Doppel Schatten

Doppia Ombra. [NC17,Lemon,Fluff...]

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  1. persefone87
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  2. §°°Tommuzza-Angelique°°§
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    Uuuuuppppp:)
     
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  3. MyAngelGabriel
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    CITAZIONE (selly-bill @ 9/3/2012, 16:47)
    Che bello presto il capitolo *-* , sta tranquilla :D

    CITAZIONE (rumikovm13 @ 13/3/2012, 21:17)
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    CITAZIONE (persefone87 @ 15/3/2012, 11:41)
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    CITAZIONE (§°°Tommuzza-Angelique°°§ @ 18/3/2012, 14:37) 
    Uuuuuppppp:)

    Ragazze vi prego..scusatemi ma in questo periodo non ho la testa anche per scrivere..perdonatemi.
    Vi prometto che farò del mio meglio per scrivere al più presto possibile...scusate ancora.
     
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  4. §°°Tommuzza-Angelique°°§
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    Vai tranquilla Ly, ti sosteniamo ;)
     
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  5. selly-bill
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    Stai tranquilla non preoccuparti, noi siamo sempre qua ^_^
     
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  6. persefone87
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    tranquilla!
     
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  7. eli'92
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  8. MyAngelGabriel
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    Chapter 18







    Com'era la morte? E soprattutto com'era avere pieno potere su di essa? Bill si asciugò una lacrima sotto l'occhio ,si girò un'attimo verso Gustav, in piedi dietro di lui poi tirò su con il naso; ricominciò a battere al computer il suo discorso, la sua sentenza così difficile e straziante.
    Gustav leggeva mano mano e dopo un po' gli appoggiò una mano su una spalla.
    -Ti porto una tazza di caffè?-
    Bill annuì e continuò a volgere l'attenzione su quello schermo. Erano poche righe, coincise e dirette, nelle quali esprimeva il suo volere, la sua decisione che si sarebbe poi abbattuta sul povero Thobias: fermo immobile su un letto di ospedale da troppo tempo.
    Smise di piangere e scrisse ancora velocemente, poi la rilesse e bevve il suo caffè mentre dietro di lui il biondo lo abbracciava più stretto che mai, facendosi scappare qualche lacrima.




    ***







    Tom era sempre sul divano, sempre distrutto e sempre spossato. Non aveva nemmeno più voglia di disperarsi ma teneva tra le mani quell' oggetto che era l'unica cosa a cui si poteva aggrappare: il suo cellulare. Erano giorni che non squillava, giorni che non vibrava e lui spesso lo spegneva e riaccendeva illudendosi di poter cambiare qualcosa. E più quello schermo era vuoto, più non faceva altro che scuotere la testa impaurito e rassegnarsi finché ne aveva la facoltà.
    Tutto ad un tratto sentì il campanello suonare e il cuore accelerò sempre di più. A passi lenti e deglutendo si avvicinò alla porta specchiandosi un momento per poi distogliere l'attenzione,schifato dalle sue condizioni fisico-estetiche. Felix si parò davanti a lui e prese ad abbaiare ferocemente scoprendo i denti, rivolto verso la porta.
    -Levatì, sarà Jon!-
    Ma l'animale non voleva saperne: piantato a terra a ringhiava verocemente contro la porta e Tom non capiva, se fosse stato Adam di certo non avrebbe fatto così...ma neanche con i suoi amici. Chi poteva essere da scatenare la furia dell'animale più tranquillo al mondo? Sorrise ricordandosi di quella volta in cui il postino era scappato a gambe levate evitando così di consegnare una multa piuttosto importante, che non gli venne più recapitata e Tom si ritrovò ad avere un problema in meno.
    Il ragazzo si decise a scavalcare il cane e gli diede un paio di urli e scapaccioni riuscendolo così a zittirsi, ma non a togliersi da quella posizione.
    Aprì a fatica la porta e sgranò gli occhi.

    C'era un ragazzo molto alto, biondo e dai capelli lunghi e stirati sotto al mento. La riga da una parte, un lungo cappotto bianco da cui si intravedevano un paio di jeans neri stretti e un paio di stivali bianchi firmati. Era quello che Tom chiamava più comunemente ''Una cula passiva''.

