Andy Roddick Italian Fans Forum - Tennis passion

Posts written by Giaguaro

CAT_IMG Posted: 1/5/2024, 00:17     BILLIE JEAN KING CUP 2024 - BILLIE JEAN KING CUP
L’urna della Billie Jean King Cup ha decretato il suo tabellone che porterà una delle 12 nazionali qualificate ad alzare il trofeo il prossimo 20 novembre a Siviglia. Come lo scorso anno, infatti, le Finals della competizione a squadre femminile si giocheranno sul veloce indoor dell’Estadio La Cartuja di Siviglia. Lì, a novembre, l’Italia capitanata da Tathiana Garbin raggiunse la finale fermandosi solo al cospetto del Canada. Quest’anno la corsa delle azzurre partirà direttamente dai quarti di finale. Rispetto alle prime edizioni è infatti cambiato il format: niente più gironi, ma direttamente fase ad eliminazione diretta con quattro squadre teste di serie che aspettano le vincitrici del primo turno. L’Italia, in quanto finalista nel 2023, è tra queste ed esordirà contro la Romania o il Giappone. Nell’eventuale semifinale ci sarebbe invece una tra Repubblica Ceca (anche lei testa di serie grazie ad una wild card), Spagna e Polonia.

Non si può parlare di sorteggio comodo. La Romania è una squadra lunga che può contare su tre giocatrici attualmente tra le prime 100 del ranking WTA (Cirstea, Bogdan e Cristian) e in teoria anche su una campionessa Slam ed ex numero uno del mondo come Simona Halep che, se dovesse essere in buone condizioni fisiche, difficilmente rinuncerebbe all’impegno con la propria nazionale. Più difficile, invece, fare previsioni sull’eventuale presenza di Naomi Osaka tra le fila del Giappone che, senza di lei, dovrebbe affidarsi solamente a Hibino, Hontama e Uchijima.

Dall’altra parte del tabellone, invece, le teste di serie sono in capo alle campionesse in carica del Canada che al momento contano solo Leylah Fernandez in top 100, e all’Australia, ricche di doppiste (Hunter e Perez su tutte) ma meno di singolariste in grado di fare la differenza (la loro numero 1, al momento, è Daria Saville, 82esima nel ranking WTA). Le vincitrici dello scorso anno se la vedranno con la vincente del tie tra Germania e Gran Bretagna, mentre le australiane affronteranno la Slovacchia o gli Stati Uniti che, se al completo o anche con le seconde linee, potrebbero essere la squadra da battere. Da Gauff a Collins passando per Pegula, Navarro e Keys, c’è infatti l’imbarazzo della scelta. Dopo di loro la Polonia della numero 1 del mondo Swiatek e la Repubblica Ceca, che ha sei giocatrici in top 50. All’Italia di Paolini & co. spetta, come lo scorso anno, il ruolo di outsider.
CAT_IMG Posted: 1/5/2024, 00:15     Alexander & Mischa Zverev - ATP PLAYERS BOX
Quattro vittorie e tre sconfitte. È questo il magro bilancio con cui Sasha Zverev ha chiuso il primo mese della stagione sulla terra europea, decisamente avara di soddisfazioni per lui fin qui. Come un anno fa il tedesco è stato eliminato agli ottavi del Mutua Madrid Open, ma l’anno scorso la sconfitta – seppur molto pesante – arrivò per mano di Alcaraz, poi campione. Questa volta, invece, è stato Cerundolo a estrometterlo dal torneo: non un signor nessuno, ma nemmeno il giocatore da cui ci si aspetta che Sasha possa perdere in due set lineari, con zero palle break ottenute se si esclude il game inaugurale. Non sorprende allora che il tedesco appaia piuttosto deluso nel post-partita in cui Pellegrino dell’Anno ha raccolto per Ubitennis le sue dichiarazioni alla stampa straniera: “Non ho fatto una buona partita – ha detto il numero 5 del mondo – lui invece ha giocato bene e ha fatto le cose che doveva fare. È molto deludente perché pensavo di avere chance di vincere il torneo”.

Il focus si sposta allora su Roma, dove Zverev trionfò nel 2017: “Sarà interessante perché sento che i miei colpi ci sono, ma per qualche motivo non riesco a vincere con continuità e a giocare al livello su cui vorrei in alcune situazioni di partita”. Insomma, un test importante in cui Sasha sarà chiamato a dare una svolta alla sua stagione sulla terra per evitare di arrivare al Roland Garros (e più tardi alle Olimpiadi) con troppi tarli in testa.

Al tedesco sono state poi rivolte alcune domande di “politica” del tennis visto il suo nuovo ruolo di membro del Player Council. A proposito della questione “Premium Tour”, Zverev ha affermato di saperne davvero poco. A suo avviso, infatti, le discussioni sono state fin qui piuttosto “vaghe e non dettagliate”. Più concreto, invece, il discorso su una possibile riforma del calendario ATP: “La mia priorità che è anche quella del Player Council è di capire come rendere la stagione leggermente più corta in modo da avere una off-season più lunga rispetto alle quattro settimane attuali. Ne ho parlato anche con Alex De Minaur e molto semplicemente quattro settimane non sono abbastanza per un’atleta per recuperare e per essere pronti. Non c’è tempo per fare un lavoro prettamente fisico, bisogna andare di fretta. L’obiettivo principale al momento è ottenere una off-season di 6-7 settimane in cui possiamo prenderci cura dei nostri corpi”.

Infine, Sasha ha detto la sua sull’ormai consolidato (e in via di diffusione) format dei Masters 1000 lunghi 12 giorni: “La questione è semplice. Così è molto meglio per i giocatori tra le 50esima e la 100esima posizione nel ranking perché hanno la possibilità di giocare questi tornei importanti, ma è molto peggio per i top ten o comunque per chi può arrivare in fondo. In questo modo si rimane molto più tempo in giro sul tour e i giorni di riposo tra due partite non sono davvero giornate di riposo ma semplicemente di recupero”. In poche parole, la coperta è corta.
CAT_IMG Posted: 1/5/2024, 00:14     Lorenzo Musetti - ATP PLAYERS BOX
Lorenzo Musetti si è presentato quest’oggi in conferenza al Sardegna Open, il Challenger 175 che si tiene a Cagliari questa settimana. Lorenzo è il numero due del tabellone e gioca a Monte Urpinu dopo l’eliminazione al secondo turno di Madrid per mano di Seyboth Wild. Ecco quali sono le sensazioni del giocatore toscano, nel momento in cui si appresta a scendere in campo. Il suo esordio sarà al secondo turno contro uno tra Diallo (il canadese che lo ha battuto in Coppa Davis a settembre 2023) e Juan Francisco Cerundolo.

D: Lorenzo, quali sono gli obiettivi?
Musetti: “Il mio obiettivo principale era quello di essere ancora in gara a Madrid, così purtroppo non è stato. Ma mi fa piacere tornare qui a Cagliari dove ho buoni ricordi, è sempre un piacere venire qui, la gente è ospitale e le condizioni mi piacciono. Per me è un torneo di ripartenza, devo cercare di mettere partite nelle gambe cercando di ritrovare quella fiducia che è mancata negli ultimi mesi per preparare al meglio Roma e Parigi”.

Cosa ti ha fatto perdere posizioni in classifica? Quali sono le prospettive?
“L’anno è ancora molto lungo. Sicuramente è in questa parte di stagione che ho la maggior parte di punti da difendere. Il finale di stagione 2023 è stato pessimi in termini di risultati, penso soprattutto alla trasferta in Cina e alla parte indoor, e in caso non andasse bene la parte centrale del 2024 non sarei messo bene in termini di ranking. Ma non mi sto concentrando sui punti: ora voglio ritrovare il Lorenzo Musetti che avevo fatto vedere in altri anni”.

