Campionati Gold 2023/24, U13, U14, U15, U17, U19

Vincere piace a tutti , Guido da noi è stato diversi anni , ha portato un titolo regionale e due finali regionali , l'anno della sospensione per Covid era in testa a punteggio pieno , risultati straordinari si può pensare ma non è così. Puoi vincere tutti i campionati che vuoi ma se alla fine del percorso formativo ( 8 anni ) non riesci a tirare fuori un solo giocatore buono anche solo per la D è un falllimento . Il suo gioco con un collettivo fatto di intensità e aggressività riesce a nascondere le lacune individuali e come nel caso delle due annate da te citate creando false aspettative sia nei giocatori che nei genitori . Poi ti arriva il genitore che con tono arrogante ti dice che suo figlio è vice campione regionale , vagli a spiegare che suo figlio non può circolare . Oppure ti arriva il genitore che vuole spiegarti come allenava Dan Peterson , a noi lo spiega , con Mario Governa direttore sportivo . Detto questo non è certo colpa di Guido , allenatore che gode di tutta la mia stima , non sempre successo fa rima con crescita .

Il tuo è un discorso davvero interessante che secondo me avvalora ancor di più le qualità di Rossini.
Poi logicamente si possono fare mille domande tipo:
Cosa si chiede a un Coach? 1) Tirare fuori il meglio che il gruppo possa dare?
2) Creare qualche individualità che possa competere anche, almeno, in D?
Io non sono un allenatore ma credo che non sia semplicissimo raggiungere nessuno dei 2 obiettivi.
Rossini sicuramente ha raggiunto il primo ma, e dimmi se sbaglio, gli si imputa di non aver creato giocatori almeno da D.
Ma Socialosa è sicura di averglieli messi a disposizione oppure i risultati hanno creato false aspettative anche in società?
Davvero non so cosa pensare perché come ho scritto nel post precedente mi aspettavo davvero un'Osa ai vertici della U19 quest'anno.
Forse avete deciso che sia meglio provare a creare ottime individualità a discapito del gruppo? Non capisco però come questo possa comunque influire così tanto sui risultati ottenuti anche perché vedo in altre squadre, arrivate ai playoff, regolarmente in campo ragazzi che giocano in D, C e fanno apparizioni anche in B e A2.
Tornando a Cinisello credo comunque che sarà veramente dura mantenere il +9 dell'andata


Hai perfettamente ragione, a questo punto era più interessante un girone di classificazione di andata e ritorno come per gli altri Gold e poi partita secca sul campo della meglio classificata esattamente come avveniva negli anni passati

È il bello/brutto dei playoff.
Con andata e ritorno comunque hai la possibilità di sbagliare una partita, a mio avviso i più forti passano quasi sempre

Poz09 a Rossini non gli si imputa niente , solo ringraziamenti per il lavoro svolto ; per creare giocatori per prima cosa li devi avere , nessuno trasforma il ferro in oro , almeno nel regionale , per le due annate da te citate di talenti non ce ne sono , Guido li ha fatti rendere al di la delle aspettative , inducendo nei ragazzi e nei genitori false aspettative . Poi cosa di cui non parla nessuno , forse perche si da per scontata , è la volontà dei giocatori . Dall'under 13 partono in 10 in U19 arrivano in 3 , questi i numeri . Le aspettative in Socialosa sono sempre le stesse e coincidono con lo scopo sociale , trasmettere la passione per il gioco e poi creare giocatori . Io di giocatori che giocano in C , B e A2 , frequento regolarmente sia C Gold che C Silver avendo i figli che giocano , non ne incontro , qualche rarissimo caso . Per me giocare è entrare nelle rotazioni , fare le comparse con 20 minuti di gioco in un intero campionato non lo considero giocare . Ripeto per una società come Socialosa , che poi è simile alla maggior parte delle realtà che compongono il movimento, già riuscire a formare un ragazzo buono per la serie D è un gran risultato ; se vai su cane caccia o play basket puoi tranquillamente controllare quanti giovani ogni anno giocano nelle senior , giocano ripeto ; sono pochissimi , vero è che la maggior parte dei roster sono creati con l'ausilio del mercato e non dai rispettivi settori giovanili . I giocatori che approdano nei senior nella maggior parte dei casi provengono dall'eccellenza .

