Basket Café Forum

Posts written by Duepuntozero

view post Posted: 1/10/2018, 12:04 Basket femminile a ruota libera - Campionati nazionali femminili (A1 – A2 – A3)
:yes:
CITAZIONE (Ste2326 @ 1/10/2018, 11:09) 
Schio starà sempre in alto con ragusa napoli venezia secondo me più per il livello del campionato che per la squadra costruita.
Ieri imbarazzante lucca mi apettavo molto di più come dicono i loro tifosi non si possono prendere 30 punti ricordo che schio ha giocato senza gruda e lavender.

squadre come torino empoli battipaglia vigarano sono squadre di a2 con straniere
Non ho visto torino ma mi hanno detto che farebbe fatica in a2

Schio ha giocato con due straniere, non con una sola. E l'ottima Lisec è stata seconda per valutazione alla sola Gemelos.
Tutte le squadre di A1, tolte le prime quattro dove sono concentrate quasi tutte le nazionali italiane, sono squadre di A2 con straniere: il livello delle squadre di prima fascia della A2 è eccellente (considerati i tempi).
view post Posted: 29/9/2018, 09:44 Basket femminile a ruota libera - Campionati nazionali femminili (A1 – A2 – A3)
CITAZIONE (_Scheggia_ @ 28/9/2018, 22:49) 
Quarto periodo clamoroso della Spagna che, come giustamente dice Crespi, con la difesa costringe il Canada a soli 3 punti segnati nel periodo finale.

Se anche non lo diceva Crespi, sia tu che tutti noi l'avremmo capito egualmente
view post Posted: 27/9/2018, 15:19 Basket femminile a ruota libera - Campionati nazionali femminili (A1 – A2 – A3)
CITAZIONE (ogiocatore @ 27/9/2018, 15:19) 
CITAZIONE (Arvydas @ 27/9/2018, 14:40) 
Schio - Geas 35-43 ... 6-17, 13-10, 10-7, 6-9 i parziali parrebbe. In tutto di sicuro meno di 40 canestri. Nemmeno 1 al minuto.

Per tornare ai discorsi di ieri ...

Stavo per scrivere la stessa cosa

certo che se sostituisci Zanda o Andreson con Crippa, o una delle lunghe a scelta con Filippi....troppia addetti ai lavori si dimenticano che questo sport si chiama PALLA A CANESTRO e non PALLA A NON FAR FARE CANESTRO.

Anderson è stata sostituita da Gemelos che è capace di fare canestro anche più della predecessora, e che era in campo ieri. Zandalasini, peraltro titolare in questa squadra solo nell'ultima stagione, non è certo stata sostituita da Crippa. E le due lunghe, di grande spicco internazionale, non c'entrano niente con Filippi. Cerchiamo di non prendere per oro colato un'amichevole qualsiasi, con organico incompleto.
view post Posted: 27/9/2018, 13:17 Basket femminile a ruota libera - Campionati nazionali femminili (A1 – A2 – A3)
CITAZIONE (magicjohnson @ 27/9/2018, 13:58) 
riporto:
"Famila Wuber Schio – Allianz Geas 35-43 (6-17; 19-27; 29-34).

Schio: Pierini ne, Filippi, Fassina 2, Chagas ne, Masciadri 2, Lisec 7, Crippa 7, Battisodo 2, Futo Andrè 1, Dotto 4, Gemelos 10, Micovic. All.: Vincent.

Sesto San Giovanni: Schieppati, Arturi 5, Loyd 5, Galbiati 8, Verona 4, Williams 8, Panzera, Nicolodi 2, Ercoli, Brunner 11. All.: Zanotti."

ma a schio mancava solo la lunga francese???

non per sminuire Geas, anzi, ma per schio la vedo durissima quest'anno se questo è il roster...poi in europa peggio ancora.

al tempo stesso, e nonino mi pelerà vivo, GEAS sugli scudi potrebbe essere la sorpresona del 2018/19?????

dai parliamo di pallacanestro giocata finalmente.