Cosa ti aspetti dal Sardegna Open?
“Per me si tratta di una ripartenza. L’obiettivo principale è essere ancora in gara a Madrid e purtroppo così non è stato. Non lo prendo come un allenamento, sicuramente. Sono qui per cercare di vincere il torneo e per cercare di mettere più partite di quelle che sicuramente ho fatto. Sulla terra, per arrivare a Parigi che è il torneo più importante, ho bisogno di opportunità per ritrovare il mio tennis e questo torneo me ne dà una”.

Spesso nei derby vi vediamo palesare una bella amicizia. Ma c’è anche rivalità tra voi tennisti italiani?
“No, sarebbe da stupidi essere rivali quando le cose vanno bene, sia in termini di squadra che in termini individuali. Io sono fortemente convinto che tra noi non ci siano gelosie o invidie. Ovvio che è uno sport un po’ egoista e ognuno cerca di fare il massimo per sé. Io sono felice quando Jannik fa bene, ma mi concentro soprattutto su di me e sulle mie mancanze. Quest’anno stanno facendo bene Cobolli, Arnaldi, Darderi, sono amici con cui ho condiviso tante cose sin da junior, non mi verrebbe mai da essere geloso di loro perché quello che hanno ottenuto se lo meritano. Anzi, è sicuramente un qualcosa che ci spinge a fare meglio”.

Ti senti il favorito?
“Io e Tiafoe siamo le prime teste di serie ma ci sono altri giocatori pericolosi, come Sonego e Navone, altri giovani italiani, Fognini che può sempre dire la sua se sta bene. Questa settimana la classifica vale e non vale. Sicuramente ho degli ottimi ricordi della Sardegna in generale, ma in particolare di questo circolo, dove ho giocato una bella edizione perdendo da Djere che poi fece finale. Avevo espresso del buon tennis e spero che anche questa settimana io possa fare del mio meglio, cercherò con tutto me stesso di conquistare il titolo”.

Ti piace il tennis wheelchair?
“Ho avuto l’opportunità di provare a giocare con la carrozzina e devo dire che non è assolutamente facile anche se mi sono divertito. Nutro profonda stima per gli atleti che praticano questo sport, negli Slam abbiamo l’opportunità di condividere lo stesso palcoscenico. Blind tennis? Non lo conosco e non voglio fare quello che sa, ma spero possa dare una mano a chi vuol provare a divertirsi in campo”.
CAT_IMG Posted: 1/5/2024, 00:12     Jannik Sinner - ATP PLAYERS BOX
Una vittoria sensazionale, di grinta e non solo di superiorità tecnica, quella riportata da Jannik Sinner a spese di Karen Khachanov per raggiungere i quarti del Mutua Madrid Open per la prima volta in carriera. Una prestazione che ha fugato tutti i dubbi sulle condizioni dell’azzurro, di cui addirittura si rischiava l’ipotesi ritiro nelle ore precedenti all’incontro. Ora si può solo ipotizzare su quanto avanti possa spingersi nella capitale spagnola. Lui, al solito, non si sbilancia ma intanto tranquillizza sulle sue condizioni ai microfoni della stampa nel post gara.

D: “Come ti senti?“
Sinner: “Meglio di ieri, il mio obiettivo principale è di tornare al 100%. Oggi le condizioni erano un po’ diverse, era il primo incontro per me con il tetto aperto, quindi ho provato ad ambientarmi, soprattutto nel primo set e ho fatto qualche errore, ma sono felice di esserne venuto fuori“

D: “Come hai lavorato da ieri per stare poi meglio oggi?“
Sinner: “Io e il mio fisio abbiamo lavorato tanto ieri, è stata una notte lunga. Tutto ciò che è il meglio per il mio corpo, generalmente cerco di recuperare, di dormire meglio. Oggi ho svolto un paio di esercizi diversi per provare a stare meglio. Sono davvero lieto di vedere il processo, e spero che starò meglio domani e dopodomani“

Pellegrino Dell’Anno (Ubitennis): “L’altro giorno Jasmine [Paolini] ha detto che il doppio misto alle Olimpiadi è una porta aperta da parte sua, è praticamente un sì. Tu ad oggi cosa le diresti?“
Sinner: “Dobbiamo vedere anche la situazione in cui sarò e in cui saremo lì. Ci saranno dei tornei importanti prima, c’è da vedere quanto uno ha giocato, quanto no. Io non sono un doppista, questo si sa già, nell’altro senso in Coppa Davis abbiamo vinto io e Lorenzo delle ottime partite. Non ho mai giocato il doppio misto, quindi onestamente non so cosa aspettarmi, ma diciamo che lo vedremo lì, in quel momento lì, lo decideremo insieme“

D: “Ieri sei uscito dal campo alle 10 di sera, a che ora sei andato a dormire e cosa hai fatto nel mentre?“
Sinner: “Non voglio dire l’orario esatto, ma ci sono giorni in cui necessiti più trattamenti, altri invece più sonno, quindi devi un po’ adattarti. Ci sono giocatori che hanno difficoltà ad addormentarsi durante la notte, perché hai ancora adrenalina nel corpo, ma non è il mio caso. Ma abbiamo lavorato tanto dopo la partita, è stata una notte lunga, abbiamo proseguito anche al mattino. Penso che oggi sul campo abbiamo visto che stessi un po’ meglio, l’ho sentito ancora ma la parte più importante è provare a non peggiorare. Domani vedremo se mi allenerò o meno“

D: “C’era paura di non essere sul campo oggi?“
Sinner: “Non paura, semplicemente ci ho pensato due volte, perché dopo c’è un torneo importante come Roma, poi Wimbledon, le Olimpiadi, quindi dato che la situazione sarebbe potuta peggiorare ci ho pensato di nuovo. Domani sono curioso di vedere la reazione dopo la partita di oggi, che è durata due ore“

D: “Oggi quando hai deciso di giocare eri agitato?“
Sinner: “Ho deciso dopo il riscaldamento di oggi che potevo giocare. Dentro di me sapevo che stavo un po’ soffrendo, ma lo accetto sul campo, per me è giusto provare e godersi il momento. Penso che il livello oggi fosse alto, io e Karen ci conosciamo. Non si tratta di essere al 100% o meno ma vedere le cose positive e riconoscere i momenti positivi del match, che sono il terzo, il secondo e li ho vissuti un po’ meglio di lui, che ha fatto meglio nel primo set, che ha vinto. Lui è un giocatore incredibile, ha mostrato queste cose per tanti anni, è molto solido e sono felice di questa grande vittoria“

D: “La tua partita oggi era sparita dal sito ufficiale del torneo, lo sapevi? Quanto sei stato vicino a ritirarti?“
Sinner: “Non voglio parlare di quanto era vicino o no. Sicuramente era una situazione non semplice, ieri siamo andati a letto abbastanza tardi, ci abbiamo lavorato sopra. Sono qua comunque per giocare il torneo, mi piace giocare e la decisione l’abbiamo presa dopo il riscaldamento, o almeno io l’ho presa dopo il riscaldamento. Dove io comunque sento che possa divertirmi in campo la partita la gioco. Ci sono degli imprevisti in campo, quello si sa già, e se dovessi sentire qualcosa lo sapevo già prima. Dovevo accettare il fatto di non essere al mio 100%, ma c’è anche da dire che ho fatto una bella partita oggi“

D: “Non sei mai stato ai quarti qui. Si avvicina questo torneo, hai superato un ostacolo importante, due partite difficili. Cominci a pensarci in maniera diversa?“
Sinner: “Sono sempre uguale. Sono contento di essere qua, di competere contro i migliori al mondo e alla fine è questo che conta, siamo arrivati qua con un bel carico di lavoro. E ora continueremo a lavorare, lo abbiamo ridotto un pochino per questo problema che avevamo. Adesso vediamo domani come mi sento al mattino, decidiamo cosa fare e poi vediamo“
CAT_IMG Posted: 30/4/2024, 14:05     Juan Martin Del Potro - ATP PLAYERS BOX
Juan Martin Del Potro, ovvero, uno dei tennisti più apprezzati all’interno del circuito ATP. Poco da dire. L’atleta argentino, lasciato il tennis giocato due anni or sono, ha disputato la sua ultima partita contro il suo connazionale Federico Delbonis in quel Buenos Aires. Del resto, dall’alto del suo metro e 98, Del Potro rimane ancora il più alto campione Slam della Storia (record poi eguagliato da Marin Cilic e Daniil Medvedev) ma anche il sudamericano più forte di ogni epoca dopo il connazionale Guillermo Vilas.

