Clemenceau, regionale francese del 2020, uscita nel 2021. Si tratta di una Julieta No. 2.
La costruzione sembra buona al tatto, esteticamente invece presenta qualche nervatura evidente sulla fascia.
Buono e invitante il profumo che si sente dopo il taglio della testa.
L'accensione è veloce ed il fumo prodotto è subito generoso, le prime sensazioni sono vegetali che passano ben presto ad un piacevole sottobosco, terra umida ed erba appena tagliata, tutto sommato piacevole, la forza è molto contenuta, oltre alla mitezza della casa si aggiunge anche il formato generoso quindi non può essere che così.
La seconda parte vira su crosta di pane e, con l'aumentare dei sapori dolci, verso prodotti di pasticceria, finalmente arriva dell'ottimo legno cubano, non elevato in intensità ma molto elegante.
Parte conclusiva un po' sporca e confusa, si tratta pur sempre di un SEP 21, tratti di legno, qualche spezia e forza in leggera crescita.
Tra un paio d'anni credo che sarà un ottimo sigaro, le caratteristiche ci sono tutte, incertezze solo finali lasciano ben sperare.
Travagliato il ritrovamento di questa regionale, un amico in viaggio a Parigi, al quale avevo fornito un elenco con le migliori rivendite è risucito a trovarne solo uno, quello che ho fumato questa sera, qualche mese dopo invece un altro amico in viaggio in Corsica mi chiama per dirmi che vicino al suo albergo c'è un tabacchino che vende cubani, lo mando in esplorazione e trova un bel boxino da 10, erano ancora i tempi in cui i sigari avevano prezzi ragionevoli, 20,00 euro a pz per un modulo del genere era più che accettabile.