Posts written by Caron-Dimonio

Ho riletto due storie di Dylan Dog:

La prima è Totentanz; straziante storia in cui Dylan parla coi defunti e ne ascolta la disperazione dovuta a una vita ora assurda, ora dolorosa, ora vana. Adoro i versi -tipici di Sclavi- che accompagnano la vicenda.

La seconda è Il Buio; classica e godibilissima storia horror che attinge dalla figura del Babau e da quella di Freddy Krueger.

Nota a parte: la settimana scorsa ho avuto il sommo piacere di incontrare Corrado Roi -storico disegnatore di Dylan Dg- e la sceneggiatrice Paola Barbato, a un evento tenutosi al Bonelli Store di Milano in cui presentavano la ristampa di Ut; disponibilissimi entrambi a domande, foto e autografi.

Roi, con cui ho parlato, è una eccezionale Persona, oltre che magnifico Artista.

Iron Man 3 (2013), di Shane Black.

Dopo gli eventi con i vendicatori, Tony Stark si ritrova con un bel disturbo da stress post-traumatico.

Perennemente soggetto ad attacchi di panico, egli non riesce a stare lontano dalla dua armatura, né può fare a meno di costruirne altre, per la propria sicurezza.

Si ritroverà così a gestire le proprie paure e la minaccia di uno spietato terrorista: il Mandarino.

Premetto che non sono un ammiratore dei film Marvel Studios, ma questo IM3 esce dal solito schemino e ci propone un film interessante, dove i molti personaggi presenti nei fumetti vengono riscritti; questa riscrittura sembra essere simboleggiata dalla nuova armatura di Tony Stark, la quale presenta i colori invertiti, come a suggrire un cambio di direzione.

Il film è squisitamente anni '90, con il protagonista costretto suo malgrado a far coppia con un compagno più giovane, in un film tra azione e commedia.

Meravigliosa l'idea di tratteggiare Tony Stark e la sua armatura come Linus e la sua coperta: il simpatico personaggio dei Peanuts infatti crolla nel panico ogni volta che si allontana da essa.

La sequenza del salvataggio dell'equipaggio che cade dall'aereo (girata con paracadutisti professionisti) è fantastica.

Sono stato contento di vedere nel finale la mia armatura preferita: la Silver Centurion.

Superman (1978), di Richard Donner, con Christopher Reeve, Margot Kidder, Gene Hackman, Marlon Brando, Ned Beatty, Jackie Cooper, Glenn Ford.

Il pianeta Krypton sta per esplodere, e Jor-El mette in guardia la comunità scientifica dell'imminente catastrofe.
Non creduto, mette in salvo il figlio, il piccolo Kal-El, spedendolo sul pianeta Terra a bordo di una navicella appena prima dell'esplosione.

Il piccolo verrà adottato dai coniugi Kent, i quali lo cresceranno insegnandogli nobili valori e a non esporsi troppo: egli infatti ha capacità fisiche sovrumane, conseguenza del sole terrestre, diverso da quello Kryptoniano.


Lasciata la cittadina di campagna Smallville, Clark Kent, troverà lavoro come giornalista nella città di Metropolis, e non ci vorrà molto prima che il mondo faccia la conoscenza di Superman.

Film divenuto ormai un classico, girato con mezzi enormi all'epoca, esso rappresenta un punto di inizio circa la cinematografia super-eroistica.

È passato parecchio dall'ultima volta che lo vidi, e temevo di trovarmi davanti a un film invecchiato male, invece no.
Certo, qualche ingenuità non manca, così come la caratterizzazione dei personaggi a volte sopra le righe, ma in compenso funziona sempre.

Tra gli attori vi sono nomi grandissimi: l'indimenticabile Jor-El di Brando, il Jonathan Kent di Glenn Ford, il Lex Luthor di Gene Hackman, il Perry White di Jackie Cooper... di cosa parliamo?

Meravigliosa la fotografia, soprattuto quella della realtà rurale di Smallville, calda e accesa, ma notevole anche quella del freddo Krypton.

Reeve è un Klark Kent PERFETTO. Senza essere eccessivamente fisicato, è riuscito a calarsi perfettamente nel doppio ruolo.

Peccato che è stato colpito da due tragedie: la prima, artistica, perché non è mai riuscito a scrollarsi di dosso il peso enorme del personaggio che lo ha reso celebre; la seconda, personale, causata da quella maledetta caduta da cavallo.

