza Straordinaria)
    Non sempre si può vincere, per questo il fondamento dell'essere un santo non è abbattare i nemici, ma "resistere". Resistere per chi o cosa stai combattendo, non indietreggiare per chi è alle tue spalle, aspettando al momento giusto per colpire o permettere agli altri di salvarsi. Per questo il cavaliere di Pegaso ha sviluppato una resistenza fisica anormale rispetto al solito, potendo subire colpi fisici, cosmici o elementari notevoli senza indietreggiare. Questo non nullifica i colpi nemici, ma permette tuttavia di tenersi in piedi e continuare lo scontro in modo innaturale.

    Giustizia (Favore di Athena)
    Invocando il potere di Athena e facendo appello alla propria fede, il Cavaliere può agire per un singolo turno durante un duello (sia in quest che in un normale scontro) nonostante sia vittima di condizioni che glielo impediscono, come privazione sensoriale, illusione, ferite debilitanti etc...

    Amicizia (Telepatia)
    Con la capacità di controllare e leggere il Cosmo in modo più intimo, il Cavaliere può comunicare telepaticamente con chiunque voglia tramite la sua mente.

    TECNICHE


    Edited by ~S i x ter - 9/5/2024, 21:44
  11. .
    Prova ora (ho modificato sopra)? Sono andata di contrasto completo perché hai ragione :zizi:
  12. .
  13. .
    Yo! Dimmi un po' se ci siamo come scelta di colori, mi sono discostata un pochino dal seminato perché mi sembrava sempre troppo simile :zizi:

    titolo attività 1

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    "Parlato"

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    ILWbFjV

    narrato ⟡ parlatopensatoparlato altrui
    NOME Nevia Toledo Arubal
    CLOTH Bronze Cignus {III}
    ENERGIA
    CASTA Saint di Athena
    FISICAMENTE
    MENTALMENTE
    STATUS CLOTH
    RIASSUNTO AZIONI

    Abilità 1
    desc abilità

    Abilità 2
    desc abilità


    Tecniche



    CODICE
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    <tr>
    <td><div style="width: 440px; background-image: url(https://imgur.com/pcZKAfM.png); background-repeat: repeat; background-color: #009a90; padding: 20px;"><div style="width: auto; background-color: #174a58; border: 4px solid #FFFFFF; padding: 5px; text-align: center;"><div style="width: auto; line-height: 120%; letter-spacing: 1px; text-align: justify; font-family: verdana; font-size: 11px; color: #acbcc0; padding: 10px 30px 10px 30px;"><span style="text-align: center; display: block; font-family: georgia; letter-spacing: 2px; font-variant: small-caps; font-size: 25px; color: #aaf3e1; line-height: 110%;">titolo attività</span><span style="text-align: center; display: block; font-family: georgia; letter-spacing: 2px; font-variant: small-caps; font-size: 11px; color: #FFFFFF; line-height: 110%;">[color=#63967a]&#10209;[/color] 1 [color=#63967a]&#10209;[/color]</span>

    Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit. Aenean a eros nisl. Cras id urna iaculis ligula mattis elementum. Vivamus tincidunt lorem hendrerit vehicula accumsan. Nam sit amet sem id ex dictum finibus consectetur sollicitudin elit. Nam scelerisque tristique magna vitae dictum. Morbi lacinia leo velit, eget tristique tortor pharetra at. Aenean eleifend eget orci efficitur rhoncus. Suspendisse ut augue mi. Quisque placerat lectus varius posuere egestas. Nam at libero tellus. Etiam at rhoncus metus.

    <b>[color=#aaf3e1]"Parlato"[/color]</b>

    Vestibulum ante ipsum primis in faucibus orci luctus et ultrices posuere cubilia curae; Donec erat mauris, mattis sed orci non, molestie pretium arcu. Etiam vitae mi tincidunt, congue quam at, tempor nibh. Phasellus euismod a nunc non ultricies. Ut vel finibus libero, quis convallis est. In non justo ut sapien maximus cursus sit amet a felis. Sed tincidunt nunc leo, vel varius enim cursus interdum. In elementum tellus id pretium consequat. Maecenas mattis fringilla congue. Curabitur quis libero mauris.

    Orci varius natoque penatibus et magnis dis parturient montes, nascetur ridiculus mus. Sed id leo mollis, sodales massa a, egestas sapien. Suspendisse dapibus nibh dolor, quis sagittis purus semper vitae. Morbi dignissim ligula nec nisl aliquam, nec pellentesque neque gravida. Aliquam a vulputate mi. Ut ultricies posuere augue, eget semper dui cursus malesuada. Curabitur tempus placerat dolor ut viverra. Sed aliquam venenatis felis, at malesuada purus finibus sit amet. Vestibulum nec dignissim orci. Aliquam tempus justo est, eu lacinia nisi vestibulum nec. Maecenas elementum sagittis orci id porta. Nunc luctus ipsum magna, sit amet placerat nibh tempor id. Donec varius hendrerit purus. Aliquam dignissim dapibus sagittis.

    <p align="center">[IMG=ILWbFjV]https://imgur.com/TU7SU5U.png[/IMG]</p><span style="text-align: center; display: block; font-family: verdana; letter-spacing: 2px; font-variant: small-caps; font-size: 10px; color: #acbcc0; line-height: 110%;">narrato &#10209; [color=#aaf3e1]<b>parlato</b>[/color] &#10209; [color=#aaf3e1]<i>pensato</i>[/color] &#10209; [color=#afccd0]<b>parlato altrui</b>[/color]</span><div style="height: auto; background-color: #afccd0; text-align: justify; font-family: verdana; font-size: 10px; letter-spacing: 1px; line-height: 120%; color: #174a58; padding: 10px;"><b>NOME</b> [color=#63967a]&#10209;[/color] Nevia Toledo Arubal
    <b>CLOTH</b> [color=#63967a]&#10209;[/color] Bronze Cignus {III}
    <b>ENERGIA</b> [color=#63967a]&#10209;[/color]
    <b>CASTA</b> [color=#63967a]&#10209;[/color] Saint di Athena
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    </table>


    Edited by ~S i x ter - 9/5/2024, 21:52
  14. .
    Tipo Malefica in WELL, WELL, WELL...
  15. .
    Arrivooooooo
5901 replies since 24/5/2008
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