    Inarcò un sopracciglio mentre lo strano ragazzo si schiariva la voce.
    -Tu,sei Tom?-
    -Già... e, tu sei?- Domandò accigliato. Con tutti i casini che aveva ci mancava solo che le marchette venissero a richiedere i loro servigi a domicilio,pensò mentre si chiedeva cosa ci facesse un'individuo del genere davanti alla sua porta, all'ora di pranzo.
    -Il compagno di Adam.-
    Tom si irrigidì sulla porta e sentì dietro di sé il cane ringhiare piano.
    -Scusami... ehm... io non credo di capire bene...- Rispose,sorridendo in maniera forzata e cercando di mascherare quel disagio e di incassare il colpo in maniera dignitosa. Il biondo sorrise benevolo e si scostò il ciuffo dietro a un'orecchio,pieno di anellini che luccivano.
    -Non è facile da dire... ma ecco, io sono venuto a prendere le sue cose...-
    Dietro di lui infatti, fermo davanti al cancello principale c'era un furgoncino con sopra due camionisti che aspettavano impazienti di lavorare. Quei due ometti alti un metro e cinquanta pretendevano di entrare in casa sua e portare via qualcosa?
    Tom sentì le gambe venir meno.
    -Dov'è lui ora?- Sussurrò con la gola secca e imponendosi di non fare scenate.
    Il ragazzo sorrise abbassando lo sguardo.
    -Non vuole che tu lo sappia... mi dispiace.-
    Tom si spostò di lato appoggiandosi al muro e lo fece entrare. Kiro fece a malapena due passi avanti a poi urlò indietreggiando.
    -Cos'è questo???- Chiese riprendendo fiato,con una mano appoggiata al cuore.
    Felix era fermo immobile, con le zampe piantate a terra e lo sguardo fisso negli occhi di Kiro. Aveva i denti scoperti e sembrava che nemmeno respirasse: sembrava quasi una statua.
    Tom urlò disperato al cane di levarsi di torno e gli diede un calcio nel sedere. Il cane lo guardò un attimo e poi coprì i denti, ma non smise di tenere d'occhio il biondo, seguendo pericolosamente ogni suo movimento con lo sguardo.
    -Bella casa... complimenti...-sorrise il ragazzo raffinato, che era già a metà corridoio. Forse più per la paura del San Bernardo che per fare ciò che doveva.
    -Dimmi dove cazzo è, ti prego.- Disse Tom fregandosi gli occhi e cercando di mantenere quanta più calma potesse.
    -Ha detto che non vuole più vederti né sentirti. Ha spento anche il cellulare...- Asserì distrattamente mentre accarezzava un quadro che raffigurava un paesaggio indonesiano al tramonto.
    -Ho notato.- Disse Tom alle sue spalle. Lui si voltò distogliendosi quel sorriso forse un pò indelicato dalle labbra.
    -Bene... qui ho una lista con tutte le cose che devo portare via: ha detto che ti puoi tenere i mobili, ma vuole tutti i suoi vestiti e tutti i suoi effetti personali. In fondo alla lista c'è scritto anche... ''Felix''...tu sai cosa possa essere?- Domandò alzando lo sguardo dal foglio verso Tom, che spalancò gli occhi a dismisura sentendo quella parola.
    Si appoggiò allo stipite della porta sorridendo del tutto falsamente e scacciando l'ennesima lacrima che minacciava di colare giù dal suo mento.
    -Prendilo se ci riesci, è proprio lì.- Disse indicando un punto apena dietro di loro. Kiro fece volteggiare il suo sguardo ovunque, tenendo una mano sul fianco e non capendo.
    -Lo specchio?-
    -No.-
    -La scarpiera?-
    -No.-
    -Il tappeto?-
    -No...-
    Tom sorrise nervoso e urlò forte: -FELIX!- e il cane gli volse immediatamente l'attenzione zampettando verso di lui e scodinzolando.
    Kiro sbiancò.
    -Neanche per il cazzo!-Urlò isterico.
    Tom rise accucciandosi e accarezzò il testone dell'animale, poi tornò scuro in volto.
    -Dì a quel bastardo che ti scopa, che se vuole vedere Felix, raccoglie i coglioni e viene qui. E in ogni caso non glielo darò MAI.- Asserì glaciale. Kiro annuì.
    -Certo, anche perché io non lo voglio! la mia Minoù potrebbe rimanere terrorizzata! Povera piccola gioia... È una gatta siamese... di gran lunga un'animale più elegante rispetto a questa... mucca!-
    -Prendi quello che devi e sbrigati, devo andare al lavoro...- Disse Tom fermo.
    Kiro annuì con un mezzo sorriso e andò verso la porta a chiamare i camionisti.
    Tom si voltò ancora verso il biondo.
    -Vado in bagno a prepararmi, state ben attenti a quello che toccate , Lui non smetterà un solo secondo di tenervi d'occhio.-