Schio mancava di Gruda e Lavender, due lunghe top internazionali: con loro sarà tutta un'altra musica. Ma è pur vero che con sei nazionali e due straniere sul campo ieri sera, non è possibile segnare 35 punti. Sul resto non correrei così tanto.
view post Posted: 26/9/2018, 17:29 Basket femminile a ruota libera - Campionati nazionali femminili (A1 – A2 – A3)
CITAZIONE (Arvydas @ 26/9/2018, 16:03) 
CITAZIONE (Duepuntozero @ 26/9/2018, 14:07) 
...

Parli sempre come se il tuo interlocutore del momento fosse appena sceso dall'albero ... cosa che a qualcuno (me ad esempio) toglie interesse a dibattere.

Anche perchè non sempre l'interlocutore è appena sceso dall'albero: questo è un articolo che ho messo ormai parecchi mesi fà sul sito di un iniziativa di minibasket femminile che ho impostato www.bimbasket.it/438159313

E sull'argomento mi sono documentato per interesse personale non poco e non solo per quello che riguarda lo sport femminile (e il basket) in Italia.

Ma non credo siamo qua a fare un vuoto sfoggio di cultura. Ribaisco: quanto scrivo nasce da esperienze personali e riflessioni non banali.
Poi può essere tanto, poco o nulla giusto ... questo ci può stare. Se a qualcuno però interessa e ha voglia di ragionarci su e entrare nel merito e nella prospettiva in questione la cosa può risultare anche utile.

Peralto proprio il progetto bimbasket è nato dall’esperienza di diversi allenatori e dirigenti che come me hanno constatato che reclutare tante bimbe non così impossibile, farle continuare è assai più arduo. E non per i pregiudizi culturali italiani.
Peccato che la norma semplice e validissima della FIP che ha consentito lo scorso anno a questo progetto di coinvolgere quasi 100 bimbe tra i 6 e gli 11 anni ad oggi non sia stata riconfermata dalla FIP.
Forse per una “dimenticanza” a cui verrà posto rimedio a breve, o forse no ... lo sapremo tra poco sembra. A ottobre iniziato però, cosa che come si può ben capire spezza le reni a progetti di questo tipo. A riproiva che non è così fuori luogo affermare che ci sono tante piccole cose che possono aiutare il basket femminile a crescere, ma spesso le si perde di vista o non ci si concentra su di esse per concentrarsi invece su cose molto più altisonanti e complesse ma forse meno efficaci ... e non è vero che succede così in tutti gli sport, leghe e federazioni sportive. :bye:

L'interpretazione di come parli io è tua: io mi limito a mettere a disposizioni di tutti opinioni e fatti. Se questo ti fa perdere la voglia di dibattere, me ne farò una ragione.
Non ho messo in discussione le tue riflessioni e i tuoi suggerimenti dettati da esperienze di campo. Mi sembrano molto saggi, a dirla tutta. Non vedo perché non bisognerebbe seguirli: riconoscendoti una maggiore esperienza su questo rispetto alla mia, prendo atto. Mi sono limitato a rispondere ad una parte dei tuoi interventi, su due argomenti: quello del rapporto spettacolarità-popolarità e quello relativo al perché del declino numerico delle cestiste, in relazione ad un'obiezione su "quarant'anni fa" e la situazione socioculturale di allora. Lì mi sento piuttosto ferrato. Se hai da controbattere su quello (e non su altro, sul quale siamo d'accordo), bene. Altrimenti pazienza.
view post Posted: 26/9/2018, 14:07 Basket femminile a ruota libera - Campionati nazionali femminili (A1 – A2 – A3)
CITAZIONE (Arvydas @ 26/9/2018, 14:06) 
E la "cultura" presunta maschilista italiana come fà a c'entrare? Basta una semplice osservazione: 40 anni fà di sicuro la mentalità italiana verso la donna (e quindi la disapprovazione delle mamme verso uno sport di contatto "da maschiacci") era di certo maggiore che non oggi (lentamente ma anche noi Italiani un po' ci muoviamo in avanti ...). Ma 40 anni fà il basket era comunque uno sport di contatto, e nella pallavolo anche allora c'era di mezzo una rete ...
E allora come mai 40anni fà, in una situazione "culturale" probabilmente ancora più ostile al basket femminile, le ragazzine praticavano molto più basket che non volley? E oggi il trend invece è il contrario?
E come mai sport tipo il calcio femminile e addirittura (coi suoi piccolissimi numeri) il rugby femminile stanno aumentando i numeri e il seguito proprio in questo medesimo contesto in cui il basket ne sta perdendo?

