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Non seguo tantissimo il basket femminile, ma l'Italia la seguo sempre volentieri. Avendo fatto un po'di sport a basso livello di tanti sport, arbitrato svariati sport a svariati livelli e fatto il dirigente di alcune società sportive a svariati livelli è difficile non essere d'accordo con Scheggia e Silvia (meno con nu 95) sull'atteggiamento della Zandalasini che è sicuramente la miglior giocatrice italiana al momento ma ha troppi atteggiamenti strafottenti (e si capisce bene anche dalla tv ve lo assicuro, non è difficile da interpretare il linguaggio del corpo delle persone) con compagne, staff tecnico ed arbitrale. Ha 27 anni (mi sembra) e difficilmente gli cambi la testa a quell'età, o trova uno staff tecnico che la "ridimensiona" caratterialmente e la mette in riga oppure la sua "hero mode" ci farà sprofondare ad ogni dentro/fuori abbinato ad una spaventosa tensione emotiva che attanaglia quasi tutte le ragazze della Nazionale in queste occasioni. Ho visto che anche stavolta non c'è un/a psicologo/a sportivo/a neanche a questo giro di "qualificazioni. Secondo me è un errore grave, dato che se è vero che siamo qualificate per gli Europei giocando un girone in casa sarebbe però l'inizio di un percorso psicologico utilissimo nella fase finale per non trovarsi nuovamente fuori al primo incrocio ad eliminazione diretta
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