Buonasera a tutti.
Sono
Righel, sotto mentite spoglie.
Ovviamente senza poter vedere il reperto dal vivo e nel suo contesto non posso esprimere giudizi attendibili.
La descrizione di
Perseo87 mi sembra assolutamente attendibile nelle sue linee generali, il che è abbastanza logico, conoscendolo
.
Il centauro sembra aggressivo ed armato di una clava ma le fronde che fuoriescono dal suo dorso raccontano una storia diversa: l'utilizzazione di rami ricchi di foglie o di spighe è presente di solito, nel mondo greco, nelle cerimonie religiose e la corolla floreale, sulla destra in basso, sembra confermarlo. Il che sarebbe in contrasto con la clava.
Purtoppo non è visibile il contenuto dell'altra mano.
Dell'uccello non so dirvi nulla.
Ancora nel mondo greco questo genere di rappresentazioni comporta, di solito, la presenza di più centauri contemporaneamente.
Tutto ciò si è trasformato, nel tempo, in cerimonie religiose che, passando attraverso i secoli di divinità in divinità, è approdato anche nel Cristianesimo: basta osservare le processioni che precedono la Pasqua.
Ma non siamo nel mondo greco! Questo l'ha chiaramente dichiarato
Perseo87 ed io lo confermo, per quanto abbia potuto appurare nei miei studi sui centauri, necessari par la recente pubblicazione di un breve romanzo che porta come sottotitolo "Il vecchio e il centauro".
D'altra parte non ricordo di essermi mai incontrato con rappresentazioni di centauri dal corpo
vegetalizzante, perdonate il neologismo.
Sappiamo bene comunque come divinità e oggetti di culto abbiano subìto trasformazioni anche sostanziali nel passaggio dalla Grecia a Roma. E chissà quante ne subiranno ancora nei secoli o millenni a venire.
A questo punto non posso che sottoscrivere la richiesta di
Usèkar di ottenere maggiori informazioni sia sul reperto che sul contesto ove si trova.
Una serena serata a tutti,
RighelHomo sum, humani nihil a me alienum putoPublio Terenzio Afro