Posts written by Rasta._.BE

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    "Ci daranno un passaggio fino a Capo Tempesta in cambio della tua lancia."

    Vic aveva cercato di seguire il discorso in lingua straniera con poco successo e sobbalzò leggermente nel sentire la donna rivolgersi a lui.

    Senza pensarci troppo offrì la lancia ad Oyra

    "Pensavo che ci avrebbero chiesto di più"
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    "Mi avevi promesso che dopo le nozze avremmo lasciato l'isola, ma siamo ancora qui."
    Vicben rispose allo sguardo preoccupato delle donna con il suo,
    Era vero! dopo il suo fantastico discorso per convincerla aveva solo tergiversato, in tutta la sua vita aveva corso numerosi rischi... ma era sempre stato da solo ed ora che dalle sue scelte dipendevano anche le vite di sua moglie e suo figlio si era ritrovato spiazzato e scoraggiato in attesa dell'occasione perfetta.

    "Dovremmo imbarcarci in uno dei mercantili diretti ad Essos. Dovremmo farlo oggi stesso..."

    "Si... hai ragione, abbiamo aspettato anche troppo..."

    Si volse verso il molo.

    "Prendi olyvar, è ora di andarsene da qui"

    poche parole
    Vado verso il molo e cerco una barca
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    Era finita, Vicben abbracciò stretta sua moglie e tirò finalmente un sospiro di sollievo, era fiducioso nell’onore di quella gente, perlomeno verso la loro fede e solo ora sentiva che Olyvar e Oyra sarebbero stati finalmente al sicuro tra quelle mura.
    Sorrise timidamente alla donna cercando di passarle un minimo del suo ottimismo.
    Il resto della giornata passo in tranquillità… in effetti la prima giornata tranquilla da molto tempo, recuperarono Olyvar e si rifugiarono in una piccola insenatura sulla spiaggia lontano da tutti parlando di quello che avevano passato e del futuro, i loro volti sereni se non per le occhiate cariche di preoccupazione che ogni tanto venivano lanciate dalla coppia in direzione delle navi ormeggiate al largo.

    “Dobbiamo andarcene da qui… ora è il momento perfetto… dubito che ci diano la loro benedizione per tornare a westeros… e non sono neanche sicuro di poter farmi vedere così adesso…” Istintivamente passò la mano sulla cicatrice al collo “Ma possiamo andare verso est! Hanno un contatto e degli scambi con Essos non credo che faranno storie se gli chiediamo un passaggio… inoltre è la tua terra, sai dove potremmo rifugiarci per essere al sicuro!“

    Quando il sole iniziò ad arrossare il mare i due risalirono verso la fortezza, quella notte furono di nuovo l’uno dell’altra come era stato nel deserto Dorniano.
    “Io sono tuo e tu sei mia… ovunque andremo”
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    "E' il vostro momento"

    Bene... com'era?

    "Padre, fabbro, guerriero, madre..."

    Vic ripeteva in tono piatto la formula mentre si distraeva a guardare gli occhi di Oyra, era sinceramente grato che avesse deciso di seguirlo in questo piano disperato... ma tra i due era sicuramente lei quella che desiderava di più allontanarsi da quel posto... e a buona ragione considerando quello che aveva passato.
    Quindi nonostante inizialmente non fosse entusiasta si era trovata ad accettare... in fondo si trattava di sbaciucchiarsi in pubblico per assicurarsi la testa legata al collo, da un certo punto di vista era anche un piano piacevole.

    "...fanciulla, vecchia, sconosciuto..."

    La sua voce suonava ancora dolce come quando parlava di libertà tra le dune del deserto, nudi dentro una tenda mentre il sand si perdeva nei racconti delle ricchezze oltre oceano della donna, sognando assieme nelle notti estive;
    e solo mentre la sua voce riempiva le sue orecchie Vicben si rese conto che stava per sposare Oyra, nonostante fosse solo in favore della loro fuga si ritrovò ad arrossire mentre il cuore accellerava e le sue parole prima piatte si caricavano di emozione.

    "... io sono suo e lei è mia da questo giorno fino all’ultimo dei miei giorni"

    Il bastardo non si era mai perso ad immaginare un futuro matrimonio, una possibile signora Sand o un mini Vic; non aveva mai avuto motivo di perdersi in quelle possibilità ma ora sembrava quello il suo presente e, se il mondo lo avesse voluto, anche il suo futuro.


