Posts written by Amelie De Maris

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    [continua Qui]

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    Amèlie De Maris


    Era quasi ora di una pausa caffè, quell'ultima giovanissima paziente l'aveva stancata quasi del tutto, ma effettivamente le piaceva eccome quello che faceva quindi era una fatica che tutto sommato sopportava e affrontava ogni giorno con piacere e voglia. Il poter curare le altre persone quando poteva intervenire fin da subito era un qualcosa che le piaceva molto. Scrisse un paio di pozioni che doveva riprendere in magazzino nel suo registro, ci sarebbe passata in quella stessa serata prima di lasciare l'Ospedale Magico del San Mungo, era solo una piccolezza alla fine della giornata lavorativa ma che aiutava tanto nel giorno successivo. Dieci minuti erano un grande aiuto per arrivare al meglio nella giornata successiva lavorativa, l'aveva imparato fin dal primo giorno. Sentì bussare alla porta, e dette prontamente il permesso di entrare.

    Entra pure, è aperta.

    Vide entrare Jacqueline, una vista sempre piacevole che poteva aiutarla eccome ad andare avanti in quella giornata.

    Che piacere vederti, una gran gioia in questa giornata piena di pazienti, e soprattutto bambini tra di loro.

    Fece un bel sorriso.

    Siamo sulla stessa linea d'idea a quanto pare. C'è ancora qualche ora di lavoro prima di staccare e saranno ore pesanti. Qualche paziente particolarmente complicato per te?

    Una pausa tra le sue parole. Un piacevole contatto fisico tra di loro, seppur fosse solo una carezza, ma era pur sempre un inizio.

    Mi conosci ormai, è un desiderio che ho sempre. Mi piacerebbe farlo ogni attimo.

    Le fece un occhiolino.

    Ma credo che per il momento dovremmo aspettare un po', mi hanno annunciato tramite un elfo che dovrebbe arrivarmi qui tra una decina di minuti un nuovo paziente, anche se non mi hanno detto altro, solo che di è media gravità. Ho solo tempo per prendere un caffè al momento, mi vuoi seguire alla macchinetta? Così stiamo insieme, seppur per pochi minuti, ma potremmo rifarci nella serata.

    Era pur sempre passare del tempo assieme prima di poter rimediare in una serata che poteva essere decisamente piacevole e interessante.


    Sembra che nella vita si abbia successo grazie a tre fattori: la salute, l’intelligenza ed il carattere, aggiungiamo un quarto fattore; un po’ di fortuna.
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    Amèlie De Maris


    [Ufficio di Ameliè, San Mungo, ore 16.00]



    Non era mai facile relazionare con dei bambini come pazienti, ma quel pomeriggio era stato pieno di giovanissimi pazienti tra le sue mani. Spesso la loro pazienza alle medicine, alle pozioni e tutto quello che serviva nei casi vari era decisamente limitata, l'aveva imparato sulla sua pelle con il tempo, l'esperienza faceva davvero la differenza. Aveva curato una piccola escoriazione a una bambina di sei anni, un caso di magia accidentale che aveva gonfiato la mano a un bambino della medesima età, e infine un terzo caso che stava ancora curando. Aveva tra le mani una ragazzina di undici anni che era arrivata con il padre. Un Incendio che era diretto al camino l' aveva colpita involontariamente e si era bruciata sul fianco destro provocando una piccola ferita, tutto sommato era stato un caso facile da risolvere e da curare. I problemi erano ben altri spesso e volentieri, quelli veramente difficile da curare e rimettere a posto. Finì di passare l'ultima cura con la bacchetta sul fianco nudo della ragazzina poi mise un cerotto protettivo di medie dimensioni sulla stessa ferita che si stava ormai rimarginando dopo le sue cure. La cura era finita a quel punto.

    Abbiamo fatto Jane, ora sei come nuova. Mi raccomando non toglierti il cerotto per un paio di giorni. Rivestiti e puoi andare. Fai attenzione agli incantesimi.

    Dette il tempo alla ragazza e al padre di lasciare la stanza dopo avergli salutati con un sorriso notevole sul volto e chiuse la porta della stanza. Quindi si mise ad aggiornare il libro "mastro" delle cure effettuate per vedere se mancava qualcosa tra pozioni, cure varie, e tutto quello che le serviva normalmente.



