IL FARO DEI SOGNI

Posts written by (((claudio)))

view post Posted: 9/5/2024, 17:29     La quinoa-mania vista dagli uomini - PIANETA DONNA PIANETA UOMO

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Torna, più irriverente che mai, l'Anonimo Quadraro che con la sua ironia pungente affronta uno dei food trend più amati dalle donne
La quinoa-mania vista dagli uomini

Ho scritto quinoa sulla sabbia e il vento a poco a poco se l’è portato via con se.
Quando la donna indica la quinoa l’uomo guarda il frigo, e prega che sia pieno.
Quinoa vs Kamut nel mondo delle tenebre cereali! A settembre nei migliori cinema.

La lista di grandi classici della musica, del cinema e della letteratura che parlano di quinoa è ben più più lunga, ma abbiamo preferito fermarci ai capi saldi. Anche Michelle Obama, recentemente in visita all’Expo ha parlato di quinoa illustrando, a una folla che annuiva fingendo di capire l’inglese, il suo programma sulla lotta all’obesità.
Ma la quinoa esattamente che cos’è?
Come il 97,2% degli uomini eterosessuali di età compresa tra i 6 e i 99 anni anche io, prima di scoprire che è l’alimento più mangiato nella redazione di PianetaDonna, ne ignoravo l’esistenza e per questo sono corso a documentarmi sul mio principale organo di informazione: Wikipedia.
Lo so che ve lo state domandando e quindi vi rispondo: il restante 2,8% fa il nutrizionista.
Dicevamo, la quinoa o anche la Chenopodium quinoa willd secondo Wikipedia è una pianta erbacea annuale della famiglia delle Chenopodiaceae, come gli spinaci o la barbabietola. I semi di questa pianta, sottoposti a macinazione, forniscono una farina contenente prevalentemente amido, il che consente a questa pianta di essere classificata merceologicamente a pieno titolo come cereale […]. Gli Inca chiamano la quinoa «chisiya mama» che in quechua vuol dire «madre di tutti i semi».

Ora se, come me, l’unica cosa che vi resta in mente delle righe appena lette è quechua, in quanto marca di riferimento per i vostri acquisti sportivi al Decathlon, allora questo articolo fa al caso vostro, e di seguito potrete trovare tutto ciò che un uomo (o almeno quel 97,2%) pensa quando la sua donna gli nomina la Quinoa.
La quinoa ti fa bella

1. Ma quindi dici Quinoa? Ho qualche dubbio! Se ci pensi l’anno scorso col Real non ha mai giocato. Fossi la dirigenza, aspetterei la Coppa America prima di sbilanciarmi in un acquisto. Al limite un prestito, ecco. Ma non lo comprerei a scatola chiusa.
2. Aspetta, la so! Se non ricordo male è prima declinazione, quindi…

Quinoa
Quinoae
Quinoae
Quinoam
Quinoa
Quinoa

3. No amore, quante volte te lo devo dire? Per me il kebab classico senza troppi intingoli. Che poi la notte non dormo. Sono due anni ormai, lo dovresti sapere! Vabbè un po’ piccante però sì, sennò non sa di niente.

4. In che senso “se mi piace Quinoa”? Ma non avevi detto che prendevi la pillola? E poi Quinoa che nome è? Mica stiamo a Caracas, meglio Maria come pora nonna, no?

5. Ma Chinoa? Con la C o con la kappa? Ma è vicino a Stazione Termini vero? Mi pare che ci abitava l’ex di Alessio in quella via, te la ricordi la nanetta timida? Oh senti, non me la trova il navigatore, fai una cosa, vai su Whatsapp e inviami la posizione.


https://www.donnamoderna.com/benessere/rel...-secondo-uomini
fonte

view post Posted: 9/5/2024, 17:21     Gerarchia degli angeli - SEGNI DAL CIELO

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Le Gerarchie angeliche nei mosaici del battistero di Firenze (XIII secolo). Dall'alto in senso orario: Angeli, Arcangeli, Potestà, Dominazioni, Cherubini e Serafini, Troni, Virtù, Principati



Secondo la tradizione ebraica e successivamente cristiana, gli angeli sono organizzati in una gerarchia di differenti ordini, detti nel medioevo cori angelici.

Queste gerarchie consistono in entità intermedie tra Dio e gli uomini, in quanto collegano e descrivono il rapporto esistente fra l'assoluta trascendenza divina e la sua attività nel mondo.[1]

Lo Pseudo-Dionigi l'Areopagita, nel libro De coelesti hierarchia, indica alcuni passaggi del Nuovo Testamento, nello specifico la Lettera agli Efesini[2] e la Lettera ai Colossesi,[3] sulla cui base costruire uno schema di tre gerarchie, sfere o triadi di angeli, ognuna delle quali contiene tre ordini o cori. In decrescente ordine di potenza esse sono:

Prima gerarchia: Serafini, Cherubini, Troni.
Seconda gerarchia: Dominazioni, Virtù, Potestà.
Terza gerarchia: Principati, Arcangeli, Angeli.

A partire da antiche tradizioni misteriche, ogni gerarchia era identificata inoltre con una delle orbite degli astri, dalle quali proveniva un coro, un'armonia recondita conosciuta come «musica delle sfere».[4]


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Nel canto ventottesimo del Paradiso dantesco è esplicita l'identificazione delle Gerarchie con le sfere celesti, disposte in cerchi concentrici attorno a Dio: «un punto vidi che raggiava lume /
acuto sì, che 'l viso ch'elli affoca /
chiuder conviensi per lo forte acume; /
e quale stella par quinci più poca, /
parrebbe luna, locata con esso /
come stella con stella si collòca» (vv. 16-21).[5]


Un primo accenno alle Gerarchie si ha nell'Antico Testamento, dove gli angeli, pur comparendo all'inizio come semplici controfigure di Jahvè, ed acquistando solo in seguito i connotati di entità distinte,[6] nel sogno di Giacobbe appaiono posizionati su una scala che unisce il cielo alla terra.[7] La loro presenza sarà più esplicita negli scritti ebraici diffusi fra il III secolo a.C. e il V secolo successivo, quali Hekhalot, ed il Libro di Enoch,[8] dove l'ascesa al cielo dell'omonimo patriarca è descritta come l'attraversamento di successive schiere angeliche fino alla visione beatifica del Nome.

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La scala di Giacobbe secondo Raffaello



segue

view post Posted: 9/5/2024, 17:15     Olio essenziale di eucalipto, proprietà - CURE E ALIMENTI NATURALI

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L'olio essenziale di eucalipto è noto per le sue numerose proprietà, è utile in caso di raffreddore e tosse ma anche per alleviare mal di testa e reumatismi.

di Tatiana Maselli
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Credit foto
©avictorero - 123rf

Eucalipto, proprietà della pianta
Olio essenziale di eucalipto, cosa contiene
Proprietà dell'olio essenziale di eucalipto
Benefici dell'olio essenziale di eucalipto
Come usare l'olio essenziale di eucalipto
Uso interno dell'olio di eucalipto
Uso esterno
Olio di eucalipto per il raffreddore
Olio di eucalipto contro le zanzare
Controindicazioni ed effetti collaterali
Olio di eucalipto in aromaterapia


Eucalipto, proprietà della pianta

Originario dell'Australia, l'eucalipto è un albero sempreverde di grande statura, caratterizzato da una crescita rapida e coltivato in molti Paesi a clima temperato, inclusa l’Italia.
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In passato si è infatti fatto spesso ricorso a queste piante, specie nelle aree paludose e ad alta concentrazione di zanzare, dove veniva coltivato con l'intento di bonificarle grazie alla sua capacità di assorbire grandi quantità d'acqua e ridurre l’umidità.



Gli alberi di eucalipto possono svilupparsi in altezza per diverse decine di metri e il fusto può raggiungere due metri di diametro: il fusto di queste piante è diritto, con corteccia azzurrognola o giallo-rossastra che si distacca in placche longitudinali.

Le foglie hanno aspetto differente secondo l'età della pianta: nei polloni e nelle piante giovani sono sessili e decussate, quasi sempre saldate fra loro alla base, glabre e di colore verde chiaro, con riflessi variabili dall'azzurrognolo all'argenteo al bianco-cinereo a causa della presenza di peli.



Nelle piante adulte le foglie sono invece picciolate e alterne, glabre, prive di rivestimento pruinoso, di colore verde carico. La lamina è lunga circa venti centimeti, ha una forma lanceolata e falcata con apice lungamente acuminato e consistenza è coriacea.


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Le foglie e i giovani germogli emanano un forte aroma dato dall'abbondante presenza di olio essenziale. L'olio essenziale che evapora d'estate dalle sue foglie, provoca un effetto ottico simile ad un alone blu che avvolge le piante, motivo per cui si parla di "foreste blu australiane".



I fiori dell'eucalipto sono solitari, portati all'ascella delle foglie e piuttosto vistosi. Il calice è a forma di coppa, percorso da costole e sormontato da un opercolo che si distacca al momento della fioritura. L'androceo è formato da numerosissimi stami con filamenti lunghi e di colore bianco-crema che conferiscono al fiore un aspetto vistoso e una forma globosa.



Il frutto è una capsula deiscente di consistenza legnosa, di colore grigiastro: a maturità la capsula si apre con fenditure nella parte superiore lasciando fuoriuscire i semi di piccolissime dimensioni.

Il genere Eucalyptus include centinaia di specie tra cui Eucalyptus globulus, E.sminthii ed E.fruticetorum, utilizzate in erboristeria e aromaterapia.


