Destini

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LauraHeller
view post Posted on 5/3/2018, 16:57 by: LauraHeller
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Le donne che hanno cambiato il mondo non hanno mai avuto bisogno di mostrare nulla se non la loro intelligenza.

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The Dark Side of the Moon

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Epilogo



Vivo la vita e sono felice.
Sono tornata al Kyoshoto in una mattina di sole, con i cumuli di neve ai lati della strada ancora belli alti, ma pronti ad arrendersi al tepore della primavera.
Contare qualcosa serve anche a riaprire i giochi quando i comuni mortali pensano che siano chiusi per sempre: da quel giorno, io sono entrata a far parte della cerchia dei privilegiati cui tutto è concesso. Anche se a me, francamente, interessa solo recitare.
Ayumi mi ha guardato col broncio, ma io so che è felice di questo nuovo corso: competeremo per La Dèa Scarlatta e, a chiunque di noi andrà quel ruolo, accetteremo tutto di buon grado. Così doveva essere e così sarà.
Io ho baciato Masumi - non una, ma mille volte - e sono andata ad Izu, dove ho fissato la mia dimora in attesa che si celebri il nostro matrimonio ufficiale. Non abbiamo bisogno di carte, ma è un Paese, il nostro, in cui le convivenze non sono ancora bene accette dalla comunità di bempensanti. Convoleremo a nozze dopo lo spettacolo dimostrativo, qual che sia il risultato.
Eysuke continua a vivere a Villa Hayami e so che molto spesso invia regali alla sensei Tsukikage.
Oggi è venuta a trovarmi al Kyoshoto per supervisionare e vedo in lei tutta la gioia di ritrovare la sua allieva prediletta nel posto in cui deve stare. La sua salute pare aver giovato dal mio ritorno ed è più dura che mai, specie laddove pecco ancora - e tanto - per mancanza di stile.
Questo copione mi ha insegnato a quadrare il cerchio. Io e Masumi, insieme, abbiamo chiuso una parentesi di dolore iniziata dopo la guerra dalla sensei Tsukikage e dal maestro Oozachi. Non so se abbiamo ereditato realmente la loro anima, ma, per certo, eravamo lì per commettere i medesimi errori. Abbiamo capito, Masumi e io, di dover agire diversamente anche per dare un senso al loro amore e porre fine a una spirale di dolore immane e insensata.
Che gli dèi ci vogliano infelici e vittime delle convenzioni è un pregiudizio cui nessun umano dovrebbe essere soggetto. Il fine dell’uomo è quello di una pianta, di una stella, di una pietra. E ognuno è felice di essere ciò che è. La società non può fermare il corso del fiume e, se lo fa, le conseguenze sono nefaste.
Questo è l’insegnamento più profondo del capolavoro scomparso ed è anche ciò che ha dato valore alla mia vita, che cerco di vivere il più felicemente possibile, momento per momento, giorno per giorno. Di fianco a colui che amo, la paura non esiste. Siamo uno.
Per sempre.
 
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18 replies since 15/2/2018, 16:44   547 views
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