GDR della Repubblica Italiana - L'Originale gioco che simula la Politica

Posts written by Matteo Bassetti

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    In seguito al colloquio di circa venti minuti tra il Capo dello Stato Sergio Furlan e la delegazione di Nuova Democrazia formata dal vicepresidente dell’Assemblea Nazionale Matteo Bassetti, dal presidente del gruppo parlamentare Antonio Ponzo Pellegrini, e dai vicepresidenti del gruppo Giulia Pastorella e Fabrizio Benzoni, è l’onorevole Matteo Bassetti a prendere la parola in loggia d’onore.

    Buongiorno a tutti, abbiamo avuto un confronto chiaro e franco con il presidente della repubblica Sergio Furlan il quale ci ha comunicato l’intenzione di dare il mandato di Primo Ministro all’onorevole Vittoria Elena Bastianini. Abbiamo chiarito al capo dello Stato che la nostra collocazione sarà all’opposizione di questo governo. Riteniamo che l’onorevole Bastianini non sia all’altezza del ruolo, così come riteniamo che nella coalizione di centrodestra non esistano figure capaci di governare, come testimonia il lassismo praticato da Fratelli d’Italia durante il secondo governo Zanetti. Oltre questo vediamo in questa proposta politica una mancanza di sensibilità e rispetto verso il sud e il mezzogiorno del paese, la totale mancanza di un programma economico sociale, nessun cambiamento nella politica estera. Questi sono i principali fattori che ci hanno portato a dare al Presidente Furlan la nostra comunicazione di forte opposizione all’eventuale governo Bastianini, auspichiamo in un ripensamento da parte del presidente e che possa trovare anche all’interno della società civile e del mondo civico di cui tanto si è vantato di appartenere in campagna elettorale una figura capace di guidare realmente il governo con la capacità realizzativa di fare realmente le cose necessarie e non saper solamente curriculum politico alla mano sproloquiare nelle piazze e nelle televisioni italiane. Grazie.
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    90 Bassetti
    90 Romagnoli
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    69 Chiara on. Braga
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    Si è riunita a Roma, presso la sede in Piazza del Gesù l’assemblea del gruppo parlamentare di Nuova Democrazia per l’elezione del
    proprio ufficio di presidenza. Non poche le sorprese con una quasi equivalente spartizione degli incarichi tra le due aree principali del partito nel post Zanetti, gli ex Zanettiani guidati ora dal vicepresidente vicario Bruno Pacifico, e i Bassettiani guidati da Matteo Bassetti, definito erede politico di Matteo Renzi che ha saputo riunire sia gli ex IV che gli ex longhiani attorno a sé. Ai Bassettiani la presidenza del gruppo con il toscano Antonio Ponzo Pellegrino e la tesoreria con Naikke Gruppioni, agli ex Zanettiani di Pacifico le vicepresidenze con Giulia Pastorella e Fabrizio Benzoni e la segreteria con Francesco Filippo Carpano. Una divisione stabilita per mantenere l’unità del partito in una fase storica che vede i neo democratici orfani del leader e fondatore Francesco Zanetti, ritiratosi a vita privata. Ora si apre ufficialmente la stagione a quella che sarà l’opposizione al governo del presidente Furlan, una stagione che vedrà inoltre il secondo congresso di Nuova Democrazia, quello che sancirà ufficialmente il successore di Francesco Zanetti alla guida del partito. Tra i vari rumors, potrebbero essere proprio Pacifico e Bassetti a contendersi il ruolo al congresso.
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    GRUPPO NUOVA DEMOCRAZIA (135)

    Presidente:


    Vicepresidente vicario:
    on. Antonio Ponzo Pellegrini

    Vicepresidenti: on. Giulia Pastorella - on. Fabrizio Benzoni

    Segretario: on. Francesco Filippo Carpano

    Tesoriere: on. Naikke Gruppioni

    Membri:
    Matteo Bassetti (90) - Bruno Pacifico (45)