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Il nome botanico deriva dal greco eucalyptos che significa “nascosto bene”, “chiuso”, e fa probabilmente riferimento al fatto che i fiori restano nascosti sino alla fioritura.



In Australia, le antiche popolazioni aborigene ben conoscevano le virtù terapeutiche di questa pianta che utilizzavano per curare la febbre, le piaghe della pelle, l’insonnia.



Ancora oggi l’eucalipto è utilizzato per le sue proprietà antisettiche, espettoranti e mucolitiche attribuite alla presenza di olio essenziale.

Olio essenziale di eucalipto, cosa contiene

L’olio essenziale di eucalipto si ottiene per distillazione in corrente di vapore delle foglie falciformi prelevate dai rami adulti della pianta.

Grazie alla distillazione è possibile ottenere una miscela complessa, costituita per oltre la metà da ossidi come l’1,8-cineolo, da monoterpeni per più del 20% (alfa e beta pinene, limonene, para-cimene) e da percentuali inferiori di sesquiterpeni, alcoli, chetoni, aldeidi ed esteri.
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Il profilo chimico dell’olio essenziale di eucalipto può però essere molto variabile perché le specie utilizzate per la sua estrazione sono circa una ventina. Tra quelle maggiormente impiegate troviamo E. globulus, E.radiata ed E. citrodora, oltre a E, sminthii, E. camaldulensis e altre.

Proprietà dell'olio essenziale di eucalipto

L’olio essenziale di eucalipto ha proprietà:


Antibatteriche;
antinfiammatorie;
espettoranti;
mucolitiche;
insetticide;
miorilassanti;
analgesiche.

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L’azione dell’eucalipto viene sfruttata principalmente per il trattamento di affezioni bronco-polmonari e alle vie aeree superiori come faringiti, sinusiti, raffreddore, tosse e bronchiti acute.

Benefici dell'olio essenziale di eucalipto

I maggiori benefici dell’olio essenziale dell’olio essenziale di eucalipto riguardano le vie aeree.



Grazie alle sue proprietà, infatti, questa essenza aiuta a ridurre la viscosità delle secrezioni in caso di raffreddore, sinusite, bronchiti acute, favorendo l’espulsione del muco e riducendo congestione nasale e tosse.



Inoltre, l’azione antinfiammatoria, analgesica e miorilassante, fanno di questa essenza un aiuto contro i dolori reumatici, muscolari e articolari.

Come usare l'olio essenziale di eucalipto

L’olio essenziale di eucalipto, opportunamente diluito, può essere usato per:

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Suffumigi;
diffusione ambientale;
massaggi e applicazioni cutanee.



I suffumigi e la diffusione ambientale sono utili in caso di affezioni all’apparato respiratorio mentre il ricorso ai massaggi serve principalmente ad alleviare dolori reumatici e mal di testa.

Uso interno dell'olio di eucalipto

L’olio essenziale di eucalipto a uso alimentare viene usato per preparare caramelle balsamiche e mieli aromatici ma, sebbene l’uso interno dell’olio essenziale di eucalipto sia possibile, non risulta consigliato per via dei possibili effetti collaterali.
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Per uso interno si preferiscono preparazioni come la tintura madre o l’infuso, mentre l’olio essenziale si utilizza per inalazione, diffusione e applicazioni cutanee in oli da massaggio, pomate e unguenti.


Un olio di eucalipto preparato con circa 10 gocce di olio essenziale aggiunte a 100 millilitri di olio di oliva può però essere usato in cucina in piccole quantità, ad esempio per aromatizzare:


Zuppe;
minestre e vellutate


aggiungendolo a crudo al termine della cottura.

Uso esterno

Esternamente l’olio essenziale di eucalipto si può adoperare diluito aggiungendone da 10 a 30 gocce in 100 millilitri di olio di girasole, di mandorle dolci, di sesamo o altro olio vegetale.
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In genere l’olio essenziale di eucalipto non viene usato da solo ma insieme ad altre essenze come quelle di Tea tree, lavanda, menta o rosmarino dosati in circa cinque gocce l’uno.



Le stesse essenze possono essere adoperate per preparare pomate e unguenti da usare in caso di dolori articolari, muscolari o reumatici o da massaggiare sul petto in caso di tosse e raffreddore.



L’olio essenziale di eucalipto per i capelli può invece essere usata mescolando due gocce di essenza a due cucchiai di gel di aloe vera: il composto si massaggia sul cuoio capelluto una volta a settimana per combattere sebo in eccesso e forfora grassa.



L’essenza di eucalipto può essere utile anche per preparare soluzioni acquose da usare come collutorio o per effettuare gargarismi, disperdendo due o tre gocce di olio essenziale in un bicchiere d’acqua e mescolando bene. A questo scopo si può usare anche l’infuso di eucalipto preparato con le foglie.

Olio di eucalipto per il raffreddore

In caso di raffreddore, si possono effettuare suffumigi con olio essenziale di eucalipto, insieme a timo, lavanda e rosmarino. Basta aggiungere una o due gocce di ognuna di queste essenze all’acqua calda, per poi respirarne i vapori.
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Per liberare le vie aeree è possibile anche usare l’olio essenziale di eucalipto in diffusione oppure aggiungerne una o due gocce al fazzoletto o sul cuscino, per aiutate a respirare meglio la notte.

Anche gli unguenti a base di olio essenziale di eucalipto possono migliorare il sonno quando si ha il raffreddore, massaggiandone una piccola quantità sul petto e sulla schiena prima di andare a dormire.

Olio di eucalipto contro le zanzare

L’olio di eucalipto può essere usato anche per tenere lontane le zanzare d’estate, in alternativa o in sinergia con le essenze di citronella, geranio o lavanda.



Contro le zanzare basta aggiungere cinque gocce di olio essenziale di eucalipto all’acqua del bruciatore per essenze o del diffusore elettrico da collocare in casa o in piccoli spazi aperti come balconi e terrazzini.

Controindicazioni ed effetti collaterali

L’olio essenziale di eucalipto è controindicato in gravidanza, allattamento e in età pediatrica. Inoltre, il suo uso non è adatto in soggetti che soffrono di asma.
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Per uso interno l’essenza di eucalipto può provocare disturbi gastrointestinali tra cui la pirosi gastrica, mentre nei bambini e nei soggetti sensibili può risultare irritante per la pelle, specialmente se si utilizza olio essenziale di eucalipto sul viso e nell’area attorno al naso.

Olio di eucalipto in aromaterapia

In aromaterapia, gli oli essenziali sono adoperati per trattare disturbi fisici ma anche emotivi.

In particolare, l’olio essenziale di eucalipto viene consigliato per:

Migliorare la concentrazione;
favorire i processi razionali nelle decisioni che richiedono un certo distacco.


L’essenza di eucalipto aiuterebbe dunque a fare ordine tra i pensieri, focalizzarsi sulle priorità e fare chiarezza.



fonte https://www.cure-naturali.it/enciclopedia-...-eucalipto.html

view post Posted: 9/5/2024, 17:00     MedSpot: notizie, aggiornamenti, curiosità. Scientology - SCIENZA/MEDICINA

Sclerosi multipla

Piccolo aggiornamento sulla vicenda sclerosi multipla e CCSVI. Ricordate quel candidato della regione Lazio che ha invaso internet ed i social network di sgrammaticati appelli alla rivoluzione (per esempio abbattere con i bazooka gli aerei, anzi lui scriveva bazzuca) contro paranoici avvelenamenti dal cielo e di fantomatici complotti contro il lavoro del prof. Zamboni nella sclerosi multipla strumentalizzandone le ricerche? Ne avevo parlato in un articolo di qualche settimana fa. Ha utilizzato delle notizie distorcendole per fini personali senza accettare il consiglio di chi lo invitava a maggiore prudenza.
Bene, annuncio non senza un briciolo di commozione, che il suddetto candidato non è stato eletto. Ha raccolto ben 26 voti.
La cosa che mi fa più piacere non è solo la constatazione che nei posti di governo debbano preferibilmente sedersi persone preparate e capaci (cosa ormai sempre più rara) ma che i temi complottistici e paranoici e soprattutto la gente che invita ad abbattere gli aerei di linea perchè spargono in cielo sostanze per il controllo mentale stanno meglio a casa a scrivere su Facebook piuttosto che in un parlamento che decide la nostra vita.


Condannato a morte per stregoneria

In Arabia Saudita è stato arrestato Ali Hussain Sibat, una piccola celebrità nel suo paese natale, il Libano, dove era spesso ospite di uno show della TV satellitare di Beirut Sheherazade. L'accusa è quella di stregoneria.
L'uomo, 48 anni e cinque figli, era un "veggente", di quelli che predicono il futuro alle persone che telefonano in studio durante le trasmissioni. Per la legge coranica la "stregoneria" è proibita e così l'uomo è stato fermato nel maggio 2008 durante il suo pellegrinaggio rituale musulmano chiamato Umra. Lo ha arrestato la polizia religiosa saudita (la Mutawa'een).

Dopo un lungo periodo di condanna, l'uomo è stato condannato a morte.

