Orologi e Passioni

Posts written by patekphilippe

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    Patek Twenty-4
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    Secondo me circa € 3000-€ 3500.
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    5050?
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    CITAZIONE (S.M. @ 27/11/2013, 17:55) 
    CITAZIONE (mbelt @ 27/11/2013, 17:27) 
    Appunto...anche i dogmi che vogliono una minuscola molla a filo inadatta ad essere presente su un calibro di altissima orologeria quando ne milgliora il funzionamento. O quando sostenevi che l'alluminio del Journe Sport si rovinasse dopo un mese di uso....stesso atteggiamento....dogmi basati sul nulla.
    Fra una tua valutazione tecnica o quella mia, di Angelo, o di altri forumista, e quella di Papi considero prevalente qùest'ultima. Sarà un mio difetto ma io la vedo così. Un orologio meccanico deve funzionare bene e tendere all'eccellenzanche innovando quando necessario.

    A me la molla a filo e' stata più o meno sempre bene, Papi o non Papi, poiché immaginavo che ci fosse una giustificazione tecnica plausibile, però ricordo benissimo aspre critiche quando l'abbiamo vista sul Lange prima e sul Destriero poi (o meglio scoperta poi anche sul Destriero). Ora che c'è su un calibro da 600k€ non possiamo cambiare giudizio prima di appurare la verità. Sarebbe come offendere i reparti tecnici di IWC e di Lange.
    Tommy ha aperto la strada ad una giustificazione tecnica, ma non basta.
    Perché il Punzone di Ginevra ne esclude l'utilizzo? Perché i migliori movimenti rattrapanti pur funzionando egregiamente e senza difetti apparenti, non ne fanno uso?
    Cerchiamo di trovare risposte a queste domande, e allora avremmo la verità, non poniamo la "questione di fiducia" come i nostri Governucoli ci hanno abituato....

    Sulla questione alluminio, molte cose sugli ultimi trattamenti indurenti profondi, ho ammesso di non saperle, ma a parte questo, la riuscita nel tempo sia dell'alluminio che della gomma dei Journe sport, e' ancora da dimostrare. Però pur continuando a non piacermi la scelta di materiali poveri per orologi che costano decine di K€, sono aperto a tutti i risultati, senza dogmi ;)

    La verità è che ci sono gli amici, gli amici degli amici, e gli amici degli amici degli amici ..... mi spiego: se prima di accorgerci che la mettesse Papi, la molla a filo era da censurare, anche aspramente da parte di alcuni (vedi, come ho già detto, il caso Lange), ora che la mette Papi è diventata la soluzione ideale. Capiamoci, se non lo era prima (e per me non lo era) non deve esserlo adesso solo perchè la messa Papi, e non vedo perchè questo non si possa sostenere.
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    CITAZIONE (ilcommesso @ 23/11/2013, 18:30) 
    una ragione c'è sempre, però mi chiedo allora se il caro e vecchio Punzone di Ginevra ad esempio non sia una vera garanzia di qualità tecniche ed estetiche sempre attuali, un ultimo baluardo per evitare un ulteriore decadimento...sull'aumento della casse la pensiamo più o meno tutti allo stesso modo, a fronte di calibri sempre identici.

    Io non ho conoscenze di meccanica però noto che la posizione di questa molla è simile a quello del Lange...dove il Double Split non l'ha.... sempre rattrapante sono.

    embè.... sta molla a filo?....nessuna critica?
    Chissà come mai veniva tanto stigmatizzata con il complicato Lange, e ora più niente.
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    A me non piace quando distruggnono le auto, ...... visto che dicono che hanno un'anima, è come se uccidessero un animale, ... così per gioco.
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    CITAZIONE (ciaca @ 9/4/2013, 23:19) 
    Quanto costa a listino un 1815 crono in oro rosa?

    Saluti

    Se ricordo bene dovrebbe costare € 36.400 o giù di lì.
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    CITAZIONE (antonio-333 @ 25/8/2012, 17:27) 
    CITAZIONE (patekphilippe @ 25/8/2012, 16:25) 
    Chiedo a chi mi può aiutare qual'e il prezzo che si può spuntare per questo orologio, oro rosa o bianco è indifferente, acquistandolo nuovo da concessionario ufficiale, considerando che il prezzo di listino è di circa 36800 euro.

