Nuove pubblicazioni, Libri in uscita in Europa

"Con beneficio d'inventario" come direbbe Yourcenar, vorrei segnalare un libro di cui non so nulla di un autore che è in realtà un collettivo, di cui non ho letto mai nulla.

Il libro è questo:

L'armata dei sonnambuli



Mi ha incuriosito perché ambientato nel 1793 (rinvio a V.Hugo?) però non avendo letto nulla di Wu Ming mi chiedevo se qualcuno per caso ne sapesse qualcosa. La produzione a quattro mani (in questo caso dieci) non è una novità, vedi F&L.

Wu Ming significa "senza nome" 無名 ed è uno pseudonimo che usano i cinesi quando protestano in modo anonimo per la violazione di diritti umani.

無 WU equivale al giapponese MU, il significato è il medesimo: "senza" ma in senso più lato "il vuoto", concetto cardine dello zen. I cinesi da tempo (al contrario dei giapponesi) hanno semplificato gli ideogrammi, quindi scrivono 无名 anziché 無名. La forma classica di 無 ricorda, nella forma, una balla di paglia con un fuoco acceso sotto. Quindi ciò che resta della paglia bruciata, cioè nulla.

Edited by Giacomo Girolamo Casanova - 26/4/2014, 20:00

Qui si possono scaricare gratis e leggere su kindle o altri arnesi

www.wumingfoundation.com/giap/?page_id=6338

Ritornando coi piedi in terra e a ritmi più riflessivi, osservo che della Lever ho letto anni fa un libro sulla Pompadour molto buono. Il che non si può dire del libro della Mantel, di cui a qualche post fa, che ho quasi finito di leggere. Poi vi farò un commento finale a lettura doverosamente ultimata.

Tra l'altro la Lever fa l'ingegnere al CNRS ed è una studiosa del XVIII secolo per "hobby". Ma a un livello notevolissimo. Immagino già se fosse stata italiana i commenti dei cattedratici nostrani. Ma in Francia è un'altra faccenda, beati loro!

Questa la sua biblio:

1792, les procès de Louis XVI et de Marie-Antoinette, Complexe, 256 p.
Louis XVIII, Fayard, 1988.
Louis XVI, Fayard, 1991, 695 p.
Marie-Antoinette, Fayard, Paris, 1991 (ISBN 2213026599).
Mémoires du baron de Breteuil, édition critique, Paris, François Bourin, 1992.
Marie-Antoinette : la dernière reine, Gallimard, coll. « Découvertes », Paris, 2000.
Madame de Pompadour: A Life, (avec) Catherine Temerson, trad. par Catherine Temerson, St. Martin's Press, 2003, 320 p.
L'Affaire du Collier, Fayard, 2004, 436 p.
Les dernières noces de la monarchie. Louis XVI et Marie-Antoinette, Fayard, 2005.
C'était Marie-Antoinette, Fayard, 2006
Marie-Antoinette, correspondance (1770-1793), édition établie et présentée par Évelyne Lever,
"Marie-Antoinette", adaptation libre de la correspondance par Evelyne Lever, TriArtis, coll. Scènes Intempestives, 2007, 64p.
Marie-Antoinette : Journal d'une reine, Tallandier, Coll. Texto, 2008, 332 p.
Le Chevalier d’Eon : « Une vie sans queue ni tête » , avec Maurice Lever, Fayard, 2009, 384 p.
Marquis de Bombelles, Marquise de Bombelles, Lettres intimes (1778-1782) : Que je suis heureuse d'être ta femme, préface par Évelyne Lever, Tallandier, 2009, 570 p.
Le temps des illusions : Chroniques de la Cour et de la Ville, 1715-1756, Fayard, 2012, 439 p.

Edited by Giacomo Girolamo Casanova - 5/5/2014, 14:10

Per quanto riguarda il libro della Mantel (La storia segreta della Rivoluzione Francese) che ho finalmente terminato, una volta tanto non so cosa dire. O giù di lì. Forse l'averlo letto sul kindle che ha pagine corte cambia un po' la metabolizzazione del tutto che per quanto mi riguarda è stata più lenta e frammentata del solito. Di solito sono un lettore velocissimo.

Insomma non so... praticamente il libro è un antefatto con tutto un insieme di storielline dei tre protagonisti che si fa anche un po' fatica a seguire. Ogni tanto mi chiedevo chi fosse il tale o il talaltro. Forse è colpa mia che in questo periodo ho altro per la testa e non sono molto concentrato, però ripeto mi perdevo spesso per strada.

La cosa migliore è la parte finale quando la rivoluzione parte e allora la descrizione cambia totalmente, diventa una specie di soggetto cinematografico di grande effetto. Sembra quasi di sentire l'onda di piena che montava nell'animo delle persone e che li proiettava con violenza in avanti. Non so se vi è mai capitato di trovarvi bloccati stretti nella folla che a un certo punto comincia a ondeggiare e vi sentite completamente privati di qualsiasi facoltà di scegliere e venite sballottati in tutte le direzioni... Ecco è quello che ho provato leggendo.

Altra cosa che mi è piaciuta è la nota finale che enuncia un metodo storiografico moderno che mi trova concorde, l'osservare, come dico sempre, la storia dal basso, non dall'alto. Mi piacerebbe riportare qualche frammento della nota, non so se è consentito. Se no tolgo, ditemelo voi.

Riduco all'essenziale:

Si versano lacrime per gli aristocratici ma non se ne versa neanche una per i piccoli lottatori sudici che tanto fascino esercitano su di me. Volevo riequilibrare un po' le cose.


Insomma sospendo il giudizio, forse lo dovrei rileggere, non so. E questo per ora è quanto. Non è una recensione, neanche delle impressioni, è solo un flash emotivo.