Finalmente posso tornare a raccontarvi una bella storiella sulla pescata di oggi pomeriggio..
C'era una volta un uomo, assai scorbutico, che solo al suon di un ruscello diventava buono come un agnello (per Pasqua è cosa assai pericolosa 
).
Essendo le sue orecchie da troppo a digiuno di cotal sinfonia, decise, senza alcun preavviso, di caricar celermente le sue amate canne (non :rasta: ) e, munito di camoline e stivaloni, si diresse verso un luogo sperduto.
Non chiedetegli però quale sia la meta del suo peregrinare, perchè la risposta sarebbe:
"Vuolsi così colà dove si puote
ciò che si vuole, e più non dimandare"
Che tradotto viene una gran supercazzola
Giunse così nel suo ambiente naturale, e appena sentì quel soave rumore di acqua che scorre verso valle, diventò buono buono come quell'agnello di prima. Sì vestì con una celere calma, e subito iniziò a guardare dove potesse essere quel maledetto sentiero che porta giù al torrente!! :rant:
Trovatolo, come una faina che si avvicina allo storno in pascolo, scese lungo le rive ed, arrivato, la vista fu paradisiaca: acqua a livello perfetto, verde smeraldo ma lievemente opalina....il sogno di ogni pescator di trote!
Ma c'era un problema! La mia sponda era invasa da rami e "poggiava" su un bel lastrone di roccia, quella opposta era una traquilla lingua di terra, completamente libera da rami e ricoperta di un regal pratino all'inglese...e tra le due sponde c'erano 1,5 metri d'acqua abbondanti.... :rant:
Ma ben altro ci voleva per fermar l'intrepida e lesta faina e così, senza montatura alcuna, e in pose plastiche in stile circo bulgaro, iniziò a cercare una procedura per lanciare, governare la montatura, ferrare e recuperare l'eventuale preda.
Trovatola, montò un gagliardo galleggiante da 1,5 grammi, con corona caricata di 5 pallini del 3 e finale del 018 e amo del 7 con doppia camola, e cominciò a far scorrere lungo la corrente l'insidia...
A galla si vedevano fior fiori di cavedani, ma la mangiata fu subito violenta! Ferrata la bestia, l'animale da trote cominciò a forzarla lungo la corrente, pregando che quelli della Fassa avessero usato un buon 018 per fare quei finali già pronti...
La canna cominciò a gemere, la resistenza era veramente da Animale con la A maiuscola, ma non ci fu modo di difendersi dalle grinfie del pescatore!
Ecco a voi il dipinto di cotal bellezza!
E ora con lo sfondo del posto...
Felice e ripagato dalla scelza azzeccata del posto e del modo di pescare, ritornò a rilanciare e a ripassare la buca, finchè un discreto cavedanello decise di osservare da vicino colui che aveva osato rovinar la quiete di quel paradiso:
Fino a quando, alla fine della meravigliosa buca, si vide sbucar da dietro un sassolino una figura scura che si lanciò contro le due povere e innocenti camoline, con la conseguente affondata del galleggiantino...
Un sibilo, freddo come il vento della Siberia, suonò nell'aria frizzantina, e nel sangue dell'uomo si riversò un fiume di adrenalina.
Il combattimento fu arduo ma alla fine la spuntò ancora il cacciatore, regalandoci ancora una bellissima visione...
Sempre lei, adagiata sulle erbe...
La pescata continuò con tenaci e astuti cavedani che sbranarono con foga quelle disgraziate camole, fino a quando il tappo si inabissò e alla conseguente ferrata seguì un blocco sul fondo.... :rant:
Ma sicuro delle sue armi, il pescatore tirò, tirò, tirò.....fino a quando non venne a galla il Mostro...
Un metro e venti di radice grossa come un braccio tirata su con un modesto 018 in un canalone d'acqua con corrente contraria fortissima...una bestia!!
Appagato delle catture (tutte rilasciate in quanto per Pasqua si magna l'agnello e non la trota
), l'uomo sussurrò alle amate trote..."Arrivederci", e si incamminò verso la strada di casa.
Fine
Buona Pasqua a tutti!!!! 