    Poi si chiuse in bagno e tolta finalmente la maschera della razionalità, pianse le ultime lacrime che aveva.


    Amburgo nell'ora di punta era molto trafficata e Gustav imprecava in silenzio dando alcuni pugni sul volante di tanto intanto. Bill guardava fuori, guardava il cielo e sorrideva sollevato.
    A breve sarebbe finito tutto. Lui avrebbe vissuto la sua vita tranquillamente senza più rimorsi, senza che i propri sogni venissero disturbati. Aveva diritto e dovere di essere per lo meno tranquillo,anche se non totalmente felice come una principessa.
    Tra le mani teneva una busta chiusa, sigillata, alla quale volgeva qualche occhiata di tanto in tanto. Sapeva di fare la cosa giusta, ne era totalmente convinto. Forse era una delle prime volte in cui si sentiva davvero orgoglioso di se stesso ed era sicuro.
    Gustav parcheggiò velocemente a un centinaio di metri dal tribunale e quando spense il motore guardò l'amico.
    -Vuoi che venga con te?- La sua domanda non era semplice da interpretare, ma Bill sapeva cosa voleva davvero dire e lo capì. Sorrise e scosse la testa in segno di diniego.
    -Faccio più presto possibile.-
    Scese e lentamente prese a camminare sul marciapiede, con la busta stretta nella mano destra: camminava lento, respirando regolarmente e godendosi le poche ore calde della giornata.
    Osservava la gente uscire dal tribunale, cercava i loro volti. Cercava una consolazione da loro che probabilmente stavano sicuramente messi peggio di lui.
    Fuori c'erano alcune volanti della polizia e un detenuto stava entrando all'interno di una di esse,: era ammanettato e aveva lo sguardo abbattuto;a pochi metri una donna lo guardava in lacrime, stringendo a sé due bambine che con le manine davanti alla bocca singhiozzavano, guardando terrorizzate la scena del padre che veniva portato via.
    Bill guardò quegli occhi arrossati e quello sguardo ghiacciato e provò una grande stretta allo stomaco. Nell'aria si poteva sentire il dolore spezzare la quiete apparente di quel momento. Il ragazzo volse uno sguardo di compassione alle piccole e poi entrò nel grande portone enorme che prendeva un quarto di facciata.