    Mi è successa una cosa strana sapete, non so se a volte capita anche a voi ma per me è la prima volta: ho provato l'oggetto presso un noto concessionario di una località balneare e non mi hanno voluto dire il prezzo finale per un eventuale acquisto. Tralascio il fatto che mi è stato fatto un "interrogatorio" su che orologi possedevo, che lavoro faccio. Mancava solo mi chiedessero la dichiarazione dei redditi.
    Mi han solo detto: " se è seriamente interessato passi ancora a trovarci che lo trattemo".

    Ma dico io, come fa uno a pensare ad un acquisto se non gli viene nenneno comunicato il prezzo di ciò che si vuole acquistare?

    Controcorrente mi schiero dalla parte del conce, poichè superati i 4500 € deve inviare una comunicazione all'agenzia delle entrate..............
    Poi non c'è nulla di male a chiedere che orologi possiede un appassionato, e se VERAMENTE INTERESSATO, VENGA A TROVARCI..........
    Non vedo nessun comportamento sbagliato.....io avrei risposto " Voglio comprarlo adesso" quanto costa?
    Comunque è solo un pensiero il mio, nessuna polemica, saluti.
    :)

    Grazie a tutti delle risposte.
    Credetemi, le mille domande mi sono state fatte in modo molto diretto senza tanti giri di parole, e non come potremmo fare noi in un discorso tra appassionati, ma esclusivamente per verificare se c'era veramente da parte mia la disponibilità economica (non la volontà effettiva) per l'acquisto. In poche parole volevano vedere se ero abbastanza ricco.
    Mi sono sentito discriminato.

    Tralasciando le solite: ".... abbiamo già in atto una trattativa, ma se lei è interessato" e "... questo è l'ultimo che ci è rimasto" (come se di quell'orologio ne vendessero uno a settimana) mi hanno anche chiesto con che orologio ero venuto in vacanza (un Ulysse Nardin Marine 1846 del 1998 che avevo messo appositamente e momentaneamente in tasca proprio perchè in queste occasioni non mi piace far vedere che cosa indosso).
    Tenete presente che orologi di questo tipo, e anche superiori, li provo anche nella mia città (l'ultimo è stato un patek 5270 e che il prezzo finale, o la percentuale di sconto, me l'hanno sempre comunicato)

    Ah,... mi hanno anche chiesto in che Hotel soggiornavo. Ho detto loro che ero col sacco a pelo. :lol:

    Prima o poi quell'orologio lo acquisto e non saranno certo loro a vendermelo anche perchè mi sembra di aver capito che su € 36800 si parla di limare un paio di mille euro.

    Per il gruppo d'acquisto, considerate anche me.

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    Chiedo a chi mi può aiutare qual'e il prezzo che si può spuntare per questo orologio, oro rosa o bianco è indifferente, acquistandolo nuovo da concessionario ufficiale, considerando che il prezzo di listino è di circa 36800 euro.

    Mi è successa una cosa strana sapete, non so se a volte capita anche a voi ma per me è la prima volta: ho provato l'oggetto presso un noto concessionario di una località balneare e non mi hanno voluto dire il prezzo finale per un eventuale acquisto. Tralascio il fatto che mi è stato fatto un "interrogatorio" su che orologi possedevo, che lavoro faccio. Mancava solo mi chiedessero la dichiarazione dei redditi.
    Mi han solo detto: " se è seriamente interessato passi ancora a trovarci che lo trattemo".

