Felix Felicis ~ Harry Potter GdR

Posts written by Cursa V. Zabini

  1. .
    Indubbiamente ti distingue dal resto dei compagni.

    Confermò senza avanzare troppe pretese, seria e sincera allo stesso tempo. Per conto suo Cursa sentiva di aver sempre fatto così da che aveva memoria: passava tutto il tempo a conoscere i suoi talenti e discernere tra quale talento le riusciva molto meglio e quale non tanto meglio, dandole modo per l'appunto di sviluppare e attecchire l'interesse nel mondo delle pozioni che fino a quel momento non le aveva mai dato ragioni di funzionare controcorrente al suo modo di pensare, trovandosi invece sempre di più sulla stessa lunghezza d'onda. Metteva dunque a punto i suoi punti di forza e i suoi punti deboli, e in favore di questa ottica si destreggiava consapevolmente nella maggior parte delle situazioni, nutrendo e consolidando delle alleanze che un giorno le avrebbero fatto comodo. Ciò non escludeva comunque un'eventuale alleanza con chi sviluppava il medesimo interesse, ché rappresentava invece un ottimo incentivo per sfidarsi e alimentarsi a vicenda il sapere che un tempo avrebbe arricchito l'arte degli intrugli. Fino ad ora aveva riscontrato ben pochissime anime similmente affini.

    Perché non ti metti alla prova con gli intrugli e provi a procurarti da due dosi a tre dosi prima della fine di quest'anno scolastico?

    Sfidò il giovane Pozionista a quel punto, piegando consapevolmente le labbra in un accenno di audace ambizione, ché se doveva insegnare a qualcuno come Axter una delle sue ricette, era bene che lo dimostrasse anche con i fatti. E da come lo stava inquadrando, le sembrò che l'altro avrebbe potuto prendere a cuore una simile sfida e auspicava di non star sbagliandosi.

    In questo caso mi dimostrerai il tuo effettivo valore come Pozionista e mi troverai più che propensa ad insegnarti questa ricetta esclusiva.

    Ne seguì un'occhiata complice e volle anticipargli qualcosa sulla Pozione ma preferì tenerlo momentaneamente sulle spine. Tornò dunque a dedicare l'attenzione al suo calderone, immettendovi il grumo congelato per mezzo dell'incantesimo Glacius e spegnere il fuoco per lasciar riposare il liquido magico fino a due ore abbondanti.

    Considerando che oggi mi sento particolarmente più a mio agio, ti anticipo che l'inizio e la fine di questa preparazione rappresentano la vera sfida. Sai essere un ragazzo paziente, Caulfield, o prediligi pozioni più immediate?

    Riepilogo della fatica:

    Speziale: 0,5 per 4/10 post successivi del PG
    Chimico: 1 per 4/10 post successivi del PG
    Calderaio: 1 per 4/10 post successivi del PG

    Axter H. Caulfield <3
  2. .
    Sommo Narratore!

    Serve l'intervento in questa role, Cursa (in possesso della parola d'ordine) e Tristan provano ad entrare nel Bagno dei Prefetti per concedersi qualche momento di relax più che meritato. È ambientata nella stessa mattina della partita di Quidditch che vede Corvonero e Serpeverde scontrarsi, quindi ci affidiamo a voi per capire se riusciamo ad entrare o scatta l'intervento - noiosissimo - di una qualsiasi carica! :D
  3. .
    Dove, dici? Perché non lo vedi con i tuoi occhi?

    Propose lì per lì, Cursa, come volendo tenere consapevolmente il più giovane di casa Zabini sulle spine per brevi istanti prima di concedergli effettivamente un biglietto per il famigerato paradiso, di cui aveva sentito parlare tanto dall'adorabile miss Pelham. Lo guardò negli occhi con aria complice mentre sosteneva sfacciatamente il suo sguardo e annuiva sempre più convinta, le spalle per una volta rivolte al busto di pietra appartenente a Boris. Prendere simili rischi era risaputo - ancora di più per Tristan - che lo facesse quando riteneva servisse veramente al suo caso, ché sulle scelte era solita muoversi sempre con grande attenzione e particolare interesse, come se si stesse muovendo tutti i giorni su una pista di ghiaccio incredibilmente fragile. Sarebbe bastato calpestare un semplice punto di rottura che tutto quanto crollava, e questo Cursa amava evitarlo oppure faceva largamente affidamento sulla sua lingua efficace e tagliente che fino ad allora l'aveva salvata sapientemente da eventuali diverbi con le cariche scolastiche, sia che si trattasse di un Prefetto, della bibliotecaria Cromwell o di un docente qualsiasi.