    ***





    Due uomini grezzi, bassi e tarchiati, con la barba da fare e un accento straniero si dirigevano verso il furgone portando uno stereo e un mobile pieno zeppo di cd. Tom li osservò sulla porta con aria malinconica.
    Kiro si guardò intorno e cancellò a penna l'ultima frase della sua lista, poi ricevette una telefonata e si allontanò in giardino per parlare. Tom avrebbe tanto voluto raggiungerlo, strappargli il telefono di mano e sfogare tutta la sua rabbia. Ma chi gli assicurava che al telefono c'era Adam? Kiro stava gesticolando con una mano e si vedeva che anche lui aveva una voglia matta di gridare. Chiunque fosse al telefono, non doveva essere tranquillo. Quando ebbe finito tornò da Tom rosso in volto e con gli occhi quasi iniettati di sangue.
    -Manca solo... Felix.- Disse turbato, fronteggiandolo.
    Tom si mise in posizione eretta e si scacciò una treccina dietro alle spalle, fissandolo con aria di sfida. Kiro spostò il peso su un fianco e piegò un braccio sull'anca, mentre con l'altro si sistemava una ciocca dietro all'orecchio, sostenendo sempre gli sguardi totalmente incazzati. Tom si mordicchiò nervosamente il piercing e poi parlò lentamente e con voce ferma.
    -Ho detto che se vuole Felix viene qui e ne parliamo. Fine del discorso.- Kiro scoppiò a ridere rumorosamente facendo drizzare le orecchie al cane, accovacciato placidamente sul tappeto, a pochi metri da loro. Tom aggrottò le sopracciglia.
    -Fosse per me te lo lascerei anche, credimi! Mi fa schifo il solo pensiero di vederlo in casa mia. Ma Adam è stato chiaro... lo vuole.- Concluse, quasi dispiaciuto.
    Tom scosse la testa e sorrise con aria ovvia.
    -Se provi solo a prenderlo per il collare, ti sbranerà.- Concluse sempre con aria sognante.
    -Mi prendi per il culo?- Ringhiò Kiro assottigliando gli occhi truccati.
    -No, ti sto dicendo che tanto il cane da qui non si muove...- Rispose il trecciuto sempre sorridente. Rilassato almeno di potersi tenere l'unica cosa di importante che aveva, legata alla sua ormai chiusa relazione.
    -Oh... per questo...- Non concluse la frase ma tirò fuori dalla borsa una siringa.
    Tom sussultò sbarrando gli occhi.
    Felix cominciò a ringhiare piano, avvertendo il disagio del padrone e il pericolo.
    Thomas si voltò verso la porta aperta e notando i due camionisti impegnati a sistemare le cose nel camion, la chiuse di scatto facendo sobbalzare il biondo che si voltò verso di lui.
    -Che cazzo fai?-
    Tom avanzò verso di lui che teneva in mano la siringa ancora vuota e inutilizzata.
    -Per l'ennesima volta, dì ad Adam che se vuole il cane viene qui e se lo prende.- I suoi occhi erano minacciosi e pieni di rabbia. Troppa rabbia, troppo poco sfogata.
    Kiro,forse spaventato o forse grato alla determinazione del ragazzo lasciò andare il braccio lungo la vita sospirò.
    -Voglio che tu sappia che mi dispiace... mi sono innamorato di Adam, ma non per questo voglio male a te, anche perché nemmeno ti conosco...- Disse tranquillamente, guardando altrove.
    Tom annuì. -Risparmiami la comprensione, non è ho bisogno. Ora, se questo è tutto...-
    Il biondo si allacciò il cappotto bianco e si aggiustò la sciarpetta. Ripose la siringa in borsa e aprì la porta. Poi si voltò un attimo e guardò intensamente Tom, che appoggiato a un muro con le braccia incrociate,stava seguendo i suoi movimenti con lo sguardo.
    -Stai vicino a Bill, e sostienilo... dagli quell'affetto che merita e che io non sono stato capace di fargli capire che avevo intenzione di dargli...-
    Tom strinse un pugno.
    -Che cazzo c'entra Bill?-
    Ma il ragazzo era già oltre il suo giardino, oltre la sua visuale e oltre le sue risposte; così Tom prese la porta e la chiuse con un tonfo che echeggiò in tutta la casa. Ci mancava solo quell'essere ignobile a parlargli di Bill.





    ***







    Bill scese a passi lunghi i cinque scalini che circondavano il palazzo di giustizia e una volta notata la macchina sorrise felice. Gustav era appoggiato a essa che fumava una sigaretta e appena lo vide sbarrò gli occhi la gettò letteralmente a terra aspettando di essere raggiunto. Il moro corse più veloce che poteva e lo abbracciò stretto.
    -Il giudice ha accettato!- Urlò contro la sua spalla.
    Gustav sorrise e gli fece una carezza.
    -Non credevo l'avesti fatto..conosco i tuoi principi e, credevo avessi fatto una scelta diversa.- Asserì, ora pronto a un confronto. Non aveva avuto il coraggio di domandare spiegazioni a Bill quella notte, mentre lo vedeva scrivere. Ma ora sperava in un chiarimento, ora poteva finalmente essere stupito.
    -E'..una storia lunga. Poi ti spiegherò...- Sorrise mentre cavava dal suo borsello a tracolla il pacchetto di sigarette, Gustav ne pescò una e lo fece ridacchiare.
    -Hai già finito le tue?-
    -Secondo te cosa potevo fare qua fuori per un quarto d'ora, mentre veniva deciso il destino di mio fratello?- Rispose serio ma rilassato, e Bill gli scoccò un bacio sulla guancia tirandogliela.
    -Smettila!- Si ritrasse lui infastidito.