    Ma dico io, come fa uno a pensare ad un acquisto se non gli viene nenneno comunicato il prezzo di ciò che si vuole acquistare?
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    CITAZIONE (mbelt @ 13/6/2012, 16:15) 
    CITAZIONE (patekphilippe @ 13/6/2012, 15:50) 

    A meno che non si stia parlando di prototipi che non prevedono una benchè minima industrializzazione (o artigianalizzazione :D ), averli in testa è condizione necessaria ma non sufficiente per una remunerativa attività.
    Ossia, a volte le sole idee sono indispensabili, ma non bastano

    Tu pensi che non abbia progetti già pronti e prototipi? Ma perchè si scrive senza sapere le cose?
    [/QUOTE]

    Certo, che li ha pronti, ma perchè non li produce?.... forse aspettano che maturino come le pere ...... per produrre ci vogliono le palanche e non solo le buone intenzioni ed è per questo che prima o poi lo perderemo.
    Ma tu sai più di me, quindi....

    Ora lo chiuderanno il post, Criox
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    Che pazienza...journe sta per presentare in nuovo Cronometro, a gennaio ha presentato l 'Octa Sport che ancora non è in vendita, lui più di due novità l'anno non presenta, non vuole decuplicare la sua produzione come altri.
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    Così, … tanto per non incaponirsi ognuno sulle proprie idee e per amore di un poco di obiettività, riporto un interessante frammento a firma di Daniele Sforza di “Progress”

    …….. nell’ultima edizione di Baselworld, la più grande esposizione orologiera internazionale, François Thiébaud, Presidente del comitato degli espositori svizzeri, ha fatto intendere che non ci si deve assolutamente rassegnare al pessimismo e aspettare a braccia conserte una nuova ripresa, bensì bisognerà seguire le mutazioni della mentalità post-crisi e “tornare al vero valore dei prodotti, da un lato valorizzando la tradizione e il lavoro degli artigiani, dall’altro abbandonando le stravaganze di questi ultimi anni, specialmente per quanto concerne i prezzi”.
    Anche il giornalista francese specializzato nel settore Grégory Pons esamina che “per quanto concerne gli orologi a buon mercato, la Svizzera è completamente tagliata fuori dal mercato. Ma sarà da questo settore che partirà la riconquista”, pur non nascondendo qualche dato preoccupante: “È bene ricordare che la Svizzera produce essenzialmente orologi di alta gamma. Una diminuzione del 38% delle esportazioni di orologi d’oro è assai allarmante”, guardando infine a ciò che accade nei paesi dell’Est: “I giapponesi non stanno meglio, mentre i cinesi sono in una migliore posizione” e prevedendo infine una passione che rimarrà inalterata per i begli orologi, ma che sul mercato si dovranno fare i conti con il concorrente più agguerrito, la Cina per l’appunto, in cui ormai hanno imparato a forgiare e fornire degli ottimi prodotti. L’alleanza del designer norvegese Jorgen Amundsen, già creatore di un proprio marchio nel 2002, con la manifattura Montres Villemont di Ginevra (fondata da Olivier Müller, noto per le importanti esperienze nel settore alla Chopard e alla Omega), ha creato a inizio 2007 la Villemont Group, ma a inizio 2009, la casa fallisce. Ed è il primo, importantissimo, segnale di una crisi.
    Analizzando la situazione odierna, le ripercussioni le subiranno infatti gli impiegati delle industrie più importanti che risentono della crisi: per loro il futuro è tutt’altro che chiaro e limpido. A inizio 2009 la Villemont Group – casa creata dall’alleanza tra la norvegese Amundsen e la manifattura ginevrina Montres Villemont – chiude i battenti. È il primo, importantissimo, segnale di una crisi. Seguono così tagli e ridimensionamenti: alla Franck Muller di Ginevra è previsto un taglio del 50% degli impiegati, mentre alla Zenith di Neuchatel si prevedono 70 impiegati in meno (un taglio del 28%). Nonostante in Svizzera non circolino la maggior parte delle informazioni finanziarie delle aziende, le statistiche parlano chiaro: giugno è stato il mese peggiore come non si vedeva da vent’anni.
    La produzione di orologi dal valore superiore a 100.000 euro, è stata drasticamente ridimensionata, una volta raggiunta la consapevolezza che parte della perdita è “responsabilità” – se così si vuol chiamare – dei compratori, dei quali in molti hanno disertato l’ultima edizione di Baselworld. La “febbre da shopping” compulsiva che li aveva colpiti per un lungo periodo, ha subito un drastico stop nel momento in cui la crisi ha congelato i crediti nelle banche e posto interrogazioni sull’acquisto.
    Così, oltre alle riduzioni d’orario e ai tagli imposti dalle aziende più grandi, non eviteranno il problema anche quelle imprese più piccole e con bilanci poco solidi. Nuove strategie di mercato e di vendita, nuove maniere di comportarsi di fronte al potenziale consumatore, nuove frontiere di persuasione, promozione e pubblicità: si sta lavorando a questo e i primi risultati fanno ben sperare. La riconquista del cliente non sarà cosa facile, ma rimodellare il proprio assetto strutturale sulle nuove esigenze e sulla nuova mentalità del target-clienti è già a un buon punto d’avvio.