    Sembra che nella vita si abbia successo grazie a tre fattori: la salute, l’intelligenza ed il carattere, aggiungiamo un quarto fattore; un po’ di fortuna.
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    Jacqueline De Lourant
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    CITAZIONE (Juniper Smith @ 24/1/2023, 15:42) 
    Numero di partecipanti: indifferente!
    Sezione in cui aprire: Dove volete
    Info aggiuntive: June è una giovane adulta, l'ho inaugurata da poco e mi piacerebbe prenderci la mano! Ha frequentato Hogwarts a suo tempo, e sta cercando di intraprendere la carriera di alchimista. E' una metamorfomagus se può esservi utile <3

    Ti posso proporre i miei adulti, Amelie (medimaga) con cui scrivo, Wyatt auror (passato da hogwarts e anche pozionista), e Alton giornalista (anche lui passato da hogwarts e segretamente membro dell'Acromantula). Sennò ho anche gli studenti di Ametrin Giada, Harry e James se la cosa ti può interessare. Nel caso lascio a te la scelta con chi vuoi ruolare dei miei pg :) Fammi sapere anche in pvt se interessate.
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    Vorrei convertire con Amelie 87 exp in:

    + 2 Empatia
    + 2 coraggio

    Rimanenti: 7 Exp
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    Amèlie De Maris


    Dopo le parole del Primo Ministro del mondo magico britannico tutto era ormai concluso, un degno ricordo delle persone che erano morte, e che avevano preso parte a quell'eroico tentativo di combattere le forze oscure. Non sarebbe stato facile per lei dimenticarsi di tutto ciò, ma poteva e doveva assolutamente provarci. Non era abituata a stare in mezzo alla lotta, ma a curare le persone. A quel punto piano piano la sala del Ministero della Magia iniziò a svuotarsi, le persone andavano via e tornavano alla quotidianità della loro vita. Anche per lei era giunto il tempo di tornare al San Mungo dopo il tempo che era stato loro concesso per presenziare a quel funerale di stato. Una presenza doverosa da parte sua. Avrebbe voluto salutare il sig. Remar ma non ebbe il tempo dato che era già andato via e non lo vedeva più nella sala. Forse una cosa di lavoro, o tante altre opzioni dato che aveva un incarico alquanto importante al Ministero. Però ebbe il tempo di salutare almeno Isond che era ancora lì nella stanza, nell'atrio. Si avvicinò a lei per parlarle.

    Isond, direi che ci troviamo tra poco al San Mungo. Anzi se vuoi seguirmi ti aspetto al camino dato che abbiamo la stessa meta e oggi casualmente gli stessi orari.

    Erano stati dei momenti toccanti, difficili da affrontare. Ma effettivamente il tempo di pensare a quella cosa era concluso, il lavoro chiamava e voleva la sua parte. I pazienti avevano bisogno di cure dato che non finivano mai di entrare nell'ospedale magico. Attese l'arrivo di ISond al camino e poi con lei si sarebbe smaterializzata verso il San Mungo entrando nello stesso.


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    Amèlie De Maris


    Parlare era una cosa interessante in quel funerale, anche per non pensare a cosa era accaduto, o almeno provare a dimenticare quanto successo seppur non fosse così facile come sperava. I morti sarebbero sempre rimasti, quello non poteva sparire così rapidamente, ci sarebbe voluto tempo. Mancava solo il discorso del Primo Ministro per far si che tutto arrivasse a una naturale conclusione, era quello che poteva dire le giuste parole con la sua abilità politica e lessicale. Forse sarebbe stato difficile dal suo punto di vista mettere la pace nel cuore di tutte quelle persone che avevano perso dei cari, ma semplicemente un discorso andava fatto, nel bene o nel male.

    Eccoci, sentiamo cosa dice...

    Tanta curiosità su cosa avrebbe detto. Ascoltò quelle parole che quell'uomo unì una di seguito all'altra. Fu breve e netto in quello che disse in quei pochi minuti, ma stava lì l'abilità di un vero politico, cosa che forse a lei poteva mancare al momento. Il tempo passò rapidamente ascoltando come riuscì a parlare a tutti senza distinzione, ma Godwin non era arrivato a quell'incarico così per fare, aveva fatto una carriera seppur non l'avesse seguita così tanto vivendo fino a poco tempo prima nella sua terra natale, la Francia e precisamente Parigi. Concluso quel discorso sembrava che tutto fosse diretto verso la fine, quel funerale di stato si stava avviando ampiamente verso la conclusione. Ma almeno quelle persone che erano morte con onore e gloria avevano avuto un degno ricordo da parte del politico più di spicco del mondo magico britannico, anche se una medaglia non poteva riportare una vita nelle famiglie ma forse poteva ricordargli i cari morti.