    Vietato? Chi ha detto sia vietato?

    Proseguì a sua volta con una forte punta di sarcasmo nella voce, dedicando nel mentre l'attenzione al busto di pietra e avvicinandovisi per accorciare qualsiasi distanza e poi suggerire all'orecchio sinistro la parola che aveva scoperto il giorno precedente dal quadro di miss Pelham. Da quel che aveva sentito, era effettivamente un luogo interessante e riteneva fosse deleterio l'accesso esclusivo solo a ben pochi selezionati. Del resto, lei aveva scoperto l'esistenza e la parola d'ordine, perché non avrebbe dovuto meritarsi quell'occasione imperdibile rispetto a una carica scolastica che ne scopriva l'esistenza soltanto in funzione del suo ruolo? Un ossimoro su ogni fronte, e delle volte le sembrava Hogwarts le desse pienamente ragione su questo modo di vedere, sicché aveva scoperto altre interessanti cose in giro per il castello e non riteneva fossero casi accidentali misto a fortunati e nulla di più. L'aveva letto in Storia di Hogwarts d'altronde...

    ... sai come si dice, un aiuto verrà sempre dato a chi lo chiederà. E noi due stiamo solo chiedendo un aiuto.

    Sorrise sorniona e complice e nel mentre che attendeva il passaggio si rivelasse ai due Zabini, si premurò di dare un'occhiata anche nei paraggi. Non sia mai che una carica scolastica pensasse bene di saltare la partita in corso al campo di Quidditch e preferire l'ennesima routine di controllo, tuttavia le sorprese noiose non accennavano mai a finire a Hogwarts. Era pronta anche a quell'eventualità.

    Solite cose nel primo post.
  4. .
    Consapevole circa l'importanza che i quadri - e i fantasmi, che avevano pur sempre occhi e orecchie a dispetto della loro condizione trapassata - avevano all'interno dell'ecosistema di Hogwarts, necessaria per l'appunto per intessere una rete di conoscenze e informazioni sempre più essenziali per districarsi tra gli ultimi sviluppi, Cursa non poté che annuire pienamente concorde sull'afferrare quello spunto, ché avrebbe fatto più bene a sé stessa che male agli altri per il suo modo di vedere le dinamiche del Castello. E il fatto che la più giovane di casa Travers ricercasse proprio la pace la incuriosì naturalmente, come la prima volta che vi aveva messo gli occhi su quello sguardo da cerbiatta, così fu anche quella volta.

    Non a caso mi trovi proprio qui, uno dei luoghi discreti a mio modo di vedere.

    Aggiunse dunque, cristallina e sincera se possibile, contare le volte che si era recata in quella stanza per il preciso intento di trovare una certa pace era un'impresa genuinamente ardua, complice il ruolo e la funzione che i protagonisti di pennellate si trovavano ad investire. Erano più le volte che si trovava lasciata in pace mentre confabulava o buttava un'occhiata su uno dei suoi taccuini, come sentendosi veramente a suo agio, che le volte in cui si trovava interrotta da alcune voci. E se questo succedeva, era perlopiù utile a suggerire qualcosina come l'esistenza di un'informazione o di un passaggio segreto. Questo, si era trovata a pensarlo in più di un'occasione e forse meritatamente vista la reputazione che indossava sapientemente nelle sue vesti, l'aveva attribuito al suo ascendente quasi innegabile.

    Impossibile non notarlo.