    "Questo bacio sia pegno del mio amore"

    I due si baciarono e attorno a loro cappella e uomini si dissolsero in sabbia andando a ricreare le dune dorniane mentre la brezza notturna riempiva i loro polmoni, e come anni prima si ritrovarono a sognare insieme nel deserto.

    Edited by Rasta._.BE - 7/8/2023, 10:18
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    Vicben stava cercando di tenere a mente tutti i passaggi della cerimonia.

    Decisamente troppi... se due persone si amano perché bisogna complicarsi così tanto la vita?... no concentrato!... devi farteli più amici possibile e questo è il modo migliore! Se fai le cose per bene sia Olyvar che Oyra saranno al sicuro.

    "Siamo lieti che abbiate voluto accogliere questa scelta nella vostra vita! ... inginocchiatevi e pregate con noi"

    Vic si trattenne dal toccare la base del collo...

    Cazzo quanto brucia... e cosa non darei per stare con la schiena scoperta... hanno la mano un po' troppo pesante con le fruste...

    Poi finalmente arrivò Oyra e il dolore divenne roba di poco conto... bellissima come una notte del deserto, il bastardo strinse i denti nel vedere il suo incedere ancora leggermente incerto... se non fosse stato un suicidio per entrambi avrebbe volentieri staccato le palle a morsi a chi le aveva fatto questo.

    Si alzò e rimase in silenzio attendendo il proseguimento.

    "Puoi avvolgere il mantello sulle spalle della sposa per porla sotto la tua protezione..."

    Vic si mosse in maniera meccanica, come al solito il destino aveva iniziato a muoversi e lui lo avrebbe assecondato rimanendo a galla fino ad un porto sicuro, come solo il sand sapeva fare.
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    Benvenuto boss!
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    Era stato poco il tempo passato con le schiaviste... troppo poco... eppure Vicben non si era mai sentito così leggero come in quei giorni passati al fianco di Oyra, probabilmente lei lo aveva visto solo come un passatempo, un bel faccino attaccato a un corpo giovane e un cazzo divertente... ma Vicben aveva vissuto diversamente quell'esperienza... si era sentito libero, senza dover badare a mille etichette di palazzo e senza sentire le continue occhiatacce della corte sulla nuca.
    Nonostante sapesse degli errori che stava commettendo continuando a stare a fianco di quelle donne si era convinto che rimaneva un picco prezzo da pagare per poter vivere finalmente libero dall'ingombrante peso del suo nome... o meglio dal nome della sua famiglia...
    Quando finalmente Oyra gli aveva promesso di portarlo via con se lontano da quelle terre lui non ci poteva credere, finalmente avrebbe lasciato alle spalle quella sensazione di non appartenenza che si portava dietro da sempre... avrebbe decisamente fatto meglio a non crederci... il prezzo era una breve scorribanda a Ghaston Gray e poi sarebbero partiti per Essos... ma la vita non ti lascia mai portare a compimento i piani come vorresti, questo Vic lo comprese quel giorno.


    Vic cercò di sgranchirsi la schiena ma le fustate continuavano a bruciare,
    AH! Pure il marchio! Dopo volete a che una palla? Un pezzo di cazzo?

    Il bastardo fece spallucce e inclinò la testa di lato esponendo il retro del collo.

    "Direi che qui va bene"

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    Farseli amici iniziava a richiedere troppi passaggi per i suoi gusti ma ormai era sulla barca e toccava remare.


    ...

    Una volta marchiato avrebbe messo in atto la seconda parte del piano, fare in modo che anche Oyra fosse loro amica, ne avrebbe parlato con lei ma era certo che avrebbero visto di buon occhio la sua idea per lasciarsi dietro quell'isola.

    "Sentite, ora che ho iniziato il mio cammino verso i sette vorrei chiedervi se è possibile anche celebrare un matrimonio tra me e Oyra... nulla di sfarzoso sia chiaro... ma mi piacerebbe che il nostro legame sia riconosciuto anche dai sette"
    E da voi... così non vi verrà in mente di alzare mani su di lei o su Olyvar...