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    Non si aspettava diversamente da un ministeriale, dovevano essere sempre ben preparati ed essere nel capo della diplomazia poteva dare assolutamente qualche aiuto in più a una persona dei ranghi del Ministero della Magia britannico. Alla fine quelle tra di loro non erano vere presentazioni, ma solo come un piccolo ripasso di come si potevano chiamare. Rispose prontamente a Vath .

    Giusto, chi ha redatto l'articolo è stato molto preciso a mettere i nomi delle persone.

    Fece un cenno con la testa. Non era assolutamente male vedere il suo nome sulla prima pagina della Gazzetta del Profeta avendo degli elogi da un giornalista tanto importante. La cosa poteva e doveva fare piacere a tutti, almeno per il suo modo di pensare e di fare.

    Sono d'accordo con lei sig. Remar, quello non era assolutamente il luogo dove fare una vera presentazione. Verissimo, è stata molto importante l'organizzazione di tutti noi che eravamo presenti, così come l'aiuto delle persone che hanno voluto seguirci, ma alla fine qualche persona è ugualmente morta e tutto ciò mi dispiace moltissimo. Il mio mestiere mi impone di poter provare a salvare tutti, anche se so bene che non sempre è possibile.

    Poi vide arrivare anche la sua collega, Isond , che salutò prontamente.

    Ehi Isond, come stai? Mi fa molto piacere vederti. Era meglio vedersi per altro, ma ora siamo qui e bisogna dare onore e merito a queste persone che hanno perso la vita combattendo. Eri di turno oggi te?

    Le fece un piccolo sorriso. Alla fine si trovava molto bene a lavorare con lei, e ciò era innegabile. Non si ricordava il calendario degli orari anche delle colleghe o dei colleghi. Lei era già tanto se si ricordava gli orari che faceva per se stessa. Ma era un problema minore, quasi inesistente.


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    Amèlie De Maris


    Non vedeva tante persone da un sacco di tempo, ma ricordare quelle persone morte che avevano lottato accanto a loro si meritavano un saluto del genere da parte di tutti coloro che potevano essere presenti, era stata la sotto e sapeva cosa era successo. Anche lei era stata aiutata, così come aveva cercato di aiutare tutti in quella battaglia contro il male. C'erano diversi volti noti, alcuni gli aveva visti solo sui giornali fino a quel momento, ma la sua ricerca di persone conosciute venne bloccata da una voce che riconobbe subito, era il ministeriale Vath.

    Buongiorno a lei, ci rivediamo in un ambiente più tranquillo per fortuna, ma per un evento tanto funesto e doloroso come un funerale.

    Fece una piccola pausa.

    Non deve ringraziarmi, signor Remar. Abbiamo fatto quello che sappiamo fare meglio, cioè usare gli incantesimi di cura. Spesso aiuta a salvare le persone, a volte non serve a curare ma solo ad alleviare il dolore. Ma comunque abbiamo fatto il massimo con la collega e sono lieta che ciò abbia salvato diverse persone. Ma a quanto pare non è stato abbastanza, ci sono stati fin troppi morti.

    Era vero, era difficile curare tutti, forse anche impossibile. Dovevano fare delle scelte e non era mai facile fare una cosa del genere.

    Anche lei ha fatto moltissimo in quel combattimento, ha dato una mano fondamentale per far uscire tanti da laggiù in vita, seppur feriti ma quelle si possono sempre curare. Quindi non posso che ricambiarle doverosamente il ringraziamento. Ah, credo che con quel casino non abbiamo avuto l'occasione di presentarci, mi chiamo Ameliè de Maris, mi chiami anche solo Ameliè la prego.

    Voleva sorridere ma non era la situazione adatta per fare una cosa del genere. Ognuno aveva fatto eccome la sua parte, quindi qualche morto era inevitabile seppur non volesse mai vedere una cosa del genere.


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    Edited by Amelie De Maris - 5/1/2023, 23:49
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    [Venerdì pomeriggio ore 17.00 Londra Babbana, King's Road]



