Ciao ragazzi, È da un po' che non scrivo, il mio modo di vedere la pesca e tutto quello che gli gira intorno è cambiato negli ultimi anni. Con 2 bimbi piccoli e tanti impegni lavorativi il tempo da dedicare agli spazi personali è sempre pochissimo, e cerco di sacrificare qualche ora a settimana all'alba o qualche volta al calasole quando stacco alle 14.30. Per il resto,a parte i gruppi wattsapp che hanno come lato forte l'immediatezza, c'è poco spazio. Via la cam, per via del rempo necessario a rivedere i filmato e montarli, pochissimi accessi al forum e zero partecipazione. Ma questa la voglio condividere, perché era da tempo che non avevo una botta di adrenalima così grande per una cattura. Venerdì mattina alle 5 e mezza prima di aprire il bar preparo l'attrezzatura, nell'ultima pescata è saltata un'ogiva dall'elastico quindi mi porto l'occorrente per sistemarla. Mentre cuociono i cornetti lo sistemo e via col conto alla rovescia fino alle 14.30. Si parte. Nel tragitto ascolto i police e nel frattempo penso alle pescate precedenti... tanti cefali,qualche spigola e qualche sarago. Ma oggi è differente. So che troverò il branco di dorini che a ottobre popola alcune zone della costa e so che domani il mare si alzerà di brutto e lo scirocco già pompa abbastanza. Spero nella spigolona prima della mareggiata. Mi cambio tra le zanzare (mai viste così tante ma il vento caldo piacw anche a loro) ed entro velocemente impugnando il bastard 75,compagno del 90% delle miw pescate. Conosco la zona veramente bene e scorro velocemente le zone di poco interesse concentrandomi sui punti migliori. Raccatto un bel polpo,poi sparo un sarago e proseguo. Arrivo nella mia zona preferita. Ecco i cefali, al primo aspetto vedo i bei dorini che danzano nel rito dell'accoppiamento. Soni così presi e tranquilli che potrei quasi toccarli. Cerco si risalire tornando indietro senza diaturbarli,senza farli allargare,non ho la minima intenzione si sparare perché la zona è piccola e so già che un branco impaurito che scappa porterebbe dietro di se anche un eventuale spigolone che si trova nelle vicinanze. Un altro paio di aspetti tra i cefali e arrivo aul punto migliore. In passato ci ho presi spigole, serra, barracuda, una ricciolotta,qualche orata,insomma è uno di quegli appostamenti che nel tempo si sono rivelati ottimi. Quindi preparo bene il tuffo, scendo a qualche metro dallo scoglio e agguato sul fondo fino ad arrivare dove sono ben coperto ma allo stesso tempo ho la visuale aperta. Passano i secondi e mi godo i cefali scorrere e qualche sarago arrivare deciso, la visibilità è di 3 metri e l'acqua biancastra,quindi devo cercare di non muovere troppo la testa perchè se il pesce arrivasse da dove non sto guardando lo farei scappare muovendomi. E allora mi concentro su un solo punto, sono rilassato e i secondi continuano a scorrere, materializzo nella mia mente la testa del pesce che esce dal torbido,come spesso faccio quando sono all'aspetto sui punti migliori. E magari 10 volte non arriva niente. Ma oggi.... eccola. Il muso di un'orata buca la coltre di torbido,è alta e spostata leggermente a sinistra rispetto a me. È un bellissimo pesce, anche se inizialmente lo stimo più piccolo. Cerco di controllare l'agitazione e mi faccio poco poco più indietro per attirare la sua attenzione schiacciandomi sulle rocce. È rimasta tranquilla e arriva. Giro pianissimo il bastard e mi da il fianco. In una frazione di secondo penso all'ultima orata strappata,stimata tra il kg e mezzo e i 2,presa leggermente bassa. Ma oggi non sbaglio. Oggi ti prendo. Lascio partire il tiro e vedo l'asta bucare la linea laterale nel punto magico che rende il pesce inerme. In un attimo sono su di lei e la porto in superficie. È fantastica. È una bellissima orata,non ne ho mai presa una così e urlo al cielo come un ragazzino, mentre rido e mi godo l'attimo della cattura. Che bella. La metto a cavetto, mi calmo un po', davanti a me ho ancora un tratto di mare ottimo per altre prede. Accenno una capovolta ma penso.... ma perchè??? Ho fatto già il pieno di emozioni e di adrenalina e mi tengo il mio sorriso andando verso riva. Mi aspetta un cannista che nota il pesce che ho con me e mi fa i complimenti e una bella foto. Mi cambio, chiamo qualche amico condividendo la mia felicità e torno a casa. Col sorriso. Grazie mare di casa mia.
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