Il club degli epifolli

Posts written by Caray Bourdain

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    QUOTE (verdian@ @ 20/10/2014, 09:59) 
    Premesso che non sono una ibridatrice di echinopsis (....) Io mi limito a far fruttificare qualche esemplare

    Grazie delle indicazioni. Mi stai dicendo in altre parole che dato che posseggo le piante di partenza, di provvedere per conto mio alla ibridizzazione. Hai ragionissima; dovrò ricordarmene alla prossima buona occasione. Solo che a volte si ha bisogno di una spintarella per cominciare un percorso che convengo con te, è sempre e solo autonomo. Tanto vale! Caray
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    Non rispondo per risolvere i tuoi problemi, perché non ho conoscenze adeguate, faccio piuttosto alcune considerazioni generali che comunque credo possano servirti.

    Fungosi, batteriosi e virosi sono di difficile diagnosi che acquisisce un certa sicurezza solo attraverso approfonditi e costosi esami di laboratorio. Dato che allo stato attuale i farmaci sono limitati numericamente e posseggono scarsa specializzazione in funzione delle differenti malattie, vale davvero la pena fare tante analisi?
    In secondo luogo: questo genere di malattie si differenzia in funzione della specie attaccata assumendo aspetto e sintomi differenti da pianta a pianta; ancora una volta: pensi tu che i cactus nel loro complesso siano minimamente interessanti ai fini della ricerca delle società farmaceutiche?
    Rispondo alle due domande insieme: se il nostro problema interessa il maiz, le mele o la soya forse possiamo trovare prodotti specifici (sempre che ne valga la pena); se invece siamo in ambiti specialistici o di nicchia (como la cactofilia) .... tanto vale rivolgerci alla universale poltiglia bordolese e agli altri prodotti cupreici o equivalenti. Se proprio vogliamo aggiungere un tocco di classe useremo il Previcur per il controllo dei patogeni appartenenti al genere Pythium e Bremia. Il suo pricipio attivo è il propamocarb che svolge la sua azione direttamente contro gli agenti patogeni del marciume. Al Previcur si può associare il Fosetil Alluminio (Aliette) anch'esso prodotto sistemico che questa volta non agisce contro i funghi responsabili del marciume, ma stimola la pianta nella produzione delle difese naturali antimicrobiche.
    Questo è quanto allo stato delle cose sia possibile fare: una azione preventiva esercitata dai composti cupreici, una azione diretta e sistemica di contenimento delle fungosi tramite il propamocarb e una azione tendente allo sviluppo del sistema difensivo delle piante in senso antimicrobico del Fosetil Al.
    Come vedi NON è prevista nessuna cura. Anche se mi dispiace riconoscerlo l'amico Piero ha ragione. E' necessario sottostare alla sua logica anche se ci appare un poco cinica.
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    Io ormai non mi posso più lagnare delle epifite perché altrimenti lo avrei dovuto fare decenni or sono e comunque non le trovo poi così capricciose.
    Quanto alle fungosi/batteriosi e virosi, non le vedrei come ipotesi tanto remote; le epifite ci convivono da sempre con i virus e se non fosse una convivenza naturale, sarebbero quanti amano giocare con i virus a mettere in circolo piante contaminate; magari anche a loro insaputa!
    Qua di seguito un bellissimo Tephrocactus alexanderii var. geometricus comprato dalla Germania a dicembre. Ad aprile appariva già irrimediabilmente affetto da Erwinia amylovora un batterio tristemente attivo anche sulle nostre cactacee.
    PS: La settimana scorsa su Ebay o visto che un rivenditore/vivaista italiano aveva messo in vendita un altro T. geometricus affetto dalla medesima batteriosi.
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    QUOTE (piero1960 @ 18/10/2014, 17:21) 
    Con l'estate passata, alquanto umida e piovosa, è possibile che piante costantemente inzuppate di acqua si siano "infradiciate"!.

