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| Certamente chi produce ha difficoltà se nessuno compra. Però esiste l'autoproduzione, da te citata. Chi autoproduce è in grado di mantenersi anche in tempi di magra. Chi compra no, è in balia dei cicli, tende a "fare lo splendido" quando ha soldi da spendere e a lamentarsi quando non ne ha. Chi produce lo fa con calma, nel tempo e con poco clamore. Programma e non si esalta. Ragiona e non è vittima delle proprie temporanee emozioni.
Proprio perché la formazione è un processo lungo e difficoltoso, se ne trova anche di parziale e incompleta, come tu sottolinei. Meglio saper formare per 7 anni che per 3, ma anche 3 anni sono meglio della singola stagione. A 15 come a 17 la formazione è in itinere. Il sistema non facilita un percorso formativo completo che in teoria dovrebbe durare fino a 20 anni (negli U.S.A. fino a 22). Al 90% delle società formare non interessa, questo è tanto chiaro quanto legittimo.
In conclusione, se i produttori sono solo quelli veri e non quelli "camuffati", la produzione è minoritaria rispetto al consumo e, tornando al topic, non giustifica oggi (nè giustificava ieri) una C Gold e una C Silver numericamente consistenti in Piemonte, che sono frutto della propensione media delle società al consumo invece che alla produzione, all'emotività invece che alla ragionevolezza, al tifo invece che alla programmazione, alla velocità del raccolto invece che alla lentezza della semina.
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