Orologi e Passioni

Posts written by marcoppa

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    La corona bassa che era montata prima del restauro è conservata insieme al vetro plexi originale...potrei eventualmente farmene dare un'altra identica in modo da avere a disposizione una seconda coppia di corone (basse e retinate), così, giusto in caso.
    Per quanto riguarda il fondello, pur condividendo i commenti negativi sul risultato ottenuto, ritengo che l'unica alternativa fosse quella di spianarlo completamente. Lasciarlo nello stato in cui era per evitare di cancellare le ultime tracce del seriale, illegibile ad occhio nudo (foto sotto), secondo me non avrebbe avuto molto senso, soprattutto considerando il fatto che la cassa sarebbe stata lucidata.

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    In effetti il seriale così come è venuto anche a me non piace (unico lavoro fatto fare da un orafo esterno e non dall'orolgiaio che si è occupato del restauro)...ma volendo può essere cancellato con una ulteriore spazzolata. D'altronde il seriale originale era stato quasi del tutto cancellato da precedenti lucidature - era visibile a fatica con la lente! - e non ci sarebbe stato modo di salvarlo.
    La decisione di lucidare la cassa è nata invece da una semplice constatazione: avendo trovato un vetro nuovo il contrasto con la cassa era stridente e lasciare su il vetro vecchio, che era parecchio rovinato e non piu' lucidabile, non avrebbe avuto molto senso.
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    Volevo ringraziare tutti quelli che sono intervenuti nei post precedenti condividendo alcune immagini del Polerouter Sub che apriva la discussione a restauro finalmente ultimato (in realtà sto ancora lavorando al ripristino del bracciale, ragion per cui ora monta un cinturino Hirsch Lucca Golden Brown).
    Il vetro plexi è stato sostituito con uno di fornitura, la ghiera interna è stata ripulita dalla luminova applicata a ore 12, la cassa e il fondello sono stati lucidati, sul fondello è stato riportato il seriale (purtroppo senza rispettare il font del carattere originale) e la corona inferiore è stata sostituita con una sempre retinata ma di pari altezza a quella logata superiore. Inutile aggiungere che il movimento è stato interamente revisionato.
    Alcuni probabilmente giudicheranno il lavoro eccessivamente invasivo ma considerando lo stato di conservazione di quadrante, indici, sfere e ghiera secondo me sarebbe stato un peccato non riportarlo allo splendore originale.











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    Chiedo lumi agli esperti del forum in merito a questo esemplare di Vacheron Constantin di cui vorrei stabilire modello e anno di produzione, oltre che originalità.
    Da vero profano del vintage in generale, e del marchio in particolare, posso solo dire che assomiglia al Patrimony per forme e dimensioni (33 mm) ma che il quadrante senza logo e la lunetta zigrinata non le ho ritrovate in nessuna delle foto presenti on line.
    Un grazie anticipato a chi vorrà esporre le proprie considerazioni.
    Marco

    PS: Purtroppo non mi è possibile fare foto a movimento e fondello con cassa aperta.
    PPS: L'orologio non è in vendita per cui invito a non avanzare richieste in tal senso. Grazie.