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    Vicben Sand•? Ottobre 286 • Roccia del Drago


    Vicben Sand non aveva avuto una vita difficile... era nato in una famiglia benestante senza dover mai soffrire la fame, e anche se la matrigna lo aveva sempre guardato come si guarda un grosso scarafaggio sul soffitto della sala dal pranzo e suo fratello lo aveva trattato come un deficiente suo padre non gli aveva mai fatto mancare nulla e l'affetto di sua sorella non l'aveva mai fatto sentire fuori posto; sì, spesso si era ritrovato a immaginare come sarebbe stata la sua vita se sua madre fosse rimasta con lui ma la malinconia non durava mai più dell'acqua sparsa sul deserto.

    Così era cresciuto Vic, ignorando le preoccupazioni e i pensieri sul suo futuro... tanto era un bastardo il futuro non aveva grandi piani per lui...

    Poi la vita di Vicben divenne difficile... la prima missione data dal padre, una grande opportunità! Responsabilità ed aspettative! Mal riposte... ma cosa avrebbe potuto fare? Pensare al futuro e fare scelte più ragionate? Ma come puoi pensare al futuro quando tutta la tua vita l'hai vissuta nel presente? E il presente in quel deserto era portare a casa la pelle e seguire Oyra sembrava l'opportunità perfetta... e quando la pelle fù salva rimase solo Oyra nel presente, e se fino a quel momento Vicben aveva ignorato il futuro si scoprì altrettanto bravo ad ignorare anche il passato...

    Inciampò sui suoi piedi e si riscosse dai suoi pensieri.
    "ma vaff..."
    Alcuni saltelli in avanti gli evitarono di stamparsi sul pavimento.
    "... no scusate ci sono"

    Riprese a camminare accompagnato dai dai suoi nuovi 'amici'.
    Come in passato il presente era diventato salvarsi la pelle... salvare la pelle sua, di Olyvar e di Oyra... e l'opportunità questa volta era diventare uno di loro.
    Deglutì saliva mentre procedeva per il corridoio.
    Solo continuava a chiedersi perchè cazzo servivano delle frustate per diventare uno di loro.


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    Benvenuta!
    Tranquilla io gioco qui da anni e probabilmente ne so più di fisica termonucleare che dell'ambientazione di got.

    Solo una domanda cosa preferisci tra tanti carlini o una valanga di carlini?
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    Vicben Sand•17 gennaio 286 • Roccia del Drago - cucine• mattina



    Che bella settimana!

    Vicben era seduto su uno sgabello nelle cucine a pelare patate, attorno a lui continuava un viavai di gente mentre ci si preparava a sfamare i seguaci.

    Proprio ottima! guarda quanti successi! siamo vivi, abbiamo ritrovato Oyra... anche lei viva, ora c'è Olyvar!
    Pensa quanto sarà contento Rhaegar di sbavarlo tutto...


    Si fermò soppesando il tubero nella sua mano.

    Ma ora siamo fermi qui... e non mi sembra carino chiedere un passaggio per approdo dopo quello che è successo... decisamente fuori discussione.

    Si scrollò di dosso alcune bucce mentre si alzava, prese il secchio pieno di patate e si avvicinò al pentolone che sobbolliva placido sul fuoco.

    E se non possiamo andare a ovest rimane solo l'altro lato... ma non mi fido ad andare in terre ignote con Oyra ancora messa male... per ora posso solo aspettare qui... Dai! in fondo non si sta male! Cibo, tranquillità, diversa roba religiosa da seguire ma praticamente è la stessa palla dell'etichetta a corte...

    Mentre l'ultima patata scompariva con uno schizzo nel minestrone Vic arricciò il naso.

    ... se non fosse per la storia della carne potevo davvero considerare di rimanere, neanche una grigliatina di pesce ogni tanto mi sembra solo crudeltà gratuita da parte di Illyria....

    Rovesciò un tagliere di croste nella zuppa in modo da addensare un minimo i vegetali liquefatti e assaggiò il risultato.

    Anche se devo dire che ci sto prendendo la mano...