Be', parlare di cultura "presunta" maschilista in Italia mi fa sorridere: il maschilismo trasuda da ogni poro della nostra società. Lascio perdere e mi limito al nostro basket femminile. Ti sei fatto una domanda intelligente, ma avresti potuto darti una risposta da solo. In primo luogo ricordando che fra la fine degli anni 60 e tutto il decennio successivo, eravamo in piena espansione-esplosione del femminismo: dalla pillola, alla rivoluzione sessuale, al divorzio, all'aborto, in giù. Ho l'età per ricordare tutto. Molte di quelle spinte, come avviene sempre, sono state riassorbite nei decenni seguenti da controreazioni culturali.

Poi ci sono stati motivi storici per l'affermazione del basket in Italia. Il primo è che questo sport, allora con la denominazione palla al cesto e solo poi pallacanestro, in Italia è stato addirittura prima femminile che maschile, introdotto dalla nobildonna toscana Ida Nomi Pesciolini (1873-1940). Fu lei a tradurre per prima in Italia il regolamento di Naismith e a considerarlo un gioco particolarmente adatto alle ragazze. Lo presentò per la prima volta a Siena nel 1907 e lo esportò presto a Venezia e in altre città italiane. Dunque si stabilì una tradizione, una sorta di primogenitura del basket nell'ambito femminile italiano. Mia madre ha frequentato la scuola magistrale Tabacchi a Milano negli anni Quaranta: nelle ore di educazione fisica facevano giocare lei e le sue compagne a basket, non a pallavolo, allora semisconosciuta. Dimmi ora in qualche scuola del regno avviene.

Se torniamo a tempi più recenti, quelli che indichi tu, diciamo dagli anni 60 in poi, il panorama sportivo non prevedeva l'esistenza del calcio femminile, la pallavolo era considerata un nulla; pochissimo nuoto e atletica, niente ciclismo (per le donne, s'intende) non parliamo di rugby, boxe, judo e via combattendo. Morale: le donne che volevano correre e divertirsi in un gioco sport di squadra in Italia avevano quasi solo lo sbocco del basket. E a quello si rivolsero in massa (compatibilmente con i numeri di allora). Il boom del basket maschile aiutò ulteriormente.

Il riflusso culturale (ricordo i modelli di donna delle "veline" nelle tv private, ad esempio) e l'ascesa di molte altre possibilità sportive più "femminili" (spero che capiate quanto orrore mi fa usare questo aggettivo), a partire dalla pallavolo riequilibrò purtroppo le cose, a svantaggio del basket.
view post Posted: 26/9/2018, 12:13 Basket femminile a ruota libera - Campionati nazionali femminili (A1 – A2 – A3)
CITAZIONE (Arvydas @ 25/9/2018, 18:05) 
Oggi c'è la TV tipo sky e simili che consente di vedere tutte le partite a chi vuole ad un costo anche inferiore all'andare allo stadio, e c'è stata una crisi economica che potrebbe aver tolto soldi da spendere a molti spettatori.
Non è una fesseria dire (ovviamente semplificando) che si accorsero che la spettacolarità in diminuzione stava crendo un problema di seguito e di affezione e furono capaci di accorgersene, di ammetterlo e di cercare soluzioni. La spettacolarità è aumentata di sicuro e (pur in un campionato che, rispetto ad allora, in confronto ad altre nazioni è pure magari diminuito di livello) il seguito non è crollto, anzi.

Poi non è che voglio fare dibattiti, dimostrare tesi approfonditissime o stare a disquisire della singola virgola. Ho esposto alcune riflessioni e impressioni che mi sembrano in generale (e con tutti i limiti che considerazioni generali e impressioni hanno) fondate e abbastanza facilmente visibili se non ci si vuole trincerare per forza dietro ad una presunta perfezione dello status quo ...

