Nameless Land - Gdr Post Apocalittico -

Posts written by Alldvar

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    “Uh, date davvero l’impressione di non essere i soliti cazzoni sputati dal mare, e io non sbaglio mai.” La voce del dottore prende un piglio più acuto, risultando ancora più distorta e grottesca attraverso gli altoparlanti. “Già, la morte del nano non è certo una novità, ma ammetto che vederlo in prima persona mi ha rallegrato la giornata. Parliamo”.

    Venite scortati all’interno di un vecchio edificio, risalente a prima del Disastro a giudicare dall’architettura. Forse un antico municipio, memore dei tempi in cui l’ardore degli ideali politici infiammava le strade e gli animi degli americani. Ridotto ad un rudere, tutto ciò che incarna ora è la tirannia di un leader che ha fondato il suo impero sulla costrizione del corpo. Orrendi busti di ceramica che scimmiottano le fattezze di Dealgood decorano il salone principale, così come le effigi impresse sulle pareti avorio: mani arcuate con un codice a barre tatuato sul dorso. Un vero e proprio santuario alla sua persona, protetto da interi squadroni di golia corazzati.

    È qui che il dottore fa la sua comparsa, emergendo da una specie di sipario rosso posto al limitare della sala.

    Dealgood indossa vestiti pomposi e variopinti, le dita oblunghe decorate da gioielli e pietre scintillanti. Lunghi capelli neri leccati all’indietro, tratti aquilini e vagamente inquietanti. Sorride viscido, senza fare un singolo passo verso di voi. Dietro di lui, il suo immenso protettore. Un golia mascherato, alto e grosso il doppio rispetto a tutti gli altri, munito di braccia meccaniche HOX 3.5 e Lama Frantumatrice.

    PRBPu0I

    "Cotton, che… piacevole sorpresa! Cosa c’é? Eri stanco di fare il bravo cagnolino?” Dealgood posa la mano sulla nuca del guardiano, che nel frattempo si è inginocchiato alla sua altezza. “Scelta saggia, in fin dei conti quelli come noi sono adatti a fare i padroni, non gli schiavi. Mi chiedo solo se tu e le tue concubine…” dice, osservandovi “…siate davvero pronti al comando. Ah, un compito gravoso, miei cari."

    Vi invita con un gesto a farvi più vicini, senza smettere di sorridere. “Ciò che è stato non ha importanza finché ci troviamo qui. In casa mia non si parla con pallottole o lame. Lo trovo… completamente inutile. Sarete dello stesso parere, immagino.” Vi sta chiaramente sfottendo. Sa che non proverete nemmeno ad alzare un dito contro di lui. Non qui, non con tutta questa sicurezza. Sarebbe un suicidio. “E mi scuso per le piccole quisquilie accadute all’esterno. Se non liberi mai un cane, diventa famelico. E infedele”. Non si sta scusando davvero, è tutto carburante per il suo ego.

    “Ho rubato la scena troppo a lungo. Ora tocca a voi."

    Se volete, possiamo giocarcela su Discord per velocizzare.
    Altrimenti tengo per buone le vostre richieste/offerte e mando avanti.
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    Greed leva le tende dopo qualche minuto, non prima di rifilare un'occhiata schifata alle tristi sagome che gli stanno davanti. Uomini e donne senza più nulla, se non la poca carne e i muscoli attaccati alle ossa. I mercenari al cancello, maschere aberranti e vestiti color sabbia, alzano i fucili all'unisono e sparano ad altezza uomo. Pochi istanti dopo è tutto finito. Sangue nelle strade e visi vuoti nella polvere. Ridono ancora, come se qualcuno avesse appena raccontato una barzelletta. "Uh cazzo, hai visto la sua faccia?" dice uno, indicando il cadavere più vicino al cancello. "E' tutta un... bleah, bella merda!"
    CITAZIONE
    «Appena Greed si leva dal cazzo, andiamo. Atteniamoci al piano e basta.»

    E così fate.

    Portate la 5Hundred alle porte di Circo Declino, tra gli sguardi incuriositi dei soldati al cancello - ora aperto - e sulle postazioni di guardia. Nessuno alza le armi, per ora è tutto un grande gioco di occhiate inquisitive e parlottii. Dopo i convenevoli, una delle guardie si avvicina al mezzo e lancia un sacco insanguinato sui sedili posteriori. "Un bel regalo, peccato per il tanfo". Ha ragione. Quella cosa puzza di carne marcia e siete sicuri di scorgere delle larve tra le pieghe del tessuto. La testa di Covett Nasorosso è pallida ed emaciata, senza più gli occhi e con le guancie scavate dalla morte. "Stavamo per portarla a Dealgood ma... potete sbrigarvela voi. Entrate".

    "Forza zuccherini, non fate aspettare il dottore" grida un altro, quando il mezzo ha già attraversato il cancello. "E non fate cazzate, o finite come gli stronzi qui fuori".

    Il posto che vi trovate ad attraversare è a metà tra un mercato a cielo aperto e una base militare. Un mercato dove la merce principale è la carne viva. Ovunque vi voltate, c'è uno schiavo in catene pronto ad essere trascinato a forza nel suo inferno personale. Stipati in gabbie di metallo, caricati a forza su grandi mezzi corazzati o legati all'esterno degli edifici come cavalli fuori dal saloon. Miseria, disperazione, boinn. Un mucchio di sassolini colorati che passano da compratore a venditore, da schiavista a padrone. Qui non esiste nulla il cui valore non possa essere misurato, catalogato, discusso. Fedeltà, onore. La vita stessa. Non c'è differenza con Paradise: stesso business, stesso dolore ogni singolo giorno.

    Arrivati al centro del quartiere, venite scortati in direzione della piazza del dottore. Palazzi agghindati da bandierine colorate e drappi da festa, cartelloni di metallo che riportano nomi di uomini e donne, seguiti dal loro valore. La voce degli altoparlanti rende note le vendite effettuate, le oscillazioni di prezzo e le aste ancora in corso di svolgimento. "Venduto, venduto, venduto!" Vi sembra di non sentire altro, oltre ad un fastidioso jingle pubblicitario del vecchio mondo che risuona dagli altoparlanti ad ogni compravendita conclusa in bellezza. "Dealgood non ha badato a spese per costruire il suo impero personale, eh?" vi fa notare Cotton. "Non che debba farlo, gli schiavi l'hanno reso l'uomo più ricco della Costa Ovest. A confronto, questo qui era un poveraccio" dice, incociando le orbite vuote di Nasorosso.

    Improvvisamente, la cacofonia degli altoparlanti si interrompe lasciando il posto ad uno stridio gracchiante di interferenza. La piazza si zittisce in un silenzio quasi reverenziale, chi stava acquistando smette immediatamente di contrattare e i soldati ordinano a tutti di abbandonare la zona. Tutti tranne voi. Le pubblicità prebelliche si fanno sempre più distorte e inquietanti, fino a che una voce dai ripetitori rompe lo stallo. "Singolare, signori e signora. Tutto ciò è davvero... singolare. Uno Staver che si muove volenteroso verso il luogo in cui sarà macellato e servito da cena".

    Una risata finta e gracchiante ruba il posto alle parole per pochi istanti. Poi la voce riprende. "Ah, divertente non trovate? Ma lasciamo pure i vecchi rancori fuori dalla soglia. Qui tutto può essere ridiscusso, con i giusti termini. Saggia scelta incontrarsi qui, se volete il mio umile parere".