Il caro vecchio “Delpo” – che durante i suoi ultimi tornei era alle prese con un infortunio al ginocchio – ha provato a dire la sua circa la rivalità con i cosiddetti “big four” e delle aspettative mentre calcava i campi in giro per il circuito. Non solo. Ha anche sottolineato di non avere particolari rimpianti di sorta riguardo la sua ultima gara: “Aver vinto un Grande Slam al meglio dei tre grandi ha un valore speciale“, ha dichiarato a Punto De Break il trionfatore dello US Open 2009. “Ora si parla solamente dei Big3” ha aggiunto Del Potro “ma tra noi abbiamo sempre parlato dei Fab4 perché Andy Murray è sempre stato uno dei migliori di tutta la Storia. Qualsiasi vittoria contro di loro aveva un valore impressionante e un sapore particolare”.

Come affrontare il ritiro e il rapporto con Nadal
Il tennista originario della provincia di Buenos Aires ha anche sottolineato il fatto che “aver vinto uno Slam può sembrare poco, ma non lo è. Giocare quarti e semifinali contro i migliori mi dà la tranquillità che, pur non avendo ottenuto grandi tornei, ce l’ho messa sempre tutta e questo mi basta”. Poi, l’attenzione dell’ex allievo di Franco Davin si è spostata sulla fase che sta attraversando Rafa Nadal e su quanto sia difficile ritirarsi alle proprie condizioni: “Penso che dobbiamo iniziare ad assimilare il fatto che un’era tennistica stia per finire. Roger non c’è più, ma la sua eredità è rimasta molto segnata per sempre. E ora Nadal si concede il piacere di ritirarsi a modo suo e alle sue condizioni” ha evidenziato l’ex giocatore argentino. “Ed è una cosa che purtroppo non ho potuto fare per la mia salute. Il livello di Rafa è impressionante. Vederlo giocare e vedere quella passione per la competizione e quell’energia che ha, è qualcosa di unico e non so se ci sarà qualcosa di simile nei prossimi anni. Spero di incontrarlo e di salutarlo. E di continuare a guardarlo in TV, naturalmente. In realtà non guardo molto il tennis, ma se giocano Rafa o Novak ovviamente lo guardo”.

Del Potro ha raccontato anche qualche aneddoto del passato riguardante proprio Rafael Nadal: “La partita di Rio è stata emotivamente molto forte e spettacolare, da argentino in Brasile e contro Rafa. Un’altra partita che ricordo è stata la semifinale dello US Open 2009, ma ce n’è una che ho perso contro Nadal, a Wimbledon 2018. Ho perso quella partita, ma alla fine ci siamo abbracciati. È stato super emozionante e quando vedo le immagini di quella partita e di quel momento non mi importa di aver perso perché quel momento vale già tutto.”

Il tennis che verrà con Alcaraz e Sinner
Infine, l’ex campione dello US Open ha ha riflettuto sul futuro del tennis con Carlos Alcaraz e Jannik Sinner. Del Potro, infatti, ha provato a fare un paragone con alcune delle rivalità del passato ed è entusiasta per quello che possono portare al tennis: “Adoro vedere Alcaraz perché ha una freschezza ed una naturalezza nel camminare in campo che sembra un trentenne. Parliamo di un ragazzo che è giovanissimo”, ha spiegato l’ex tennista argenitno. Per poi chiosare: “Sarà molto bello per il tennis, la sfida con Sinner. Costruirà una rivalità che il tennis ha costantemente avuto. Prima è stato Agassi-Sampras, poi Roger-Rafa, poi Novak. E ora toccherà a loro due…”.
CAT_IMG Posted: 30/4/2024, 14:04     ROLAND GARROS 2024 - ROLAND GARROS
Manca ancora un mese al secondo Slam stagionale, il Roland Garros 2024, ma gli occhi degli appassionati sono già proiettati sulla terra rossa di Parigi. Da una parte c’è chi si aspetta l’ultimo canto del cigno di Rafael Nadal. E dall’altra chi non vede l’ora di vedere all’opera un Jannik Sinner in una nuova dimensione. In attesa di conoscere ulteriori dettagli sui partecipanti e di fare previsioni in base anche all’andamento dei tornei precedenti, è stato svelato il prize money per questa edizione del French Open. Procedendo con ordine, partiamo col dire che si è raggiunto il massimo storico per un totale di 53 478 000 euro. Questo, rispetto al 2023, rappresenta una crescita del 7,82%.

Scendendo più nel dettaglio, i vincitori dei tornei di singolare maschile e femminile si porteranno a casa un assegno di 2,4 milioni di euro, ossia il 4,35% in più di quanto guadagnato da Novak Djokovic e Iga Swiatek al Roland Garros 2023. Il finalista, invece, percepirà esattamente la metà rispetto al vincitore, con un premio di 1,2 milioni di euro. E anche in questo caso l’aumento in percentuale rispetto allo scorso anno è il medesimo di quello del campione. Ad essere ‘penalizzati’ in questo senso sono i semifinalisti, che godranno dell’aumento minore se si guarda a tutti i turni (solo il 3,17%).

Interessante sottolineare come man mano che si procede nei meandri del tabellone, diminuisca l’aumento rispetto al French Open 2023, con l’eccezione del primo turno (5,8%). Per il secondo turno c’è un balzo del 13,4%, per il terzo dell’11,27%. Il salto maggiore, però, avviene a livello di primo turno di qualificazione. Chi dovesse perdere al suo esordio nel tabellone che fa accedere al main draw si porta comunque a casa 20 000 euro, ossia il 25% in più dell’anno passato. Una riflessione, poi, potrebbe essere fatta per i tornei di doppio. Che oltre a non aver avuto un upgrade a livello di guadagni, permettono di conquistare meno della metà del premio riservato ai vincitori in singolare (590 000 euro).

Il comunicato di French Tennis Federation
“Come negli anni precedenti, il Roland Garros ha deciso di continuare a sostenere i giocatori che ne hanno più bisogno, per aiutarli a finanziare la loro stagione. Il montepremi dei primi tre turni del tabellone dei singolari è quindi aumentato notevolmente. Agli altri turni è stato applicato un rialzo più misurato. Complessivamente, il montepremi del tabellone dei singolari è aumentato del 7% rispetto al 2023. Dopo l’anno scorso gli organizzatori del torneo sono più impegnati che mai ad offrire agli spettatori un intrattenimento di qualità ancora migliore durante la settimana destinata alle qualificazioni. Il Roland Garros mira ad offrire il miglior supporto possibile ai giocatori classificati fino al 250° posto della classifica mondiale. Il montepremi totale per questa parte del torneo è aumentato notevolmente del 24,65%”.
CAT_IMG Posted: 29/4/2024, 23:35     Flavio Cobolli - ATP PLAYERS BOX
Dopo l’eliminazione per mano di Karen Khachanov nel terzo turno del Mutua Madrid Open, al microfono del nostro inviato Giovanni Pelazzo, Flavio Cobolli, in analogia a quanto ascoltato dalle parole di Jasmine Paolini, più che la soddisfazione per un cammino complessivamente positivo nel torneo, esprime rammarico e qualche rimpianto, legato anche al problematico rapporto avuto durante la settimana con i materiali. Flavio ha raggiunto per la prima volta il terzo turno in un Master 1000, ma non è contento per come è maturata la sconfitta odierna.