    La situazione nel paese sembrava essere in continuo peggioramento, ogni giorno leggeva sempre cose peggiori sul fatto che un nuovo virus, sia nel mondo magico che nel mondo babbano stava portando sempre più vittime e colpiti di un qualcosa di strano alle vie respiratorie, era un qualcosa che metteva preoccupazione ma non potevano loro come medi maghi aver paura di una malattia, potevano e dovevano combatterla. Il lavoro al San Mungo era sempre più impegnativo dato che i colpiti da quel misterioso virus riempivano le stanze dell'ospedale e ciò dava veramente tanto impegno, una cosa che non finiva mai alla fine. Ma almeno quel pomeriggio aveva fissato con le sue colleghe, Jacqueline e Isond per andare a fare un po' di piacevole shopping a Londra, c'erano un sacco di bei negozi a King's Road, una via della moda a tutti gli effetti. Jacqueline stava diventando ormai decisamente più che una collega per lei, era una bella relazione quella. Poco prima si erano fermate a un negozio tutto di moda femminile, il "Rixo" e aveva preso un abitino che le piaceva parecchio, era nero, sbracciato e aveva la lunghezza che arrivava fino a poco sotto il sedere, era magnifico per certe occasioni. Quel negozio era si caro, ma aveva tutto quello che le piaceva e che adorava nel modo di vestire, poi piaceva anche a Jacqueline quindi la cosa era doppiamente perfetta. Il tutto sembrava andare per il meglio, una semplice e piacevole giornata di shopping tra amiche, colleghe e amanti. Non mancava niente in quel trio effettivamente. Si rivolse a Jacqueline a un tavolino di un bar alquanto rinomato.

    Sai che mi hai fatto fare una grande scelta? Amo quel vestito.

    Le fece un sorriso mentre dette l'ultimo sorso al suo caffè, era di una discreta qualità. Quindi si rivolse a Isond.

    Secondo me a te stava bene anche quel vestito rosso, ti mette perfettamente in luce il tuo fisico. Se vuoi dopo ci fermiamo a prenderlo, alla fine sono solo 350 sterline, cioè è tanto ma ne vale tutte.

    Discorsi da donne, lo shopping era al primo posto. Ma poco lontano da lì, solo dalla parte opposta della via sentì un forte rumore, come se qualche macchina fosse entrata in una vetrina rompendo tutto, ma non era decisamente una macchina. C'era un ragazzo, o meglio un bambino che aveva sui 5 anni circa a vederlo, che era come impazzito e aveva colpito una vetrina mandandola in frantumi e soprattutto stava sanguinando. La mamma e il babbo sembravano disperati.

    Qualcuno ci aiuti per piacere, nostro figlio è ferito, è come impazzito e ha spaccato quella vetrina.

    Era pur sempre medi maghe e dovevano aiutare quel bambino. Fece cenno alle colleghe di seguirla dal ragazzo. E appena furono lì vide la grossa ferita. La prima cosa da fare era tranquillizzare i genitori, erano giustamente agitati a non finire.

    Signori, siamo delle infermiere specializzate del St. Thomas, aiuteremo vostro figlio. Non preoccupatevi, lasciateci lavorare e tutto andrà per il meglio.

    Fatto ciò vide meglio la ferita, era decisamente espansa e aveva un pezzo di vetro importante come dimensioni al suo interno. Ma al momento l'uso della magia era un problema, c'erano troppe persone intorno. Si rivolse prontamente al ragazzo.

    Ti chiedo solo una cosa, non fare movimenti bruschi che potresti peggiorare la situazione, stai calmo e tornerai come nuovo.

    Anche lui doveva collaborare nella cura.



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    Cosa era accaduto sotto al negozio di Olivander lo sapeva benissimo, era stata in prima persona in mezzo a quel casino dove avevano affrontato ogni genere di creatura, scheletri e non solo. Si era anche ritrovata con uno scheletro addosso che voleva strapparle la vita di dosso, ma grazie a un lavoro di squadra era uscita da quel pericolo e tutto sommato non poteva che essere felice di essere uscita quasi indenne, facendo anche al meglio quello che era il suo lavoro aiutando la maggior parte delle persone che poteva, ma altre però non erano riuscite a uscire vive dalla battaglia, e quello era sempre un dispiacere dato che lottava per salvare tutti in quello che faceva. Il locale distrutto era il dispiacere minore, quello poteva essere ricostruito anche se con tempo e fatica, ma la vita non si poteva rendere e versare sangue magico era una cosa tremenda. Si preparò per prendere parte a quel Funerale di Stato che venne organizzato al Ministero della Magia. Sapeva che era doveroso dar un giusto funerale a quelle persone, era il minimo per coloro che avevano lottato per il bene di tutti senza riuscire a uscirne vivi. Non andava spesso al Ministero della Magia e sperava di poterci andare per delle cose meno gravi o meno impegnative, ma quel giorno non poteva fare altrimenti, le sarebbe anche piaciuto anche dire delle cose essendo stata parte della lotta, ma poi andava visto se ciò sarebbe stato possibile. Già esserci di persona e non dentro una bara voleva dire molto. Quando fu pronta per andare al funerale si materializzò direttamente nei camini dell'atrio che erano nel Ministero della Magia. Le persone erano già tante, e vedeva tanta commozione e dispiacere nei volti, ma era proprio ciò che si aspettava vedendo morire un proprio caro.