    Intorno a voi, solo mercenari armati. Non avete idea da quale dei palazzi possa provenire il segnale.
    Qualche secondo di silenzio. "Un uccellino mi ha detto che avete un regalo per me".
  3. .
    Il mattino successivo, Cotton è in attesa sulla soglia della base. “Buongiorno, splendori!” dice, sorridendo malizioso a Swan. Con un cenno, indica poi il parcheggio esterno. Tra i veicoli d’assalto e le motociclette, la Progenie sta ultimando i preparativi per la guerra. Numerosi contenitori metallici farciti di munizioni vengono caricati sul retro delle camionette, mentre i tecnici controllano le mitragliatrici fisse e montano imponenti rostri da sfondamento. Un marasma generale di versi euforici e cori da battaglia si erge tumultuoso da quel piccolo esercito e cresce d’intensità alla vista dell’artiglieria pesante: lanciarazzi, mortai e granate d’ogni sorta. “La torretta sul vostro mezzo non funzionava, belli. L’abbiamo sistemata… con l’aggiunta di un extra." È un geniere a parlare, indicando soddisfatto il Kanyon montato a lato del Manroy.
    CITAZIONE
    Ora il vostro mezzo ha una torretta-lanciarazzi.
    Kanyon - 3D10+7 danni da esplosione - 6 Les. - Deflagrazione, Ricaduta - Caricatore 1 - 3 Slot per ricaricare.
    Vi forniscono 4 missili.

    "Entro qualche ora avremo finito i preparativi...” È di nuovo Cotton a parlare, salendo sul tetto di un furgone per mostrarsi ai suoi. “… e Paradise sarà nostra! Li staneremo, li uccideremo tutti. E quando il fuoco si leverà dai palazzi, tutto l’Ovest tremerà di fronte al nostro nome… Progenie!" Un grido folle si innalza dalla massa umana e si trasforma in puro delirio quando Cotton si lascia avvolgere dalle sue stesse fiamme. Agli occhi della gang, è come osservare un dio. Colui che li guiderà verso conquista e morte.

    “Il dottore avrà già ricevuto il messaggio, è ora di andare."



    Circo Declino è una città incastonata nella città. Partendo dagli anonimi resti di una piazza di scambio, l’arguta mente di Dealgood ha trasformato l’intero quartiere nella sua roccaforte logistica. Il territorio è separato dal resto della città con alte mura metalliche, sulle quali capeggiano postazioni difensive e impressionanti strumenti di morte giunti da Fornace, la capitale delle armi. Dealgood - vi ricorda Fiammella - è il principale mercante di schiavi del Nuovo Mondo e all’interno della sua piazza non è raro incontrare gli emissari dei Dominatori, gli otto individui che regnano sui continenti.

    Lungo il perimetro, una vasta schiera di frecce al neon e acidi cartelloni pubblicitari pre-disastro indicano l’unico ingresso: un cancello rinforzato in metallo Aylata, sufficientemente robusto da fermare un camion in corsa carico di esplosivi. “Attenzione ora. Se non avete nulla di intelligente da dire… meglio stare zitti."

    Come potevate aspettarvi, l’ingresso è strettamente sorvegliato. Otto mercenari mascherati sono appostati tra barricate e sacchi di sabbia appena fuori il cancello, con le armi puntate verso la feccia che costantemente si accalca lungo le mura. Una dozzina di derelitti, tra barboni e tossici, stanno pregando le guardie di lasciarli passare, di poter guardare un'ultima volta in faccia le loro famiglie, prima che siano ridotte in totale schiavitù. I mercenari ridono di gusto, sfottendoli attraverso le inquietanti maschere. Poi cominciano a sparare.

    Tre civili cadono immediatamente a terra, immobili. La sabbia intrisa di sangue.
    Gli altri, contro ogni aspettativa, restano in posizione.

    “Ehi, fatemi dare un’occhiata prima di sparare alla cieca…” Il cancello principale si apre, rivelando un’altra figura. Un tizio zoppicante con un impianto al braccio destro, anch’esso mascherato. Lo riconoscete dalla voce. È Greed. “Questi fanno davvero schifo, puah esordisce, scrutando i volti degli abitanti. Poi si toglie la maschera. Avrà circa quarant’anni, portati malissimo. Capelli oleosi, lineamenti al limite del grottesco e un complesso impianto da scansione innestato al posto dell’occhio sinistro. Il bulbo artificiale si illumina di una luce verdastra, mentre finisce di passare in rassegna il resto della merce. “Lui… lui è ok.” fa, indicando l’unico giovane della compagnia, che viene barbaramente condotto dentro dai soldati.

    “Gli altri, beh, ammazzateli.”

    Siete ancora abbastanza distanti per non essere notati dalla sicurezza.
    Potete scegliere se (1) intervenire ora - prima dell’esecuzione - oppure (2) aspettare che le acque si calmino e presentarvi al cancello.

    Nel secondo caso, potete anche descrivere l’esecuzione, se volete (che sarà totale). Sempre nel secondo caso, ruolate pure come se le guardie vi facessero le classiche domande di rito: “Chi siete, cosa volete, etc.” Greed non sarà più in scena.
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    La serpe è ridotta a un incredulo straccio sanguinolento. Senza più un braccio, una ferita da coltello sul ginocchio che perde copioso sangue. Morirà, anche se deciderete di voltarvi e lasciar fare ai ratti il lavoro sporco. “Andate a morire, voi e il maledetto Dealgood! Se pens-s-sate di ottenere qualcosa adesso, vi s-s-sbagliate." Legge negli occhi di Crank che la sua fine sarà misera, con o senza le informazioni cruciali che potrebbe darvi. Sceglie la strada più difficile, una discesa che inizia subito.

    Il tagliagole fa scempio del suo corpo, sa come torturare un individuo per infliggere il massimo dolore mantenendolo in vita. Lo ha già fatto in passato, ha già affinato la sua tecnica mortale. Immerso tra le urla di agonia della biscia, entra in un reame di violenza cieca e brutale. Passano i minuti, fino a che del vostro nemico non restano che le interiora sparse al suolo e l’eco delle grida nei cunicoli. Uno spettacolo rivoltante e macabro, frutto della depravazione di questo mondo.

    “L’unico modo per arrivare a Dealgood è radunare le forze e marciare su Circo Declino.” Cotton è sicuro di sé, mentre percorrete la salita che vi separa dalla superficie. “Non potrà ignorarci, ci concederà udienza. In caso contrario… solo una fazione sarà la vincitrice."

    “Tornati al campo, sarete leader della gang al mio stesso livello.” L’ultima frase è spiazzante, inaspettata. Solo un piccolo assaggio del potere che avete effettivamente ottenuto. La leadership su una delle fazioni più pericolose e influenti di Mater Fonda che, sebbene spaccata da una guerra interna, supera di numeri e mezzi ogni altra gang della città. Un battaglione di freddi assassini, tiratori scelti, piloti da corsa e combattenti sanguinari. Tutti riuniti sotto un unico stendardo, che potete fregiarvi di stringere tra le dita. La conquista del marcescente regno di Hoodoo è sempre più prossima. Manca solo l’ultimo step: la costruzione di un esercito tanto imponente da far tremare le lande dell’Ovest, che conquista e uccide in vostro nome.

    Ma per farlo, dovrete sopravvivere a Circo Declino, alle sue insidie e alla spropositata quantità di forze armate su cui può contare Dealgood. Deciderà di ascoltarvi o di scatenarla contro di voi? Quanto sarà salato il prezzo della sua alleanza?

    Domande che troveranno presto risposta.

    Quella stessa notte, al campo della Progenie si consuma una imponente cerimonia di celebrazione. Fino all’alba, la base operativa della gang si trasforma in un ricettacolo di depravazione, allucinazione e piacere carnale. Bottiglie farcite di schifezza alcolica vengono alzate in vostro onore, mentre la folla di criminali e schiavisti urla il vostro nome fino a farlo riecheggiare in ogni fetido vicolo della città. Poco importa della distinzione tra menzogna e realtà: narrate da Cotton, le vostre gesta assumono connotati leggendari, ai limiti dell’impossibile. Si parla di poteri derivati dalle divinità di guerra e fortuna, di capacità rigenerative oltre ogni limite e dell’abilità di plasmare il reale. Tutto mentre il marasma di gente osserva incredula il cranio della biomacchina sconfitta nelle Molte Rovine.