    dalla seconda seduta
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    29 schede bianche
    29 Simona Malpezzi
    7 Maria Elena Boschi
    4 Mara Carfagna
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    69 Malpezzi
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    69 Simona Malpezzi
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    Interviene a Otto e Mezzo il neo deputato di Nuova Democrazia Matteo Bassetti per commentare i risultati elettorali e il terremoto nel partito ”Il risultato è chiaro, Andrea Mudadu era il candidato ideale, ma chiaramente non per la maggioranza degli italiani. La maggioranza degli italiani ha scelto Sergio Furlan, non commento la scelta, ormai è superflua, commento per dire in bocca al lupo al neo presidente, noi saremo la sua opposizione in aula, nelle piazze e nelle strade, saremo la sua opposizione in Italia. Non intendo che diremo no a prescindere, valuteremo le proposte in aula e vedremo che fare di conseguenza, se arrivassero proposte in linea con le misure del governo Zanetti allora saremo pronti a sostenerle, altrimenti faremo battaglie in aula come giusto che sia. Sul ritiro di Francesco Zanetti che dire, Francè cambia idea, torna in sella e lotta con noi. Poi so che Bruno Pacifico è persona e politico capace, ci guiderà con saggezza nel solco di quanto avviato da Zanetti con l’Italia Coraggiosa. Arriveremo a congresso e li decideremo poi, decideranno gli iscritti tutti, tempo fa dissi che mi sarei candidato, ora ci vado cauto, ne parleremo, serve unità e serve dialogo interno per non disperdere quanto Zanetti ha costruito negli anni con fatica. Non possiamo disperdere energie e consensi, bensì dobbiamo canalizzarli in una proposta che deve crescere e unire ancora di più.”
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    Riparte dalla sua Firenze la campagna elettorale di Matteo Bassetti, che ormai erede politico dell’area Renziana di Nuova Democrazia rilancia la Leopolda31 alla stazione Leopolda per avviare lo sprint finale verso i ballottaggi per i candidati di Nuova Democrazia all’Assemblea Nazionale e per Andrea Mudadu presidente. “Qui si gioca la partita del secolo, è decisiva per il futuro dell’Italia. C’è da scegliere una cosa che è realmente obiettiva, non è campagna elettorale. C’è da scegliere se proseguire con il buon governo votando Nuova Democrazia e Andrea Mudadu presidente, votare l’Italia Coraggiosa, oppure c’è da scegliere se votare quelli che a ragione si definiscono quelli coerenti. E hanno ragione badate a definirsi coerenti, perché coerentemente nelle istituzioni non hanno mai fatto nulla quelli di Fratelli d’Italia, coerentemente hanno sempre preso danari pubblici per scaldare le poltrone di Palazzo Madama e Montecitorio e continueranno a fare così nella nuova Assemblea Nazionale. Furlan può dire quello che vuole, ma è questo che sono i suoi compagni di viaggio, turisti della politica, gente senza arte né parte che campa di danari pubblici perché un lavoro vero non ce l’ha. La Bastianini ora parla ancora di Riforma della Scuola ma ancora non ha risposto nel merito a quanto gli è stato chiesto: Vittoria perché quella riforma non l’avete fatta nel governo Zanetti bis dove avevate il ministro competente a questo scopo? O perché non l’avete fatta nel governo Meloni? Eppure li avevate anche il premier. Se tu non rispondi la do io la risposta vera agli italiani: non l’avete fatta perché la realtà è che non ne siete capaci. Mai si era visto nella storia repubblicana di un gruppo parlamentare, il più corposo tra l’altro, che non avesse presentato un disegno di legge in tutta la legislatura. E che ci state a fare nell’assemblea legislativa de non legiferate? Quindi spieghiamo a tutti gli italiani e le italiane che quando il 17 agosto andranno a votare sarà questa la scelta da fare sulle due schede: Andrea Mudadu e Nuova Democrazia, oppure preparatevi a cinque anni di niente assoluto, di parole a vanvera senza seguito legislativo, questo è Fratelli d’Italia: la coerenza di non fare mai nulla!
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    Dopo il presidente del consiglio Zanetti interviene Matteo Bassetti, coordinatore cittadino di Firenze e candidato all’assemblea nazionale con Nuova Democrazia “Che bello vederci così tanti qui oggi per questa che il presidente Zanetti ha battezzato come una festa della democrazia. Stiamo percorrendo una strada, come Italia, non come partito, e questa strada è arrivata ad un bivio: possiamo proseguire con il percorso avviato dal governo Zanetti e insieme continuare a cambiare l’Italia. Oppure possiamo scegliere di buttare quanto fatto di buono in questi anni e votare Sergio Furlan e una delle liste che appoggiano la sua candidatura. Qualcuno vi dirà sì ma ci sono altre scelte, c’è Vegetti, c’è Michelini. No, non ci sono né Vegetti né Michelini per quanto preferirei la Michelini a Furlan al colle, ma c’è una partita che si gioca tra Andrea Mudadu