Posts written by Oderico

Appunto: quello che NON viene fatto.
Giusto oggi, un tale fa notare che molti ladri e truffatori condannati con sentenza definitiva vengono tranquillamente ricandidati nell'omertà generale.
O ci sono pianti e strilli contro la Magistratura (che ha i suoi problemi) "colpevole" di indagare poltronari illustri e disonesti alla vigilia delle elezioni.
Ma mettere qualcuno di onesto al posto di costoro? No, eh...!

E che dire di un certo camorrista vestito a festa che strepita contro tutti dall'alto della sua poltroncine di "governatore"?

Oggi segnalo due nuove dichiarazioni “squilibrate” fatte da personaggi molto abituati a “truccare” le bilance con cui pesano i fatti, anche se ispirate da fatti diversi.

Il sig. Nicola Porro, noto carciofo del giornalismo italico, ci segnala un terribile paradosso: lo straniero che ieri ha ferito un poliziotto milanese oggi è già libero, mentre l’agente rischia un’incriminazione per “abuso di legittima difesa”.

Damerino Zaia, nel corso di un’inaugurazione (l’unica cosa che sa fare bene), ha detta la sua sul “caso Toti”:
“Io rispetto la Magistratura e non voglio criticare ciò che decide. Il problema è che gli accusati debbono aspettare anni prima di venire giudicati e, magari, assolti.”

Ora, possibile che il carciofo NON si sia mai accorto delle mille leggi e leggine, soprattutto “ad personam”, che impediscono non solo l’arresto dei suoi amici politici ma ANCHE di tanti criminali comuni?
Se è così amico della Polizia perché non si preoccupa della frustrazione di tanti agenti che, oltre a essere maltrattati e sottopagati dai politici di cui sopra, vedono rimessi in libertà i malandrini che avevano arrestati due minuti prima.
E il tutto fra le chiacchiere di “legalità” o “certezza della pena” da parte di governi che si guardano bene dal tenere in galera i malandrini stessi?

Ed è possibile che il Damerino non si sia mai accorto che le lentezze della Giustizia derivano da piaghe antiche come la scarsità di giudici e personale, sedi inadeguate e mille altre cose.
E che tali piaghe sono state trascurate, se non allargate, da gente del suo stesso partito o solidamente alleato con esso?
E come mai non ha commentate le minacce, nemmeno troppo velate, fatte dal suo Capitan Cazzaro a chiunque dia fastidio a lui e ai suoi amici non solo oggi ma da parecchi anni a questa parte?

"Zone rosse" ce ne sono anche in Italia, anche se sono poco note.
Una è addirittura alle porte di Milano: un'area che ospitava lo stabilimento da cui uscirono le armi chimiche usate da Mussolini in Etiopia e altrove.
Benché sia recintata e sorvegliata da militari, almeno una morte "sospetta" viene attribuita a misteriosi contenuti di questo luogo "accidentalmente" fuoriusciti da eeso.

"Lateralmente", ti segnalo anche una foiba nei pressi di Trieste che è Off Limit da 106 anni: in essa, gli Austro-Ungarici avrebbero riversata una tale quantità di munizioni ed esplosivi da risultare, tuttora, un pericolo reale.
E ci sono esplosivi, come la "gelatina", che si mantengono efficaci nei secoli.

Quanto al "voler distruggere i russi", mi sembra un'idiozia molto simile alla pretesa dei Palestinesi di voler cancellare Israele e viceversa. Roba da stolti, anzi da Stoltenberg...

Il problema delle armi nucleari, come ho già accennato, è l'incontrollabilità del loro fall-out.
Come dimostrò Chernobyl, esso va un po' dove gli pare e usare aggeggi radioattivi nell'Europa Occidentale mette in grave pericolo anche quella Orientale visto che le correnti prevalenti vanno in direzione ovest-est.
Putin può fare quello che vuole, ma non è detto che tutto ciò che "si può fare" sia "giusto farlo" e, più ancora "sia furbo farlo" se si risolve in un boomerang.
Le armi chimiche hanno il "vantaggio" di produrre danni "geograficamente" più limitati ma rischiano ugualmente di rendere inagibili per decenni aree comunque molto ampie... a meno di non disporre di qualche "antidoto" in grado di neutralizzarle anche sui luoghi in cui dono cadute.
Ma il rischio, anche qui, è che i vincitori si ritrovano nell'impossibilità di godere della loro vittoria

La mia personalissima impressione è che il nucleare sia un po' come le armi chimiche durante la Seconda Guerra Mondiale: tutti le avevano ed erano pronti a usarle, ma nessuno lo fece nella certezza che la controparte avrebbe fatto lo stesso con conseguenze difficilmente valutabili.
Anche usando una mini-atomica, le conseguenze anche solo "ambientali" avrebbero un impatto gravissimo non solo su chi la subisce, ma anche per chi la lanciasse: come si potrebbe fermate un fall-out radioattivo che, dall'Ucraina, raggiungerebbe il territorio russo (e non solo) in poche ore?
Insomma, la "deterrenza" sta nel pericolo di darsi una clamorosa zappata sui piedi

Ho già pubblicata questa notizia fra le mie Fake News

Le cavolate di questi profeti pagati un tanto al chilo sono ridicole se confrontate con altre dichiarazioni che m puzzano di tragico.
L'ultima, ma solo in ordine di tempo, è quella di Zelensky in versione "pasquale" che rilancia lo slogan "Dio è con noi", forse del tutto ignaro di ripetere una delle più famose frasi della propaganda hitleriana.
Ma le cose non vanno meglio dalle parti di Putin: basti ricordare che il Patriarca Alexi, gran capo della chiesa ortodossa russa, aveva promessa la felicità eterna a chi fosse morto "per la patria" sul fronte ucraino.