Dunque CT, l'eccellenza la fa il reclutamento o in seconda battuta avere gruppi omogenei fin dagli esordienti. Il che equivale a dire "obbiettivi comuni di 4/5 società della zona" altrimenti, Urania, Armani, Desio sono già sufficienti a "prendersi il meglio" che a loro volta poi ogni anno perdono pezzi che abbandonano il basket per delusione (e incapacità propria)

Io allargherei l'eccellenza per produrre di più, ma a quanto pare è fastidioso tutto questo. Da fastidio alle big, il caso Redaelli e Popovic più volte citato su questi schermi ne è l'esempio. Piu ampia è l'offerta e piu i ragazzi non sanno chi scegliere e restano. Oppure la Adda Academy di Cecchini, non sarebbe mai entrata in eccellenza senza l'appoggio di Bernareggio eppure se lo meritavano al 100%. Stesso discorso per blu academy di Meneguzzo, una sola eccellenza/gold su 3 campionati. Insomma al CRL sta bene cosi, ma alcune realtà che potrebbero crescere vengono dirottate insindacalmente al Silver.
Cosi il movimento resta bloccato a prescindere se ci siano allenatori buoni, strutture, potenzialità dei ragazzi che inevitabilmente andranno a Milano, Bluorobica, Cantù e Varese

Chiaro che da fastidio il fatto che in un mercato chiuso entrino nuovi attori. Il mondo del basket non è piccolo, anche se i numeri dei praticanti si dice siano contenuti. Il proliferare di tornei paralleli a quelli che organizza la Federazione è il netto segnale che il sistema va stretto. Tra Next Generation, Novi Cup e altro, c'è la netta tendenza a dividere in due tronconi il basket giovanile. Un po' alla Marchese del Grillo si mette da una parte chi conta e quelli che non contano.
Allargare il numero dell'eccellenza dovrebbe essere l'obiettivo principale di una Federazione illuminata. Come si nota invece i vertici federali fanno esattamente il contrario. Poche le ammesse. Vincoli sempre più stringenti legati non solo a valori tecnici ma anche a campi da gioco con dotazioni da Serie B nazionale (parquet e varie...).
L'idea loro è quella di costringere il talento ad abbandonare la società d'appartenenza per approdare nelle società di vertice dove il talento dovrebbe sbocciare, secondo logiche di aggregazione che migliorerebbero i giocatori che ne farebbero parte. Totale generale è un progressivo impoverimento del tessuto nutritivo dell'elemento basket a tutti i livelli.
Progetti di crescita sono partiti anche recentemente. Citi giustamente Treviglio di Meneguzzo e Adda Academy di Cecchini. Due elementi simili che si attraggono. Potrei citare anche Visciglia e Fioretti che collaborano in un progetto di rilancio giovanile di Cermenate. Anche Caluschese di Maffioletti è nuovo attore in provincia di Bergamo.
Alla domanda su cosa lega tra loro questi nuovi programmi, la risposta è facile: il valore degli allenatori e l'esperienza maturata. Le loro società hanno affidato progetti a lungo termine o addirittura siano state create proprio da loro. Adda Academy ne è un esempio.
Ammettiamo che anche queste società citate, insieme ad altre che perseguono il medesimo obiettivo di crescita giovanile volessero creare il loro torneo Next Gen a prescindere da quello che la Fip possa decidere di fare o decidere. Si creerebbe un nuovo sistema virtuoso di intendere la pallacanestro.
Che si lasci alla federazione il loro sistema di Eccellenza fatta da società pronte ad ospitare giocatori Africani, Argentini e similia che si giocano titoli buoni solo ad applicare stendardi sulle pareti e si torni a produrre giocatori innescando un meccanismo virtuoso di insegnamento e competizione leale.
Poi sarà lo svincolo che porterà i giocatori a scegliere una formazione sportiva di un certo livello oppure entrare nel tritacarne delle trasferte interminabili fuori regione con rientri notturni e spese a carico delle famiglie.
Il Torneo Jit di Lissone è stata la riprova tangibile che anche senza Olimpia Milano, Varese, Cantù, è stato offerto uno spettacolo di altissimo livello con giocatori di valore e prospettiva futura.
Auspico che società che vogliano aiutare a crescere i loro giovani si costruiscano la loro lega di sviluppo promuovendo tornei e scambi tecnici tra loro.
L'Eccellenza la si costruisce in palestra ogni giorno.
Fate fare le Eccellenze a quelli disposti ad ospitare nelle foresterie gli stranieri.