    -Gustav...-

    Entrambi si bloccarono all'istante sentendo quella voce: Il biondo si voltò scuro in viso, pronto a rivedere quegli occhi, e impaurito di farlo tanto da far tremare entrambe le mani.
    -Ciao, mamma.- Disse deglutendo e facendosi trafiggere da quello sguardo ansioso e intimidatorio.
    La donna sorrise.
    -Come stai?-
    -Bene.-
    Bill gli appoggiò una mano sulla spalla. Voleva fargli sentire il suo affetto, voleva fargli capire che non era solo e che qualunque cosa sarebbe accaduta, era lì.
    Lo sguardo della donna si spostò poi su di lui. Mentre Gustav la guardava curioso, ma immobile.
    -Sai Bill..non credevo che l'avresti fatto..devo essere sincera...- Asserì guardando in terra.
    Il moro si passò una mano sul ciuffo vaporoso e se li tirò indietro: stava ancora sudando.
    -Neanche io lo credevo, Gretel. Ma sono stato sincero e sò che la persona più adatta per decidere come e quando, sei tu. Io non ne sarei stato in grado.-
    -Si sveglierà, io ne sono certa.- Sorrise ancora la donna, sognante.
    -Certo...- Sbuffò Gustav voltandosi e aprendo la portiera della macchina, nervoso. Bill raggiunse l'altro capo e fece lo stesso.
    La donna si aggrappò a uno specchietto e guardò fisso negli occhi il figlio maggiore.
    -Verrai a trovarlo qualche volta? Potete venire quando volete.-
    -Mamma levati dal cazzo o ti stiro.- Urlò Gustav mollando il freno a mano. Bill sussultò sconvolto: quello non era Gustav.
    Sterzò e fece retromarcia velocemente lasciando la donna inerme, sul marciapiede, Guardò il cielo e sorrise.
    -Spero che gli angeli ti prendano presto, perchè non hai mai sopportato tua madre quando avevi la facoltà di entrare o uscire di casa quando volevi, figuriamoci ora. Raggiungi il paradiso Tobi, dammi retta una volta tanto.-
    Bill sbattè gli occhi lucidi e annuì sorridendo.



    ***






    Nel pomeriggio tornò finalmente al lavoro e scoprì con sollievo che anche se era mancato due giorni, i clienti continuavano a venire come sempre, chiedendogli come stava,se avesse bisogno di qualcosa e ammettendo di aver sentito molto al sua mancanza.
    -No, signora Schkrantelt avevo solo una brutta influenza!- Ripeté a voce alta, poiché la pensionata aveva giusto qualche problema di udito, a novant'anni.
    -Oh... che brutta cosa la flatulenza... ne soffro anche io, sai Tom?-
    Una ragazza lì vicino quasi si strozzò con il succo, e Tom gli porse ridendo un bicchiere d'acqua.
    -No signora, ho detto INFLUENZA!- Ripeté ancora più lentamente, ancora più forte e scandendo bene le sillabe.
    -Ma caro perché gridi in questo modo? Non mica ancora sorda...-
    Tom scosse la testa sorridendo e continuò a lavorare.
    -Scusa... Tom?-
    Alzò la testa e quasi non gli caddero le palle a terra quando vide l'ennesima ragazzina del liceo. Gli erano mancati tutti, ma non quelle.
    -Dimmi tesoro!- Asserì sorridendo come non mai, la pivella diventò tutta rossa e sorrise istericamente.
    -Mi chiedevo se... ecco... che fine ha fatto... Adam?- Poi finalmente, sbuffò l'aria in eccesso e cercò di riprendersi.
    Si era già bagnata solo per un fottuto ''Tesoro''? E che cosa voleva da Adam? Tom ripose con stizza un bicchiere e si voltò nuovamente verso di lei con un gesto sensuale del bacino.
    -Non credo che lo vedrai più... è molto impegnato con la radio adesso...- Rispose sempre solare al massimo.
    -Oh... ti ringrazio Tom sei sempre così... gentile...-
    Tom la fissò intensamente e si leccò il piercing pochi secondi.
    -Figurati...- Sussurrò con voce roca.
    Poi si voltò e continuò a servire tutti.