L'ultima condanna per stregoneria in Arabia Saudita è avvenuta nel 2007.
Secondo la CNN la sentenza sarebbe stata eseguita venerdì ma la commissione che si occupa di questi casi avrebbe riesaminato i ricorsi. Attualmente non si hanno notizie sulla fine dell'uomo mentre il Libano sta protestando per il verdetto.
Ora, sono il primo a condannare senza appello chi si approfitta delle debolezze del prossimo e molta di questa gente si meriterebbe più di una piccola condanna al carcere ma la sentenza di morte no, non mi trova d'accordo.
Il giudice che ha emanato la condanna ha spiegato che questo sarà un deterrente per chi ha l'intenzione di seguire le orme del "mago" libanese io invece penso che la condanna a morte sia una barbarie animalesca qualunque sia il reato compiuto. Se applicate, le pene per impedire ad una persona di nuocere esistono e non sono per nulla tenere.
Chissà cosa ne pensano i nostri vari cartomanti televisivi e le maghe da diretta TV, loro che sono praticamente liberi di fare tutto quello che vogliono.

Ginkgo Biloba

Per anni è stato pubblicizzato come prodotto ringiovanente, rinforzante, energizzante, tanto da diventare spesso sinonimo di forza e vigore. E' l'estratto di foglie di Gingko Biloba, utilizzato nella medicina cinese come rinforzante e passato in occidente come elisir di giovinezza. L'uso della pianta è stato ipotizzato anche in medicina: le sue capacità di blando antitrombotico (diluisce il sangue, un po' come l'acido acetilsalicilico ma molto meno) ed antiossidante lo facevano ritenere un metodo per migliorare le capacità cognitive ed antidecadimento dell'anziano ma l'ipotesi non è mai stata dimostrata. Se l'uso come farmaco non ha mai preso piede, gli estratti della pianta sono stati venduti come antietà in integratori, in tisane e pastiglie che promettevano quasi dei miracoli.
Molte persone che lo assumevano riferivano risultati evidenti e spesso strabilianti ma i dubbi sul suo utilizzo medicinale erano fortissimi e gli studi precedentemente effettuati davano risultati discordanti con alcuni che sottolineavano l'inutilità dell'estratto di pianta nel miglioramento delle funzioni cognitive ed altri che invece parlavano di risultati promettenti. Alla fine è servito fare le cose per bene.
Così è stato realizzato uno studio in doppio cieco, randomizzato confrontato al placebo in 3069 pazienti anziani.

Sono stati valutati dopo ben 6 anni un bel gruppo di parametri: due scale standardizzate per la classificazione dello stato mentale (uno dei quali riferito ai malati di Alzheimer), memoria, attenzione, visione spaziale, linguaggio e funzioni fisiche. Alla fine dello studio il Ginkgo Biloba non si è dimostrato più efficace del placebo nel miglioramento di queste funzioni. Prova che fino ad oggi non è stato ancora scoperto l'elisir di lunga vita. Ed ulteriore prova che sapere di dover invecchiare e quindi approfittare per farlo bene è molto meglio che non voler invecchiare e quindi farlo male.

segue 45 anni di sopravvivenza

view post Posted: 9/5/2024, 10:21     SPECCHI SACRI: L’ARTE VISIONARIA DI ALEX GREY - CULTURA E CONTROCULTURA NEL MONDO

«Ho avuto la mia prima esperienza con l’LSD a casa di Allyson. Era la nostra prima sera insieme. Allyson era già un’esperta consumata. Credo che tu intenda per “apostata” che potrei aver rinunciato all’approccio convenzionale con i valori familiari, ma alcuni hanno descritto la mia opera come una specie di Norman Rockwell sotto acido. Il mio immaginario ritrae madre e figlio mentre si nutrono, si baciano, pregano, copulano – attività basilari per tutti gli esseri umani e per molti animali. La mia arte è convenzionale nel fatto che celebra cose semplici come l’amore e tenta di descrivere le dimensioni della compassione e dell’infinita coscienza emersa dal flusso evoluzionistico. Quindi ci sono elementi convenzionali e post-convenzionali nella mia pittura. Io e Allyson abbiamo sempre detto a Zena la verità come noi la vediamo. Non abbiamo mai avuto segreti riguardo all’uso di sostanze, ma abbiamo sempre solamente risposto alle domande che ci poneva, senza dirle di più di quello di cui aveva bisogno o che voleva sapere. Inoltre abbiamo sempre cercato di evitare di usare sostanze davanti a lei, perché non vogliamo mettere a rischio la sua sicurezza o metterla in imbarazzo con eventuali comportamenti inusuali. Inoltre, quando Allyson e io desideriamo condividere il sacramento abbiamo sempre preferito essere liberi dal maggior numero di responsabilità possibili, quindi in quel momento affidiamo Zena alle cure di altre persone. Zena adesso ha 17 anni e lascio che il suo giudizio parli per lei».

Con la nuova generazione di artisti – come Luke Brown – sta iniziando a emergere l’influenza della tua arte e delle tue idee, anche grazie a Internet che sta mostrando la grande quantità di talento che c’è là fuori. Quali consigli daresti ai giovani artisti in termini di bilanciare lo sforzo artistico e il bisogno di sopravvivere nel mondo (ossia pagare le bollette), quando l’arte raramente paga, a meno che non si voglia perseguirla all’interno di una logica aziendale (ad esempio, con la grafica pubblicitaria)?
«Sicuramente consiglierei ai giovani artisti di mettere la loro arte al primo posto. Mentre cercate un modo per pagare le bollette, rimanete il più vicino possibile alla vostra passione. Io mi sono dedicato all’illustrazione medica per 12 anni, e anche se odiavo farlo, mi è servito e ho imparato molte cose. In precedenza avevo dipinto case stregate nei luna park e cartelloni pubblicitari, e ho anche lavorato in una biblioteca dove passavo molto tempo a leggere libri sugli stati alterati e il paranormale. Ho lavorato con un team di ricerca che studiava gli effetti dei guaritori sui semi di mais e sulla planaria. Ho sempre passato molto tempo a dipingere le mie cose e in quel periodo dipingevo abbastanza. Allora non mi cercava nessuno per intervistarmi (scherzo). Non mi sento in grado di dire a nessuno come fare i soldi. Sicuramente non ho mai fatto nessuna delle cose che la gente mi ha detto per fare soldi con la mia arte. Quando frequentavo la scuola d’arte, un professore mi ha detto: “Alex, continua a fare quello che stai facendo, ragazzo mio, e un giorno dipingerai le copertine della Guida TV”. E’ allora che ho iniziato seriamente a pensare di lasciare la scuola d’arte, perché quello non era ciò che volevo diventare. Il proprietario di una galleria una volta mi ha detto di seguire la corrente piuttosto che dipingere come stavo dipingendo. Me lo ha detto con tutte le buone intenzioni».

Una svolta nella tua vita è avvenuta quando tu e tua moglie Allyson avete avuto un’esperienza transpersonale sotto l’influenza dell’LSD, in cui entrambi avete visto il “lattice mentale” che connette tutte le persone. Questa esperienza ti ha convinto che ci fosse una realtà ontologica sottostante all’esperienza psichedelica?
«Naturalmente. Io sono un mistico psico-chimico che vede un’unità sottostante nel senza tempo oggi condiviso e alla base di tutte le religioni e i fenomeni visionari del mondo. Possiamo prendere ad esempio il viaggio di Maometto nel Settimo Cielo. Quella era un’esperienza visionaria. Oppure possiamo prendere ad esempio l’Annunciazione o la Trasfigurazione, e forse persino la Resurrezione. C’è anche il pantheon tibetano dei Buddha del Mondo più Alto. La Torah è piena di mistici ebraici come Ezechiele che vedeva ruote di fuoco o Mosè che aveva contemplato il cespuglio che brucia. Ti viene in mente una religione che non sia visionaria? Tutte le religioni a cui riesco a pensare provengono dall’esperienza mistica, il contatto diretto con il divino di qualche leader carismatico. Credo davvero che alcune persone siano più inclini alle esperienze visionarie di altre. E’ nostra intenzione, condivisa da molti, rivisitare l’esperienza religiosa primaria e “l’aldilà dentro di noi”. Lo stato visionario è sicuramente alla base della Chapel of the Sacred Mirrors, a prescindere da come questo stato venga raggiunto».

Hai avuto quest’esperienza che ti ha cambiato la vita facendo uso di LSD, che è certamente un allucinogeno che si presta in senso temporale alla contemplazione e all’integrazione dell’esperienza. Vedi un valore simile nell’esperienza del DMT fumato, o è meglio assumerlo attraverso il viaggio sciamanico dell’ayahuasca?
«Tutte e tre le esperienze sono valide. Il DMT fumato è una sorta di bungee jumping psichico. Rimbalzi in un’altra dimensione, a volte andando molto a fondo molto velocemente. Tuttavia, una prolungata immersione nell’influenza del DMT attraverso l’ayahuasca può catalizzare alcune delle più intensamente belle esperienze visionarie, e ha metà della durata di una tipica esperienza sotto acido. L’acido è meraviglioso perché è facilissimo da consumare e perché Allyson lo adora e con l’LSD abbiamo avuto alcuni dei più profondi soggiorni sacramentali della nostra vita. Detto questo, l’integrazione dell’esperienza è divenuta una delle sfide fisse nella mia arte – trovare diversi metodi per evocare la radiosità dei reami visionari attraverso la pittura, un mezzo con una grande storia nella cultura umana. Da circa 18.000-40.000 anni gli umani dipingono immagini. E’ una delle caratteristiche che differenziano gli esseri umani dagli altri animali. L’integrazione dell’esperienza enteogenica, secondo quanto ho provato io stesso, avviene dopo che l’effetto della droga è svanito e il lavoro va a manifestare nuove intuizioni nella propria vita creativa».