    Riprese a mescolare soddisfatto, cercando di affogare le preoccupazioni come crostini nella zuppa di patate.
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    Vicben rimase fermo alla porta per qualche istante mentre cercava di identificare suo figlio.
    Troppo grande… troppo piccolo… biondo… occhio strani… ecco immagino sia lui.
    Prese coraggio e si diresse verso la ragazzina ed il bambino e si inginocchiò per guardarli negli occhi.
    “Ciao… è lui il figlio della donna di essos?”
    Più lo guardava più vedeva tratti familiari nel suo viso ma aveva bisogno di una conferma, la giovane annuì titubante.
    “Grazie…”
    Prese suo figlio in braccio con delicatezza come aveva fatto più volte con Rheagar.
    Da quando aveva saputo che non possedeva ancora un nome ne aveva pensati alcuni: Caleb, Rhaegar, Thored… non aveva un gran fantasia e gli unici nomi che gli venivano in mente erano quelli di persone che già conosceva ma mentre lo sollevava ripensò a quando anche lui veniva ancora tenuto in quel modo e decise.
    “Ciao sono il tu papà… e beh... te ti chiami Olyvar… Olyvar Sand”
    Sorrise al piccolo Olyvar soddisfatto.
    E a te ti ho trovato… ora manca da capire come tenere la mamma lontano da altri guai.


    170 parole
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    cultisti
    pensato
    Vic


    Ma che cazzo!
    Se non fosse stato circondato dai fanatici Vicben avrebbe platealmente insultato i sette per la piega che avevano preso gli eventi, quando era iniziata a circolare la voce sulla ritirata dei cani del re a stento ci aveva creduto.
    "Abbiamo vinto!"
    Il grido rimbombava nelle pareti della rocca mentre la folla sciamava verso la sala grande, Vic seguì la fiumana mentre con la mente cercava di capire in che modo un gruppo di popolani a caso avesse sconfitto la flotta senza neanche dargli la possibilità di mettere piede sulla spiaggia.
    Magari le preghiere vengono davvero ascoltate alla fine… beh scusate allora ma quando ci provo io a chiedervi qualcosa finisco nella merda di solito!
    Si spiaccicò contro la parete della sala cercando di dare meno nell’occhio possibile.
    "Eccola la prova! Eccola…”
    Questo manda a puttane la possibilità di tornare ad Approdo per cena… spero che Rhaegar non si metta nei guai in mia assenza…
    “… chiunque osi alzare un solo dito contro …”
    Ora che si fa? Sicuro manderanno un’altra spedizione di riconquista… ma quando? E siamo sicuri che ci riescano la prossima volta? L’importante è tenere un profilo basso…
    “… Viva la Profetessa…”
    Devo pensare un modo per trovare mio figlio e tenere lui e Oyra al sicuro… magari se chiedo gentilmente mi dicono dove lo tengono! Posso cercare di invocare la pietà del padre…
    “… Eccolo! Eccolo Vicben Sand!"
    … ora che sono di buon umore non credo che avranno nulla in contrario se… cosa ho fatto?!
    Il bastardo si riscosse dai suoi pensieri mentre gli occhi di tutti si erano girati su di lui, iniziò a sudare freddo.
    Ho fatto qualcosa di sbagliato? Ho pensato qualcosa di sbagliato? … LEGGONO I PENSIERI?!
    "Ci ha avvisato del pericolo in arrivo! Una benedizione degli Dei!"
    "Fratello Vicben! Tu sia benedetto! Gli Dei ti accolgano!"
    Oh… hanno vinto grazie a me? Bene bravo me allora! … Ma porc…
    Si costrinse a sorridere mentre avanzava attraverso la sala.
    “Non dovete ringraziare me! ma i sette! È per seguire la parola della Madre che sono venuto qui in cerca della mia famiglia! Ma è grazie alla volontà del Padre che la mia e la vostra sorte si sono incrociate in questo modo…”
    Aveva iniziato a parlare a ruota libera come gli era già capitato mentre combatteva per la sua vita… dopotutto questo era uno di quei casi.
    "… La forza del Guerriero oggi vi ha permesso di sconfiggere gli infedeli; non temete, la luce della Fanciulla splende ancora su di voi e sono certo che vi proteggerà mentre il vostro futuro viene guidato dalle mani abili del fabbro e dalla lanterna della vecchia"
    Mentre snocciolava mentalmente tutte le informazioni che si ricordava sulla religione dei sette gli tornò in mente una vecchia litania che il septon gli aveva insegnato da piccolo e iniziò a ripeterla in testa.
    Se le loro preghiere funzionano magari anche le mie oggi verranno ascoltate…
    "Raggiungi pure le balie nella torre del Drago del vento e riabbraccia tuo figlio. Te lo sei guadagnato."
    … Oh… grazie! Scusate… ho recepito il messaggio! Da oggi divento anche io un bravo fedele!
    “Grazie vado subito da lui a fare il mio dovere di padre.”
    Si incamminò attraverso la fortezza verso la torre del drago maledicendosi silenziosamente.
    Profilo basso?! Un discorso del genere lo chiami profilo basso?!


    parole 558
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    L’ultimo raggio di sole scomparve dietro al mare ridestando Vicben dai suoi pensieri.