La questione risultato/crescita me la sono sempre posta anch’io e non è di facile soluzione. Dal mio punto di vista il lavoro in palestra a livello giovanile non cambia. Cerchi sempre di ottenere il massimo nella crescita tecnica, lavorando sui fondamentali individuali e di squadra in maniera maniacale sin dai primi passi cestisti e nella crescita mentale dei ragazzi, stimolando le loro capacità di decisione, comprensione del gioco e creando valori di squadra che siano assoluti. In tutto questo Guido è un maestro. Poi però manca un tassello che è l’inserimento nel mondo senior negli ultimi anni da junior, e questo comporta scelte, decisioni, volontà e disponibilità che spesso esulano dal gruppo giovanile. Non sempre le cose quagliano e fai benissimo a portare l’attenzione sull’aspetto mentale dettato dalla volontà del giocatore e di chi gli sta accanto. La cosa non è per niente banale e onestamente negli ultimi anni l’allineamento di tutte queste componenti è sempre più complessa, al di fuori di realtà già orientate ad un basket giovanile di livello eccellenza.

Maxmale l'aspetto mentale , l'attitudine al sacrificio , perchè se vuoi diventare un giocatore i sacrifici li devi fare , tipo negli ultimi due anni di formazione doppio campionato Junior/senior , sono fondamentali , più degli allenatori più di qualsiasi altra cosa . Potrei annoiarvi per giorni con casi di abbandono che non hanno motivazioni legate al basket . Tutte le squadre che non rientrano nell'eccellenza hanno il PROBLEMA " l'omogeneità dei gruppi , le squadre le fanno con chi gli arriva dal proprio bacino di utenza , per ovviare a ciò o fai selezione o giochi sporco con i tuoi vicini di casa e gli sottrai giocatori . Ritengo che fare sistema tra società dello stesso bacino di utenza sia la soluzione , non la guerra e neppure la creazione di soggetti terzi dove far confluire i migliori taleti . Le identità del territorio vanno valorizzate non annullate . Prima delle eccellenze personalmente penserei alla crescita di tutto il resto che è propedeutico all'eccellenza stessa , tipo pensare un percorso condiviso di transizione dal mondo junior e quello senior . Adesso , tranne alcuni casi di società illuminate , succede che i prospetti che una società ha nel propio settore giovanile vadano in panca e guardino i senior giocare , dopo due anni di panca leprobabilità che smetti aumentano esponenzialmente

Fumagalli in D ci gioca eccome. Hai preso il tabellino “sbagliato”…
Spesso parte in quintetto e gioca minutaggi al pari dei senor nel suo ruolo

In qs caso, il ragazzo gioca con grande maturità malgrado sia un 2005. C’è gente in squadra che segna e lui si preoccupa principalmente di metterli in ritmo e di dare il suo apporto in difesa. Fa quello che serve e per un under non è scontato.
In generale vero che il basket non è un paese per giovani purtroppo. Guido storicamente ha sempre dato spazio ai giovani nelle sue esperienze alla guida di squadre senior, ricordo a SoulBasket dove gli U19 erano la maggioranza della prima squadra, ma guardando in giro si fa fatica a trovare under che non siano a referto per regolamento o per girare gli asciugamani. SocialOSA qualche anno fa era una positiva eccezione, ma recentemente hanno virato su politiche diverse.
Non vuole essere una critica, sono scelte che ogni società ha il diritto di fare considerando tutti gli aspetti che una prima squadra in certe categorie ti porta a fare.

IL PROBLEMA DELLA RIFORMA DEI CAMPIONATI E' IL GROSSO PROBLEMA PER DARE SPAZIO AI GIOVANI.
Vi faccio un piccolo esempio solo per restare alla serie D : se uno nella stagione 2023-2024 vuole solo "restare" dubito possa fare una squadra di soli giovani
poiche delle 72 squadre partenti bisogna considerare che ve ne sono 24 che provengono dalla Csilver e non bastasse le retrocessioni in promozione saranno 51 su 72!! morale un taglio enorme a mio avviso difficile da sostenere con una squadra giovanile a meno di progettare una squadra che voglia fare un anno di esperienza in vista della Promozione dell'anno successivo 2024-25 da fare con un bagaglio notevole . Morale lo spazio per i giovani sarà ancora più limitato se poi uno vuole anche continuare gli studi ed andare fuori dal suo classico ambito societario penso lo sia ancora di più.

ahaha direi che non hai tutti i torti

Si vede che non sei un 2005... la maturità non è più come una volta.

SEMIFINALI UNDER 19 GOLD:
Here You Can- Casalpusterlengo
Lissone- Milano3