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    Le sue richieste di aiuto vennero ben accolte e quell’intervento così deciso e preciso di Kether fu un colpo magnifico, poteva affrontate meglio adesso quello scheletro, e ciò era alquanto importante per far sì che potessero fare dei passi avanti. Un solo avversario davanti a lei, un solo obiettivo da colpire alla fine, anche se intorno a loro la situazione non era una passeggiata, anzi tutt’altro. Anche il suo scudo, per fortuna, aveva fatto il dovere che richiedeva un incantesimo protettivo come quello, ci stava di farsi fregare per una volta, ma la seconda stava decisamente più attenta a non ricadere nello stesso errore di valutazione, era un vero spirito di sopravvivenza che era presente dentro di lei, doveva curare data la formazione da medimaga ma pensare anche a salvarsi la pelle. Ringraziare il suo “salvatore” era il minimo che potesse fare al momento.

    Sei stato fantastico, grazie mille. Ti devo un grande favore.

    A quel punto diresse l’attenzione la sua attenzione sullo scheletro che la stava puntando, se prima quell’essere era solo una cosa inerme, o meglio un mucchio di ossa, doveva tornare a essere ciò per non essere più un pericolo per il gruppo e per lei. Ma la sua mente era puntata decisamente a ragionare per il bene del gruppo, non poteva fare altrimenti in situazioni del genere. Notò anche come Samuel era nella sua stessa situazione e pensò a come poter far un qualcosa per entrambi, forse uno scheletro poteva distruggere l’altro. Sapeva cosa fare a quel punto. Puntò, senza pensarci due volte, la bacchetta contro lo scheletro che aveva davanti a sé cercando la direzione che lo avrebbe lanciato contro quel mucchio di ossa camminante che stava fronteggiando Samuel; quindi, dette una stoccata verso il suo obiettivo e disse la formula magica con determinazione.

    Everte Statim.

    Quindi a quel punto doveva anche aiutare lo stesso Samuel, quello era il suo campo e sperava sempre di fare il meglio in ambito della medimagia, doveva dargli forza ed energie per permettere di continuare al massimo delle forze quel combattimento. Avrebbe puntato la bacchetta verso di lui, poi avrebbe tracciato una “C” in aria. Infine avrebbe dato una stoccata con decisione e detto la formula magica.

    Salus Augere.

    Infine, avrebbe cercato di capire un qualcosa di più riguardo a quel rituale che stava continuando a tirar fuori scheletri su scheletri, poteva esserci qualche punto debole nello stesso. Poteva esserci qualche dettaglio che gli era sfuggito a tutti, o che poteva non aver visto lei.

    Sembra che nella vita si abbia successo grazie a tre fattori: la salute, l’intelligenza ed il carattere, aggiungiamo un quarto fattore; un po’ di fortuna.
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    Azione I: Incantesimo di dispersione contro lo scheletro che ha davanti. Cerca di direzionare quello scheletro contro quello che sta affrontando Samuel per provare a distruggerli entrambi.

    Nome: Incantesimo di Dispersione
    Classe: Offensivo
    Formula: Everte Statim
    Movimento: Scoccata in direzione della vittima
    Effetto: Scaraventa via l'avversario in modo violento e fulmineo. Il nemico scagliato via subisce danno pari al dado con modificatore al Coraggio.

    Azione II: Usa Salus Augere su Samuel. [Skill Med I]

    Nome: Incanto Irrobustente
    Classe: Curativo
    Formula: Salus Augere
    Movimento: Tracciare con la bacchetta una C in aria e scoccare
    Effetto: genera una scintilla verde che, impattando sul bersaglio, restituisce alcuni punti vita e consente al bersaglio di sentirsi più forte.
    Note: Cura la metà complessiva del dado, ma provoca un aumento dei PV temporaneamente. Se si possiede Med1, permette di lenire la fatica. Se si possiede Poz1 consente al bersaglio di ottenere più energie se consuma cibi o pozioni (il bonus scala sull'empatia del castante)

    Mezz'azione: Cerca di capire di più su quel rituale che sta facendo.