    ;)
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    A meno che non si stia parlando di prototipi che non prevedono una benchè minima industrializzazione (o artigianalizzazione :D ), averli in testa è condizione necessaria ma non sufficiente per una remunerativa attività.
    Ossia, a volte le sole idee sono indispensabili, ma non bastano
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    Tu pensi che non abbia progetti già pronti e prototipi? Ma perchè si scrive senza sapere le cose?
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    Certo, che li ha pronti, ma perchè non li produce?.... forse aspettano che maturino come le pere ...... per produrre ci vogliono le palanche e non solo le buone intenzioni ed è per questo che prima o poi lo perderemo.
    Ma tu sai più di me, quindi....

    Ora lo chiuderanno il post, Criox
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    CITAZIONE (mbelt @ 13/6/2012, 14:45) 
    CITAZIONE (Alan.Ford @ 13/6/2012, 14:40) 
    Ma come... non era lui che non riesce neanche a cambiarsi l'auto e gira con una del 2001? :woot:

    Non ho letto da nessuna parte che non riesca a cambiare auto, penso non lo voglia. Ed è anche certo che reinveste quasi tutto nell'azienda: ha ancora decine di orologi in testa da realizzare.

    A meno che non si stia parlando di prototipi che non prevedono una benchè minima industrializzazione (o artigianalizzazione :D ), averli in testa è condizione necessaria ma non sufficiente per una remunerativa attività.
    Ossia, a volte le sole idee sono indispensabili, ma non bastano
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    CITAZIONE (hulk74 @ 13/6/2012, 12:35) 
    Continuo a chiedere se Lange fa "ottimi" prezzi grazie a Richmont, Patek li fa più alti perchè deve arrangiarsi, come fa FP Journe a fare quei prezzi?!?

    A dir la verità, non è che FPJ versi in buonissime acque. Non vorrei facesse la fine di RD ... tanti bellissimi orologi ma poi ha dovuto mollare facendo un passo indietro sulla qualità di alcune macchine, rendendole meno esclusive (cito ad esempio il vecchio calibro crono RD78 con microrotore rispetto al nuovo RD680 sempre con microrotore) ed entrare in Richemont.
    D'altro canto sono tutte situazioni già viste per altri grandi orologiai: Franck Mullel, Daniel Roth, in parte, anche se per atri motivi, Gerald Genta
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    CITAZIONE (tommykimi @ 13/6/2012, 06:37)
    CITAZIONE (Giorgione © @ 12/6/2012, 17:17) 
    Il topic è stato chiuso perchè, intanto, non si arriva a nulla se non a polemiche ;)

    Alla prima si chiude anche questo.

    No, questa più che un'uscita, mi sembra un entrata a gamba tesa!!!!!

    Forse era giusto chiudere l'altro topic perchè si stava profilando un vero e proprio OT generale....
    Ma qui la questione è sostanzialmente diversa.... mi sembra che l'argomento sia interessante e qualche polemica tra utenti sia inevitabile, però essendo un forum dove si da libero spazio alle proprie impressioni, è giusto che ci si confronti anche in questo modo.


    Intanto vedo che finalmente, qualcuno ha interpretato le sostanziali differenze tra le aziende e le loro strategy. E' inutile fare un confronto fra le maison in questione, forse dovremmo attenerci a confrontare le loro creazioni che possono essere definite assimilabili o concorrenti.....