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    Personalmente condivido la valutazione estetica secondo la quale le due corone appaiate sono più equilibrate e di maggiore armonia e, a giudicare dalle seguenti pubblicità dell'epoca, penso che dello stesso parere fosse anche la Universal Geneve, almeno in teoria:
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    In entrambi i disegni si notano infatti delle corone appaiate (apparentemente del tipo basso).
    Certo che che poi, passando dalla teoria ai fatti, pensare che tutti gli esemplari dotati di una sola corona alta - per di più logata (sicuramente non di facile reperibilità quanto quella retinata, che montavano anche altri modelli) - non siano nella loro configurazione originale sembra piuttosto improbabile...
    Giusto per la cronaca l'esemplare in mio possesso presenta la smussatura interna solo in corrispondenza della corona alta (smussatura necessaria per consentire la rotazione del pignone che ruota la ghiera), quindi, stando alle foto riportate nel mio ultimo post, sembrerebbe essere corretta la sua attuale configurazione (una alta logata e una bassa retinata).
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    Più cerco di documentarmi (purtroppo solo sul web, non avendo conoscenze dirette di qualcuno che li ha visti uscire nuovi) più mi rendo conto che il mondo degli orologi vintage è un vero ginepraio!
    A quanto sembra di questo primo modello di UG Polerouter Sub ne venivano prodotte due tipologie diverse: una con indici con solo un puntino di trizio e cassa con anse curve, l'altra con indici interamente verniciati e cassa con anse dritte. L'esemplare in oggetto è senza alcun dubbio del primo tipo (per fortuna aggiungo, dal momento che la seconda tipologia pare sia stata abbondantemente falsificata e darebbe adito a non pochi problemi in merito alla verifica di originalità).
    Per tornare invece alla questione corone ho trovato una curiosa foto tratta da non so quale pubblicazione in cui sono ritratti tre esemplari, tutti e tre con quadrante del primo tipo (di cui però uno apparentemente presenta la cassa del secondo tipo, quello al centro, giusto per smentire quanto appena detto sopra!). A quanto si vede un esemplare monta due corone di uguale altezza (entrambe alte) mentre gli altri due montano due corone di altezza diversa (una alta e una bassa).
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    La cosa interessante è che in corrispondenza delle corone alte, a prescindere dal tipo di cassa, sono presenti all'interno delle casse delle smussature coperte dal vetro e quindi normalmente non visibili (in questa foto i vetri non erano presenti ed è possibile notare questo dettaglio).
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    Questo farebbe quindi pensare che entrambe le posizioni presentate nei post precedenti in merito alle corone siano corrette.
    Tralascio infine la questione calibro dal momento che ho anche trovato chi sostiene che questo orologio fosse fornito di numerose versioni del microtor (in primis la 215) ma non della 218-9...ho già abbastanza mal di testa così!

    Edited by marcoppa - 29/4/2015, 18:52
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    Come promesso aggiungo foto della cassa aperta e dell'interno del fondello.
    Il calibro presente è un microtor 218-9 che, credo, dovrebbe essere corretto per il Poleroutor Sub (anche se riferimenti esatti on line non ne ho trovati) e l'interno del fondello riporta il logo UG.
    Per quanto riguarda il seriale sul fondello mi è stato detto che si legge a fatica, essendo ormai quasi cancellato, il numero 2112807; non ho idea se tale numero sia congruo con la produzione dell'epoca o meno.
    In merito al discorso corona sono invece sempre più convinto - grazie anche alle testimonianze riportate nei post precedenti - che originariamente vi fossero due corone logate di pari altezza. Per il momento ne ho trovata una retinata della altezza corretta, la ricerca comunque non si ferma qui.
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    Grazie a tutti per i consigli e per le valutazioni di originalità espresse...ho dato un occhiata su polerouter.de come suggerito da torinobus ed anche lì è riportato un esemplare con le stesse corone spaiate. A questo punto mi sto convincendo che l'orologio sia nato così.
    La prossima settimana dovrei riuscire a postare qualche foto della cassa aperta e del calibro, spero di non avere sorprese proprio sul più bello...
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    Il bracciale è (o forse è meglio dire era) expanding...purtroppo a misura per un polso di dimensioni medio/piccole e quindi non adatto ad un eventuale futuro uso da parte mia. In ogni caso se fosse possibile riportarlo a condizioni originali è una cosa che merita sicuramente (a meno di costi esorbitanti), ricordo che da bambino era un mio grande divertimento giocare con questo bracciale "elasticizzato".
    Il vetro spero si possa lucidare dal momento che per fortuna è solo graffiato - anche se in modo esteso - ma non presenta crepe o fessurazioni. In merito alle corone vorrei invece capire se è possibile che una prima serie, come questo esemplare dovrebbe essere a giudicare dal quadrante e dalla cassa, sia uscita con una retinata e l'altra logata Universal invece che con due retinate. A giudicare da alcune foto trovate in rete pare che questo non sia l'unico caso.
    L'eventuale assegnazione a Marina Militare Americana non ho davvero idea di come si possa dedurla dallo stato attuale dell'orologio, l'unico seriale infatti, ormai quasi completamente cancellato, è quello sul bordo dl fondello a ore 5 (di cui si intravede a malapena un numero "7" finale).
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    Per quanto riguarda il restauro conservativo un lavoro come quello fatto nella foto sotto (presa da internet) secondo voi è eccessivo? Devo dire che il risultato è molto gradevole, anche se forse ha cancellato tutto il vissuto che quell'esemplare poteva testimoniare.
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    Infine per la valutazione economica - quella sopra riportata da Claudio, che ringrazio, non ho fatto in tempo a leggerla causa intervento del moderatore - è un argomento che potrebbe interessarmi a livello di curiosità ma non certo per pensare concretamente una vendita, dal momento che il suo valore affettivo farebbe propendere a tenerlo in famiglia.
    Marco
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    Salve a tutti,
    chiedo un parere agli esperti per valutare lo stato di originalità dell'orologio in questione - da sempre posseduto da mio nonno! - regolarmente mantenuto in attività e tutt'ora funzionante (necessita comunque di una revisione in quanto le sfere non sono più correttamente allineate). Dalle foto non si vede bene a causa dei graffi sul vetroplastica ma ghiera, quadrante e sfere si presentano ben conservate. Sarei intressato a identificare la versione e gli anni di produzione di questo modello e ad avere qualche consiglio su come procedere in caso di restauro conservativo. Se ritenute utili non c'è problema ad aggiungere ulteriori fotografie.
    Nei prossimi giorni farò aprire la cassa in modo tale da verificare anche lo stato del movimento.
    Grazie in anticipo a chi vorrà dare il proprio consiglio o la propria opinione.