Un grande Attore, e un grande Uomo.

R.I.P.

Edited by Caron-Dimonio - 25/4/2024, 17:26

Andava a palla nell'autoradio della mia fiat uno durante ne mie scorrazzate da neo-patentato.

Bei tempi...

Rocky IV (1985), di Sly, con Sly, Talia Shire, Carl Weathers, Dolph Lundgren, Brigitte Nielsen.

La Russia sfida l'America in un incontro di pugilato con Ivan Drago, trattato dalla stessa Russia più come un prodotto da usare che come sportivo.

Apollo Creed, ex-campione, si fa avanti e raccoglie di buon grado la sfida, in parte per orgoglio personale, in parte perché non accetta l'inesorabile passare del tempo, in parte perché intravede nella sfida lanciata dalla Russia motivazioni che trascendono lo sport.

L' incontro finirà in tragedia.

Film godibile -a parte i siparietti con il robot che non ho mai digerito- che ha nella parte dell'allenamento in Russia il suo momento memorabile.

Colonna sonora intramontabile: No Easy Way Out, Burning Heart, Heart's on Fire... di cosa parliamo? Spettacolo spettacolare.

Parte della saga ha due leitmotiv molto, molto belli: il rapporto di Rocky con Adriana (che ho sempre trovato di una bellezza particolare); lei è sempre lì, nei momenti difficili. L'altro è il rapporto di Rocky con Mickey, il ruvido e scontroso allenatore, poco avvezzo ai sentimentalismi e molto portato a tirare fuori il meglio dal pupillo con modi bruschi, anche a suon di insulti. In assoluto il miglior personaggio della saga, purtroppo venuto meno nel terzo capitolo.

Molto bella la diversità tra Rocky e Apollo: il primo rozzo, sgraziato, ma dotato di una forza di volontà eccezionale e di una resistenza più unica che rara. Il secondo elegante, tecnico, si muove sul ring esattamene come un grande attore di teatro si muove sul palco.

Che dire? Nel complesso una delle saghe più memorabili della storia del cinema.

Rocky II (1979), di Sly, con Sly, Carl Weathers, Burt Young, Talia Shire, Burgess Meredith.

Il film inizia esattamente da dove finisce il capitolo precedente, con Rocky uscito sconfitto dall'incontro con Apollo Creed in un verdetto contestato da molti, i quali avrebbero voluto vedere almeno un pareggio.

Tornato alla vita di sempre, Rocky si sposa e la sua immagine di guerriero tutto cuore e volontà viene sfruttata da persone appartenenti al mondo dello spettacolo, ma questa vita gli sta stretta, e il demone guerriero continua a ruggire dentro di lui.

Il tempo passa, e dopo essere stato licenziato dal lavoro in un mattatoio, decide di assecondare il ruggito interiore, complici anche le provocazioni di Creed, ferito nell'orgoglio a causa di una vittoria conquistata a fatica, e desideroso di una rivincita.

Capitolo che non stona vicino al primo bellissimo film.

Nota:

Carl Weathers/Apollo da Rocky a Rocky IV sembra non essere invecchiato di un giorno.

Hai letto solo la trilogia originale o anche i romanzi precedenti e successivi ad essa?

Io ho il volume che comprende il ciclo intero, e prima o poi lo completerò.

Se ti piace la fantascienza ti consiglio di recuperare qualcosa di Jack Vance (la Mondadori ha pubblicato il volume de I Principi Demoni); la sua fantascienza è molto diversa da quella di Asimov: è molto abile nel descrivere pianeti alieni, razze e culture diverse.

Io sto rileggendo I Canti di Hyperion, di Dan Simmons; uno dei cicli fantascientifici migliori in assoluto (a mio avviso migliore anche di Dune).

Edited by Caron-Dimonio - 1/4/2024, 20:14

La colonna sonora di Rocky IV mi ha tenuto compagnia nella mia giovinezza.

No Easy Way Out è spettacolare.

Il film ha molti momenti iconici: il "ti spiezzo in due" di Ivan Drago, ma anche Rocky che grida il suo nome in cima alla montagna (e in generale tutto l'allenamento in mezzo alla neve).

Io adoro Verga; le sue sono autentiche tragedie.

Sto proseguendo il primo romanzo de Canti di Hyperion, di Dan Simmons.

CA-PO-LA-VO-RO!

La prosa di Simmons è pregna di poesia; riesce a essere evocativo e suggestivo.