“Confidavo” – osserva Cobolli – “di terminare il torneo ancora meglio di come l’avevo cominciato, ma non è andata come speravo. Ho avuto problemi lungo tutta la settimana con le racchette: oggi mi si è rotta sul nodo proprio durante il setpoint. Mi sono innervosito, non avrei dovuto, e in tal modo ho perso l’occasione. Devo imparare da situazioni come queste per migliorare e compiere quel piccolo passo che mi permetterà di giocare le mie carte con i migliori”.

Alla domanda sul fatto che comunque si vedano di partita in partita i progressi tecnici e di atteggiamento in campo, il ventunenne azzurro riconosce i risultati del lavoro svolto. “Ho sempre lottato in campo, sto giocando bene e aggiungendo qualcosa alle mie risorse: sono ancora troppo nervoso, ma migliorerò anche sotto questo aspetto”. Cobolli da lunedì entrerà per la prima volta nella top 60, verosimilmente al posto numero 57.
CAT_IMG Posted: 29/4/2024, 23:34     Casper Ruud - ATP PLAYERS BOX
Le parole del norvegese Casper Ruud dopo la sua vittoria al terzo turno contro il britannico Cameron Norrie.

Come ti senti dopo l’incontro?
Bene ovviamente. Ho avuto qualche difficoltà nel corso del secondo set, ho avuto chance di break all’inizio del set e non le ho sfruttate, poi Norrie mi ha strappato il servizio ma sono stato in grado di recuperare. Poi sono tornato in partita con il break sul 3-3 e ho avuto altre chance di passare in vantaggio sul 4-3. Alla fine ho vinto grazie al break finale. Contento di avercela fatta, ora si pensa a domani.

Cosa hai portato in campo oggi per affrontare Cameron?
Ero preparato per un match duro. Nel nostro precedente incontro in Australia ho perso, oggi mi sono preso la rivincita. Ero felice di giocare su terra, perché la preferisco rispetto al cemento. Sono rimasto concentrato al servizio. Lui ha un back veramente piatto che rimane molto basso ma sulla terra ha meno effetto rispetto al cemento dove la palla viaggia di più. Ho avuto più tempo per preparare i miei colpi e giocare con più accortezza i miei turni al servizio.

Domani affronti Felix Auger-Aliassime, come ti senti?
Sarà difficile, con Felix lo è sempre. L’anno scorso ci siamo sfidati alle finals, poi ci siamo battuti anche sulla terra proprio qua a Madrid. Lui è molto forte al servizio specie qua a Madrid con il fattore altitudine e con la palla che rimbalza alta, lui può sfruttare questo. Sarà una grande sfida.

Pensi di giocare più alla leggere adesso che non devi rispettare i favori del pronostico?
Fino al 2022 pensavo che ad ogni torneo a cui partecipavo potevo andare fino in fondo, magari in finale. Ogni sconfitta ai quarti o in semifinale era motivo di frustrazione. Quest’anno sto cercando di pensare match dopo match, di non pensare troppo alle occasioni o a in che porzione di tabellone sono finito. E’ solo un altro giorno di lavoro, certo è bello giocare le semifinali e le finali dei tornei, ma penso la mia mentalità quest’anno è giocare bene e non cambiare troppo. Sto cercando di usare le giuste risorse, le giuste motivazioni contro ogni avversario.

Rafa gioca il suo ultimo Madrid. Cosa pensi a proposito del suo spirito competitivo. Lo vedrai giocare la sua ultima partita, magari in televisione?
Ci sono molti ragazzi competitivi nel tour, e a me piace vedere giocare questo tipo di giocatori, non solo Rafa. Cerco sempre di guardare le sue partite in televisione perché è sempre interessante, così come Alcaraz o Sinner, entrambi brillanti. Ci sono pochi giocatori che adoro guardare nel mio tempo libero e Rafa è tra questi, penso quello che preferisco di più. Tornare nel tour è incredibile, ed è bello vederlo allenarsi o giocare. E’ una presenza che mancava durante i tornei.

Sei uno dei giocatori più brillanti su terra. Quale è l’equilibrio tra il te stesso di adesso e quello di una volta che vinceva più tornei?
Penso che vincere Barcellona la scorsa settimana sia stato qualcosa di importante ma non mi avrebbe cambiato la vita vincerlo o perderlo. Sono lo stesso giocatore, certo vincerlo mi ha fatto venire qua a Madrid con una confidenza maggiore ma non penso che una partita o un titolo definiscano un giocatore.
CAT_IMG Posted: 29/4/2024, 23:33     Iga Swiatek - WTA PLAYERS BOX
La conferenza stampa della polacca Iga Swiatek, n.1 del WTA, al termine del suo match vinto in due set contro la spagnola Sara Sorribes Tormo.

IL MODERATORE: Qual è la tua riflessione immediata sulla partita?
IGA SWIATEK: Sostanzialmente sono soddisfatta della prestazione. È stata davvero solida e sono soddisfatta del modo in cui mi sono adattata al gioco di Sara. Mi sento come se sapessi già come affrontarla dopo queste due partite che abbiamo giocato a Pechino e alla United Cup. Ho imparato una lezione da questo. Ho semplicemente giocato in modo davvero efficiente.

Q. La prossima volta affronterai Bea. Una cosa avete in comune: nel vostro paese siete i volti del vostro sport, tu con la Polonia, lei con il Brasile. Come ti sei adattata a questo? Rispetto alla pressione su di te ci sono stati fasi per te prima che tu assumessi quel ruolo in Polonia?
IGA SWIATEK: Non direi che ci fossero fasi, perché tutto è successo davvero all’improvviso dopo il Roland Garros 2020, ma allora non sapevo se sarei stata solo una atleta occasionale, o se sarei riuscita a confermarmi. Quindi sicuramente penso che la mia coerenza mi abbia messo in quella posizione. Direi che è un bel ruolo da avere, perché l’ho sempre desiderato. Inoltre, è più facile trovare la motivazione quando hai la sensazione che i bambini ti stiano guardando. Ma d’altra parte c’è anche un po’ di esperienza sulle le tue spalle. Non è facile bilanciarla, perché tutti ti trattano come se dovessi giocare per loro, non per me, quindi sto imparando come affrontarlo e come non lasciare che ciò influenzi la mia mentalità o il mio atteggiamento.

Q. Parlando della partita con Bea, l’hai affrontata al Roland Garros dell’anno scorso, una partita serrata. Sono curioso di sapere quali sono i tuoi ricordi di quella partita e quanto forse hai imparato e tratto da quel match a oggi?
IGA SWIATEK: La cosa più importante che ricordo è stato il primo set davvero serrato. Il tie-break è stato stressante. Ricordo che anche il pubblico era pazzo, perché Il pubblico brasiliano si porta dietro tutti questi strumenti facendo un piccolo festival musicale. Così è stata sicuramente un’esperienza diversa, bella ma dura da gestire. E’ stata una partita davvero intensa e un primo set lungo. Non mi aspetterei sicuramente una partita facile contro Bea. E’ una grande giocatrice.

Q. Sembra che le squadre dei giocatori stiano diventando più grandi e sempre più giocatori stanno vedendo il valore di avere più persone intorno a loro. Ovviamente hai persone intorno a te ormai da un po’. Quando eri più giovane, cosa ti ha fatto capire che quello era un parte importante del tennis e che non è solo uno sport singolare, che hai bisogno di persone intorno a te?
IGA SWIATEK: Penso che fosse abbastanza ovvio per me ripetermi che è bello investire su me stessa. Chi mi conosce ricorda che volevo avere il mio fisioterapista, per esempio, perché in un certo senso sapevo che il lavoro che stavo facendo avrebbe potuto avere un impatto quando ne avrei compiuti 30. E se questo mi garantisce tre anni in più vale già la pena farsi un fisioterapista. Ho trovato Maciej che è fisioterapista e preparatore atletico contemporaneamente. In termini di quello che fa Daria, ho molto lavoro da fare, non solo la parte psicologica, ma dal punto di vista comunicativo. Come quando avevo bisogno di coinvolgere più persone, mi ha davvero aiutato a gestirlo, mettendo su una squadra che lavori davvero insieme. Jules può confermare (sorride).
Hanno tutti molto lavoro da fare. Quindi anche se la squadra è piuttosto piccola, mi sento come se avesse cura di me. La squadra potrebbe essere più grande di quanto avessi mai pensato (sorride), ma hanno tutti ancora molto lavoro da fare, e con queste cose di cui abbiamo parlato all’inizio, hai bisogno che queste persone ti aiutino a sentirti al sicuro.