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view post Posted: 9/5/2024, 09:52     L’Antroposofia di Steiner e la Medicina Antroposofica - Destinazione “Cambiamento”: il viaggio che trasformerà la tua vita

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Descrizione

Esseri elementari, Zodiaco, Gerarchi e spirituali: nomi, parole oggi sempre più usate, spesso abusate. Possono facilmente ritrovarsi nei dizionari di ogni ciarlataneria, ma destano il più alto, profondo rispetto nel ricercatore che riconosca ciò cui quei nomi si riferiscono come le forze creative, costruttive e formative dell'universo e dell'uomo, che in armonia le sintetizza.

FIlosofo e pedagogista austriaco. Studia al Politecnico di Vienna e successivamente si dedica a indagini sulla storia letteraria e sulle scienze naturali. Scrive diversi studi su Goethe del quale rimane entusiasta. Alla fine dell'Ottocento fa il suo incontro con la teosofia fondata dalla signora Blavatsky, un campo dove produce opere fondamentali. Questo movimento assume in Steiner un carattere più intellettuale di quello che avesse in precedenza. Nel 1913 fonda un movimento proprio, l'antroposofia. Con questa si propone di portare l'uomo

view post Posted: 8/5/2024, 17:12     Rondini e allevatori, storia di un legame antico che fa bene a tutti - L'ARCA DI NOÈ

Le stalle rappresentano ormai, quasi, l’ultimo baluardo su cui le rondini riescono a nidificare più o meno indisturbate. Il nostro studio si è concentrato su stalle di allevamenti estensivi, prendendo in esame stalle in cui c’è la presenza di rondini e stalle da cui invece sono assenti”.

Un moschicida naturale

Per quantificare il contributo delle rondini nel controllo delle mosche nocive per il bestiame, i ricercatori hanno confrontato l’aumento stagionale dei tassi di attività della mosca in un’area geograficamente e ambientalmente omogenea, ma con una variabilità della presenza e abbondanza di rondini.

“Abbiamo riscontrato, intorno al culmine della riproduzione della specie, un notevole calo della presenza di mosche nelle stalle in cui sono presenti le rondini, ha affermato Roseo, sia per la predazione diretta e potenziale da parte degli uccelli, che per quello che abbiamo chiamato paesaggio della paura, secondo cui la presenza delle rondini disincentiverebbe quella degli insetti”.

Dallo studio è emerso come il tasso di attività delle mosche aumenti con la temperatura, questo incremento è però molto meno marcato in presenza di rondini. A una temperatura di 22 gradi, riporta lo studio, la presenza locale di 25 rondini corrisponde a una riduzione media di oltre il 60 per cento nel tasso di attività delle mosche rispetto a quello che si avrebbe in una stalla senza rondini.

La presenza delle rondini nelle stalle rappresenta dunque uno scenario favorevole sia per gli uccelli che per gli allevatori: “I primi possono riprodursi e allevare i piccoli in un ambiente sicuro, con cibo e temperatura controllata, mentre i secondi hanno meno necessità di fare trattamenti per contenere il numero delle mosche”, continua Roseo.

Il paesaggio della paura

La riduzione della presenza e dell’attività delle mosche è dovuta dunque alla potenziale predazione diretta da parte degli uccelli insettivori, e quindi anche all’instaurazione di un “paesaggio della paura”. Le rondini, infatti, si nutrono abitualmente in un’area entro quattrocento metri dal nido, rendendo quello spazio circoscritto particolarmente pericoloso per le loro prede.

Altri studi hanno dimostrato che gli insetti sono inoltre sensibili ai richiami emessi dalle rondini e i ricercatori, tramite prove sperimentali, hanno notato che la mosca domestica (Musca domestica), ritenuta uno dei peggiori parassiti delle industrie lattiero-casearie, è in grado di valutare il rischio di predazione, evitando pertanto le zone con maggiore densità di predatori. “I nostri risultati dimostrano che il rischio di predazione da parte delle rondini ha ridotto il tempo di volo delle mosche nelle aree analizzate, riducendo così il fastidio ai bovini e la probabilità di trasmissione di malattie”, ha affermato la ricercatrice del Muse.
Rondini in declino

Nonostante il legame millenario con Homo sapiens e gli evidenti servizi ecosistemici offerti dalle rondini, questi uccelli passeriformi, che un tempo solcavano numerosi i nostri cieli, sono in grave declino. Tra il 1980 e il 2021 in Europa, secondo i dati del Farmland bird index, la specie ha subito una diminuzione del 19 per cento.

Il calo è principalmente causato dalle pratiche agricole intensive e dall’uso di prodotti chimici come i neonicotinoidi, insetticidi di sintesi responsabili del calo nelle popolazioni di uccelli e insetti impollinatori che abitano le aree agricole del Vecchio continente. A questi fattori vanno aggiunti il degrado degli habitat nell’Africa subsahariana, la crisi climatica e la riduzione delle prede.

Più fauna, più felicità

Lo studio ci ha ricordato, ancora una volta, quanto la fauna selvatica sia fondamentale sia per il nostro benessere, in virtù dei servizi ecosistemici che ci offre, ma anche per arricchire le nostre vite con la sua sola presenza, alimentando miti e racconti, e rivestendo un importante ruolo culturale.

Dobbiamo tornare a permearci con le altre specie, che non sono nostre rivali, bensì, come scrive Baptiste Morizot, “coabitanti viventi presi in questa comunità di destino che è la storia vivente”.

Così, mentre in Trentino gli allevatori (ri)scoprono l’utilità delle rondini, i loro colleghi in Abruzzo hanno iniziato ad accettare di buon grado il ritorno dei grifoni (Gyps fulvus). “Abbiamo riscontrato una percezione positiva da parte degli allevatori. Si sono resi conto che per loro gli avvoltoi rappresentano un alleato. Consentono infatti loro di risparmiare i costi di smaltimento delle carcasse”, ha spiegato Nicolò Borgianni, Vulture field officer di Rewilding Apennines.

Dopo anni in cui ogni lotta ai parassiti è stata demandata a prodotti chimici, che hanno contribuito a impoverire enormemente la biodiversità delle nostre campagne, è arrivato il momento di puntare su soluzioni basate sulla natura. Gli uccelli insettivori, come appunto le rondini, possono svolgere un importane ruolo di controllo biologico degli insetti negli agroecosistemi.

“Abbiamo bisogno di approcci innovativi per contrastare il declino della biodiversità nel settore agricolo e zootecnico e trovare delle sinergie tra le attività umane e la conservazione della biodiversità è fondamentale – ha affermato Francesca Roseo –. Inoltre, se vogliamo raggiungere gli obiettivi per la sostenibilità a livello globale, dobbiamo impegnarci seriamente nell’applicare le soluzioni basate sulla natura. Per poterlo fare, dobbiamo prima di tutto migliorare le nostre conoscenze scientifiche”.
Rondini

Un protocollo per aiutare la convivenza

Le rondini offrono dunque un prezioso aiuto agli allevatori e, d’altra parte, le stalle rappresentano uno degli ultimi rifugi sicuri in cui questi uccelli riescono ad avere un ottimo successo riproduttivo. Proprio per favorire la conservazione delle rondini in questo contesto, e incoraggiare l’adozione di buone pratiche da parte delle strutture zootecniche, “abbiamo stilato un protocollo, che è ancora in fase di applicazione, e che ha la potenzialità di essere applicato a oltre settecento stalle”, ci ha detto la ricercatrice.

Il protocollo suggerisce la tempistica ideale per le diverse azioni da intraprendere nella stalla, sia quando le rondini sono assenti che quando sono presenti. Nei primi mesi dell’anno, ad esempio, gli allevatori possono installare barriere per disincentivare la costruzione del nido in aree indesiderate, mentre verso la fine dell’anno, è possibile posizionare nidi artificiali in aree idonee a favorire la presenza di rondini nella stalla.

Umani, rondini, bovini e mosche. Creature diverse che convivono in un equilibrio fragile ma prezioso, dando vita ad una rete di rapporti che, alla luce dello sfacelo del mondo naturale che abbiamo provocato, ci impongono di ripensare la nostra umanità in relazione con le altre specie.



fonte www.lifegate.it/rondini-allevamenti

view post Posted: 8/5/2024, 17:08     In cerca di strategie per lo stoccaggio delle rinnovabili* - CHE COSA E' L'ECOLOGIA?

A ciò vanno aggiunti gli impegni per l’indipendenza energetica che conseguiranno dall’adozione del piano RePowerEu recentemente proposto dalla Commissione europea in risposta alla crisi ucraina: nell’ambito del pacchetto FF55, prevede per il 2030 l’incremento dal 40 al 45 per cento dell’obiettivo di quota di produzione di energia da fonti rinnovabili.

Né va dimenticato l’ambizioso obiettivo di mobilità sostenibile del Piano di transizione ecologica, che indica in 6 milioni il numero di vetture elettriche che dovranno circolare in Italia nel 2030, il cui consumo di energia varrà un terzo dei consumi totali nazionali.

Quanta capacità di stoccaggio serve?

Nel lungo termine (oltre il 2030), i piani per l’Italia prevedono sistemi di stoccaggio di 30-40GW rispetto a una produzione complessiva di energia pari a 70-100TWh. Considerando che l’impatto del pacchetto FF55 e l’effetto del piano RepowerEu portano la previsione di produzione di energia da fonti rinnovabili non programmabili a oltre 145TWh, la necessità di capacità stoccaggio per il 2030 si attesterà a non meno di 60-70GW.