Il romanzo è strutturato come il Decamerone di Boccaccio: sette pellegrini sono in viaggio verso le Tombe del Tempo sul pianeta Hyperion, dove ad attenderli v'è la creatura chiamata Shryke; ognuno racconterà la sua storia.

Uno dei massimi capolavori della fantascienza, superiore -a mio avviso- anche a Dune.

C'è tutto: il fururo lontano in cui l'umanità ha colonizzato centinaia di pianeti; il potere della Chiesa; una Egemonia atta al controllo totale...

Libro consigliato anche a chi non segue la fantascienza.

Nel senso che quella bellissima sequenza ne racchiude l'intero significato: la perdita della fiducia in sé stesso, che poi viene ritrovata.


Anche per me il primo è il migliore.

Rocky III (1981), di Sly, con Sly, Mr. T, Carl Weathers, Burt Young, Talia Shire.

Rocky annuncia pubblicamente il ritiro dal mondo della boxe, ma un rabbioso e ambizioso pugile lo sfida apertamente provocandolo e insultandolo.

Rocky decide di accettare la sfida, ma le precarie condizioni di salute del suo allenatore che gli occupano la mente durante l'incontro e il suo lato selvaggio sopito con il passar del tempo, lo conducono alla sconfitta.

Sarà Apollo che lo aiuterà a far riemergere l'aggressivita di un tempo e portarlo alla vittoria in un successivo incontro.

Questo film lo riduco a un unica, bellissima,memorabile sequenza: Rocky e Apollo che corrono sulla spiaggia.

Ho iniziato il primo libro de I Canti di Hyperion, di Dan Simmons.

Sentivo la necessità di tornare alla fantascienza, e questo è un ritorno al genere con un capolavoro assoluto.

Impera (2022), dei Ghost.

Ultima fatica partorita dalla mente del geniale Tobias Forge, che qui incarna il quarto Papa Demoniaco, ovvero Papa Emeritus IV, e dei suoi Ghoul Senza Nome.

Ci sono pezzi molto orecchiabili, che rimandano a sonorità Rock/Pop anni '80, ma con testi dalle tematiche oscure (com'è consuetudine del gruppo).

Degni di nota i brani Kaisarion (dedicato a una filosofa greca realmente esistita brutalmente massacrata da alcuni monaci), Griftwood (in cui si scaglia contro l'ipocrisia dei potenti che non si fanno scrupoli a distruggere tutto pur di ottenere ulteriore potere), Hunter'S Moon (finita nella colonna sonora di del film Halloween Kills), la potente Respite of the Spitalfield e la frizzante Spillways.

Ci sono molti richiami a gruppi del passato, e Forge ha espressamente dichiarato che gli Abba sono stati tra le sue massime ispirazioni.

Disco bellissimo, un piccolo capolavoro in cui la stupenda voce di Forge e le musiche di quegli ottimi musicisti che sono i suoi Ghoul senza nome evocano gli anni '80.

Vi regalo Spillways:

https://youtu.be/u9DV1eHQpcA?si=M0PHxf1QTiMZpHR-

Rocky V (1990), di John G. Avildsen, con Sly, Talia Shire, Burt Young.

Rocky torna dalla Russia dopo l'incontro con Ivan Drago, e scopre di essere in gravi condizioni finanziarie a causa della sprovvedutezza del cognato Paulie. La situazione peggiora quando gli viene detto di avere gravi lesioni cerebrali dovute
ai ripetuti colpi incassati durante la sua carriera.

Tornato nel degrado del vecchio quartiere -quello in cui tutto cominciò- gli si presenta una possibilità di riscatto quando un ragazzo in cui rivede sé stesso giovane gli chiede di allenarlo.

Film nostalgico che rimanda al primo capitolo, con la palestra di Mickei, il bar, il negozio di animali in cui lavorava Adriana...

Il film mi è sempre piaciuto, ed è l'unico ad avvicinarsi al bellissimo primo film (per certi versi almeno).

Quella di Rocky l'ho sempre considerata una meravigliosa metafora sull'uomo che cerca di elevarsi da una condizione di miseria a una più alta; la forza d'animo, la tenacia, la perseveranza... Rocky rappresenta questo. Una vita più forte di tutti noi ci butta giù quando vuole, in ogni ambito, da quello professionale a quello sentimentale, e sta a noi trovare la forza di rialzarsi.

Edited by Caron-Dimonio - 3/3/2024, 00:52