Poi, come noto, io alleno e mi occupo di bimbe e bimbi, ragazzine e ragazzini ... e non a livello nazionale. Lo spettacolo che mi devo preoccupare di offrire è quello che fà si che loro e i loro genitori vogliano continuare a vivere per più tempo possibile nel mondo sommerso del basket di base. Se qualcuno/a emerge in genere finisce ben presto in altri circuiti ... forse proprio quelli che qualche riflessione tipo quelle fatte sopra dovrebbero almeno prrovare a prenderla in considerazione ...

Il nesso causa-effetto fra la cosiddetta spettacolarità e il successo di una disciplina presso il pubblico mi lascia molto perplesso. In primo luogo perché del tutto indimostrabile. E' il termine "spettacolarità" che è ambiguo e inficia alla base il ragionamento. In termini filologici significa, nella nostra accezione, "che si guarda volentieri". Ma tu lo usi in modo diverso, perché ci mescoli un cocktail di estetica e di efficacia ("Giocano bene, o segnano di più, quindi si guarda più volentieri"). Non credo proprio che sia così: un bel 49-48, magari in rimonta, della squadra di casa, che metta in mostra doti di carattere, farà spellare le mani agli spettatori interessati. Ma tu sostieni implicitamente che la grande partita dell'interesse non si gioca fra chi va già nei palazzetti della femminile (torniamo nel nostro argomento specifico) ma fra l'enorme massa dei neutrali o disinteressati che vengono eventualmente catturati dalla scintilla di spettacolarità alla tua maniera (bel gioco), catturata casualmente in uno zappig televisivo. Ne consegue che bel gioco significa nel nostro caso più canestri: mi sembra troppo semplicistico: il neutrale manco sa che fatica ci voglia per segnare, ignora il concetto stesso di percentuali, tiro forzato, non parliamo della difesa. La pallavolo femminile ha cominciato la sua inarrestabile espansione negli anni 80 (prima piano, quando il basket donne era ancora molto competitivo, poi a valanga), quando la sua spettacolarità era esattamente la stessa del decennio precedente. E il basket ha cominciato il suo declino in piena epoca Pollini, Gorlin, Fullin eccetera eccetera, che erano il massimo (non solo italiano) della spettacolarità. Del resto la nonna pallavolista media ignora del tutto quanta fatica si debba fare per fare quel tipo di balzi o di difese: gioisce se la palla va a terra dalla parte giusta e stop.

Ci sono poi le componenti vittoria e gusto personale da tenere in grande considerazione. Entrambi prescindono da ogni concetto di spettacolarità. Molti si addormentano a vedere una partita di pallavolo (o di baseball), nella sua ripetitività tremenda. Al contrario, conosco gente refrattaria al basket, anche se a me sembra incredibile. Del resto come spiegare l'assenza del basket da Paesi come l'Inghilterra e il ritardo di un colosso come la Germania? Per quanto riguarda la vittoria, credete voi che su Raidue ci sarebbero stati i milioni di telespettatori se l'Italia avesse perso le prime sei partite invece che il contrario? D'altra parte, abbiamo esempi di share molto più alti da parte del nostro basket (quasi sempre maschile), finché siamo stati competitivi in campo internazionale. Se l'Italia vince guardo, se perde passo ad altro. Casi eccezionali come il rugby, dove andare alla partita di una Nazionale che perde sempre da anni è solo un benefico rito di tipo socio-alcolico, confermano la regola.

Il giro diventa vizioso quando osservi che per vincere (nel lungo periodo, non in uno due occasioni a spot) servono i numeri, ma i numeri declinano se si continua a perdere e se altre discipline ti prosciugano. Non utilizzerei mai il concetto di spettacolarità, che implica una visione già molto "informata sui fatti".