    Siete i leader che stavano cercando, i condottieri che guideranno la Progenie verso gloria e fama mai conosciute prima.

    Salite tutti di livello, offro io.
    Se volete postare di narrativa andate pure, altrimenti vi porto al giorno successivo.
  5. .
    Istanti.

    Crank si lancia in avanti coltello alla mano e afferra il serpente con una presa al braccio. La stretta è però poco efficace, non sufficiente per fargli mollare il detonatore o impedirgli di togliere il dito dal pulsante. Il tagliagole prova a far parlar il suo acciaio, ma il coltello affonda nell’aria quando Snake scarta di lato e si libera definitivamente dalla presa. Ridacchia, come a dire «troppo lento».

    Toglie il dito dal pulsante. Momento di stasi.

    Non succede nulla.

    Poco più indietro, Zyprian è immobile con lo sguardo fisso sul detonatore a distanza. Le sue pupille hanno perso colore e tendono al grigio, il resto dell’iride come divorata da un abisso lattiginoso. Il terreno a lui vicino quasi si frantuma, formando piccole crepe che si propagano fino a raggiungere i muri laterali. Vi sembra di percepire una strana pesantezza, gli stivali faticano ad alzarsi dal suolo e ogni movimento è rallentato, ostico. Come trovarsi sott’acqua, in profondità. Diventa più difficile persino respirare.

    Zyp, l’innesco non si attiverà. La manifestazione del tuo potere è tanto forte da risultare permanente.
    Cotton si volta ad osservarti. Ha capito.
    Ha capito che hai appena salvato il culo a tutti.

    Swan, alzi la Wild Dog e prima che la biscia abbia il tempo di dire «che cazzo?» tre pallottole raggiungono il suo braccio. Il primo proiettile gli fa esplodere la mano, il secondo disarticola la spalla e il terzo infierisce sul gomito. Snake-Eyes cade a terra come un sacco di merda e inizia a strisciare sul pavimento, in un disperato tentativo di raggiungere il fucile alle sue spalle. La scia di sangue che si porta dietro fa quasi impressione.

    Cotton lo precede, afferra il fucile a pompa e glielo punta alla testa.
    Lo osserva, schifato. “No, non spetta a me.”
    Un calcio dritto al braccio maciullato e un urlo di dolore sono più che sufficienti.

    PRBPu0I

    “Ugh, cosa… cazzo… avete fatto!” grida, osservando il vostro minaccioso avvicinarvi. C’è paura nel suo sguardo, ma più di tutto spadroneggia l'odio. “Eh, ci s-s-sapete fare, merda.” Soffoca un grido di dolore, mentre regge ciò che gli resta del braccio destro. “D’accordo… ugh, avete… vinto voi."

    “Vi farò… avere il vos-s-stro incontro. Da morto non vi s-s-sono poi tanto utile, eh?" Appoggia la schiena al muro dietro di lui, il suo colorito è sempre più pallido. “Andrò da Dealgood pers-s-sonalmente, ma dovrete las-s-sciarmi vivere."


    “Hai ancora il coraggio di parlare?” Cotton gli rifila un altro calcio, questa volta in faccia. Due incisivi scheggiati rimbalzano al suolo. “Se non lo fate fuori voi, lo brucio vivo il bastardo!" I palmi delle sue mani si fanno scottanti, la furia lo divora. Sarà un bel falò, se lo lasciate fare.

    “Troveremo un altro modo, anche se volesse dire farci strada con il piombo fino a Circo Declino! Tu muori adesso."

    Oppure no?

    Zyprian
    Volontà: Fallimento - Livello di Sete +1
    Volontà: Successo Critico! (Effetto permanente, nessun tributo)
    Volontà

    Crank
    Colluttazione: Fallimento
    Colpo mirato: Fallimento (Schivata)

    Snake-Eyes
    Colluttazione: Fallimento (ma margine più alto)
    Aziona il detonatore
    Schivata - Successo

    Swan
    Colpo mirato: Successo Critico! (Jackpot 6 - doppi danni della zona colpita)
    Colpo mirato: Successo
    Colpo mirato: Successo
  6. .
    CITAZIONE
    Swan - Azione Scatenante: 82 su 44 - Fallimento
    Lo stallo è appena esploso. Si procede per ordine di Strategia.
    Le cariche inizieranno a brillare alla fine del round, se non bloccate la detonazione.
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    “Cazzo, beh… non ne ho idea, Swan. Ma qualcosa non quadra in tutto questo, lo sento."

    Seguite Cotton e i suoi uomini fino all’uscita dei sotterranei, ritrovandovi in un enorme piazzale costellato di industrie. Un gigantesco altoforno in metallo svetta sopra tutti gli altri edifici, spuntando calore e lingue di luce incandescenti contro la notte scura e il fumo delle ciminiere. Le fabbriche di metallo funzionano a pieno regime, ad ogni ora del giorno. Qui vengono assemblate parti di imbarcazioni, cannoni d’artiglieria e munizioni di grosso calibro. meccanici e manovali sporchi di fuliggine, golia per la maggior parte, vi passano di fianco senza degnarvi di uno sguardo, tenuti sotto controllo da sorveglianti armati sui ballatoi superiori. Un vero prodigio d’ingegneria, il grembo di tutte le navi di Mater Fonda.

    “Cage, serviranno delle sacche di sangue. Molte.”

    “D’accordo Cott, penso io all’impianto. Rendez-vous all’infermeria."

    L’infermeria non è altro che una stanza laterale all’interno di una delle industrie. Angusta, scomoda e puzzolente di sangue. Le luci interne sono offuscate da grandi teloni neri, i pochi lettini sparsi sono sormontati da strumenti medici, seghe da amputazione e chiavi inglesi di diversa misura. Sistemate Zyprian sull’unica branda libera, schiena appoggiata al muro e gamba distesa davanti a sé. Una lampada da ambulatorio illumina fiocamente l’area dell’intervento.

    Cage torna da voi qualche istante più tardi, munito di zaino gonfio di sacche di sangue, antidolorifici e una gamba. Un arto inferiore realizzato in metallo Aylata, abbastanza robusto da resistere alla maggior parte delle armi convenzionali, più pregiato del comune acciaio. Notate che la parte da fissare alla carne è già sporca di sangue secco. “Diciamo che al vecchio proprietario non serve più" esordisce Cage, ottenendo come unica risposta uno sguardo piuttosto stranito da parte di Cotton. “Ti conviene stare bello sveglio” conclude, prima che Jass inoculi l’anestesia locale nella gamba maciullata.

    Tocca a te, doc.
    Jass - Operazione - 5 - Successo Critico!

    Zyprian, che tu stia guardando o meno, Jass afferra una delle seghe da amputazione e la pone a circa 15 centimetri sopra il ginocchio. Il taglio è netto e perfettamente pulito, il laccio emostatico non lascia fuoriuscire nemmeno una goccia di sangue. Jass è nel suo ambiente naturale, lo notate tutti. Si muove tra i vari bisturi e strumenti con rapidità impressionante e opera con precisione chirurgica. Quando arriva il momento di innestare l’impianto, lo afferra e comincia a studiarlo senza chiedere consigli.