    Grazie Piero per la tua spiegazione. Mi convincerebbe e mi sentirei tranquillo se non avessi sviluppato un sesto senso che mi fa riconoscere sintomi ... "a naso". E so purtroppo che ci sono segni che vengono dagli anni precedenti anche se allora le piante non mi sono venute a mancare.
    Purtroppo non so come postare più di una foto alla volta, ma ho sequenze fotografiche dove si vede chiaramente come il marciume sia dal colletto verso l'alto e non delle radici. Questo lo puoi comprovare anche semplicemente dalla foto di E. phyllantoides che ho postato sopra.
    No. Non si tratta di marciume radicale, ma di una fungosi/batteriosi/virosi, e più precisamente forse, di una fusariosi.
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    Ah, aggiungo due arachidi che hanno sfidato la pioggia oggi :D

    Sorvolerei sulle "arachidi" come le chiami tu se non avessero dei fiori bellissimi. Per averne di eguali mi darei anche alla coltivazione delle noccioline!
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    @verdiana@ Posseggo Trichocereus, Echinopsis, Lobivie ecc. (usando la vecchia nomenclatura) ti sarei molto grato se volessi essere più chiara circa le ibridizzazioni che come hai rilevato non avvengono naturalmente, ma debbono essere "aiutate". Cosa incroci? in che forma? a quali principi ti attieni?
    Se ci dirai come operi sarai una delle poche a farlo perché su quest'argomento tutti/e mantengono sempre la bocca chiusa! Grazie anticipate.
    Acuni Trichocereus spachianus in fiore che aspettano le tue indicazioni. Caray
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    @luciac & Carlina62 Presenterò i tuoi saluti a mio cugino! jajajaja
    Effettivamente credo che gli ackermannii siano di gran lunga più sensibili e delicati delle altre epifite, poi vengono i phyllantoides, i crenatum e quindi gli ibridi di ackermannii. Comuque come ho detto, ho avuto morti anche tra le cactacee (M. madisoniorum, G. bueneckerii, P. hasselbergii, O. peruviana tanto per fare nomi) ognuna superiore a 10 anni di età. Cosa c'era in comune a tutte le mie epifite ? La terra puzzava di fungo ! Non vi mettete a ridere perché anche se non viaggia in digitale, il naso è ancora ancora un buono strumento di analisi. Una puzza fetente alla quale avrei dovuto reagire mandando all'aria tutti quei vasi maleodoranti! Per le mie ultime composizioni ho cambiato formula di terriccio ora do solo 10 % di humus e il resto sono inerti di varia natura e di granulometria grande.
    Particolare di vaso con 3 talee in radicamento di E. pumilum Il 31 luglio mi sono giunte dalla Costa Rica. Passate in acqua dopo 48 ore una aveva messo le radici; in acqua trasportate in giardino dopo 10 giorni tutte avevano messo le radici, invasate nella maniera che vedete. Su Facebook è possibile vedere l'articolo in spagnolo punto per punto.
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    Quest'anno non è stata solo una estate bruttina come qualcuno dice, per me è stato un "Annus Horribilis".
    Ho molte cactacee epifite; quasi solo specie botaniche; tutte indistintamente hanno avuto attacchi di funghi che di specie in specie si sono manifestati con conseguenze sempre, inevitabilmente fatali.
    La fungosi si è spinta alla collezione dei miei cactus non epifiti. Sono stati privilegiati esemplari sopra ai 10 anni di età. Un vero massacro al quale ho assistito impotente. I rimedi offerti dal mercato. come risaputo, sono stati ampiamente inutili: solo eliminare a più non posso quanto mostrava i segni della nuova forma che assumeva il fungo/batterio/virus.
    Ne dico solo una: La mia collezione di E. ackermannii ricca di circa 20 esemplari è stata cancellata per intero. Non ne possiedo più nessuno. Spero che l'aggressione finisca presto per ricominciare da capo. Posto alcune foto nel caso in cui risultino utili a qualcuno.
8 replies since 14/7/2014
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