Storia e Politica

Posts written by virelle

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    L'origine del video più volte mostrato è qui https://www.quotidiano.net/cronaca/matteo-...rresto-ojcsba9n
    Il corriere della sera di domenica (ed. cartacea) proponeva in sintesi una ricostruzione del genere: www.ilpost.it/2024/05/06/arresto-matteo-falcinelli-miami/
    Il ragazzo non sarebbe colpevole di "resistenza"
    CITAZIONE
    parlando con Repubblica, Studenicova (la madre) ha sostenuto che l’accusa con cui era stato arrestato – “battery on a law enforcement officer”, cioè resistenza a pubblico ufficiale – sarebbe del tutto priva di fondamento: «Matteo non ha spintonato gli agenti. Nelle immagini si vede che chiede il nome a uno di loro, indica la targhetta sulla divisa, forse la sfiora, a quel punto scattano l’arresto e la violenza». (Sospetta anche ) che il figlio sia stato drogato nel locale con il GHB (acido gamma-idrossibutirrico), una sostanza sedativa nota anche come “droga dello stupro”... .
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    Atlantista sulla mobiltazione ha già risposto Lucrezio. Aggiungo qualche considerazione.
    In generale tendi a proporre un approccio -a mio parere qualunquistico- che "di sistema" collega e contrappone sciagure e malefatte diverse. Il giudizio storico, in effetti, è sempre complicato e la reductio ad unum viene in certo senso naturale.
    Esemplare, a tal proposito, la narrazione delle due più vistose persecuzioni del periodo bellico: "scoperte" le foibe - assenti o quasi per diversi anni nella storiografia manualistica (in gran parte di sinistra) - è divenuto abituale, nel discorso "spicciolo" di destra, evocarle non appena viene nominato l'olocausto. Orribili crimini entrambi, s'intende, le cui vittime meritano, quale sia il convincimento politico, compassione e rispetto e i colpevoli condanna ed esecrazione, ma l'accorpamento/contrapposizione è ovviamente insensato.
    Le svariate sofferenze, ingiustizie, persecuzioni che accadono nel mondo -tutte esecrabili - vanno infatti considerate nella loro specificità.
    Né trovo significativo che alcune abbiano maggior rilievo di altre nell'opinione pubblica, la cui attenzione ed empatia -in definitiva limitate- si manifestano in relazione a più fattori: prossimità, effetti economici, impatto mediatico ecc.- e altri meno trasparenti.
    CITAZIONE
    Non è che per caso (per caso...) in realtà ai benpensanti nostrani dei Palestinesi non gliene frega nulla e l'unico motivo alla base di questo straordinario interesse (...) è l'avversione nei confronti di Israele, degli ebrei, degli Americani ed, in generale, dell'Occidente tutto?

    Su ciò sei rimasto indietro, temo. A pronunciarsi contro la strage dei Palestinesi sono stati tra i primi mille intellettuali ebrei americani (ho citato la lettera in un post: vedi spoiler) ed è stata la politica attuale del governo israeliano a provocare un vistoso aumento dell'antisemitismo (un recente articolo tra i molti: www.osservatoriodiritti.it/2024/01...a-memoria-2024/).