    Stat:
    Coraggio: 25
    Empatia: 33
    Intelligenza: 20
    Resistenza: 25
    Tecnica: 25
    Intuito: 20
    Destrezza: 25
    Carisma: 30

    Skill:
    Med I (Medimagia Generale)
    Ment I (Manipolazione della mente)

    Quirk:
    //

    Ha con sé:
    - Bacchetta Magica
    - Magifonino
    - Palla da Baseball regalata da Olivander
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    Il suo incantesimo aveva fatto centro, l'Eterna Lumina che uscito dal suo catalizzatore magico era giunto a destinazione così come sperato ed era riuscito a dare quella noia che voleva offrire agli scheletri che si erano messi sulla loro strada, dovevano farli tornare a essere ossa e non nemici pericolosi per loro e quel gruppo di persone che li stava seguendo. Ma non ebbe alcun modo di difendersi quando, oltre a vedere una specie di fine di quella vallata nella quale in fondo c’era come una colonna scura e una luce difficile da capire al momento insieme a altre figure intorno, si sentì arrivare addosso un qualcosa, sentì chiaramente che era uno scheletro. Finì a terra come se non ci fosse un domani e sentì anche il sangue che stava uscendo, ma ciò non le avrebbe fatto impressione essendo parte del suo lavoro, una cosa che vedeva giornalmente, anzi vedeva assolutamente cose ben peggiori. Quello sarebbe stato il problema minore della situazione, al momento, effettivamente. Seppur stanca, sanguinante e con uno scheletro sulla testa doveva trovare un modo per uscire da quella situazione così difficoltosa. Un potente Bombarda poteva funzionare per far esplodere uno scheletro, ma se l’avesse lanciato male poteva farsi tanti danni anche da sola e non era il caso data la situazione in sé già traballante e pericolante. Scartò subito quell’idea dalla sua testa, non era decisamente il caso di applicarla in quel contesto. Cercò quindi aiuto dal resto di compagni di “avventura”.

    Qualcuno potrebbe aiutarmi con questo scheletro che mi si è avvinghiato addosso? Ve ne sarei grata.

    Quindi a quel punto doveva provare però almeno a riprendere le forze perse, ad aiutarsi anche da sola. Poi sperava nell’aiuto anche dell’altra medimaga del gruppo, Isond, che guardò in cerca di conferma con un rapido e deciso sguardo. Le pesava eccome avere quel mucchio di ossa vivente sulla sua testa.

    Isond, riesci a darmi mano? Sai quanto me cosa mi serve per ridarmi forze ed energie.

    Puntò la bacchetta su sé stessa e tracciò una C prima di dare una scoccata con la medesima e dire la formula magica.

    Salus Augere.

    Infine, appena qualche buon'anima del gruppo l’avesse aiutata nel togliersi di dosso, o meglio dalla sua testa, lo scheletro che la stava bloccando nel muoversi liberamente, avrebbe cercato di dare mano al resto della “banda” e proteggere tutti da altri eventuali attacchi di nemici scheletrici o altro che poteva esserci all’interno di quel luogo, non si aspettava niente di buono da quel vecchio ormai, poteva essere capace di tutto. Quindi con la bacchetta avrebbe fatto una linea da sinistra a destra prima di dire la formula magica per mettere in atto il suo piano.

    Protego.

    Creare uno scudo avrebbe potuto far la differenza per evitare altri problemi, dato che essi non mancavano assolutamente in quella grotta. Però voleva anche capire di più rispetto a cosa avesse visto poco prima in fondo al luogo dove erano ormai da troppo tempo. Qualsiasi intuizione in più su quella colonna e quella luce potevano essere fondamentali, era poco ma sicuro.



    Sembra che nella vita si abbia successo grazie a tre fattori: la salute, l’intelligenza ed il carattere, aggiungiamo un quarto fattore; un po’ di fortuna.
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    Azione I: Incanto Irrobustente su sé stessa. [Skill Med I]


    Nome: Incanto Irrobustente
    Classe: Curativo
    Formula: Salus Augere
    Movimento: Tracciare con la bacchetta una C in aria e scoccare
    Effetto: genera una scintilla verde che, impattando sul bersaglio, restituisce alcuni punti vita e consente al bersaglio di sentirsi più forte.
    Note: Cura la metà complessiva del dado, ma provoca un aumento dei PV temporaneamente. Se si possiede Med1, permette di lenire la fatica. Se si possiede Poz1 consente al bersaglio di ottenere più energie se consuma cibi o pozioni (il bonus scala sull'empatia del castante)


    Azione II: Usa l’incantesimo di Protezione per creare uno scudo e difendere il gruppo da altri eventuali attacchi.