    Jass, analizzi le componenti interne della gamba metallica, i numerosi cablaggi e i connettori per il sistema nervoso. Applicando le tue conoscenze di anatomia, realizzi che il funzionamento di quel pezzo di ferro è estremamente elementare, almeno per uno con le tue conoscenze mediche. Ti basta tradurre il metallo in carne, ragionare come se stessi lavorando su ossa e nervi piuttosto che su cavi artificiali. Molti ricucitori sarebbero completamente spaesati, ma non tu. Posizioni l’impianto sul moncone ed inizi a collegare i vari connettori direttamente al sistema nervoso, poi ai muscoli. Controlli accuratamente che ogni impulso celebrale finisca esattamente dove vuoi tu, facendo attivare parti meccaniche di cui nemmeno conosci il nome. In poche, minuziose ore di lavoro e dopo l’ultima iniezione di farmaco anti-rigetto, l’impianto è perfettamente installato e funzionante.
    CITAZIONE
    Impianto di sostituzione in Aylata
    Resistenza: 4
    Nessuna conseguenza da operazione
    Abuso Grottesco +1

    Zyprian, hai la tua nuova gamba. Il dolore sparirà tra qualche ora, giusto il tempo di permettere all’impianto di attecchire perfettamente. Funziona esattamente come un arto normale, con l’eccezione del non provare dolore e tutta una serie di vantaggi che puoi benissimo immaginare.

    “Bel lavoro doc. Muoviamoci ora, abbiamo un appuntamento con una serpe."



    L’alba è ormai prossima quando scendete nuovamente nei cunicoli sotto le acciaierie. Tornati al punto di partenza, prendete una diramazione che vi conduce sempre più in profondità, fino a che le luci alle vostre spalle diventano completamente inutili. Torna il buio assoluto, unica certezza in quella che sembra una discesa verso le viscere di Mater Fonda. Chi si nasconde qui deve avere delle buone ragioni per stare tanto separato dalla civiltà, se di civiltà si può parlare.

    “Occhi aperti gente, questa è terra di nessuno fa quello con il fucile d’assalto, togliendo la sicura.

    “Resta di guardia Rob, non voglio che ci prendano alle spalle. Noi andiamo avanti."

    “Vi raggiungo se ci sono problemi, boss."

    La discesa torna man mano piana, finché con gli occhi, abituati all’oscurità, vi accorgete di stare camminando in un lungo corridoio con mura di acciaio e cemento. Un bunker, forse un residuato della guerra che ha portato il mondo ad essere cancellato e riscritto da zero. Luci rosse di emergenza illuminano il passaggio fino alla parte centrale della struttura, un piccolo slargo esagonale da cui si diramano altri corridoi, alcuni parzialmente crollati.

    Una figura sconosciuta sulla soglia è in attesa, in vostra attesa.

    Occhiali per la visione notturna, maschera antigas a copertura del viso e una tuta in pelle attillata rinforzata dal metallo. È appoggiato a un lato del muro con le braccia incrociate, al suo fianco un fucile a pallettoni silenziato. Stringe qualcosa nella mano destra, una specie di telecomando.

    ”Oh, che piacevole s-s-sorpresa" esordisce il tizio, alzandosi e lasciando il fucile attaccato al muro. Il tono di voce, il comportamento. È lui, non ci sono dubbi. Il mutante sposta la maschera e il visore dalla faccia, rivelandosi per come lo avete conosciuto.

    PRBPu0I

    "Da quello che vedo, s-s-siete tornati. Ammetto di es-s-ssere stupito, ma forse il nos-stro piccolo accordo può ancora essere s-s-salvato."

    Il mutante accenna un passo indietro, lasciandovi osservare meglio ciò che stringe tra le mani. Un piccolo dispositivo con un singolo pulsante tenuto schiacciato dal pollice. “Se perdo la presa, un pezzo della città ci crolla sulla tes-s-sta. Una precauzione, in modo da poter parlare come uomini e non come bes-s-stie."

    “Lo vedo sul vos-s-stro viso, vi siete sentiti usati. Ed è stato così, infatti. Partiamo dal presupposto che tutti agiscono per proprio interes-s-sse, seguendo una scala di priorità. Cos’ho io di così diverso da voi?" Si lascia sfuggire un sorriso di scherno, la lingua biforcuta fa capolino dalle labbra squamose. “Punto s-s-secondo, dovreste ringraziarmi se ora s-s-siete alla guida di un gruppo di idioti dal grilletto facile. È stato divertente togliere di mezzo il nano, os-s-sservare gli equilibri della città mutare e fars-s-si più… incerti. Il caos fa bene agli affari, cons-s-sideratemi un suo agente.”

    Allarga le braccia con un gesto quasi plateale, irritante. Non riuscite a dire se si tratti di pura teatralità, follia o se si stia semplicemente prendendo gioco di voi. Non ha paura di togliere il dito dal detonatore, questo è certo. “Mi dis-s-spiace di avervi mandato a morire alle Molte Rovine, non c’era davvero nulla di pers-s-sonale. Ma già che siete qui, potete ancora ottenere udienza con il dottore. Non mento mai due volte alle stesse pers-s-sone. S-s-sarà facile questa volta, e rapido. "

    Il suo sguardo si sposta su Cotton.
    Sorride da pazzo.

    “Voglio vedervi uccidere ques-s-st’uomo.”

    Un istante di silenzio. La lingua saetta di nuovo dentro e fuori e il detonatore oscilla tra le mani di Snake-Eyes.
    Cotton è veloce, avrebbe già potuto piantargli una pallottola nel cranio. Ma vorrebbe dire morte. Per tutti.
    Si limita a restare in silenzio, con l’arma puntata verso la serpe.

    “Fatelo e avrete l’incontro, fors-s-se anche un riconoscimento speciale da Dealgood. Pens-s-sateci. Una città libera da idioti che se ne vanno in giro a giocare agli s-s-sceriffi. Sarebbe solo… anarchia, nella sua forma più pura.”

    "S-s-se rifiutate, non abbiamo più nulla da dirci. Vi ricordo che, s-s-se mi sparate, l’esplosivo seppellis-s-sce tutti qui sotto."
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    Cotton non ti stacca gli occhi dalle pupille, Swan. La faccia tra lo sbigottito e il disgustato. L’aria comincia a diventare calda, mentre le sue mani vengono lentamente avviluppate da piccole lingue di fuoco. Si muovono come vermi, mentre risalgono l’avambraccio fino alle spalle. “Dopo la sparatoria, faccia di serpente è venuto da me” sussurra quasi, sputando rabbia. “Non potevo mandare i miei al molo dei Karak senza che i cani di Dealgood li seguissero, così ho dato il compito a lui, pagandolo. Qui a Mater Fonda è conosciuto per essere un mercenario e un informatore. Un tizio neutrale, senza bandiera né ideali. Sembrava perfetto."

    Le fiamme iniziano a dissiparsi, trasformandosi poi in fumo nero che resta attaccato ai vestiti. “Doveva aspettare che le acque si calmassero e riferirvi la mia posizione… e adesso la vostra compagna è morta. Biomacchine… che cazzo..!” Fiammella è incredulo, i due alle sue spalle parlottano nell’ombra a bassa voce. “Vi vuole mettere contro di me, non fatevi fregare. So che sembra assurdo, ma non ho dato istruzioni su un… Tetro, o come cazzo si chiama."

    Swan - Percepire Intenzioni - 44 - Fallimento
    Non hai idea se stia dicendo la verità o meno, dovrai fidati delle sue parole.
    Oppure non farlo.

    Nel frattempo, il tizio chiamato Cage si alza in piedi, avvicinandosi a un Jass impegnato a tagliare e suturare. “Porca troia” fa, guardando quello che resta della gamba di Zyprian. “Mai visto questo genere di squarci." È effettivamente turbato, non dalla ferita in sé ma verso la cosa che potrebbe averla causata. Pensi che sia ciò a portarlo a credere al racconto sulle Biomacchine, sebbene non ne abbia mai viste, nemmeno un disegno probabilmente. “Senti, abbiamo qualche impianto funzionante, ma nessun doc disponibile. Pensi di poterlo installare tu con l’aiuto di un meccanico? Mi sembri ferrato con carne e ossa."
    CITAZIONE
    Zyprian
    + 11 PF // +1 Les. Gamba dx.