    «Siamo scrittori, artisti e attivisti ebrei che desiderano sconfessare la diffusa narrativa secondo cui qualsiasi critica a Israele è intrinsecamente antisemita. Israele e i suoi difensori utilizzano da tempo questa tattica retorica per proteggere Israele dalle responsabilità…, oscurare la realtà mortale dell’occupazione e negare la sovranità palestinese. Ora, questo insidioso imbavagliamento della libertà di parola viene utilizzato per giustificare il continuo bombardamento militare di Gaza da parte di Israele e per mettere a tacere le critiche della comunità internazionale» [...] «Ci opponiamo allo sfruttamento del nostro dolore e al silenzio dei nostri alleati. Chiediamo un cessate il fuoco a Gaza, una soluzione per il ritorno sicuro degli ostaggi a Gaza e dei prigionieri palestinesi in Israele e la fine dell’occupazione in corso da parte di Israele. Chiediamo inoltre ai governi e alla società civile degli Stati Uniti e di tutto l’Occidente di opporsi alla repressione del sostegno alla Palestina».
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    FRATT I "passaggi" si trovano in molti siti, qui sono stati ripercorsi più volte in varie discussioni, e da LA con infinite ripetizioni, proponendo inoltre quale fonte abbastanza vaghe memorie parentali. Non mi pare abbia incluso l'esodo di circa 700mila palestinesi dai territori occupati da Israele dopo la guerra dei sei giorni.
    Graditi o meno si rifugiarono nelle zone limitrofe e parte nella striscia di Gaza, dove vivono tuttora i loro discendenti.
    Ma, come ho ripetuto ormai a stufo, la loro origine e "qualità" al presente non interessa, né autorizza a legittimarne la strage e/o addirittura a compiacersene.
    Spero che tu sia d'accordo su questo punto. Tanto più che il nostro regolamento condanna (punto G), tra le altre, le manifestazioni di odio religioso, politico o etnico.
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    Ritengo difficile prendere le difese di gran parte dei sistemi polizieschi e carcerari. Quelli Usa, consentirai, sono spesso in onor di cronaca per brutalità e razzismo.
    Ma anche i nostri peccano, e molto. Ho tristissima memoria del povero Federico Aldovrandi (https://it.wikipedia.org/wiki/Omicidio_di_...rico_Aldrovandi).
    Avendo parenti a Ferrara, mi trovai per caso nella piazza principale mentre i poliziotti manifestavano rumorosamente. con cartelli e slogan, in favore dei colleghi colpevoli (condannati a pene a mio parere ridicole) proprio sotto la finestra della madre, impiegata comunale. Che infine scese tra la gente, mostrando una fotografia del ragazzo massacrato. Una scena vergognosa!

    Edited by virelle - 6/5/2024, 18:20
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    Sbaglio o ti era stato chiesto in più occasioni di astenerti da questo "mantra"?
    Lo status dei palestinesi è riferito similmente in più fonti (https://it.wikipedia.org/wiki/Palestinesi) e avrebbe dovuto
    CITAZIONE
    ... attuarsi in forma di uno Stato-nazione palestinese, lo Stato di Palestina, da situarsi su Cisgiordania, Striscia di Gaza e Gerusalemme Est

    Ma, comunque li si voglia considerare, nessuno ha il diritto di massacrarli, come chiaramente gradisci. E trovo aberrante il riferimento biblico: Netanyahau quale dio degli ebrei e guai a chi se ne interessa!

    Edited by virelle - 6/5/2024, 22:53
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    CITAZIONE (Atlantista @ 2/5/2024, 18:05) 
    È storia che questa alleanza ci sia stata.
    È storia che si siano spartiti la Polonia.
    Domanda: tu sei sicuro, ma proprio sicuro sicuro, che se Hitler non si fosse rimangiata la parola, l'alleanza non sarebbe proseguita nel corso di tutta la II GM, col risultato di una spartizione di mezza Europa tra loro due, mentre nell'altra mezza Hitler se la vedeva con Inglesi ed Americani?(...)

    Quanto alle domande, puoi unirti ai molti che si dilettano di storia contro fattuale, in quella reale non hanno ovviamente senso. Ti spiace indicare la fonte degli armamenti che citi a seguire?

    Fu un patto di non aggressione che conteneva un protocollo aggiuntivo segreto sulla spartizione dell'Europa dell'Est. "Una bomba è scoppiata ieri sera, verso le 23.00, a Berlino» – scrisse l’ambasciatore francese in Germania Robert Coulondre al ministro Bonnet". Il contenuto si trova anche in rete (https://it.wikipedia.org/wiki/Patto_Molotov-Ribbentrop#), la controversia sulla presunta falsità di alcune parti fu ripresa negli anni Novanta (https://it.topwar.ru/525-fakty-o-pakte-mol...ibbentropa.html) e, a quanto trovo qui, non si è ancora conclusa.
    CITAZIONE
    Evocato durante il processo di Norimberga e pubblicato negli Stati Uniti in base a copie non certificate, il protocollo scatenò una controversia che prese nome dall’opuscolo I falsificatori della storia*. Da quel momento le interpretazioni in Occidente e in Urss si sono divaricate: per il campo occidentale il protocollo era «vero»; per quello sovietico era «falso». Il ritrovamento, nel 1992, del «plico» che lo conteneva, invece di ricongiungere la storiografia russa a quella occidentale, ha dato inizio ad un processo di restaurazione delle tesi dei Falsificatori della storia che arriva, con Putin, fino ai nostri giorni.(www.reteparri.it/i-giovedi-del-par...o-segreto-9713/)