D. Ovviamente il tuo movimento è uno dei tuoi punti di forza, ma stavamo parlando con Naomi, e lei ha detto di aver assunto un allenatore di movimento che è un’ex ballerina. E ho scoperto anche Novak, uno che si muove così bene, lavora specificatamente con un allenatore del movimento. L’hai mai fatto o hai pensato di farlo? A molte persone piace anche lavorare più sulla loro forza per renderlo migliore, questo aspetto rientra sempre nello stesso lavoro che svolgi con il tuo normale allenatore di fitness?
IGA SWIATEK: Non ho mai avuto alcuna esperienza lavorativa con l’allenatore del movimento, perché non ne ho mai incontrato nemmeno uno, ma sono contento del lavoro che stiamo facendo con Maciej, quindi non ha senso per me lavorare con qualcun altro. Il suo il lavoro è sicuro (sorride). Come hai detto, mi muovo bene, quindi non voglio analizzarlo eccessivamente o trovare problemi dove in realtà non ci sono. Abbiamo ancora molto lavoro da fare in campo, quindi non direi di aggiungere cose nuove, non mi aiuterebbe.

D. Quando guardi indietro, torni mai a rivedere ad esempio il primo Roland Garros che hai vinto, o quello Junior di Wimbledon o vecchi momenti salienti di quelle vittorie?
IGA SWIATEK: Vorrei farlo di più, perché è sempre bello guardarlo, ma dovrei comunque guardare un paio di partite da analizzare. E’ difficile per me trovare la motivazione per guardare partite che devo guardare comunque. Quindi non le guardo. Onestamente, nella mia vita, ho guardato solo i miei momenti salienti contro Naomi nel 2019, perché mi sono infortunata subito dopo nel torneo ed è stato il primo torneo in cui mi sono sentita come me se avessi una possibilità nella WTA, quindi ho guardato questi highlights perché mi hanno fatto davvero sorridere.
CAT_IMG Posted: 29/4/2024, 23:32     Jasmine Paolini - WTA PLAYERS BOX
Jasmine Paolini non è propriamente soddisfatta della sua prestazione con Mirra Andreeva; il nuovo ottavo di finale conquistato dalla tennista toscana nell’intervista a caldo con i nostri inviati Giovanni Pelazzo e Pellegrino Dell’Anno non le basta per vedere il bicchiere mezzo pieno; è il segno ovviamente della consapevolezza dei propri miglioramenti e della possibilità quindi di chiedere sempre di più a sé stessa. Oggi Jasmine non ha avuto le stesse sensazioni provate nel vittorioso match con Caroline Garcia. “Oggi” – esordisce Paolini – “ero fisicamente meno competitiva; ero più lenta con le gambe. Sono partita male sbagliando tanto nei primi game, in special modo con il rovescio. L’ho perduto diverse volte; questo mi ha tolto sicurezza e mi ha fatto giocare in maniera disordinata, poco lucida”.

L’azzurra non dimentica il valore della rivale, ma ha qualche rimpianto: “Andreeva è forte e ordinata; sa farti giocare il colpo in più e se non sei al massimo finisci per pagare. Il livello è sempre alto e la sconfitta va accettata come nuova esperienza da cui imparare qualcosa. Sicuramente era una partita complicata, ma si poteva vincere; c’è molto rammarico in me. Se sono soddisfatta del torneo? Ni”. Sollecitata a tornare ai momenti-chiave del match, come il setpoint mancato sul 5-2 nel primo set o su alcuni errori di dritto prima del tie-break, l’atleta italiana, più che soffermarsi su un episodio in particolare, valuta la sua prestazione più in generale. “Non sono stata lucida nei momenti importanti, ho iniziato male il tie-break e ho sbagliato tante palle facili. Non è stato un cattivo torneo, ma oggi avrei voluto dare di più e purtroppo non è andata così. Non è facile da capire per chi guarda da fuori perché qualche tennista lo fa sembrare facile, in realtà è difficile giocare bene ogni settimana”.

Il discorso passa sul Foro Italico, che si avvicina. A Madrid, le viene ricordato, ha pur sempre raggiunto per la sesta volta nell’anno gli ottavi di finale in un torneo 1000. E a Roma? “Andrò a Roma” – dice Jasmine – “per lottare su ogni palla e ce la metterò tutta; è il torneo di noi italiani. Non ho particolari routine nella capitale, l’anno scorso abbiamo sempre cambiato posti e ci siamo trovati bene… chissà… magari quest’anno è la volta delle routine (ride)”.

Un’ultima domanda: qualche augurio di compleanno particolare da fare? Certo che sì: “Auguri Sara (Errani), te li ho già fatti, ma te li rifaccio volentieri…”.
CAT_IMG Posted: 29/4/2024, 23:30     Ons Jabeur - WTA PLAYERS BOX
Ons Jabeur sta tornando. Sono bastati due set per completare l’operazione secondo turno al Mutua Madrilena Open. Jelena Ostapenko finisce ko 6-0 6-4 in sessantotto minuti.

Due set differenti l’uno dall’altro: “E’ stata una partita difficile. Non lo sapete ma mi sono allenata con lei due giorni mi fa e mi ha stracciata. Sono arrivata a questa partita e ho pensato che avrei provato a correre ovunque e a mettere la palla dall’altra parte. Sicuramente la chiave è stata accettare che giocasse un vincente ogni volta che avrebbe potuto farlo. Dopo aver vinto il primo set, sapevo che il livello si sarebbe alzato di sicuro e sono davvero soddisfatta di come ho gestito il finale della gara”.

Dopo mesi è tornata a vincere tre partite di fila: “E’ una bella sensazione (sorride). A volte ti manca la vittoria, ma sono molto orgogliosa di essere stata paziente, perché il livello di allenamento che ho fatto a Miami è stato incredibile. Fondamentalmente non stavo perdendo nessuna sessione di allenamento. Stavo giocando alla grande, ma semplicemente non vincevo. Ma sono felice di aver continuato a credere in me stessa, a continuare a dire che un giorno o l’altro sarei tornata a vincere. Sono molto soddisfatta del livello con cui sto giocando. Spero di poter continuare a esprimermi su questo livello e di poter continuare a divertirmi in campo”.

Jabeur in conferenza stampa ha parlato anche dei progressi raggiunti da Jasmine Paolini: “Jasmine è migliorata molto negli ultimi due anni, il suo stile di gioco è davvero particolare. Fa bene sia col dritto che col rovescio, mette molta pressione all’avversaria, ha acquisito esperienza. È una ragazza molto simpatica e sono davvero felice per lei. A Stoccarda ha giocato molto bene. Ho perso ma sono contenta del livello del mio tennis. Vedo che gioca davvero bene, le piace di più la terra“.

Jelena Ostapenko può essere un personaggio difficile da interpretare: forse ha festeggiato verso il suo box e ha accorciato la stretta di mano! “Ognuno ha un carattere diverso in campo. Tutti conoscono Jelena. Penso che mi dica sempre che i demoni nella sua testa vengono fuori durante il match, quindi la capisco perfettamente. Ero davvero entusiasta e sicuramente ognuno ha le sue cose in campo (sorride). Forse ha detto loro delle parolacce, ma penso che possano gestirla. Sono adulti. E’ una cosa sua. Ma sono contento di aver davvero ottenuto la vittoria e di essere rimasta davvero carica fino alla fine della giornata”.