    Fece in un primo momento, lo sguardo color cioccolato fondente distolto altrove, più nello specifico in un punto ben oltre le spalle delicate della concasata Travers, quasi guardasse chi vi avrebbe potuto mettere piede o meno con la curiosità caricata più da una malizia abbastanza consapevole che un'innocenza genuina. Rumorosi sapevano esserlo anche gli occhi e le orecchie indiscreti nell'ultimo periodo, pur nel loro silenzio, e levare la bacchetta in una stanza piena a sua volta di occhi e orecchie - forse pronti a riferire a qualsiasi Docente o addirittura la Preside in un periodo di forti tensioni - non era propriamente una delle mosse più sagge.

    Forse più di quanto io fossi abituata, a dirla tutta, ma diventa una questione di sapersi adattare.

    Un sorriso densamente complice colorò le labbra della Zabini nel momento successivo, le spalle alzate appena in un silente moto di ribellione, esternando molto più di quanto avrebbe fatto a voce e che solo pochi avrebbero colto - soprattutto in simili circostanze, la Travers non rappresentava l'eccezione.

    Oui.

    Dichiarò in un breve cenno del capo e mentre si voltava verso il ritratto, che intanto si apriva e rivelava al suo interno una serie di gradini che salivano più verso l'alto, lasciò l'onore a Elara di varcarlo per prima. Parlare di Tristan Zabini non le dava chissà che grande sconforto o vergogna, tutt'al più lo considerava un pulcino acerbo ma dal giorno degli attacchi congiunti qualcosa sembrava essere cambiato fra di loro, pertanto era semplice e dovuto capire perché interessasse alla sua complice. Non poteva essere solo per le accuse tanto sciocche che giravano sul conto del più giovane Zabini e per cui, le era parso di vedere in un'occasione o due, era riservato un trattamento ben diverso da quello degli altri indagati. Spendersi in troppe parole a tal proposito, le era sembrato indegno della sua attenzione.
  5. .
    A parte darti il caloroso benvenuto, non posso che concordare su alcuni punti come il folklore giapponese che ho scoperto con piacere negli ultimi tempi, così pieno di chicche assai interessantissime. Poi, fammi capire, tre cani o un cane con tre teste? ;)
  6. .
    Procedo con l'altra favola preferita delle famiglie purosangue :f:

    CITAZIONE

    LA STORIA DELLE TRE SORELLE, Autore sconosciuto

    C'erano una volta tre sorelle molto legate ma abbattute dalle sorti avverse del fato,
    dalle angherie e dalle violenze per il loro dono della magia.
    Cassandra amava la vita più di ogni altra cosa,
    si avvicinava con curiosità a quella dei non magici e tendeva una mano come possibile,
    Marjorie amava rallegrare e veder spuntare il sorriso sui volti,
    allora realizzava bambole magnifiche e semoventi per portare gioia e compagnia,
    Zoe andava a trovare i feriti e portava cura e prosperità,
    le sue mani magiche scacciavano ogni malanno e cucivano le ferite.

    Benedette dalla magia, sorse naturale la possibilità di impiegarla per il bene del mondo,
    allora così fecero a discapito dei consigli e delle raccomandazioni da parte dei loro simili.
    Andarono di villaggio in villaggio, di paese in paese, con il loro fidato Cavallo Alato,
    dispensando i frutti delle arti magiche, in tempi lontani e difficili. Crebbero, crebbero
    e crebbero, insieme a loro la cattiveria e il timore dei non magici verso di loro.

    Non più apprezzate, non più accolte ben volentieri, si videro cacciate, vessate, umiliate.
    Il dono della magia aveva sempre rinsaldato la loro certezza di fare del bene,
    questo avevano pensato da streghette, questo non pensarono più da streghe.

    Il dono della loro magia si increspò,
    affievolendosi giorno dopo giorno, marcendosi anno dopo anno,
    mentre venivano costrette alla fuga, a mentire, a celare la loro essenza,
    a lasciar andare via il loro fidato Cavallo Alato.

    E un giorno la magia abbandonò le tre sorelle,
    la vita che avevano sempre rispettato e onorato
    le ricompensò con il peggiore dei tradimenti.
    Catturate, i non magici promisero e cercarono giustizia e vendetta
    per essere stati dissacrati dalla magia profana.

    Non il fuoco, certi che avrebbe fatto da solletico,
    non l'acqua, certi che avrebbero mutato per adattarsi,
    non l'aria, certi che avrebbero cavalcato le correnti,
    non la terra, certi che si sarebbe piegata in loro favore.