    "Detto questo...” prosegue Cotton, scrutando questa volta Crank “… ero qui per incontrare i Ratti, dei succhia-fogne mutanti che se ne stanno rintanati tra l’immondizia della città. Non fatevi ingannare dal nome: se qualcosa succede in superficie, loro sono i primi a saperlo.” Fa qualche passo indietro, indicando l’ingresso dei tunnel fognari poco più avanti. “Mi hanno offerto un incontro con Dealgood senza una carneficina, pensavo di potermi fidare, ma ora so che mi sbagliavo… perché è stato quel bastardo doppiogiochista di Snake-Eyes ad offrirmelo! Lui è il loro capo."

    Riprende a guardare te, Swan. “E se ha davvero cercato di uccidere voi, ho la sensazione che tenterà di fare lo stesso con me."
  9. .

    Continua

  10. .

    Priorità


    PG Coinvolti: Swan - Crank - Zyprian Kondor - Glitter - Jass Kreitfober


    Mj1BpI8



    Qui dentro è fottutamente buio.

    Per svariati minuti, non sentite altro che il suono dei vostri passi sul pavimento di metallo e l’eco dei respiri. Manca l’aria, come se il posto non fosse adatto a gente viva. Odore di umidità e sporco rappreso alle pareti vecchio di decenni. Insetti brulicanti che strisciano tra gli stivali, gli occhietti gialli di un topo di fogna che osservano il vostro passaggio e si dileguano nelle ombre. Dalle tubature sulle vostre teste cola un liquido denso e scuro, appiccicoso come colla. Gli occhi si abituano lentamente all’oscurità, lasciandovi scorgere dettagli che forse era meglio lasciare occultati. Ci sono resti di persone, piegate in posizioni innaturali come trascinate di peso e mollate nella prima posizione comoda. Non gli sono stati lasciati nemmeno i denti, figuriamoci i vestiti. Sono le prede dei criminali di Mater Fonda, la feccia che infesta la città.

    Siete costretti a sorreggere Zyprian per permettergli di proseguire. La gamba è messa davvero male, impedisce qualsiasi movimento. Jass l’ha disinfettata al meglio, quanto basta per non mandare il blindifinger a fare compagnia ai corpi lasciati indietro, colpito da una qualche infezione. Serviranno cure mirate e interi giorni di convalescenza per ripristinarla. O una gamba nuova. Crank si è ripreso completamente, le poche cicatrici rimaste sul corpo indossate con orgoglio. Glitter… di lei meglio non parlare.

    Giungete in una zona più ampia, ma ugualmente buia. Tubature ustionanti emergono dalla pavimentazione, bombole di gas vuote e piene accantonate lungo gli angoli della stanza e strumentazione analogica dallo scopo ignoto. È roba vecchia, risalente a prima delle esplosioni atomiche. Tecnologia obsoleta e di scarso livello, ora parzialmente sfruttata dalle acciaierie che stanno sopra le vostre teste, in superficie. Ecco spiegato il motivo del caldo atroce che iniziate a percepire. La cacofonia della fabbrica è a stento udibile. Un sottofondo al nulla.

    Su un piano rialzato, confinato nella parte destra, si accendono due luci industriali che puntano nella vostra direzione. Distogliete lo sguardo, quasi accecati, per poi notare tre figure indistinte che compongono il comitato di accoglienza, al centro delle due lampade. Una di esse è seduta a terra a gambe incrociate, l’altra tiene imbracciato un fucile d’assalto pesante. La terza scende dalla balaustra e si avvicina con fare amichevole.

    “È bello rivederti tutta d’un pezzo, Rossa."

    La voce è familiare, così come la candida peluria sul volto, color cotone. Cotton sembra ancora più vecchio da quando vi siete separati al covo di Nasorosso, colpa delle luci alogene che mettono in risalto le innaturali rughe sul suo volto. È vestito allo stesso modo, solo con qualche foro di proiettile in più e una benda sporca di sangue che gli cinge la spalla. Accenna un saluto con la testa e si schiarisce la voce. “La Progenie è di nuovo in riga, abbiamo solo dovuto… beh, fare pulizia ai piani alti." Sorride, trattenendo il dolore della ferita alla spalla. “Chiunque abbia sparato a Nasorosso… è sparito” conclude, mimando le parole con le mani. “Non che sia un grosso problema."

    “Avanti, Cott. Ci aspettano." Il tizio con il mitragliatore si asciuga il sudore dalla fronte e sputa tabacco a terra. “Gia, ai Ratti non va a genio di perdere tempo. E a me non piace passarne con loro più del necessario" fa il tizio seduto, spostando la visiera dell’elmo dalla faccia. “Lo sai come la penso."

    “Lo so, Cage. Sono qui solo perché non abbiamo scelta” risponde infastidito Mr. Fiammella, tornando a voi. “Snake-Eyes vi ha trattati bene? Ah, odio fare affari con quegli stronzi, credetemi, ma sono gli unici non affiliati ad altre gang. A proposito… perché ci avete messo tanto?"

    Solo ora sembra accorgersi che qualcuno manca all’appello.
    Il suo volto si fa più scuro.

    “Che diavolo è successo?"
  11. .
    Crank, siete tu e lei adesso.

    Inverti la corsa piantando un piede a terra, mentre estrai i tuoi arnesi di morte. Prima non avevi speranza di penetrare la possente armatura della macchina, ma ora quel singolo punto scoperto ti da la possibilità, forse, di infliggere seri danni. Corri verso di lei con le armi in pugno, urlando come se fosse l’ultima battaglia della tua vita.

    L’abominio para la prima raffica di colpi, frapponendo il braccio-mitragliatore tra il suo pulsante cuore e le tue lame. Ti osserva con i suoi occhi rossi, già pronta a sferrare un contrattacco. Prima che possa riuscirci, un colpo di Frangishock apre ulteriormente il suo torace e scarica elettricità lungo i circuiti interni, facendola entrare in una specie di paresi. Fai saettare nell’aria il coltello SxTg e con un colpo netto lo pianti dritto nel cuore della creatura. Un getto di sangue scuro e oleoso ti ricopre, mentre la macchina si inginocchia a terra completamente paralizzata.

    Non può muoversi, non sai per quanto e non vuoi di certo scoprirlo.
    Swan ha già preso il suo souvenir. È ora di andare. In fretta.

    Jass, cerchi di portare il veicolo in una posizione comoda, ammaccandolo contro qualsiasi cosa sul tuo percorso. Vecchie rovine, detriti, automobili. Nulla che la 5Hundred non possa sopportare. Riesci a farti largo in mezzo a tutto questo macello ed arrivi al centro della piazza, pronto a lasciare i comandi a Swan. Lei sale al posto di guida, trascinandosi dietro quella che ormai è l’ombra di Zyprian e quello che resta della testa della seconda macchina. I LED sono ancora accesi ma il cranio è immobile e spaccato a metà. Scaricate il blindifinger sui sedili posteriori, poi la rossa preme l’acceleratore per uscire da quell’inferno il più velocemente possibile.

    Crank sale in corsa con un balzo, finendo sulla parte posteriore del furgone. È ridotto praticamente ad un grumo di sangue, ma la mutazione sta già richiudendo i bordi delle molteplici ferite. Gli basterà meno di un’ora per rimettersi in sesto.

    Vi state lasciando la piazza alle spalle, quando dalle sommità degli edifici vedete scendere altri orrori meccanici. Sono tanti, ovunque intorno a voi. Si lasciano cadere ammortizzando l’inumano salto con le gambe, vi osservano.