Ma quanto è stato importante per i miglioramenti espressi da Jabeur l’aver vinto gare non esprimendo il suo tennis migliore, ma lottando, sopravvivendo: “Quando giochi contro di lei, a volte le dai semplicemente un po’ di campo. Lei cerca di entrare e colpire con un vincente, è il suo gioco. Ancora una volta, la chiave per me è stata accettare quel tipo di gioco. A volte so di essere rimasta un po’ corta con i colpi, o, perché so che se le do un po’ di spazio, lei entrerà e farà dei colpi incredibili. Ma sono felice di essere rimasta concentrata, soprattutto nel secondo set, di aver vinto e servito per la partita”.

Ma qual è stata la svolta dell’ultimo periodo? “Penso che ci sia un mix di molte cose a livello mentale e fisico. Ovviamente non ero realmente consapevole di come un simile infortunio al ginocchio potesse influenzare la mia mente, perché, sai, pensavo che mi stavo muovendo bene bilanciando il peso sul ginocchio destro, ma non era così. In effetti mi dava veramente fastidio. Il mio fisico non era al 100%, ma la mia mente pensava che potessi rendere al 100%. Quella cosa ti colpisce davvero quando giochi e cerchi di non stressarti e di non esercitare troppa pressione sul ginocchio. Ma ha influenzato la mia fiducia a Indian Wells, Miami e sicuramente anche a Charleston. La cosa complicata in realtà anche con il ginocchio è che alcuni giorni mi sento davvero bene e altri giorni posso avvertire tanto dolore. A volte, nei momenti di tensione, ho pensato di non poter andare avanti. Ma ho continuato a esercitarmi, a lavorare sodo, a fare molti esercizi. Se sai che la riabilitazione in questo momento è in realtà rafforzare i glutei e i quadricipiti e non puoi fare molto al riguardo. Quindi è quello che ho continuato a fare. Ho continuato a lavorare duro, a crederci e ad affrontare partite difficili da Charleston e Stoccarda. Mi sento davvero molto meglio fisicamente. Questo aiuta davvero la mente”.

Poi parla del suo documentario in cui a un certo punto le fanno vedere la finale di Wimbledon: “Non so qual è il lato positivo di questo lavoro. Voglio davvero uccidere Matt per avermelo fatto guardare (sorride). Continuava a dirmelo, lentamente, “sai, penso che sia bello che tu guardi. Cosa ne pensi? Non voglio spingerti”. Ma mi stava spingendo un po’. Poi ho pensato, okay, solo per te. Ho pensato: “Per favore, per favore, so cosa succederà”. Non voglio vederlo di nuovo. Di solito odio guardarmi in generale, sai, e soprattutto quel finale. Ero tipo, Ok, tienilo insieme. Basta, vai avanti con la partita. E poi alla fine, onestamente, non posso: è molto, molto difficile farlo. Penso che l’obiettivo del regista fosse catturare la scena del mio dramma di non volerlo guardare”.

Gauff o Keys nella sua rotta al prossimo turno: “Penso che Coco giochi in modo incredibile ed è un’avversaria difficile. Non dà alcun punto gratuito. Quindi sarà sicuramente una partita difficile se affronterò l’una o l’altra. Ci conosciamo tutte dentro e fuori dal campo, cosa ci piace e cosa no. Mi concentrerò su me stessa e sarò pronta, mi godrò ogni punto che posso giocare in modo sano su questo campo”.

Jabeur ha investito in NC Courage ma è pronta a qualsiasi idea e progetto che aiute le donne a fare progressi nel mondo sportivo anche in termini di soldi guadagnati: “Penso che il tennis femminile abbia fatto molta strada. Molto grata a Billie Jean King e a tutte le altre donne che hanno combattuto duramente, Serena, Maria, tutte loro. Stanno cercando di rappresentare molto bene lo sport. Penso che molte giocatrici debbano esserne consapevoli di cosa sta realmente accadendo. A volte non penso davvero che sia solo una questione di soldi, ma anche di rispetto, perché a volte semplicemente si giudica il tennis femminile senza nemmeno guardare una partita. Questo mi fa incazzare molto. Per me non puoi giudicare una partita di basket femminile, perché è solo una donna che gioca. Sono cresciuta aprendo la TV e guardando il calcio, con Ronaldo o quello o quell’altro. Voglio aprire la TV e non vedere solo i Mondiali femminili. Il Mondiale maschile: posso chiamarlo anche Mondiale maschile? Queste cose sono i piccoli dettagli che fanno la differenza. Mi sento una donna che gioca, che ispira un’intera nuova generazione. Vorrei andare in hotel, aprire la tv e vedere una partita di tennis femminile. Non ho visto una sola partita di tennis tra donne trasmessa in tv a Madrid. Tutto quello che stanno mostrando qui è legato al maschile, influenzato dai tennisti spagnoli sicuramente, ma non c’è mai una donna spagnola in primo piano. Per me è davvero frustrante vederlo. Come puoi ispirare le ragazze senza mostrare alcuna corrispondenza in questo? Poi dicono: Ok, il tennis maschile è migliore”.

Infine, parla della differenza tra il suo tennis sull’erba e sulla terra battuta: “Mi piacciono molto entrambe le superfici. Serve molta pazienza sulla terra rossa. Mi piace, soprattutto quando mi sento bene fisicamente in campo, sento di avere tempo per pensare e tutto il resto. Per l’erba va molto veloce, ma mi piace anche perché a volte con il dropshot, con gli slice, posso dare davvero fastidio a un sacco di gente. Penso che la combinazione di entrambi, il fatto che la terra venga prima dell’erba, mi aiuti davvero, perché avere molte partite sulla terra mi aiuta a essere pronta fisicamente per l’erba. Ripeto, sono un grande tifosa di calcio, quindi quando gioco sull’erba è come giocare su un campo da calcio davvero enorme, calcio“.
CAT_IMG Posted: 29/4/2024, 23:29     Felix Auger Aliassime - ATP PLAYERS BOX
Chi cerca trova. Felix Auger-Aliassime sta cercando ormai da mesi il suo miglior tennis e chissà se sarà proprio la stagione su terra il momento della sua rinascita. Dopo un finale di 2022 da urlo il canadese ha vissuto un 2023 molto al di sotto delle aspettative, sue e di tutti. Il 2024 potrebbe essere l’anno del risveglio agonistico per l’ex numero 6 ATP, reduce da un primo periodo di stagione non ancora eccelso ma che spera possa essere in fase di costante miglioramento.

Al Mutua Madrid Open ecco arrivare un positivo successo per Felix su Adrian Mannarino e, al terzo turno, una mezza vittoria (solamente perché il suo avversario si è ritirato a inizio secondo set) contro Jakub Mensik. Ora per lui agli ottavi – i primi a livello 1000 da più di un anno a questa parte – l’indomabile Casper Ruud per un match che potrebbe, in caso di vittoria, svoltargli la stagione. Ma prima è tempo di fare due chiacchiere con Felix, molto disponibile a rispondere alle domande dopo la vittoria sul ceco.

D: Sembra che tu ti sia sentito bene là fuori. L’avversario è un ragazzo interessante (Mensik che si è dovuto ritirare a inizio secondo set, ndr) anche se concludere un match così non è mai bello.
Auger-Aliassime: “Conosco le sue qualità ed ero pronto per una battaglia. Ha battuto Dimitrov ed è da inizio anno che è nei radar di tutti. Ricordo quando avevo la sua età: ogni settimana nel tour ero carichissimo per battere i migliori e senz’altro, con un gioco così completo, Jakub ha un futuro luminoso davanti a sé. Sarà sempre più difficile batterlo nei prossimi anni, ma riguardo la mia condizione sono contento di come mi sono comportato là fuori e in generale di come sto colpendo la palla anche in allenamento. Già da Montecarlo mi sentivo bene, ma per una serie di motivi i match mi sono scivolati via dalle mani”.