    Allora inflissero alle tre sorelle punizioni diverse,
    ciascuna specifica per ognuna di loro.

    A Cassandra imbrigliarono arti, corpo e occhi,
    mentre succhiavano via da lei la vita che aveva ammirato e amato.
    A Marjorie tolsero tutto e isolarono finché della sua gioia e della sua compagnia
    non restò nessuna traccia e di lei restò un ricordo vacuo.
    A Zoe costrinsero e ficcarono per la gola più veleni che antidoti
    mentre le sue mani magiche perdevano efficacia, colore e solidità fino ad avvizzirsi,
    il dolore disumano al posto della panacea che un tempo distribuiva sovente.

    Sole, abbandonate e dimenticate,
    se la vita non ebbe alcun riguardo di loro,
    se il tempo andò avanti con la massima noncuranza,
    non fu lo stesso per il loro fidato Cavallo Alato.

    Non più vivo ma spettrale, le trovò dopo tanto, tanto tempo.
    Le accolse con sé, le caricò in groppa e le condusse esanimi dalla Morte,
    che da sempre le aveva cercate ma mai trovate.
    Prendendole, la figura scheletrica assimilò il vissuto delle tre sorelle
    e volle dare loro il diritto di rivalsa di cui erano state private nella loro fragile esistenza.

    Cassandra incarnò l'effimera mortalità cui nessuno sarebbe sfuggito,
    discepola dell'ultimo rumore incombente.
    Marjorie incarnò la rottura del controllo cui nessuno sarebbe sfuggito,
    discepola del libero arbitrio sfuggente.
    Zoe incarnò la meschinità del dolore cui nessuno sarebbe sfuggito,
    discepola della punizione cocente.

    Fu così che le tre sorelle divennero le ancelle della Morte, abbattute dalla cattiveria umana ma rivendicate per ogni mago e strega che avrebbe condiviso la medesima sorte.


    Pillole di curiosità:
    1. Nelle famiglie purosangue è piuttosto famosa questa favola che ben rimanda alle famigerate Maledizioni senza Perdono, circola altrettanto nelle famiglie mezzosangue più a favore dello statuto di segretezza e del distacco dal mondo babbano per le ragioni più disparate.
    Lz2gW5T

    2. Come per la favola dei tre fratelli, si è alimentato un certo misticismo intorno a questa narrativa e si è dato adito a tutto, variazioni, rivendicazioni sull'identità delle tre sorelle e tanto altro. Figurano manufatti nella comunità magica britannica affini ad essa, la più famosa si trova proprio a Hogwarts e si tratta di una serie da tre campane che nessuno ha mai sentito suonare e pare che lo facciano solo secondo determinate condizioni. La campana di Cassandra riporta alla mente il rumore incombente della vita che scivola, la campana di Marjorie riporta alla mente la quiete senza precedere nessuna tempesta, la campana di Zoe riporta alla mente il rumore delle angherie disumane.
    3. La favola è stata tradotta in molte lingue tra cui la lingua runica, la lingua goblinese e la lingua maridese.

    Edited by Cursa V. Zabini - 9/5/2024, 16:01
  7. .
    Cursa V. Zabini
    Tipo di conoscenza: Extra (50 G)

    Categoria:
    Trasfigurative
    Adduco Maxima +

    Totale Galeoni spesi: 50G
  8. .
    Se c'è necessità di ripetizioni, conta pure sulla media più o meno impeccabile di Cursa, quel voto in Babbanologia è da definirsi facoltativo come avrebbe dovuto essere la materia. Maledetto Felix-Gate.
  9. .
    x