    E vi lasciano andare. Forse perché nel loro cervello hanno già elaborato il possibile fallimento dell’inseguimento, forse perché sono concentrate su altro. Qualcosa che vi siete lasciati alle spalle, qualcosa di ancora vivo. Prima che le macchine spariscano nella strana foschia polverosa che inizia a sollevarsi dietro di loro, notate che una di esse è piegata sul corpo di Glitter. La creatura la afferra per la caviglia ed inizia a trascinarla in una direzione ben precisa.

    La tromba dell’ascensore distrutto.
    È in quell’abisso che la vedete sparire.



    Il profilo delle Molte Rovine è ormai un orizzonte sfumato alle vostre spalle. Vi lasciate dietro una città che ha offerto solo la prematura scomparsa di un componente del gruppo. Per quale motivo l’hanno portata là sotto? Meglio non chiederselo, forse.

    La statale prosegue per infiniti chilometri, fino a quando la periferia di Mater Fonda torna visibile. Il molo dei Karak è come lo avete lasciato, solo più silenzioso e spento. Tra poche ore arriverà l’alba e con essa la miriade di lavoratori impegnati a scaricare merce e persone. Un operaio scarno, con una tuta lercia di sudore e una sigaretta in bocca si avvicina alla 5Hundred. Vi osserva per un attimo, come per farsi un’idea di chi siete, poi ti consegna un biglietto, Swan.

    “Ehm, un tizio mi ha pagato per darti questo” esordisce titubante, guardando prima l’armamentario che vi portate dietro e poi il demone nascosto negli occhi di Crank. Si defila subito, molto velocemente.

    È un indirizzo. Indica un sotterraneo abbandonato poco lontano dal quartiere delle acciaierie.

    Edited by Alldvar - 24/9/2019, 17:05
  12. .
    “Giù la testa!”

    Glitter trova copertura dietro un cumulo di detriti in cemento. La frase che urla in mezzo alla cacofonia non lascia dubbi, così come la sfera metallica che tiene salda nella mano destra. La granata disegna una parabola nell’aria e si sistema pigramente ai piedi della prima macchina. Questa piega leggermente la testa verso il basso, sembra voler fare qualcosa.

    Ma non è abbastanza veloce.

    L’esplosione investe il corpo di freddo acciaio e la sagoma del mostro si perde in una nube di detriti e fumo. Avvertite i suoi lamenti, mentre i pezzi dell’armatura schizzano in ogni direzione, come tirati improvvisamente da corde invisibili. Quando la nube si dirada, la vedete in ginocchio con la maggior parte delle componenti interne esposte. Lì sotto c’è un cuore che pulsa. Un cuore vero, sostenuto da cablaggi e tubature.

    Sono… vive? Esseri senzienti dotati di libero arbitrio?
    Ci sarebbe molto di cui discutere, ma non è certo il momento.

    Il braccio della macchina cambia assetto, ritraendo le grinfie all’interno dell’alloggiamento vuoto nell’avambraccio. Due pistoni sulla schiena scaricano energia con uno sbuffo, mentre la canna di un mitragliatore esce dal palmo della mano scheletrica, tremendamente umana.

    Apre il fuoco automatico verso Glitter senza nemmeno guardarla.

    I proiettili 5.56 trapassano il cemento come polistirolo. La prima scarica ha più l’aria di un fuoco di copertura, ma la seconda morde la carne dell’atomica bionda strappando l’armatura e disegnando sul torace fori grossi quanto acini d’uva. Si sollevano polvere, sangue e grida di dolore a stento trattenute. Poi il silenzio. Un silenzio preoccupante.

    La macchina si rimette in posizione eretta, le gambe che spingono il corpo alla massima velocità.
    Si muove verso la 5Hundred, le decine di LED puntate su Crank.

    Il secondo abominio è senza testa ora. I suoi movimenti sembrano limitati e lenti, come se fosse entrato in modalità risparmio energetico o qualcosa di simile. È ancora pericolosa, se ve lo state chiedendo. E lo dimostra subito. Con uno degli arti inferiori schiaccia il braccio di Swan, quello che impugna il Cigno Nero. La forza con cui lo fa è devastante, una pressa idraulica contro le ossa e la carne.

    Con le lame sul braccio cerca te, Zyprian.
    E ti trova.

    La macchina infierisce sulla gamba ferita, non puoi dire se in modo casuale o premeditato. La violenza è tale da spostare il ginocchio dalla sua sede. Senti le ossa che si spezzano e la carne di coscia e polpaccio che si lacera. Cadi a terra senza più sostegno, catapultato in un mondo dove dolore e morte spadroneggiano indisturbati.

    Non senti più la gamba, Zyp.

    Swan, il peso della macchina è troppo perché tu possa semplicemente estrarre il braccio dalla morsa. Devi giocare d’astuzia, ed è quello che fai. Il tuo Bumbler imita alla perfezione il verso sgraziato della macchina e ti concede qualche secondo di vantaggio. Con l’altro braccio afferri una delle tubature idrauliche della gamba, quelle che servono a sostenere il peso del mostro, e tiri con tutta la forza di cui disponi. Al terzo strattone, il grosso cavo si strappa riversando ovunque olio nero e sangue ancora liquido. Il ginocchio si piega con uno scatto e l’abominio si riversa di lato, cadendo rovinosamente su un grosso cumulo di detriti.

    Rotoli sul fianco, afferri il Cigno Nero e torni in piedi. La macchina sta cercando in tutti i modi di rialzarsi, sbracciando verso il cielo e agitando le pericolose lame intorno a sé. Nel farlo, lo sforzo a cui è sottoposto il nucleo ausiliare è tanto elevato da far attivare una sorta di meccanismo di raffreddamento automatico. L’armatura sul torso si apre sbuffando calore, rivelando un intreccio di cavi e valvole. E il nucleo.

    Un oggetto metallico dalla forma di un cuore umano, che pulsa a ritmo folle.
    La macchina fa per rialzarsi, ma tu gli ficchi il fucile tra le costole come una baionetta e premi il grilletto.

    Quel coso è pesante, ma il proiettile lo sbalza all’indietro come se fosse fatto di cartapesta e colla vinilica. Perfora il torso da parte a parte, trascinando con sé tutto quello che contiene. Ti senti in simbiosi con la tua arma, Swan, come se la stessa avesse concentrato tutto il potere d’arresto in quel singolo proiettile, fino al punto di danneggiarsi da sola.

    La macchina è una carcassa di metallo, ora. Non serve un tecnologo per capire che non si rialzerà mai più.

    Zyprian, sei troppo debole per capire dove possano essere i nuclei di energia nell’altra macchina. La testa gira e il tuo mondo con essa, la gamba perde sangue e ciò che ti preoccupa maggiormente è che fai quasi fatica a sentire il dolore.

    Sì Jass, avete una mitragliatrice. Salti sul veicolo, controlli con un’occhiata la calibrazione del mirino e prepari l’arma per il fuoco automatico. Punti l’artiglieria in direzione della macchina, premi il grilletto. Non succede niente. Per qualche motivo, il nastro delle munizioni non scorre a dovere e l’arma si inceppa immediatamente. Senti il grilletto più rigido, un piccolo rivolo di fumo si alza dall’alloggiamento dei proiettili. Non è solo inceppata, qualcosa si è rotto, lì dentro. Cazzo.

    Preso dalla frustrazione, cominci a guardarti intorno per avere un’idea più chiara del campo di battaglia. Una delle macchina è stata distrutta da Swan, l’altra ha l’armatura danneggiata ma è ancora attiva e alla ricerca di sangue. Glitter a terra, forse colpita a morte.

    Ma un particolare ti preoccupa più di tutti.