Si tratta di numeri tutt’altro che irrilevanti, soprattutto se raffrontati agli obiettivi previsti dal Pniec, pari a circa 6GW di nuovi impianti di accumulo centralizzato (pompaggio idroelettrico e batterie) e circa 4,5GW di impianti di accumulo distribuito (soprattutto nel settore fotovoltaico), relativi soltanto allo stoccaggio nelle fasi di over-generation, cioè l’eccesso di produzione di energia rispetto alla domanda (Figura 2).

Figura 2 – Stoccaggio di energia da fonti rinnovabili non-programmabili

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L’esempio del Portogallo

Sul modo di arrivarci, il Portogallo offre un valido esempio. I risultati dell’asta governativa, tenutasi nel 2020, per aggiudicare l’ingresso di società produttrici nel mercato dell’energia fotovoltaica hanno di gran lunga ecceduto persino le migliori aspettative. L’asta è stata la prima del suo genere a sollecitare offerte che includevano una componente di stoccaggio (non inferiore al 20 per cento della produzione richiesta). Le società aggiudicatarie potevano in tal modo offrire elettricità e generare reddito dalla fornitura di servizi di stoccaggio, in cambio di uno sconto sul prezzo d’asta e accettando di corrispondere al gestore la differenza fra questo e i prezzi di picco, applicata al 90 per cento della capacità totale assegnata all’impianto, per un periodo di 15 anni.

Oggi, dunque, e per il periodo di validità del contratto (15 anni), le società produttrici ricevono un pagamento fisso per la fornitura di energia e servizi di stoccaggio e compensano il sistema nel caso in cui il prezzo di mercato ecceda quello d’asta. Grazie a questa soluzione, sono le società produttrici a fornire capacità di stoccaggio al sistema in cambio della possibilità di sfruttare la rete, e assorbono il costo dell’oscillazione dei prezzi.

L’asta è risultata talmente competitiva che le società aggiudicatarie hanno ridotto la remunerazione attesa sino a valori negativi: il vero vincitore è lo stato, che riesce così a massimizzare il valore di scarsità della capacità della rete.

Se davvero l’Italia intende accrescere la propria indipendenza energetica e aumentare la sicurezza dell’approvvigionamento di energia da fonti alternative, si dovranno introdurre misure per la creazione delle necessarie enormi quantità aggiuntive di capacità di accumulo, offrendo ai grandi operatori adeguati stimoli per il loro sviluppo. Si tratta di quantità per diversi ordini di grandezza superiori alla capacità aggiuntiva ottenibile con gli incentivi attualmente previsti.

*Le opinioni espresse in questo articolo sono personali degli autori e non implicano le istituzioni con cui sono affiliati.



fonte https://lavoce.info/archives/95512/in-cerc...le-rinnovabili/

view post Posted: 8/5/2024, 17:04     AYAHUASKA, SI O NO? - PASSATO PRESENTE FUTURO DEL MIO PIANETA E DELL'UMANITA'

Rimane in ginocchio accanto a me per non so quanto tempo. Le visioni ed il mio smarrimento a tratti sembrano toccare il limite massimo ma, aprendo gli occhi e vedendo ancora Sonia, mi rincuoro. Per un paio di volte la vedo trasfigurarsi contro lo sfondo scuro della notte in un vecchio sciamano vestito di pelli. Ha il viso incartapecorito e coperto di fango o di cenere ed i capelli sono lunghi ed arruffati. Forse guarda nella mia direzione, ma con distacco e indifferenza. Sembra in meditazione. Arriva anche don Pedro che mi soffia l’Agua Florida (un profumo rituale) sul capo e sulle mani giunte. Sonia mi porge un fiore secco invitandomi ad odorarlo. Ha un profumo molto intenso che mi dà energia. Con il fiore in mano e con l’aiuto di Sonia, barcollando ed inciampando più volte, raggiungo il mio posto nella capanna. Guardo verso don Pedro e vedo tanti don Pedro quante sono le persone presenti alla seduta. In seguito le riconosco una ad una e sento che sono presenze amiche e che anche nel loro silenzio ed immobilità emanano solidarietà per la mia difficile situazione. In questi momenti in particolare sento che l’icaro che sto ascoltando è quanto di più appropriato ci sia a sostenere ed a sviluppare la trasformazione che sento avvenire dentro di me. Mi sembra anche che dietro a tutta questa mia esperienza ci sia sempre don Pedro. La mia coscienza appare ancora abbastanza vigile, anche se talvolta la sento come sospesa a mezz’aria. Ho una gran sete. C’è è una borraccia con dell’acqua sul tavolo accanto a me, quasi a portata di mano. Capisco che non riuscirei a prenderla e lascio perdere. Sento che negli icari, tra loro sovrapposti e indirizzati ai pazienti, c’è è una componente rivolta a me. Essa mi sembra ricca di insegnamenti e comprendo che mi proviene in un qualche modo da don Pedro. Le visioni sono più controllate, mi sento leggermente meglio, sono più tranquillo e mi abbandono con crescente fiducia alla guida interiore che identifico con quasi assoluta certezza con don Pedro. Le visioni e gli icari mi stanno ora insegnando qualcosa, in modo chiaro, tranquillo. E lo fanno in modo ripetuto, tornando come ad ondate a ripropormi gli stessi tipi di insegnamento. Per prima cosa mi viene insegnato (non chiedetemi come – comunque intuisco, capisco, talvolta mi sembra di vedere) ad eliminare ogni desiderio e volizione. Ogni volta che esprimo un desiderio o l’intenzione di fare o pensare a qualcosa, intuitivamente mi viene fatto notare che il pensiero appena formulato contiene il verbo volere o un altro verbo similare ed io subito cerco di cancellarlo. Mi riesce abbastanza bene, probabilmente perché sono aiutato. Poi mi viene insegnato a concentrarmi e a pormi in una condizione di meditazione. Ma qui i miei ricordi sono vaghi. Segue un’altra fase in cui si cerca di farmi cancellare il senso dell’io. Anche in questo caso, quando formulo dei pensieri personalizzati, vale a dire dei pensieri il cui soggetto sono io o è in qualche misura legato a me, mi viene fatta notare la cosa ed io cerco di rimediare o eliminando l’intero pensiero, o modificando quella parte di esso dove compare la mia presenza. Ad un certo punto capisco, o intuisco, che occorrerebbe far sparire ogni verbo dal linguaggio della mente per raggiungere uno stato di perfetta assenza dell’io che, a tratti, mi sembra di realizzare. Questi processi sono ripetuti più volte ed ogni volta provo meno sforzo e difficoltà ad apprendere quanto mi viene insegnato. Sono processi che sperimento visivamicarente sotto forma di cerchi concentrici che si fanno sempre più piccoli sino a ridursi ad un punto. Quando ho realizzato la cancellazione del mio io, mi sono visto, o ho visto qualche parte di me, non so bene, affondare e sparire in uno stagno di melma scura. C’era anche un caimano che, con la testa che emergeva dalla melma, assisteva indifferente alla scena. Gli icari e le visioni intanto cominciano a veicolare insegnamenti di tipo concettuale. Certe domande che nella giornata o nei giorni precedenti mi ero posto trovano, per intuizione interna, una risposta che si incastra esattamente con la rispettiva domanda. Percepisco per un attimo la risposta, oserei dire che la vedo, e la riconosco come corretta e logica. Subito dopo essa entra in un piccolo scrigno (tipo cofanetto per anelli) incastonato su una parete verticale. Lo scrigno all’ improvviso si chiude e io non vedo e non ricordo più il suo contenuto. A questo seguono insegnamenti su argomenti non legati a nessuna mia domanda precedente, ma che sono stati scelti direttamente dalla fonte che me li invia. Anche in questo caso mi rendo conto del loro elevato valore ma, dopo un attimo, spariscono anch’essi nello stesso modo di prima. L’unico insegnamento che mi ricordo è che l’ayahuasca serve anche per ridurre la distanza tra la nostra cultura occidentale e quella indigena al fine che anche noi possiamo cogliere appieno i frutti che gli sciamani ci possono dispensare. Forse serve anche agli stessi Shipibo che si sono allontanati dalle loro tradizioni. Ma probabilmente non si limita solo a questo. Intuisco che gli insegnamenti non sono perduti, ma sono entrati in qualche angolo della mia mente e mi guideranno nei momenti opportuni. Intuisco che in futuro non avrò, ai miei occhi e a quelli degli altri, più potere, sapienza ed altre capacità positive, ma che anche dopo questa esperienza sarò, tutto sommato, quello di prima, ma con un piccolo tesoro nascosto da qualche parte. Esso mi potrà essere utile o mi guiderà senza che io od altri se ne accorga. La cosa mi verrà confermata da Sonia una volta alla fine della seduta. Il mio stato è tale che mi accorgo di non percepire quasi per niente il mio corpo. Mi chiedo più volte se per caso mi sono vomitato addosso o se quello che mi sembra di sentire al tatto sulla mia camicia non sia invece fango. Sarebbe imbarazzante una situazione del genere davanti a tanta gente, ma subito dopo mi viene da pensare e da dire che non me ne frega un …… e ci rido sopra.