    E l'ultima volta fu definitiva!: 2
    • 1d2
      2
    • Inviato il
      7/5/2024, 23:58
      Cursa V. Zabini
  10. .
    Con la bacchetta Cursa faceva levitare a mezz'aria gli abiti e li contemplava uno ad uno, ciascuno indissolubilmente diverso l'uno dall'altro, colori diversi e mai con la stessa palette, mai con lo stesso tessuto, mai con lo stesso stile. Le occasioni come quella Festa di Primavera le ricordavano le feste di gala dell'alta società, dove ogni buon cognome trovava linfa nelle tradizioni tanto quanto nel sangue puro stesso, dove la quantità di maschere indossate di volto in volto prometteva intrighi, segreti, alleanze e frutti a non finire mai. Ne avvicinava uno o l'altro al proprio corpo con gesti decisi della bacchetta e giudicava attraverso il riflesso dello specchio, senza badare alcunché al caos tutt'attorno a lei, altrimenti al caos proveniente dall'esterno, come rumori di preparazione, vassoi che svettavano qua e là, fiori e ghirlande che venivano sistemati su ogni punto strategico, gli addobbi che allestivano l'atmosfera primaverile funzionale all'occasione, come se fosse sufficiente per appianare ogni minima divergenza.

    Le suggerirei l'abito alla sua sinistra, incalza solo sul suo corpo.
    Non ha tutti i torti.

    Il sorriso serafico della Zabini confermava quanto detto dallo specchio parlante e con un altro gesto della bacchetta di tasso avvicinava l'abito definitivo: gli orli si adattavano alla sua figura tonica e longilinea, le spalliere ancora di più, le foglioline verdi scivolavano dal corsetto scendendo verso il basso in voluttuose unioni, vive e vibranti come trasportate dalla presenza della strega. Era arrivata l'ora delle ciocche scure, con unguenti pozionistici acquisivano linfa e lunghezza, scivolando ondeggianti lungo la schiena in parte scoperta, mentre altre foglioline si piegavano e fissavano alcune ciocche, dandole più l'aria di una divinità della caccia primordiale risvegliata dopo un lungo letargo anziché la semplicistica essenza di Ostara. Il profumo trasportato dalle fiale svolazzanti che le giravano intorno, imprimeva una scia inconfondibile di Belladonna e Primula Veris su alcune parti scoperte come i polsi, il collo, le gambe. Nessun accessorio impreziosito di perle o dei pregiati metalli avrebbero reso giustizia a quel tema, prediligendo più la naturalezza e la spontaneità dei primi fiori belli sbocciati. Un altro gesto della bacchetta e tutto il caos nel dormitorio femminile tornava ad essere ordine, tale che questa veniva riposta nella fondina nascosta sotto l'abito e mentre si avvicinava al letto per agguantare i tacchi, lo specchio parlante si era sbilanciato in un'ultima carezza prima di spegnersi.

    Allora scendeva sicura e serafica, lasciandosi alle spalle il dormitorio femminile, tutti i preparativi, tutti i pensieri, in favore di un'occasione che appariva irripetibile. Lo sguardo cioccolato fondente saettava curioso qua e là, volti che individuava, riconosceva e salutava con cenni del capo e della mano dominante. Alcuni compagni di classe, in primis Gideon, Everard, Christian e Maxwell spiccavano fra molti serpenti, l'attenzione che scendeva infine anche su quelli più giovani, sia freschi di carne che d'importazione. Elara le dava tutta l'impressione di essere un giglio bianco come pure un fiore di magnolia, incarnando la stessa tonalità come purezza e candore d'intenti. Per iniziare l'occasione, era sempre bene un calice colmo di drink alcolico nelle sue mani, assaporando consapevolmente i primi segni dell'età maggiorenne.

    Travers, Travers. E non tu.

    L'occhiata complice prima su Elara e poi su Everard, a puntualizzare il cenno sarcastico, infine di nuovo sulla più giovane di casa Travers.

    Lascia stare Carrington e vieni con me per un drink vero.

    Serpeverde anche Cursa si aggrega! :f:
  11. .
    x

    PASCAL?!: 1
    • 1d2
      1
    • Inviato il
      7/5/2024, 22:00
      Cursa V. Zabini
  12. .