    *Pubblicato in Russia nel 1948. Qui una riedizione https://img2.libreriauniversitaria.it/BIT/...88862340083.jpg

    Edited by virelle - 5/5/2024, 19:19
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    Come certo sai, il voto è segreto... :segreto:
    Approfitto però dell'occasione per deplorare, credo come molti, che ben quattro, a cominciare da Meloni, siano i capi partito ad aprire le liste (+ Calenda, Tajani, Schein).
    Al contrario, l'amico conservatore Viktor Orban "si è guardato bene dal guidare la lista del suo Fidesz alle Europee, affidata ad una fedelissima, l’ex ministra della Giustizia Judit Varga".
    CITAZIONE
    l’Italia un caso eccezionale nell’Ue. Il trend, nei partiti del Vecchio Continente, è candidare eurodeputati uscenti, new entry o, al limite, membri del governo in carica, come nel caso della Polonia ( https://www.ilsole24ore.com/art/premier-e-...mD?refresh_ce=1

    Dove, a quanto leggo, è stato il presidente Donald Tusk a mettere "tre ministri del suo governo alle prime posizioni della lista della sua Piattaforma Civica".
    Nell'articolo le scelte degli altri paesi.
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    CITAZIONE
    Atlantista Tecnicamente parlando, un “popolo” palestinese in quanto tale non esiste.

    Se "sposiamo" a oltranza la posizione sionista -non condivisa tuttora da moltissimi ebrei- Netanyahu è legittimato a strerminarli!
    Dal mio punto di vista, la composizione dei Palestinesi non ha alcuna importanza, erano in quel territorio quando è stato fondato lo stato d'Israele (dall'alto o come sia) e avevano il diritto di rimanerci.
    I loro "torti" sono politici: per il rifiuto dei due stati (1936 commissione Peel, 1947 ONU, 1967 dopo la guerra dei sei giorni e a seguire), il non riconoscimento di Israele e la pratica del terrorismo. Dal 2006 la striscia di Gaza è governata da Hamas e l'attacco di ottobre li qualifica quali aggressori nell'attuale conflitto.
    Nel forum c'è una lunga discussione sull'argomento, e qui un mio post sulla storia della striscia di Gaza (https://storiaepolitica.forumfree.it/?t=79935290). In rete materiale abbondante in più versioni.
    Ma anche Israele ha i suoi: non ha restituito i territori occupati, malgrado le varie sanzioni («un affronto al diritto internazionale»: https://it.wikipedia.org/wiki/Territori_occupati_da_Israele), vi ha insediato illegalmente i suoi coloni (spesso ritenuti non tali, ma combattenti), e soprattutto ha reagito al terrorismo palestinese con molta violenza, tant'è che il bilancio delle vittime risulta sproporzionato fin dalle origini .
    Il governo attuale rappresenta per così dire il culmine di un processo conservatore e "confessionale". Per molti versi Israele non ha più la fisionomia democratica e civile che lo caratterizzava e già da tempo viene da più parti accusato di violazione dei diritti umani.
    La feroce "mattanza" dei civili di Gaza suscita indignazione e sgomento ormai ovunque, tanto da "sbiadire" le responsabilità gravissime di Hamas, che a quella iniziale aggiunge continui tira/molla sulle tregue, pagate con la vita dai disgraziati cittadini.
    Per risolvere la sciagurata situazione, l'ho scritto altrove, sarebbe necessario smilitarizzare tutta la zona e affidarla a un'autorità sovranazionale. Utopia.
    Al momento un'ipotesi forse praticabile sembra questa: https://www.geopolitica.info/e-nellinteres...soluzione-2728/
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    Penso che lo "stile argomentativo" di alcuni utenti sia fastidioso e vanamente provocatorio (opinione).
    Lo "stile argomentativo" di alcuni utenti è fastidioso e vanamente provocatorio (affermazione).