    I continui lamenti delle macchine non sono casuali. Lo capisci perché inizi a sentirne altri. Intorno a te, dietro di te. Ovunque. L’intera città sembra letteralmente infestato da queste creature, è il loro territorio e voi lo avete profanato. Sono ancora lontane, ma hai visto quanto siano specializzate nel chiudere rapidamente le distanze. Avete poco tempo, sempre meno.

    Fuggire?
    Combattere?


    Abbandonare lì chi non può muoversi?


    - Azioni -
    Glitter: 48 Strategia
    Copartura
    Estrazione rapida Granata
    Attacco standard con granata HE - Successo

    Crank: 47 Strategia
    Movimento
    Movimento
    Parata 50%
    Parata 50%
    Parata 50%

    Macchina #1: 45 Strategia
    Cambio armamentario
    Attacco standard vs Glitter - Fallimento
    Attacco standard vs Glitter - Successo
    Movimento

    Macchina #2: 45 Strategia (-1 Slot Azione)
    Colluttazione vs Swan - Successo
    Attacco standard vs Zyprian (Schivata) - Fallimento
    Attacco standard vs Zyprian (Schivata) - Successo

    Swan: 44 Strategia
    Collutazione vs Macchina #2 - Fallimento
    Ordine a Oy - Successo automatico
    Oy - Intelligenza - Successo
    Lotta vs Macchina - Successo Critico!
    Colpo Mirato - Successo Critico! (Jackpot 8 = +1 Les. - Struttura arma -1)
    Schivata 40%

    Zyprian: 44 Strategia
    Test Percezione
    Test Tecnologia
    Schivata
    Schivata

    Jass: 39 Strategia
    Movimento
    Attacco standard mitragliatrice - Fallimento Critico
    Attacco standard mitragliatrice - Fallimento Critico
    Osservare & Ascoltare - Successo


    - Danni & Riassunto -
    Glitter: -3 // 46 (Morente) (-3 Les. gamba sx, armatura Testa e Torso -1 Res.)
    Crank: 18 // 54 - 0 Les.
    Macchina #1 - ???
    Macchina #2 - Distrutta
    Swan: 26 // 60 - 0 Les.
    Zyprian: 24 // 43 (Gamba sx Les -4 // 5
    Jass: FULL
  13. .
    Crank, quella cosa è un dannato mostro.

    Ti è addosso nel giro di tre secondi, nonostante le profonde voragini nel metallo scavate dal Red Line di Glitter e da Jass. Vedi quello che sembra olio motore schizzare fuori da arterie di plastica e gomma, assieme ad un rivolo di putrido, nero sangue. La gamba prende fuoco a causa dei proiettili incendiari, ma a lei non importa. Non accenna niente. Non un sussulto, non un rallentamento. Cala le grinfie metalliche sul tuo corpo con tutta la brutalità di cui dispone. Inutile cercare di ripararsi dietro un bastone di metallo affilato. Scava nella carne come un coltello rovente nel burro. Sangue ovunque.

    Il dolore è atroce, soffocante. In qualche modo, non sai come, riesci a resistere.

    La seconda macchina inizia a correre a velocità disumana, scaraventando via gli schiocchi detriti sulla strada. Le sue dimensioni tradiscono la sua reale capacità di movimento. Swan, alzi il fucile quando è ormai troppo tardi.

    Il braccio della macchina si apre, rivelando una serie di lame circolari e luridi artigli. Esegue una specie di spazzata orizzontale che ti prende in pieno, scaraventandoti a terra in una pozza di sangue. Zyprian schiva l’attacco per miracolo, abbassando la testa quel tanto che basta perché non sia tranciata di netto. La macchina ti inchioda al terreno con una delle sue possenti gambe, Swan. E decide di finire il lavoro.

    La senti urlare, come fosse in preda a un inspiegabile dolore, prima di vedere le sue grinfie scendere di nuovo, colpire di nuovo. Le lame circolari sventrano la corazza sul torace e arrivano fino alla carne nuda senza la minima resistenza. Le rovine si tingono di rosso, mentre avvicina il viso al tuo e ti osserva dalle orbite vuote. E’ spaventosa, orribile. Tutto ciò che di umano poteva esserci in quel corpo, non esiste più. Sembra osservare il tuo dolore, prima di alzare nuovamente il braccio per il colpo di grazia. E arriverà, se non fai qualcosa.

    Zyprian, hai avuto abbastanza tempo per prendere la mira. E’ tua.
    O forse no.

    Il primo colpo va talmente in alto da superare i grattacieli. Non ci siamo, ma almeno hai attirato l’attenzione di quel mostro d’acciaio. Lei gira la testa di scatto, come infastidita da una zanzara che non vuole morire. Mantieni il sangue più o meno freddo e spari di nuovo, questa volta con successo. Il proiettile si conficca nel cranio della bestia, facendola vacillare all’indietro. Devi aver colpito qualcosa di importante, lo capisci dagli istanti di immobilità che seguono. Un fremito convulso attraversa tutto il corpo della macchina, lasciandola stordita.

    Swan, ora o mai più.

    Afferri il Cigno Nero, anch’esso sbalzato a terra dall’urto. Sai dove mirare. La testa.
    Oy ti osserva dalla distanza, nascosto e al sicuro. Le macchine lo ignorano.

    La bastarda di metallo è tosta, ma non può resistere alla potenza distruttiva della tua arma. La sua testa deflagra in un’esplosione di cablaggi, olio e cervella marce che si spargono tutto intorno. Cade all’indietro, trascinata dal suo stesso peso, mentre le luci rosse lungo l’addome e la schiena si spengono, una dopo l’altra. Hai il tempo di rialzarti, Swan, di capire cosa vi sta succedendo intorno. Tuo fratello non se la passa bene, la macchina davanti a lui è più attiva che mai.

    «Attivazione nucleo ausiliare d’emergenza»



    La voce metallica proviene dall'abominio che avete appena abbattuto. Le luci sparse sul corpo si riattivano improvvisamente, assumendo una tonalità arancione scuro. La vedete mentre cerca di rialzarsi, facendo leva sulle braccia. Ci riesce. Quella cosa è di nuovo in piedi, senza più una testa attaccata al corpo. Un Frankenstein di metallo che si prepara a colpire di nuovo, fino a che avrà l’energia per poterlo fare.

    CITAZIONE
    La macchina si è riattivata, ha ancora una fonte di alimentazione ma non sapete in che zona del corpo.
    Ci sono due strade per capirlo: test in Percezione con Malus di non sapete quanto, oppure Tecnologia.
    Solo Swan: Sei una gambler e puoi affidarti anche a Fortuna, ma sempre con Malus.

    Studiarla costa 1 slot azione (Fortuna esclusa perché azione immediata).

    - Azioni -
    Glitter: 48 Strategia
    Presa rapida Red Line
    Colpo Mirato (Gamba) - 67 - Successo
    Colpo Mirato (Gamba) - 31 - Successo

    Crank: 47 Strategia
    Estrazione Frangishock
    Movimento
    Parata 50%
    Parata 50%
    Parata 50%

    Macchina #1: 45 Strategia
    Movimento
    Attacco - 39 (+50% Crank) - Successo
    Attacco - 9 (+50% Crank)- Successo
    Attacco - 25 (+50% Crank) - Successo

    Macchina #2: 45 Strategia
    Movimento
    Carica - 58 (+40% Swan) - Successo
    Attacco - 90 (+40% Zyp) - Fallimento
    Attacco - 15 (1-2 Swan; 3-4 Zyp —> 1D4 = 2 (Swan) - Successo

    Swan: 44 Strategia
    Copertura (Straziante)
    Colpo Mirato (Testa) - 19 - Successo (Straziante)
    Colpo Mirato (Testa) - 41- Successo
    Schivata 40%

    Zyprian: 44 Strategia
    Colpo Mirato (Testa) - 89 - Fallimento
    Colpo Mirato (Testa) - 2 - Successo Critico
    Colpo Mirato (Testa) - 50 - Fallimento
    Schivata 40%

    Jass: 39 Strategia
    Slot 1: Copertura
    Slot 2: Estrazione
    Slot 3: Colpo Mirato (Gamba) - 46 - Successo


    - Danni & Riassunto -
    Glitter: 35 // 46
    Crank: 17 // 54 - 0 Les. - Vigore 32 // 70 (No Straziante)
    Macchina #1 - ???
    Macchina #2 - ???
    Swan: 26 // 60 - 0 Les. - Vigore 89 // 55 (Straziante +2)
    Zyprian: FULL
    Jass: FULL
  14. .
    Non resta che guardarsi intorno.