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    Dopo anni di vari modelli 2.1 di Creative e di Logitech sono approdato alle Bose Companion 20, modello 2.0 privo di sub. Resa acustica di un altro livello in quanto a precisione e pulizia rispetto a tutti i diffusori per pc utilizzati precedentemente, dotate anche di litraggio sufficiente a non fare rimpiangere un sub separato per la riproduzione dei bassi, sia durante l'ascolto di musica sia per la visione di film. Purtroppo il prezzo è oltre il doppio del tuo budget (circa € 250) ma la spesa viene ampiamente ripagata dalla qualità di ascolto.
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    CITAZIONE (specyepic @ 17/12/2014, 17:33) 
    IO normalmente misuro l'allungamento catena con l'apposito calibro,
    se la catena è lunga, la cambio, ma non la butto.
    alla terza sostituzione di catena, riprendo la prima, ci faccio altri 500 km,
    stessa cosa per la seconda ed infine per la terza...
    facendo cosi' la trasmissione mi dura almeno 7500/8000 km....
    Alla fine sostituisco l'intera trasmissione
    Dimenticavo monocorona XX1 ;)

    7500/8000 km con una sola trasmissione monocorona e tre catene su una MTB?! Complimenti!
    Mi sa che devo rivedere qualcosa nella mia messa a punto di catena/corna/pignoni...normalmente non arrivo neanche alla metà di questi km.
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    La differenza di Garmin rispetto agli altri software per smartphone sta anche nella piattaforma online di Garmin Connect, su cui puoi salvare tutto l'archivio delle uscite e degli allenamenti - e non solo di mtb ma anche di running o di altri sport outdoor - con la possibilità di confrontarli a distanza di mesi. Inoltre c'è la possibilità di caricare in modo semplice percorsi salvati da altri utenti.
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    CITAZIONE (ANTONIO672 @ 10/2/2015, 18:49) 
    Se cerchi la qualità assoluta e che ti accompagni per tanti anni Gitzo o, sicuramente un pochino inferiore, Manfrotto.

    +1

    Per la testa ti consiglierei di valutare anche quelle della Acratech, non particolaremente economiche ma geniali sotto molti punti di vista, in particolare la GV2 Ball Head, utilizzabile all'occorrenza anche in modalità gimbal.
14 replies since 13/1/2015
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