Il boom della pallavolo femminile, come da anni mi sforzo di dimostrare con argomenti a pioggia, è un derivato di elementi socioculturali che in questa misura sono attivi solo in Italia, che credo sommi il numero di tesserate pari a Francia, Spagna, Germania e vari altri Paesi europei messi insieme. E' il modello di donna-donna (che io aborro) che è passato "dentro" la pallavolo e che piace di più a mamme e papà italiani. E il basket (come il calcio) è rimasto legato all'ancora più orrido concetto di "maschiacci". E' lì il problema e la spettacolarità entra il giusto, cioè quasi niente. Il basket ad alto livello è molto duro: ieri sera dei bellissimi replay in Spagna-Belgio si apprezzavano, soprattutto nei movimenti sotto i canestri, scontri e spallate di rara pesantezza. Per liberarsi dai blocchi, spesso irregolari,una piccola deve subire trattamenti da Attilio Regolo. La pur brava Gottardi si è lasciata scappare durante la telecronaca un commento ammirato di una prodezza di una ragazza "quasi da uomo": una riprova che anche gente liberata, come la nostra Silvia, abbia introiettato il concetto che uomo è "più e meglio" e che donna è "meno e peggio": orrore. E' questo che piace poco o nulla, in un Paese dalla mentalità ancora culturalmente arretrata come la nostra: se le donne hanno altre possibilità, vissute soft come il borotalco (quindi più "femminili", altra bestemmia per me) come il volley o il nuoto, il gioco è fatto.

Detto questo, la pallavolo non è il demonio, ma un gioco-sport divertente dove - è questo conta molto - l'incidenza d'infortuni gravi è nettamente inferiore rispetto al basket: discuterei poco su questo, perché ha salde radici in tutto il mondo. La sua versione femminile, sia pure senza le distorsioni italiane, è in avanzata dovunque nel mondo. Vi do una notizia: nelle high school e nei college Usa ha già scavalcato per numeri il basket e nel prossimo decennio lo staccherà. Il soccer ha numeri tendenziali ancora più alti. Se fate un'attenta ricerca su internet, troverete i grafici.

Edited by Duepuntozero - 26/9/2018, 13:27
view post Posted: 26/9/2018, 10:13 Basket femminile a ruota libera - Campionati nazionali femminili (A1 – A2 – A3)
Sia la Francia che la Spagna mi paiono un po' "pesanti" con le ultraveterane e con ricambi non all'altezza delle ultime eccezionali generazioni. In queste condizioni, vedi Minnesota Lynx, possono verificarsi inabissamenti improvvisi. O anche risurrezioni d'orgoglio. Sono normali corsi e ricorsi: non è che il Belgio abbia scoperto la pietra filosofale nel basket femminile: sfrutterà fin dove possibile questa magnifica ondata, poi tornerà nel l'anonimato per chissà quanto. Però sono stati bellissimi lo spirito e la tecnica con cui hanno matato la Spagna davanti al suo pubblico. Scene di entusiasmo da guardare e riguardare, dopo quella rimessa da sogno, disegnata sulla lavagna.
Una delle belghe-spettacolo è la seconda-terza playmaker Marjorie Carpreaux, sull'1.60 o poco piú: una Pozzecco al cubo, nel senso che in campo fa sempre cose estreme a velocità folli, compresi assurdi passaggi dietro la schiena in momenti topici. Ma quando tutto le riesce, sembra un video gioco. Oggi ha 31 anni, ma è così dalla sua nascita cestistica. Pochi la ricorderanno, ma all'inizio della sua carriera da professionista è passata dal nostro campionato con due spezzoni di stagione, una a Ribera e l'altra a Livorno. Nella prima giocò le nove partite finalii, nella secondo le otto iniziali, dopodiché se ne andò o fu tagliata. Chissà se nel Forum c'è qualcuno che sa perché la sua avventura in Toscana finì così bruscamente. La ricorda molto Balossi, la sedicenne d'oro (europeo) di Costa: non so se augurarle una crescita tecnica di questo tipo.
Mi sembra elevato il livello tecnico di questo mondiale: Giappone e Senegal fanno molta simpatia e giocano davvero bene.
view post Posted: 22/9/2018, 10:07 Basket femminile a ruota libera - Campionati nazionali femminili (A1 – A2 – A3)
A proposito di tiro e di tecnica del medesimo, notavo come tirano le giocatrici più forti del mondo, cioè quelle approdate a semifinali e finali Wnba. Il 40%, e forse più, è molto lontana dalle indicazioni dei sacri testi. Piccolo particolare: la mettono sempre o quasi.. È uno dei tanti esempi di come l'integtalismo non paghi nemmeno qui. Se un maratoneta corre da far schifo ma vince l'Olimpiade, lasciamogliela vincere così è riflettiamo. Se una top player tira i personali sopra la spalla ma fa il 90% in stagione, lasciamola tirare così. E riflettiamo.
view post Posted: 19/9/2018, 10:24 Basket femminile a ruota libera - Campionati nazionali femminili (A1 – A2 – A3)
CITAZIONE (inps @ 19/9/2018, 11:05) 
Hanno indubbiamente il budget altissimo.....poi bisogna vedere se alle promesse seguono i fatti fino alla fine della stagione (ma sarebbero una delle tante che a fine stagione fa dei pagherò)