    Nome: Incantesimo di Protezione
    Classe: Scudo
    Formula: Protego
    Movimento: Linea da sinistra verso destra
    Effetto: Crea uno scudo in grado di contrastare gli incantesimi più semplici. Decisamente poco efficace contro gli incantesimi oscuri.
    Note: Come gli altri sortilegi Scudo scala su Empatia e dovrà essere confrontato con il PP ed i vari modulatori dell'attacco da cui vuole difendere. Se il valore difensivo sarà inferiore all’attacco subito, si subirà comunque un danno pari alla differenza tra i due valori, in caso invece la difesa superi l’attacco, lo scudo rimanente potrà essere impiegato per difendersi da una seconda magia nello stesso turno scagliata dallo stesso mago.
    Nel caso in cui lo scudo venga sfondato, si dovrà applicare anche la Schivata.

    Mezz'azione: Cerca di capire di più su quella luce e quella colonna che ha visto in fondo alla vallata al chiuso dove sono.

    Stat:

    Coraggio: 25

    Empatia: 33

    Intelligenza: 20

    Resistenza: 25

    Tecnica: 25

    Intuito: 20

    Destrezza: 25

    Carisma: 30



    Skill:

    Med I (Medimagia Generale)

    Ment I (Manipolazione della mente)



    Quirk:

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    Ha con sé:

    - Bacchetta Magica

    - Magifonino

    - Palla da Baseball regalata da Olivander
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    Amèlie De Maris


    Ebbe quell’intuizione e capì quella forza che gli dava la pallina datale da Olivander, quella palla da baseball aveva una grande forza distruttiva al suo interno e da quello che si ricordava dalla vita nel mondo babbano francese il baseball era uno sport dove le palle si lanciavano e qualcun’altro doveva prenderle con la mazza. Quindi ipotizzò che era una specie di “bomba” pronta ad esplodere quando veniva lanciata, era da usare con una delicata parsimonia e avendo un solo utilizzo, ipoteticamente, era importante scegliere il momento giusto in cui utilizzarla. Tutto sembrava quasi andare per il meglio a quel punto, era riuscita anche a rinvigorire al massimo quel povero anziano che aveva deciso di restare con loro, era importante avere tutti in forze per un eventuale combattimento. Ma improvvisamente un nuovo cambio totale, da una parte una voce maligna che fece una risata decisamente oscura, poi insieme a ciò apparirono da terra degli scheletri che avevano preso vita da delle semplici ossa, e ciò non era un bene, una cosa del genere poteva essere legata solamente alla magia oscura e potente. E sinceramente lei non era una vera esperta del settore, se la cavava alquanto meglio con le cose legate al campo della medi-magia e delle cure. Quegli scheletri davanti a loro che avevano preso vita erano da affondare e far tornare cenere, era poco ma sicuro. Se fossero voluti uscire vivi da quel tunnel non ci sarebbe stato altri modi che combattere e farsi strada. Ma anche quel vecchio che stava provando a fuggire doveva essere fermato, se lui avesse evocato gli scheletri avrebbe dovuto essere fermato per evitare cose peggiori, non si immaginava di cosa potesse essere capace. Doveva dividere le sue scelte a mezzo tra i due obiettivi in mente. Quindi con la bacchetta magica disegnò il simbolo astrale del sole, poi la puntò verso la posizione esterna del cielo e quindi disse la formula magica.

    Eterna Lumina.

    Spesso attaccare poteva essere la miglior difesa, e in un'occasione del genere non c’erano molte altre scelte per passare indenni. La fonte di luce potente che poteva evocare sarebbe stata una cosa che poteva danneggiare eccome quegli scheletri. Quindi a quel punto avrebbe puntato direttamente l’anziano che stava scappando, quel mago, se avessero voluto fermare gli scheletri forse sarebbe stato proprio esso da fermare, e avrebbe detto la formula magica con attenzione e determinazione.

    Vinificatio.

    Cosa c’era di meglio che dare un senso di ubriachezza così elevato a una persona? In quel modo non avrebbe potuto agire come voleva e sarebbe stato un problema anche fare dei semplici incantesimi per lo stesso anziano mago, dovevano metterlo in difficoltà e non farlo fuggire. Infine, avrebbe comunque cercato di capire di più su quel tunnel dove erano, se ci fossero stati altri dettagli che potevano essere utili alla loro avanzata nello stesso avrebbe sperato di trovarli.