    Cazzo mi stavo addormentando… muoviti che è ora di andare…

    Il bastardo si scrollò il torpore di dosso, e si incamminò verso la fortezza.

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    “Certo che sono proprio belli i tramonti sulla spiaggia”
    Salutò le guardie all’ingresso riconoscendo tra di loro una di quelle che lo avevano placato il giorno di prima.

    La fortezza era in fermento, i fanatici si muovevano frenetici nei corridoi come formiche in un formicaio divelto.

    Chissà se hanno mandato davvero i soldati di Caleb, non ho voglia di dover discutere con quel coglione di Red, spero si sia portato dietro anche Corinna sennò sarà una lunga serata…

    Svoltò l’ultima curva a destra per raggiungere il deposito delle armi, sicuramente non avrebbe trovato molto data l’aria di guerra che si respirava ma anche un semplice bastone a punta poteva aiutare.

    Non ho capito se mi hanno ridato la lancia ma in ogni caso punto alle 2 lance messe meglio che trovo, se ce ne sono


    magari è venuto proprio Caleb! Che bel regalo di nozze per Aconè…

    Procedeva spedito schiacciandosi al mure nei percorsi troppo stretti per non intralciare chi incontrava sulla sua strada, in direzione degli ostaggi.

    oppure sua maestà a deciso di degnare i sette regni con la sua presenza e sta venendo con la salamandra! Se si chiama roccia del drago sarà anche attrezzata per reggerne un attacco?

    Scorse Oyra in mezzo alle altre persone.

    Spero di si…

    Degluitì cercando di non pensare alla notte che stava per passare.

    Fate che non abbiano mandato la salamandra.

    242 parole
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    "Hai fatto un ottimo lavoro, cosa intendi fare adesso? Vuoi combattere anche tu per fermare gli eretici?"

    Bingo!

    Vic si asciugò la fronte con il dorso della mano e sorrise compiaciuto al cultista.

    "Uno come te ci farebbe comodo! Sono sicuro che i Sette Dei ti benediranno per la tua dedizione!"

    "Lo spero tanto! Ma non sono mai stato degno del guerriero sul campo di battaglia, sarei solo un peso... mi hanno raccontato il vostro piano per gli ostaggi potrei aiutare in quello! Non sarei buono neanche a prendere qualche attimo in più contro i cani del re..."
    Ripensava a quei macinacarne di Caleb, Red e Corinna mentre parlava e per nulla al mondo si sarebbe fatto trovare dal lato sbagliato delle loro lame.

    "... ma tenere a bada vecchi e poppanti? mi auguro di esserne in grado! poi quando gli eretici saranno distratti e confusi farò valere anche la mia lancia."
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    "Non uccideranno dei bambini."

    Vic sorrise in rimando al fanatico

    "Sono certo di no."


    Quando si allontanò si rivolse nuovamente a Oyra continuando a sorridere di gusto,
    la posta in gioco si stava alzando a dismisura e il suo cuore iniziava a pompare l'adrenalina come prima di una battaglia.

    "Siete entrambi vivi ed è già un ottimo passo avanti... e sappiamo anche dov'è!"

    Un brivido gli corse lungo la schiena mentre le idee sfrecciavano rapide.

    "Non so quando potrebbero metterci gli uomini del re ad arrivare... ore o giorni... non ho neanche idea di chi stiano mandando..."

    Se sono come il cane del re non sono sicuro che si fermeranno solo per qualche donna e bambino...

    Guardò Oyra negli occhi mentre elaborava un abbozzo di piano.

    "... oyra devi stare con lui... ti conosco e conosco la tua forza... solo con te sono certo che starà al sicuro... io finirò il mio lavoro qui sulla spiaggia e vi raggiungerò... mi proporrò come guardiano degli ostaggi così potrò vegliare su di voi... quando inizieranno gli scontri aspetta il mio segnale e poi seguimi con il bambino..."

    Si fermò un attimo.

    "... hai già dato un nome a nostro figlio?"
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