Leggo tanto ottimismo. Vi invidio.
Io vedo bene il primo turno, poi stop. Non riesco a guardare oltre con fiducia.
Giocare senza un americano significa avere difficilmente non più di 70 punti nelle mani. E quest'anno si è visto l'attacco picchiare in testa molto più spesso rispetto anno scorso, dove c'era una circolazione di palla migliore. Spesso si è visto del "palla in mano ad Allen" e "pensaci tu".
Certo, ora quel ruolo sarà di altri, e giocatori individualisti ce ne sono (ma molto più marcabili e limitabili), e i suoi minuti ripartiti (ma non per questo i suoi punti, non è un'equazione..), ma prevedo un attacco che sarà spesso in crisi, asfittico, senza idee e alternative. Aggiungiamoci poi che raramente nel tiro da 3 siamo affidabili.
Quindi per sopperire alla sua assenza, occorrerà tirare fuori dei veri e propri conigli dal cilindro in attacco, e lavorare come matti in difesa per colmare le lacune dell'altra metàcampo.
Ai p.o. poi sale l'intensità, menano, mani addosso, e lui era uno che reggeva e non solo, poteva ridarle indietro vista la stazza. Nei suoi sostituti anche da questo punto di vista vedo un bell'handicap.
Insomma, non si regala un USA (così) ai playoff.
E chi ci incontrerà, avrà la bava alla bocca sapendo di incontrare la n.1 del tabellone senza il suo miglior giocatore.
Occasione più unica che rara per chiunque.
Queste le mie sensazioni ad oggi.
Siete liberi di insultarmi o maledirmi...
(nell'ultima pagina avevo letto tanta carica e fiducia, quindi ho pensato bene di portare una quota di pessimismo giusto per bilanciare un po' le cose e riportare tutti coi piedi per terra..
)
Vorrei tanto sbagliarmi ed essere smentito dai fatti ovviamente.