e Sergio Furlan, e c’è una partita parallela tra Nuova Democrazia e Fratelli d’Italia. Noi siamo professionisti, siamo in gioco per vincere entrambe le partite e proseguire il lavoro del buon governo. Ci siamo per questo. Poi ci sono le favole, c’è il presidente amante delle minoranze linguistiche, dei piccoli comuni, ma solamente quelli nord e solamente se governati dalla Lega. E poi c’è la favola del fratellino d’Italia, quello che voleva governare ma non sapeva come farlo, però continuava a chiedere di farlo, pur non sapendo come fare. C’è una scelta oggi tra professionismo, capacità, organizzazione oppure un livello amatoriale, sempliciotto e utilitaristico della politica fatta solo per riempirsi il portafoglio. È questa la prima differenza tra noi e la combriccola che sostiene Sergio Furlan, da una parte c’è chi ha cambiato il paese e dall’altra c’è chi per anni ha solo preso soldi pubblici senza dare un servizio al paese! Allora non dobbiamo avere dubbi, votiamo e facciamo votare Nuova Democrazia e Andrea Mudadu presidente!
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    Ospite in studio a Stasera Italia il coordinatore fiorentino di Nuova Democrazia Matteo Bassetti, candidato all’assemblea nazionale per le prossime elezioni parla in particolare sulle elezioni presidenziali che vedono il suo partito sostenere il presidente uscente del senato Andrea Mudadu alla prima carica dello Stato “Guardate che queste elezioni presidenziali hanno del paradosso, del gran paradosso, basta che uno ci pensa un attimo e allora lo capisce. Se uno ci pensa un attimo lo vedo. Da una parte c’è Andrea Mudadu, nulla da eccepire da qualunque parte politica, Andrea è stato eletto ben due volte presidente del senato da due diversi schieramenti politici, da chi oggi lo sostiene e da chi oggi per connivenza con il poltronismo alla Bastianini sostiene altro, sostiene Furlan. Ma è stato votato anche da Sovranità, per essere precisi. Bene quindi abbiamo fatto il punto su Mudadu, sul nostro candidato che è il miglior candidato in campo. Poi c’è l’assurdo, il paradossale. Nel fu centrodestra ci sono tre candidati alla presidenza della repubblica. Dal centrodestra a destra Claudio Vegetti, Sergio Furlan e Asia Michelini. Ora vi chiedo di seguirmi bene per qualche minuto. Partendo dal presupposto che Andrea Mudadu arriverà certamente al ballottaggio e che Claudio Vegetti, numeri alla mano, non sarà della partita, a contendersi il secondo posto al primo turno saranno Sergio Furlan e Asia Michelini. Ora se partiamo a pensare che farà Forza Italia sinceramente mi metto nei panni di un loro elettore che alle ultime regionali li ha visti alleati con noi, alle precedenti in solitaria e comunque in entrambe contro Lega, Fratelli d’Italia e Sovranità, verrebbe quindi da pensare che il sostegno naturale sarebbe per Andrea Mudadu di Nuova Democrazia, per il fronte liberale popolare riformista e soprattutto europeista. Veniamo agli altri due che esistono entrambi perché siete l’altro. Mi spiego, la candidatura di Asia Michelini si è resa obbligatoria per via dell’inettitudine di Fratelli d’Italia, che avrebbe dovuto avere la capacità di federare un area politica attorno alla Bastianini o chi per esso e invece ha rotto il giocattolo sostenendo Furlan e rompendo l’alleanza con Sovranità. Ma la domanda vera allora è: se Sergio Furlan non arrivasse al ballottaggio voterebbe Andrea Mudadu o Asia Michelini? E Asia Michelini voterebbe Sergio Furlan o Andrea Mudadu? In entrambi i casi la risposta naturale è Andrea Mudadu, o altrimenti ho difficoltà a capire queste candidature e tanto valeva dirsi volemose bene da prima e convergere su un nome qualsiasi.”
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    Ospite a TG2 post Matteo Bassetti, coordinatore fiorentino di Nuova Democrazia e candidato per l’assemblea nazionale interviene sulla situazione recente “Assurda, veramente assurda la messa in scena organizzata dalla Bastianini e Fratelli d’Italia. Memore di un grande film vedo la Bastianini nei panni del grande Troisi con un monaco che passa e le ripete la solfa ricordati che devi morire. Questo però poteva essere la normalità, invece che Fratelli d’Italia che sembra il grande Troisi e la Bastianini che continua a ripetere al suo partito il tanto caro ricordati che devi morire. La Meloni aveva grandi meriti politici, ha creato un partito e l’ha portato al 25% e al governo della nazione, prima donna premier attenzione, poi però prima la Meloni e poi la Bastianini ci hanno dimostrato che fare campagna elettorale è completamente diverso dal governare: c’è lo dicono i dati, guardatevi le gazzette ufficiali delle ultime due legislature, lasciate perdere quella lampada di legislatura dello Zanetti I; guardate quelle dove si è governato. Partiamo dalla legislatura del governo Meloni: disegni di legge degni di essere ricordati? Uno: il nucleare di Vegetti. Altro? Il bonus Berlusconi, entrambe leggi che arrivano da