    Di solito era Adam che si divertiva a prendere per il culo le donne, ma anche Tom aveva dimenticato l'ebrezza che si provava a metterle in soggezione: a illuderle di qualcosa che a lui avrebbe fatto solo schifo, a vederle imbambolate e totalmente succubi di... un frocio.

    Come al solito dopo gli aperitivi intorno all'ora di cena, il locale si svuotava un poco per poi ritornare un po' più attivo forse un'oretta dopo. Quella era la zona centrale di un piccolo paesino, e i ragazzi dopo mangiato andavano a ballare o andavano ad Amburgo. Non c'era molto da lavorare dopo quella fascia oraria e Tom malinconico, passò lo straccio sull'ultimo tavolino.
    Non c'era più da lavorare.
    Lavorare l'aveva tenuto impegnato, l'aveva reso felice per poche ore, l'aveva fatto svagare e si era reso conto di quanto amasse ciò che era riuscito a fare:qualunque cosa sarebbe mai potuta accadere, amava sempre di più il suo locale.
    Ma ora che questo non era più pieno di gente che lo faceva impazzire, ma anche divertire... tutto sapeva di qualcos'altro.
    Sapeva del cartellino ''Torno subito'' messo durante i raptus di passione.
    Sapeva dei tavolini, molto spesso uniti tra loro per creare un giaciglio dove amarsi.
    Sapeva della radio, ora sintonizzata su un'altra stazione la cui voce alle sue orecchie era gracchiante e fastidiosa.
    Sapeva di loro due: Di Adam e Thomas.
     
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    Perchè Ti Amo e Lo Farò Sempre. Anche Quando Ti Odierò Sarà Per Amore

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    Georg
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    gretel: una spacca coglioni
    Guatav: un mito e su questo non ci piove, con due palle grandi come camion
    Bill: finalmente ha scelto e dopo tutto si è tolto un peso
    Adam: una checca senza palle. odio le persone così
    Tom: sarebbe ora che smettessi di piangerti addosso; non fare l'errore di cercare sue tracce ovunque, perchè non ne esci più. hai qualcuno da corteggiare se non ricodo male.. ma tempo al tempo.

    nel complesso bel capitolo. le cose si sbloccano solo ora, ora a mio avviso inizia la storia vera, quella dei due cretini che si rincorrono come libellule.
     
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  10. selly-bill
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    Ma povero Tom mi dispiace tanto che ne soffra, e il che è normale, ma il loro rapporto era già freddo da un po. Se fossi stato in lui quando Kiro si è presentato lì lo avrei letteralmente mandato a cagare, non ha avuto nemmeno le palle di andare ad affrontare Tom, che uomo del ca**o! Per quanto riguarda Bill, sono felice che si sia tolto il "peso" di decidere della vita del suo ex, forse adesso potrà vivere la sua finalmente. Capitolo fantastico, non mi stancherò mai di dirti che amo questa storia capitolo dopo capitolo ^_^
     
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  11. Vanillusion
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    Spero che Tom noleggi uno schiacciasassi e per sbaglio passi sopra Adam (nella fanfiction). Ma adesso si risolverà tutto, per forza. Troverà un modo per andare avanti, si trova sempre. Grazie per il capitolo, onestamente non credevo che Bill avrebbe fatto una scelta del genere, ma effettivamente è stata la più intelligente. A presto;)
    Vani
     
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    DOBBINA ''FONDATRICE ''ADULTE MALATE DI TOKIOHOTELLITE''

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    Dì a quel bastardo che ti scopa, che se vuole vedere Felix, raccoglie i coglioni e viene qui. E in ogni caso non glielo darò MAI.- Asserì glaciale.
    E questa è la benedettissima frase che aspettavo da tempo.
    Grazie :D
    Capitolo importante nel quale finisce ''ufficialmente'' la relazione di Tom con Adam e dove Bill finalmente prende la decisione che lo stava rodendo dall'interno da troppo tempo.
    Ora è tempo per ognuno, di riflettere e soffermarsi su cio' che hanno in realtà.

