Mi sembra giusto ricordare questo valoroso soldato, decorato di due medaglie d’argento al valor militare, nato a Pavia nel 1869, comandante del 3 battaglione bersaglieri ciclisti, mori il 21 settembre 1916 per le ferite ricevute in combattimento a quota 144, Doberdo, dove un cippo collocato nel 1966, ricorda la battaglia del 16 settembre la VII battaglia dell’Isonzo. Motivazioni: Comandante del terzo battaglione bersaglieri ciclisti, tenne con esso arditamente fronte al nemico durante un ripiegamento, lanciandolo poi ad un audace assalto alla baionetta, per il quale, ricacciato il nemico, fu possibile alle truppe ritiratesi di tornare al fuoco e mantenere le posizioni, Vermigliano 21 luglio 1915, dopo avere con intelligenza ed entusiasmo, predisposto attacco, guidava due battaglioni bersaglieri ciclisti alla conquista di una forte trincea nemica, ritto fra i suoi soldati, sotto furioso fuoco delle fanterie e artiglierie nemiche, dirigeva l’opera delle prime pattuglie intente all’apertura nei varchi dei reticolati, colpito da una granata, cadeva, incitando ancora i suoi che, contro ogni ostacolo, degni delle loro tradizioni e del loro capo, seppero prendere e tenere la posizione di q. 144 del Carso.
Edited by E.Rommel1944 - 23/4/2021, 22:13
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