Coronavirus

Margia, almeno non sparare numeri a caso. I morti, in Italia, ad oggi sono quasi 54.000 (quelli noti, chissà quanti sono in realtà) e non voglio pensare a quanti ancora ce ne saranno prima di poter dire che sia finita. Poi non so a quali canali di informazione alternativa fai riferimento, se magari ce li rendi noti possiamo vederli anche noi. Io mi baso su dati oggettivi e ufficiali, verificabili in ogni momento, e su quello che ho vissuto personalmente al lavoro. Se finora abbiamo “solo” 54.000 morti è perché comunque almeno altrettanti se non di più sono stati salvati dalle cure mediche. Se avessimo trattato questo virus come una normale influenza probabilmente ci sarebbero ancora i camion dell’esercito (in tutta Italia, non solo a Bergamo) a trasportare cadaveri. Il vaccino non sarà (non può esserlo) obbligatorio, ma è chiaro che più gente lo fa e prima finirà questa brutta storia. Passaporti sanitari et similia sono solo tentativi politici di gestire la cosa, sinceramente credo che dovremmo preoccuparci di altre cose. Sulla gestione della pandemia si può dire tutto e il contrario di tutto, ma una cosa è sicura: a causa del comportamento irresponsabile di molta, troppa gente comune (facile scaricare sempre tutto sui politici corrotti), a causa delle menate no mask-no vax-no questo-no quello-complotto-5G e via discorrendo, adesso ci troviamo in questa bella situazione, quando invece, con un po’ di senso di responsabilità in più, avremmo potuto viverla molto più serenamente.

No, Margia, non è questione di aver ragione, sono i fatti che parlano da soli. E quasi 60.000 morti in meno di un anno non sono numeri standard, non sono numeri normali. È come se tutti gli abitanti di Olbia (chiedo scusa a tutti gli olbiesi ai quali auguro lunga e bella vita) fossero morti nel giro di nove mesi. Se per te questo è “normale”... La maggior parte dei contagiati ha sintomi lievi o non ne ha affatto? MENO MALE! Immagina se fosse stata come Ebola. Adesso non ne staremmo neanche a parlare. Purtroppo questo virus ha il pessimo vizio di aggravare repentinamente le condizioni di salute, da un momento all’altro. Cioè, per capirci, un contagiato che oggi non ha sintomi o ne ha pochissimi, domani mattina può purtroppo ritrovarsi intubato in terapia intensiva. Certo, gli anziani e i soggetti affetti da più patologie croniche sono più a rischio, ma nemmeno un giovanotto forte e sano può stare sicuro di non fare la stessa fine. Ecco la differenza tra questo virus e l’influenza comune.
I malati vengono curati, è vero, ma a quale prezzo? Ospedali strapieni, terapie intensive intasate, personale sotto organico sfruttato oltre i limiti della resistenza umana, apparecchiature costose, di difficile manutenzione e limitata disponibilità, un immenso flusso di ossigeno che ha i suoi costi, farmaci che costano e hanno effetti collaterali, manovre estreme come la tracheotomia, che rischiano di segnarti per la vita, se sopravvivi... per non parlare del rischio di contagio che comunque continua ad esserci. La malattia da Covid può essere curata, ma la cosa migliore è eradicarla, cioè rendere inoffensivo l’agente che la trasmette. E come si rende inoffensivo l’agente che la trasmette? COL VACCINO! Se il virus attacca persone che, grazie al vaccino, possiedono già le armi per farlo fuori, è spacciato, il che significherebbe basta mascherine, basta distanziamento, basta lock down, basta regioni variamente colorate e basta con tutte le tristezze che vengono di conseguenza.
Bio blu 24 e radio radio... ok, sei padronissimo di leggere e ascoltare chi ti pare, mi auguro solo che tu sappia filtrare adeguatamente i fatti reali dalla fuffa, senza berti in modo acritico tutto quello che ti propinano.