    No...non sei solo Tom. :D
    Una relazione che finisce ti lascia sempre un gran vuoto e un sentimento di fallimento, ma vedrai che così hai anche l'opportunità di approfondire nuove amicizie e sopratutto vedere se quel sentimento che ti ha dato tanta confusione, sia un sentimento che valga la pena esplorare e coltivare. :rolleyes: :wub: Dai questa chance a Bill! :shifty:
    ps: grazie per i chappy ^_^

    ps: anche qui oggi ho commentato al posto dell'altro forum. Mi sto a perdere per strada... :lol:

    Edited by loulou71 - 27/3/2012, 18:05
     
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  13. el˙humanoìd
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    CITAZIONE (ComeBack @ 26/3/2012, 13:01) 
    gretel: una spacca coglioni
    Guatav: un mito e su questo non ci piove, con due palle grandi come camion
    Bill: finalmente ha scelto e dopo tutto si è tolto un peso
    Adam: una checca senza palle. odio le persone così
    Tom: sarebbe ora che smettessi di piangerti addosso; non fare l'errore di cercare sue tracce ovunque, perchè non ne esci più. hai qualcuno da corteggiare se non ricodo male.. ma tempo al tempo.

    nel complesso bel capitolo. le cose si sbloccano solo ora, ora a mio avviso inizia la storia vera, quella dei due cretini che si rincorrono come libellule.

    Mi togli le parole di bocca!
    Comunque Tom mi fa sempre pena..
     
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  14. MyAngelGabriel
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    CITAZIONE (ComeBack @ 26/3/2012, 13:01)
    gretel: una spacca coglioni
    Guatav: un mito e su questo non ci piove, con due palle grandi come camion
    Bill: finalmente ha scelto e dopo tutto si è tolto un peso
    Adam: una checca senza palle. odio le persone così
    Tom: sarebbe ora che smettessi di piangerti addosso; non fare l'errore di cercare sue tracce ovunque, perchè non ne esci più. hai qualcuno da corteggiare se non ricodo male.. ma tempo al tempo.

    nel complesso bel capitolo. le cose si sbloccano solo ora, ora a mio avviso inizia la storia vera, quella dei due cretini che si rincorrono come libellule.

    La storia vera è iniziata dal primo capitolo. Io non scrivo storie incentrate solo su Tom e Bill ma cerco di raccontare delle cose, che non sempre hanno a che vedere solo con una storia amorosa tra due personaggi. Ho voluto raccontare la storia di Tom e quella di Bill, ho voluto prima far conoscere bene a voi i caratteri e ciò che passano i personaggi...la storia vera c'è sempre stata.

    CITAZIONE (selly-bill @ 26/3/2012, 23:20)
    Ma povero Tom mi dispiace tanto che ne soffra, e il che è normale, ma il loro rapporto era già freddo da un po. Se fossi stato in lui quando Kiro si è presentato lì lo avrei letteralmente mandato a cagare, non ha avuto nemmeno le palle di andare ad affrontare Tom, che uomo del ca**o! Per quanto riguarda Bill, sono felice che si sia tolto il "peso" di decidere della vita del suo ex, forse adesso potrà vivere la sua finalmente. Capitolo fantastico, non mi stancherò mai di dirti che amo questa storia capitolo dopo capitolo ^_^

    Tom non ha mandato a cagare Kiro perchè si è sentito sconfitto e impotente. Come poteva prendersela con Kiro? Non sa che Kiro era d'accordo con Adam per inculare Bill, vede in Kiro solo ciò che lui non è mai potuto essere , vi ricordate che Adam aveva una passione per gli effeminati? Tom invece adesso accetta tutto ciò che succede perchè sente che in suo potere non c'è più niente.