D: Come pensi di esserti evoluto nel gioco su terra battuta?
Auger-Aliassime: “Mi è sempre piaciuto giocare sul rosso. A inizio carriera, quando disputavo i Challenger, giravo più per tornei sulla terra battuta rispetto a quelli in cemento. Ad esempio, andavo in Sud America perché sentivo di avere più chance di vittoria lì rispetto che in altri posti. Migliorando nel corso del tempo mi sono comunque reso conto di poter giocare bene in tutte le superfici sia indoor che outdoor. Penso di avere l’atletismo giusto per giocare bene sul rosso e sono anche in grado di scivolare piuttosto bene. Su questa superficie, poi, devi riuscire a mettere tu spinta sul colpo quando devi accelerare perché, a differenza del cemento o dell’erba dove spesso puoi appoggiarti sul colpo dell’avversario, sul rosso devi essere bravo tu a cambiare ritmo”.

Pellegrino Dell’Anno, Ubitennis: Qual è il tuo torneo preferito su terra?
Auger-Aliassime: “Questo di Madrid mi piace molto. Ci sono campi con il tetto, si mangia bene, c’è molto spazio per noi giocatori, è organizzato con cura e in generale mi piace la città. Lo metterei insieme a Montecarlo, là è sempre un piacere giocare ed è dove mi alleno la maggior parte dell’anno. Conosco molto bene il circolo e ricordo che la prima volta che giocai il torneo mi sembrava di essere in un film”.

Pellegrino Dell’Anno, Ubitennis: Quest’anno le Olimpiadi si giocheranno su terra. Qual è il tuo obiettivo per quell’evento?
Auger-Aliassime: “Vincere una medaglia! Sarebbe un sogno vincere l’oro alle Olimpiadi. Non posso neanche immaginare l’emozione che si potrebbe provare. A essere sincero non ho ancora pensato però a queste cose, ma in generale per un atleta deve essere incredibile. Io, comunque, al momento mi sto concentrando sul ‘giorno dopo giorno’ in seguito allo scorso anno. Cerco di costruire il mio tennis e confido di ritrovare la mia miglior condizione per le Olimpiadi. È sempre un piacere giocare per la mia nazione e sarebbe fantastico se potessi tornare la settimana dopo a Montreal, dove giocheremo il torneo, con una medaglia. Sarebbe un onore poter condividere un successo del genere con la mia famiglia e con i miei amici”.

D: Pensi di giocare anche il doppio o il misto?
Auger-Aliassime: “Giocherò il misto con Dabrowski. Per il doppio vedremo se sarò l’unico canadese nel maschile a partecipare. In caso, se qualcun altro si dovesse qualificare, valuteremo il da farsi”.
CAT_IMG Posted: 29/4/2024, 23:28     Jiri Lehecka - ATP PLAYERS BOX
Una bella vittoria, questo rimarrà del lunedì madrileno di Jiri Lehecka, che ha staccato il pass per gli ottavi al Mutua Madrilena Open mandando a casa il buon Thiago Monteiro. Una bella vittoria del ceco, che appare pronto alla prossima, probante sfida contro Rafa Nadal probabilmente, come dimostrano le parole rilassate e ben cariche di energia rilasciate nel post match in zona mista.

D: “Congratulazioni per la bella vittoria. I tuoi pensieri sul match“
Lehecka: “Grazie mille, mi sento molto bene per la vittoria. Per me è sempre positivo ottenere delle vittorie sulla terra contro giocatori come Thiago che sono sempre problematici da affrontare. Questa settimana ha dimostrato di avere il livello per giocare questo tipo di competizioni, e dopo aver visto quello che ha fatto contro Stefanos c’era qualcosa nella mia testa che mi diceva che oggi sarebbe stata una bella sfida e sono contento di esserne uscito fuori“

Pellegrino Dell’Anno (Ubitennis): “Lo scorso anno sei entrato in top 25, hai vinto il primo titolo. Quali sono i tuoi prossimi obiettivi per la stagione?
Lehecka: “I miei obiettivi erano di vincere il mio primo titolo, e ci sono riuscito nella prima settimana dell’anno, e il mio secondo obiettivo è finire l’anno in top 20. Sono in corsa, un altro dei miei obiettivi per la stagione è vincere più incontri nei grandi tornei come i Masters 1000, gli atp500. Qualcosa che non ho fatto l’anno scorso, qui persi facilmente al primo turno e mi capitò un paio di volte altrove. Direi che sono sulla strada giusta quest’anno, ho iniziato a Dubai, poi Indian Wells, qui, e vedremo come va. Provare a cercare una certa consistenza nel mio gioco è quello che cercheremo di fare quest’anno“

Dell’Anno: “E per le Olimpiadi? Giocherai il doppio con Machac? O il doppio misto?“
Lehecka: “Per le Olimpiadi l’obiettivo è giocare ed è uno dei miei sogni, poter rappresentare il mio Paese. Per ora giocherò in singolo e in doppio con Marketa Vondrousova, di questo abbiamo parlato l’ultima volta. Se qualcosa cambierà non lo so, vedremo come andrà, entrambi sentiamo di voler giocare il doppio misto“

D: “La settimana scorsa ti sei allenato con Rafa Nadal, che sta giocando ora contro Pedro Cachin e sembra stia per vincere. Cosa ne pensi di una partita del genere, come ti senti?“
Lehecka: “Sarebbe un onore e un’esperienza per me. Tutti sappiamo che Rafa sulla terra è una delle più grandi sfide nel tennis, anche se non sta vivendo la sua miglior stagione, è stato infortunato. Ma ho visto il suo livello contro De Minaur, e vorrei dire che è tornato al suo livello e che ha dimostrato che può giocare un grande tennis di nuovo. Quindi se vincesse sarebbe una grande sfida per me e sarei davvero felice di condividere il campo con lui“

D: “Hai notato delle differenze tra il livello che aveva in allenamento e che ha poi avuto in campo contro De Minaur“
Lehecka: “É sempre un po’ diverso, perché quando ti alleni sei sui campi più piccoli, cerchiamo di trovare le condizioni migliori per entrambi e appunto è allenamento, e con Rafa c’è grande differenza tra l’allenamento e tra quando va sui grandi campi con tutto il pubblico che lo supporta. Può correre tanto di più, anche all’indietro, è qualcosa di totalmente diverso giocare contro di lui. Ma se parlassi di livello, migliora il suo gioco. Ha avuto un sorteggio facile al primo turno qui, contro De Minaur è tornato in forma per trovare il suo livello di nuovo e ha giocato bene. Quinci credo che continuerà così“

D: “Giocare contro Rafa Nadal, sulla terra, a Madrid, con tutto il pubblico che lo spinge…“
Lehecka: “Come ho detto prima Rafa sulla terra è una delle sfide più grandi. Andare su un campo in terra e pensare a cosa accada…è qualcosa a cui sto cercando di non pensare. Non vorrei dire nulla ma…è 600 al mondo, quindi dovrei essere favorito (ride). Ma ovviamente sappiamo che è Rafa, sulla terra, ma so anche che sto giocando bene questa settimana, che le condizioni qui a Madrid sono alcune delle peggiori per il suo tennis su terra. Se stessimo giocando a Montecarlo, Roma, Roland Garros o Barcellona sarebbe totalmente diverso. Entrerò in campo per vincere e proverò a fare il mio meglio“

D: “Tomas è qui con te?“
Lehecka: “No, Tomas non è qui con me questa settimana, è stato a Indian Wells e Miami, a Montecarlo anche se poi ho dovuto ritirarmi per l’infortunio alla spalla. Sono qui con il mio coach Michal Navratil e continuerò solo con lui a Roma, Parigi e Tomas probabilmente tornerà quando inizierà la stagione su erba“
CAT_IMG Posted: 29/4/2024, 23:25     Jannik Sinner - ATP PLAYERS BOX
Dopo la sfida con Pavel Kotov superato in due set si affollano i dubbi e le preoccupazioni sulle condizioni di Jannik Sinner, che ha accusato vistosamente un problema all’anca durante il match e ha espresso già nelle dichiarazioni a caldo le sue preoccupazioni a tal proposito.