    Nonostante siate all’aperto, l’aria odora di terra e chiuso. Un odore più pungente si diffonde dal canale stagnante. Acqua marcia, ferma da decenni a causa dei troppi detriti al suo interno. Ad ogni passo, potete sentile il rompersi dei vetri sotto gli stivali, il lento spostamento della polvere e l’innocente scricchiolio delle strutture metalliche intorno. Impalcature, per la maggior parte, lasciate lì da chissà quanto.

    Tutto tranquillo, Zyprian. Gli edifici sono disabitati e non sembra esserci nessun segno di passaggio umano, almeno non in tempi recenti. Prendi a scavare tra i detriti, spostando pezzi di acciaio, cumuli di polvere e cemento. Non c’è nulla che attiri la tua attenzione, solo frammenti di un tempo ormai dimenticato. Proprio quando stai per arrenderti all’evidenza, spostando mattone dopo mattone, un alito d’aria ti colpisce il viso. Carne in decomposizione, è questa la prima cosa che pensi cercando di trattenere lo stomaco.

    C’è un ingresso, lì sotto. Un tunnel verticale che si perde nel buio.
    I cavi e la meccanica ti fanno intuire che si trattasse di un ascensore.

    Senza dubbio, un tempo doveva condurre ai sotterranei del palazzo crollato. L'oscurità non ti permette di vedere nulla, non sai quanto possa essere profondo. Ma una cosa è tremendamente certa. C’è del sangue secco sul bordo della discesa. Molto sangue secco, come se qualcosa sia stato trascinato dentro con la forza. Al diavolo la tranquillità.

    Glitter:
    +1 Caricatore Red Line Incendiario (Infiammante +1)
    Danno Granata HE + 1D4


    Crank, ti allontani dal gruppo, lasciando che Glitter finisca di ultimare le modifiche alle armi. Non c’è nulla che possa assomigliare a tracce umane, quindi avanzi di un’altra decina di metri, fino al bordo del canale. Nulla, nemmeno qui. Forse la città è davvero disabitata come sembra e quella sottospecie di serpente vi ha solo preso un giro per una sorta di malato svago. Ti perdi un istante ad osservare l’immobilità delle acque, fino a che…

    Zyprian, lo senti. Uno strano lamento che proviene da una serie di edifici alle tue spalle. Ti volti di scatto, e lo senti di nuovo.
    Come l’urlo di chi ha le corde vocali recise. Leggero e spaventoso. Lontano, ancora.

    Forse è solo un misto di tensione e stanchezza per il viaggio, ma il pensiero diventa sempre più effimero man mano che quel maledetto rumore aumenta d’intensità. Ora è diventato un distorto ruggito, tanto diabolico e alieno da scuotere l’anima. Un ruggito metallico.
    Lo sentite tutti, così come i passi pesanti che si fanno sempre più veloci e vicini.
    Sta arrivando.

    … fino a che delle piccole onde rompono la paralisi delle acque. All’inizio non ci dai molta importanza, Crank. Sembra quasi una cosa normale. Eppure, quel leggero movimento tradisce il fatto che qualcosa si muove sotto la superficie. Qualcosa di dannatamente grosso. Il moto si fa più agitato, le automobili galleggianti si spostano come piume al vento. Un bagliore rosso si accende in mezzo alla melma.

    La prima macchina rompe il pelo dell’acqua e con un balzo inumano chiude immediatamente la distanza da te, Crank, tagliando il passaggio verso i tuoi compagni. Inarca la spina dorsale e distende gli artigli, lasciando riattivare il suo corpo grondante melma. E’ a dieci metri e ti fissa con i suoi occhi luminosi di rosso. La scena è tanto assurda da sembrare finta.

    E non è sola.

    Il secondo abominio metallico spunta in linea d’aria alle tue spalle, Zyprian. Il viso è quello di un essere umano, completamente tumefatto. La bocca esplosa come nella trappola ad orsi di Saw. A lei sembra non fregare un cazzo. Prende a camminare nella vostra direzione, poi a correre. Sempre più veloce, con il suono che farebbe un Luredom se fosse fatto d'acciaio.

    A voi.
  15. .

    L’abisso


    1eZPLmE



    Quando gli ultimi rimasugli di notte e nebbia lasciano spazio al timido sole dell’alba, state percorrendo una delle tante strade a doppia corsia sventrate dal Disastro. Il guard rail come una pelle di serpente ormai secca, attorcigliato più volte su sé stesso fino allo sfinimento. Rovine statiche e silenziose come non ne avete mai viste. Nemmeno il vento perde tempo a ululare tra le crepe dei palazzi o i cumuli di cemento schiacciati sul marciapiede.

    Tutto tace, tranne l’incessante rumore di fondo prodotto dal motore della 5Hundred. Tutto è rimasto statico dall’esplosione delle atomiche, bloccato in un sussulto di morte. Gli scheletri hanno resti di occhiali spaccati nelle orbite, orologi ossidati ai polsi e lembi di vestiti che pendono dalle ossa. Automobili e mezzi militari riempiono le strade, come congelati.

    Il cuore che batte nel vostro petto vi rende intrusi, lo avvertite.
    Qui tutto è morto.

    Ogni parola che pronunciate sembra provocare un rumore assordante, in mezzo a tutta questa silenziosa desolazione. Siete soli, forse gli unici esseri viventi nel raggio di chilometri. O forse no. Chi può dire cosa si nasconde in luoghi che non riuscite a scrutare con la vista, che non potete nemmeno idealizzare. Si sa, la paura più grande è quella dell’ignoto.

    Ma no. Voi siete mercenari e tosti figli di puttana. Giusto?
    Potrà mai una città disabitata spaventarvi?

    L’unica indicazione ottenuta dal serpentino mutante - di cui nemmeno sapete il nome - non è stata molto precisa. Anzi, per nulla. Vi ha parlato di un edificio prebellico nel pieno centro della città senza nome, un tempo base operativa di qualche multinazionale orientale o roba simile. Arrivati sul posto, tutto quello che trovate è un triste cumulo di polvere e vetro che si estende per svariate centinaia di metri quadrati. Se qualcosa sorgeva in quest’area, ora non esiste più chissà da quanto tempo. Non proprio un bell’inizio.

    La vita del Tetro non è importante, solo la tecnologia che trasporta o nasconde. Non è dato sapere come il mutante sia così sicuro che in quella zona ne troverete uno, ma è l’unico indizio che avete. C’è da dire che sembrava piuttosto sicuro di sé.

    Trascorre un’altra mezzora prima che il sole sorga del tutto. Il misto di rovine e immondizia rende difficile capire dove potesse essere l’entrata sotterranea. Guardandovi meglio intorno, scoprite di essere in prossimità di un grosso canale, quelli dove un tempo passavano yatch di gente ricca e motoscafi. Tra le acque verdastre galleggiano relitti di automobili, piccole imbarcazioni e tronchi d’albero marci sospinti dalla corrente.
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