    CITAZIONE (Vanillusion @ 27/3/2012, 11:22)
    Spero che Tom noleggi uno schiacciasassi e per sbaglio passi sopra Adam (nella fanfiction). Ma adesso si risolverà tutto, per forza. Troverà un modo per andare avanti, si trova sempre. Grazie per il capitolo, onestamente non credevo che Bill avrebbe fatto una scelta del genere, ma effettivamente è stata la più intelligente. A presto;)
    Vani

    Bill in cuor suo non ha mai voluto uccidere Tobi...ma ha seguito il punto di vista di Tom trovandolo meno tragico e ragionando solo un pò di più. Ora Tobi è a casa sua sotto le cure della madre..ma finchè non muore.....

    CITAZIONE (loulou71 @ 27/3/2012, 16:22)
    Dì a quel bastardo che ti scopa, che se vuole vedere Felix, raccoglie i coglioni e viene qui. E in ogni caso non glielo darò MAI.- Asserì glaciale.
    E questa è la benedettissima frase che aspettavo da tempo.
    Grazie :D
    Capitolo importante nel quale finisce ''ufficialmente'' la relazione di Tom con Adam e dove Bill finalmente prende la decisione che lo stava rodendo dall'interno da troppo tempo.
    Ora è tempo per ognuno, di riflettere e soffermarsi su cio' che hanno in realtà.

    No...non sei solo Tom. :D
    Una relazione che finisce ti lascia sempre un gran vuoto e un sentimento di fallimento, ma vedrai che così hai anche l'opportunità di approfondire nuove amicizie e sopratutto vedere se quel sentimento che ti ha dato tanta confusione, sia un sentimento che valga la pena esplorare e coltivare. :rolleyes: :wub: Dai questa chance a Bill! :shifty:
    ps: grazie per i chappy ^_^

    ps: anche qui oggi ho commentato al posto dell'altro forum. Mi sto a perdere per strada... :lol:

    CITAZIONE
    Una relazione che finisce ti lascia sempre un gran vuoto e un sentimento di fallimento, ma vedrai che così hai anche l'opportunità di approfondire nuove amicizie e sopratutto vedere se quel sentimento che ti ha dato tanta confusione, sia un sentimento che valga la pena esplorare e coltivare

    Esattamente...hai colto in pieno ciò che volevo far capire. Comunque ora scoprirete il nuovo Bill...... ;) e sono sicura che vi piacerà.

    CITAZIONE (el˙humanoìd @ 28/3/2012, 01:41) 
    CITAZIONE (ComeBack @ 26/3/2012, 13:01) 
    gretel: una spacca coglioni
    Guatav: un mito e su questo non ci piove, con due palle grandi come camion
    Bill: finalmente ha scelto e dopo tutto si è tolto un peso
    Adam: una checca senza palle. odio le persone così
    Tom: sarebbe ora che smettessi di piangerti addosso; non fare l'errore di cercare sue tracce ovunque, perchè non ne esci più. hai qualcuno da corteggiare se non ricodo male.. ma tempo al tempo.

    nel complesso bel capitolo. le cose si sbloccano solo ora, ora a mio avviso inizia la storia vera, quella dei due cretini che si rincorrono come libellule.

    Mi togli le parole di bocca!
    Comunque Tom mi fa sempre pena..

    Perchè vi fa pena? è solo combattuto..come tutti quelli che hanno il cuore spezzato. Non vi è mai capitato? Anche io ho reagito come lui... distruggendomi dentro ma sorridendo fuori..accettando tutto senza voler cambiare niente... a me non fa pena, anzi.
     
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    non intendevo questo. intendevo la storia più in profondità, quella che non solo fa capire chi e come sono i protagonisti (cosa che hai già fatto) , ma anche quelle situazioni che forse solo adesso che si sono sbloccate, possono far vedere ancora di ppiù. quelle sfaccettature che ogni carattere ha; anche il più nascosto e che non penseresti mai che avrebbero.
     
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