    Sembra che nella vita si abbia successo grazie a tre fattori: la salute, l’intelligenza ed il carattere, aggiungiamo un quarto fattore; un po’ di fortuna.
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    Azione I: Incanto dell’Illuminazione Suprema contro gli scheletri.


    Nome: Incanto dell’Illuminazione Suprema

    Classe: Astrale Avanzato

    Formula: Eterna Lumina

    Movimento: disegnare il simbolo astrale del sole e puntare il cielo

    Effetto: genera in aria una potentissima fonte di luce che illumina a giorno tutta la zona e rende vane le disillusioni, provocando danno alle creature oscure.

    Note: Provoca Fatica. La durata della magia è proporzionale all’intelligenza del mago.

    Azione II: Vinificatio contro l'anziamo mago oscuro che ha evocato gli scheletri. [Skill Ment I]

    Nome: Incantesimo Sborniabotta

    Classe: Mentale

    Formula: Vinificatio

    Movimento: puntare la bacchetta contro il bersaglio

    Effetto: simula sul bersaglio gli effetti mentali dell’ubriachezza, quali mal di testa, vertigini, nausea. Il bersaglio non potrà attaccare, ma solo eseguire incanti di supporto non complicati.

    Note: Se il Carisma del mago è maggiore della Resistenza del bersaglio, si presenteranno anche gli effetti fisici della sbornia: vomito, tachicardia, vampate di calore, cadute. In tale caso il bersaglio avrà un malus (-2) su una Statistica a discrezione del master per due turni.

    Mezz'azione: Cerca di trovare degli indizi in più sul tunnel dove sono.

    Stat:

    Coraggio: 25

    Empatia: 33

    Intelligenza: 20

    Resistenza: 25

    Tecnica: 25

    Intuito: 20

    Destrezza: 25

    Carisma: 30



    Skill:

    Med I (Medimagia Generale)

    Ment I (Manipolazione della mente)



    Quirk:

    //



    Ha con sé:

    - Bacchetta Magica

    - Magifonino

    - Palla da Baseball regalata da Olivander
  15. .
    Magipsicologa

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    Amèlie De Maris


    Una mattinata come tante altre al San Mungo, un turno che era iniziato da poco per lei e per il momento tutto era rimasto tranquillo e aveva anche avuto il tempo per fortuna di sorseggiare il suo buon caffè mattutino e leggere qualche pagina di giornale della copia quotidiana della Gazzetta del Profeta. Non mancava mai nel suo studio quando aveva del tempo libero tra visita e visita dei vari pazienti. Con un paio di sorsate finì il suo caffè e si diresse verso la reception dell'ospedale magico del San Mungo per prendere dei fogli da consegnare per quella stessa serata, appena preso il necessario però vide entrare una ragazza, una giovane rossa che sembrava essere decisamente una coetanea a grandi tratti, ma stranamente parlava cantando, era una cosa alquanto strana. Aveva bisogno di aiuto e intervenne immediatamente avvicinandosi alla ragazza.

    Ciao, sono una medimaga del San Mungo, chiamami pure Amelie. Piacere di conoscerti.

    Un attimo di pausa pensando a cosa fosse il "Marchio della Nota", era una maledizione che portava a parlare solo cantando da quello che si ricordava nella sua formazione nella magimedicina e l'unico modo per farla sparire era il Sortilegio Scaccia Maledizioni alla fine, era una magia potente e precisa nel suo compito. Non era decisamente il caso più impossibile che le era capitato fini a quel momento, la cura era possibile eccome.

    Non ti devi scusare, è colpa della maledizione.

    Doveva pur metterla a suo agio quella ragazza.

    Seguimi per piacere, andiamo nel mio studio che siamo più tranquille.

    Quindi facendosi seguire dalla rossa, così come lei, arrivarono nel suo studio che aprì con un colpo di bacchetta e sistemò i fogli sulla scrivania, oramai erano diventati secondari. Poi fece cenno alla ragazza di sedersi sul lettino o sdraiarsi, insomma come stava più comoda.

    Allora, hai detto che ti hanno lanciato contro una maledizione e ti hanno lasciato il "Marchio della Nota". Come è successo? Prova a raccontarmi brevemente ciò che ti è successo per far si che ti possa aiutare al meglio delle possibilità.

    Avrebbe atteso una breve spiegazione da parte della ragazza per far si che potesse capire meglio cosa era successo e agire al meglio per farla uscire da quello stato "canterino".


    Sembra che nella vita si abbia successo grazie a tre fattori: la salute, l’intelligenza ed il carattere, aggiungiamo un quarto fattore; un po’ di fortuna.
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72 replies since 26/4/2022
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