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view post Posted: 8/5/2024, 17:03     Le Migliori Frasi di Buddha - Buddha

Alziamoci e siamo riconoscenti, perché se non abbiamo imparato molto oggi, almeno abbiamo imparato qualcosa, e se non abbiamo imparato qualcosa, almeno non ci siamo ammalati, e se ci siamo ammalati, almeno non siamo morti; quindi, siamo tutti riconoscenti.

Quell’uomo che è libero dalla credulità, che conosce l’increato, che ha spezzato tutti i legami, che ha cancellato tutte le tentazioni, che ha rinunciato a ogni speranza, costui è davvero il supremo tra gli uomini.

Se tiri troppo la corda di una chitarra la romperai, ma se la lasci troppo allentata non suonerà. Imparare è Cambiare. La strada dell’Illuminazione sta nella via di Mezzo. È la linea che sta tra tutti gli opposti estremi.

Meglio del possesso del mondo intero, meglio del paradiso, meglio del dominio su tutti i mondi… è compiere il primo passo sulla via del risveglio.

Gli alberi sono le colonne del cielo: se cadessero loro, ci cadrebbe addosso un pezzo di cielo.

Il falegname piega il legno, l’arciere crea le frecce, il saggio modella se stesso.

Come la pioggia penetra in una casa mal coperta, così pure la passione penetra in una mente non usa alla meditazione.

La Via non è nel cielo; la Via si trova nel cuore.

Nessuna cosa vivente deve essere uccisa, non il più piccolo animale o insetto, perché ogni vita è sacra.

Il profumo dei fiori non va contro vento, non quello del sandalo, del tagara e del gelsomino; il profumo dei buoni va contro vento: un uomo retto pervade tutte le regioni.

Trattenere la rabbia e il rancore è come tenere in mano un carbone ardente con l’intento di gettarlo a qualcun altro: sei tu quello che viene bruciato.

Non giudicare con leggerezza il male pensando: ‘Ciò non ha alcuna conseguenza su di me’. È goccia a goccia che si riempie il vaso; così facendo il male, a poco a poco si riempiono il cuore e lo spirito dello stolto.

Il segreto della salute fisica e mentale non sta nel lamentarsi del passato, né del preoccuparsi del futuro, ma nel vivere il momento presente con saggezza e serietà. La vita può avere luogo solo nel momento presente. Se lo perdiamo, perdiamo la vita. L’amore nel passato è solo memoria. Quello nel futuro è fantasia. Solo qui e ora possiamo amare veramente. Quando ti prendi cura di questo momento, ti prendi cura di tutto il tempo.



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view post Posted: 8/5/2024, 17:00     Lao Tzu: Tra storia e leggenda, sulle tracce del dragone - LAO-TZE, o, più esattamente, Lao-tzŭ

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... Lao Tzu: egli è come ildragone». Lao Tzu coltivavala Viaela Virtùe insegnava cheuno deve sforzarsidi rimanere occulto eanonimo. Visse nello Zhou per lungo tempo e quando videil declinodello stato partì. Quando raggiunse il passo ...

view post Posted: 8/5/2024, 16:54     I Pandava vivono sotto mentite spoglie a Virata Nagar 57 - MAHABHARATA

Samayapalana

Per grazia del saggio Trinabindu e del nobile signore della giustizia, i Pandava continuarono a vivere non riconosciuti dagli altri nella città di Virata. Yudhishthira, come cortigiano, si rese gradito a Virata e ai suoi figli come anche a tutti i Matsya. Esperto nei misteri dei dadi, il figlio di Pandu li fece giocare a dadi secondo il suo piacere e li fece sedere insieme nella sala dei dadi come una fila di uccelli legati in una corda. Quella tigre tra gli uomini, il re Yudhishthira il Giusto, sconosciuto al monarca, distribuì tra i suoi fratelli, nella dovuta proporzione, la ricchezza ottenuta da Virata.

Bhimasena da parte sua vendette a Yudhishthira per prezzo carne e cibi di vario genere che ottenne dal re. Arjuna distribuì tra tutti i suoi fratelli il ricavato dei panni logori che guadagnava negli appartamenti interni del palazzo. Anche Sahadeva, travestito da pastore, diede ai suoi fratelli latte, cagliata e burro chiarificato. Nakula condivise anche con i suoi fratelli la ricchezza che il re gli aveva donato, soddisfatto della sua gestione dei cavalli. Draupadi, lei stessa in condizioni pietose, si prese cura di tutti quei fratelli e si comportò in modo tale da non essere riconosciuta. Soddisfacendo così i bisogni reciproci, quei potenti guerrieri vivevano nella capitale di Virata nascosti alla vista, come se fossero di nuovo nel grembo della madre. Quei signori degli uomini, i figli di Pandu, preoccupati del pericolo proveniente dal figlio di Dhritarashtra , continuarono a dimorare lì nascosti, vegliando sulla loro moglie Draupadi.

Dopo che furono trascorsi tre mesi, nel quarto ebbe luogo la grande festa in onore del divino Brahma, celebrata con sfarzo nel paese dei Matsya. Venivano atleti da ogni parte a migliaia, come schiere di esseri celesti, alla dimora di Brahma o di Shiva per assistere a quella festa. Erano dotati di corpi enormi e di grande abilità, come i demoni chiamati Kalakhanjas. Entusiasti della loro abilità e orgogliosi della loro forza, furono altamente onorati dal re. Le loro spalle, la vita e il collo erano come quelli dei leoni, i loro corpi erano molto puliti e i loro cuori erano completamente a proprio agio. Molte volte avevano avuto successo nelle liste alla presenza dei re. Tra loro ce n'era uno che sovrastava gli altri e li sfidava tutti a combattimento. Non c'era nessuno che osasse avvicinarsi a lui mentre camminava orgogliosamente nell'arena.

Quando tutti gli atleti rimasero tristi e scoraggiati, il re dei Matsya lo fece combattere con il suo cuoco. Sollecitato dal re, Bhima prese una decisione con riluttanza, poiché non poteva disobbedire apertamente al volere reale. Quella tigre tra gli uomini, dopo aver adorato il re, entrò nella spaziosa arena, camminando con i passi imprudenti di una tigre. Il figlio di Kunti allora si cinse i fianchi per la grande gioia degli spettatori. Bhima chiamò quindi in combattimento quell'atleta conosciuto con il nome di Jimuta che era simile all'Asura Vritra la cui abilità era ampiamente conosciuta. Entrambi erano dotati di grande coraggio ed entrambi erano dotati di una terribile abilità. Erano come una coppia di elefanti infuriati e dal corpo enorme, ciascuno di sessant'anni. Quelle coraggiose tigri tra gli uomini si impegnarono allora allegramente in un combattimento di lotta, desiderose di sconfiggersi a vicenda. Terribile fu l'incontro che avvenne tra loro, come lo schianto del fulmine contro il petto pietroso della montagna. Entrambi erano estremamente potenti ed estremamente felici l'uno della forza dell'altro. Desiderosi di sconfiggersi a vicenda, ciascuno era ansioso di approfittare dell'errore del suo avversario. Entrambi erano molto felici ed entrambi sembravano elefanti infuriati di dimensioni prodigiose. Varie erano le modalità di attacco e di difesa che esibivano con i pugni chiusi.

Ciascuno si scagliò contro l'altro e scagliò lontano il suo avversario. Ciascuno gettò a terra l'altro e lo premette contro il suolo. Ciascuno si alzò di nuovo e strinse l'altro tra le braccia. Ciascuno scagliò violentemente l'altro dal suo posto colpendolo sul petto. Ciascuno afferrò l'altro per le gambe e, facendolo girare su se stesso, lo gettò a terra. Si schiaffeggiarono con i palmi delle mani che colpirono con la forza del fulmine. Si colpivano anche l'un l'altro con le dita tese e, allungandole come lance, si conficcavano i chiodi l'uno nel corpo dell'altro. Si davano calci violenti. Colpivano ginocchio e testa contro testa, producendo lo schianto di una pietra contro l'altra. Infuriava così senza armi quel furioso combattimento tra quei guerrieri, sostenuto soprattutto dalla forza delle loro armi e dalla loro energia fisica e mentale, per la gioia infinita della folla degli spettatori.

Tutte le persone provarono profondo interesse per quell'incontro di quei potenti lottatori che combatterono come Indra e l'Asura Vritra. Hanno acclamato entrambi con forti acclamazioni di applausi. Gli esperti nella lotta dal petto largo e dalle braccia lunghe allora si tiravano, premevano, volteggiavano e si scagliavano l'un l'altro e si colpivano a vicenda con le ginocchia, esprimendo nel frattempo il loro disprezzo reciproco ad alta voce. Cominciarono a combattere in questo modo con le braccia nude, che erano come mazze di ferro chiodate. Alla fine il potente e dalle potenti braccia Bhima, l'uccisore dei suoi nemici, gridando ad alta voce afferrò per le braccia il vociante atleta proprio come il leone afferra l'elefante, e sollevandolo da terra e tenendolo in alto, cominciò a farlo girare su se stesso. , con grande stupore degli atleti riuniti e della gente di Matsya. Dopo averlo fatto girare su se stesso un centinaio di volte fino a farlo perdere i sensi, Vrikodara dalle braccia forti lo scaraventò a terra mortalmente. Quando il coraggioso e famoso Jimuta fu così ucciso, Virata e i suoi amici furono pieni di grande gioia.