In ogni caso, non occorre scomodare la divinità per dire cavolate: si veda "l'ordine" dato da Biden ad Hamas di accettare la "sua" pace, mentre Netanyahu non prende ordini da nessuno per portare avanti la "sua" guerra.

Non si suole dire: "Cherchez la femme"?

Anche FCA, IVECO e Ferrero sono olandesi. Però, quando una di loro chiese un robusto prestito a un pool di banche, pretese che fosse il governo italiano ad avallarlo per garantirne la futura restituzione.
Quanto a Tajani, continua a vivere in un mondo parallelo dove Berlusconi esiste ancora e gli dà ordini: da solo non riesce nemmeno ad andare al bagno. Sarà interessante vedere le sue "indignate" reazioni all'arresto dell'italiano a Miami...

Qualche anno fa, rimasi colpito dall’affermazione di un professore assai competente in materia, che parlando del clima globale disse: “Il fatto che quest’anno l’inverno di Milano sia stato più freddo è irrilevante, se si pensa che le temperature in Groenlandia sono salite di 15 gradi.”
Nello stesso periodo, un discutibile riccone disse (o si vide attribuire) la frase: “Non capisco come si possa mantenere un’intera famiglia con soli 1.500 Euro al mese.”
Oggi “spopola” un tale che, pur essendo vissuto in una scatola chiusa per decenni, pontifica su tutto; anche su argomenti di cui non sa nulla.
Mi permetto di citare anche il personaggio di un fumetto anni ‘80 che affermava: “Il problema della fame nel mondo non esiste. Lo dimostra il fatto che il ristorante sotto casa mia non è mai pieno”.

Questi tizi, ognuno a modo suo, mettono in evidenza un errore - presunzione molto comune e gelosamente coltivato: confondere l’intero Mondo, che è dannatamente grande e complesso, col “loro mondo” decisamente più ristretto fisicamente e, soprattutto, mentalmente.
Per costoro, qualunque cosa non capiscano o sia “fuori” dai loro micro-confini non esiste.
O esiste nella misura in cui loro (o qualcuno per loro) la riducono o la snaturano per renderla “digeribile” ai loro stomaci e neuroni. Questo processo fa sì che costoro confondano le loro piccole opinioni (che, in quanto tali, sono discutibili) in grandi dogmi da imporre a tutti i costi.

Inutile, allora, spiegare al politico che non ha mai lavorato per vive alla grande fra vitalizi e privilegi, quant’è duro per il resto del Paese mettere insieme pranzo e cena.
O alla tale che ha abbastanza soldi da poter scaricare i figli a bambinaie e scuole d’élite, ma si scandalizza per la denatalità, perché chi quei soldi non li ha fatica a voler fare il genitore.
Nella loro visione del mondo, la regola è: “se sto bene io, stanno bene tutti. E chi non sta bene, s’arrangi!”

Esiste un rimedio a ciò? Forse.
Una mia conoscente, donna di successo e votata all’edonismo totale, s'è fatta convincere a passare qualche tempo in un remoto angolo d’Africa come volontaria.
Da quella full immersion è tornata del tutto cambiata: pur non rinunciando a buona parte delle sue comodità, ha smessi gli sprechi, adotta uno stile di vita meno frivolo, è più sensibile a certe tematiche.
Che sia, allora, il caso di augurare a chi vive nel “suo mondo”, di essere costretto a uscirne per assaggiare il Mondo, quello vero?

Non "alla" Leopolda (intesa come ex stazione ferroviaria fiorentina), ma "dalla" Leopolda, o Ubalda, o qualsiasi altra corpivendola dotata di un nome di battaglia e appartamento attrezzato.
Dopo il rinfresco (doccia e bidet), due chiacchiere di politica si possono sempre fare...

NUOVO COMMENTO DEL GENERALE VANNACCI:
IL FURTO DI FASSINO AL DUTY FREE È LA VERSIONE ITALIANA DELLO "SCANDALO PROFUMO"!
Salvini rincara: "Il generale ha ragione, questa faccenda puzza"

Eppure, gusto ieri, qualcuno ha proposto di "risarcire" l'Ariston con beni di aziende russe situati in Italia.
Prima della guerra c'erano, fra essi, una raffineria in Sicilia, un'azienda di manutenzione aerea a Venezia e varie strutture turistiche... ah già, dimenticavo: Tajani continua a ripetere che NON siamo in guerra contro la Russia!

Io un'idea l'avrei: risarcire l'Ariston coi beni degli oligarchi russi sequestrati in Italia.
Mantenerli ci sta costando milioni, sbarazzarcene, anche gratis, sarebbe un affare....