    Lange è assimilabile ad un concept, ne assolve la funzione astratta, la sua funzione materiale però si ripercuote attivamente sul mercato e ha la libertà di poter operare con margini di contribuzioni di gran lunga inferiori a quelli di altre realtà. Non parliamo di azienda che lavora in perdita perchè sarebbe un grosso errore, potremmo parlare di un azienda che produce utili da autofinanziamento, la remunerazione degli azionisti del gruppo deriva dalle performance delle altre aziende.

    Il posizionamento che ha Lange all'interno del gruppo è di carattere qualitativo, non quantitativo... ovvero dare dimostrazione al mercato della bontà della holding nell'esercizio delle sue facoltà all'interno delle varie aziende, risultato : Richemont viene riconosciuta l'eccellenza poichè d'eccellenza è l'output di una sua controllata.... ne guadagna Lange e tutte le società del gruppo.

    Cos'è quindi Lange??? Marketing di core business....... attraverso la sua considerazione ne discende anche quella di Richemont.... e se Richemont gode di credibilità, ne godono anche le altre maison intragruppo..

    Il delicato equilibrio di segmentazione del mercato che risiede nelle politiche di Richemont è più delineato e marcato di quanto sembri..... certo così tante case riunite sotto lo stesso tetto, possono anche rubarsi quote a vicenda, ma il beneficio globale sui competitors è notevole....

    Quindi è sbagliato fare il confronto tra le 2 maison, se proprio siamo in vena di paragoni possiamo farlo tra PP e VC..... e il motivo se ci pensate un attimo è palese..... Il modus operandi e molto simile e si possono effettuare confronti orologio vs orologio lungo tutta la gamma delle 2 maison....

    Patek ha una strategia e una natura aziendale totalmente diversa da Lange, sia nella forma che nella sostanza.... Non entro nel merito delle loro scelte, ma limitiamoci a riflettere sul fatto che non sia una società con l'acqua alla gola.... non illudiamoci, il guadagno è ghiotto e PP cavalca l'onda del successo, finchè il mercato le darà ragione la sua politica non dovrà essere biasimata.... se parliamo dal punto di vista aziendale! poi ognuno tragga le sue conclusioni se sceglierla o meno e a che prezzo.....

    Si può fare un confronto tra una Ferrari 458 e una Porsche Turbo..... ma evitiamo il confronto Porsche - Ferrari che sia basato sulle 2 aziende e la loro mission.

    Bravo, hai colto in pieno ciò che indendevo dire ;)

    CITAZIONE (Ecureuil @ 13/6/2012, 07:10)
    CITAZIONE (Il faust @ 13/6/2012, 00:25) 
    Allora .. facciamo due squadre!!! Chi sta' nella Lange e chi nella Patek!! :D :D :D

    :woot:

    patekphillippe5970p6

    Io mi schiero in tutte e due :D
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    CITAZIONE (loving2000 @ 12/6/2012, 17:20) 
    CITAZIONE (patekphilippe @ 12/6/2012, 17:16) 
    Mi spieghi il perchè? ...... ;) senza polemica
    ...soprattutto per il secondo neretto

    Le tasse si pagano sul risultato d'esercizio fiscale che è ben diverso dall'utile, potresti avere una perdita e pagare 100 di tasse o un utile e pagare 90 (senza dilungarmi in altre noiose spiegazioni).

    Tutte le società redigono il bilancio e poi il gruppo redige il consolidato, dei due è il bilancio consolidato quello con meno valore giuridico/fiscale.

    Allora preciso…l’utile, o perdita, a cui mi riferisco è quella fiscale ante imposte, ossia il risultato fiscale (che si ottiene dopo aver imputato a ricavo le rimanenze e dopo le variazioni derivanti dalle riprese fiscali). Il risultato di tutto ciò è un utile, o una perdita, fiscale sulla quale vanno calcolate le imposte. Il risultato finale dopo l'imputazione delle imposte di competenza è il risultato il civilistico
    Quindi rettifico: più basso è l’utile fiscale=minori sono le imposte.

    Sul sito Richemont si attengono al bilancio consolidato, io di conseguenza mi attengo a quello.

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