Nell'esuberanza della sua gioia, il re dalla mente nobile ricompensò Vallava lì per lì con la liberalità di Kubera . Uccidendo numerosi atleti e molti altri uomini dotati di grande forza fisica, piacque moltissimo al re. Quando non si trovò nessuno che lo incontrasse nelle liste, il re lo fece combattere con tigri, leoni ed elefanti. Il re lo fece anche combattere con leoni furiosi e potenti nell'harem per il piacere delle donne.

Anche Arjuna piacque al re e a tutte le dame degli appartamenti interni cantando e ballando. Nakula piacque a Virata, il migliore dei re, mostrandogli destrieri veloci e ben addestrati che lo seguivano ovunque andasse. Il re, gratificato di lui, lo ricompensò con ampi regali. Vedendo intorno a Sahadeva una mandria di buoi ben addestrati, Virata, quel toro tra gli uomini, gli conferì anche ricchezze di diverso tipo. Draupadi angosciata nel vedere tutti quei guerrieri soffrire il dolore, sospirò incessantemente. Fu in questo modo che quelle persone eminenti vivevano lì sotto mentite spoglie, rendendo servizi al re Virata.

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https://www-vyasaonline-com.translate.goog...it&_x_tr_pto=sc
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view post Posted: 8/5/2024, 16:52     NUOVA ERA COMUNITÀ - LIBRI E VIDEO PER LO SPIRITO/INSEGNAMENTI DEI MAESTRI

