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Sesy stava avvertendo senza dubbio uno strano senso di straniamento mentale che, pensandoci bene, non era poi così strano, visto che si trattava delle conseguenze più logiche dell'alcool che stava assumendo in quella pazza serata. Così, con la mente che cercava ancora di arrancare tra la lucidità che restava, annuì convintamente all'affermazione di Sugar relativamente alle dinamiche in corso tra gruppi di persone molto sociali, ma non socievoli tra loro.
«Una competizione tra maschi eh? Questioni serie quindi!» Disse cercando di mantenere la serietà, anche se in realtà la sua espressione tradiva tutt'altro, visto che non riusciva a trattenersi dal ridere nel ricordare ancora la scenata di Tom. Tuttavia saltò in aria quando sempre Sugar batté la mano sul tavolo proclamandosi d'accordo con i suoi gusti in fatto di uomini. «Che entusiasmo signorina Mandylion! E non avevo dubbi che concordasse con la sottoscritta, si vede lontano un miglio che ha degli ottimi gusti!» Fece Sesy gesticolando e mettendo le mani come a creare un cannocchiale proprio quando diceva "lontano un miglio". Tornò a ridere, ma non partecipò al brindisi della strega, dato che in quel momento un bicchiere di troppo avrebbe potuto fare grossi danni alla sua immagine. Ovviamente questa era già compromessa dalle continue prese di posizione di Eustass, che tuttavia in quel momento provocarono altre risate divertite da parte della docente, che in un attimo aveva visualizzato nella sua testa la scena suggerita dal locandiere. «Convengo che da Tagliamani a Tagliapiselli sia davvero un attimo, ma visto che l'ultima volta ero circondata da tante, taaante persone, forse potrebbe accadere nei luoghi più insospettabili... persino in un posto come questo, pensa un po'!» Era una minaccia da ex galeotta? Un avvertimento? Una previsione? Uno scherzo di cattivo gusto? Le parole senza senso di una persona che non beveva quasi mai? Chi avrebbe potuto dirlo! «E comunque, Eusty...», continuò alzando l'indice della mano destra, «ti informo di un detto tutto babbano, che ti confermerà anche la prof di Babbanologia, Morgana qui presente...» Si schiarì la voce, cercando nel frattempo di fare chiarezza nella mente per ricordare il proverbio sapeva di conoscere, ma che adesso sembrava un po' più annebbiato del dovuto. «Dice: se il lupo non perde il vizio, arriva la volpe con l'uva acerba e gli dice di mettersela in bocca! Al lupo!» Tornò a ridere allegramente, per poi trovarsi davanti la Birra Lepricano, che così, a prima vista le faceva una certa simpatica, quindi la prese e questa volta con maggiore coraggio di prima la buttò giù con una sicurezza mai dimostrata prima. Certo, l'effetto si sentì da subito, con la testa che sembrava annebbiarsi ancora di più e l'alcol che bruciava lì nella gola, insieme alla classica sfumatura di liquirizia che si sentiva sul finire. Forse avrebbe dovuto tamponare il tutto finendo il tortino solido che aveva ordinato prima e che si trovava parzialmente di fronte a lei. Ancora per poco. Nel mentre pensò a quale fosse stato il voto più basso preso da studentessa. Dovette pensarci parecchio però, ma anche facendolo non riuscì proprio a trovare un votaccio nella sua memoria e non perché fosse ubriaca, bensì perché nella sua mente non erano mai stati registrati votacci. «Non ho mai preso un'insufficienza!» Disse serenamente, ridendo quando si sentì dire da Charlotte che lei e Danny Macbeth fossero dei secchioni a scuola. Probabilmente aveva ragione. «Però, ci hai azzeccato Charlotte, una volta ho preso proprio un sei in trasfigurazione! Ma tutti gli altri sei - che sì, sono quindi i miei voti più bassi - che ho avuto sono stati sempre e solo in Divinazione! La tua materia, lo avresti mai detto? Eheh. Non posso scordare la tripletta di sei uno dopo l'altro che presi con i professori Kennedy, Murray e Degli Uberti! Però...» Disse come se si fosse ricordata improvvisamente di qualcosa di importante. «Se la componente importante della domanda riguarda la vergogna... alloooora, mi sono vergognata tantissimo ad aver preso solo Accettabile in Aritmanzia ai M.A.G.O. Ecco, sì, questa è la mia più grande vergogna scolastica!» Una volta eliminata l'incombenza di quella riposta, Sesy tornò a prestare le sue attenzioni all'argomento "uomini" che era decisamente caldo, bollente, hot! «Anche io mi vedrei con un giocatore di Quidditch! Come età... assolutamente non oltre i quaranta, eh no! Sono ancora giovane!» Quindi non potè che concordare con Sugar che abbassò l'età sui trentacinque anni, ancora meglio in effetti, per essere sicuri, però in un mondo dove gli uomini sembravano darsi alla latitanza alle volte era necessario anche abbassare l'asticella delle aspettative, no? Comunque annuì con convinzione alle caratteristiche elencate da Sugar: le avrebbe sottoscritte immediatamente. E comunque, quando ritornando al tema dei voti, anche Macbeth ammise di aver preso un'insufficienza a scuola, Sesy alzò le sopracciglia e sollevò in aria il boccale di Birra al Lepricano ormai vuoto. «Quindi sono confermata come la secchiona dei secchioni? Uh uh! Eustass, portami del pane tradizionale irlandese, grazie! Su un piatto pulito. Per festeggiare mi serve qualcosa di solido!» Dunque abbassò il bicchiere e attese la nuova evoluzione che avrebbero preso quelle discussioni. |