D: “Complimenti, prima di tutto come stai. Questo problema già da ieri, ti preoccupa?“
Jannik Sinner: “Preoccupa no, comunque un po’ di fastidio lo sento da un po’, già a Monaco. Non mi preoccupo tanto per il futuro però diciamo che qualche volta lo sento e non è proprio apposto. Però stiamo almeno provando a trovare una soluzione e ovviamente d’ora in avanti nel torneo troverò gente sempre più forte, più in forma e sarà molto più fisico. Quindi devo alzare il livello. Il primo set ho giocato abbastanza bene, anche se mi ha brekkato due volte. Anche nel secondo non ho trovato benissimo il mio ritmo con il servizio però diciamo che posso essere contento, in queste partite non si gioca perfettamente, devi trovare comunque una soluzione“

D: “Quanto ti ha condizionato però questo fastidio oggi in campo e se può condizionarti anche domani: se eventualmente scendere in campo o no“
Sinner: “Nessuno sa cosa succede domani, quindi è inutile pensarci ora. Ci sono dei momenti dove lo sento di più, altri un po’ meno, però non voglio parlare troppo di questa cosa. Se scendo in campo vuol dire che sono in grado di giocare e se invece non dovessi scendere in campo, probabilità molto basse conoscendomi, lo sarà per il mio bene e per i prossimi tornei. Mi sento però abbastanza tranquillo, abbiamo un ottimo fisico e ci lavoriamo tanto, quindi sono molto tranquillo che domani possa alzare il livello“

D:” Davvero complicata oggi portarla a casa in due set. Cosa ti porti dietro di più?“
Sinner: “Penso di aver giocato un paio di momenti complicati, il primo set è stato buono, dovevo solo trovare il ritmo con me stesso dopo aver perso due volte il servizio. Lui mi ha poi brekkato all’inizio del secondo e ancora dovevo trovare la forma perfetta. Ma dall’altro lato questo tipo di giornate in cui non si gioca perfettamente e in cui devi trovare in qualche modo la strada per la vittoria sono comunque buone“

D: “Oggi hai dato più informazioni rispetto ai giorni in cui giochi molto bene“
Sinner: “Quando si gioca molto bene parlare è facile, ma quando hai delle situazioni più complicate è un po’ diverso. Sono davvero felice, domani sarà una partita complicata, un test difficile per me, ma non vedo l’ora di questo tipo di partite. Vediamo come andrà“

D: “Al prossimo turno affronterai Karen Khachanov“
Sinner: “Io e Karen ci conosciamo abbastanza bene, delle volte abbiamo giocato contro. Sarà una partita difficile, lui è in forma, nelle condizioni giuste. Sono fiducioso di poter mettere in campo un buon livello…e se questo domani non dovesse succedere lavoreremo per il prossimo torneo“

D: “Oggi non hai giocato il tuo miglior tennis. Che ne pensi del vincere pur non mostrando il proprio miglior tennis?“
Sinner: “L’mportante è mostrare una buona mentalità. Specialmente oggi nei momenti importanti l’ho mostrato: come sul 5-4, lui fa un paio di errori, io un paio di buoni punti ed è stato il punto di svolta del set, poi ho alzato il livello e in ogni suo game al servizio ero nello scambio, riuscivo a mettermi nella giusta direzione“
CAT_IMG Posted: 29/4/2024, 23:23     Rafael Nadal - ATP PLAYERS BOX
E intanto Rafa Nadal è agli ottavi. C’è tanta incertezza per quel corpo di cristallo che sembra potersi rompere con un soffio. Primo di tutti a mettere le mani avanti è proprio il maiorchino, speranzoso di potersi svegliare domani senza acciacchi. In ogni caso, al Mutua Madrid Masters, le partite vinte dall’iberico sono già tre. Prima contro la speranza americana Blanch, poi la vendetta su de Minaur e, infine, la maratona di tre ore con Cachin. Domani sarà Jiri Lehecka il tennista chiamato a chiudere la lunga storia di Rafa nei tornei di casa. Ma prima di scoprire se ci riuscirà o meno è il caso di sbirciare tra le dichiarazioni dello spagnolo, dopo il successo lottato contro l’argentino, per capirne ancora di più sul suo stato fisico attuale. Queste le sue parole in conferenza stampa.

D: Ti sei allenato con Jiri (Lehecka, ndr) la settimana scorsa. Il tuo livello è diverso ora rispetto a quell’occasione?
Nadal: “Lo spero, perché la settimana scorsa ci ho perso (sorride, ndr). Non saprei comunque. Non posso prevedere cosa succederà domani e il livello che riuscirò a mostrare. Mi sento più imprevedibile rispetto ai miei standard. In generale sono quasi sempre stato molto regolare in termini di tennis ed emotivamente parlando. Ogni giorno chiaramente si aggiungeva un mattoncino, ma più o meno sento di essere stato stabile di livello durante la mia carriera. Al momento sento che c’è differenza. Sono sì più imprevedibile per l’avversario ora, ma lo sono anche e specialmente per me stesso”.

D: Riesci a spiegare quali emozioni hai dovuto attraversare in questo incontro? Al momento hai qualche preoccupazione per il fatto che giocherai domani?
Nadal: “Questo è il tennis. Nessun pensiero al fatto che giocherò già domani, è così che il torneo funziona. Devo trovare un modo per capire come giocare più giorni consecutivi ed essere sempre competitivo. Non so se riuscirò già ora. Vedremo cosa accadrà domani. Ma ci proverò, farò del mio meglio per essere pronto. Quello che sento ora è solamente felicità perché avrò ancora la possibilità di essere in campo un’altra volta”.

D: Oggi hai giocato tre ore e hai vinto. Questo è un buon segnale per le settimane a venire o è ancora troppo presto per poterlo dire?
Nadal: “E’ sicuramente positivo perché ora non sto sentendo dolori, ma se devo essere completamente sincero sarà meglio che lo dica domani se mi sarò sentito al 100%. L’ho provato sulla mia pelle a gennaio dopo la partita con Thompson a Brisbane: speravo che non fosse successo niente e invece non è stato così. Mi sono svegliato e le sensazioni che sentivo non erano quelle che speravo. Al momento non mi sento come in quella situazione, ma nessuno sa come mi sveglierò domani e cosa avvertirò fisicamente. Non dico questo per proteggere me stesso. Lo dico perché voglio parlare con il cuore e spiegare chiaramente le sensazioni che ho in questo istante. Spero solo che non succeda niente e che possa scendere di nuovo in campo domani”.

D: Com’è cambiato nel tempo il processo per recuperare dai match? Fai qualcosa di diverso ora rispetto ai primi periodi? Bagni col ghiaccio ad esempio?
Nadal: “Non sento di aver mai fatto fatica a recuperare dopo lunghi match. Penso che, anche quanto avevo 35 o 36 anni, non sentivo che l’età fosse un ostacolo in termini di recupero. Dopo la finale in Australia 2022 non ho fatto fatica, nemmeno per quanto riguarda Wimbledon. In quest’ultimo caso però era una questione diversa perché avevo un infortunio (si ritirò prima di entrare in campo nella semifinale con Kyrgios, ndr). Oggi è tutta un’altra questione. Non riguarda solo gli infortuni, anche se quella è sempre la prima preoccupazione, ma anche il fatto che non mi era mai successo di restare fuori dal circuito per quasi due anni”.

“Dopo Wimbledon 2022 ho giocato un match a Cincinnati, tre allo US Open e poi pochi altri incontri. A seguire in Australia sono sbucati altri problemi. Ormai è difficile per me capire cosa succederà e come potrei recuperare perché in quei casi non riesci neanche ad allenarti. Io l’ho provato sulla mia pelle. Ma bisogna accettare che adesso è così. La settimana scorsa non mi sentivo di poter combattere contro Alex (de Minaur a Barcellona, ndr) e probabilmente se l’avessi fatto con tutto me stesso ora non sarei qui. In questi giorni continuo a fare quello che mi sento, senza pazzie. Semplicemente si prova e domani vedremo se sarò in grado di farlo nuovamente”.
38409 replies since 6/11/2007