firme e proposte di Forza Italia. Poi ci sono state le varie proposte Michelini e Rasini, poche persone veramente attive e capaci che guarda caso hanno cambiato casa e hanno fondato Sovranità, guarda caso. 5 anni di governo Meloni zero attività legislativa dal partito della premier; poi arriva il Zanetti bis, Fratelli d’Italia in maggioranza, partito di maggioranza relativa nelle aule, non nei territori dove siamo noi, ministeri di peso, la stessa Bastianini agli esteri, e abbiamo tre anni e mezzo di governo iperattivo, si, nei ministeri di competenza di Nuova Democrazia e Sovranità, e parallelamente 3 anni e mezzo di nulla dai ministeri guidati dagli uomini e le donne della Bastianini. Finisce qui? No, guardiamo il lavoro parlamentare dove ugualmente ND e Sovranità macinano proposte così come Lega, forza Italia, La Rosa e avanti Italia, e chi è ancora una volta l’unico partito che nonostante abbia i gruppi parlamentari più numerosi non è riuscito a fare mezza proposta propria alle aule: Fratelli d’Italia. Allora se la Bastianini dice al suo partito ricordati che devi morire, cosa è che muore realmente? Sicuramente non una proposta politica, perché è evidente dagli 8 anni i cui ha governato che una proposta politica Fratelli d’Italia non c’è l’ha. Sicuramente non una proposta di leadership carismatica e autorevole, perché la candidatura di Furlan ci racconta che una figura di leadership carismatica e autorevole Fratelli d’Italia non ce l’ha. Allora cosa muore? Muore un poltronificio creato ad hoc raccontando bugie agli italiani. Mentre noi si lavora realmente e lo faremo ancora e ancor di più con Mudadu presidente qui abbiamo personaggi che non hanno fatto altro per 8 anni nei quali avevano il dovere di governare che prendere soldi dalle casse pubbliche dello Stato senza dare nulla, turisti delle istituzioni e della politica. Ebbene gli italiani non sono allocchi, non sono scemi, vedono queste cose e sapete che mentre voteranno Nuova Democrazia e Andrea Mudadu, e la sua vera competitor Asia Michelini, lanceranno un messaggio a Fratelli d’Italia e quella specie di leader che hanno: ricordati che devi morire!”
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    Intervenuto durante un iniziativa organizzata da Matteo Renzi Firenze, Matteo Bassetti parla della sua candidatura all’assemblea nazionale e la mancata candidatura alla presidenza della repubblica. “Mi presento a voi come Matteo Bassetti, figlio della splendida Toscana e candidato per la nuova assemblea nazionale italiana con il partito Nuova Democrazia, un partito con il quale condivido l’ispirazione liberale, popolare, riformista ed europeista che contraddistingue la nostra storia politica e la nostra formazione personale. Liberale, perché credo fermamente nella libertà individuale, nell'autonomia delle scelte e nella tutela dei diritti civili e delle libertà fondamentali di ogni cittadino.
    Popolare, perché il nostro impegno è rivolto a tutte le fasce della società italiana, senza distinzioni di classe sociale o provenienza geografica. Vogliamo essere il partito del popolo, ascoltando le vostre esigenze e portando avanti politiche concrete per migliorare la vita di tutti. Riformista, perché sono convinto che il cambiamento sia indispensabile per affrontare le sfide del futuro. Dobbiamo essere pronti ad adattarci ai mutamenti del mondo e a riformare le istituzioni e le politiche pubbliche per renderle più efficaci e inclusive. Europeista, perché credo nell'importanza dell'Unione Europea come garante della pace, della prosperità e dei valori democratici nel continente. Dobbiamo lavorare insieme agli altri paesi europei per affrontare le sfide comuni, come il cambiamento climatico, la migrazione e la sicurezza.
    La mia candidatura è motivata da una profonda passione per il servizio pubblico e per il bene comune. Ho dedicato la mia vita alla difesa dei valori democratici, alla promozione della giustizia sociale e alla tutela dei diritti umani. Come membro dell'assemblea nazionale italiana, mi impegnerò a promuovere politiche che favoriscano la crescita economica, la creazione di posti di lavoro dignitosi, l'istruzione di qualità per tutti, la tutela dell'ambiente e la costruzione di una società più giusta e solidale.
    Dobbiamo riprendere in maniera più forte e coraggiosa il percorso avviato dal governo Zanetti bis, con maggiore forza e coraggio, lo faremo sicuramente e lo faremo con Andrea Mudadu capo dello Stato e del governo. C’è stata una mia iniziale candidatura, è vero, non ho rimpianti, non era il momento giusto e Andrea è sicuramente una persona più preparata di me per il ruolo che lo attende, avrà il mio e il nostro pieno sostegno.
    Vi invito a sostenermi in questa sfida e a unirvi a noi nel cammino verso un'Italia migliore, più inclusiva e più prospera per tutti. Votate Nuova Democrazia e votate Andrea Mudadu presidente!
117 replies since 6/11/2023
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