Come discernere la corrente reale dell’evoluzione se l’evidenza accecante scherma la realtà, e il
pregiudizio regna come stabile opinione? Quando mai gli uomini capiranno il miraggio dei
pregiudizi? Ogni pregiudizio contiene un disegno malvagio sull’essenza umana. Questo non è un
monito etico, ma pratico. Che sorta di comunità può concepire chi è affetto da pregiudizi? È assurdo
parlargli di una libera espansione di coscienza, poiché non sa cosa sia la libertà; ma senza libertà
non si trova quel canale in cui scorre il successo.
Meditate sulle leggi dell’energia psichica.
226 — Quando un uomo si trova in una comunità imperfetta, si getta impaurito all’opposizione
— è un errore. Chi si accorge di un’imperfezione deve dedicarsi al perfezionamento. Che le nuove
comunità sorgano come nuove fonti nel deserto. Attorno a ciascuna fonte l’erba tenera inverdirà, e i
ruscelli delle fonti finiranno per unirsi in una sola corrente. Il fallimento di una singola comunità
deve essere la base su cui edificare nuove strutture comuni. Così si deve pensare alle nuove
possibilità.
Noi siamo realisti e amministriamo liberamente lo spazio. Il grande Aum chiama all’azione!
Noi restiamo tenacemente consapevoli dei luoghi nuovi, e per noi il viaggio non è mai lungo.
Saliamo in cima alla collina attraverso le spire del serpente. Abbiamo accumulato la nostra riserva
di energia psichica, e nulla può dissuaderci.
L’invitato che trova chiusa una porta, prima di andarsene gira attorno alla casa ed esamina tutti
gli ingressi.
Imparate a scoprire le possibilità celate nelle imperfezioni!
227 — Una coscienza morta è come il guscio di un seme perduto. Il concetto della dissoluzione
totale, cioè la morte, è uno dei prodotti dell’energia psichica. Figuratevi l’atrofia di una coscienza
non nutrita dalla lotta ardente, e che si disintegra impercettibilmente nella corrente delle energie più
sottili — in modo impercettibile e senza possibilità di recupero.
Gli uomini parlano della necessità di alimentare la mente con i libri — questa è un’azione
esteriore. Se l’aspirazione manca, quel cibo della mente è solo un processo formale e senza frutto.
La lotta ardente deve insorgere dall’interno, senza cause esterne. Gli ostacoli frapposti dalla vita
non possono influire sulla qualità dell’aspirazione. Quell’impulso fondamentale che ha tratto il
genere umano dalla cellula minerale, non deve diminuire proprio quando la cellula della pietra è
salita sui trampoli. Si prova allora sazietà per tutto ciò che fu, e interviene l’impulso irreprensibile a
lottare. Se l’aspirazione viene meno, l’uomo non è più un essere cosciente.
I periodi di disgregazione della coscienza si riflettono in modo peculiare sulla radiazione fisica.
Vi si possono scorgere come sbuffi di vapore grigio che scendono dal plesso solare; il che conferma
che si tratta di un’energia — in breve, il grande Aum è stato incenerito. Già nell’infanzia si può
osservare l’aspirazione ridotta in cenere.
Vieni giardiniere, e con un sorriso allontana la polvere dai petali. Il sorriso è come l’ala del
grande Aum. Tu, giardiniere, hai voluto dedicarti ai fiori, e il fiore dell’alba risuona nella gioia dei
suoni dello spazio. È possibile pensare ai mondi lontani.
228 — Per Noi è giunto il tempo di dire a ogni lavoratore: “Sei Nostro!”. Per Noi è giunto il
tempo di riesaminare i sentieri e i segni, a partire da quelli stellari; di abbreviare i linguaggi e le
espressioni del pensiero; di rileggere i versi antichi per l’ultima volta.
Si è suddivisa la vita in periodi e stili, in omaggio a misure di giorni imperfetti. Chi ha distribuito
le costellazioni? Chi ha ripartito i dialetti? Ha pensato qualcuno alle eredità di tutti i popoli? Lo stile
ha determinato le caratteristiche di un’epoca. Gli intagli esterni di un disegno illustrano i pregiudizi
e le convenzionalità della menzogna. È tempo di classificare le eredità in base al solo potenziale
interiore. È necessario conoscere gli accumuli della vita. Bisogna lasciare le bare ai morti. È vero
che si devono rintracciare le fasi della cultura, ma senza badare ai ghirigori degli effeminati. La
codardia rinchiusa in una goffa armatura non ha mai condotto alla gioia pan-umana, mentre
l’obiezione di un modesto alchimista è stata spesso illuminata dal Bene Comune. Dobbiamo
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esaminare senza superstizioni le pietre miliari che segnano la crescita dell’umanità, sotto l’insegna
della comunità. Dobbiamo esaminare com’è cresciuta la vittoria della comunità, nei fuochi
stimolanti della conoscenza e della bellezza. La vera conoscenza e bellezza hanno in sé la comunità
migliore.
Scegliamo il meglio e affermiamo che chi conosce ciò che è meglio diventa un membro della
comunità.
229 — Fermezza, calma, ingegno, rapidità — sono doti da cercare in chiunque si professi devoto
alla comunità. Ma si può essere calmi nel sonno, fermi nell’ozio, ingegnosi nell’ora di pranzo, e
svelti nel procurarsi denaro.
Nella comunità le prove sono continue. Neppure le più nuove forme di vita sono escluse dalla
prova. Sapete che Noi siamo contrari agli esami scolastici annunciati in anticipo, e ugualmente
riteniamo che non si debbano preavvertire i periodi di prova. Quelle acquisizioni superficiali di
conoscenza e quelle ipocrite linee di condotta non affrettano, ma ritardano lo sviluppo. Non ricordo
alcun eminente personaggio pubblico la cui educazione sia passata per quelle condizioni ipocrite.
Cominciate a edificare la comunità come una dimora di conoscenza e di bellezza. In questa
dimora, non vi sia posto per le misure convenzionali. Ciascuno deve conquistarsi il sapere ed
esprimere la sua conoscenza. Solo la cognizione continua dà giovamento, solo il lavoro intenso
impedisce il ritorno negli angoli oscuri. Noi attendiamo chi combatte strenuamente per liberarsi
dalla vita di un tempo. Niente è peggio che portare con sé residui secchi. Tali residui tolgono la
gioia.
La nuova struttura dovrà stare appartata dalle abitazioni, affinché le funzioni quotidiane non
tocchino l’edificio dove si forgia il futuro dell’umanità. Conveniamo che i membri della comunità
non diano grande importanza alla vita: in tal modo affermano la continuità dell’esistenza. Ma la loro
sollecitudine deve intensificare la qualità della coscienza. È d’obbligo insistere sulla coscienza,
poiché gli uomini non sono abituati a percepirla.
Spesso l’emotività è scambiata per compassione, l’ira per indignazione e l’istinto di autoconservazione
per coraggio.
Bisogna capire la profonda necessità di purificare i propri concetti non solo nella mente, ma
anche nell’azione.
230 — Sembrerebbe che due invenzioni occidentali: misticismo e metafisica, siano finite per
sempre. Qualsiasi laboratorio, pur modestamente attrezzato, basta a spiegare le proprietà dell’unica
e sola materia. Ma non appena gli uomini escono dai limiti dell’esperimento di ieri, cominciano a
ricoprire la loro impotenza con una nomenclatura polverosa e indefinita. Con gli spauracchi della
“metafisica” e del “misticismo” si oppongono a tutte le possibilità scientifiche del domani. La
metafisica di ieri è diventata il sapere scientifico dell’uomo odierno di media istruzione. Il
misticismo si è dimostrato un fatto storico, e le pareti dei sepolcri hanno convinto molti, quelli dalla
coscienza più ampia.
Noi dunque domandiamo: “Perché mai l’uomo della strada, così scettico, non cessa di filare
leggende e tessere miti?”. Mille anni bastano a rifinire il mito più squisito, ed ecco un uomo di
buona condizione sociale innalzato in un Olimpo di carta. Nuovi scettici si appendono allora
all’orlo della sua veste e persuadono i loro compagni a porre sul trono nuovi abitatori del cielo.
Viene un altro sarto, cuce il nuovo mantello, e il mito è nato. Non parliamo di queste fenici solo per
riderne. Bisogna pure assimilare la realtà come si manifesta. E qualsiasi manifestazione di
ignoranza deve essere smascherata realisticamente, ed espulsa dalla comunità. La costruzione
collettiva dei miti non si addice alla comunità.
Alla Nostra Comunità si affianca chi capisce la realtà e il vero materialismo. È impossibile
figurarsi un mistico o un metafisico nel Nostro recinto. Il metafisico, se viene colpito, si lamenta:
“Sono ferito nel fisico!”. Il mistico, scorgendo la radianza della vita, si stropiccia gli occhi,
incredulo.
Perché vivete? Per conoscere e perfezionare voi stessi. Nulla di nebbioso deve soddisfarvi.
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231 — L’evidenza è la realtà dei polli. Ci si accosta alla realtà solo con un intenso processo di
perfezione.
Il perfezionamento può sembrare un concetto clericale, ma Noi lo intendiamo come il
miglioramento di un apparato vero e proprio. Il miglioramento dell’apparato in tutta la sua interezza
è degno dell’umanità. Mediante la comprensione dell’apparato fisico gli uomini devono sforzarsi di
migliorare le forme.
232 — Sapete che i requisiti della Nostra Comunità non sono facili, ma è più agevole soddisfarli
se si è partecipi di tutte le altre comunità. Molti organismi sociali non badano affatto alla struttura
interiore dei loro membri. Dopo avere acquisito la Nostra disciplina, non potrete riconoscere una
comunità dove solo certi segni esteriori vi sono osservati.
Noi permettiamo che alcuni Nostri discorsi vengano scritti, non per attirare biasimo e
opposizione, ma per la coscienza di chi ha già udito parlare della Nostra Comunità, di chi ha
appreso, in qualche modo, che un sogno irrealizzato è stato tradotto nella vita in qualche parte del
mondo. Qualcuno fu tormentato da questi pensieri nelle ore notturne, e subito ingigantì la leggenda.
È indispensabile che i Nostri discorsi li raggiungano.
Che il geografo si dia pace. Noi occupiamo davvero un luogo fisico sulla Terra. Che il
cospiratore si consoli: abbiamo un numero sufficiente di collaboratori in varie parti del mondo. Chi
non è soddisfatto della sua comunità, tragga conforto dal sapere che la Nostra Comunità esiste
praticamente.
Avete incontrato in diversi paesi i Nostri membri e collaboratori, materiali, evidenti. I Nostri
discorsi non hanno nulla di astratto. Noi siamo impegnati a lavorare lungo la grande direttrice
evolutiva. Chiunque si accosta alla Nostra Comunità diviene operoso e attivo. Lavorate mirando
alla realtà.
233 — Molte volte abbiamo parlato dell’espandersi della coscienza e dell’acquisire molte utili
qualità. Come avviene questa crescita? Se è difficile vedere crescere un capello, percepire la
crescita della coscienza è molto più difficile. È errato pensare che si possano seguire le tracce di
questa crescita. Durante lo sviluppo, infatti, lo stesso apparato percettivo subisce la medesima
tensione. Certamente le sue antenne sono sempre protese avanti. Non si può perdere quanto si è
conseguito, se non c’è paralisi dei fattori dinamici. Quindi, solo nelle rare svolte della vita, si
possono ispezionare i propri mutamenti fondamentali — questo è un dono dell’evoluzione. Non
lasciate che il dinamismo si trasformi in un penoso auto-controllo. Le azioni e i risultati rivelano se
la direzione è corretta. Ecco perché Noi preferiamo perfino un’azione errata all’inazione.
234 — Il mondo si è spaccato in due. Pur sapendo che metà delle manifestazioni del nuovo sono
imperfette, pur prevedendo le astuzie del vecchio, Noi restiamo sempre in un mondo imperfetto ma
nuovo. Conosciamo tutto e tutto valutiamo. Se avete un’influenza personale e la gente vi domanda:
“Come si fa a pensare?”, rispondete con poche parole: “Col Nuovo Mondo, abolendo tutte le
opinioni limitate”. Riflettete su come le vecchie abitudini si possono tralasciare. Sforzatevi di
accettare la piena misura del calice.
Non le parole, ma la saturazione dello spazio vi incalza con un comando immutabile.
L’abolizione della paura vi gioverà nelle ore difficili. È particolarmente arduo vincere la
consapevolezza della solitudine. Le storie dei saggi narrano spesso di una lotta solitaria. Il guerriero
è anche un esploratore, è anche un consigliere, è anche capace di decidere, è anche un eroe. Notate
che quest’ultimo termine è stato quasi epurato dai vocabolari del vecchio mondo. L’eroe è
inaccettabile nella vita dei cuori meschini. In mezzo alla prosperità sarebbe un estraneo e ne
avrebbe vergogna. Imparate a stare dalla parte degli eroi. Il mondo sarà squassato dalla realtà
dell’eroismo.
Oggi, parlate dell’eroe anziché dei meccanici. Che i fanciulli si diano i nomi degli eroi e si
attribuiscano le qualità degli uomini straordinari. Date loro libri con descrizioni chiare, nei quali i
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volti della fatica e della volontà appaiano senza maschere sdolcinate. Questo appello vigoroso della
vita è impareggiabile anche per scopi terapeutici.
Bisogna distribuire questo materiale senza ritardo. A tal fine proteggete i pochi che possono
dare: non è ammissibile che vengano annientati. Qualcuno dirà che anche queste cose non sono
nuove, ma egli stesso non saprebbe come applicare il rimedio indicato. Bisogna dimostrare che le
proprie risorse non sono nel cappello, ma nel cervello. Il Nuovo Mondo ha i suoi Maestri venerati, e
li avrà secondo la sua coscienza.
235 — Veniamo ad alcuni concetti puerili. Cos’è nuovo? Nulla. Esiste solo una nuova
comprensione delle proprietà manifeste della materia, nuova per il livello mentale contemporaneo.
Si deve capire che le affermazioni vere non sono mai isolate e autonome, ma sono immerse in
un’autentica continuità. Una manifestazione può essere rafforzata solo se si stabilisce senza paura
un ordine di successione. Questa è una considerazione facile perfino per i fanciulli, e ha in sé il
potente concetto della solidarietà. Eppure la solidarietà organizzata non è ancora compresa. Sovente
gli uomini cercano di limitare una manifestazione, causando danni evidenti. Qualsiasi
smembramento è come un colpo di scure inferto a un organismo vivente.
Curate la solidarietà, quasi dimenticata sulla Terra. Meglio sbagliare nell’ordine di successione
piuttosto che spezzare e smembrare.
236 — Si può chiedere che cosa fare dei traditori. È facile sbarazzarsi dei pigri e dei mentitori,
ma è impossibile non sopprimere il tradimento.
Possiamo citare il caso di un Nostro collaboratore che permise il tradimento. La sentinella di
guardia gli disse: “Sii giudice di te stesso”. Come se nulla fosse accaduto il traditore si beffò di lui,
e continuò a vivere. Ma entro un anno, incapace di dormire, attendeva la morte nel terrore. La paura
della morte è la condanna più severa inflitta a se stesso. La paura di morire blocca il progresso e
suscita invidia per chi è capace di accettare i cambiamenti della vita. La paura della morte è un
terrore indescrivibile; anziché stimolare al volo, è un gelo che paralizza. Ben si può dire a chi sta
per tradire: “Avrai paura della morte”.
Invero, Noi vediamo come la struttura della comunità spazza via gli attributi della morte; come
lo stesso processo del trapasso diventa generalmente impercettibile; come i cimiteri sono distrutti e
le prigioni soppresse. La prigione non è forse sorella del cimitero? Il lavoro apre le prigioni. Il
fuoco purifica i cimiteri. Lavoro e fuoco — causa ed effetto dell’energia.
237 — Rinunciare o moltiplicare? Moltiplicare, certo, con ottimismo e pieni di gioia, ma per il
Bene Comune. Anche il più lieve indizio di settarismo o di limitazione bigotta contraddice
l’evoluzione solare della comunità. La gioia austera sfugge le tenebre. Divieti e limitazioni, come le
talpe, non vedono mai il sole.
La coscienza può assimilare una servile compiacenza al punto che ogni nuova conquista di
conoscenza sembri un crimine o una pazzia. Ma come potrebbe la realtà sopportare i limiti
dell’ignoranza? Noi possiamo parlare così perché non siamo anarchici, ma membri della comunità.
Molte volte abbiamo parlato della disciplina della volontà e del comando della coscienza. Da
lungo tempo si è posto come fondamento il coraggio della responsabilità. Dobbiamo ora rivolgere la
nostra perspicacia a sterminare le grettezze del settarismo e della superstizione. Il settario sogna di
avere il potere per soggiogare ogni cosa alla propria coscienza inflessibile. L’uomo superstizioso
teme soprattutto di richiamare accidentalmente un segno sfavorevole; e pensa molto a se stesso.
Superstizione e settarismo sono segni di una coscienza infima, poiché il potenziale del potere
creativo si è spento in chi ignora il principio di inclusività.
Bisogna smascherare in ogni modo la superstizione e il settarismo. Non siate restii a soffermarvi
su questi argomenti, perché in tal modo distruggete la falsità e la paura.
La comunità è depositaria di tutte le possibilità e di tutte le accumulazioni. Chiunque limiti i
confini e il potere della comunità diventa un traditore. La comunità è il calice della gioia solare.



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