    La differenza credo si impari nella scuola primaria...
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    Mi sembra, rileggendo, di avere sempre usato come soggetto opinioni, posizioni e simili (a mio avviso alquanto massimaliste), non certo le vostre persone. Che poi esse inducano a collocare chi le esprime in uno "schieramento", non lo credo offensivo.
    Sostenendo, che so, le tesi di Galileo si risultava "schierati" con gli eliocentristi. Niente di male; più d'uno li ha criticati per la difficoltà a dimostrare il movimento del pianeta...
    Io stessa mi considero "schierata" -senza eccessi, spero- in vari ambiti o situazioni e lo ritengo normale. Evidentemente attribuiamo al termine un significato diverso. Non ho comunque difficoltà a scusarmi se per te costituisce un'offesa.

    Edited by virelle - 3/5/2024, 11:41
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    Certamente! Infatti ho ho scritto "a mio parere". Riformulo la frase, forse poco chiara: a mio parere , le posizioni espresse da te e da Atlantista nei post che ho citato (taggandovi) eccedono quanto a "schieramento". Naturalmente, ripeto, ritengo giusta e persino doverosa la scelta di una posizione, dimostrando tuttavia senso critico e misura nei confronti sia della nostra che di quelle rifiutate.
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    Non avevo letto gli articoli citati da Salvo49 nei post precedenti. Comunque non ci ricaverei una "quasi certezza sulle pressioni Usa presso la corte dell'Aja". Quello de Il giornale usa il condizionale in tutte le frasi e pagina uno riporta parte di un discorso, risalente al '22, del segretario di stato Usa sulla disponibilità a raccogliere "segnalazioni" sui crimini di guerra. L'ambasciatrice, che leggo ora, parla di collaborazione e sostegno ai partner nella raccolta di prove. Non saranno ovviamente gli Usa a riferirne al tribunale competente. Quello dell'Aja, che non riconoscono.
    Che esercitino pressioni appare verosimile, ma non accertato: nel post contestavo lo "schieramento" a oltranza, a mio parere, da evitare.

    Edited by virelle - 2/5/2024, 12:02
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    Non spetta ai lettori conoscere e tenere conto dell'autoreferenziale presupposto sopra espresso: abbi quindi la (doverosa) cortesia di ripetere una delle locuzioni elencate nei post che scrivi.
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    Ritengo parziali e assertorie le affermazioni diAtlantista e di Salvo49 .
    Le cifre sono ovunque. Hamas è colpevole di un attacco sanguinoso, crudele e ingiustificabile; la brutale reazione di Israele ha provocato la morte di uno spropositato numero di palestinesi indifesi. Definirli "attivi complici" di Hamas è arbitrario (quali le fonti?), come pure la "quasi certezza" delle pressioni sulla Corte dell'Aja riguardo a Putin e altre tesi sulle finalità Usa.
    In ogni questione controversa, politica inclusa, è giusto e necessario compiere una scelta. Ma non schierarsi in maniera acritica: ragione e torto, com'è noto, non si tagliano con il coltello . Una persona ragionevole e adeguatamente preparata dovrebbe considerare il maggior numero possibile di elementi e dai diversi angoli di visuale.

    Edited by virelle - 1/5/2024, 18:02
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    Immagino conosciate il libro Io non posso tacere. Un magistrato contro la gogna giudiziaria. Confessioni di un giudice di sinistra” Lo ha scritto nel 2015 l’ex procuratore capo di Prato, Piero Tony, insieme con il direttore del Foglio Claudio Cerasa.
    Non condivido la tesi della compromissione a sinistra, ma ritengo evidente che i magistrati non debbano agire in base al loro credo politico. Penso sia fondata almeno in parte l'accusa di opporsi alla perdita di alcuni privilegi, ma anche quella rivolta ai politici di attaccarli perché li temono, avendo non pochi "scheletri" malamente nascosti.

    Edited by virelle - 1/5/2024, 16:46
2085 replies since 17/11/2015
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