    [ Domenica 12 Maggio // 11:12, fuori il Bagno dei Prefetti ]


    Il silenzio che si insediava nei corridoi vuoti e ne traeva giovamento con la maggior parte degli studenti che erano andati ad assistere alla partita di Quidditch, era sorprendentemente confortante, forse ben più di quanto Cursa lo ricordasse. Vestiva diversamente dalla divisa scolastica, una mantella nera e leggera le cingeva le spalle, il busto e le braccia, rivelando appena le mani allungate verso il basso, all'altezza del ventre, e con una borsetta stretta nella delicata morsa. Aveva favorito una mattinata più tranquilla e rilassante al posto di una partita caotica e rumorosa, della quale non avrebbe visto granché - valeva a dire la nebbia che aveva preso a fare capolino quel giorno - né tantomeno avrebbe ricavato chissà che grande piacere. Per quell'anno, c'era ben poco da sperare nella vittoria della sua Casa per la Coppa di Quidditch, se non addirittura niente. Il primo posto non l'avrebbero mai raggiunto, men che meno il secondo posto, pertanto accontentarsi del posto penultimo oppure ultimo non valeva nessuna candela migliore al mondo. Di tanto in tanto si soffermava su qualche quadro in prossimità lungo il cammino, altrimenti direttamente su suo fratello Tristan, al quale aveva promesso una sorpresa nel caso tutto fosse andato per il verso migliore. L'ultimo periodo non era stato dei migliori per lui e Cursa sentiva di doverglielo quella possibilità di dimenticare per una buona ora Hogwarts, le dinamiche, le voci e le accuse fondate sul nulla.

    Ci siamo quasi, Miss Pelham, la mia nuova amica di pennellate, è una compagnia assai interessante.

    E quando il busto di pietra appartenuto a Boris si fece ben vedere in tutta la sua presenza scultorea, come a difesa di qualcosa, una scintilla di trepidante entusiasmo aveva tradito le iridi scure della giovane Zabini, che si era voltata di nuovo verso Tristan.

    E potrebbe avermi svelato una parolina curiosa. Una parolina per cui te lo meriteresti, ce lo meriteremmo entrambi.

    Iniziò a farsi avanti superando il fratello di qualche passo e andando a piazzarsi di fianco al busto di Boris, un po' per guardarsi attorno, un po' per continuare ad esibire l'espressione serafica e complice. Non avrebbero fatto niente di male, suppose senza alcun scrupolo Cursa, tutti si sarebbero divertiti alla partita di Quidditch, loro due avrebbero fatto altrettanto col favore dei migliori comfort possibili. L'importante era che nessuno morisse o si ferisse, pensava questo.

    Questo posto è molto meglio della partita attualmente in corso, te lo garantisco.

    Porto con me questi oggetti più o meno utili:
    1. Biografia: Il ritorno del mago oscuro - Autore: Septimus Septembri (+2 Bonus a Dialettica, 7/10 Post);
    2. Biografia: Tre gocce di Felix Felicis - Autore: Morgana Ameristis (+2 Bonus a Dialettica, 7/10 Post);
    3. Manuale Voluntas: "Tecniche Avanzate di Magia Mentale" - Autore: Irvin Psykron (+2 Bonus a Volontà, 6/7 Post);
    4. Manuale Voluntas: "Esplorare i Segreti della Magia Mentale" - Autore: Sara Mindbender (+2 Bonus a Volontà, 6/7 Post);


    Tristan A. Zabini, 1/? <3
  13. .
    X o comuni: 163
    • 3d94
      69
      33
      61
    • Inviato il
      7/5/2024, 17:22
      Cursa V. Zabini
    XX: 25
    • 3d27
      4
      1
      20
    • Inviato il
      7/5/2024, 17:22
      Cursa V. Zabini
  14. .
    Runa dal significato "segreto" (7 Post + 2 Popolometro): 414
    • 9d91
      82
      39
      38
      33
      17
      21
      84
      14
      86
    • Inviato il
      7/5/2024, 17:20
      Cursa V. Zabini
  15. .
    "

    X o comuni: 151
    • 3d94
      29
      51
      71
    • Inviato il
      7/5/2024, 17:10
      Cursa V. Zabini
    XX: 19
    • 2d27
      14
      5
    • Inviato il
      7/5/2024, 17:10
      Cursa V. Zabini
    XXXX: 36
    • 1d43
      36
    • Inviato il
      7/5/2024, 17:10
      Cursa V. Zabini
605 replies since 3/5/2023
.