Se parli della solvibilità della società relativamente a stipendi giocatrici ed altre spese, possiamo fare solo divinazioni o processi alle intenzioni che non portano da nessuna parte. Recentemente non mi sembra che questa società abbia seminato debiti o lodi.
Se parli dell'alea sul progetto tecnico, naturalmente esiste, ma il ragionamento può riguardare ogni squadra, compresa Schio, che ha cambiato tutto, e Venezia e Ragusa, che non sono ancora riuscite ad arrivare dove da anni puntano.
Quindi dialetticamente siamo punto e daccapo.
view post Posted: 19/9/2018, 09:09 Basket femminile a ruota libera - Campionati nazionali femminili (A1 – A2 – A3)
CITAZIONE (Pindaro @ 16/9/2018, 07:27) 
In quanto a Napoli, finora ha preso solo una straniera. Per giudicarla bisognerà vedere le altre due, potrebbe diventare la mina vagante del campionato. Venezia ha sicuramente il roster più profondo (anche perché quest'anno fa l'Eurolega) e ha alzato notevolmente il budget, quasi ai livelli di Schio. Ragusa è anche quest'anno la terza forza in campo, in fondo fanno a gara per l'ultimo posto Empoli, Battipaglia soprattutto Torino...

Napoli è una delle quattro pretendenti allo scudetto, e non necessariamente la quarta. Tutti sapevano, e sanno, che il budget è elevatissimo. A partire dalle italiane. Altrimenti, come prendi Macchi e Ress? La Williams appena annunciata (e di cui nell'ambiente già si sapeva) è la straniera più forte del campionato come pedigree.
view post Posted: 29/8/2018, 08:34 Basket femminile a ruota libera - Campionati nazionali femminili (A1 – A2 – A3)
CITAZIONE (gene gnocchi @ 28/8/2018, 14:41) 
CITAZIONE (Duepuntozero @ 28/8/2018, 14:15) 
Più che parole sagge, espressioni in parte incomprensibili e in parte scontate.

Sono d'accordo. Ho provato ad avventurarmi tra le parole dell'intero articolo e l'ho trovato noioso e poco interessante. Sarà un grande giornalista sportivo ma per me è poco appassionante. Ricordo invece che attendevo gli articoli di Dido Guerrieri quasi con trepidazione, mi emozionavano e hanno contribuito a trasmettermi il mio amore per il basket. Mi sono riproposto di visitare Seattle anche grazie ai suoi scritti.

Era una gran testa e un uomo di vera cultura, oltre che un tecnico di prima fila. Lettore onnivoro e scrittore di felice vena ironica. Uno dei padri fondatori del basket moderno. Un cittadino del mondo, che esplorava attraverso la pallacanestro.
view post Posted: 28/8/2018, 13:15 Basket femminile a ruota libera - Campionati nazionali femminili (A1 – A2 – A3)
Più che parole sagge, espressioni in parte incomprensibili e in parte scontate.
view post Posted: 27/8/2018, 20:43 Nazionale maggiore - Campionati nazionali femminili (A1 – A2 – A3)
Diciamo la verità: più che macinare gioco, stasera abbiamo macinato acqua. Contro una squadra di nane.
view post Posted: 27/8/2018, 18:17 Nazionale under 16 - Giovanili Femminili
CITAZIONE (Auerbach @ 27/8/2018, 14:44) 
Sottoscrivo. Grazie Kaysay per toglierci dal pantano, parlando unicamente di pallacanestro.

Purtroppo, come vedi, una quota di pantano ci tocca ora e sempre. L'importante è affrontarlo con le scarpe adatte.
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